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(1)

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA

Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca

NOVEMBRE 2015

PROGRAMMA OPERATIVO

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1

INDICE

ELENCO ACRONIMI ... 6

SEZIONE 1 - PREPARAZIONE DEI P.O. E PARTECIPAZIONE DEI PARTNER ... 11

1.1. Preparazione dei programmi operativi e partecipazione dei partner [in conformita all'articolo 17, par. 2, del Regolamento (UE) 508/2014]………..11

1.1.1 Autorità che ha coordinato la preparazione del P.O. ... 11

1.1.2 il processo di preparazione ... 11

1.1.3 descrizione del coinvolgimento dei partner di cui all’articolo 5 del regolamento ue n. 1303/2013 ... 13

1.2. Esito della valutazione ex ante [in conformita all'articolo 18, paragrafo 1, lettera b), punto ii), del regolamento (ue) n. 508/2014]……….15

1.2.1. Descrizione del processo di valutazione ex ante ... 15

1.2.2. Sintesi delle raccomandazioni dei valutatori ex ante e descrizione sommaria del seguito ad esse riservato ... 17

SEZIONE 2 - ANALISI SWOT E IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI ... 23

2.1 Analisi swot e identificazione dei bisogni………23

2.1.1 Priorità n.1 ... 23

2.1.2 Priorità n. 2 ... 28

2.1.3 Priorità n. 3 ... 33

2.1.4 Priorità n. 4 ... 38

2.1.2 Priorità n. 5 ... 41

2.1.2 Priorità n. 6 ... 44

2.2 Indicatori di contesto relativi alla situazione di partenza ... 48

SEZIONE 3 DESCRIZIONE DELLA STRATEGIA RELATIVA AL CONTRIBUTO DEL PROGRAMMA OPERATIVO A UNA CRESCITA INTELLIGENTE, SOSTENIBILE E INCLUSIVA... 54

3.1 Descrizione della strategia………. 54

3.2 Obiettivi specifici e indicatori di risultato………..62

3.3 Pertinenti misure e indicatori di output………..67

3.4. Descrizione della complementarita del programma con altri Fondi SIE...84

3.4.1. Complementarità e modalità di coordinamento con altri fondi sie e con altri strumenti di finanziamento pertinenti unionali e nazionali ... 84

3.4.2. Principali azioni programmate per la riduzione degli oneri amministrativi ... 88

3.5. Informazioni sulle strategie macroregionali o relative ai bacini marittimi...90

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2

SEZIONE 4 - REQUISITI CONCERNENTI SPECIFICHE MISURE DEL FEAMP ... 92 4.1. Descrizione delle esigenze specifiche delle zone Natura 2000 e contributo del programma alla creazione di una rete coerente di zone di ricostituzione degli stock ittici di cui all'articolo 8 del Regolamento (UE) n.

1380/2013 del Parlamento Europeo e del

Consiglio………...………...………...92 4.2. Descrizione del piano d'azione per lo sviluppo, la competitività e la sostenibilità della pesca costiera artigianale [in conformità all'articolo 18,

paragrafo 1, lettera i), del Regolamento (UE) n.

508/2014]………...……….93 4.3. Descrizione del metodo di calcolo dei costi semplificati in conformità all'articolo 67, paragrafo 1, lettere da b) a d), del Regolamento (UE) n.

1303/2013………..………93 4.4. Descrizione del metodo di calcolo dei costi aggiuntivi o del mancato guadagno in conformità all'articolo 96 del Regolamento (UE) 508/2014……….…….95 4.5. Descrizione del metodo di calcolo delle indennità compensative secondo criteri pertinenti identificati per ciascuna delle attività esercitate a norma dell'articolo 40, paragrafo 1, e degli articoli 53, 54, 55 e 67 del Regolamento (UE)n. 508/2014 ………96 4.6. Per quanto riguarda le misure per l'arresto definitivo delle attività di pesca a norma dell'articolo 34 del Regolamento (UE) n. 508/2014, tale descrizione comprende gli obiettivi e le misure da adottare per la riduzione della capacità di pesca in conformità all'articolo 22 del Regolamento (UE) n.

1380/2013. Va inoltre fornita una descrizione del metodo di calcolo del premio da concedere a norma degli articoli 33 e 34 del Regolamento (UE) n.

508/2014………..………97 4.7. Fondi di mutualizzazione per eventi climatici avversi e emergenze ambientali [in conformità all'art. 35 del Regolamento (UE) 508/2014]………... 100 4.8. Descrizione del ricorso all'assistenza tecnica [in conformità all'articolo 78 del Regolamento (UE) n. 508/2014]………...………101 4.8.1. Assistenza tecnica su iniziativa dello Stato Membro………..……..101 4.8.2. Istituzione di Reti Nazionali………....………..102

SEZIONE 5 - INFORMAZIONI SPECIFICHE SULLO SVILUPPO TERRITORIALE INTEGRATO .... 103 5.1. Informazioni sull'attuazione dello sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD)………103

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3

5.1.1. Descrizione della strategia per il clld [in conformità all'articolo 60 del Regolamento (UE) n. 508/2014]... 103 5.1.2 Elenco dei criteri applicati alla selezione delle zone di pesca [in conformità all'articolo 18, paragrafo 1, lettera g), del Regolamento (UE) n.

508/2014] ... 109 5.1.3 Elenco dei criteri di selezione per le strategie di sviluppo locale [in conformità all'articolo 18, paragrafo 1, lettera h), del Regolamento (UE) n.

508/2014] ... 111 5.1.4. Descrizione chiara dei ruoli rispettivi dei flag, dell'Autorità di Gestione o dell'Organismo Designato con riguardo alle funzioni di esecuzione connesse alla strategia [in conformità all'articolo 18, paragrafo 1, lettera m), punto ii), del Regolamento (UE) n. 508/2014] ... 113 5.1.5. Informazioni sugli anticipi versati ai flag [in conformità all'articolo 18, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 508/2014] ... 115

SEZIONE 6 - RISPETTO DELLE CONDIZIONALITÀ EX ANTE [IN CONFORMITÀ ALL'ARTICOLO 55 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013] ... 116 6.1 Identificazione delle condizionalità ex ante applicabili e valutazione del rispetto delle stesse………...116 6.1.1 Tabella delle condizionalità ex ante specifiche per il FEAMP e valutazione del rispetto delle stesse ... 116 6.1.2 Tabella delle condizionalità ex ante generali applicabili e valutazione del rispetto delle stesse ... 123 6.2 Descrizione delle azioni da intraprendere, degli Organismi Responsabili e dei crono programmi per la loro realizzazione………..124

6.2.1 Tabella delle azioni previste per conseguire il rispetto delle condizionalità ex ante specifiche del FEAMP ... 124 6.2.2 Tabella delle azioni previste per conseguire il rispetto delle condizionalità ex ante generali ... 125

7. DESCRIZIONE DEL QUADRO DI RIFERIMENTO DEI RISULTATI [IN CONFORMITÀ ALL'ARTICOLO 22 E ALL'ALLEGATO II DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013]... 126 7.1. Tabella: quadro di riferimento dei risultati……….126

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7.2. Tabella: motivazione della scelta degli indicatori di output da includere

nel quadro di riferimento dei risultati………...129

8. PIANO DI FINANZIAMENTO [IN CONFORMITÀ ALL'ARTICOLO 20 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013 E ALL'ATTO DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE DI CUI ALL'ARTICOLO 16, PARAGRAFO 2, DEL REGOLAMENTO (UE) N. 508/2014] ... 138

8.1 contributo totale del FEAMP previsto per ogni anno, in Eur……….138

8.2. Contributo del FEAMP e tasso di cofinanziamento per le priorità dell'unione, l'assistenza tecnica e altre forme di sostegno, in Eur………..139

8.3. Contributo del feamp agli obiettivi tematici dei Fondi SIE………141

9. PRINCIPI ORIZZONTALI ... 142

9.1 Descrizione delle azioni volte a tener conto dei principi enunciati agli articoli 5 (*), 7 e 8 del Regolamento (UE) n. 1303/2013………142

9.1.1 Promozione della parità fra uomini e donne e non discriminazione [articolo 7 del Regolamento (UE) n. 1303/2013] ... 142

9.1.2. Sviluppo sostenibile ... 143

9.2. Importo indicativo del sostegno destinato a obiettivi in materia di cambiamento climatico [in conformità all'articolo 18, paragrafo 1, lettera a), del Regolamento (UE) n. 508/2014]……….145

10. PIANO DI VALUTAZIONE [IN CONFORMITÀ ALL'ARTICOLO 56 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013 E ALL'ARTICOLO 18, PARAGRAFO 1, LETTERA J), DEL REGOLAMENTO (UE) N. 508/2014] ... 146

11. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA [IN CONFORMITÀ ALL'ARTICOLO 18, PARAGRAFO 1, LETTERA M), DEL REGOLAMENTO (UE) N. 508/2014] ... 155

11.1. Identificazione delle autorità e degli Organismi Intermedi……….155

11.2. Descrizione delle procedure di sorveglianza e di valutazione……….158

11.3. Composizione generale del comitato di sorveglianza……….160

11.4. Descrizione sommaria delle misure di informazione e di pubblicità attuate………161

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12. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI ORGANISMI PREPOSTI AL SISTEMA DI CONTROLLO, ISPEZIONE ED ESECUZIONE [IN CONFORMITÀ ALL'ARTICOLO 18, PARAGRAFO 1, LETTERA O), DEL REGOLAMENTO (UE) N. 508/2014] ... 163 12.1 Organismi preposti al sistema di controllo, di ispezione e di esecuzione……….163 12.2 Descrizione succinta delle risorse umane e finanziarie disponibili per l'attuazione del sistema di controllo, ispezione ed esecuzione nel settore della pesca………...163 12.3 Principali attrezzature disponibili, in particolare il numero di navi, aeromobili ed elicotteri………...165 12.4 elenco dei tipi di operazioni selezionati………166 12.5. Collegamento con le priorità definite dalla commissione di cui all'articolo 20, paragrafo 3, del FEAMP………..167

13. RACCOLTA DEI DATI [IN CONFORMITÀ ALL'ARTICOLO 18, PARAGRAFO 1, LETTERA P), DEL REGOLAMENTO (UE) N. 508/2014] ... 168 13.1. Descrizione generale delle attività di raccolta dei dati previste per il periodo 2014-2020………..168

13.1.1 Attività ... 168 13.1.2 Principali categorie di spese eleggibili per il 2014-2020 ... 169 13.2 Descrizione dei metodi di conservazione, di gestione e di utilizzo dei

dati………..170

13.3 Descrizione delle modalità attuate per gestire la raccolta dei dati in modo efficace sotto il profilo amministrativo e finanziario………..171

14. STRUMENTI FINANZIARI [IN CONFORMITÀ ALLA PARTE II, TITOLO IV, DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013] ... 172 14.1. Descrizione dell'uso previsto degli strumenti finanziari………172 14.2. Selezione delle misure del FEAMP di cui è prevista l'attuazione mediante gli strumenti finanziari………175 14.3. Importi indicativi di cui è previsto l'utilizzo nell'ambito degli strumenti finanziari………...175

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6 ELENCO ACRONIMI

AC Advisory Council AdG Autorità di gestione AdP Accordo di partenariato

AGEA Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura AIS Automatic Indentification System ALP Archivio licenze pesca

AMP Aree marine protette

ATS Associazione temporanea di scopo CCAP Centri di Controllo Area Pesca CCNP Centro di Controllo Nazionale Pesca CDDA Common Database on Designated Areas CdS Comitato di Sorveglianza

CE Consiglio europeo

CEE Comunità economica europea

CGPM Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo CIE Comitato di identificazione ed espulsione

CISE Common Information Sharing Environment CoGePa Consorzi di Gestione della pesca

CLLD Community Led Local Development CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche

COSME European Programme for the Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises

CTE Cooperazione territoriale europea DCF Data Collection Framework

DFC Programma Raccolta Dati

EFCA European Fisheries Control Agency EMAS Eco-Management and Audit Scheme

EUSAIR European Strategy for the Adriatic and Ionian Region FEAMP Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale

FC Fondo di coesione

FEP Fondo europeo per la pesca

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FESR Fondo europeo per lo sviluppo regionale FLAG Fisheries Local Action Groups

FSE Fondo sociale europeo GAC Gruppi di Azione Costiera

GBER General Block Exemption Regulation GDO Grande distribuzione organizzata GES Good Environmental Status GSA Geographical subarea

GT Gross Tonnage

GURI Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana GUUE Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea

ICCAT International Commission for the Conservation of Atlantic Tuna ICZM Integrated Coastal Zone Management

IDOS Centro Studi e Ricerche/Immigrazione Dossier Statistico

IGRUE Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea IREPA Istituto ricerche economiche per la pesca e l’acquacoltura ISPRA Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale INN Pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata

ISTAT Istituto Nazionale di Statistica ITI Investimenti Integrati Territoriali JDPs Joint Deployement Plans

MATTM Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare MEDIAS Mediterranean and International Acoustic Survey

MEDITS Mediterranean International bottom Trawl Survey MiPAAF Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali MSFD Marine Strategy Framework Directive

NUTS Nomenclatura delle unità territoriali statistiche OCM Organizzazione comune dei mercati

OI Organismi intermedi

OP Organizzazioni di produttori OT Obiettivi tematici

PCP Politica comune della pesca PdGL Piani di Gestione Locale PdV Piano di valutazione

PE Parlamento europeo

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8 PES Payments for Ecosystem Services PGN Piani di Gestione Nazionali

PMA Progetto di monitoraggio ambientale PMI Politica Marittima Integrata

Pmi Piccole e medie imprese

PN Programma nazionale pluriennale dell’Unione per la raccolta, la gestione e l’uso dei dati nel settore della pesca per il periodo 2011 – 2013

PO Programma operativo

POR Programma operativo regionale

PRA Piani di Rafforzamento Amministrativo PSA Piano Strategico Acquacoltura

PSL Piano di Sviluppo Locale

PSSA Aree Marine Particolarmente Sensibili QSC Quadro Strategico Comune

RAE Rapporti annuali di esecuzione

RFMOs Regional Fisheries Maritime Organisations RMS Rendimento Massimo Sostenibile

RPM Reparto Pesca Marittima SF Strumenti finanziari

SIC Siti di Importanza Comunitaria

SIE Fondi strutturali e di investimento europei SIGECO Sistema di gestione e controllo

SIPA Sistema Italiano della Pesca e dell'Acquacoltura SMI Sorveglianza Marittima Integrata

SNB Strategia Nazionale per la Biodiversità SNV Sistema Nazionale di Valutazione

STECF Scientific, Techincal, Economic Committee for Fisheries SWOT Strengths, Weaknesses, Opportunities & Threats TFUE Trattato sul funzionamento dell’Unione europea

UE Unione europea

VAS Valutazione ambientale strategica VEXA Valutazione ex ante

VIA Valutazione Impatto Ambientale VMS Vessels Management System WFD Water Framework Directive

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9 ZAA Zone allocate all’Acquacoltura ZMP Zone marine protette

ZPS Zone di Protezione Speciale

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CCI 2014IT14MFOP001

Titolo European Maritime and Fisheries Fund -

Operational Programme for Italy

Versione 1.2

Primo anno 2014

Ultimo anno 2020

Ammissibile a decorrere da 2014

Ammissibile fino a 2023

Numero della decisione CE C(2015) 8452

Data della decisione CE 25 novembre 2015

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SEZIONE 1 - PREPARAZIONE DEI PROGRAMMI OPERATIVI E PARTECIPAZIONE DEI PARTNER

1.1. PREPARAZIONE DEI PROGRAMMI OPERATIVI E PARTECIPAZIONE DEI PARTNER [IN CONFORMITA ALL'ARTICOLO 17, PARAGRAFO 2, DEL REGOLAMENTO (UE) N. 508/2014]

Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) annovera tra i suoi obiettivi la promozione di una pesca e di una acquacoltura competitive, redditizie e sostenibili sotto il profilo ambientale, oltreché socialmente responsabili e finalizzate ad uno sviluppo territoriale equilibrato ed inclusivo delle zone di pesca e acquacoltura, nonché l’attuazione della Politica Marittima Integrata (PMI) dell’Unione in modo complementare rispetto alla politica di coesione e alla Politica Comune della Pesca (PCP).

Ai fini dell’attuazione delle priorità da cofinanziare tramite il Fondo, l’Italia ha redatto, sulla base dell’articolo 17 del Reg. UE n. 508/2014, il presente Programma Operativo Nazionale FEAMP 2014-2020 (di seguito PO FEAMP), in stretta collaborazione con i partner di cui all’art. 5 del Reg. UE n. 1303/2013.

Questi ultimi comprendono i partner istituzionali e le parti economiche e sociali rilevanti, in particolare: le Amministrazioni Regionali; le Amministrazioni Centrali competenti; le associazioni nazionali di categoria; i sindacati di settore; gli istituti nazionali di ricerca; i pertinenti organismi rappresentativi della società civile, comprese le associazioni ambientali e di promozione della pesca sportiva ed altre organizzazioni.

Conformemente al sistema della governance a più livelli, i partner sono stati coinvolti nelle diverse fasi di elaborazione del Programma Operativo. Ai sensi dell’articolo 48, comma 1 del Reg. UE n. 1303/2013, inoltre, essi prendono parte alla fase di valutazione e monitoraggio dell’attuazione del programma attraverso la partecipazione al Comitato di Sorveglianza istituito ai sensi dell’Art. 47 del medesimo Regolamento.

1.1.1 Autorità che ha coordinato la preparazione del Programma Operativo Per l’Italia, l’autorità preposta alla gestione e coordinamento del programma operativo è la Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura - Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF).

1.1.2 Il processo di preparazione

La Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del MiPAAF, in qualità di Amministrazione responsabile della predisposizione del PO FEAMP, ha dato avvio alla fase di consultazione dei rappresentanti del Partenariato allargato al fine di consentirne la partecipazione attiva nella predisposizione del Programma.

Il processo di coinvolgimento dei partner nella preparazione ed elaborazione del programma si è articolato nelle seguenti fasi.

- Punto di partenza della riflessione è stato l’ascolto delle proposte del partenariato sulla vision strategica del PO FEAMP, nonché l’individuazione di possibili

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suggerimenti per la definizione delle scelte. Sono stati in seguito trasmessi i contributi sulle lezioni apprese del precedente ciclo di programmazione e sugli indirizzi strategici da includere nel programma operativo.

- In seguito, è stato chiesto ai partner di compilare un questionario relativo alla prioritarizzazione delle Misure del PO FEAMP e delle Azioni del Piano per l’Acquacoltura, con l’obiettivo di individuare le opzioni strategiche più rilevanti per i componenti del partenariato.

- La consultazione ha poi avuto l’obiettivo di presentare e condividere il primo esito dei questionari trasmessi; nella stessa occasione è stata presentata la proposta di Analisi SWOT del Programma che individua per ciascuna Priorità UE (Art. 6 del Reg. UE n. 508/2014) i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce che sono propedeutici all’individuazione dei fabbisogni e delle esigenze territoriali che guideranno la definizione della strategia.

- La proposta di Programma Operativo è stata successivamente presentata sia alle Regioni che agli altri attori economico-sociali, raccogliendo le diverse osservazioni formulate al riguardo ed invitando il partenariato a trasmettere ulteriori contributi scritti.

- E’ stata poi presentata la versione completa del Programma Operativo in funzione della relativa trasmissione alla Commissione europea, integrata delle raccomandazioni dei valutatori e delle nuove osservazioni del partenariato.

- Al termine del processo è stata presentata la versione del PO modificata a seguito delle osservazioni della Commissione Europea.

In merito alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), la procedura si è articolata nelle fasi seguenti:

- 03 marzo 2015: Avvio della fase di scoping relativa al rapporto ambientale preliminare.

- 27 marzo 2015: Riunione di consultazione tra AdG e altre autorità ambientali sul Rapporto ambientale preliminare.

- 04 giugno 2015: Trasmissione al MATTM della bozza di Rapporto Ambientale, insieme ai relativi allegati (sintesi non tecnica; studio di incidenza ambientale;

questionario per la consultazione pubblica; tabella di recepimento delle osservazioni; elenco dei soggetti da invitare alla consultazione pubblica).

Trasmissione nella stessa data di tale documentazione alla Commissione europea.

- 20 giugno 2015: Comunicazione, mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 141, dell’avvio della consultazione pubblica ai sensi degli artt.13 comma 5 e 14 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. con scadenza fissata in data 18 agosto 2015.

- 04 agosto 2015: Riunione con le autorità con competenze ambientali.

Presentazione e discussione dello stato di avanzamento della procedura di VAS e della metodologia di valutazione ambientale seguita.

La procedura VAS si conclude con rilascio del parere motivato da parte del Ministero dell’Ambiente e pubblicazione del decreto interministeriale di approvazione MATTM – MiBACT.

Per le autorità consultate in materia di cambiamenti climatici, Natura 2000 e aree marine protette si fa rimando alla documentazione VAS.

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1.1.3 Descrizione del coinvolgimento dei partner di cui all’articolo 5 del regolamento UE n. 1303/2013

Coerentemente a quanto definito nel Codice europeo di condotta del partenariato1 il coinvolgimento degli stakeholders è un elemento imprescindibile del processo di programmazione che deve contribuire a migliorare l’efficacia degli interventi che saranno realizzati.

Il coinvolgimento degli stessi è stato pertanto considerato quale componente integrante, fondamentale e meritevole di valorizzazione sia nella fase ascendente della programmazione che in quella discendente della attuazione.

Un ruolo di primo piano è stato riconosciuto alle Regioni, in qualità di partner istituzionali, al fine di favorire la migliore attuazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità e della governance a più livelli. A tal fine, sono state svolte diverse riunioni tra Amministrazione centrale e Amministrazioni regionali, funzionali in particolare alla discussione dei temi relativi alla governance interna del Programma, all’attuazione condivisa del CLLD e alla ripartizione di competenze tra AdG e Organismi Intermedi.

I partner sono stati individuati sulla base del principio di rappresentatività, tenendo conto delle loro competenze, della loro capacità di partecipazione attiva e di rappresentazione degli interessi del settore a diversi livelli (territoriale, economico, sociale, ambientale), nonché della loro rilevanza quali attori chiave ai fini della attuazione dell’accordo di partenariato.

La lista completa dei componenti del partenariato è riportata in Allegato al PO.

In relazione alle modalità di consultazione, è stata prevista l’organizzazione di incontri di discussione in cui i partner hanno potuto esprimere le proprie istanze ed è stata data loro la possibilità di trasmettere contributi ed osservazioni che tenessero conto delle proprie esigenze ed esperienze.

Nello specifico, le modalità di coinvolgimento e di partecipazione dei partner alla stesura del Programma sono state le seguenti:

1. Compilazione di questionari inviati dall’Amministrazione in riferimento alla prioritarizzazione delle misure FEAMP e delle Azioni del Piano Strategico Nazionale per l’Acquacoltura;

2. Invio all’Amministrazione di contributi e osservazioni scritte, sia di tipo generale che su contenuti specifici;

3. Partecipazione attiva a regolari riunioni di orientamento e coordinamento con l’Amministrazione.

1. Questionari

Il partenariato è stato chiamato ad esprimere le proprie preferenze sulle misure attivabili in ognuna delle Priorità UE del Reg. 508/ 2014, nonché il relativo grado di priorità di carattere strategico-programmatico.

1 Regolamento delegato (UE) n. 240/2014.

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Le priorità espresse sono state debitamente tenute in considerazione per l’individuazione degli obiettivi e della strategia del PO.

2. Contributi scritti

I contributi del partenariato sono stati sistematizzati in schede di sintesi riportate per ciascun soggetto, avendo cura di distinguere tra aspetti di natura generale e aspetti specifici. Questi ultimi sono stati suddivisi per ciascuna delle Priorità UE del Reg. UE n. 508/2014.

3. Riunioni

Al fine di promuovere un dialogo fattivo con tutti i soggetti del partenariato, l’AdG ha organizzato diverse riunioni di orientamento e coordinamento, conformemente ai principi essenziali e alle buone prassi individuate dal Codice di condotta. E’ stato dato rilievo, in particolare, alla possibilità dei partner di fornire contributi ed essere informati, nonché di ricevere comunicazione sull’esito delle consultazioni avvenute.

Inoltre, al fine di discutere delle questioni specifiche legate alla governance del PO ed individuare la ripartizione di competenze tra i diversi livelli istituzionali, sono state svolte riunioni di confronto tra l’Amministrazione centrale e le Regioni.

Nel corso della prima riunione tenutasi il 27 ottobre 2014, ad esempio, il confronto diretto e l’ascolto del partenariato, in merito agli indirizzi strategici proposti, ha consentito la piena integrazione, nel Programma Operativo, di una visione strategica e di una definizione delle scelte altamente rappresentativa delle istanze partenariali. In particolare, sono stati inclusi tra i fattori strategici del PO (Cfr. Par. 3.1) l’introduzione di criteri premiali a favore degli operatori e delle imprese che dimostrano un più elevato grado di sostenibilità ambientale e la realizzazione di progetti pilota innovativi di valenza nazionale.

La riunione del 21 novembre 2014 ha messo in luce le opzioni strategiche più rilevanti per il partenariato sulle Misure del PO FEAMP nonché sulle Azioni del Piano Strategico Nazionale per l’Acquacoltura. E’ stata evidenziata la rilevanza della dimensione sociale che in un contesto di tutele sociali carenti e non sempre adeguate per il settore, diventa una componente essenziale. Un forte accento è stato posto sulla necessità di valorizzare i prodotti ittici e di favorire investimenti in grado di rendere la pesca e l’acquacoltura più competitive nonché sull’opportunità di individuare attività complementari in grado di diversificare le fonti di reddito.

Sull’Analisi SWOT, presentata nel corso della riunione del 19 dicembre 2014, il confronto diretto si è rivelato particolarmente proficuo. I partner hanno presentato proposte ed integrazioni ed in particolare sulla necessità di rafforzare la struttura dell’analisi nella parte relativa alla Priorità n. 2 (acquacoltura) e alla Priorità n. 5 (trasformazione e commercializzazione). Per quanto attiene alla Priorità 2, sono state evidenziate le notevoli difficoltà burocratiche e normative che di fatto limitano il settore e l’esigenza della semplificazione delle procedure. A proposito della Priorità 5 è stato rilevato come la dimensione del mercato e della commercializzazione rivesta un ruolo fondamentale nel contesto della politica della pesca e dell’acquacoltura e come il concetto di sostenibilità promosso dalla riforma debba includere, oltreché gli aspetti ambientali, anche quelli economici e sociali, quali la preservazione dell’interesse dell’impresa ed il buon funzionamento del mercato.

Nel corso dell’incontro del 28 gennaio 2015, è stata avanzata la proposta di designare i FLAG quali Organismi Intermedi per l’attuazione del CLLD, sottolineando il ruolo di coordinamento e di sorveglianza da parte delle Amministrazioni regionali. Ulteriori

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argomenti discussi, quali i contenuti del Piano per la pesca costiera artigianale, le misure riguardanti le acque interne, il ricorso agli strumenti finanziari, sono stati presi debitamente in considerazione.

Il successivo incontro del 18 febbraio 2015, ha consentito un confronto su alcuni aspetti cruciali quali la determinazione degli indicatori, la quantificazione dei target per il quadro di riferimento dei risultati e la coerenza tra il PO e la Strategia Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR).

Il 28 settembre 2015 sono state condivise con i partner le osservazioni presentate dalla Commissione Europea a seguito della proposta trasmessa il 30 aprile 2015, in funzione della presentazione della versione consolidata sulla base della quale dare avvio alla procedura di adozione.

Nell’ottica del coinvolgimento dei futuri partenariati che assumeranno il ruolo di Fisheries Local Action Groups (FLAG), il 7-8 maggio 2015, si è tenuto a Favignana il seminario nazionale dei Gruppi di Azione Costiera (GAC), al fine di condividere con gli operatori del settore della pesca le principali novità ed i possibili scenari futuri relativi all’attuazione delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo ex art. 32 del Reg UE n. 1303/2013. Il 22 luglio 2015 è stato organizzato dall’Autorità di Gestione un ulteriore incontro con le Amministrazioni regionali ed i GAC per discutere le modalità di definizione e attuazione della strategia di sviluppo locale partecipativo nell’ambito della nuova programmazione.

A seguito dell’adozione del PO FEAMP, i partner saranno coinvolti attivamente anche nella successiva fase di attuazione, in particolare:

- nel favorire la formulazione di pareri nella preparazione delle relazioni sullo stato dei lavori concernenti l’esecuzione dell’Accordo di Partenariato di cui all’art. 52 del Reg. UE n. 1303/2013;

- nell’ambito del Comitato di Sorveglianza, nel valutare l’efficacia del programma e nella preparazione delle relazioni di attuazione annuali;

- mediante incontri di consultazione per il confronto e la discussione su tematiche specifiche.

1.2. ESITO DELLA VALUTAZIONE EX ANTE [IN CONFORMITA ALL'ARTICOLO 18, PARAGRAFO 1, LETTERA B), PUNTO II), DEL REGOLAMENTO (UE) N.

508/2014]

1.2.1. Descrizione del processo di valutazione ex ante

La valutazione ex-ante (VEXA) del PO FEAMP 2014-2020, così previsto dall’art. 55 del Reg. UE n. 1303/2013, rappresenta un processo fondamentale di accompagnamento e di supporto alla fase di programmazione, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della progettazione di ciascun programma.

(17)

16

Il processo di valutazione e l’elaborazione dei prodotti della VEXA hanno seguito le indicazioni specifiche fornite dalla Commissione europea2.

L’interlocuzione costante tra Programmatore e Valutatore è stata garantita:

- mediante lo svolgimento di riunioni di confronto e di coordinamento;

- nell’ambito del processo di consultazione con le Amministrazioni Regionali e con i rappresentati del Partenariato allargato;

- attraverso lo scambio di documenti intermedi e di contributi.

Il primo incontro è stato svolto il 28 ottobre 2014 ed ha avuto come oggetto la condivisione degli aspetti organizzativi e metodologici per procedere alle attività relative alla stesura del Programma ed alla condivisione della tempistica di riferimento.

Il 22 dicembre 2014 i Valutatori hanno trasmesso un contributo contenente una serie di prime indicazioni metodologiche sull’impostazione della SWOT e sull’analisi dei fabbisogni.

Un ulteriore incontro tecnico è stato svolto il 13 gennaio 2015, in funzione della trasmissione alle Amministrazioni regionali della prima proposta di Programma, avvenuta il 16 gennaio 2015.

Il 27 gennaio 2015 sono state trasmesse le note del Valutatore sulla sezione relativa all’analisi SWOT riferite alla proposta del PO FEAMP del 16 gennaio 2015.

Il 3 febbraio 2015 è stata presentata la prima bozza del Rapporto di Valutazione ex ante relativa alla versione del PO FEAMP del 27 gennaio 2015, che è stata inviata in consultazione ai partner del Programma.

Nel corso dell’incontro del 18 febbraio 2015, sono stati esaminati gli indicatori ed i relativi valori di riferimento inseriti nel Programma. Sono stati in seguito apportati gli adeguamenti ritenuti opportuni.

Il 13 marzo 2015 è stata trasmessa la seconda bozza del Rapporto attraverso il quale il Valutatore ha espresso le proprie conclusioni in merito alla verifica di congruità e di realismo delle ipotesi alla base della programmazione FEAMP e di coerenza della logica interna tra i diversi interventi previsti nonché esterna con le altre politiche che influiscono sull’ambiente marino, sulla pesca e l’acquacoltura.

Il PO FEAMP è sottoposto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di cui alla direttiva 2001/42/CE. A seguito della fase di consultazione pubblica ai sensi degli artt.13 comma 5 e 14 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 141), che si è conclusa il 18 agosto 2015, sono state apportate le opportune modifiche al PO ed al Rapporto Ambientale sulla base delle osservazioni pervenute.

2 Guidelines for the ex-ante evaluation of 2014-2020 EMFF Ops.

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1.2.2. Sintesi delle raccomandazioni dei valutatori ex ante e descrizione sommaria del seguito ad esse riservato

Argomento Raccomandazione Seguito riservato alla raccomandazione o motivo

per cui non si è tenuto conto della raccomandazione 1 - Analisi SWOT e

individuazione dei fabbisogni

Nel complesso le osservazioni della VEXA considerano adeguata l’analisi SWOT proposta dal PO.

Le osservazioni hanno segnalato come necessaria una maggiore puntualizzazione e concentrazione delle tematiche proposte e, talvolta, un loro migliore classificazione nei diversi ambiti della SWOT, al fine di favorire un’identificazione puntuale e non ambigua della strategia.

La VEXA ha principalmente riscontrato incoerenza tra l’inserimento di alcuni specifici concetti come punti di forza anziché opportunità ovvero addirittura come punti di debolezza. Pertanto il valutatore ha segnalato la necessità di un loro spostamento e la loro collocazione nel corretto ambito della SWOT.

Inoltre è stato chiesto di rafforzare il legame tra i risultati dell’analisi e le conclusioni tratte in termini di fabbisogni. Si è infine suggerito di esplicitare alcuni concetti ritenuti troppo generici.

I contenuti della SWOT, riferiti ai punti di forza/debolezza, opportunità e minacce delle singole Priorità sono stati modificati tenendo conto dei suggerimenti forniti dal Valutatore, apportando gli spostamenti richiesti ed operando inoltre una loro sistematizzazione per settori chiave, al fine di garantire maggiore chiarezza e facilitare l’identificazione con le corrispondenti linee strategiche.

Per ciascuna priorità è stata fornita una descrizione sintetica che riporta anche dati di natura quantitativa.

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18

Argomento Raccomandazione Seguito riservato alla raccomandazione o motivo

per cui non si è tenuto conto della raccomandazione 2 - Definizione

della

logica d'intervento, ivi

compreso il contributo alla strategia Europa 2020, la

coerenza interna del

programma proposto e il rapporto con altri strumenti

pertinenti, la definizione di target

intermedi e finali quantitativi e la distribuzione delle risorse

di bilancio

Il valutatore nel verificare la coerenza tra i fabbisogni emersi dall’analisi SWOT e le misure previste per singolo obiettivo specifico, ha evidenziato i fabbisogni privi di correlazione, per i quali ha raccomandato di introdurre gli elementi di correlazione mancanti o carenti.

L’analisi delle misure selezionate all’interno della programmazione strategica FEAMP conferma una generale coerenza del PO con la Strategia Europa 2020 e la PCP.

In considerazione dell’elevato numero di misure, il Valutatore suggerisce di tenere in considerazione l’articolo 18 del Regolamento (UE) 1303/2013 sulla concentrazione tematica.

Per quanto concerne la descrizione del PO relativa alla raccolta dati, il valutatore richiede un ulteriore approfondimento tenuto conto delle

problematiche della

programmazione 2007-2013.

In materia di CLLD è stato chiesto di rimarcare in maniera più esplicita i bassi risultati ottenuti in termini di risorse impegnate ed effettivamente spese nella scorsa Programmazione.

In virtù delle richieste del valutatore, sono stati integrati gli elementi di correlazione carenti, ovvero data giustificazione laddove non in coerenza con il quadro logico del FEAMP.

Dopo la segnalazione del valutatore della mancanza della misura relativa al “benessere degli animali” (articolo 56 del Reg. UE 508/2014), tale misura è stata successivamente inserita nel PO.

In riferimento alla raccolta dati, si terrà conto nell’ambito della ripartizione finanziaria, dei fabbisogni e delle esigenze derivanti dalla PCP e dal nuovo quadro normativo.

Nella strategia è stato specificato che si provvederà a concentrare territorialmente le risorse sulla base delle specifiche esigenze locali.

Le lezioni apprese

dall’attuazione dell’Asse 4 del FEP 2007-2013, sono state ampiamente descritte come base di riferimento per la strategia CLLD.

3 - Coerenza con il QSC,

l'accordo di partenariato e le raccomandazioni pertinenti

specifiche per paese adottate a norma

dell'articolo 121, paragrafo

2, del TFUE e, se si

applica a livello nazionale, il programma nazionale di

Il FEAMP agisce

fondamentalmente su due obiettivi tematici cruciali dell’AdP, ossia competitività delle Pmi ed ambiente. Sempre in relazione all’AdP, integra la sua azione con un impegno particolare anche per l’occupazione e l’assistenza tecnica.

E’ stato chiesto di specificare meglio le modalità con cui il PO FEAMP intende recepire la raccomandazione 3, considerando che tale punto è stato evidenziato già nelle raccomandazioni specifiche per l’Italia del 2013.

Per ciò che concerne il Piano

In merito alla coerenza con l’AdP è stato elaborato un allegato che evidenzia la correlazione tra il PO FEAMP e le azioni ed i risultati attesi dell’AdP.

L’integrazione riferita alla Raccomandazione n. 3 è stata inserita.

Come suggerito dal Valutatore sono stati rafforzati alcuni elementi di complementarietà tra il FEAMP e gli altri Fondi SIE (FEASR, FESR ed FSE), i programmi di cooperazione territoriale e gli altri programmi comunitari.

In riferimento alla Priorità 2, la

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19

Argomento Raccomandazione Seguito riservato alla raccomandazione o motivo

per cui non si è tenuto conto della raccomandazione

riforma strategico pluriennale per

l’acquacoltura 2014 – 2020, il valutatore

raccomanda di tenere in considerazione, all’interno della strategia del PO (Priorità 2), il fatto che la pianificazione coordinata dello spazio, rappresentano una priorità chiave per il futuro sviluppo dell’acquacoltura nel nostro paese.

coerenza con il PSA è stata rafforzata.

4 - Motivazione delle

forme di sostegno proposte

nel programma (art. 53.3.h e 66 del Reg. UE n.

1303/2013)

Ai sensi dell’art. 55 (3) (h) del Reg.

1303/2013, la VEXA deve prende in esame la motivazione delle forme di sostegno previste.

Al fine di garantire un’immediata e più efficace comprensione delle forme di sostegno, è stato suggerito di utilizzare uno schema riassuntivo specificando quale forma di sostegno viene scelta per i diversi tipi di intervento.

Il valutatore ha evidenziato la ragionevolezza della scelta di combinare le sovvenzioni con altre forme di sostegno, con particolare riferimento agli strumenti finanziari per quanto riguarda le misure che maggiormente possono impattare sull’occupazione.

Lo schema è stato fornito al valutatore tenendo conto delle diverse forme di sostegno individuate.

Per quanto concerne gli strumenti finanziari, è stata fornita la motivazione che giustifica il ricorso agli strumenti finanziari.

Si sottolinea che la relativa attivazione è subordinata all’esito della valutazione ex ante ex art. 37(2) del Reg. UE n.

1303/2013.

5 - Risorse umane e capacità

amministrativa per la gestione del Programma

La dotazione di risorse umane della struttura della AdG e degli Organismi intermedi non desta preoccupazioni e appare ben dimensionata rispetto ai compiti connessi all’attuazione del programma. Appare tuttavia necessario definire delle soluzioni sia per rafforzare la capacità amministrativa delle Regioni (Organismi Intermedi), viste le criticità incontrate in passato nelle misure a gestione decentralizzata, sia per assicurare un loro migliore coordinamento.

Pertanto, è stato richiesto di verificare l’adeguatezza delle strutture di gestione regionali e le misure previste dalle Regioni per

L’AdG, con il supporto del valutatore, ha proceduto a verificare la capacità amministrativa delle Regioni attraverso un’apposita indagine.

Ne sono emersi significativi miglioramenti, coerenti e adeguati rispetto alle principali criticità riscontrate nel 2007-13.

Inoltre, le misure migliorative previste dal MiPAAF sono state dettagliate e sottoposte alle Regioni, che le hanno accolte positivamente.

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Argomento Raccomandazione Seguito riservato alla raccomandazione o motivo

per cui non si è tenuto conto della raccomandazione migliorare l’implementazione del

FEAMP, nonché di specificare le misure che l’AdG intende adottare a livello centrale per migliorare il coordinamento con le Regioni.

6 - Procedure per la sorveglianza del programma e per la raccolta dei dati necessari per l'effettuazione delle valutazioni

Il valutatore raccomanda di fornire una descrizione dettagliata del sistema di monitoraggio, in quanto esso costituisce uno strumento cardine per la garanzia della corretta attuazione del PO.

Raccomanda inoltre di procedere all’istituzione di un sistema di gestione e controllo (SIGECO) nel più breve tempo possibile coerentemente a quanto richiesto dall’Accordo di Partenariato ed in base a quanto previsto dal Reg.

UE n. 1303/2013.

La descrizione del sistema di monitoraggio è stata integrata, sottolineando che la definizione delle relative funzionalità e modalità attuative sarà subordinata ad una preventiva analisi tecnica che verificherà le esigenze di adeguamento del sistema informativo finora utilizzato, per determinare il grado di copertura e di adattabilità dei requisiti alla sua applicazione al FEAMP.

Giustificare il metodo di calcolo per la quantificazione dei target degli indicatori e indicare le fonti per il calcolo delle baseline.

Riportare in alcuni casi i valori non approssimativi.

Modificare nello specifico alcuni target sotto/sovrastimati.

Sono state fornite al Valutatore le giustificazioni inerenti il metodo di calcolo adottato per la quantificazione dei target.

Laddove richiesto, è stato riportato il valore reale e non approssimativo. Infine, alcuni valori sono stati rivisti sulla base dei suggerimenti del Valutatore.

Laddove la quantificazione risulti basata su stime non oggettive, sono state fornite sufficienti giustificazioni basate su un giudizio esperto.

7 - Misure per promuovere le pari opportunità tra uomini e donne, impedire la discriminazione e promuovere lo sviluppo sostenibile

Il valutatore sottolinea l’impegno dell’AdG di perseguire i principi di pari opportunità e non discriminazione mediante la costruzione di un Comitato di Sorveglianza e azioni di pubblicità e informazione.

Nonostante la scelta di non prevedere interventi specifici a favore dell’imprenditoria femminile e di mantenere strettamente collegato il tema della parità di genere con quello del ricambio generazionale, si ritiene che lo sforzo dell’AdG a favore della

Nessuna azione richiesta.

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Argomento Raccomandazione Seguito riservato alla raccomandazione o motivo

per cui non si è tenuto conto della raccomandazione promozione delle pari opportunità

sia adeguato.

Ai fini della più generale integrazione della lotta ai cambiamenti climatici nella strategia del PO, si raccomanda di richiamare esplicitamente la volontà di sostenere le iniziative con particolare valenza ambientale, introducendo specifici criteri di selezione o premialità per l’individuazione dei beneficiari. Si richiede di specificare l’interazione con il monitoraggio ambientale del PO previsto dalla Valutazione Ambientale Strategica ai sensi dell’Art. 18 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.

In materia di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, sono stati inseriti riferimenti specifici e in Allegato al Programma è riportata una Tabella che individua, per ciascuna Priorità, le azioni di adattamento e di mitigazione previste.

Inoltre, in riferimento ad alcuni indicatori di risultato di valenza ambientale al momento non quantificabili (1.4a, 1.10, 6.2), i relativi target verranno valorizzati, nonappena i dati per la quantificazione saranno disponibili, in occasione della prima revisione utile del PO.

8 - Misure intese a ridurre gli oneri amministrativi a carico dei beneficiari

In riferimento alla digitalizzazione delle procedure di selezione, il Valutatore consiglia di supportare i beneficiari (OP) tramite le associazioni di categoria oppure con apposite iniziative formative/informative.

In quest’ambito, le azioni di assistenza tecnica (par. 4.8.1) prevedono “operazioni di assistenza tecnica per sostenere azioni di rafforzamento della capacità dei partner interessati a norma dell'articolo 5, paragrafo 3, lettera e) del Reg.

UE1303/2013”.

Inoltre è stato inserito il riferimento ad una adeguata informazione rivolta ai beneficiari sulle modalità di partecipazione alle procedure di selezione (sia par. 3.4.2 che 11.4).

9 – Requisiti per la Valutazione Ambientale Strategica

Si richiede di accogliere le osservazioni espresse dai soggetti con competenze ambientali e dai portatori di interesse in fase di consultazione pubblica sul Rapporto Ambientale integrato con lo Studio di Incidenza Ambientale sulle aree della Rete Natura 2000.

La redazione del PO è avvenuta seguendo un processo iterativo con la valutazione ambientale strategica. Le raccomandazioni espresse dal valutatore VAS nel rapporto ambientale e dai soggetti con competenze ambientali che hanno partecipato alla consultazione sono state accolte ed integrate, ove possibile e necessario, all’interno del PO.

Gli esiti della Valutazione Ambientale Strategica e della

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Argomento Raccomandazione Seguito riservato alla raccomandazione o motivo

per cui non si è tenuto conto della raccomandazione Valutazione di Incidenza (per la quale si è utilizzato un approccio per "macro-categorie di habitat", seguendo le indicazioni del Ministero dell'Ambiente per i programmi che coinvolgono un numero molto elevato di siti), sono stati integrati nel PO, includendo nella tabella 3.3 specifiche indicazioni, in termini di misure di mitigazione e prevenzione/precauzione, di priorità di azioni all'interno di specifiche misure e di criteri di selezione degli interventi.

Tali integrazioni, sono state considerate dal valutatore esaustive ed efficaci ai fini della sostenibilità ambientale del programma.

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SEZIONE 2 - ANALISI SWOT E IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI

2.1 ANALISI SWOT E IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI

2.1.1 Priorità n. 1

Priorità dell’UE nell’ambito FEAMP

Priorità n. 1 - Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse,

innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze (OT 3, CAPO 1 del Reg. 508 del 2014)

Punti di forza Analisi in sintesi

L’attuazione della politica europea per la pesca, unitamente ad aspetti di carattere congiunturale, ha fatto registrare una significativa riduzione della capacità di pesca nel periodo di riferimento considerato (2004-2015). Più nel dettaglio, la consistenza della flotta da pesca iscritta nell’Archivio Licenze di Pesca si è ridotta nell’ultimo decennio, passando da 14.873 natanti nel 2004 a 12.414 natanti nel 2015, facendo registrare una contrazione complessiva pari al -16,5%. Alla stessa stregua, nel medisimo periodo di riferimento si è registrato una contrazione anche in termini di GT e KW, rispettivamente - 21,4% e -21,0% (MiPAAF –Archivio Licenze Pesca, settembre 2015).

In tale contesto, piuttosto significativa appare l’incidenza della piccola pesca costiera, rappresentando circa il 60% del totale delle imbarcazioni italiane (MiPAAF - Piano Pesca costiera artigianale, 2015). Trattasi di un segmento importante anche dal punto di vista sociale ed occupazionale, nell’ambito del quale sono custodite, tra l’altro, le più antiche tradizioni pescherecce locali.

La riforma della politica comune della pesca ha interessato trasversalmente anche il tema dei cambiamenti climatici, che rappresenta un ulteriore elemento di pressione che impatta sul settore della pesca - nell’accezione più ampia ivi compresa la pesca nelle acque interne - e dell’acquacoltura, e che in una vision complessiva di sistema, nel rispetto della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, deve contribuire ad orientare, promuovere e migliorare la gestione delle risorse idriche e degli ecosistemi.

A tale fine, il dato del trend di contrazione della flotta, unitamente al dato relativo al progressivo stimolo dell’azione pubblica a favore dell’utilizzo di fonti rinnovabili ed alla conversione dei motori più efficaci ed efficienti, concorre pienamente ai principi ed agli obiettivi della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

Nel rispetto del principio di sussidiarietà e degli obiettivi trasversali dell'UE in materia di sviluppo sostenibile, va certamente rafforzata la capacità di resilienza degli ecosistemi agli impatti dei cambiamenti climatici, privilegiando investimenti a favore di un’economia a basse emissioni di carbonio, con una migliore efficienza energetica e con una più ampia diffusione della conoscenza.

La strategia marina (Direttiva 2008/56/CE) impone di raggiungere un buono/migliore stato ambientale dell'ambiente marino dell'UE entro il 2020.

Da un punto di vista strategico vanno, quindi, incentivati i partenariati pubblico-privato, al fine di stimolare la co-progettazione per condividere gli investimenti, i rischi, i vantaggi e le responsabilità tra settore pubblico e settore privato. Allo stato attuale, non si registrano esperienze di attuazione di strumenti di incentivazione per la tutela dei servizi ecosistemici o per progetti finalizzati a rafforzare la resilienza degli ecosistemi e dei settori economici sotto forma di pagamenti per i servizi ecosistemici (Payments for Ecosystem Services o PES).

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24 Priorità dell’UE

nell’ambito FEAMP

Priorità n. 1 - Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse,

innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze (OT 3, CAPO 1 del Reg. 508 del 2014)

La significativa numerosità di Consorzi e Organizzazioni dei Produttori con strutture organizzative diffuse su tutto il territorio nazionale dovrebbe contribuire ad orientare i produttori verso una pesca ed un’acquacoltura sostenibile. Tali organizzazioni hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo essenziale per il funzionamento della politica comune della pesca e nell’organizzazione comune dei mercati, riducendo – laddove maggiormente efficienti – il rischio di fallimento del mercato e offrendo, al contempo anche servizi volti a stimolare la creazione di valore aggiunto. La presenza dei Consorzi e delle Organizzazioni dei Produttori sul territorio nazionale rappresenta un chiaro segnale di attecchimento di una consapevolezza diffusa negli stakeholders che operano sul territorio in merito alla necessità di approdare alla cogestione delle risorse in un’ottica di lungo periodo e nel pieno rispetto dell’ambiente.

1. Tendenziale riduzione della flotta (adeguamento dello sforzo di pesca) 2. Polivalenza delle attività di pesca (imbarcazioni che operano con più

sistemi di pesca nel corso dell'anno)

3. Significativa consistenza di imbarcazioni afferenti alla pesca costiera artigianale

4. Maggiore consapevolezza degli operatori di dover adottare comportamenti rispettosi delle risorse e dell’ambiente

5. Diffusione di organizzazioni di categoria e sindacali sul territorio 6. Ricchezza culturale ed etnoantropologica legata alle attività marinare 7. Presenza di consorzi e OP per la cogestione delle risorse

8. Resilienza dell'ecosistema marino 9. Presenza di una rete di AMP Punti di debolezza Analisi in sintesi

Negli ultimi anni si sono innescate delle dinamiche di contesto e di mercato, tra le quali la ridotta disponibilità di risorse ittiche e comunque il loro basso valore commerciale, che hanno contribuito a ridurre notevolmente i margini di profitto delle imprese pescherecce, assottigliando i redditi dei pescatori. A tal proposito, dall’analisi degli ultimi dati ufficiali (IREPA, 2011 – Fleet Register 2013) emerge che l’incidenza del profitto lordo sui ricavi risulta pari al 27%

per l’armatore, con una perdita di circa 7 punti percentuali rispetto al 2006.

Questi dati attestano l’indebolimento economico e finanziario delle imprese, specie di quelle che afferiscono al settore della pesca costiera artigianale.

A tutto ciò si aggiunge la questione della sovraccapacità strutturale del settore nel suo complesso, indicata dallo STECF con un SHI non in equilibrio per la maggior parte dei segmenti, che implica l’adozione di appositi piani di disarmo e di demolizione da parte dell’Amministrazione nazionale per riequilibrare la sostenibilità e la redditività del settore nel lungo periodo.

1. Sovraccapacità di pesca e tendenziale riduzione dei ricavi delle imprese di pesca (elevati costi di gestione e ridotti margini di profitto);

2. Tendenziale riduzione dei ricavi delle imprese di pesca (elevati costi di gestione e ridotti margini di profitto)

3. Vetustà del naviglio

4. Sottocapitalizzazione delle imprese

5. Difficoltà di accesso al credito e mancata riforma del sistema dei confidi 6. Ampie sacche di senilizzazione del settore diffuse su tutto il territorio

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