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RASSEGNA NORMATIVA E GIURISPRUDENZIALE*Marzo Aprile 2018

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AREA AFFARI LEGALI E CONTENZIOSO, PROCEDURE ELETTORALI E RELAZIONI SINDACALI

RASSEGNA NORMATIVA E GIURISPRUDENZIALE*

Marzo Aprile 2018

NORMATIVA

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 16 gennaio 2018, n. 14

Regolamento recante procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l'acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali. (GU n. 57 del 09-03-2018)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 26 FEBBRAIO 2016

Avvio anticipato delle disposizioni riguardanti lo sviluppo della rilevazione SIOPE, di cui all'articolo 14, comma 8-bis, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 (SIOPE+), da parte di alcuni enti. (GU n. 59 del 12-03-2018)

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DECRETO 27 dicembre 2017

Bando per Progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN 2017). (Decreto n. 3728). (GU n. 63 del 16-03- 2018

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MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DECRETO 28 dicembre 2017

Individuazione degli importi delle tasse e dei contributi delle università non statali ai fini della detrazione d'imposta lorda anno 2017. (GU n. 64 del 17-03-2018)

AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE DELIBERA 21 febbraio 2018

Aggiornamento al decreto legislativo n. 56/2017 delle Linee guida n. 1, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Indirizzi generali sull'affidamento dei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria». (Delibera n.

138/2018). (GU n. 69 del 23-03-2018)

AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZION E DELIBERA 1 marzo 2018

Aggiornamento al decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56 delle Linee guida n. 4, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.

50 recanti: «Procedure per l'affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici». (Delibera n.

206/2018). (GU n. 69 del 23-03-2018)

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 febbraio 2018, n. 22

Regolamento recante i criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020.

(GU Serie Generale n. 71 del 26-03-2018)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 28 marzo 2018

Rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull'usura, periodo di rilevazione 1º ottobre 31 dicembre 2017. Applicazione dal 1° aprile al 30 giugno 2018. (GU n. 76 del 31-03-2018)

UFFICIO LEGISLATIVO MINISTERO DELLA SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

NOTA N. 322 DEL 20 FEBBRAIO 2018

Si forniscono chiarimenti n merito alla modalità di svolgimento

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delle visite mediche di controllo nei confronti dei lavoratori delle Pubbliche amministrazioni assenti per infortunio sul lavoro.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2018, n. 28

Regolamento disciplinante la Fondazione per la realizzazione del progetto scientifico e di ricerca «Human Technopole».

(G

U n. 78 del 04-04-2018)

DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 2018, n. 29

Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93, recante riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, in attuazione dell'articolo 42, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

(GU n. 80 del 06-04-2018)

DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16 febbraio 2018

Approvazione della Guida all'analisi e alla verifica dell'impatto della regolamentazione, in attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 settembre 2017, n. 169. (GU n. 83 del 10-04-2018)

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO 31 gennaio 2018 N.77

Definizione della nuova classe di Laurea magistrale in Scienze giuridiche. (GU n. 92 del 20-04-2018)

DECRETO 8 marzo 2018, n. 37

Regolamento recante modifiche al decreto 10 marzo 2014, n. 55, concernente la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense, ai sensi dell'articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247. (GU n. 96 del 26-04-2018)

OSSERVATORIO DEI LAVORI PARSUBODINATI ANNO 2016 PUBBLICAZIONE A CURA DELL’INPS INPS MESSAGGIO N. 1399 DEL 29 MARZO 2018

La normativa in materia di Polo Unico si applica a:

tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (art. 1 del D.Lgs. n. 165/2001). Per Regioni e Province si intendono anche le Regioni e Province a statuto speciale, compresa la Regione Siciliana; l’unica eccezione è costituita dalla Provincia autonoma di Trento e dagli enti e amministrazioni di pertinenza, che risultano esclusi sulla base della relativa normativa locale (cfr. art. 10, comma 10, della legge provinciale 2 agosto 2017, n. 9, che ha modificato la legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7, con l’inserimento dell’art. 48- bis);

i dipendenti del settore pubblico non soggetti al regime previsto dal D.Lgs. n. 165/2001, ma rientranti nell’ambito di applicazione dell’articolo 55-septies relativo alla certificazione telematica di malattia (art. 7, comma 1, del decreto legge n. 179/2012, convertito dalla legge n. 221/2012) ovvero il personale della carriera prefettizia e della carriera diplomatica, i magistrati di tutte le magistrature, ordinarie e speciali, gli avvocati e procuratori dello Stato, i docenti e i ricercatori universitari, il personale della carriera dirigenziale penitenziaria, il personale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato;

i dipendenti delle Autorità indipendenti, comprese la CONSOB e la Banca d’Italia, nonché il personale delle Università non statali legalmente riconosciute.

Restano invece esclusi dall’applicazione della normativa in argomento, alla luce delle valutazioni effettuate e salvo eventuali diverse indicazioni da parte dei Ministeri competenti, le seguenti categorie di soggetti:

i dipendenti degli Organi costituzionali, degli enti pubblici economici, degli enti morali, delle aziende speciali;

la Provincia autonoma di Trento e i relativi altri enti ad ordinamento provinciale che, come detto, sono oggetto di specifiche norme locali.

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GIURISPRUDENZA

CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA Sentenza n. C-103/1 6 del 22 febbraio 2018

La Corte Europea di Giustizia ha affermato che l’articolo 10, punto 1, della direttiva 92/85/CEE del Consiglio, del 19 ottobre 1992, concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, deve essere interpretato nel senso che esso non osta ad una normativa nazionale che consenta il licenziamento di una lavoratrice gestante a causa di un licenziamento collettivo.

In particolare, la Direttiva Europea non osta a una normativa nazionale che consenta al datore di lavoro di licenziare una lavoratrice gestante nell’ambito di un licenziamento collettivo senza fornirle motivi diversi da quelli che giustificano tale licenziamento collettivo, a condizione che siano indicati i criteri oggettivi adottati per designare i lavoratori da licenziare.

CONSIGLIO DI STATO SENTENZA N.1571 DEL 12 MARZO 2018 Il

Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di una Agenzia per il Lavoro e della Assolavoro (Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro), avverso un c.d. “appalto di servizi” di una Asl di Roma, che in realtà rappresentava una vera e propria somministrazione di personale (attività riservata esclusivamente alle Agenzie di somministrazione regolarmente iscritte nell’apposito Albo presso il ministero del Lavoro).La giurisprudenza della Corte di Cassazione (Cass. civ., sez. lav., 7 febbraio 2017, n. 3178) – specifica il Consiglio di Stato – è intervenuta a dettagliare in modo ancor più specifico gli indici sintomatici della non genuinità di un affidamento formalmente qualificato come “appalto”, ma in realtà dissimulante una somministrazione di personale, ravvisandoli nei seguenti elementi:

a) la richiesta da parte del committente di un certo numero di ore di lavoro;

b) l’inserimento stabile del personale dell’appaltatore nel ciclo produttivo del committente;

c) l’identità dell’attività svolta dal personale dell’appaltatore rispetto a quella svolta dai dipendenti del committente;

d) la proprietà in capo al committente delle attrezzature necessarie per l’espletamento delle attività;

e) l’organizzazione da parte del committente dell’attività dei dipendenti dell’appaltatore.

Si tratta di indici ricorrenti anche nella fattispecie qui all’esame e complessivamente attestanti il carattere fittizio dell’appalto.

TAR SARDEGNA SENTENZA n. 249 del 23 marzo 2018

Devono essere escluse dalla gara telematica le offerte inviate che "presentino una marcatura temporale successiva rispetto al termine perentorio previsto per la chiusura dell'offerta [o] che presentino una marcatura temporale diversa nel numero di serie, identificativo univoco, precedentemente comunicato al sistema e prive di firma digitale e/o di marcatura temporale". L'apposizione della firma digitale e della marcatura temporale sui singoli files dell'offerta economica (ma non della cartella zip da utilizzare ai fini dell'upload), non rilevano nel caso di specie, in quanto le operazioni richiamate garantiscono in ordine alla immodificabilità dell'offerta economica ma non in ordine al fatto che l'offerta economica sia stata presentata nella finestra temporale indicata per l'upload (fase che potrebbe essere paragonata a quella della vecchia presentazione al protocollo della stazione appaltante dell'offerta cartacea). Nella gara in modalità telematica "la conservazione dell'offerta è affidata allo stesso concorrente, garantendo che questa non venga, nelle more, modificata proprio attraverso l'imposizione dell'obbligo di firma e marcatura nel termine fissato per la presentazione delle offerte. Firma e marcatura corrispondono alla "chiusura della busta". Il timing di gara indica all'impresa non solo il termine ultimo perentorio di "chiusura della busta", ma anche il periodo e relativo termine ultimo di upload (trasferimento dei dati sul server dell'Azienda appaltante)."

CONSIGLIO DI STATO SEZ.V SENTENZA N. 1937 DEL 18 MARZO 2018

Permane la facoltà per le amministrazioni (ivi comprese le amministrazioni statali centrali e periferiche) di attivare in concreto propri strumenti di negoziazione laddove tale opzione sia orientata a conseguire condizioni economiche più favorevoli rispetto a quelle fissate all’esito delle convenzioni-quadro (CONSIP)

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CONSIGLIO DI STATO SENTENZA N. 2741 DEL 24 APRILE 2018

Il supremo consesso ha affermato che la proclamazione di una astensione dal lavoro nei servizi pubblici essenziali avvenuta senza l’osservanza di alcun preavviso, fa scattare l’ordinanza prefettizia di precettazione con la quale viene imposta la prestazione lavorativa su tutti i turni, pur se non è stata seguita la procedura di raffreddamento del conflitto prevista dalla legge n. 146/1990.

CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA SENTENZA 26 APRILA 2018, N. 4

L'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha enunciato i seguenti principi di diritto: 1) il giudice d'appello ha il potere di rilevare ex officio l'esistenza dei presupposti e delle condizioni per la proposizione del ricorso di primo grado (con particolare riguardo alla tempestività del ricorso medesimo), non potendo ritenersi che sul punto si possa formare un giudicato implicito, preclusivo alla deduzione officiosa della questione; 2) le clausole del bando di gara che non rivestano portata escludente devono essere impugnate unitamente al provvedimento lesivo e possono essere impugnate unicamente dall'operatore economico che abbia partecipato alla gara o manifestato formalmente il proprio interesse alla procedura.

CONSIGLIO DI STATO SEZ. V SENTENZA 3 APRILE 2018 N. 2044

In tema di procedure per l'affidamento di contratti pubblici, il principio della suddivisione in lotti - di cui all'art. 51 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 («Codice dei contratti pubblici») - può essere derogato dalla stazione appaltante. La relativa decisione dev'essere adeguatamente motivata e, avendo natura discrezionale, è sindacabile dal giudice amministrativo soltanto sotto il profilo della ragionevolezza e proporzionalità, oltreché dell'adeguatezza dell'istruttoria (riforma TAR Umbria, sent. n. 391/2017).

CORTE DEI CONTI SEZ. DELLE AUTONOMIE N.6 DEL 26 APRILE 2018

La Sezione delle autonomie della Corte dei conti, pronunciandosi sulle questioni di massima poste dalla Sezione regionale di controllo per la Puglia con la deliberazione n. 9/2018/QMIG e dalla Sezione regionale di controllo per la Lombardia con la deliberazione n. 40/2018/QMIG, enuncia il seguente principio di diritto:

“Gli incentivi disciplinati dall’art. 113 del d.lgs. n. 50 del 2016 nel testo modificato dall’art. 1, comma 526, della legge n. 205 del 2017, erogati su risorse finanziarie individuate ex lege facenti capo agli stessi capitoli sui quali gravano gli oneri per i singoli lavori, servizi e forniture, non sono soggetti al vincolo posto al complessivo trattamento economico accessorio dei dipendenti degli enti pubblici dall’art. 23, comma 2, del d.lgs. n. 75 del 2017”. L’Ufficio Studi del Codau ha seguito l’evoluzione giurisprudenziale e normativa sul tema evidenziando, tra l’altro oltre la diversa provenienza dei fondi e da considerare, come rilevato dalla Sezione remittente lombarda, che gli incentivi per le funzioni tecniche sono, per loro natura, estremamente variabili nel corso del tempo e, come tali, difficilmente assoggettabili a limiti di finanza pubblica a carattere generale, che hanno come parametro di riferimento un predeterminato anno base (qual è anche l’art. 23, comma 2, del D.Lgs. n. 75 del 2017). Il riferimento, infatti, ad un esercizio precedente diviene, in modo del tutto casuale, favorevole o penalizzante per i dipendenti dei vari enti pubblici. Da ultimo si veda lo specifico commento sul tema.

*Fonte CODAU

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