RETE DEI PRESIDENTI DELLE CORTI SUPREME GIUDIZIARIE DELL’UNIONE EUROPEA
BOLLETTINO N.1 – MARZO 2007
Conferenza delle Corti Supreme dell’UE e degli USA
Il 16 e 17 luglio 2007, i Presidenti delle Corti supreme dell’UE incontreranno a Parigi una delegazione della Corte suprema degli Stati Uniti d’America. Il dibattito verterà sulla formazione dei magistrati, sull’amministrazione della giustizia, sul federalismo americano ed il principio di sussidiarietà europeo.
Editoriale del Presidente, Lord Phillips, Chief Justice di Inghilterra e Galles
Ho il piacere di annunciare la pubblicazione del primo Bollettino della Rete che abbiamo deciso di divulgare non soltanto a favore dei nostri Membri, ma anche per fornire informazioni sulle nostre attività a tutti coloro che sono interessati agli obiettivi della Rete, ai magistrati delle Corti supreme, agli altri membri della Magistratura, alle autorità dell’Unione Europea ed alla comunità dei giuristi in generale.
Questa prima edizione offre informazioni sul Programma di scambi tra i magistrati delle Corti supreme che è oggi al suo terzo anno di vita e sullo sviluppo del Portale Comune riguardante la giurisprudenza nazionale. Sarà anche possibile trovare informazioni generali sull’attività corrente dell’Unione Europea nel settore della giustizia.
Infine, desidero invitare tutti i nostri membri ad inviare o scrivere articoli sulle loro rispettive Corti.
(firma)
Gli scambi tra i magistrati delle Corti supreme
Come già negli anni 2005 e 2006, i magistrati delle Corti supreme parteciperanno al Programma di scambi tra le Autorità Giudiziarie Europee, gestito dalla Rete europea per la formazione dei magistrati. I 25 magistrati selezionati devono parlare correntemente la lingua del paese di accoglienza, per poter lavorare per due settimane assieme ai loro colleghi e devono redigere una relazione sullo stage.
Il Portale Comune di giurisprudenza
La Rete dei Presidenti delle Corti supreme sta realizzando un Portale Comune che consentirà di consultare contemporaneamente tutte le banche dati on-line di giurisprudenza delle Corti supreme dell’UE.
La consultazione potrà essere effettuata in una delle 23 lingue ufficiali dell’Unione.
Questo progetto ha ottenuto il sostegno della Commissione Europea ed è seguito con attenzione dal Gruppo Informatico Giuridico del Consiglio Europeo.
Il prototipo del Portale Comune è stato concepito e realizzato da Thomas Chanussot, in qualità di Project Manager, assunto dalla rete nel giugno 2006. Amélie Bidard de la Noë, assunta nel febbraio 2007 nella veste di Assistant Developer, collabora per migliorare il funzionamento della rete.
Il prototipo comprende:
- una pagina di ricerca con la possibilità di tradurre i termini della ricerca nelle 23 lingue ufficiali dell’UE;
- una pagina di risultati che mostri i risultati forniti dai motori di ricerca delle cinque Corti pilota;
- la possibilità di tradurre le sentenze trovate in un numero limitato di lingue.
Le banche dati di cinque paesi sono state tra loro integrate nel prototipo: Irlanda, Germania, Portogallo, Inghilterra e Belgio. Il prototipo è completamente funzionante, ma necessita ancora di miglioramenti a livello di performance.
Il prototipo è a disposizione delle Corti supreme pilota per verificare la qualità dei servizi del Portale e valutarlo tramite un formulario di prova. I risultati così ottenuti saranno analizzati per migliorare il meta motore di ricerca.
Si discute ancora circa il copyright e l’accesso limitato ad alcune banche dati di giurisprudenza nazionale. Questa situazione porterà alla realizzazione di due versioni del Portale Comune: una aperta al pubblico che consenta l’accesso alle banche dati di giurisprudenza gratuite e on-line; l’altra darà luogo ad
un accesso limitato per i Membri della Rete tramite il quale sarà possibile utilizzare tutte le banche dati di giurisprudenza e gli strumenti di traduzione on-line.
Strumenti finanziari per rafforzare la cooperazione in materia giudiziaria in Europa
Il 15 febbraio 2007, la Commissione ha presentato le sue Previsioni Finanziarie per il periodo 2007- 2013 per i programmi quadro dello spazio Giustizia, Libertà e Sicurezza: sicurezza e salvaguardia delle libertà (745 milioni di Euro), diritti fondamentali e giustizia (542 milioni di Euro) e solidarietà e gestione dei flussi migratori (4020 milioni di Euro). I progetti relativi alla cooperazione in materia giudiziaria verranno finanziati nell’ambito del programma sui diritti fondamentali e la giustizia, relativo a diritti fondamentali e cittadinanza, giustizia civile, giustizia penale, prevenzione della violenza contro i più deboli, prevenzione ed informazione sulle tossicodipendenze. Il capitolo sulla Giustizia Civile comprende il finanziamento di varie Reti giudiziarie, inclusa la nostra, e non è stato ancora completamente approvato.
Una proposta di direttiva sui reati ambientali
Sulla scorta della decisione della Corte Europea di Giustizia del 13 settembre 2005, la Commissione Europea ha presentato il 9 febbraio 2007 una proposta di Direttiva in materia di reati contro l’ambiente per rafforzare l’efficacia delle sanzioni minata dalla diversità delle definizioni e dalla eterogeneità dei sistemi di repressione in vigore nei diversi Stati membri. La maggior parte delle misure citate nella decisone annullata del 2003 relativa ai reati ambientali è stata inserita in questa proposta. Nonostante i contrasti dovuti al fatto che secondo molti Stati membri l’armonizzazione della legge penale non è di competenza dell’UE e la proposta costituirebbe, quindi, un’interferenza inaccettabile nella sovranità nazionale di uno Stato, detta proposta intende soltanto offrire un’armonizzazione per quei casi che sono stati ritenuti integrare i reati più gravi, includendovi lo scarico di sostanze pericolose nelle acque di superficie che rischia di causare la morte di o lesioni gravi a persone, oppure danni considerevoli all’ambiente. Lo scarico pericoloso di idrocarburi, sebbene non escluso in modo esplicito dall’ambito di applicazione della proposta di Direttiva, dovrebbe, però, essere disciplinato in una proposta separata finalizzata a modificare la Direttiva n. 2005/35 sull’inquinamento provocato dalle navi.
Adozione di un procedimento di ingiunzione europeo per i crediti non contestati
Il 12 dicembre 2006 è stato adottato il Regolamento n. 1896/2006 relativo al procedimento di ingiunzione per i crediti non contestati. Il procedimento così creato sarà applicabile nel quadro delle controversie transfrontaliere in materia civile e commerciale. Diritti patrimoniali derivanti dal matrimonio (e precisamente tramite testamento e successione), fallimento, previdenza, la maggior parte dei procedimenti giudiziari derivanti da obbligazioni non contrattuali sono stati espressamente esclusi dal suo ambito di applicazione, assieme alle questioni fiscali, doganali o amministrative ed alla responsabilità dello Stato per atti o omissioni commessi durante l’esercizio del potere pubblico. Una volta soddisfatti i requisiti procedurali, il giudice può emettete un’ingiunzione europea di pagamento da ottemperare entro 30 giorni. Il convenuto può opporsi al provvedimento entro trenta giorni dalla notifica della decisione. Il Regolamento entrerà in vigore nel 2008.
Creazione dell’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali
Nata in sostituzione dell’Osservatorio europeo sui fenomeni razzisti e xenofobi, l’Agenzia europea per i diritti fondamentali è stato inaugurata il primo marzo a Vienna. In virtù del regolamento CE n.
168/2007 che ne definisce le competenze, la missione principale dell’Agenzia sarà di assistere le istituzioni comunitarie e gli Stati membri nel rispetto dei diritti fondamentali. Raccolta dati, funzione consultiva, sensibilizzazione dell’opinione pubblica: questi saranno i compiti svolti dalla nuova Agenzia. Tuttavia, l’esame delle singole doglianze, il processo decisionale ed il controllo sugli Stati membri saranno espressamente esclusi dall’ambito di applicazione dei poteri dell’Agenzia.