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Codice alfanumerico: A10B20C3

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Academic year: 2022

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RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE "AREA DEL MERCATALE"

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Codice alfanumerico:

A10B20C3

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2 INDICE:

1. URBINO, LA VISIONE DI UN SOGNO IN UN PROGETTO ARDITO ... pag.3

2. UN PROGETTO PER BORGO MERCATALE,

UNA PIAZZA IDEALE PER UNA CITTA' IDEALE ... pag.3

3. L’INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE ... pag.4

4. LA FLESSIBILITA' COME PRESUPPOSTO PER L'ADATTAMENTO ... pag.8

5. LA VIABILITA’ ... pag.9

6. PREVISIONI FUTURE ... pag.11

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3 1. URBINO, LA VISIONE DI UN SOGNO IN UN PROGETTO ARDITO

Urbino è una visione suggestiva, una “cartolina” indelebile che rimane nel cuore e nella memoria grazie alle ardite stravaganze architettoniche che lasciano senza fiato, ma che raggiungono un equilibrio perfetto nelle forme monumentali del suo Palazzo Ducale, costruzione concepita e progettata per essere parte integrante della città che la circonda e che ancora oggi è possibile assaporare in tutta la sua integrità.

La visione sicuramente più suggestiva di Urbino si ha osservando dai diversi punti di vista panoramici della città il prospetto occidentale del Palazzo con l’emblematica facciata dei torricini conosciuta in tutto il mondo, caratterizzata dall’apparente irregolarità delle forme che seguono ora l’andamento naturale del terreno, ora le linee architettoniche artificiali sapientemente orchestrate fra pieni e vuoti che si alternano sorprendentemente.

Pur mancando quindi di una forma regolare a quadrilatero, tipica dei palazzi delle più prestigiose città stato dell’epoca rinascimentale, ci rendiamo subito conto di essere di fronte ad un progetto di un’armonia straordinaria, che rappresenta un “unicum” nel panorama architettonico mondiale.

Questa parte del Palazzo è così monumentale da creare un ingresso assolutamente innovativo alla città diventando uno sfondo scenografico indimenticabile al piazzale Borgo Mercatale, protagonista del nostro intervento di riqualificazione.

2. UN PROGETTO PER BORGO MERCATALE, UNA PIAZZA IDEALE PER UNA CITTA' IDEALE

Il progetto presentato si è posto come obiettivo l’esaltazione del prospetto occidentale del Palazzo Ducale attraverso la riqualificazione dello spazio sottostante e denominato “Borgo Mercatale”, ovvero la riscoperta e valorizzazione del ruolo funzionale ed estetico che lo spazio suddetto ha rivestito nel corso dei secoli.

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4 Questo grande piazzale chiamato dagli urbinati “Mercatale” è oggi terminal dei turisti e stazione di autolinee locali nonché parcheggio per autoveicoli. Il suo nome però ci racconta molto di più riguardo la sua funzione originale.

Le cronache ci dicono che almeno dal 1420 questo ampio spazio veniva utilizzato per il mercato di animali, ma anche come piazza d’arme, contenitore di eventi come rappresentazioni teatrali, manifestazioni e giochi popolari (gioco del bracciale, calcio fiorentino, tombole, corride), corse fra tori e buoi in occasione della festa di San Crescentino patrono della città, essendo inesistenti Piazza della Repubblica (costruita nel XVIII secolo) e Piazza Rinascimento (realizzata nel XVII secolo) dedicati agli svaghi di corte e campo da gioco del pallone.

Borgo Mercatale rappresentava anche termine alla via di accesso più importante al centro storico, passaggio obbligato di cortei ed avvenimenti pubblici, politici e mondani.

Il Piazzale riveste inoltre un ruolo funzionale di primaria importanza, funge cioè da sostegno al grande complesso Ducale voluto da Federico di Montefeltro.

Il Mercatale è cioè un piano artificiale creato dal riempimento di una profonda voragine e sostenuta da una diga di sbarramento formata da sette profonde arcate, ancora oggi visibili dal parapetto della strada transitabile che lo affianca.

Il suddetto piano, insieme al torrione semicircolare cui sovrasta la mole del teatro costruito nella seconda metà dell’Ottocento, e alla lunga fabbrica di mattoni denominata Data e un tempo scuderie ducali, costituiscono ancora oggi le fondamenta del palazzo fungendo da muro di contenimento per il suo sostegno.

3. L’INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE

L’intervento ha perciò voluto restituire a questo piano artificiale la sua originaria veste estetica e funzionale. Si è voluto ridare un senso compiuto al Piazzale ampliandone le dimensioni con una bordatura di riquadro che comprende anche le vie carreggiabili, ora asfaltate, con lo stesso cubetto arenarico già utilizzato per via Mazzini.

Il piazzale viene così ad allargarsi denotando in modo più visibile tutta la sua funzione originaria di sostegno del palazzo.

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5 Oltre al selciato in arenaria la scelta del materiale ricade naturalmente sul mattone e sulla pietra bianca locale, coordinandosi così esteticamente con il complesso del palazzo, ed essendo gli unici materiali costruttivi utilizzati ad Urbino.

La pietra bianca locale denominata "Marmo Bianco Corniola" è estratto dalla cava Buccarone sita sul Monte Nerone; è la stessa già utilizzata a Urbino dal passato. Anche i ciotoli in arenaria sono simili all'esistente e già utilizzati nelle vie di Urbino (da Porta Valbona a Piazza della Repubblica). I mattoni sono rappresentati da listelli in laterizio chiamati "sistino" e aventi dimensione cm.6x30x4.

Il quadrilatero centrale si arricchisce degli stessi materiali sopra citati componendo un gioco prospettico di linee a raggiera rastremate e convergenti verso il centro ideale dell’intero palazzo, ovvero la facciata dei torricini, centro propulsore al quale è affidato il compito di riequilibrare l’intera irregolarità. La grande cornice in pietra bianca che racchiude il tutto vuole omaggiare le teorie pierfrancescane racchiuse nei trattati dell’epoca dedicati al Duca di Urbino Federico di Montefeltro, uno degli uomini più illuminati di tutto il ‘400 italiano che decide di rinnovare completamente Urbino mettendo mano ad un progetto che la avrebbe innalzata a Città ideale sogno in quel momento di ogni comunità in tutta Europa.

Un angolo di questa bianca incorniciatura, più precisamente l’angolo adiacente a porta Valbona, è stato rialzato con un gradone di cm.50 facendolo degradare fino al livello di calpestio all’angolo opposto; in questo modo si ha la sensazione immediata di trovarsi su un unico e grande spazio pianeggiante.

Il lato ovest della piazza valorizzato attraverso il recupero del selciato in arenaria ed il gioco di dislivello dei due angoli, viene così ad essere una linea di fuga che conduce lo sguardo verso la bella porta d’accesso a via Mazzini, appunto Porta Valbona, realizzata nel 1621 in occasione del matrimonio tra Federico Ubaldo e Claudia De Medici e rappresentante quindi un altro importante punto focale della Piazza.

Gli ingressi esistenti ai parcheggi interrati, non eliminabili, verranno pavimentati e rivestiti con gli stessi materiali della piazza (pietra bianca e listelli di laterizio) così da ridurne l'impatto visivo e renderli omogenei al contesto della piazza stessa. Vengono inoltre ridimensionati nella lunghezza, mantenendone inalterata l'altezza di h=m.2,45. Vengono demoliti gli attuali parapetti di protezione in metallo e sostituiti da lastre in vetro, così da non alterare la visione della piazza.

Per quanto riguarda l'impianto di ventilazione esistente per i garages interrati, attualmente realizzati mediante un grigliato a raso perimetrale alla piazza, il progetto prevede una ventilazione forzata in corrispondenza delle tre uscite pedonali oltre ad una ventilazione naturale ubicata lungo gli scivoli di accesso e uscita garages mediante un grigliato serigrafato con cotto sistino.

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6 La raccolta delle acque meteoriche, attualmente realizzata con una griglia metallica, viene sostituita da dei canali di raccolta, in corrispondenza delle zone pavimentate con la pietra bianca, realizzati mediante tagli longitudinali e trasversali.

Ulteriore elemento di rafforzo della direttrice che conduce lo sguardo verso Porta Valbona è la scelta della ripiantumazione del lato ovest della piazza così come già testimoniato dalle foto storiche dei primi del novecento, in alternanza ai nuovi sistemi di illuminazione scelti.

In realtà sul lato di via Borgo Mercatale, vengono rimosse le piante esistenti in quanto posizionate in modo disordinato e vengono ripiantumate con un passo costante, alternate con i nuovi lampioni di illuminazione, in modo da valorizzare il viale di accesso alla Porta Valbona.

Sul lato della Strada Statale 73 bis, le piante esistenti vengono diradate e ridotte nella chioma così da eliminare l'effetto barriera, che dalla piazza non permette la vista della vallata sottostante e analogamente dalla valle non permette la vista dei monumenti (Palazzo Ducale) a ridosso della piazza stessa.

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7 Il piazzale vuole riappropriarsi così della sua funzione di ampio contenitore utilizzato come spazio sociale, luogo di incontro attraverso eventi, mercati, fiere, rassegne musicali, concerti, feste storiche e rappresentazioni teatrali, queste ultime da dislocarsi sul palcoscenico ipotizzato adiacente alla Data, al quale fa da sfondo l’emblematica facciata dei torricini.

Funzionale al palcoscenico sopra menzionato è inoltre la riqualificazione prevista per la collina opposta a palazzo Ducale e antistante il grande piazzale, denominata Colle delle Vigne.

L’intervento prevede la creazione di sentieri comunicanti che raggiungono il viale panoramico F.lli Rosselli e che per mezzo di tronchi di sostegno divengono sedute per godere della visione panoramica più suggestiva della città e all’occorrenza anfiteatro naturale rivolto alla fruizione della grande piazza-palcoscenico di Borgo Mercatale. I sentieri vengono illuminati mediante luci a led rasoterra (segnapassi).

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8 Vengono create anche zone di relax e ristoro nelle vicinanze dell’edificio storico esistente, situato all’interno della collina, da adibire ad attività turistico-ricettiva (bar-ristorante). I camminamenti verranno realizzati mediante misto di cava proveniente da siti locali.

L’intervento sul verde del Colle delle Vigne cerca di riorganizzare nel complesso il patrimonio arboreo esistente, integrando e modificando la tipologia vegetazionale. Più precisamente verranno eliminate tutte le piante non autoctone e verranno integrate e valorizzate quelle autoctone preesistenti creando condizioni al contorno migliori (posizionamento di siepi, fiori, cespugli e filari lungo i percorsi aventi funzione ornamentale e di orientamento visivo).

Per ultimo viene collegato il Colle delle Vigne con il Parco della Fortezza Albornoz mediante un tunnel sotterraneo che attraversa le mura esistenti.

4. LA FLESSIBILITA' COME PRESUPPOSTO PER L'ADATTAMENTO

L’area della piazza e della collina, oggetto del progetto, è stata pensata come spazio flessibile capace di adattarsi alle diverse esigenze dell'Amministrazione e quindi dei cittadini. La flessibilità è intesa come attivazione dello spazio in maniera diversa nell'arco della giornata, del mese e secondo un programma annuale di eventi. Più in generale, lo spazio in questione risulta flessibile per due motivi principali:

a) per forma, cioè per la configurazione morfologica-spaziale della piazza, priva di barriere architettoniche, che offre un elevato grado di libertà di fruizione e di manovra, per la messa in scena di particolari eventi;

b) per poter svolgere le più diverse attività, infatti la piazza risulta essere uno spazio ampio, con superficie sgombra da barriere architettoniche e munita di sistemi tecnologici a scomparsa per gli agganci alla rete di luce e acqua, con la possibilità di montare attrezzature e di collegarsi alla rete dei sottoservizi.

In merito alla flessibilità, cioè agli spazi liberi per eventuali utilizzi, la Piazza può essere utilizzata per:

- concerti, manifestazioni teatrali con capienza di circa 7.000 persone;

- proiezioni sulla parete della Data di opere museali di Urbino attualmente non presenti all'interno dei propri musei; proiezioni di ologrammi e 3D;

- spazi da utilizzare per le attività commerciali ubicate su via Borgo Mercatale, con posizionamento di tavoli e strutture ombreggianti rimovibili (dehors); inoltre con la nuova sistemazione della piazza sarà possibile riutilizzare gli spazi al piano terra della Data (attualmente in disuso) per usi commerciali (bar, ristoranti, ecc...);

- mercato ambulante settimanale, mercato dell'antiquariato mensile, mercatini natalizi invernali e relative attività connesse (pista di pattinaggio sul ghiaccio, giochi per i bambini e attività varie).

Relativamente al Colle delle Vigne, questo potrà essere utilizzato per:

- passeggiate all'interno di un parco con vista sulla città di Urbino, con camminamenti e piazzole di relax;

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9 - realizzare una attività ricettiva (bar-ristorante) al''interno del fabbricato esistente, posto al centro

del Colle, il quale potrà usufruire delle strutture già create per un proprio utilizzo, con l'onere della gestione e relativa manutenzione;

- organizzare eventi con gli aquiloni, coinvolgendo anche la società Aquiloni di Urbino, con un programma annuale e non relegato ad un semplice evento attualmente tenuto in agosto.

5. LA VIABILITA’

Un altro nodo cruciale dal punto di vista progettuale riguardante l’intervento di riqualificazione è sicuramente la questione che concerne la viabilità.

Siccome il concorso di idee è riferito a Piazza Mercatale e al Colle delle Vigne e siccome la piazza verrà utilizzata anche per il mercato settimanale oltre ad eventi vari, gli attuali parcheggi a raso di Piazza Mercatale verranno spostati nella sommità del Colle delle Vigne (Bastione dei Frati) e su via F.lli Rosselli. Lo spostamento delle persone tra questi due punti della città (Piazza Mercatale e Bastione dei Frati), di lunghezza circa m.500 e considerando anche il notevole dislivello altimetrico, è di fondamentale importanza per la valorizzazione dell'area.

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10 La soluzione proposta, consiste nel realizzare un sistema di locomozione che consenta il collegamento tra i due punti sopra descritti (stazione di partenza posta vicino a Porta Valbona e stazione di arrivo al Bastione dei Frati) e con possibilità di partire, arrivare o sostare anche in punti intermedi della linea.

Tale sistema è costituito da una serie di vetture elettriche delle dimensioni e capacità di una normale auto stradale, che si muovono lungo il percorso su una monorotaia. La guida è totalmente automatizzata e regolata da un sistema centralizzato di controllo e gestione del traffico.

Ogni vettura sarà sostenuta da più ruote con relative sospensioni e pneumatici in gomma, mentre la stabilità laterale sarà garantita da un sistema di ruote orizzontali, che ammorsano i lati della monorotaia. Ogni vettura alloggia il motore elettrico, le centraline elettroniche, l’impianto frenante, il dispositivo per il condizionamento delle vetture, ecc..

Il motore elettrico che garantisce la motricità viene alimentato per mezzo di un piccolo “pantografo”

che si connette alla rete elettrificata posta in una tasca laterale della monorotaia, in posizione protetta per evitare contatti accidentali.

L’energia per il movimento può essere ottenuta da una combinazione di fonti rinnovabili (solare, ecc..) mentre l’energia necessaria per la funzionalità interna delle vetture può essere ricavata da pannelli solari posti sul tetto.

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11 L’utente raggiunge la stazione di partenza, espleta le operazioni per l’identificazione della meta e corresponsione della tariffa di viaggio. Qui troverà immediatamente disponibili le vetture che si muoveranno solo in base alla sua richiesta e percorrerà l’intero viaggio sempre a velocità costante senza subire interferenze con altri mezzi o intersezioni con altre infrastrutture. Ogni veicolo occupa un settore della linea assegnata dal sistema centralizzato per tutto il viaggio; le vetture che si fermano o partono dalle stazioni intermedie, per non interferire con i mezzi che transitano, usufruiscono di opportune corsie di decelerazione/accelerazione accessibili tramiti scambi programmati in base alle scelte dell’utente.

In pratica la linea si configura come se fosse un nastro scorrevole e su di questo si

“appoggiassero” le vetture, ognuna dotata di un dispositivo gps, pertanto il sistema di controllo e gestione del traffico aggiorna continuamente in tempo reale la posizione dei settori.

Il confort sulle vetture è elevato, infatti non si ha il contatto diretto fra ruota in acciaio su binario in acciaio, ma di ruota con gomma sull’acciaio della monorotaia. Anche la sicurezza è notevole in quanto, questo sistema di trasporto non prevede la possibilità di incrociare altri mezzi di locomozione perché si avvale di una propria linea appositamente realizzata, pertanto sono assolutamente impossibili incidenti.

6. PREVISIONI FUTURE

Il sistema di locomozione proposto all'interno dell'area oggetto del concorso di idee, aiuta ma non risolve il problema della viabilità dell'intera città di Urbino; esso può avere uno sviluppo futuro estendendolo dalla ex stazione ferroviaria (distante circa un chilometro) ai collegi universitari così da permettere ulteriori collegamenti con altri parcheggi presenti nelle zone limitrofe al centro storico e offrire la possibilità di raggiungere in tutta tranquillità e sicurezza i punti più caratteristici e strategici della città, permettendo ai turisti la visione di tutta la bellezza degli scorci architettonici e paesaggistici che Urbino offre già al primo sguardo.

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12 Con la realizzazione del progetto per la Piazza Mercatale e del Colle delle Vigne, considerando anche gli eventi proposti, sicuramente si avrà un incremento notevole di persone che accederanno ad Urbino (esempio concerto con 7.000 persone). Ciò rende necessario incrementare i parcheggi all'esterno del centro storico di Urbino, e quindi realizzare una viabilità sostenibile che risolva il problema della congestione dovuta al traffico veicolare.

La creazione di questo nuovo sistema di locomozione permette di risolvere definitivamente il problema del traffico oggi presente ad Urbino, dando la possibilità alle persone di potersi muovere senza l'utilizzo di mezzi inquinanti e rendendo in centro storico completamente pedonale.

Con questa soluzione sarà possibile risolvere il problema derivante dalla chiusura della linea ferroviaria che arriva ad Urbino (con relativa stazione), in quanto si potrà sfruttare l'attuale sede dei binari dismessi per realizzare invece una pista ciclabile, pedonale, sopra la quale potranno transitarvi i veicoli elettrici da noi proposti e nel seguito meglio descritti.

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13 Viene ora descritto e illustrato con immagini fotografiche il sistema di locomozione proposto.

Il sistema è costituito da una serie di vetture elettriche delle dimensioni e capacità di una normale auto stradale, che si muovono lungo il percorso su una monorotaia. La guida è totalmente automatizzata e regolata da un sistema centralizzato di controllo e gestione del traffico.

L'utente raggiunge la stazione di partenza, espleta le operazioni per l'identificazione della meta e corresponsione della tariffa di viaggio. Qui troverà immediatamente disponibili le vetture che si muoveranno solo in base alla sua richiesta e percorrerà l'intero viaggio sempre a velocità costante senza subire interferenze con altri mezzi e intersezioni con altre infrastrutture.

In stazione l'utente si reca nell'area biglietteria nella quale trova un monitor touch-screen oppure una mappa con indicate le possibili destinazioni.

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14 I veicoli base possono essere a 2/4/6 posti (eventualmente estendibili in base alle esigenze), di dimensioni e caratteristiche simili a quelle di una comune autovettura monovolume. Anche la dotazione di serie sarà simile a quella di una vettura stradale prevedendo inoltre eventuali disposizioni multimediali, compreso TV, collegamento internet e un opportuno bagagliaio.

La vettura sarà sostenuta da due ruote con relative sospensioni e pneumatici in gomma, mentre la stabilità laterale sarà garantita da un sistema di ruote orizzontali, che ammorsano i lati della monorotaia.

Tale sistema di locomozione può essere eficacemente adibito anche al trasporto merci di dimensioni contenute coem ad esempio: alimentari, medicinali, ecc.., che in tal modo possono raggiungere il destinatario finale. Le vetture, appositamente costruite, vengono inserite nella linea ottimizzando il normale movimento passeggeri.

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15 I veicoli viaggiano a velocità costante lungo la monorotaia principale per tutta la durata del percorso ad una opportura distanza di sicurezza che viene costantemente verificata da sensori di distanza posizionati sul fronte e sul retro e dal dispositivo gps installato su ogni mezzo.

L'attraversamento di infrastrutture esistenti (strade, ferrovie) può essere realizzato tramite bretelle aeree

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16 ....o con piccoli sottopassi

Il transito in aree urbane viene realizzato per mezzo di passerelle aeree

In casi particolari, come ad esempio per percorsi ferroviari non economicamente validi od obsoleti, ed anche per i numerosi tratti di ferrovia a binario unico dismessi da tempo si potranno realizzare al loro posto dei nuovi percorsi su monorotaia utilizzando delle vetture più strette, per consentire contemporaneamente la doppia circolazione.

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17 Le stazioni, saranno poste possibilmente vicine ad altre stazioni di mezzi pubblici per dare la possibilità di avere viaggi coordinati o scegliere la tipologia di mezzo più idoneo al momento e saranno composte generalmente da:

- due pedane (partenza e arrivo);

- un punto in cui viene collocata la biglietteria automatica;

- un parcheggio in superficie, eventualmente anche con più monorotaie parallele, e/o garage interrato con relativo elevatore;

- un eventuale bar/edicola/servizi;

- eventuale servizio di biciclette, biciclette elettriche a noleggio.

Dall'analisi di quanto visto nelle immagini soprastanti, si possono riassumere i principali vantaggi di tale sistema rispetto a quelli tradizionali:

- Garantisce la massima sicurezza ai pasaseggeri;

- Da la possibilità di partire in qualunque momento senza essere vincolati ad un orario preciso;

- Ha la durata del viaggio definita preventivamente e garantisce la massima puntualità;

- Fa evitare perdite di tempo e noiose attese a volte anche disagevoli alle stazioni o fermate dei tram, autobus, ecc..;

- Non ha problemi di traffico;

- Non ha problemi di cattivo tempo (nebbia, pioggia, neve, ecc..);

- Non stanca le persone e azzera lo stress dovuto alla guida;

- Non ha problemi di parcheggio;

- Durante il viaggio si ha la possibilità di fare altre cose: leggere, studiare, lavorare, fruire di mezzi audiovisivi, ecc..;

- Si viaggia in modo "privato" come se ci si trovasse nella propria autovettura;

- Non ci sono problemi di furti, scippi, aggressioni, molestie;

- E' un mezzo economicamente valido per l'utente;

- I costi sono limitati ai soli veicoli che effettivamente circolano;

- I costi delle vetture, delle infrastrutture e di gestione sono inferiori a qualunque altro sistema di locomozione;

- Non ci sono costi per personale viaggiante (macchinisti, controllori, ecc..);

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18 - Decongestiona le attuali arterie viarie specialmente in tratti soggetti ad alto traffico;

- Ha un basso impatto ambientale;

- Produce un bassissimo, quasi nullo, livello di inquinamento sia atmosferico che acustico;

- L'utente non è soggetto a multe e decurtazione punti sulla patente;

- Tutto è compreso nel prezzo del biglietto senza costi aggiuntivi (pedaggi, ecc..).

Per ultimo, tale nuovo progetto di locomozione (sistema con macchine elettriche), rientrando nella categoria di progetti legati alla riqualificazione urbana sostenibile, ha la possibilità di accedere a finanziamenti europei specifici proprio per la rigenerazione urbana.

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