Comune di Treviglio
Consiglio Comunale del 04 agosto 2011
Segretario Generale – Dott. Carbonara – Appello nominale – Punto n. 1)
ART. 19 DELLO STATUTO COMUNALE, APPROVAZIONE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO
Presidente Seduta – Avv. Pignatelli -
Grazie per raggiunto il prescritto numero legale. È entrato in aula adesso il Consigliere Merisi. La seduta è legalmente valida alle ore 14.13. Procediamo col punto n. 3 all’ordine del giorno, la parola al signor Sindaco.
Sindaco
Grazie, Presidente. Ci sono modalità diverse per gestire questa fase dell’avvio della campagna elettorale che evidenzia... scusate, dell’attività amministrativa che evidenzia le modalità di azione con cui un’Amministrazione intende porsi e dall’altra parte intende avviare la propria attività complessivamente.
Nello Statuto comunale vigente l’articolo 19 prevede la presentazione delle linee programmatiche, con la discussione, entro sessanta giorni dal termine dalla data di insediamento del primo Consiglio Comunale.
Ci sono state apportate durante il corso di questi anni diverse modifiche allo Statuto comunale, credo che sia da valutare molto positivamente quella che riguarda queste linee programmatiche in funzione del fatto che, letto il testo, si intuisce che quello che stiamo facendo oggi è sostanzialmente la presentazione non di un Piano quinquennale di lavoro, ma degli indirizzi, degli orientamenti, della filosofia che muovono questa Amministrazione comunale.
Oltretutto, e secondo me in modo particolarmente significativo, nel Comma III°, IV° e V° si darà conto del fatto che le linee di mandato son o un macro orientamento di riferimento, ma poi possono diventare e si attuano di anno in anno con un processo di revisione delle medesime che consente di adattarsi ad una società che è molto diversa rispetto a quella che consente una pianificazione come si usava una volta.
Per questo motivo, quando abbiamo esteso il programma elettorale, l’abbiamo impostato proprio come la volontà di predisporre quelle che le Statuto chiama linee programmatiche. Cioè le linee di azione dell’Amministrazione che erano caratterizzate da un cappello iniziale che dà la filosofia dell’azione dell’Amministrazione e dieci capitoli che evidenziassero settore per settore con una sufficiente capacità di delineare le cose, ma senza entrare troppo nello specifico, quali fossero i nostri intendimenti e a questo avevamo premesso alcuni sì e alcuni no che sono particolarmente significativi della nostra azione di Governo e che intendono caratterizzarla in maniera molto marcata.
Penso che tutti coloro che sono in Aula hanno avuto modo di dare una lettura approfondita sia perché impegni in campagna elettorale, da questa parte hanno costruito insieme a noi, a me, il programma elettorale, sia perché dall’altra parte hanno, tra virgolette, confrontato la loro proposta con quella che poi è risultata più apprezzata dai cittadini trevigliesi.
Per questo motivo non entro nel merito della ripresentazione del documento che vi è stato consegnato con i previsti venti giorni di anticipo, in maniera tale che la discussione possa essere fatta entrando nello specifico dello stesso.
Mi limito a richiamare questo: la volontà da parte di questa Amministrazione di avere come punto di riferimento significativo, al di là di quello che poi viene detto sulla medesima, che punti fondamentali del programma sono assolutamente il no alla cessione della IGEA;
assolutamente no alla ristrutturazione dell’ex UPIM con un intervento totalmente pubblico; assolutamente no alla discarica di qualsiasi genere di materiale nella ex cava della Vailata; assolutamente no al Piano di Governo del Territorio come è stato adottato dalla precedente Amministrazione e una volontà di costruire invece le scelte fatta con un dialogo , ribadisco, sostanziale, fatto magari anche di scontro dialettico, ma con una prospettiva di ascolto nei confronti della città che mi pare non ci sia stata nell’Amministrazione precedente.
Segnalavamo invece come prioritarie e abbiamo già iniziato nella nostra azione, più controllo e più sicurezza nella Città, un maggiore coinvolgimento delle frazioni e una maggiore valorizzazione delle medesime. Il patrimonio comunale, che non dev’essere un vincolo, ma che dev’essere una risorsa anche grazie a significative iniziative di riqualificazione, un dialogo più aperto nei confronti di tutti coloro che vogliono porsi in relazione con questa Amministrazione, a cominciare dalle Amministrazioni comunali che ci sono vicine, per parlare poi di Provincia, Regione Stato, Unione Europea e quindi delineare un Amministrazione comunale che non è colei che impone le regole, ma che è colei che cammina insieme a tutti coloro che hanno intenzione di scegliere Treviglio come luogo della propria residenza o che hanno in Treviglio il centro della propria attività lavorativa o che comunque
vogliono stare in Treviglio per accompagnarli nel modo migliore possibile nel corso della loro esistenza.
Questo è quello che abbiamo detto. Io credo che il programma lo declineremo puntualmente già dalla prossima seduta del Consiglio Comunale e nel momento in cui inizieremo ad agire sul Bilancio, non con delle variazioni, diciamo, di manutenzione, come abbiamo fatto finora, ma segnalando quali saranno gli obiettivi specifici che ci consentono di chiudere questo mandato e di dare anche atto che le scelte che il Consiglio Comunale farà diventino programma di Governo il prima possibile.
D’altra parte credo che la discussione nei giorni scorsi e l’approvazione delle controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio abbia già marcato quale sia il nostro modo di interpretare i lavori del Consiglio Comunale e soprattutto di rispondere alle promesse che abbiamo fatto nei confronti della Città.
Io ringrazio da subito tutti coloro che in questa avventura amministrativa aiuteranno la Giunta, il Consiglio Comunale nel suo complesso, nell’implementazione della propria attività di governo della Città, ringraziando anche la struttura tecnica e il personale del Comune che si trova di fronte a un significativo cambio di mentalità e di modalità, oltre che di persone di riferimento per quanto riguarda la parte politica in relazione alle azioni di governo della Città, e con gli auguri di buon lavoro che faccio a ciascuno di noi, li faccio anche a me stesso per garantirci il fatto che quello che abbiamo detto in campagna elettorale e cioè che Treviglio avrebbe cambiato passo, si possa realizzare nel corso di questi cinque anni. Vi ringrazio.
Presidente
Ringraziamo il Sindaco per l’illustrazione. Prima di aprire la discussione vi ricordo, ricordo anzi a me stesso, che la discussione avverrà a norma dell’articolo 56, per cui i Capigruppo hanno dieci minuti, gli altri Consiglieri hanno cinque minuti per il loro intervento. Poi se vi sarà la replica del Sindaco potranno intervenire per altri cinque minuti i Capigruppo. Per cui i colleghi Consiglieri che desiderano intervenire è opportuno che lo facciano prima dell’eventuale replica e non dopo, perché dopo sono i Capigruppo che possono interloquire nuovamente.
Dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri ad iscriversi per discussione.
(intervento fuori microfono)
Se ritenete di far delle domande le potete fare anche nell’intervento, se invece vi è la necessità di formulare della domande specifiche possiamo fare una fase dedicata a questa questione.
Vi sono Consiglieri che devono fare delle domande, oltre la consigliera Borghi?
È iscritto a parlare il Consigliere Lingiardi, prego.
(intervento fuori microfono).
Prego, consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Semplicemente chiedevo, siccome il regolamento prevedeva e prevede e ho sempre visto questo Presidente comportarsi in questo modo, che c’è una prima fase di domande, una replica da parte, in questo caso del Sindaco o della Giunta se il Sindaco ritiene di delegare un suo fiduciario, e dopo gli interventi e tutto ciò che Lei ha già detto.
Non ho delle precise domande da fare, se non...
Presidente
Consigliera Borghi, preciso questo: il regolamento non prevede una fase dedicata alle domande, è una prassi che abbiamo adottato in materie particolarmente complesse, come potevano essere i Bilanci.
Consigliera Borghi
No, a tutto l’abbiamo applicato.
Presidente
Non sempre l’abbiamo fatto, in genere l’abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo. Però se ha delle domande da fare preliminarmente all’intervento le faccia, non c’è problema, del resto l’argomento è importante, per cui merita la maggiore attenzione possibile.
Non lo considero naturalmente come intervento ai sensi della discussione. Prego, consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Io non ho preparato delle domande, però intendo chiedere al Sindaco come intende lasciare o permettere che un Piano programmatico delle linee programmatiche possano essere costruite nel loro evolversi, come possa questa cosa permettere da parte dei... trasparenza e quindi possibilità da parte sia del Consiglio Comunale, sia dei cittadini di controllare se si sta andando nella direzione auspicata. La ricercazione è una cosa che conosco molto bene, che ha dei lati molto positivi, però prevede degli obiettivi, degli obiettivi chiari, operativi, quindi in termini di azioni e di risultati da ottenere rispetto ai risultati auspicati e ottenuti si verifica lo scarto e così si procede.
Ma da un mio punto di vista io ritengo che quantomeno alcune affermazioni debbano avere da parte del Sindaco una chiarificazione,
perché affermare che questa Amministrazione diversamente dalla precedente avrà contatti con i cittadini, con cui costruirà questo programma, mi piacerebbe capire come. È ovvio che ci sarà il contatto con le associazioni, noi abbiamo intrapreso un certo cammino, che è stato quello dei Comitati di quartiere, che è stato quello di assemblee numerose in tutte le zone periferiche e centrali, laddove i problemi nascevano noi c’eravamo per ovviamente sentire la base e quindi per promuovere piano piano una cultura della democrazia dal basso, chiedo all’Amministrazione subentrante qual è il cammino che intendono percorrere, anche perché proprio mi piacerebbe poter partecipare, poter essere presente, poter dare un contributo. Se ritengono che il nostro sia stato un cammino con pochi risultati e quindi il Sindaco prevede altre azioni, noi chiediamo quali siano e vorremmo poter partecipare perché è un obiettivo che noi condividiamo, che abbiam cercato di realizzare, secondo voi non ci siam riusciti, secondo noi sì, però siamo pronti a sperimentare altre strade.
Per quanto riguarda la filosofia dell’agire, anche qui trovo che sia molto molto generica, molto molto vaga, parte da un’affermazione che è all’opposto della nostra visione delle cose per quanto riguarda l’Amministrazione, la Città è una realtà urbanistica, per noi prima di tutto è una Città delle persone, uno spazio sociale, uno spazio in cui ci dev’essere benessere collettivo. Tutto il resto mi piacerebbe capire che cosa significa, potrebbe starci anche in un nostro programma, perché credo che tutti siano d’accordo nel dire che Treviglio possiede una cultura, che deve garantire un ventaglio scolastico, che ha monumenti preziosi, che ha un’economia su cui si può contare, per cui bisogna procurare il lavoro ai giovani, cioè è un programma che va bene per tutti. Quindi vorrei delle precisazioni.
Vorrei anche delle precisazioni circa il ruolo del Sindaco sul suo ruolo rispetto alla Pubblica Sicurezza, non ha il Sindaco un ruolo di Pubblica Sicurezza, a Treviglio c’è un Commissario che ha un ruolo per l’ordine pubblico e il Sindaco collabora ovviamente, ma non è come in una città, in un paese dove non c’è chi deve provvedere all’ordine pubblico e quindi il Sindaco riveste anche questo ruolo. L’autorità di ordine pubblico è il Commissario Luca Rocco.
Noi abbiamo fatto un osservatorio sulla sicurezza, se lo manterrete ci sarà modo anche in maniera decentrata di esercitare questo coordinamento a livello di Treviglio, dove ci son tutte le Forze dell’Ordine, ma noi abbiamo compiti di sicurezza urbana. La nostra Polizia ha compiti di sicurezza urbana, che è una cosa molto molto diversa da compiti di ordine pubblico.
Ancora vorrei, però sono troppe le cose sulle quali vorrei delle informazioni, perché per esempio tutta la parte in cui il Sindaco parla di problemi che non sono di competenza stretta, ma io ringrazio il Sindaco per aver considerato, perché son comunque problemi importanti, e
vorremmo sapere se quando dice “Chiederemo il potenziamento, esempio,ecografia dei servizi ambulatoriali e di prenotazione negli attuali locali ex INAM”, sappiamo che stamattina ha avuto un incontro, vorremmo sapere se li ha ottenuti, perché anche noi abbiamo lavorato in questo senso, abbiamo dovuto sia con Mentasti che con Ercole in qualche modo far fronte alla loro volontà di chiudere l’ex INAM, di venderlo, e quindi ci piacerebbe sapere se sono intercorsi, appunto, stamattina o prima di stamattina, delle intese per cui questo obiettivo si può raggiungere. Lo stesso tutto ciò che si dice in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera, l’Ufficio di Piano, “Creeremo posti di sollievo per pazienti fragili”, in parte ci sono già, quindi vorremmo sapere se ne ha ottenuti altri.
Vabbè, “Supporteremo la scuola materna”, lasciamo perdere, fa parte del (...) non di Treviglio solidale, però fa niente. E così tante altre cose.
“Anche per le frazioni un occhio di riguardo, facilitazioni per gli operatori che la (...) volessero aprire un negozio di vicinato”, il Sindaco non sa che nel Piano di Governo del Territorio c’è la proposta di un centro servizi?
È una domanda, magari lo sa, ma intende cassare anche questo centro servizi, che tra l’altro per le interlocuzioni che abbiamo avuto noi con questa associazione del Don Orione, porterebbero anche ad una collaborazione nella direzione della riqualificazione della ex scuola della Geromina. Parla poi di housing sociale, ma anche lì mi pare che il Piano di Governo del Territorio e quindi chiedo di avere informazioni.
Dice che si prodigherà per, però col Piano di Governo del Territorio abbiamo dato facoltà per l’housing sociale, non abbiamo accolto l’osservazione di Casa Amica che ci diceva di renderlo obbligatorio.
Insomma, io avrei preferito tutto sommato che il Sindaco non desse per letto il suo documento, ma approfondisse tanti dei temi che sono stati accennati nelle sue linee di mandato e che, appunto, avremmo bisogno di approfondire per capire quali sono i risultati che il Sindaco si propone di ottenere convinti, come il Sindaco che non si può oggi fare un programma che non cambi nei cinque anni. L’abbiamo cambiato anche noi, per cui sicuramente la flessibilità di una ricercazione, come quella che lui propone, ci vuole, però bisogna che almeno alcuni risultati siano chiari.
Presidente
Consigliera, concluda, per cortesia.
Consigliera Borghi
Un’altra cosa che vorrei chiedere è come pensa il Sindaco di portare a casa con l’UPIM la collaborazione con i privati, 6 milioni e 5, 6 milioni e
4 che già si sono spesi, più i 6 milioni che si spenderanno per la riqualificazione. Darlo ai privati in queste condizioni, in cui non si recupera quanto speso, credo che sia uno svendere un patrimonio comunale. Personalmente, però aspetto la risposta del Sindaco. Avrei altre domande, ma ho finito il tempo. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliera. Vi sono altri colleghi che desiderano porre domande o quesiti sulle linee programmatiche? Nessuno.
La parola al Sindaco, poi procediamo con la discussione.
Sindaco
Si era parlato di acredine nei giorni scorsi, mi sembra di coglierne ancora una parte, però non di qua, ma di lì. Credo che dire che questo è un programma che va bene per tutti ci fa dire che, per carità di Dio, la fatica o le proposte degli altri sono da scarsamente considerare nel momento in cui non vengono proposte invece...
(intervento fuori microfono) Presidente
Prego, signor Sindaco.
Sindaco
Dicevo, va bene per tutti è una citazione letterale, e credo che la prossima volta eventualmente ve lo scrivo per la prossima competizione elettorale. Io sono molto perplesso su questo, cioè io penso che la relazione nei confronti del Consiglio Comunale e nei confronti dei cittadini non è fatta di tanti documenti che si discutono, che si approvano con qualche mal di pancia della Maggioranza, mi riferisco all’Amministrazione precedente, e che poi si tramutano in scelte magari diverse e che cambiano durante il corso del mandato. Noi abbiamo una impostazione, e qui mi sembra che dobbiate rassegnarvi e ce lo consentiate almeno, che è una impostazione di implementazione da questo punto di vista delle scelte progettuali nel momento in cui queste sono disponibili.
Non faccio un Piano delle opere pubbliche, lo vedrete a settembre, in cui inserisco 20 milioni di euro, se poi ho la capacità di realizzarne 5, 6, 7, preferisco, preferiremo, e lo vedrete, avere un Piano delle opere pubbliche molto più realistico, molto più vicino a quelle che sono le capacità di spesa della Città, e nel momento in cui abbiamo qualche possibilità variamo.
Noi intendiamo utilizzare il Bilancio come uno strumento grazie al quale le scelte della Città vengono ad essere attuate con una revisione, un monitoraggio costante dello stesso, e in quel momento in ciascuna delle circostanze chiederemo al Consiglio Comunale la sua approvazione.
Si è parlato, quindi, di una sorta di, non dico mancanza di trasparenza, perché mi è sembrato questa la critica iniziale della consigliera Borghi, cioè era molto meglio avere un programma con l’indicazione precisa, con lo schemino, “intendiamo fare questo, intendiamo fare quest’altro”.
Però abbiamo visto in questi anni come spesso queste modalità non siano efficaci se non dal punto di vista della discussione in Consiglio Comunale, io, ribadisco, sono di poche parole e probabilmente un pochino più concreto.
Sulle questioni specifiche che sono state aperte sugli incontri i Comitati di quartiere stiamo cominciando a vederli, la revisione del regolamento che era prevista, la manutenzione, tra virgolette, del regolamento che era prevista dal regolamento stesso, la stiamo per attuare, la porteremo in Consiglio Comunale, dopo aver sentito il Comitato di quartiere esistente, che ho incontrato lo scorso luglio, 21 o 22, e gli altri che hanno intenzione di costituirsi, magari superando le rigidità procedurali che al momento non hanno portato alla costituzione di altri, se non quello della Germina Battaglie, per dare la possibilità di una partecipazione diversa.
Io mi apro davvero alla disponibilità, al contributo, però chiedo, cara Consigliera, di non avere soltanto lezioni sulle cose che non siamo capaci di fare, ma una proposta progettuale che entri nello specifico, perché fino ad adesso ho solo sentito dire da parte vostra quello che noi avremmo intenzione di fare e quello che non va di quello che avevamo intenzione di fare e molto spesso ci avete attribuito, come nell’ultima dichiarazione di ieri, idee che probabilmente voi pensate che noi abbiamo, ma che non ci sono.
Sui servizi ex INAM mi fa piacere che si è informata, le chiedo una cortesia, l’Amministrazione è in carica da due mesi, in due mesi ha – come dice Lei – smontato il Piano di Governo del Territorio, penso che sia un merito dal punto di vista dell’efficienza, e per questo ringrazio, e dico alla Maggioranza consiliare non credo che si possa costruire una risposta oggi per domani su problemi su cui voi in cinque anni non avete portato a casa una risposta. Io le dico soltanto: la disponibilità di stamattina al dialogo da parte del Direttore dell’Azienda Ospedaliera e da parte della Direttrice dell’ASL, dico, consente il fatto che questa relazione che avevamo detto che stiamo per costruire è concreta nei fatti.
Idem per quanto riguarda le altre questioni, soprattutto quella che Lei ha aperto, secondo me la più problematica, relativa alla rivisitazione delle funzioni dell’ex UPIM. Nessuno ha mai nascosto questa nostra assoluta contrarietà alla realizzazione di quello che è stato comunque
un progetto, dal mio punto di vista, molto discutibile, sia in termini estetici, ma oramai qui non c’è più niente da fare, sia in termini funzionali e anche in termini di successivi costi di gestione, perché non ci sono stime all’interno del progetto che avete presentato della sostenibilità economica e finanziaria del futuro ampliamento dei servizi comunali che avete chiesto di inserire lì dentro, anche col parere contrario di alcuni dei servizi che erano stati coinvolti. Io dico: stiamo anche in questo caso trattando con operatori privati, aprendo alla disponibilità una rifunzionalizzazione che consenta di non perdere le risorse e pur essendo davvero favorevole all’acquisto dell’UPIM, perché ritengo che sia stata un’operazione significativa quando è stata fatta, sono anche favorevole, come ho già avuto modo di dire in un’altra circostanza, a che quella delibera, che aveva portato il Consiglio Comunale ad acquisire l’UPIM, fosse attuata significativamente qualche anno fa con il coinvolgimento dei privati anche nella ristrutturazione.
Io rimango quello che sono stato fino ad adesso, estremamente credo aperto a ogni momento di confronto, però chiedo anche, per cortesia, che non ci si attribuiscano cose che non abbiamo intenzione di fare, e dall’altra parte che si abbia nei nostri confronti l’onestà intellettuale di riconoscere un’Amministrazione nuova che si insedia in due mesi e che ha la necessità, in questo caso lo stiamo però dimostrando, e la volontà di conoscere appieno le cose, ed è grazie a questa conoscenza che stiamo progressivamente consolidando, credo che le risposte ai cittadini trevigliesi potranno arrivare.
Mi dispiace per la mancanza, come ha detto Lei prima, di specificità o la genericità che le sembra caratterizzare, siamo general generici, ma penso che abbiamo la responsabilità di rispondere ai cittadini trevigliesi secondo le linee di mandato che abbiamo già presentato alla popolazione.
Presidente
Ringraziamo il Sindaco per le risposte. Procediamo, quindi, con la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto la parola il Consigliere Lingiardi, ne ha facoltà.
Consigliere Lingiardi
Grazie, Presidente. Signor Sindaco, quel lapsus “avvio campagna elettorale”, l’augurio è che si riesca un po’ a superare questo periodo da parte sua e da parte nostra chiaramente anche. In questi giorni c’è stato qualche diverbio, però credo che si potrà superare questo momento e cercare di proseguire anche per il bene della Città.
Ho letto con attenzione le linee programmatiche 2011/2016 e devo dire che per quanto riguarda il settore che ho seguito nei cinque anni
trascorsi, e parlo del settore dei Servizi sociali e dei Servizi alla persona, il programma che ha presentato Lei, signor Sindaco, non si discosta poi tantissimo da quello della nostra coalizione, che la nostra coalizione aveva studiato per questo mandato amministrativo. Le linee essenziali sono tutte condivisibili, con qualche differenza naturalmente rispetto al nostro modo di fare, ma devo dire che la definizione di Treviglio Città Solidale è stata per l’Amministrazione Borghi la linea di azione, di riferimento per cinque anni.
Mi fa quindi piacere che l’attuale Amministrazione prosegua su questa linea e che è stata già per noi l’idea di fondo per un miglioramento delle condizioni di vita dei nostri cittadini, specialmente in un periodo come questo di crisi economica.
Una crisi che tutte le crisi va a toccare chi è già povero di mezzi e di risorse e che con questa congiuntura rischia di diventare ancora più povero. Ma scrivere è facile, specialmente quando si scrive in campagna elettorale, meno facile rispettare gli impegni presi con gli elettori, e ve lo assicuro che è così, io ve lo posso assicurare perché un po’ di esperienza in questo senso ce l’ho.
Anche questa Amministrazione dovrà scontrarsi con i tagli lineari del Governo sulle partite . Nell’anno 2010 infatti ci sono stati circa 300.000,00 euro di tagli, nell’anno 2011 650.000,00 euro cumulativi con quelli dell’anno precedente e l’anno prossimo altri 650.000,00 cumulativi con quelli dei due anni precedenti. A questi si aggiungono i tagli del Fondo nazionale delle politiche sociali per le politiche di ambito. I soldi gestiti da Risorsa sociale Gera D’Adda, tagli del 70%. L’azzeramento delle politiche sulla non autosufficienza. Per la verità il Presidente Formigoni in campagna elettorale ha affermato che avrebbe ripianato parte delle risorse che non sarebbero più arrivate dallo Stato con risorse proprie. Non penso che siano arrivate in questo momento.
Speriamo non sia stato solo un annuncio, appunto, da campagna elettorale. Per sostenere, comunque, le Politiche di ambito i Comuni sempre più dovranno versare soldi al Fondo di solidarietà dei Comuni di ambito, che ora si aggira circa, mi sembra di ricordare, a 5,5 euro per abitante.
Far quadrare tutto ciò con l’aumento delle necessità dei cittadini trevigliesi, e ripeto cittadini trevigliesi che risiedono e lavorano sul territorio di Treviglio e sul territorio di ambito, non ho detto apposta cittadini italiani che risiedono sul territorio di Treviglio, che ora chi per intendere intenda, risulterà estremamente difficile ma non impossibile.
Negli ultimi cinque anni l’Amministrazione Borghi ha speso per i Servizi sociali dall’anno 2006 5 milioni e mezzo circa, anno 2007 6 milioni e 100, anno 2008 6 milioni e 4, 2009 6 milioni e 5, 2010 6 milioni e 7. La percentuale sulle spese correnti nell’anno 2006 era il 16,98%, nell’anno 2010 il 25,56%. Abbiamo lasciato i Servizi sociali organizzati, con molte risorse umane, cinque assistenti sociali per il segretariato sociale e una
responsabile, tre amministrativi per lo sportello di Beck Office e di Front Office, due, indi, che sono il fiore all’occhiello della nostra Città. Vi abbiamo lasciato in eredità una struttura che lavora molto bene, che dev’essere la chiave di Volta di Treviglio Città Solidale.
Come dicevo prima, dal dire al fare un po’ c’è di mezzo il mare. Perché dico questo? Perché alcune azioni di questa Amministrazione nei primi sessanta giorni non vanno proprio incontro alla Treviglio Città Solidale di cui si parla nel vostro programma. Faccio alcuni esempi, spero che si possa comunque sempre correggere. Quando parlate di incrementare i servizi alla persona in partnership pubblico o privato occorre trovare gli spazi per poterli realizzare. Una delle esigenze che la passata Amministrazione aveva era quella di reperire in centro Treviglio un luogo per lo spazio gioco per i minori, che era stato identificato nell’area che con il Piano di intervento integrato e Cinema nuovo sarebbe stata ceduta all’Amministrazione. Gli spazi gioco in Treviglio sono due, uno pubblico e uno privato. Quello pubblico gestito dal Comune si svolge presso la Biblioteca di zona ovest, con spazi ristretti e angusti per il gioco dei minori. Questi servizi sono sempre più richiesti dalle mamme, nonne, baby sitter per la socializzazione dei bambini. Questo spazio era poi stato promesso nelle ore rimasti all’associazione “Come noi” sulla disabilità. Ho una lettera protocollata dalla stessa associazione in data 10.11.2010, dopo un incontro fatto con loro, che ci chiedevano questa disponibilità, e quindi era stata concordata, appunto, con il Presidente dell’associazione stessa. Parte dello spazio sarebbe dovuto andare all’associazione che in questo momento sta gestendo le Porte sociali presso la Biblioteca della zona nord. Supporto importante delle associazioni alla Treviglio Solidale nei servizi sociali e comunali.
Insomma, voglio dire, che è fondamentale credo, e credo sia un errore poi monetizzare queste aree, a discapito dei servizi e dei luoghi di aggregazione. Faccio quindi un appello al Sindaco, può fare quelle che vuole evidentemente, ma perché riveda questa posizione, credo che sia uno spazio centrale molto importante.
Una seconda questione riguarda l’housing sociale, e su questo aspetto tante sono state le iniziative della Giunta Borghi per incrementare il numero di abitazione a canone concordato con i privati. Tale soluzione permette di dare un affitto agevolato, di certo non sociale, perché per quanto riguarda l’affitto sociale abbiamo circa 400 appartamenti e poi altri 600 dell’ALER, quindi un affitto agevolato, non certo sociale, per persone che non possono però permettersi il canone privato.
Ebbene, tra le varianti del P.G.T., come diceva il Consigliere Borghi, ve n’era una promossa dalla Fondazione Casa Amica, che prevedeva di inserire l’obbligo della residenza sociale degli ambiti di trasformazione e non solo la facoltà, ma mi sembra che questa sia stata poi bocciata.
Sono d’accordo sul Centro infermieristico presso il centro diurno, che in questo momento non si può fare perché non vi è un accesso autonomo
alla struttura per gli anziani, che non siano ospitati tutto il giorno, e quindi vi invito a vedere il progetto già concordato, di riqualificazione del centro diurno, e che noi avevamo, diciamo, finanziato con l’alienazione delle Farmacie, ma c’è già un progetto anche di riqualificazione. Non è vecchissimo il centro diurno, ma già ha bisogno di alcuni cambiamenti strutturali all’interno, anche rispetto alle aree, rispetto al nucleo Alzheimer che si è ampliato sempre di più.
Lo sportello badanti, progetto che anch’io avevo auspicato ma che non è possibile fare a livello comunale tenendo conto che è un compito della Provincia. La Provincia ha uno sportello assistenti e collaboratori familiari e si chiama OSP, presso il centro per l’impiego di Bergamo. Si augura comunque una collaborazione con il centro per l’impiego di Treviglio, che è sempre molto disponibile per queste attività.
Per quanto riguarda la vendita del patrimonio comunale e di abitazione di edilizia residenziale pubblica conoscendo che i redditi di questi 400 abitanti delle case comunali, e sono quasi tutti di sola pensione o redditi unici in famiglie numerose, mi chiedo come si possa fare a vendere queste abitazioni. Si tenga poi anche presente che il problema delle ristrutturazioni di blocchi di condomini o gruppi di case di edilizia residenziale pubblica all’interno risulterebbe compromesso nel momento in cui ci sono degli abitanti con proprietà. Nel senso che si deve richiedere la compartecipazione nella ristrutturazione. Abbiamo già avuto dei casi ultimamente in cui grosse difficoltà ci sono state in questo senso.
Per quanto riguarda il potenziamento dell’ex INAM, assolutamente d’accordo, l’ha già detto appunto il Consigliere Borghi, anche se so che l’Azienda Ospedaliera vorrebbe vendere questo stabile. Io ho parlato circa due anni fa col Direttore Generale e mi confermava questa idea.
Se riuscite a farla cambiare, io penso di essere riuscito nel momento in cui ho detto al Direttore Generale che non ci sembrava una cosa opportuna, Se si riesce a riqualificare, ad aumentare, ben venga, sono assolutamente d’accordo.
Presidente
Consigliere si avvii alla conclusione, per cortesia.
Consigliere Lingiardi
Sì, grazie, manca poco. Si tenga anche conto del problema della casa di risposo e l’unità di valutazione geriatrica sono anni che se ne sta parlando e l’ASL non ha mai purtroppo completato l’iter di realizzazione.
Vigilare la sorveglianza dell’ASL, assolutamente d’accordo, anche se i compiti dell’ASL son diventati talmente pochi, che come dice il Consigliere Minuti quasi non serve, scusi Consigliere Merisi.
(intervento fuori microfono)
Assessore Prandina, la Guardia Medica e il Consultorio familiare sono ospiti del comune di Treviglio, per la verità in questo momento ancora di IGEA, a costo zero in Viale Piave. Io non sono riuscito in cinque anni ad ottenere un minimo di affitto a favore del comune di Treviglio, spero possa ottenerlo Lei.
(intervento fuori microfono) Anche il Ser.T., è vero.
Sulla casa di riposo ne parleremo poi, credo che c’è una interpellanza e una mozione.
Il lavoro che farà il Gruppo consiliare e quello del Partito Democratico, e spero lo farà tutta la Minoranza in Consiglio sulle linee programmatiche e dell’Amministrazione attuale ed in particolare sui Servizi alla persona, sarà sicuramente quello di invocare ad alta voce equità della distribuzione dei Servizi sociali e dei contributi a chi ne ha bisogno.
Argomento che ci sta particolarmente a cuore, ma anche sulla quantità delle risorse messe a disposizione. Il nostro ruolo e il mio in particolare sarà proprio quello di controllare che queste risorse non vengano meno e che quando sta scritto come titolo del suo programma, “Treviglio Città Solidale”, signor Sindaco, non resti lettera morta e non si faccia il contrario, come è successo con il primo suo provvedimento nei confronti dei venditori ambulanti nei parcheggi.
Quando parla di sistemi, di valori condivisi con PdL e Lega Nord mi chiedo quanto si dovrà pagare, signor Sindaco, rispetto ai valori che il suo programma proclama e che la sua formazione cattolica le richiede, rispetto a quanto invece proclama in ogni momento la Lega Nord con i propri rappresentanti in termini di manifestazione di intolleranza nei confronti dell’immigrazione.
L’immigrazione non è voluta da noi, signor Sindaco, ma dagli imprenditori che hanno bisogno di braccia di lavoro per l’economia italiana, vedi decreto Flussi del dicembre 2010, pari a 98 mila ingressi firmato dal Presidente del Consiglio.
Questa immigrazione va gestita e rafforzato il dialogo con chi è vicino e fa lavori che noi italiani non vogliamo più fare. Ma io son sicuro che Lei è d’accordo con me.
Ribadisco con questo mio ruolo di Consigliere di Opposizione che controllerà il suo programma e adotterà tutto quanto in potere, anche attraverso critiche, ma pure con consigli, affinché quanto da Lei scritto non venga contraddetto nei comportamenti. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. Abbiamo superato un po’ i termini di tempo assegnati, ma mi rendo anche conto che l’argomento è importante, non a caso è indicato come adempimento dal Testo Unico. Però penso
anche che il vostro Gruppo consiliare poi negli interventi successivi, nelle dichiarazioni di voto, avrà modo di riassorbire questo sforamento.
Nessun altro chiede la parola? Consigliere Risi è iscritto a parlare, ne ha facoltà.
Consigliere Risi
Io sarò più breve di Lingiardi, perché molte cose le han toccate loro.
Direi che il programma, diciamo queste linee programmatiche presentate dal nostro Sindaco sta già cominciando in effetti ad attuarle, perché se noi pensiamo al programma sociale, per esempio il famoso tavolo con l’ASL e con l’Azienda Ospedaliera questo già sta avvenendo.
Per quanto riguarda, per esempio, il problema dell’ex INAM è vero quello che dice la consigliera Borghi che in precedenza i precedenti Direttori Generali avevano intenzione di chiuderlo, questo non è stato fatto grazie anche alla mobilitazione delle due Amministrazione precedenti che hanno evitato questo. E sicuramente è vero che dal punto di vista architettonico, dal punto di vista gestionale è difficile lavorare in quella struttura, ammesso che poi l’Azienda Sanitaria voglia acquisirne una nuova, ora questo non lo so, sicuramente sarà nostro compito quello di far sì che non solo ci sia un potenziamento di questa struttura, ma che anche dal punto di vista della mobilità della nostra cittadinanza venga favorita verso una nuova struttura, ammesso che questo avvenga.
Per quanto riguarda i servizi sociali concordo con quanto presente nelle linee programmatiche, sicuramente il punto infermieristico, diceva il Lingiardi, è una cosa da attivare al più presto presso il centro diurno.
SE n’è parlato già da parecchi anno, io penso che trovando una soluzione nella ristrutturazione del centro diurno e magari questo si può fare anche in collaborazione con la Fondazione Anni Sereni, questo possa avvenire. Per esempio una proposta che ho sempre fatto è quella, se è possibile ovviamente, di spostare i pazienti Alzaimer nella Fondazione Anni Sereni, visto che la Fondazione ha una struttura nuova che è abbastanza cara per questi pazienti e si può pensare di portare questi pazienti in Fondazione, quindi liberare una parte degli spazi, ma questo lo vedremo nel futuro.
Una cosa importante sarà, appunto, anche riuscire a creare uno sportello unico sia per gli anziani che per i disabili, questo per favorire l’integrazione di queste persone, perché il problema del futuro sarà proprio l’anziano fragile, ricordiamoci questo. Noi ci troviamo con numerose famiglie che hanno problemi economici proprio legati al fatto che non riescono a gestire in casa l’anziano. Quindi questo dev’essere per l’Amministrazione uno degli obiettivi principali.
È vero che ci saranno i tagli, purtroppo sul sociale aumentano sempre, come il Consigliere Lingiardi ha già fatto presente, e che la percentuale
del sociale è sempre in aumento perché i problemi sono sempre in aumento.
Sempre nelle linee programmatiche è molto importante il fatto della ricerca, di una nuova collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale e con l’Azienda Ospedaliera, appunto, per risolvere in parte i problemi di cui tutti i giorni leggiamo. Il nostro Ospedale è un Ospedale di punta, dobbiamo cercare di collaborare al meglio con l’Ospedale, collaborare al meglio con l’Azienda Sanitaria per quanto l’Azienda Sanitaria abbia ormai pochi...
(intervento fuori microfono)
Anche secondo me, qui lo dico e qui lo nego. E direi che sempre nelle linee programmatiche è molto importante anche il problema delle nuove strutture. Treviglio per esempio manca di un centro congressi importante, questa è una città importante, non possiamo stare senza un centro congressi. Io penso che l’Amministrazione provvederà in futuro anche a questo, perché se Treviglio è Città della Pianura, verso Treviglio arrivano sempre nuove opportunità, per cui noi dobbiamo esser pronti a rispondere anche in questo senso.
L’altra cosa importante, ma che già si sta operando, è quella di Treviglio Città che si muove, quindi le piste ciclabili che mi pare stanno per andare sia verso Brignano, sia quella sulla Ferrovia, sono uno degli obiettivi di questa Amministrazione e penso che a breve tutto questo verrà messo in essere.
L’ultima mi considerazione è quella sui giovani e sullo sport. Io penso che l’Assessore non ha bisogno di... si sta già muovendo. Direi di stare molto attenti sul fatto del Palazzetto dello Sport che è sottoutilizzato con notevoli spese di gestione. Quindi sta a noi, all’Assessore, a tutti quanti cercare di sfruttare al meglio questa ricchezza che abbiamo.
Pensiamo che a Bergamo non sanno dove andare a far giocare quest’anno la Foppa Pedretti, verranno a Treviglio probabilmente.
il Sindaco di Bergamo aveva promesso di creare una nuova struttura, che ancora non è stata creata, ovviamente perché non è facile, noi ce l’abbiano, cerchiamo di sfruttarla al meglio e cerchiamo di farne un punto di aggregazione per i giovani, per i giovani che vogliono lo sport.
Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Stanza, rassegnata, innocente, invasata, ma è la mia Città. Bella, appariscente, invidiata, invadente, ma è la mia Città.
Queste sono solo un paio di referenti di una nota canzone di un noto Hit, che corre in questi momenti su tutte le radio.
Signor Sindaco, mi consenta un analisi nei tempi tecnici consentiti di quelle che sono le sue linee programmatiche 2011/2016, passando punto per punto quello che Lei ha messo nero su bianco su carta al momento della campagna elettorale che ci ha visti lealmente e tranquillamente avversari. Poi evidentemente chi è più bravo, come si dice, trionfa. La prossima volta vedremo.
Allora, Lei dice “Treviglio Città Solidale, i cittadini stessi governeranno attraverso i loro rappresentanti eletti in Consiglio Comunale”, credo che questo valga anche per me. Io rappresento una piccola parte di questa Città, ne sono fiero e orgoglioso, e sono fiero e orgoglioso di sedermi costantemente su questa sedia.
Ho qualche dubbio, qualche macro dubbio, come diceva Lei prima, sulla sperimentazione di partnership pubblico-privato per la gestione dei servizi alla persona. È dubbio atavico che mi rimane, probabilmente è questione di carattere, non certo perché appartengo a un’azienda, lavoro, così si dice e così dicono, in realtà non è vero, per un’azienda che anche oggi qualcuno qua cerca di demolire. Questo qualcuno evidentemente alle sei o alle undici questa sera andrà a casa a piedi perché si trova le gomme tagliate, su questo non ci piove, e anche con la riga col chiodo.
Sperimentare questa partnership forse è un’apertura non solo a un qualcosa che già da altre parti è successo, ma è un’apertura per la nostra relativamente piccola realtà. Mi rimane qualche dubbio, per cui mi piacerebbe poi fugarli questi dubbi nel momento in cui quando Lei ha detto “Il programma alla prossima seduta, anche questo aspetti verranno più dettagliati”.
Sul caposaldo operativo di IGEA credo che siamo tutti d’accordo. Due parole sul punto infermieristico. Si parte dalle piccole cose evidentemente, sui controlli sanitari periodici per gli anziani, sono le piccole cose che però costruiscono la felicità, e chi ve lo dice ha per fortuna o purtroppo un qualcosa sulla propria pelle, dicevo queste piccole cose sono quelle che contribuiscono alla serenità, alla solidarietà, alla Città Solidale.
Una piccola osservazione però, mi consenta signor Sindaco, non voglio dire arriviamo prima noi come struttura pubblica, però dal dicembre del 2010 due decreti pubblicati uno dietro l’altro, sena numero, sulla Gazzetta Ufficiale, consentono anche alle Farmacie di fare queste cose.
E quindi potrebbe anche essere che fatti salvi ovviamente le mie competenze nello specifico, gli spazi delle Farmacie comunali sono un po’ quelli che sono, ciò non toglie che magari si butta giù una parete, si amplia e si possa fare. Non è solo il punto infermieristico, il controllo sanitario, ci può anche essere addirittura il fisioterapista. Un conto è
“vado in Farmacia, prendo l’appuntamento” e quindi evito la menata di
stare lì due ore al numero verde della Regione Lombardia o ho problemi di spostamento, evito quello, vado in Farmacia, si arrangian loro, ma in realtà consentire poi a un anziano, ma non solo a un anziano anche a me stesso, lunedì scorso quando mi hanno centrato di avere quel minimo di sollievo con la fisioterapia, evidentemente è un qualcosa che può non solo far piacere, ma essere utile, molto utile alla salute.
Lei dice “Confermati tutti i servizi in essere”, in particolare cito quella che più mi sta a cuore, il tavolo tecnico con ASL e Azienda Ospedaliera, fatto salvo le battute di cui dicevamo prima, vorrei esserci se possibile in rappresentanza della Minoranza, visto che ormai sono disoccupato.
Almeno una volta al mese una mezza mattina la occupo.
Va detto però che il problema risale già a qualche anno fa, la riconversione dello stabile ex INAM che comporta evidentemente qualche piccolo problema, perché la proprietà non è solo Azienda Ospedaliera e ASL, è l’utilizzo che Azienda Ospedaliera e ASL, la proprietà è di qualcun altro, e Regione Lombardia. per cui dipende poi dalla Regione Lombardia, poi lì c’è tutto un discorso di volumi, chi conosce di fatto, non dico come le mie tasche, chi conosce come me quella struttura sa che gli spazi non utilizzati, il volume non utilizzato è davvero superiore al volume utilizzato, con tutto quello che è successo.
Se vi ricordate, signor Sindaco Lei non si ricorda perché è giovane, io sono vecchio come si dice, lì c’era addirittura una radiologia. Fino al ’77 quando mi son spaccato il perone, Lei faceva la prima media quando mi son spaccato il perone, alle dodici e mezza sono arrivato lì a fare i raggi, eran le piccole cose, era già chiuso, sono arrivato tardi, sono andato in ospedale. Però la riconversione di questa struttura comporta comunque un occhio particolare per i trasporti urbani. Allora, se come si dice “Vabbè, lo prendiamo e troviamo un’altra locazione”, l’Azienda Ospedaliera dice “I prelievi li facciamo tutti in Ospedale, senza prenotazione”, arrivi alle sette, alle otto, alle nove, quello che è, ti fanno il prelievo, come sta succedendo anche adesso. Il problema è trasportare i nostri anziani, soprattutto quelli che vivono, come me anziano che va in centro, trasportarlo fino a là. Allora potrebbe essere un accordo, non dico con il Pellicano, ma senza fare nomi, con un gestore qualsiasi, ripeto senza fare nomi, non voglio fare pubblicità, tanto è un amico come si dice, per una navetta in orari particolari.
È ovvio, quindi, che su questo punto il mio giudizio è sospeso in attesa, come dicevamo ieri, l’altro ieri, l’altro ieri ancora, di un progetto esecutivo.
Al secondo punto Lei dice “Treviglio è una città che lavora”, mi piace molto, l’ho detto anch’io nel mio, seppur minimo, programma elettorale, nel mio piccolo decalogo, c’è sostegno all’imprenditoria agricola. Però vorrei capire nel dettaglio questo sostegno come si inquadra con l’occupazione del territorio, al di là del fatto che la zona est è considerata la migliore, non vorrei arrivare fino a Martinengo con le
patate che sono migliori, ma io preferisco le patate di Allein, Val d’Aosta, che tutta un’altra storia, dicevo che l’occupazione del territorio da parte di infrastrutture rispetto al sostengo dell’imprenditoria agricola ha bisogno, secondo me, di qualche specifica in più.
Ne approfitto per spezzare una lancia a suo favore, mi passi il termine aulico, una Città che si diversifica, Lei dice, siamo al passo con i tempi, però anche qui la diversificazione va, mi consenta la tautologia, diversificata. Cioè cerchiamo di capire in che cosa Treviglio si deve diversificare. Se devo diversificarmi nei confronti di altre realtà cittadine, altre realtà urbane o se devo, quindi da un punto di vista urbanistico, e la cosa mi farebbe davvero piacere, ma anche mi farebbe altrettanto piacere la diversificazione nella qualità della vita e nell’offerta che la Città, da un punto di vista turistico, sociale, sportivo, possa dare non solo ai cittadini.
La sicurezza è un aspetto che Lei ha molto sottolineato nella sua campagna elettorale, è una Città fatta di regole, di relazioni e di regole che vanno comunque rispettate. È vero che non tocca a me farle rispettare, io devo solo fare il disoccupato, come abbiamo detto prima, ma il rispetto di queste regole passa attraverso n on dico delibere di Giunta o delibere di Consiglio Comunale, passa sicuramente attraverso la consapevolezza, il senso di appartenenza che Lei correttamente ha sottolineato, e il decoro della Città.
Mi mancano, probabilmente perché sono linee programmatiche, i mezzi, non vedo bene i mezzi, e Lei sicuramente li dettaglierà, per raggiungere questi scopi. Poi anche qui la soluzione per la sede degli Uffici Giudiziari, diamo atto a chi ha preceduto la sua Giunta e quindi l’Amministrazione della sua Città, diamo atto però che grandi passi comunque sono stati fatti. È chiaro che il grande passo dev’essere misurato e poi dipende con che metro uno misura. Sicuramente per chi lavora in quella situazione il passo è ancora piccolo.
Treviglio è la Città che rispetta il territorio, va benissimo. Tavolo tecnico per IGEA, il P.G.T. l’abbiamo visto in questi giorni, quindi abbiamo molte aspettative, però vogliamo il quadro della situazione, signor Sindaco, io l’ho detto sia ieri che l’altro ieri. Le richieste sono puntuali, giusto per capire a che cosa andiamo incontro.
Se qualcuno da lassù mi dà la grazia, io sto qui cinque anni, non dico che mi metto lì a vigilare, a controllare, eccetera, signor Sindaco non è una minaccia, Lei mi conosce già da qualche anno, sappia che sul P.G.T., sugli interventi di un ceto tipo avrò un occhio particolare.
A me piace Treviglio da vivere, l’ho messo nel mio programma elettorale, Treviglio aperta alla popolazione, Treviglio comunque vivibile in tutti i momenti, e la vivibilità non si misura solo ed esclusivamente con il mercoledì sera, ma si misura con tutta una serie di altri parametri, per i quali è ovvio non dobbiamo mobilitare NOMISMA o quant’altro e pagare fior di consulenze e fior di parcelle.
Ognuno poi dopo avrà il momento in cui farà la verifica di quello che dice.
L’occhio di riguardo per le frazioni, mi consenta signor Sindaco...
Presidente
Consigliere, si avvii alla...
Consigliere Merisi Sono Capogruppo.
Presidente Dieci minuti.
Consigliere Merisi
Venti... No, no, mi avvio, mi avvio. Per le frazioni l’occhio di riguardo, che l’occhio sia, mi passi la battuta, senza occhiali. Quindi un qualcosa di più concreto.
Treviglio Città che si muove, forse troppo per quello che ha come infrastrutture, ma come infrastrutture siamo collegati esattamente al punto dopo. Treviglio è una città crocevia della pianura. Certo, abbiamo delle situazioni che sono calate dall’alto, è necessario essere... anzi io credo obbligatorio essere partecipi, con la possibilità, semmai ci fosse, come si dice in ASL, di parere obbligatorio e vincolante. Sarebbe il massimo, non lo so fino a che punto si può.
Una particolare attenzione alla viabilità in ferro. Non è solo la pulizia che interessa, quindi quello che abbiamo visto pubblicato settimana scorsa sul giornale, il “fermate gli orari” e perchè no la sicurezza.
Treviglio è una Città verde, anche qui è una battuta, non sia di colore politico con tutto il rispetto per i colleghi e amici che ho qui di fianco, Treviglio è una Città verde, serve il monitoraggio, ma come fare il monitoraggio di queste cose?
Resto in attesa di capire dove verrà collocato, ma credo che sia poi nella ripubblicazione del P.G.T., il nuovo grande polmone verde con percorsi vita e destinazione sportiva.
Punto 8, Treviglio Città per giovani e sport, adesso me la tiro un po’, visto che son disoccupato, avendo competenza consolidata nel settore sono ovviamente disponibile a dare il mio contributo.
Treviglio Città che fa scuola, è un po’ che non vado più a scuola, siamo in un momento particolare, come Lei, signor Sindaco, ci ha illustrato ieri, quindi non posso che aspettarmi buone notizie.
Treviglio Città di cultura e di arte, storicamente lo è, lo è stata e comunque lo sarà. Io credo che la cultura per noi non debba avere riscontri o risvolti o colori politici, credo che i fatti siano lì da vedere. Chi ha operato in questi anni non possiamo assolutamente dire il contrario che abbia operato bene, ha solo operato bene. Si tratta solo di implementare e di sviluppare, e su questo credo che non sia solo il trevigliese che abbia un giudizio positivo, come per il resto per il sociale evidentemente, i giudizi positivi ci sono, ci sono stati e ci saranno.
Restano imprescindibili i sì e i no e la filosofia del nostro agire.
Chiudo nei quindici, ma domani chi lo sa vedrai che cambierà, magari sarà vero, ma non cambierà mai niente se ci credo solo io. Sempre la canzone di prima. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Cologno, ne ha facoltà.
Consigliere Cologno
Grazie, Presidente. Quello che mi piace sottolineare delle linee programmatiche che il Sindaco ha sintetizzato adesso e che ci sono state consegnate venti giorni fa, è che emerge chiaramente la linea di metodo che questa Amministrazione ha intenzione di adottare. Una linea che prevede una grande capacità di sintesi e di chiarezza e soprattutto una lungimiranza che fino ad oggi, francamente nelle Amministrazione che hanno preceduto la nostra, raramente si è vista.
Questo perché? Perché noi siamo perfettamente consapevoli che governare oggi Treviglio significa avere la necessità di affrontare le criticità che già ora stanno arrivando. La Brebemi e il suo tracciato sono già alle porte di Treviglio, e francamente fino adesso, parlando di chimere, inseguendo degli utopistici sogni, scrivendo il libro dei sogni di tutta una serie di situazioni, ci hanno fatto veramente perdere un sacco di tempo. Abbiamo perso un sacco di occasioni e purtroppo i nodi stanno venendo al pettine.
Quello che i cittadini di Treviglio chiedono a questa Amministrazione, e il risultato elettorale ne è la prova lampante, è quello di avere una classe dirigente politica capace di governare questi fenomeni, ripeto, con lucidità, concretezza e capacità di sintesi.
Il fatto di avere delle linee programmatiche che già delineano quello che sarà la nostra forza e quella che sarà la nostra capacità di agire significa anche avere la consapevolezza e l’onestà di ammettere e di prevedere che durante il corso di questi cinque anni sicuramente dei correttivi dovranno essere presi. Ma costruire un programma flessibile non significa un segnale di debolezza per piegarsi alle logiche politiche
dei Gruppi che ti sostengono, ma significa anche sapere che governare vuol dire anche a volte scontrarsi con quelle che sono le logiche politiche che non necessariamente significano e vogliono fare il bene dei cittadini. Proprio perché noi abbiamo avuto mandato dei trevigliesi di governare, di affrontare queste criticità e di costruire oggi una Città che getti già da subito le basi di quello che sarà il futuro di Treviglio, perché governare oggi questi fenomeni, e la dimostrazione della nostra capacità di concretezza l’abbiamo avuta in questi giorni nell’analisi del Piano Regolatore, significa rendersi perfettamente conto che le decisioni che noi oggi prendiamo e le responsabilità che ci assumiamo avranno ovviamente delle conseguenze per la Treviglio futura.
Governare oggi richiede una grande responsabilità. La coalizione che appoggia questa Maggioranza, che è formata dal PdL e dalla Lega, ha avuto la capacità e l’onestà, e non solo questo, ma anche la forza di costruire un programma elettorale, mettendo insieme quelle che sono le diverse sensibilità nell’interesse comune. Siamo di Treviglio, vogliamo una Treviglio che abbia oggi già in sé quelle che saranno le condizioni della Treviglio futura, e per far questo bisogna ovviamente avere una forte capacità di governare e garantire alla Città di avere le idee chiare.
Noi le idee chiare le abbiamo, l’abbiamo già dimostrato da subito. Le linee programmatiche del Sindaco ne sono la prova evidente, perché i punti che sono stati indicati non hanno tralasciato nessuno degli aspetti che servono e che devono essere affrontati per risolvere i problemi che ci attendono.
Ovviamente il lavoro di cinque anni non è poco, il tempo che sembra tanto in realtà passa velocemente, e fin da subito, ripeto, noi abbiamo dimostrato la capacità e la voglia di affrontare e di misurarci con questi problemi.
Siamo una Maggioranza coesa, abbiamo voglia di lavorare, l’abbiamo dimostrato, e sicuramente la consapevolezza e il senso e il rispetto delle istituzioni che ci contraddistingue garantirà a Treviglio sin da subito la possibilità di progettare un futuro degno del ruolo che Treviglio dovrà avere all’interno della compagine bergamasca. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. Nessun altro iscritto? È iscritta a parlare la consigliera Ciocca, prego.
Consigliera D. Ciocca
Grazie, io scenderò molto più a terra, sulle cose concrete. In generale credo che ci siano tutti i diritti di presentare delle linee programmatiche, d’altronde questo chiede la normativa, che siano general generiche come le ha definite il Sindaco. Però l’osservazione fatta in precedenza,
e non era assolutamente polemica, anche perché non so perché scatti sempre questo meccanismo di lettura, è volta a sottolineare una cosa:
che le affermazioni general generiche si capiscono più declinate in cose concrete. Ora l’averlo fatto, noi l’abbiamo fatto, non significa fare degli elenchi, ma dare la possibilità, che è auspicata anche nella prima pagina di questo documento, di un monitoraggio e di una revisione costante.
Certo, all’inizio, se non è stato fatto all’atto dell’elaborazione del programma in campagna elettorale, tenuto conto che... io mi sono resa conto per la mia esperienza che conoscere effettivamente tutti i problemi di una città è un’impresa che richiede tempo, che richieda tempo anche al personale politico che si è interessato di Amministrazione negli ultimi anni, solo se sei dentro testa, mani e piedi nei problemi riesci ad avere il quadro della situazione. Per cui mi sento di non accettare giudizi ingenerosi sul fatto del non ascolto, del non intervento e quelle cose lì, sarebbe anche ora di archiviarle, perché anche il Sindaco si renderà conto che le persone con cui ha elaborato il programma mica sempre conoscono tutta la situazione, come in parte credo che abbia dimostrato l’intervento del mio collega precedentemente. E ringrazio il Consigliere Risi, perché l’ha detto lui, della nostra interlocuzione con l’ex INAM, perché c’è stato veramente, ripetutamente la proposta di chiudere questo servizio fondamentale per i trevigliesi, soprattutto quelli di una certa età, perché un posto centrale in cui solo per il servizio delle analisi è fondamentale per una certa fascia di popolazione. Lo ringrazio perché sembrerebbe un rintuzzare un’osservazione, diciamo, ingenerosa.
Allora, archiviato questo e dato atto che quando si dice se un programma è general generico va bene a tutti, non è un elemento di tipo “siamo tutti uguali”, perché i progetti sono evidentemente diversi, c’erano due proposte politiche diverse, vuol ribadire questo concetto:
che quello che effettivamente poi un’Amministrazione sceglie di operare si vedrà da che cosa? Da come sarà il Bilancio, quindi è inutile che io dica “voglio investire qui” se poi lì non ci sono i soldini è un investimento del tutto teorico. Lì si vedrà concretamente che cosa succederà e si vedrà da questa manovra che il Sindaco ha annunciato per settembre, si vedrà dal Bilancio di Previsione e dal P.E.G. e da quelle robe lì.
Premesso questo, io devo fare alcune osservazioni. Alcune sono domande a cui magari chiedo in sede di conclusione di rispondere, perché per esempio io l’avevo già sentito anche quando il Sindaco attuale si è presentato con gli altri candidati all’incontro con i commercianti. L’accenno ad agevolazione ed esenzione della fiscalità locale. Siamo sicuri che sia possibile? Perché a noi hanno sempre detto che non è possibile, anche se la contropartita di interesse pubblico è magari l’assunzione di giovani. Quindi questa era una sola domanda.
Treviglio Città sicura. Ecco, ad esempio, qui io voglio dire una cosa,lo so che non posso... cioè qui c’è scritto che si possono proporre indicazioni, adeguamenti, modifiche, non mi sogno neanche, però faccio delle segnalazioni: prendetele per come tali.
Allora, non esistono problemi complessi che abbiano una soluzione semplice. Stabilito che la sicurezza è la sicurezza urbana io inviterei a recedere da questa operazione che è abbastanza marketing sui parcheggi, le persone che ci sono, eccetera, perché non è Dongo il pericolo pubblico numero uno, è semplicemente le persone che si allontanano semplicemente dicendo (...). Vedrei piuttosto, invece, un interevento più pressante nell’ambito dei cantieri. A maggior ragione adesso che si avvicinano i cantieri di grandi opere e sappiamo, perché l’abbiamo sentito, qual è la grande preoccupazione degli stessi amministratori di Brebemi o di opere di questo genere in merito alla problematica dei cantieri.
Ci hanno promesso che avrebbero dato spazio alla manodopera locale, però ci hanno anche segnalato dei problemi che non sta a me banalizzare, ma voi li conoscete sicuramente.
Volevo anche informazioni su quali sono le buone prassi già adottate da altri Comuni in merito alla sicurezza, perché se si fa riferimento alle prassi che poi sono state cassate dalla Corte Costituzionale, magari questo è stato scritto prima, visto che è ripreso dal programma elettorale, di quello che poi abbiamo saputo. Io vorrei che si riuscisse a parlare seriamente di questi problemi.
Ripeto, a noi ne son successe di tutti i colori. Mi è venuto in mente perché da qui sono partite bordate, per esempio, sulla zanzara tigre.
Inizialmente l’operazione semplicissima dell’Ufficio che aveva messo dei maggiolini, se vi ricordate, sulle piante, che erano per gli afidi dei tigli, è diventato (...) al posto di disinfestare dalla zanzara tigre.
Abbiamo visto gli esiti del lavoro serio fatto dall’Ufficio Ambiente in questo ambito per cinque anni, tant’è che il fenomeno è in netto recessione. Io credo che sia l’effetto di un lavoro di programmazione che ha il volto di Eugenio Cherubini, quando lavorava all’Ufficio Ambiente, e oggi degli altri collaboratori, degli altri dipendenti che l’hanno sostituito. Non credo che le zanzare tigri si siano allontanate da Treviglio, perché han visto la fotografia del mio collega Giussani, il quale è l’unico che io conosca che riesca a spostare gli insetti anche in foto.
Punto n. 3: il Tribunale. Io concordo col fatto che bisogna trovare una soluzione per il Tribunale. Noi l’avevamo trovata, ipotizzata, combinata Tribunale e Polizia Locale nella Caserma asburgica, recuperando anche quella parte che originariamente doveva essere abbattuta. Ecco, noi abbiamo fatto quello che si è potuto fare, abbiamo esaudito tutte le richieste del Presidente del Tribunale di Bergamo, tanto per dire che
qualche cosina abbiamo fatto quando eravamo soprapensiero. Mi scusi l’intervento, ma ogni tanto uno deve tirarsi su anche il corazon.
Questione UPIM. Non so che cosa volesse dire il Sindaco quando ha detto che certe destinazioni incontrano anche il no degli Uffici competenti. Io mi sono premurata di accertare, e sapete che una delle nostre scelte fondamentali è quella di destinare un grosso spazio alla cultura. Dico cultura in senso generale, non sto a specificare che cosa, è una concezione di spazi culturali un po’ diversi dagli usuali, diciamo meno paludati, che prevedeva in linea di massima la trasformazione dell’attuale centro civico, salvato, l’utilizzo del chiostro soprattutto come centro di tipo museale e come sede di una biblioteca storica, quella di consultazione, e spostare invece tutte le altre attività, che sono tantissime, legate alla gestione di una biblioteca moderna, lì.
L’unica nota negativa, che a me è venuta dai miei ex collaboratori, è che gli spazi da noi previsti erano troppo pochi. Cioè addirittura avrebbero voluto più spazio per un progetto complessivo veramente degno di nota. Io continuo a ricordare il convegno fatto da questa Amministrazione, la ex, sul nuovo concetto di biblioteca all’interno dello spazio urbano che non mi pare che abbia visto presente nessun politico come al solito, perché non si sa mai che dopo gli venga qualche idea, comunque è stato veramente una prefigurazione. Addirittura, non so se vorrete controllare, ma mi pare che sia stato dato un incarico specifico per la organizzazione interna di questo grande spazio, che è una parte del pianoterra e tutto il piano interrato, a un Architetto esperto di organizzazione degli spazi culturali, quindi ve lo segnalo, perché che fine farà questa cosa? Io dico che bisogna pensarci molto bene.
Non capsico cosa significhi “soluzione pubblica privata per la realizzazione e la gestione dell’immobile”, qui non c’è scritto che parte dell’UPIM si vende, ma siccome uno dei punti lacunosi del programma elettorale, che è diventato adesso programma di governo, era il fatto, e l’abbiamo segnalato più volte, che non si capiva bene come si finanziava ics o ipsilon.
È chiaro come non si finanzia, però io inviterei a smetterla di dire che noi abbiamo lasciato un UPIM senza copertura finanziaria. Nel nostro progetto di governo la copertura finanziaria c’era, ovviamente avendo voi fatto scelte diverse vi sono il problema di. Perché fosse andata avanti l’ipotesi della alienazione delle Farmacie ci sarebbero stati non solo i soldi per l’UPIM e quindi per dimostrare che questo, diciamo, mutuo strano che è stato acceso, dico mutuo strano perché è previsto che praticamente non ci si accedesse neanche visti i tempi della presentazione del primo...
Presidente
Consigliera si avvii alla conclusione.