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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 3 - Aprile 2015 5

p r i m a p a g i n a

Rinnovo Acn, i perché

di una posizione intransigente

S

embrerebbe un paradosso, ma la difficoltà più grande, incontrata al tavolo delle trattative per il rinnovo dell’Acn, è stata ed è quella di definire un quadro organizzativo omogeneo delle cure primarie su tutto il territorio nazionale. A confermare ciò è Pier Luigi Bartoletti, Vice segretario nazionale Fimmg, che nell’intervista rilasciata a M.D. chiarisce i perché della posizione radicale (proclamazione sciopero) assunta dalla Fimmg e tira le fila di una trattativa difficile. “Fimmg ha assunto una posizio- ne di chiarezza - precisa Bartoletti. Le trattative per il rinnovo della convenzio- ne stavano diventando delle sedute senza senso. Non si riusciva ad avere chiarezza su quali fossero le indicazioni della delega Sisac e gli obiettivi di servizio del rinnovo convenzionale”. Per uscire dall’empasse Fimmg ha posto dei quesiti precisi, atti a chiarire alcuni punti dirimenti per l’evoluzione della trattativa. “Definire la tipologia del Mmg, del servizio che si vuole mettere in campo, del rapporto giuridico, ecc. Si tratta di questioni fondamentali - chia- risce il Vice segretario Fimmg - per garantire una medicina generale più effi- ciente e più vicina ai bisogni dei cittadini su cui non abbiamo avuto chiarimen- ti. Secondo quanto evidenziatoci dalla Sisac, tali questioni non erano contem- plate dal mandato di delega delle Regioni. La stessa Sisac, quindi, ci ha chiesto di farci carico di richiedere alla parte politica la modifica dell’atto di indirizzo della delega regionale. Da qui il documento d’intesa firmato da Mini- stero della Salute, regioni e sindacati”. Un documento siglato ai primi di mar- zo che, sottolinea Bartoletti: “in maniera inspiegabile ha avuto problemi a essere contestualizzato nell’ambito del sistema regionale italiano”. Solo di recente la situazione si è sbloccata grazie al via libera del Comitato di Set- tore e alla convocazione della Sisac per la riapertura delle trattative. Malgra- do ciò, la Fimmg, pur revocando lo sciopero, non sospende lo stato d’agi- tazione e la mobilitazione. Bisogna continuare a vigilare contro il pericolo:

“dell’intruppamento della MG in strutture centralizzate - chiosa Bartoletti -.

La legge Balduzzi, che non è stata ancora attuata, pre- vede un’articolazione organizzativa diversa della Medici- na Generale che non solo tuteli il singolo medico, ma garantisca ai cittadini livelli di assistenza e di organizza- zione delle cure primarie omogenei su tutto il territorio.

Al momento, però, sembra quasi che ogni Regione se

la voglia cantare e suonare a modo suo”.

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Attraverso

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il presenteQR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone l’intervista a

Pier Luigi Bartoletti

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