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La rotta del Tè Hong Kong-Londra record di Giovanni Soldini

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Academic year: 2022

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Q

uestioni di vento e di onde come sapevano i marinai di una volta, comandanti di Lungo Corso, protagonisti dell’epopea dei Clipper.

Storie di uomini e di mare che oggi come un tempo richiamano al confronto personaggi coraggiosi at- tratti dall’atavico rapporto con la natura, quel cock- tail dannato di rispetto e paura, una sfida che Gio- vanni Soldini ha saputo raccogliere puntando l’o- rizzonte, inseguendo un obbiettivo possibile anche se non troppo a portata di mano: dare l’assalto alla Rotta del Tè. Oltre 13.000 miglia (24.000 chilome- tri) da Hong Kong a Londra, controllando la pro- pria ombra, inscenando quel match serrato contro il tempo, avversario impalpabile ma pressante.

Rotta affascinante ed insidiosa, costellata da ogni sorta di pericoli: dalle navi ai pirati, dagli imprevi- sti più straordinari alle avarie tecniche e struttura- li. A far parte del Team Maserati, il multiscafo tri- marano Mod 70, ottimizzato da Soldini per affron- tare l’impresa, un equipaggio collaudato di 5 ele- menti: tutti grandi esperti di mare e di regate d’al- tura, decisi a vendere cara la pelle!

Assolutamente doveroso citarli: in ordine Guido Brogi, Sebastien Audigane, Oliver Herrera Perez, Alex Pella, oltre a Giovanni. Marinai e regatanti ol- tremodo preparati, campioni motivati, consapevo- li di dover spingere al massimo, soprattutto nei primi giorni.

Quando il team tricolore a bordo del trimarano Maserati passa sotto il ponte Queen Elisabeth II della capitale britannica, sono trascorsi 36 giorni 2 ore, 37 minuti e 2 secondi!

Tanto basta per coronare un sogno anche troppo agognato: battere il record di Gitanà 13, il maxica- tamarano francese che nel 2008 impiegò sullo stes- so percorso 41 giorni.

Un tempo migliorato di ben 5 giorni e 19 ore. Da rammentare che 10 anni fa il transalpino Lionel Lemonchois navigava con 9 uomini a bordo e dis- poneva di un catamarano di 100 piedi ovvero 10 metri più lungo.

All’arrivo, Soldini con il suo equipaggio è molto provato ma soddisfatto. Soprattutto le ultime 48 ore sono state molto pesanti. Nella Manica, la risa- lita non ha concesso tregua, con una bolina duris- sima con onde ripide ed un freddo polare.

Ma rischiosissimo anche attraversare il trafficato Mar della Cina, lo stesso tratto di mare dove è av- venuto un drammatico incidente fra un concor- rente della Volvo Ocean Race, il Giro del Mondo a Vela in equipaggio, e un peschereccio locale.

Determinante insomma, da subito, la strategia di navigazione. Manovre continue per sfruttare al massimo il vento da nord est del Mar della Cina Meridionale, sino al Vietnam. Di seguito, intorno al terzo giorno, un’autentica bolla d’aria.

La rotta del Tè

Hong Kong-Londra record di Giovanni Soldini

di Giulio Guazzini

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Giovanni soldini con la sua magica creatura, Maserati Multiscafo Trimarano modello 70, fotografato alla presentazione di quest’ultimo il 30 maggio 2016; in apertura, la vista laterale dell’imbarcazione

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Poi venti leggerissimi sino al Ma- re della Sonda, l’ingresso effetti- vo nell’Oceano Indiano e il salto fino all’Indonesia, a Sumatra. De- cisivo saper sfruttare a proprio fa- vore le depressioni tropicali e dunque i venti favorevoli dell’e- misfero Australe. Qualcosa che ha consentito a Maserati di per- correre in un solo giorno 644 mi- glia, ben 1.200 chilometri.

A creare apprensione il decimo giorno di navigazione, anche la rottura di un timone per una col- lisione con un oggetto non iden- tificato.

Una sosta forzata in mezzo al mare per sostituire la pala dan- neggiata con quella di rispetto:

una perdita di tempo anche se la riparazione è avvenuta molto velocemente. Per fortuna, Soldi- ni aveva già accumulato molto vantaggio sul record da battere.

Il diario di bordo riporta al passaggio del Capo di Buona Speranza, il sedicesimo giorno, con oltre

Giovanni Soldini

Il velista milanese, diventato famoso per le sue regate in solitario intorno al mondo e per il re- cupero nell’oceano del sud della navigatrice transalpina Isabel Autitisseur (nel 1999 l’Around Alone) intrappolanta nel suo 60 piedi rovescia- tosi per la perdita del bulbo, da qualche anno si è dedicato all’inseguimento dei record lungo le rotte più difficili del globo.

L’ultima impresa, infatti, migliorando di quasi 6 giorni il tempo di percorrenza della Rotta del Tè, è solo il coronamento di una serie di record iniziati nel 2013. Quando a San Francisco aveva ottenuto il record della Rotta dell’Oro, tra i mo- noscafi in equipaggio, con il Maserati Vor 70, con il tempo di 47 giorni 0 h 42’ 29”.

Nel 2014 quello della Cape Town to Rio de Janeiro in 10 giorni 11 h 29’ 57”.

Mentre è nel 2015 il record sulla rotta SanFran- cisco – Shanghai con 21giorni 19h 32’ e 54”. Da rammentare che nel 2016 Maserati è diventato un gigantesco multiscafo Trimarano MOD 70.

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Lo straordinario team che ha governato Maserati Multi 70:

da sinistra, Oliver Herrera, Gio- vanni Soldini, Sebastien Audi- gane, Guido Broggi e Alex Pella

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Maserati Trimarano

Si tratta di un multiscafo trimarano di penulti- ma generazione denominato MOD 70, venti metri circa di lunghezza; questi trimarani sono imbarcazioni nate alcuni anni fa per creare un circuito di multiscafi monotipo molto veloci ma soprattutto sicuri e marini, per affrontare re- gate oceaniche internazionali. Imbarcazione stabile soprattutto nell’avanzamento longitudi- nale grazie a delle prue con buon volume ma so- prattutto scafi laterali molto lunghi e dunque utili ad evitare il pericolo, in condizioni di ven- to e onde ripide, di rovesciamento prua poppa.

Maserati è anche in realtà dotato di foil per vola- re. Timoni e derive super tecnologici che Soldi- ni, già da qualche tempo, sta cercando di rende- re efficienti in ogni condizione.

Alla Rotta del Tè, oltre 13.000 miglia da Hong Kong a Londra, Soldini ha preferito rinunciare all’adozione di foil per volare, temendo avarie possibili e soprattutto danni irreparabili che avrebbero potuto vanificare l’intera impresa.

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100 ore di vantaggio e il superamento dell’equato- re il ventiduesimo giorno.

“Avremmo potuto fare ancora meglio – dice Soldini – se Nettuno nell’ultima parte non si fosse messo di tra- verso! Condizioni meteo avverse che ci hanno pena- lizzato con andature contro vento dalla Sierra Leone in sù!”

Un viaggio avventuroso che per il navigatore mila- nese si è trasformato anche in un osservatorio straordinario dove la fotografia è quella di un am- biente pericolosamente deteriorato.

“La plastica è presente dappertutto – dichiara Soldini – Nel Pacifico le condizioni più criti- che anche se si tratta in fondo di un problema universale. Si trovano oggetti galleggianti ovunque. E negli ultimi 10 anni la situazione è diventata ancora più allarmante. Un ambien- te, insomma, che sta per essere distrutto!”

Considerazioni che lanciano un grido di allarme, segnalando un’urgenza nel pren- dere coscienza di un problema reale che deve coinvolgere tutti indistintamente.

Ma l’avventura di Giovanni Soldini è an- che un’occasione per riscontrare quante conquiste in termini di sicurezza ed acqui- sizioni tecnologiche applicate alla naviga- zione a vela siano state raggiunte.

Dal Giro del Mondo in 80 giorni pubblica- to nel 1873 sembrano passati anni luce!

Immutato sembra restare invece il fa- scino dell’avventu- ra, il valore umano dell’impresa, il con- tatto con il mare, con gli oceani attra- versati a vela oggi come un tempo.

La Rotta del Tè ci ri- porta all’epoca della Regina Vittoria e dell’Impero Britan- nico, nel momento di massima espan- sione e splendore, ci porta ai grandi Clip- per, navi a vela, che a fine 800 partivano da Hong Kong per portare, in Europa, nel vecchio Conti- nente, in Inghilter- ra, il più velocemente possibile, il prezioso carico.

Grazie a queste navigazioni, in fondo, si iniziò a sviluppare il concetto di yacht design. Ideare e co- struire navi a vela sempre più veloci, maneggevoli e sicure significava arrivare primi a Londra e ven- dere il Tè al triplo del prezzo.

Avventure sui mari, imprese, a volte al limite del possibile, che dimostrano ancora una volta come la vela, in solo due secoli, abbia saputo scrivere la storia del Mondo! n

Lo splendido Maserati Multi 70 in navigazione

Lasciamo allo stesso Soldini il doloroso incarico di descrivere una tragica condizione: “La plastica è presente dappertutto. Nel Pacifico le condizioni più critiche anche se si tratta in fondo di un problema universale. Si trovano oggetti galleggianti ovunque”

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