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RELAZIONE GENERALE DI CALCOLO

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Academic year: 2022

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Via Ghinaglia n°90 – 26100 CREMONA ; TEL: 333 2886429 E-MAIL :davide24.curtarelli@gmail.com

COMUNE DI CREMONA

SETTORE PROGETTAZIONE RIGENERAZIONE URBANA E MANUTENZIONE

CENTRO CULTURALE S. MARIA DELLA PIETA' REALIZZAZIONE DI NUOVA RAMPA PER DISABILI

RELAZIONE GENERALE DI CALCOLO

Progetto : Ing. Davide Curtarelli

Via Ghinaglia n°90 - 26100 Cremona

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RELAZIONE

COMMITTENTE COMUNE DI CREMONA SETTORE PROGETTAZIONE

RIGENERAZIONE URBANA E MANUTENZIONE

LAVORO CENTRO CULTURALE S. MARIA DELA PIETA' REALIZZAZIONE NUOVA RAMPA PER DISABILI

OGGETTO : RELAZIONE DI CALCOLO

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RELAZIONE SUI MATERIALI

I materiali utilizzati sono acciai laminati a caldo (in profilati) che devono appartenere ai gradi S275 compresi e le loro caratteristiche devono essere conformi alle norme armonizzate della serie UNI EN 10025 (per i laminati) UNI EN 10210 (per i tubi senza saldatura) e UNI EN 10219-1 (per i tubi saldati) recanti la marcatura CE.

MODULO ELASTICO E = 210.000 N/mm2

MODULO DI ELASTICITA’ TRASVERSALE G = E/(2+(1+v)) N/mm2

COEFF. DI POISSON V = 0.30

COEFF. DI ESPANSIONE TERMICA LINEARE (per temp. Fino a 100°C)

α = 12 x 10-6 per °C-1

DENSITA’ ρ = 7850 kg/m3

S275 per t < 40 mm → fyk = 275 N/mm2 fyt = 430 N/mm2

I materiali impiegati per uso strutturale devono essere :

• Identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili

• Qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili

• Accettati dal Direttore dei Lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante prove sperimentali di accettazione

Per l’identificazione e la qualificazione si hanno i seguenti casi :

a- i materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia disponibile una norma europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del periodo di coesistenza il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da costruzione” (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993 n.246, così come modificato dal DPR 10/12/1997, n.499

b- materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia disponibile una norma armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo di coesistenza, per i quali sia invece prevista la qualificazione con modalità e le procedure indicate nelle presenti norme. È fatto salvo il caso in cui, nel periodo di coesistenza della specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la Marchiatura CE.

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c- Materiale e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie a o b. In tali casi il produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei (ETA), ovvero in alternativa, dovrà essere in possesso di un certificato di Certificato di Idoneità Tecnica all’Impiego rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale sulla base di linee guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Possono essere impiegati materiali, oltre a quelli con Marcatura CE, conformi ad altre specifiche tecniche qualora riescano a garantire livelli di sicurezza equivalenti a quelli previsti dalle norme.

Per l’accertamento delle caratteristiche dei materiali utilizzati il prelievo dei saggi la posizione la preparazione delle provette e le modalità delle prove devono rispondere alle prescrizioni delle norme : UNI EN ISO 377:1999, UNI 552:1986, EN 10002-1:2004, UNI EN 10045-1:1992, e comunque a discrezione della Direzione Lavori.

La saldatura degli acciai dovrà avvenire con uno dei procedimenti all’arco elettrico codificati secondo la norma UNI EN ISO 4063:2001.

È ammesso l’uso di procedimenti diversi purché supportati da adeguata documentazione teorica e sperimentale.

I saldatori nei procedimenti dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN 287-1:2004 da parte di un Ente terzo. A deroga di quanto richiesto nella norma UNI EN 287-1:2004, i saldatori che eseguono giunti a T con cordoni d’angolo dovranno essere specificatamente qualificati e non potranno essere qualificati soltanto mediante l’esecuzione di giunti testa-testa.

Nell’esecuzione delle saldature dovranno essere rispettate le norme UNI EN 1011:2005 parti 1 e 2 per gli acciai ferritici e della parte 3 per gli acciai inossidabili. Per la preparazione dei lembi si applicherà la norma UNI EN ISO 9692-1:2005.

Le saldature saranno sottoposte a controlli non distruttivi finali per accertare la corrispondenza ai livelli di qualità stabiliti.

In assenza di tali dati per strutture non soggette a fatica si adotterà il livello C della norma UNI EN ISO 5817:2004 e il livello B per strutture soggette a fatica.

I bulloni devono essere conformi per le caratteristiche dimensionali alle norme UNI EN ISO 416:2002 e UNI 5592:1968 devono appartenere alle sotto indicate classi della norma UNI EN ISO 898-1:2001, nel modo indicato in tabella :

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NORMALI AD ALTA RESISTENZA

VITE 4.6 5.6 6.8 8.8 10.9

DADO 4 5 6 8 10

Le tensioni di snervamento fyb e di rottura delle viti delle classi sopra indicate sono riportate nelle seguente tabella :

CLASSE 4.6 5.6 6.8 8.8 10.9

fyb (N/mm2) 240 300 480 649 900

ftb (N/mm2) 400 500 600 800 1000

Calcestruzzo

- Cemento : tipo CEM II/A –LL 32,5 R conforme a UNI EN 197/1 - Aggregati : obbligo di marcatura CE conforme a UNI EN 12620 - Acqua : conforme a UNI EN 1008

- Additivi : conforme a UNI 7101

Calcestruzzo per fondazioni :

- Classe d’esposizione XC2

- Classe di resistenza C25/30

- Rapporto acqua cemento 0,60 - Contenuto di cemento minimo 280 kg/mc

- Diametro inerte max 20 mm

- Classe di consistenza S3/S4

Acciaio per armature c.a.

- Barre B450C

- Rete e tralicci elettrosaldati B450C

Tutti i materiali prodotti per uso strutturale devono essere qualificati dal produttore secondo le modalità indicate nel capitolo 11 delle “Norme Tecniche per le Costruzioni”approvate con D.M.

2018.

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METODO DI CALCOLO

I calcoli sono stati eseguiti a seguito di indagini esperite in sito secondo le regole della Scienza delle Costruzioni nel rispetto delle norme vigenti in materia.

Le verifiche degli elementi strutturali sono condotte con il metodo agli “Stati Limite”. Il sistema di misura usato nei calcoli è il sistema internazionale in cui si è ritenuta valida la relazione

1kgf = 10 N = 1 daN

Circa le altre prescrizioni esecutive si richiamano le disposizioni di cui alle norme tecniche vigenti emanate dal Ministero delle Infrastrutture.

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PROVINCIA DI CREMONA COMUNE DI CREMONA

PROGETTO : REALIZZAZIONE RAMPA PER DISABILI

CENTRO CULTURALE S. MARIA DELLA PIETA'

PREMESSA:

Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaboratori progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l'attività di manutenzione dell'intervento al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l'efficienza ed il valore economico.

Il piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi:

· il manuale d'uso;

· il manuale di manutenzione comprensivo del programma di manutenzione.

DESCRIZIONE DELL'OPERA:

L'opera è la costruzione di nuova rampa per disabili presso Centro Culturale S. Maria della Pietà in piazza Giovanni XXIII, Cremona.

Tipologia costruttiva: artigianale , struttura in cemento armato e a struttura metallica.

MANUALE D'USO:

Il manuale d'uso si riferisce all'uso delle parti più importanti dell'opera, con particolare riferimento alle parti che possono generare rischi per un uso scorretto. Il manuale d'uso contiene informazioni sulla collocazione delle parti interessate nell'intervento, la loro rappresentazione grafica, descrizione e modalità di uso corretto.

Pilastri in acciaio Descrizione:

Strutture verticali portanti in acciaio con profilati laminati a caldo S275 Collocazione:

Vedi tavole disegni esecutivi Rappresentazione grafica:

Vedi tavole particolari costruttivi Modalità d'uso corretto:

Trasferire le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura al piano di fondazione.

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Travi in acciaio Descrizione:

Strutture orizzontali o inclinate in acciaio con profilati laminati a caldo S275 in uso singolo o assemblate con altri profili

Collocazione:

Vedi tavole disegni esecutivi Rappresentazione grafica:

Vedi tavole particolari costruttivi Modalità d'uso corretto:

Trasferire le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura al piano di fondazione. Trasferire i carichi di esercizio alle strutture verticali.

MANUALE DI MANUTENZIONE:

Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti dell'intervento.

Esso contiene il livello minimo accettabile delle prestazioni, le anomalie riscontrabili, le manutenzioni eseguibili direttamente dall'utente e quelle che non lo sono.

Il programma di manutenzione fissa delle manutenzioni e dei controlli da eseguire in seguito a scadenze preventivamente fissate. Scadenza di controllo minima annuale.

Pilastri in acciaio Collocazione:

Vedi tavole disegni esecutivi Rappresentazione grafica:

Vedi tavole particolari costruttivi Livello minimo delle prestazioni:

Resistenza alle sollecitazioni di progetto. Realizzazione con materiali con caratteristiche definite dalle prescrizioni di progetto.

Anomalie riscontrabili:

Lesioni superficiali da urti, disgregazione dello strato di verniciatura protettiva con esposizione del profilo.

Tipo di controllo:

Controllo a vista

Periodicità dei controlli e operatore:

Ogni anno, effettuato dall'utente Tipo di intervento:

Trattamento delle superfici e ripristino dello strato di zincatura con la stesa di nuovi strati di verniciatura protettiva

Periodicità degli interventi e operatore:

Quando necessario, effettuato da personale specializzato Travi in acciaio

Collocazione:

Vedi tavole disegni esecutivi Rappresentazione grafica:

Vedi tavole particolari costruttivi Livello minimo delle prestazioni:

Resistenza alle sollecitazioni di progetto. Realizzazione con materiali con caratteristiche definite

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dalle prescrizioni di progetto.

Anomalie riscontrabili:

Lesioni superficiali da urti, disgregazione dello strato di verniciatura protettiva con esposizione del profilo.

Tipo di controllo:

Controllo a vista

Periodicità dei controlli e operatore:

Ogni anno, effettuato dall'utente Tipo di intervento:

Trattamento delle superfici e ripristino dello strato di zincatura con la stesa di nuovi strati di verniciatura protettiva

Periodicità degli interventi e operatore:

Quando necessario, effettuato da personale specializzato

Il piano di manutenzione delle opere strutturali prevede verifiche annuali svolte mediante sopralluoghi in sito e controlli a vista.

Tale piano di manutenzione deve garantire la salvaguardia della vita della strutture affinché possano garantire sempre una corretta staticità all’opera evitando possibili cedimenti dati dall’usura delle sue parti.

Le verifiche a cadenza annuale devono valutare lo stato dei materiali e l’integrità delle superfici che non presentino lesioni e/o cedimenti.

Le verifiche a cadenza annuale devono valutare lo stato della zincatura posta a protezione dei profili ed operare ripristini in quelle parti della struttura in cui dovesse risultare abrasa.

Allo stesso tempo verificare il corretto serraggio delle giunzioni bullonate e lo stato delle bullonature stesse.

Si raccomanda di evitare qualsiasi depositi adiacenti alla base delle strutture metalliche i quali, provocando concentrazione e persistenza di umidità, potrebbero accelerare il processo di ossidazione delle parti metalliche ed in cemento compromettendo la durata e/o la loro staticità.

Cremona, 18-10-2018

IL PROGETTISTA DELLE STRUTTURE IL DIRETTORE DEI LAVORI

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RELAZIONE DI CALCOLO

La presente relazione di calcolo verifica i profili più sollecitati di acciaio tipo S275 utilizzati per la realizzazione di nuova rampa per disabili presso Centro Culturale S. Maria della Pietà, Piazza Giovanni XXIII, Cremona.

La rampa si compone con l'assemblaggio di profili metallici del tipo S275 collegati a fondazioni in cemento armato con tirafondi e piastre in acciaio.

Le fondazioni sono del tipo a plinto collegati tra loro da cordolo di fondazione.

La rampa è formata da una trave centrale tipo HEA 140 che poggia su pilastri circolari diametro 139.7x5 mm. Inserita nell'ala della trave principale, a mezzo di saldatura, sezione realizzata a pantografo delle dimensioni di 1137x527x12 mm, che costituisce piano di appoggio per grigliato carrabile nonché di cavi diametro 12 mm per la realizzazione di ringhiera.

Si considera un sovraccarico compreso del peso proprio della struttura di 500 daN/mq e le verifiche riguardano i componenti più sollecitati. Le parti strutturali verificate seguono un percorso di verifica manuale e globale mediante l'utilizzo di software di calcolo.

DICHIARAZIONE DEL PROGETTISTA CALCOLATORE DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO

Il sottoscritto ing. Davide Curtarelli iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cremona al n° 1206, nella qualità di progettista calcolatore delle strutture in oggetto

ATTESTA

• che le stesse sono state progettate e calcolate in conformità alle vigenti disposizioni di legge;

• che gli elaborati relativi sono completi e sufficienti ad individuare e definire esattamente le opere da eseguire;

• che i materiali di cui si prevede l’impiego e le rispettive qualità, dosature e/o resistenze sono idonee in relazione alle sollecitazioni assunte in base ai calcoli.

• D.M. Infrastrutture del 17 gennaio 2018 – Nuove norme tecniche per le costruzioni

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PROGRAMMA UTILIZZATO

Il programma per il calcolo strutturale agli elementi finiti utilizzato per la verifica della struttura in esame è Axis VM X4 edizione 3a della S.T.A. Data srl con sede in Torino, C.so Raffaello n°12 con licenza d’uso numero 2568 intestato a ing. Davide Curtarelli.

L'analisi per le combinazioni delle azioni permanenti e variabili è stata condotta in regime elastico lineare.

Metodo di risoluzione della struttura

La struttura è stata modellata con il metodo degli elementi finiti utilizzando vari elementi di libreria specializzati per schematizzare le parti strutturali. In particolare le travi sono stati schematizzati con elementi asta a due nodi deformabili assialmente, a flessione e taglio.

Tale modello finito ha la caratteristica di fornire la soluzione esatta in campo elastico lineare, per cui non necessita di ulteriore suddivisioni interne degli elementi strutturali.

Per gli elementi strutturali bidimensionali (pareti a taglio, setti, nuclei irrigidenti, piastre o superfici generiche) è stato utilizzato un modello finito a 3 o 4 nodi di tipo shell che modella sia il comportamento membranale (lastra) che flessionale (piastra). Per questo tipo di elementi finiti la precisione dei risultati ottenuti dipende dalla forma e densità della MESH. Il metodo è efficiente per il calcolo degli spostamenti nodali ed è sempre rispettoso dell’equilibrio a livello nodale con le azioni esterne.

La presenza di eventuali orizzontamenti è stata tenuta in conto o con vincoli cinematici rigidi o con modellazione della soletta con elementi SHELL. I vincoli tra i vari elementi strutturali e quelli con il terreno sono stati modellati in maniera congruente al reale comportamento strutturale.

In particolare, il modello di calcolo ha tenuto conto dell’interazione suolo-struttura schematizzando le fondazione superficiali (con elementi plinto, trave o piastra) come elementi su suolo elastico alla Winkler. I legami costitutivi utilizzati nelle analisi globali finalizzate al calcolo delle sollecitazioni sono del tipo elastico lineare.

Metodo di verifica sezionale

Le verifiche sono state condotte con il metodo degli stati limite (SLU e SLE) utilizzando i coefficienti parziali della normativa.

Le verifiche degli elementi bidimensionali sono state effettuate direttamente sullo stato tensionale ottenuto, per le azioni di tipo statico e di esercizio.

CONCLUSIONI

Le resistenze di progetto degli elementi impiegati risultano superiori delle azioni esterne valutate nelle varie combinazione dei carichi.

Affidabilità dei codici utilizzati

L’affidabilità del codice utilizzato e la sua idoneità al caso in esame, è stata attentamente verificata sia effettuando il raffronto tra casi prova di cui si conoscono i risultati esatti sia esaminando le indicazioni, la documentazione ed i test forniti dal produttore stesso.

http://www.stadata.com/?area=Software&table=AxisVMhm&mnu=596&hm=SITOHM/MENU- AXISVM/HTML/index.htmlAXISVM/HTML/index.html

Validazione dei codici

L'opera in esame non è di importanza tale da necessitare un calcolo indipendente eseguito con altro software da altro calcolista.

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1 – TRAVE HEA 140, L =3.154 m

Q = 500 daN/mq

q = 500 x 1.05 = 525 daN/m Ra = Rb = 828 daN

Msd = 525 x 3.1542 / 8 = 653 daNm

Verifica a Flessione :

Msd = 653 daNm = 65300 daNcm Msd < Mrd = (W x fyk ) / γMO

65300 daNcm < ( 155 x 2750 / 1.05) = 405952 daNcm → verifica soddisfatta!

Verifica classe profilo : ε

= 275/ fyk =275/275= 1

C = b/2 = 70 mm - d = h-2c = 92 mm - Piattabande :

c/tg = < 10

ε

→ 70/8.5 = 8.23 < 10 → CLASSE 1 - Anime :

d/ts = < 72

ε

→ 92/5.5 = 16.73 < 72 → CLASSE 1

I profili rientrano nella classificazione di sezioni tipo “CLASSE 1/2” quindi duttili, in grado di sostenere le deformazioni necessarie ad una redistribuzione dei momenti. Presentano capacità dissipative in campo plastico. Non si ha instabilità nell’anima per Taglio.

Verifica Taglio

Tmax : Vsd = 828 daN

Vsd < Vrd = β x 0.577 x d x ts x (fyk/ γM0) = 1 x 0.577 x 9.20 x 0.55 x (2750/1.05) = 7646 daN 828 daN < 7646 daN → verifica soddisfatta!

Vsd < 0.5Vrd

828 daN < 3823 daN → non si considera influenza al taglio su resistenza a flessione

Verifica SLE

fel,q = 5/384 ( ql4 / E J ) = 5/384 ( 5.25 x 315.44/ 2100000 x 1030 ) = 0.31 cm fel,q = 0.31 cm < famm = L/400 = 0.79 cm → verifica soddisfatta!

2 – TRAVE 1137x527x12 mm

Q = 500 daN/mq

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q = 500 x 1.05 = 525 daN/m Ra = 278 daN

W = 1/6 x 1.2 x 11.42 = 26 cm3 J = 1/12 x 1.2 x 11.43 = 148 cm4

Verifica a Flessione :

Msd = 525 x 0.532 / 2 = 74 daNm = 7400 daNcm Msd < Mrd = (W x fyk ) / γMO

7400 daNcm < ( 26 x 2750 / 1.05) = 68095 daNcm → verifica soddisfatta!

Verifica Taglio

Tmax : Vsd = 278 daN

Vsd < Vrd = β x 0.577 x d x ts x (fyk/ γM0) = 1 x 0.577 x 11.4 x 1.20 x (2750/1.05) = 20673 daN 278 daN < 20673 daN → verifica soddisfatta!

Vsd < 0.5Vrd

278 daN < 10336 daN → non si considera influenza al taglio su resistenza a flessione

Verifica SLE

fel,q = ( ql4 / 8E J ) = ( 5.25 x 534/ 8 x 2100000 x 148 ) = 0.02 cm

fel,q = 0.02 cm < famm = L/400 = 0.13 cm → verifica soddisfatta!

3 – PILASTRO TONDO diametro 139.7x5 mm, H = 62 cm

Area di influenza : 3 mq

P : 500 daN/mq x 3 = 1500 daN - Massimo sforzo assiale Lo = βL = 62 cm

ρmin = 4.77 cm

λ= Lo/ ρmin = 63/4.77 = 13.20 Elemento tozzo

Tasso di lavoro massimo : N/A = (1500/21.20) = 71 daN/ cm2

--- Nsd = 1500 daN

A = 21.2 cmq

Nrd = (A fyk / γM0 ) = 21.2 x 2750 / 1.05 = 55524 daN Nsd = 1500 < Nrd = 55524 daN →Verficia soddisfatta!

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4 – PLINTI DI FONDAZIONE 65 x 65 cm

La fondazione prevista è formata da plinti di fondazione della dimensione 65x65 cm altezza 40 cm, tra loro collegati da cordoli di fondazione 30 x 40 cm.

I carichi di progetto del palo è di 1500 daN.

Considerando anche metà della rampa caricata si ottiene un momento pari a : M = (500 x 0.52) x 0.52/2 = 68 daNm = 6800 daNcm

La sezione presa in esame è : 65 x 65 cm ----> W = 45770 cm3

Il tasso di lavoro : N/A + M/W = 0.35 + 0.15 = 0.50 daN/cmq - 0.20 daN/cmq

Il tasso di lavoro della parte in calcestruzzo è molto bassa. Si utilizza una armatura diffusa tipo staffe aperte e chiuse (per favorire la posa dei tirafondi) ortogonali tra loro diametro 10 mm.

Armatura :

tga = (B/4) / (h-c) = (6574) / (40-5) = 0.46 T = N/2 x tga = 1500/2 x 0.46 = 345 daN As = T/б = 345 / 1600 = 0.22 cmq

Si adottano 6 staffe diametro 10

Piastra di base : 25 x 25 cm

Il tasso di lavoro : N/A = 1500 / (25x25) = 2.40 daN/cmq Tirafondi : 4 diamtro 16 mm, L = 45 cm, interasse (z) = 18 cm M = 6800 daNm

T = M/z = 6800/18 = 377 daN T/cad = 377/2 = 189 daN

lunghezza di ancoraggio = 35 cm Sup. laterale : p x 0.82 x 35 = 70 cmq Verifica a sfilamento :

t = T/Sup. lat = 189/70 = 2.9 daN/cmq

VERIFICA TRAVI DI COLLEGAMENTO : 30x40 cm

MATERIALI

CALCESTRUZZO

Classe di resistenza fck

[daN/cm2] γc-SLV fctd-SLV

[daN/cm2] γc-SLD fctd-SLD

[daN/cm2]

C25/30 250,00 1,50 5,65 1,00 8,47

ACCIAIO

Codice Es

[daN/cm2]

fyk

[daN/cm2] γs-SLV fyd-SLV

[daN/cm2] γs-SLE γs-SLD fyd-SLD

[daN/cm2]

B450C 2060000 4500 1,15 3913,04 1,00 1,00 4500,00

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DATI GENERALI TRAVE: TC-1-2

Calcestruzzo Acciaio Copriferro [cm] Vincolo Iniziale Vincolo Finale

C25/30 B450C 3,00 Appoggio Appoggio

SEZIONI

Codice Base sup.[cm] Base inf.[cm] Altezza[cm] Anima[cm] Ala sup.[cm] Ala inf.[cm]

R 3040 0,00 30,00 40,00 0,00 0,00 0,00

CAMPATE

CAMPATE 1 2

LUCE [cm] 214 328

SEZIONE R 3040 R 3040

NOME TC-1 TC-2

PILASTRI

PILASTRI 1 2 3

LARGH. [cm] 14,0 14,0 14,0

NOME

CARICHI NODALI

NODO CASO TIPO Valore [daN/m]

1 Variabile Forza 1500,00

2 Variabile Forza 1500,00

3 Variabile Forza 1500,00

ARMATURA LONGITUDINALE

SX+ CAMPATE 1 2

A teor. [cm2] 1,43 1,43 SX- A disp. [cm2] 3,39 3,39 A teor. [cm2] 3,07 3,07 C+ A disp. [cm2] 3,39 3,39 A teor. [cm2] 1,43 1,43 C- A disp. [cm2] 3,39 3,39 A teor. [cm2] 3,07 3,07 DX+ A disp. [cm2] 3,39 3,39 A teor. [cm2] 1,43 1,43 DX- A disp. [cm2] 3,39 3,39 A teor. [cm2] 3,07 3,07 A disp. [cm2] 3,39 3,39

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VERIFICHE FLESSIONE - SLU

CAMPATE 1 2

SX+ Msd [daNm] 0,00 0,00

Mrd [daNm] 4.697,75 4.697,75

Msd/Mrd 0,00 0,00

SX- Msd [daNm] -772,87 -1.469,11 Mrd [daNm] -4.697,75 -4.697,75

Msd/Mrd 0,16 0,31

C+ Msd [daNm] 0,00 0,00

Mrd [daNm] 4.697,75 4.697,75

Msd/Mrd 0,00 0,00

C- Msd [daNm] -1.285,64 -1.769,85 Mrd [daNm] -4.697,75 -4.697,75

Msd/Mrd 0,27 0,38

DX+ Msd [daNm] 0,00 0,00

Mrd [daNm] 4.697,75 4.697,75

Msd/Mrd 0,00 0,00

DX- Msd [daNm] -1.255,17 -821,37 Mrd [daNm] -4.697,75 -4.697,75

Msd/Mrd 0,27 0,17

VERIFICHE TAGLIO - SLU

CAMPATE 1 2

Vrcd Cent.[daN] 24.830,51 24.830,51 Vrcd Estr.[daN] 0,00 0,00

Vrcd App.[daN] 0,00 0,00

Vryd Cent.[daN] 24.830,51 24.830,51 Vryd Estr.[daN] 0,00 0,00

Vryd App.[daN] 0,00 0,00

Vsd Max Cent.[daN] 718,66 1.888,85 Vsd Max Estr.[daN] 0,00 0,00 Vsd Max App.[daN] 0,00 0,00

STAFFE

CAMPATE 1 2

Campo

centrale Passo [cm] 20 20 Diam. [mm] 10 10 Lung. [cm] 200 314 Campo

estremità Passo [cm] 0 0

Diam. [mm] 0 0

Lung. [cm] 0 0

Campo

appoggi Passo [cm] 0 0

Diam. [mm] 0 0

Lung. [cm] 0 0

(17)

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VERIFICHE SLE

FESSURAZIONE COMBINAZIONE Q.P. (Massimo ammissibile: 0,3)

CAMPATE 1 2

Sup. SX [cm] 0,00000 0,00000 Sup. C [cm] 0,03479 0,04908 Sup. DX [cm] 0,02881 0,00000 Inf. SX [cm] 0,00000 0,00000 Inf. C [cm] 0,00000 0,00000 Inf. DX [cm] 0,00000 0,00000

FESSURAZIONE COMBINAZIONE FREQUENTE (Massimo ammissibile: 0,4)

CAMPATE 1 2

Sup. SX [cm] 0,00000 0,00000 Sup. C [cm] 0,03479 0,04908 Sup. DX [cm] 0,02881 0,00000 Inf. SX [cm] 0,00000 0,00000 Inf. C [cm] 0,00000 0,00000 Inf. DX [cm] 0,00000 0,00000

STATI LIMITE DI DEFORMAZIONE

CAMPATE 1 2

Lung.lim./h utile lim. 36,94 36,94 Lung.lim./h utile 5,00 7,85

(18)

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Progetto RAMPA DISABILI

VERIFICA CON PROGRAMMA DI CALCOLO

(19)

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RENDER STRUTTURA

MODELLAZIONE STRUTTURA : aste e nodi

(20)

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Materiali

Nome Tipo Normativa nazionale Codice materiale Modello Ex [N/mm2] Ey [N/mm2] 1 S 275 Acciaio NTC (Italiane) UNI EN 10025-2 (Acciaio) Lineare 210000 210000

2 C25/30 Calcestruzzo NTC (Italiane) UNI EN 206 (CLS) Lineare 31475 31475

Nome ν αT [1/°C] ρ [kg/m3] Materiale colore

Profilo colore

Tessitura P1 P2

1 S 275 0,30 1,2E-5 7850 ... ... Steel fy[N/mm2] = 275,00 fu[N/mm2] = 430,00 2 C25/30 0,20 1E-5 2500 ... ... Concrete A fck[N/mm2] = 25,00 γc= 1,500

Nome P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P11 P12 P13 P14

1 S 275 fy*[N/mm2] = 255,00 fu*[N/mm2] = 410,00

2 C25/30 αcc= 0,85 φ t= 2,00

Tipi di barre acciaio

Nome Es

[N/mm2] fyd

[N/mm2] εs1

[‰]

εsu

[‰]

1 B450A 206000 326,00 1,582 22,500

Profilati

Nome Disegno Processo Figura h

[mm]

b [mm]

tw [mm]

tf [mm]

r1

[mm]

r2

[mm]

r3

[mm]

1 HE 140 A Arrotondato I 133,0 140,0 5,5 8,5 12,0 0 0

2 30x40 Altro Rett. 400,0 300,0 0 0 0 0 0

3 ROR 139,70* 4,0 Arrotondato Tubo 139,7 139,7 4,0 4,0 0 0 0

4 piatto 50x12 Altro Rett. 12,0 50,0 0 0 0 0 0

5 ROND 12 Arrotondato Rotondo 12,0 12,0 0 0 0 0 0

Nome Ax

[mm2]

Ay [mm2]

Az [mm2]

Ix [mm4]

Iy [mm4]

Iz [mm4]

Iyz [mm4]

1 HE 140 A 3142,19 2147,66 704,86 81932,8 1E+07 3893251,0 0

2 30x40 120000,00 100000,00 100000,00 1,9E+09 1,6E+09 9E+08 0

3 ROR 139,70* 4,0 1703,09 852,70 852,78 7855234,0 3918627,0 3918627,0 0

4 piatto 50x12 600,00 500,00 500,00 24443,1 7200,0 125000,0 0

5 ROND 12 112,95 96,82 96,82 2035,8 1015,3 1015,3 0

Nome I1

[mm4]

I2

[mm4] α [°]

[mm6]

W1,el,t

[mm3]

W1,el,b

[mm3]

W2,el,t

[mm3]

W2,el,b

[mm3]

1 HE 140 A 1E+07 3893251,0 0 1,5E+10 155382,8 155382,8 55617,9 55617,9

2 30x40 1,6E+09 9E+08 0 1,1E+12 8000001,0 8000000,0 6000001,0 6000001,0

3 ROR 139,70* 4,0 3918627,0 3918627,0 0 0 56100,6 56100,6 56100,6 56100,6 4 piatto 50x12 125000,0 7200,0 90,00 1179426 5000,0 5000,0 1200,0 1200,0

5 ROND 12 1015,3 1015,3 0 0 169,2 169,2 169,2 169,2

Nome W1,pl

[mm3]

W2,pl

[mm3] iy

[mm]

iz

[mm]

Hy [mm]

Hz [mm]

yG [mm]

zG [mm]

ys

[mm]

zs

[mm]

Pr.p.

1 HE 140 A 173525,9 84852,6 57,3 35,2 140,0 133,0 70,0 66,5 0 0 9

2 30x40 1,2E+07 9000001,0 115,5 86,6 300,0 400,0 150,0 200,0 0 0 5

3 ROR 139,70* 4,0 73539,1 73539,1 48,0 48,0 139,7 139,7 69,9 69,9 0 0 5

4 piatto 50x12 7500,0 1800,0 3,5 14,4 50,0 12,0 25,0 6,0 0 0 5

5 ROND 12 287,9 287,9 3,0 3,0 12,0 12,0 6,0 6,0 0 0 5

(21)

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VERIFICA DELL’ASTA IN ACCIAIO Elemento di progetto: 32

Nodi: 74-125

Codice: NTC (Italiane) Materiale: S 275 Sezione: HE 140 A

Caso di carico: Lineare,(Auto) Critico Coefficiente per le forze sismiche: 1,0

Classe di sezione: 1 (Progettazione in fase plastica)

1. Sforzo normale-Flessione-Taglio EN 1993-1-1: 6.2.1, 6.2.8, 6.2.9

Combinazione critica: [1,3*PP] {1,5*VARIABILE}

Sezione critica: x = 0,00·L = 0,00·524,31 = 0 mm NEd

1 = − 2136,56 N Vy,Ed

1 = 8,95 N Vz,Ed

1 = 1240,79 N My,Ed

1 = 16584,22 Nmm = 0,017 kNm Mz,Ed

1 =

= − 32478,47 Nmm = − 0,032 kNm Mx,Ed

1 = 79837,20 Nmm = 0,080 kNm τT,xy,Ed =

Mx,Ed

1

It ·tf=79837,20

81932,80·8,50 = 8,28 N/mm²

τT,xz,Ed = Mx,Ed

1

It ·tw= 79837,20

81932,80·5,50 = 5,36 N/mm²

τT,Ed= max (τT,xy,Ed; τT,xz,Ed) = max (8,28 ; 5,36) = 8,28 N/mm²

ηM

x=

τT,Ed· 3

fy·γM1 = 8,28· 3 275,00·1= 5,2 % ηNMV

pl= max 

ηN; ηM

y,pl; ηM

z,pl; ηV

z; ηV

y; ηM

x

= 5,2 % passato

2. Sforzo normale-Flessione-Instabilità flessionale EN 1993-1-1: 6.3.3, Annex B: Method 2

Combinazione critica: [1,3*PP] {1,5*VARIABILE}

Sezione critica: x = 1,00·L = 1,00·524,31 = 524,31 mm

Cmy= max (0,2 + 0,8·αmy,0,4) = max (0,2 + 0,8·0,497,0,4) = 0,597 ≥ 0,4 Tabella B.3 Cmz= max (0,2 + 0,8·αmz,0,4) = max (0,2 + 0,8·0,937,0,4) = 0,949 ≥ 0,4 Tabella B.3 fyy= min (λy*− 0,2 ; 0,8) = min (0,11 − 0,2 ; 0,8) = 0

fzz= min (2·λz*− 0,6 ; 1,4) = min (2·0,17 − 0,6 ; 1,4) = 0

kyy= Cmy·

1 + fyy·

NEd

11

χy·Npl,Rd

γM1

= 0,597·

1 + 0· | ( − 2121,10) | 1·864100,92

1

= 0,597

kzy= 0,6·kyy= 0,6·0,597 = 0,358 Tabella Annex B.1

(22)

Via Ghinaglia n°90 – 26100 CREMONA ; TEL.: 333 2886429 E-MAIL :davide24.curtarelli@gmail.com

kyz= 0,6·kzz= 0,6·0,949 = 0,57

kzz= Cmz·

1 + fzz·

NEd

11

χz·Npl,Rd

γM1

= 0,949·

1 + 0· | ( − 2121,10) | 1·864100,92

1

= 0,949 Tabella Annex B.1

χy= min

1 ϕy+ ϕy2 − λy*2

; 1

= 1 (6.49)

χz= min

1 ϕz+ ϕz2 − λz*2

; 1

= 1 (6.49)

ηNMBuckl

1= NEd

11

χy·Npl,Rd γM1

± kyy· My,Ed

11

Mpl,Rd,y γM1

± kyz· Mz,Ed

11

Mpl,Rd,z γM1

=

= ( − 2121,10) 1·864100,92

1

± 0,597· 710188,09 48208778,10

1

± 0,57·( − 37172,34) 23333339,50

1

= 1,2 % (6.61)

ηNMBuckl

2= NEd

11

χz·Npl,Rd γM1

± kzy· My,Ed

11

Mpl,Rd,y γM1

± kzz· Mz,Ed

11

Mpl,Rd,z γM1

=

= ( − 2121,10) 1·864100,92

1

± 0,358· 710188,09 48208778,10

1

± 0,949· ( − 37172,34) 23333339,50

1

= 0,9 % (6.62)

ηNMBuckl = 1,2 % passato

3. Sforzo normale-Flessione-Instabilità laterale torsionale EN 1993-1-1: 6.3.3, Annex B: Method 2

Combinazione critica: [1,3*PP] {1,5*VARIABILE}

Sezione critica: x = 1,00·L = 1,00·524,31 = 524,31 mm

Cmy= max (0,2 + 0,8·αmy,0,4) = max (0,2 + 0,8·0,497,0,4) = 0,597 ≥ 0,4 Tabella B.3 Cmz= max (0,2 + 0,8·αmz,0,4) = max (0,2 + 0,8·0,937,0,4) = 0,949 ≥ 0,4 Tabella B.3 CmLT= max (0,2 + 0,8·αmLT,0,4) = max (0,2 + 0,8·0,497,0,4) = 0,597 ≥ 0,4 Tabella B.3 fyy= min (λy*− 0,2 ; 0,8) = min (0,11 − 0,2 ; 0,8) = 0

kyy= Cmy·

1 + fyy·

NEd

11

χy·Npl,Rd

γM1

= 0,597·

1 + 0· | ( − 2121,10) | 1·864100,92

1

= 0,597

kzy= 0,6·kyy= 0,6·0,597 = 0,358 Tabella Annex B.1, B.2

(23)

Via Ghinaglia n°90 – 26100 CREMONA ; TEL.: 333 2886429 E-MAIL :davide24.curtarelli@gmail.com

kyz= 0,6·kzz= 0,6·0,949 = 0,57

kzz= Cmz·

1 + fzz·

NEd

11

χz·Npl,Rd

γM1

= 0,949·

1 + 0· | ( − 2121,10) | 1·864100,92

1

= 0,949 Tabella Annex B.1, B.2

χy= min

1 ϕy+ ϕy2 − λy*2

; 1

= 1 (6.49)

χz= min

1 ϕz+ ϕz2 − λz*2

; 1

= 1 (6.49)

χLT= min

1

ϕLT+ ϕLT2 − β ·λLT2

; 1

= 1 (6.56)

ηNMLTBuckl

1=

NEd

11

χy·Npl,Rd

γM1

+ kyy·

My,Ed

11

χLT·Mpl,Rd,y

γM1

+ kyz·

Mz,Ed

11

Mpl,Rd,z

γM1

=

= | ( − 2121,10) | 1·864100,92

1

+ 0,597· |710188,09|

1·48208778,10 1

+ 0,57·| ( − 37172,34) | 23333339,50

1

= 1,2 % (6.61)

ηNMLTBuckl

2=

NEd

11

χz·Npl,Rd

γM1

+ kzy·

My,Ed

11

χLT·Mpl,Rd,y

γM1

+ kzz·

Mz,Ed

11

Mpl,Rd,z

γM1

=

= | ( − 2121,10) | 1·864100,92

1

+ 0,358· |710188,09|

1·48208778,10 1

+ 0,949· | ( − 37172,34) | 23333339,50

1

= 0,9 % (6.62)

ηNMLTBuckl = 1,2 % passato

4. Resistenza a taglio (y) della sezione trasversale:

EN 1993-1-1: 6.2.6

Combinazione critica: [1,3*PP] {1,5*VARIABILE}

Sezione critica: x = 0,00·L = 0,00·524,31 = 0 mm AV,y= 2·b ·tf= 2380,00 mm²

Vpl,Rd,y= AV,y·fy

3·γM0 = 2380,00·275,00

3·1 = 377875,75 N (6.18) Mx,Ed

1 = 79837,20 Nmm

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