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1. Il contesto. di M. Farina 1, G. De Paoli 2, M. Canciani 3

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(1)

1 Amministratore Studio EmmEffe S.r.l.

2-3 Consulente Studio EmmEffe S.r.l.

Progetto TITONE v.9 del 07-09-20 Pagina 1 di 16

Prevenzione e controllo dell’infezione da SARS-COV-2 nelle strutture residenziali sociosanitarie: risultati di un modello di self-assessment per la messa in sicurezza e la mitigazione dei rischi - Progetto TITONE

di M. Farina1, G. De Paoli2, M. Canciani3

1. Il contesto

Le problematiche connesse alla pandemia COVID-19 hanno comportato principalmente:

• La gestione clinica dei casi positivi con il potenziamento delle strutture direttamente impattate;

• Il distanziamento sociale e la messa a disposizione/uso di adeguati Dispositivi di Protezione Individuali per la tutela di pazienti/utenti ed operatori;

• Il potenziamento della ricerca di farmaci e vaccini.

Le organizzazioni sanitarie hanno adottato e stanno ancora adottando misure di mitigazione dei rischi di contagio modificando la propria organizzazione, la gestione dei processi clinico assistenziali e quelli tecnico amministrativi.

Oltre alle necessità immediate per la gestione dell’emergenza sanitaria, per fare fronte al “momento di crisi” è stato necessario ed è tutt’ora necessario creare un piano di dettaglio per tornare di nuovo alle attività ripensando alla “prossima normalità”, come illustrato nella figura 1, per continuare a gestire il rischio e migliorare le performance dei processi con l’adozione delle buone pratiche identificate ed adottate.

(2)

Affrontare le sfide immediate che COVID-19 rappresenta per i pazienti, la forza lavoro e le altre parti interessate (l’attuale fase 1)

Risolvere

Resilienza

Ritorno

Ri-immaginazione

Riforma

Affrontare la gestione economica e le questioni di resilienza più ampie con effetto economico a catena

Creare un piano dettagliato per tornare alla prossima normalità quando sarà annunciato un graduale rientro della situazione (quella che è definita fase 2)

Ri-immaginare la prossima normalità ciò che dovrebbe e può avvenire a seguito del cambiamento discontinuo

Chiarire come l'ambiente normativo e competitivo può cambiare nel contesto della sanità

Fonte mod. COVID-19: Briefing note – Global health and crisis response – McKinsey Company 25-3-2020

Fig.1 – Lo scenario: cinque orizzonti per la gestione del cambiamento

Dalla gestione dell’emergenza (Fase 1) si è avuto e si continua ad avere un ritorno alla “normalità” con un passaggio non lineare attraver so fasi successive (Fase 2 e 3) come di seguito illustrato.

Normalità

Fas e 1 Fas e 2 Fas e 3

-

+

Emergenza

+

-

Normalità

-

+

Identificazione dei cambiamenti

adottati

Gestione del cambiamento Gestione dell’Emergenza

Consolidamento ed estensione dei cambiamenti

adottati

1Nuova normalità 1

Fig.2 – Dall’Emergenza COVID alla nuova normalità (es. di rappresentazione)

Al termine delle fasi si potrà tornare ad una “nuova – normalità” che dovrà/potrà capitalizzare le esperienze maturate.

(3)

Progetto TITONE v.9 del 07-09-20 Pagina 3 di 16

La pandemia COVID-19 ha profondamente modificato la normalità delle attività lavorative e sociali con impatti rilevanti nell’ambito clinico assistenziale. Gli impatti hanno riguardato la gestione dei casi positivi ed il distanziamento sociale con importanti ripercussioni anche nelle strutture residenziali per la gestione degli ospiti e la sicurezza degli operatori.

Alla luce delle criticità emerse in ambito nazionale nella gestione delle attività, per le strutture residenziali l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha fornito il 17 aprile 2020 specifiche indicazioni sugli ambiti di prevenzione e preparazione della struttura alla gestione di eventuali casi sospetti/probabili/confermati di COVID-19. Le misure generali prevedono un rafforzamento dei programmi e dei principi fondamentali di prevenzione e controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) inclusa una adeguata formazione degli operatori.

Lo Studio EmmEffe S.r.l. di Milano, che ha già esperienze condotte in ambito nazionale, anche in completi contesti Regionali quali le Regioni Puglia, Piemonte e Basilicata, in merito alla mappatura dell’aderenza a specifici requisiti di sicurezza (es. Raccomandazione 14 sulla gestione delle terapie antineoplastiche, Raccomandazione 13 in merito alla gestione del paziente a rischio di caduta, Norme di Buona Preparazione, ecc.), ha messo a punto uno specifico strumento di autovalutazione che permette alle Strutture Residenziali di documentar e mediante un self-assessment il rispetto delle indicazioni dell’ISS e di identificare piani di miglioramento/mitigazione dei rischi per quanto ritenuto necessario.

2. Gli obiettivi del progetto e vantaggi degli stakeholder Il progetto, denominato “Progetto TITONE”, il grande vecchio dell a mitologia greca, è stato sviluppato in diverse strutture residenziali ed ha avuto i seguenti obiettivi:

1) Supportare la struttura nell’effettuare una auto-valutazione rispetto alle indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità per la prevenzione del rischio COVID-19 per il proprio contesto residenziale;

2) Produrre una relazione di sintesi con i risultati della struttura contenente i riferimenti alle evidenze dell’aderenza ai requisiti e le eventuali priorità di intervento per il presidio dei rischi COVID- correlati.

(4)

Al fine di contestualizzare la progettulità non solo nell’ambito delle strutture, ma nell’ambito più esteso del territorio nelle quali esse operano, sono stati identificati e condivisi con le organizzazioni i diver si stakeholder e le relative esigenze (vedi Tab.I)

Vantaggi

Stakeholder Direzione

Struttura

Personale Struttura

Utenti e famigliari

Aziende Sanitarie 1. Evidenza strutturata

dell'analisi puntuale di auto - valutazione utile anche in caso di richieste da parte delle autorità competenti

۷ ۷

2. Rispondenza a requisiti dell’accreditamento istituzionale in merito alla sicurezza (*)

۷ ۷

3. Uniformità di

interpretazione e valutazione delle indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità

۷ ۷ ۷

4. Coinvolgimento multidisciplinare degli operatori ed aumento della consapevolezza in merito alle aree di attenzione per la sicurezza degli ospiti e degli operatori

۷ ۷ ۷ ۷

5. Identificazione di eventuali aree di miglioramento con la definizione di priorità di intervento per la messa in sicurezza

۷ ۷ ۷ ۷

Tab. I – I vantaggi del progetto e le parti interessate

(*) Accordo Stato Regione 2012 Requisito 6.3 Programma per la gestione del rischio clinico e modalità di gestione degli eventi avversi, che prevede tra le ev idenze

“L’adozione di Linee guida, buone pratiche, raccomandazioni, check list ed altri strumenti per la sicurezza in forma aggiornata”.

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Progetto TITONE v.9 del 07-09-20 Pagina 5 di 16

3. Il progetto

Il Progetto TITONE è stato avviato nelle prime strutture già alla f ine del mese di aprile 2020 ed è stato concluso nell’ultima delle 6 str uttur e, sino ad oggi interessate, nel mese di agosto 2020.

Le strutture coinvolte sono quelle di seguito indicate delle quali riportiamo anche il periodo di sviluppo del progetto.

N. Nome struttura Città Regione Periodo di sviluppo del progetto 1 Villa Ba silea Genova Liguria Aprile 2020

2

Servizi Socia li Assistenzia li S.r.l.

Ca sa di Riposo di Belluno

Belluno Regione

Veneto Aprile - Ma ggio 2020

3

Associa zione Rina scita Vita O.N.L.U.S

Genova Liguria Giugno – Luglio 2020

4 Soggiorno Sa nt'Olcese

Sa nt'Olcese

(GE) Liguria Giugno – Luglio 2020 5

ASSP Cortina - Azienda Speciale Servizi a lla Persona

Cortina (BL)

Regione

Veneto Giugno – Luglio 2020

6

Centro di servizi per persone a nziane

“Beata Gaetana Sterni”

Auronzo di Ca dore (BL)

Regione

Veneto Luglio – Agosto 2020 Tab. II – Le strutture interessate nel progetto aprile – agosto 2020

Prima di descrive l’approccio metodologico, nella pagina seguente si riportano i capitoli delle raccomandazioni dell’ISS declinate nel

“Rapporto ISS COVID-19 n. 4/2020” Rev.1 in vigore al momento dell’assessment rispetto alle quali è stata condotta la valutazione.

Il progetto potrà essere sviluppato in altre strutture in ambito nazionale, in alcuni casi anche con il coinvolgimento delle Aziende Sanitarie di pertinenza, con riferimento al Rapporto ISS COVID-19 n.

4/2020 Rev.2 del 24 agosto 2020.

(6)

Requisiti – Capitoli del documento ISS (del 17/4/2020 Rev.1) 1. Rafforzamento dei programmi e dei principi fondamentali di

prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza 2. Formazione e addestramento del personale per la corretta adozione

delle misure di prevenzione, protezione e precauzioni di isolamento 3. Misure di carattere organizzativo per prevenire l’ingresso di casi sospetti/probabili/confermati di covid-19 in struttura residenziale sociosanitaria

4. Sorveglianza attiva e identificazione precoce di casi sospetti di covid-19 tra i residenti e gli operatori

5. Preparazione della struttura e gestione dei casi sospetti o probabili/confermati di covid-19

6. Gestione clinica del caso confermato covid-19

7. Ridurre le occasioni di contatto dei residenti con casi sospetti/probabili/confermati di covid-19

8. Sensibilizzazione e formazione dei residenti e dei visitatori eccezionalmente autorizzati

9. Promemoria per promuovere i comportamenti corretti

10. Misure per la gestione di compagni di stanza e altri contatti stretti di un caso di covid-19

11. Monitoraggio dell’implementazione delle suddette indicazioni

Tab. III – Capitoli dei requsiti del documento ISS 17 aprile 2020 – Rev.1

La metodologia applicata si è basata su una autovalutazione effettuata per singola Struttura, con l’ausilio di una check-list dedicata e di una scala di valori associati a specifici livelli di applicazione del requisito in esame. La check list, su supporto informatico, consente l’analisi di ogni capitolo e dei relativi requisiti con la definizione del livello di aderenza a quanto richiesto e la definizione di: stato dell’arte, azioni di miglioramento con i gruppi di lavoro interessati e relativi tempi di realizzazione.

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Progetto TITONE v.9 del 07-09-20 Pagina 7 di 16

La Fig. 3 schematizza l’approccio per la valutazione della compliance e la rappresentazione dei relativi risultati attraverso un “radar chart” che evidenzia le aree di aderenza ed i relativi gap.

Livelli di applicazione Criteri

1 Nessuna applicazione

2 Applicazione di alcune delle azioni richieste (< 50%) della raccomandazione 3 Applicazione delle azioni richieste dalla raccomandazione > 50 %

4 Applicazione del 100% delle azioni richieste dalla raccomandazione in modo sistematico

Esito del self assessment Scala di valutazione

2

Radar chart del livello di compliance

Livello di compliance 3

Lo strumento 1

4

Fig. 3 – Approccio metodologico: valutazione della compliance e rappresentazione dei risultati

Per lo sviluppo del progetto è stato realizzato un programma che permette una elaborazione automatica dei risultati in relazione alle tipologie di dato imputato.

Per ciascun requisito del documento dell’ISS e per i relativi item i gruppi di lavoro hanno attribuito i punteggi secondo le scale riportate nella Tab. IV.

Punteggio Criteri di valutazione

N.A. Non applicabile 1 Nessuna applicazione

2 Applicazione di alcune delle azioni richieste (<50%) dal requisito

3 Applicazione della maggior parte (>50%) delle azioni richieste dal requisito

4 Applicazione del 100% delle azioni richieste dal requisito in modo sistematico

Tab. IV – I criteri di attribuzione dei punteggi

(8)

Data l’impossibilità/difficoltà di accedere alle strutture per la condizione organizzativa derivante dell’emergenza COVID, le progettualtà sono state condotte attraverso incontri in web-meeting.

La progettualità è stata implementata, in ciascuna delle strutture interessate, secondo le seguenti quattro fasi:

 Fase 1: Pianificazione e lancio del progetto;

 Fase 2: Avvio dell’assessment via web-meeting;

 Fase 3: Completamento dell’assessment;

 Fase 4: Analisi dei dati e report di struttura.

Le fasi di progetto sono state gestite come schematizzato in Fig. 4 e di seguito si riassumono i contenuti delle fasi ed i relativi output.

Condivisione del flusso e delle regole di raccolta delle informazioni e pianificazione delle interviste (es. Skype, Teams)

Impostazione della raccolta dati (es. Skype, Teams)

Elaborazione dei dati per la stesura del report Analisi dei dati e

eventuali integrazioni (es. Skype, Teams)

Verifica finale e restituzione dei risultati (es. Skype, Teams) Struttura

Pianificazione e lancio del

progetto 1

Avvio del self- assessment via

webmeeting 2

Completamento del self-assessment 3

Analisi dei dati e report aziendale 4

Fasi

Sviluppo della raccolta delle informazioni

Fig. 4 – Lo sviluppo dei webmeeting per le fasi di progetto

Fase 1: Pianificazione e lancio del progetto

La fase di pianificazione e lancio del progetto ha visto le attività di condivisione del progetto con la Direzione di ciascuna struttura e la definizione dei team interessati, come schematizzato in Tab. 5.

La fase ha visto anche la pianificazione del progetto ed il testing della piattaforma utilizzata per la gestione dei web-meeting.

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Progetto TITONE v.9 del 07-09-20 Pagina 9 di 16

Team di

progetto Componenti

Team di governance

La Direzione della struttura committente del progetto ed altro personale interessato nella pianificazione del progetto

Team operativo

Sono le 6-8 persone interessate nell’autovalutazione identificate con la Direzione della struttura quali ad esempio: Referente COVID, Coordinatore

Infermieristico, Responsabile Qualità, Medico referente della struttura, Operatore Socio Sanitario. Il personale è stato definito nella fase di pianificazione operativa di progetto.

Tab. V – Team di governance regionale e team di progetto aziendale

Fase 2: Avvio dell’assessment via web-meeting

La seconda fase ha previsto la personalizzazione delle check-list per la conduzione dell’assessment di struttura. Sono stati inoltre impostati gli strumenti informatici per l’elaborazione dei report di struttura.

Poiché le attività sono state condotte traminte web-meeting, il tempo dedicato per gli incontri è stato da 2 a 4 ore ciascuno ripetuti in più moduli al fine di sviluppare l’assessment nel contesto dell’organizzazione.

Fase 3: Completamento dell’assessment

A valle degli incontri via web è stato effettuato, a cura dei gr uppi di lavoro con la tutorship del referente del Team di Governance, una verifica dei risultati dell’assessment sul campo.

In altri incontri web sono state definite azioni di miglioramento finalizzate a mitigare i gap emersi con gruppi di lavoro, responsabilità e tempi. L’assessment è stato pertanto conseguentemente aggiornato, per quanto necessario per la elaborazione complessiva di fine progetto.

(10)

Fase 4: Analisi dei dati e report di struttura

Questa fase ha visto l’analisi dei dati di struttura con l’elaborazione del report aziendale riportante l’esito dell’assessment di azienda.

Il report elaborato, contenente i risultati del progetto, è stato inviato alla Direzione Sanitaria e/o Direzione Generale delle relative aziende.

Il piano di progetto

La progettualità ha avuto tempistiche diverse di realizzazione a seconda del contesto organizzativo e delle esigenze delle strutture interessate. Nell’insieme il piano di progetto per la conduzione del self - assessment presso una struttura è quello riportato nella tabella seguente che indica anche gli impegni per il personale interessato. La progettualità è realizzabile entro le 3-4 settimane.

Fasi di progetto

Settimane Impegni struttura gruppo lavoro

(ore)

Impegni Studio EmmEffe (gg/uomo)

1 2 3 4

Fase 1: Pianificazione

e lancio del progetto 2 ore 1,0

Fase 2: Avvio del self- assessment via web- meeting

4 incontri di 2 ore (8 ore)

1,0 Fase 3:

Completamento del self-assessment

4 ore nell’arco di una settimana

0,5 Fase 4: Analisi dei

dati, stesura del report di struttura e

restituzione

2 ore 1,0

Impegni del personale 16 ore

(2 gg) 3,5

Tab. VI – Piano di massima ed impegni per la realizzazione del progetto per singola struttura

(11)

Progetto TITONE v.9 del 07-09-20 Pagina 11 di 16

4. I risultati raggiunti

Le singole strutture hanno ricevuto un report, condiviso con la Direzione, di sintesi dei risultati dell’assessment contenente:

1. Scopo del documento e destinatari;

2. Approccio metodologico utilizzato per l’autovalutazione;

3. Esiti dell’autovalutazione: le aree prioritarie emerse;

4. Sintesi dei risultati;

5. Prossimi passi;

6. Planimetria della struttura.

La relazione prodotta aveva in allegato il file Excell con l’elaborazione dei risultati ed i piani di mitigazione dei rischi identificati come prioritari.

La figura di seguito riportata descrive la visione d’insieme dei dati aggregati delle organizzazioni ad oggi partecipanti al Progetto TITONE.

Assessment valori complessivi

FASI DEL PROCESSO E VALORI MEDIA

COMPLESSIVA VALORE MINIMO

VALORE MASSIMO 1. RAFFORZAMENTO DEI PROGRAMMI E DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DI PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE

ALL’ASSISTENZA 3,3 2,8 3,6

2. FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE PER LA CORRETTA ADOZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE, PROTEZIONE E

PRECAUZIONI DI ISOLAMENTO 3,1 2,5 3,7

3. MISURE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO PER PREVENIRE L’INGRESSO DI CASI SOSPETTI/PROBABILI/CONFERMATI DI COVID -19 IN STRUTTURA

RESIDENZIALE SOCIOSANITARIA 3,6 3,2 3,8

4. SORVEGLIANZA ATTIVA E IDENTIFICAZIONE PRECOCE DI CASI SOSPETTI DI COVID-19 TRA I RESIDENTI E GLI OPERATORI 3,5 2,8 3,8

5. PREPARAZIONE DELLA STRUTTURA E GESTIONE DEI CASI SOSPETTI O PROBABILI/CONFERMATI DI COVID -1 9 3,4 3,1 3,8

6. GESTIONE CLINICA DEL CASO CONFERMATO COVID-19 3,3 2,3 4,0

7. RIDURRE LE OCCASIONI DI CONTATTO DEI RESIDENTI CON CASI SOSPETTI/PROBABILI/CONFERMATI DI COVID 3,6 3,3 4,0

8. SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE DEI RESIDENTI E DEI VISITATORI ECCEZIONALMENTE AUTORIZZATI 3,0 2,6 3,8

9. PROMEMORIA PER PROMUOVERE I COMPORTAMENTI CORRETTI 3,2 2,0 4,0

10. MISURE PER LA GESTIONE DI COMPAGNI DI STANZA E ALTRI CONTATTI STRETTI DI UN CASO DI COVID-19 3,7 3,0 4,0

11. MONITORAGGIO DELL’IMPLEMENTAZIONE DELLE SUDDETTE INDICAZIONI 3,0 2,5 3,5

Fig. 5 - I risultati dell’assessment: visione d’insieme dei dati aggregati

La rappresentazione riporta il punteggio medio, i punteggi minimi e i punteggi massimi riscontrati per ogni singolo item. La distribuzione dei punteggi medi complessivi dall’autovalutazione varia da 2,0 a 4,0.

(12)

La tabella seguente riassume per i diversi item il punteggio medio, il numero complessivo di azioni di mitigazione del rischio (193) e la relativa distribuzione percentuale.

Indicazioni ed elementi di valutazione Media N° Azioni % 1. Ra fforzamento dei programmi e dei principi

fondamentali di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza

3,3 18 9%

2. Forma zione e a ddestramento del personale per la corretta a dozione delle misure di

prevenzione, protezione e precauzioni di isola mento

3,1 31 16%

3. Misure di ca ra ttere organizzativo per prevenire l’ingresso di casi sospetti/probabili/confermati di Covid-19 in struttura residenziale

sociosa nitaria

3,6 23 12%

4. Sorveglia nza a ttiva e identificazione precoce di ca si sospetti di Covid-19 tra i residenti e gli opera tori

3,5 10 5%

5. Prepa razione della struttura e gestione dei ca si

sospetti o probabili/confermati di Covid-19 3,4 59 31%

6. Gestione clinica del caso confermato Covid-19 3,3 7 4%

7. Ridurre le occa sioni di contatto dei residenti con ca si sospetti/probabili/confermati di Covid-19

3,6 7 4%

8. Sensibilizza zione e formazione dei residenti e

dei visita tori eccezionalmente a utorizzati 3,0 14 7%

9. Promemoria per promuovere i comportamenti

corretti 3,2 8 4%

10. Misure per la gestione di compagni di sta nza e

a ltri contatti stretti di un ca so di Covid-19 3,7 3 2%

11. Monitoraggio dell’implementazione delle

suddette indicazioni 3,0 13 7%

Media complessiva e numero di a zioni 3,3 193

Tab. VII – Punteggio medio, numero di azioni per la mitigazione del rischio e distribuzione percentuale

(13)

Progetto TITONE v.9 del 07-09-20 Pagina 13 di 16

La media complessiva delle strutture interessate è di 3,3 mentre le strutture hanno identificato da 24 a 46 azioni di mitigazione del rischio.

È utile sottolineare che la finalità dell’articolo non è quella di fare confronti tra le strutture, ma quella di fornire una visione d’insieme dei risultati e permettere alle strutture che hanno partecipato al progetto e ad altre che lo potranno essere in un prossimo futuro, di collocarsi in un dato contesto.

La fotografia è quella rilevata nel momento dell’assessment. A seguito dell’avvio dei piani di mitigazione dei rischi, molto probabilmente, le stesse strutture che hanno partecipato al Progetto TITONE oggi potrebbero avere un diverso livello di adesione alle

“Indicazioni sugli ambiti di prevenzione e preparazione della struttura alla gestione di eventuali casi sospetti, probabili, confermati COVID-19”

del 17 aprile 2020.

Dall’analisi della dispersione dei dati per capitolo del documento dell’ISS oggetto dell’assessment (vedi Fig. 6) emerge che le aree principali di miglioramento riguardano:

 La formazione e addestramento del personale per la corretta adozione delle misure di prevenzione (cap. 2);

 La sensibilizzazione e formazione dei residenti e dei visitatori (cap.8);

 Il monitoraggio dell’implementazione delle indicazioni (cap. 11).

Media: 3,3

Fig. 6 – Requisiti ISS e livello di copertura emerso dall’assessment

(14)

5. Le conclusioni

Il Progetto TITONE sviluppato nell’ambito delle strutture ha permesso di raggiungere gli obiettivi definiti e presentati al lancio operativo del progetto:

1. Supportare la struttura nell’effettuare una auto-valutazione rispetto alle indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità per la prevenzione del rischio COVID-19 per il proprio contesto residenziale;

2. Produrre una relazione di sintesi con i risultati della struttura contenente i dati relativi alle evidenze rispetto all’aderenza ai requisiti e le eventuali priorità di intervento per il presidio dei r ischi COVID-correlati.

A livello complessivo il Progetto TITONE ha permesso di aver e una visione d’insieme, partecipata in modo omogeneo, dello stato di adesione delle raccomandazioni dell’ISS e le azioni prioritarie di mitigazione del rischio sono state sviluppate nell’ambito delle aree con punteggio inferiore alla media complessiva di aderenza alle indicazioni ma anche, in taluni casi, dove il punteggio era superiora alle media della struttura ma le organizzazioni hanno in ogni caso ritenuto opportuno intervenire.

Nell’ambito degli undici capitoli delle indicazioni dell’ISS (Rev.1 del 17 aprile 2020), le priorità di intervento sono state relative a sei capitoli nell’ambito dei quali sono state sviluppate l’82% delle azioni di mitigazione del rischio:

 Capitolo 5. Preparazione della struttura e gestione dei casi sospetti o probabili/confermati di COVID-19 (31% delle azioni);

 Capitolo 2. Formazione e addestramento del personale per la corretta adozione delle misure di prevenzione, protezione e precauzioni di isolamento (16%);

 Capitolo 3. Misure di carattere organizzativo per prevenire l’ingresso di casi sospetti/probabili/confermati di covid-19 in struttura residenziale sociosanitaria (12%);

 Capitolo 1. Rafforzamento dei programmi e dei principi fondamentali di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza (9%);

 Capitolo 8. Sensibilizzazione e formazione dei residenti e dei visitatori eccezionalmente autorizzati (7%);

 Capitolo 11. Monitoraggio dell’implementazione delle suddette indicazioni (7%).

(15)

Progetto TITONE v.9 del 07-09-20 Pagina 15 di 16

La check list oggi adottata è stata aggiornata a seguito della revisione del documento dell’ISS del 24 agosto 2020 Rev.2 ed è applicata nei nuovi progetti.

In merito ai feedback ricevuti da parte delle strutture che hanno partecipato al Progetto TITONE si può sintetizzare quanto segue:

 La conduzione del self-assessment ha permesso di comprendere passaggi non sempre noti e condivisi tra i diversi professionisti;

 Vi è stata possibilità di confronto su vari aspetti di uno stesso tema da parte di professionisti con punti di vista diversi;

 La progettualità ha permesso di innalzare il livello di attenzione su aspetti che, considerati singolarmente, possono risultare sottovalutati nella loro complessità;

 L’esito del lavoro ha permesso di disporre di un report strutturato per comunicare in maniera puntuale ed argomentata con le istituzioni e le diverse parti interessate.

Dai risultati ottenuti emerge l’utilità di applicazione dello str umento nell’ambito della singola struttura residenziale, ma anche che la progettualità potrebbe essere sviluppata nel contesto della rete delle strutture residenziali di gruppo e/o di singola Azienda Sanitaria Locale (ASL o ULSS).

Un approccio sistemico permette di sviluppare una visione d’insieme territoriale che permetterà di attivare, con gruppi di lavoro interaziendali, la definizione delle modalità operative per tradurre nella pratica le barriere per i gap prioritari emersi a livello territoriale/regionale.

Ringraziamenti

Si ringra zia no le Direzioni delle Strutture Residenziali cita te nell’a rticolo, le loro Direzioni Sa nitarie, i Responsabili di Struttura, i Medici di riferimen t o , gli Infermieri, i Fisiotera pisti, gli Opera tori Socio Sanitari e gli a ltri opera tori d e lle strutture interessa te nelle progettua lità che, con il loro impegno, ha nno contribuito a lla ra ccolta delle informazioni ela borate e qui pubblicate.

(16)

Riferimenti bibliografici

1. Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 in strutture residenziali sociosanitarie Gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni - Versione del 17 aprile 2020;

2. Bizzarri G., Canciani M., Farina M. “Strategia e gestione del r ischio clinico nelle organizzazioni sanitarie Approcci, modalità, strumenti e risultati” Nuova Edizione– Edizione Franco Angeli (2018);

3. Masini C., Donati C., Di Iorio V., Bernabini M., Bandini S., Canciani M., Farina M., Altini A. “Self-Assessment rispetto alle Norme di Buona Preparazione (NBP) nei laboratori di galenica clinica per la definizione delle priorità di intervento: Applicazione operativa nell’ambito dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (I.R.S.T.) S.r.l. IRCCS” Edizioni Maya Idee 2019;

4. Zandonà E., Penna A., Angaramo M., Ponzetti C., Canciani M., Farina M. – “La gestione del rischio clinico in Regione Piemonte ” - L’Ospedale di A.N.M.D.O. – Marzo 2017;

5. Cox M.C., Hohaus S., Annibali O., Battistini R., Tesei C., Canciani M., Farina M. “La gestione del rischio clinico nell’ambito della r ete ematologica del Lazio per i linfomi” Frammenti Educational Edizione Maya Idee – 2016;

6. Farina M., De Paoli G., Canciani M. “Analysis of the approch to r isk management in oncology centers: results of a survey in Italy – Tumori Journal Wichtig Publishing - 2016.

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