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Piano d Azione del FLAG Veneziano. Promuovere lo sviluppo dell economia marittima e lagunare della costa veneziana

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Academic year: 2022

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Piano d’Azione del FLAG Veneziano

“Promuovere lo sviluppo dell’economia marittima e lagunare della costa veneziana”

Bando per la realizzazione dell’azione 6

“Riduzione degli effetti degli interventi infrastrutturali lungo la fascia costiera e gli ambienti lagunari”

Elaborato Progettuale

Valutazione degli effetti socio-economici e produttivi della tempesta Vaia (autunno 2018) nel settore della pesca ed acquacoltura nel compartimento

marittimo di Venezia

Settembre 2019

Soggetto proponente

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_____________________________________________________________________________________Pag. 2 di 13

1. PREMESSA

I cambiamenti climatici in atto stanno comportando diversi effetti sia a livello globale che a livello locale; i macro effetti sono:

• temperature in aumento;

• andamento delle precipitazioni sta variando,

• ghiaccio e neve si stanno sciogliendo;

• livello medio del mare che si sta innalzando a livello globale.

A livello locale si stanno osservando fenomeni meteo marini di intensità elevata che si presentano sempre più frequentemente e che vanno a mutare sia la morfologia della costa che le componenti biologiche marine, influenzando molto le attività di pesca e di allevamento svolte entro le 3 miglia.

L’ultimo episodio di elevata portanza si è verificato a fine ottobre 2018, quando tra sabato 27 e le prime ore di martedì 30 ottobre, l’Italia è stata colpita da una tra le più intense fasi perturbate, complesse e rovinose degli ultimi anni, a causa della profonda depressione “Vaia” che, soprattutto lunedì 29 ottobre, ha attivato violentissime raffiche di scirocco, mareggiate, straordinarie onde di marea sull’alto Adriatico, e piogge alluvionali soprattutto sulle Alpi orientali. Questa fase di maltempo è poi proseguita fino al 5 novembre comportando diversi danni sia nell’entro terra che nella parte a mare della Regione del Veneto.

Foto 1.1: Esempio di erosione di litorali durante le mareggiate del 2016.

Foto 1.2. Esempio di erosione dei litorali durante la tempesta Vaia.

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Foto 1.3: Esempio di alberi sradicati in montagna e di quelli spiaggiati a seguito della tempesta Vaia.

A seguito della delibera del Consiglio dei Ministri dell’8 novembre 2018 e Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 558 del 15 novembre 2018 sono stati previsti i “PRIMI INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE IN CONSEGUENZA DEGLI ECCEZIONALI EVENTI METEREOLOGICI CHE HANNO INTERESSATO IL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO, DAL 27 OTTOBRE AL 5 NOVEMBRE 2018”.

Questi interventi, necessari per la protezione della costa veneta, andranno a modificare gli areali di pesca già intaccati dalla volenza della tempesta stessa, per cui vi sarà un effetto cumulativo delle azioni proprie della tempesta e di quello che le opere di ripristino e difesa comporteranno.

2. OBIETTIVI

Il presente progetto si pone come obiettivi una analisi completa di tutto il settore della pesca ed acquacoltura interessato dai fenomeni generati dalla tempesta VAIA, con lo scopo di fornire una quantificazione sia degli impatti diretti derivanti dall’evento meteorologico che degli effetti di natura antropica successivi e dovuti principalmente alle opere di tutela della linea di costa.

Nel presente progetto si cercherà anche di valutare se una possibile riconversione e/o ristrutturazione di parte del settore è possibile verso forme reddituali differenti, connesse o meno al mondo della pesca ed acquacoltura.

3. RILEVANZA STRATEGICA

L’aumento degli eventi meteo marini avversi con annesse mareggiate hanno incrementato il numero di interventi a risanamento dei tratti litoranei colpiti, con la necessità di azioni di movimentazione della sabbia, che in molti casi collidono con la risorsa molluschi bivalvi e con le attività di pesca ad essa annesse.

Ad esempio il progetto di realizzazione di pennelli perpendicolari alla linea di costa nel comune di Jesolo (Aldabra) rappresenta un intervento infrastrutturale che entra in conflitto con la risorsa molluschi bivalvi della specie Chamelea gallina (vongola di mare) e rientra nella strategia messa in atto dal FLAG del Veneziano con l’Azione 6, che intende limitare al massimo gli effetti negativi di simili opere sulla fauna macrozoobentonica di fondale e sulle attività di pesca che creano la loro economia in questo settore.

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_____________________________________________________________________________________Pag. 4 di 13 Nel dettaglio Aldabra interferisce con un polo riproduttore per C. gallina (Regione Veneto – Co.Ge.Vo.

Venezia e Chioggia, 2016), che rappresenta un’area interdetta alla pesca, ma con elevata valenza ecologica, in quanto presenta al suo interno una concentrazione di organismi con elevata potenzialità riproduttiva, in grado di mantenere e sostenere il reclutamento annuale della specie per parte dell’ambito jesolano.

Altri interventi al largo in aree destinate al dragaggio delle sabbie per azioni di ripascimento potrebbero interferire con altre attività quali le nasse per seppie come già successo sempre nel litorale di Jesolo- Cortellazzo negli anni 2013-2014 dove le azioni di dragaggio e movimentazione delle imbarcazioni di trasporto sabbia hanno comportato lo spostamento per diversi giorni delle nasse dei pescatori.

Un effetto importante direttamente connesso con i fenomeni meteomarini è rappresentato dal rischio di contaminazione delle acque derivante dallo sversamento in mare di elevate quantità di acqua dolce; queste possono portare all’accumulo nei molluschi bivalvi di elevate quantità di colifecali che comportano la declassificazione da acque di tipo A (prodotto idoneo al consumo immediato) ad acqua di tipo B (prodotto che necessita di un processo di depurazione). Questa problematica oltre ad interessare i banchi naturali di vongole può anche interessare gli impianti di mitilicoltura presenti nel compartimento marittimo di Venezia.

Esempio di interferenza tra un'area di dragaggio e le nasse

Esempio di attività di spostamento ante dragaggio per ripascimento

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4. INQUADRAMENTO DELL’AREA

L’area oggetto della presente proposta progettuale si estende dalla foce del fiume Tagliamento (confine con la regione Friuli Venezia Giulia e con il compartimento marittimo di Monfalcone) alla bocca di Porto di Chioggia (confine tra i compartimenti marittimi di Venezia e Chioggia).

L’estensione costa-mare aperto può essere suddivisa principalmente in due grandi segmenti:

• entro le 3 miglia (con una ulteriore suddivisione entro e fuori del primi miglio)

• oltre il limite delle 3 miglia.

Anche a causa dell’enorme mole di detriti scesi a mare e degli stravolgimenti a ridosso della linea di costa l’area maggiormente interessata dagli effetti di Vaia dovrebbe essere quella interna alle 3 miglia, se non proprio la porzione entro il primo miglio.

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5. ATTIVITÀ PROGETTUALI

Il presente progetto si articola in un serie di attività elencate di seguito e descritte successivamente:

• WP1: Analisi del settore alieutico e delle imprese che lo compongono prima e dopo il passaggio della tempesta VAIA

• WP2: Analisi socio economica del settore alieutico prima e dopo il passaggio della tempesta VAIA

• WP3: Analisi degli interventi infrastrutturali già eseguiti in emergenza e di futura programmazione

• WP4: Analisi spaziale e socio economica degli interventi infrastrutturali rispetto al settore alieutico

• WP5: Verifica di possibile riconversione/ristrutturazione del settore alieutico

5.1 WP1 - Analisi del settore alieutico e delle imprese che lo compongono prima e dopo il passaggio della tempesta VAIA

Una ricognizione generale del settore della pesca ed acquacoltura nel Compartimento Marittimo di Venezia consentirà di avere una consapevolezza di quelli che sono stati i settori maggiormente interessati dal fenomeno Vaia. Verranno anche interpellati i rappresentati dell’associazionismo alieutico per capire anche da loro quali sono stati i settori maggiormente interessati.

L’analisi verterà su una suddivisione spaziale della fascia costiera del Compartimento Marittimo di Venezia che comprenderà i segmenti:

• 0-1 mn: settore interessato principalmente dalla pesca con reti da posta, dalla pesca con nasse e nassini e dalla pesca con draghe idrauliche (specie vongola)

• 1-3 mn: settore interessato principalmente dalle sole reti da posta e dai nassini da canoce e lumachine

• Oltre 3 mn: settore interessato principalmente dalle pesche a traino, dalle draghe idrauliche (specie fasolaro) e in minima parte da reti da posta

Le imprese di pesca con le relative imbarcazioni verranno suddivise per mestiere e per ambito spaziale e verrà verificato lo stato dell’arte nei periodi antecedenti ed in quelli successivi alla tempesta, in modo da verificare l’eventuale incidenza diretta del fenomeno.

Verranno inoltre verificate le imprese che operano nel settore dell’acquacoltura e che hanno avuto problematiche connesse al passaggio della tempesta Vaia.

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Esempi di pesca con attrezzi da posta

Esempi di pesca con imbarcazioni a traino (strascico e draga idraulica)

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5.2 WP2 - Analisi socio economica del settore alieutico prima e dopo il passaggio della tempesta VAIA

In questa fase verranno analizzati gli effetti che la tempesta Vaia ha provocato nel breve periodo (ad esempio con la perdita di prodotto pronta vendita o con danni a impianti o imbarcazioni) e nel medio lungo periodo (ad esempio con fenomeni di moria connessi, con cambio delle qualità dell’acqua o con difficoltà di reclutamento per gli anni seguenti).

La perdita di prodotto nell’immediato ha causato mancati introiti che si sono ripercossi nella filiera locale, inoltre gli eventuali danni a strutture o imbarcazioni hanno comportato perdita di giorni di lavoro oltre che dispendio economico per le riparazioni e le operazioni di sistemazione alle condizioni operative presenti prima dell’evento Vaia. Altro fattore oggetto di analisi saranno anche le perdite di attrezzature da pesca professionale, che sono andate distrutte o rese introvabili durante le giornate di eventi eccezionali.

I danni a medio-lungo periodo però potrebbero essere anche maggiori, in quanto vanno ad intaccare un complesso sistema biologico costituito da diverse fasi progressive che iniziano con il reclutamento, e proseguono con aree di sverno e riparo, habitat costieri propri che potrebbero essere stati cambiati dalla forza degli eventi meteomarini congiunti con l’enorme sversamento di acqua dolce dai fiumi o dalla forza delle onde (come successo nell’inverno 2012, quando la tempesta di Febbraio ha distrutto gli scanni sotto costa azzerando i banchi naturali di cannolicchi).

Alcuni settori della pesca hanno già avviato particolari azioni per velocizzare il processo di recupero ambientale (ad esempio i Co.Ge.Vo. hanno effettuato nell’immediato e nella primavera 2019 uno spostamento di vongole nelle aree antistanti Caorle-Bibione a fine di coadiuvare la ripresa degli stcok), mentre per altri gli effetti vanno valutati con continue osservazioni (ad esempio le attività con reti da posta o con nasse).

5.3 WP3 - Analisi degli interventi infrastrutturali già eseguiti in emergenza e di futura programmazione

Una ricognizione presso gli enti preposti alla difesa della costa (Regione del Veneto - Genio Civile) consentirà di raccogliere tutte le informazioni dettagliate sugli effetti della tempesta Vaia lungo la costa del Compartimento Marittimo di Venezia.

Dovranno essere raccolte informazioni circa la tipologia di danno, la localizzazione e l’estensione dello stesso; contestualmente verranno anche raccolte informazioni circa le attività già eseguite nei mesi successivi all’evento e quelli programmati per rendere più sicura la linea di costa nell’area che va da foce Tagliamento alla bocca di Porto di Chioggia.

L’elenco degli interventi verrà convertito in una mappa georiferita con indicate:

le priorità di intervento,

la tipologia di intervento (ad esempio semplice ripascimento costiero o modica/costruzione di nuove opere di difesa)

le tempistiche di inizio e fine delle attività

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Esempi di attività di interventi infrastrutturali a mare

5.4 WP4 - Analisi spaziale e socio economica degli interventi infrastrutturali rispetto al settore alieutico

Successivamente alla ricognizione degli interventi ed alla loro geolocalizzazione e calendarizzazione verrà verificato, con la sovrapposizione dello strato informativo degli interventi a difesa della linea di costa con quello delle attività, se vi sono delle potenziali interferenze andando a stimare sia l’estensione spaziale che quella temporale del conflitto inter-settoriale.

Verranno analizzati tutti i potenziali rischi cui i comparti della pesca e dell’acquacoltura potrebbero essere interessati durante la fase di cantierizzazione degli interventi e quali potrebbero essere le potenziali minacce dal punto di vista produttivo e socio economico nel medio periodo.

5.5 WP5 - Verifica di possibile riconversione/ristrutturazione del settore alieutico

Il verificarsi di eventi meteomarini particolarmente avversi negli ultimi anni è un fenomeno in costante incremento, che di tanto in tanto si verifica anche nelle stagioni intermedie (primavera ed autunno), e rischia di apportare modificazioni anche significative ai settori della pesca ed acquacoltura.

La possibilità di riconvertire o anche ristrutturare parte del settore alieutico verso attività differenti rispetto a quelle attualmente svolte potrebbe garantire nuove opportunità reddituali senza comportare una perdita di posti di lavoro. Nel 2010 a seguito dell’entrata in vigore del regolamento del Mediterraneo (Reg. CE 1967/2006) molti operatori che si sono visti preclusa l’attività di pesca entro le 3 miglia si sono riconvertiti ad altre attività quali ad esempio la pesca con attrezzi da posta.

Una analisi delle possibili alternative alle attuali attività, con l’inserimento di aspetti innovativi legati alla tecnologia, ai servizi ecosistemici, alle opportunità create dal settore turistico, potrebbe consentire di offrire agli addetti del settore delle risposte alle problematiche ed indirizzarli verso una nuova concezione del mestiere del pescatore o operatore ittico.

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6. CRONOPROGRAMMA

Le fasi del progetto si sviluppano in 18 mesi.

Cronoprogramma delle attività progettuali

Fasi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Progettazione e coordinamento in fase di

esecuzione delle attività Analisi delle tipologie dei mestieri della pesca

ed acquacoltura e delle imprese interesate

pre e post tempesta Vaia Analisi socio economica del settore pesca ed

acquacoltura pre e post tempesta Vaia

(verifica impato diretto del VAIA) Analisi degli interventi infrastrutturali a

protezione e ripristino dei litorali eseguiti e di

prossima attuazione Analisi dell'impatto nel settore alieutico degli

interventi di protezione e ripristino Verifica della possibile riconversione e/o

ristrutturazione di parte del settore della

pesca e acquacoltura Comunicazione e realizzazione evento

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7. QUADRO ECONOMICO

Si riporta di seguito uno schema dei costi previsti per la realizzazione delle fasi del progetto.

Quadro economico generale Progettazione e coordinamento in fase di esecuzione delle attività

5.500,00 Analisi delle tipologie dei mestieri della pesca ed acquacoltura e

delle imprese interesate pre e post tempesta Vaia

8.400,00

Analisi socio economica del settore pesca ed acquacoltura pre e post tempesta Vaia (verifica impato diretto del VAIA)

7.500,00

Analisi degli interventi infrastrutturali a protezione e ripristino dei litorali eseguiti e di prossima attuazione

7.800,00 Analisi dell'impatto nel settore alieutico degli interventi di

protezione e ripristino

11.000,00

Verifica della possibile riconversione e/o ristrutturazione di parte del settore della pesca e acquacoltura

12.000,00

Comunicazione e realizzazione evento 6.500,00

Totale 58.700,00

8. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

Il sostegno richiesto ed approvato dopo le valutazioni tecniche sarà erogato in conto capitale.

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9. CRITERI DI SELEZIONE

Codice Criterio Criterio Auto-

Punteggio Descrizione T1

L'operazione prevede interventi coerenti (Ic) con almeno un'azione/topic di un pilastro del Piano di Azione EUSAIR

1

Il progetto è coerente con il pilastro della qualità ambientale in quanto tenta di armonizzare gli eventi naturali con le azioni di protezione ambientale e con le attività di pesca

O1

L’operazione è volta a fornire un protocollo d’azione per la gestione delle controversie inter- settoriali

1

Il progetto prevede di analizzare le controversie potenziali tra interventi infrastruttrali ed il settore alieutico

O2

Numero di organismi tecnici o

scientifici coinvolti 0.6

L’esecuzione di parte delle attività sarà effettuata da un Istituto di Ricerca riconosciuto dal MIPAAFT

O3

Numero di imprese coinvolte

nell'operazione 1

Le attività coinvolgono potenzialmente tutte le imprese di pesca del Compartimento Marittimo di Venezia

O4

L’operazione prevede iniziative che interessano compartimenti marittimi in cui ricadono habitat protetti dalla normativa nazionale o comunitaria attuate in conformità ai vincoli vigenti

0.5 L’attività si effettua nel Compartimento Marittimo di Venezia

O5

L’operazione è volta a fornire un contributo per una migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche marine

0.8

Una migliore conoscenza tra l’interazione degli interventi di difesa previsti e le attività alieutiche può consentire una migliore gestione delle stesse risorse alieutiche

O6

L’operazione prevede la preparazione, compresi studi, elaborazione, monitoraggio e aggiornamento di piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca in

relazione interventi

infrastrutturali previsti nella fascia costiera a tutela dell’ambiente

0.8

Scopo principale del progetto è verificare quali saranno e dove si svolgeranno i principali interventi infrastrutturali marini con l’obiettivo di circoscrivere e limitare le problematiche tra i vari attori

O8

L’operazione prevede iniziative volte alla mappatura delle principali attività di pesca ed acquacoltura in relazione interventi infrastrutturali previsti nella fascia costiera a tutela dell’ambiente

1

Uno degli output del progetto previsti è proprio la mappatura delle attività di pesca ed acquacoltura rispetto alle azioni infrastrutturali previste

O9

L’operazione prevede attività di comunicazione e divulgazione dei risultati

0.6 A fine progetto sarà effettuato un incontro per la divulgazione dei risultati

L’autopunteggio risultante in attesa della valutazione istruttoria è pari a 7,3.

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10. INDICATORI SPECIFICI DI REALIZZAZIONE

In base a quanto riportato nel PdA del VeGAC gli indicatori di realizzazione dell’Azione 6 sono:

• n. documenti di pianificazione e gestione

• n. valutazioni integrate

ed i target al 2023 i seguenti:

• Adozione a regime di un Protocollo integrato di gestione delle interferenze inter-settoriali

• Operatività a regime di un’opera di servizio per le imprese di pesca (porto peschereccio, ecc.)

Il presente progetto realizza n. 1 valutazione integrata tra le opere infrastrutturali previste a seguito della tempesta Vaia e le attività di pesca ed acquacoltura.

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