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Roma Capitale: presentato lo studio dell'Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici

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Academic year: 2022

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(1)

LA SPESA DELLE FAMIGLIE

PER TRIBUTI E SERVIZI PUBBLICI LOCALI NELLE GRANDI CITTA’

27 settembre 2016

Sala Piccola della Protomoteca

(2)

L’analisi sulla spesa delle famiglie per tributi e servizi locali…

• Delinea 4 diverse famiglie caratterizzate da specifici profili sociali, di reddito e di utilizzo dei servizi locali

• Applica alle famiglie i tributi locali, le tariffe e le

agevolazioni per servizi in vigore nelle 9 principali città italiane

• Confronta la spesa complessiva annua, le soglie e i

criteri di agevolazione riservati alle varie famiglie nelle diverse città inserendo l’analisi nel contesto economico di riferimento

• Delinea 4 diverse famiglie caratterizzate da specifici profili sociali, di reddito e di utilizzo dei servizi locali

• Applica alle famiglie i tributi locali, le tariffe e le

agevolazioni per servizi in vigore nelle 9 principali città italiane

• Confronta la spesa complessiva annua, le soglie e i

criteri di agevolazione riservati alle varie famiglie nelle

diverse città inserendo l’analisi nel contesto economico

di riferimento

(3)

Territorio e bacino di utenza:

le grandi città italiane nel 2016

100.000 abitanti

Fonte: elaborazioni ASPL su dati Istat

(4)

-6%

-4%

-2%

0%

2%

4%

6%

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Indice generale (NIC) servizi non regolati servizi a regolazione locale servizi a regolazione nazionale Potere d'acquisto delle famiglie

Indici di variazione dei prezzi e del potere d'acquisto delle famiglie

90 100 110 120 130 140 150 160

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Andamento dei prezzi e del potere d'acquisto delle famiglie (base 2002 = 100)

Potere d’acquisto delle famiglie, prezzi al consumo e prezzi dei servizi secondo il tipo di regolazione

Fonte: elaborazioni ASPL su dati Istat

(5)

Fonte: elaborazioni ASPL su dati Istat

Andamento percentuale della disoccupazione generale e giovanile

8,5 6,1

12,6 11,6 11,4

22,0 20,2

42,6

37,5

39,2

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 I sem 2016

lug-16

tasso di disoccupazione (da 15 anni in su) tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni)

La recente evoluzione del mercato del lavoro nella prima parte del 2016 mostra che:

Il tasso di disoccupazione segue un andamento oscillante ma in tendenziale diminuzione

La disoccupazione fra i giovani, in rapida diminuzione nel corso dei primi mesi dell’anno, si impenna però di nuovo in estate, tornando a livelli superiori a quelli di gennaio

Il tasso di occupazione, dopo un primo semestre di continua crescita (dal 56,8% al 57,4%, un livello che non si rilevava dal 2009), a luglio registra una nuova flessione (-0,1%)

Il tasso di attività, in crescita durante tutto il periodo della crisi, a giugno tocca il massimo assoluto rispetto all’intero decennio (65%), ma poi perde lo 0,2% in luglio

La recente evoluzione del mercato del lavoro nella prima parte del 2016 mostra che:

Il tasso di disoccupazione segue un andamento oscillante ma in tendenziale diminuzione

La disoccupazione fra i giovani, in rapida diminuzione nel corso dei primi mesi dell’anno, si impenna però di nuovo in estate, tornando a livelli superiori a quelli di gennaio

Il tasso di occupazione, dopo un primo semestre di continua crescita (dal 56,8% al 57,4%, un livello che non si rilevava dal 2009), a luglio registra una nuova flessione (-0,1%)

Il tasso di attività, in crescita durante tutto il periodo della crisi, a giugno tocca il massimo assoluto rispetto all’intero decennio (65%), ma poi perde lo 0,2% in luglio

(6)

3,6 3,5

6,1 6,5

4,5

1,4 1,0

4,9

3,6 2,0

11,2

0 3 6 9 12

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

famiglie in stato di povertà

over 65

coppia con 1 figlio

2 figli minori

10,5 9,8 10,4

14,4

6,3 6,2

5,2

11,3 8,9

8,8

20,2

5 9 13 17 21

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Percentuale di famiglie in stato di povertà relativa ed assoluta

Fonte: elaborazioni ASPL su dati Istat

(7)

Cambiamento del contesto economico di riferimento negli ultimi 10 anni

• I prezzi dei servizi regolati a livello locale sono aumentati 2,5 volte di più dell’inflazione

• La dinamica delle tariffe dei servizi pubblici locali è stata individuata dall’Istat fra le cause primarie del diminuito potere d’acquisto delle famiglie

• La povertà è aumentata soprattutto per le famiglie con figli minori

• La disoccupazione è quasi raddoppiata, raggiungendo livelli molto preoccupanti soprattutto per i giovani

• Dall’inizio della crisi (2008), solo nel 2015 si vedono i primi segnali di una ripresa ancora fragile

• I prezzi dei servizi regolati a livello locale sono aumentati 2,5 volte di più dell’inflazione

• La dinamica delle tariffe dei servizi pubblici locali è stata individuata dall’Istat fra le cause primarie del diminuito potere d’acquisto delle famiglie

• La povertà è aumentata soprattutto per le famiglie con figli minori

• La disoccupazione è quasi raddoppiata, raggiungendo livelli molto preoccupanti soprattutto per i giovani

• Dall’inizio della crisi (2008), solo nel 2015 si vedono i primi segnali di

una ripresa ancora fragile

(8)

Tariffe dei servizi locali e agevolazioni dall’introduzione dell’euro (2002/2014)

Dopoguerra: prezzi politici dei servizi pubblici monopolistici e sussidi incrociati

Anni ‘90: liberalizzazione della vendita di energia e gas → tendenziale allineamento dei prezzi energetici ai costi

Anni 2000 (euro): vincoli esterni di bilancio → i prezzi dei

servizi pubblici locali aumentano più dell’inflazione (min +0,2%/max +3,8%, media periodo +1,4%)

2009-2015 (crisi): il differenziale fra prezzi dei servizi locali e inflazione

aumenta sensibilmente (min+0,6%/max+4,5%, media periodo +2,2%) Applicazione ai servizi pubblici del concetto di fabbisogni e costi standard

Dopoguerra: prezzi politici dei servizi pubblici monopolistici e sussidi incrociati

Anni ‘90: liberalizzazione della vendita di energia e gas → tendenziale allineamento dei prezzi energetici ai costi

Anni 2000 (euro): vincoli esterni di bilancio → i prezzi dei

servizi pubblici locali aumentano più dell’inflazione (min +0,2%/max +3,8%, media periodo +1,4%)

2009-2015 (crisi): il differenziale fra prezzi dei servizi locali e inflazione

aumenta sensibilmente (min+0,6%/max+4,5%, media periodo +2,2%) Applicazione ai servizi pubblici del concetto di fabbisogni e costi standard

(9)

C

Coppia con figlio studente (50, 40 e 16 anni)

Lavoro dipendente + professione Reddito: 20.000 + 30.000 euro Abitazione di proprietà: 120 mq Signorile (A1) in semicentro

D

Coppia con 2 figli (40, 35, 6 e 2 anni) Due lavoro dipendente Reddito: 16.500 + 13.308 euro Abitazione di proprietà: 100 mq Economica (A3) in semiperiferia

Le famiglie

A

Anziano solo (73 anni) Pensione

Reddito: 13.299 euro

Abitazione di proprietà: 53 mq Economica (A3) in semiperiferia

B

Giovane coppia (24 e 27 anni)

Lavoro precario + disoccupazione

Reddito: 16.205 euro

Abitazione di proprietà: 78 mq

Popolare (A4) in periferia

(10)

330 mc abbonamento annuale 1 contrassegno residente + 12 soste da 3h in centro + 16 soste da 2h e 6 soste da 8h in semicentro

2+2 museo, 2+2 mostra

1 nido + 1 mensa primaria:

tempo pieno, 9 mesi

4 x 100 mq

250 mc

abbonamento annuale bbbbstudente + 40 biglietti singoli

4 corse aeroporto

1 contrassegno residente + 10 soste/mese da 4h in semicentro per 10 mesi

2+1 museo, 2+1 mostra, 2 teatro, 2 opera

3 x 120 mq

90 mc

abbonamento annuale over70 4 corse urbane medie

1 museo, 1 mostra, 1 teatro, 1 abb. Opera

1 x 53 mq

170 mc abbonamento annuale 10 soste da 2h in centro e 12

soste da 4h in semicentro 2 mostra

2 x 78 mq

Uso dei servizi

(11)

C

Coppia con figlio studente (50, 40 e 16 anni)

Lavoro dipendente + professione Reddito: 20.000 + 30.000 euro Abitazione di proprietà: 120 mq Signorile (A1) in semicentro

D

Coppia con 2 figli (40, 35, 6 e 2 anni) Due lavoro dipendente Reddito: 16.500 + 13.308 euro Abitazione di proprietà: 100 mq Economica (A3) in semiperiferia

Spesa della famiglia A

A

Anziano solo (73 anni) Pensione

Reddito: 13.299 euro

Abitazione di proprietà: 53 mq Economica (A3) in semiperiferia

B

Giovane coppia (24 e 27 anni)

Lavoro precario + disoccupazione

Reddito: 16.205 euro

Abitazione di proprietà: 78 mq

Popolare (A4) in periferia

(12)

262 350

164

270 322 336

270 283

189 177 129

160

139

206 98 105

138 106

101 112 159

130

87

151

143 133 217

162

230 175 244 150

200

294

155

300

345

190 310

250

41 43

44

37

48

32

46

42

45

36 298

198

756

255

330

454 310

134

134

112

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1.000 1.100 1.200 1.300 1.400

Media ROMA Milano Napoli Torino Palermo Genova Bologna Firenze Bari

euro / anno

Tributi locali Rifiuti Acqua Tpl Taxi Cultura

A: la spesa per tributi e servizi locali dell’anziano nelle grandi città

(13)

Città Spesa (euro/anno)

Milano 1.390,58

Palermo 1.360,35

Genova 1.325,77

Napoli 1.211,79

Media 1.133,65

Torino 1.095,85

Roma 1.029,34

Firenze 1.008,51

Bari 917,78

Bologna 862,84

Famiglia A: considerazioni sulla spesa comparata

• variabilità fra spesa massima e minima:

47% rispetto alla media

• la spesa a Roma è inferiore alla media del 9% (al IV posto fra le città più

economiche)

• La città più costosa è Milano, penalizzata dall’elevato costo

dell’abbonamento all’opera, senza il quale sarebbe la città più economica, sia per i tributi che per i servizi locali

• Se non si tenesse conto della spesa per

la cultura, la città più costosa diventa

Genova, la più economica Milano e la

spesa a Roma sarebbe quella mediana,

praticamente allineata alla media (-1%)

(14)

C

Coppia con figlio studente (50, 40 e 16 anni)

Lavoro dipendente + professione Reddito: 20.000 + 30.000 euro Abitazione di proprietà: 120 mq Signorile (A1) in semicentro

D

Coppia con 2 figli (40, 35, 6 e 2 anni) Due lavoro dipendente Reddito: 16.500 + 13.308 euro Abitazione di proprietà: 100 mq Economica (A3) in semiperiferia

Spesa della famiglia B

A

Anziano solo (73 anni) Pensione

Reddito: 13.299 euro

Abitazione di proprietà: 53 mq Economica (A3) in semiperiferia

B

Giovane coppia (24 e 27 anni)

Lavoro precario + disoccupazione

Reddito: 16.205 euro

Abitazione di proprietà: 78 mq

Popolare (A4) in periferia

(15)

353 445

204

459 398 410

336 352

230

346 239

304

245

361

182 161 250 223

170

253 329

262

163

337

290 293

398 357

497

367 290 125

330

294

310 300

395

300 310 250

78

72

98

135

66 48

96

58 84 48

14

22

24

18 10

24

10 22

0 200 400 600 800 1.000 1.200 1.400 1.600

Media ROMA Milano Napoli Torino Palermo Genova Bologna Firenze Bari

euro / anno

Tributi locali Rifiuti Acqua Tpl Sosta tariffata Cultura

B: la spesa per tributi e servizi locali

della coppia a basso reddito nelle grandi città

(16)

Famiglia B: considerazioni sulla spesa comparata

Città Spesa

(euro/anno)

Napoli 1.584,99

Genova 1.498,66

Firenze 1.312,24

Media 1.304,34

Bologna 1.300,16

Torino 1.264,61

Bari 1.264,41

Roma 1.229,39

Palermo 1.221,92

Milano 1.062,68

• variabilità fra spesa massima e minima:

40% rispetto alla media

• la spesa a Roma è inferiore alla media del 6% (al III posto fra le città più

economiche)

• la città più economica è Milano

• quella più costosa è Napoli, dove solo il servizio idrico presenta una spesa

inferiore alla media

(17)

C

Coppia con figlio studente (50, 40 e 16 anni)

Lavoro dipendente + professione Reddito: 20.000 + 30.000 euro Abitazione di proprietà: 120 mq Signorile (A1) in semicentro

D

Coppia con 2 figli (40, 35, 6 e 2 anni) Due lavoro dipendente Reddito: 16.500 + 13.308 euro Abitazione di proprietà: 100 mq Economica (A3) in semiperiferia

Spesa della famiglia C

A

Anziano solo (73 anni) Pensione

Reddito: 13.299 euro

Abitazione di proprietà: 53 mq Economica (A3) in semiperiferia

B

Giovane coppia (24 e 27 anni)

Lavoro precario + disoccupazione

Reddito: 16.205 euro

Abitazione di proprietà: 78 mq

Popolare (A4) in periferia

(18)

3.691 4.004

3.619

4.855

4.036

3.120 3.424 3.556

3.146 3.460 384

387

365

495

376

362

411 343

255

386 560

428

227

523

483

509

702 604

950

615 252

310

255

236

248

197

315 268

221 220 144

192

360

76

136

160

112 68

88 100 550

400

480

760

585

360

825

400 708 430

175 159

254

120

214

140

191

186 164

147

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.500 6.000 6.500 7.000 7.500

Media ROMA Milano Napoli Torino Palermo Genova Bologna Firenze Bari

euro / anno

Tributi locali Rifiuti Acqua Tpl Taxi Sosta tariffata Cultura

C: la spesa per tributi e servizi locali della coppia benestante

con un figlio studente alle superiori nelle grandi città

(19)

Città Spesa (euro/anno)

Napoli 7.065,05

Torino 6.078,32

Genova 5.979,91

Roma 5.952,17

Media 5.755,38

Milano 5.560,43

Firenze 5.531,28 Bologna 5.425,23

Bari 5.357,86

Palermo 4.848,22

Famiglia C: considerazioni sulla spesa comparata

variabilità fra spesa massima e minima:

39% rispetto alla media

la spesa a Roma è superiore alla media del 3% (al IV posto fra le città più care)

rispetto all’anno scorso (quando Roma era la città più cara): sono diminuite la spesa per la sosta, per i rifiuti e per la cultura;

l’acqua è aumentata meno della media;

trasporti e tributi comunali sono rimasti invariati mentre la media è aumentata

la città più economica è Palermo

quella più costosa è Napoli, a causa soprattutto dei tributi locali, ma anche

dell’elevato costo del servizio rifiuti e della

sosta

(20)

C

Coppia con figlio studente (50, 40 e 16 anni)

Lavoro dipendente + professione Reddito: 20.000 + 30.000 euro Abitazione di proprietà: 120 mq Signorile (A1) in semicentro

D

Coppia con 2 figli (40, 35, 6 e 2 anni) Due lavoro dipendente Reddito: 16.500 + 13.308 euro Abitazione di proprietà: 100 mq Economica (A3) in semiperiferia

Spesa della famiglia D

A

Anziano solo (73 anni) Pensione

Reddito: 13.299 euro

Abitazione di proprietà: 53 mq Economica (A3) in semiperiferia

B

Giovane coppia (24 e 27 anni)

Lavoro precario + disoccupazione

Reddito: 16.205 euro

Abitazione di proprietà: 78 mq

Popolare (A4) in periferia

(21)

623 808

372 737 729 754 614 644

423 530 340

381

277

486 256 334 385 286

266 390 833 674

304

710

752 781 1.036

882 1.452 904 290 125

330

294 310 300

395

300

310

250 141 99

144

243

153 90

185

96

146

110 1.459

1.164

1.972

1.305

2.331

1.242 933 1.627

1.341

1.219 740

456

1.064 535

1.065

810 687

931 614

495 30

24

30 12

40

24 68

22

42

5

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.500 6.000

Media ROMA Milano Napoli Torino Palermo Genova Bologna Firenze Bari

euro / anno

Tributi locali Rifiuti Acqua Tpl Sosta tariffata Asilo nido Mensa scolastica Cultura

D: la spesa per tributi e servizi locali della coppia

con due figli di 2 e 6 anni nelle grandi città

(22)

Città Spesa (euro/anno)

Torino 5.635,32

Bologna 4.787,05 Firenze 4.593,28

Milano 4.492,62

Media 4.455,61

Palermo 4.335,05

Napoli 4.321,02

Genova 4.302,80

Bari 3.902,71

Roma 3.730,60

Famiglia D: considerazioni sulla spesa comparata

• variabilità della spesa nelle città rispetto a una media di 4.454 euro/anno: 43%

• la spesa a Roma è la più bassa del

campione, inferiore alla media del 16%, nonostante l’onerosità dei tributi locali e del servizio rifiuti, grazie

all’economicità dei servizi scolastici (nido e soprattutto refezione), del trasporto pubblico (agevolazione regionale del 50% per Isee<15.000 euro) e in generale di tutti gli altri servizi

• La città più costosa è Torino, penalizzata

dall’elevato costo dei servizi scolastici

(23)

E se la famiglia D avesse un terzo figlio a Roma...?

808 381 674 125 99 1.164

456 24

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000

Spesa della famiglia D

sosta Tot 3.731

tributi rifiuti acqua tpl nido mensa cultura

808 409 515 125 99 1.31

8 170 24

+ 1 Tot 3.467

L’ISEE della famiglia D scende da 13.548 euro a 11.062 euro (è stato però abolito il Quoziente Roma)

La spesa rifiuti aumenta per una persona in più. Il nuovo ISEE non consente ancora l’esenzione

Aumenta il consumo idrico di 20 mc (350 mc/anno), ma l’Isee consente di abbassare la spesa totale

La spesa per servizi scolastici (con un bambino in più

iscritto al nido comunale) complessivamente diminuisce di 132 euro

LA SPESA COMPLESSIVA DIMINUISCE DI CIRCA 265 EURO

(24)

La spesa delle famiglie romane per servizi e tributi locali rispetto alla media delle grandi città

quadro di sintesi

ANZIANO PENSIONATO Spesa media 1.134 €

Coppia a BASSO REDDITO

Spesa media 1.304 € Famiglia media NO AGEVOLAZIONI

Spesa media 5.755 € Famiglia con BAMBINI PICCOLI Spesa media 4.456 €

A Roma 1.029 € -9%

A Roma 1.229 € -6%

A Roma 3.731 € -16%

A Roma 5.952 € +3%

(25)

87 30 -29 -94 1 -101

92 65 -67 -165 -40 7

313 76 -132 58 48 -150 -16

184 41 -159 -165 -41 -296 -284 -6

-300 -200 -100 0 100 200 300 400

Imposte

locali Rifiuti Acqua Tpl Taxi

Sosta

tariffata Asilo Nido

Mensa

scolastica Cultura

scarto rispetto alla media (euro)

A B C D

Scarto della spesa delle famiglie romane

rispetto alla media delle grandi città

(26)

Scarto della spesa per i tributi locali pagati dalle famiglie romane rispetto alla media

delle grandi città

+59 +28

+43 +49

-126

+100

+339

+103 +81

-350 -250 -150 -50 50 150 250 350

Tasi + Imu Irpef comunale Irpef Regionale

scarto rispetto alla media (euro)

A B C D

(27)

Spesa standardizzata per tributi e servizi locali

La standardizzazione mostra l’andamento della spesa singole città rispetto alla media (posta pari a zero). La linea di Roma evidenzia:

• politiche di agevolazione più accentuate della media per tutte le situazioni di disagio: soprattutto per la famiglia D (coppia con figli piccoli, con la spesa più bassa di tutte le città), ma anche la A (anziano pensionato) e la B (giovane coppia in difficoltà economica)

• la spesa è invece leggermente superiore alla media per la famiglia in buone condizioni economiche (C)

La standardizzazione mostra l’andamento della spesa singole città rispetto alla media (posta pari a zero). La linea di Roma evidenzia:

• politiche di agevolazione più accentuate della media per tutte le situazioni di disagio: soprattutto per la famiglia D (coppia con figli piccoli, con la spesa più bassa di tutte le città), ma anche la A (anziano pensionato) e la B (giovane coppia in difficoltà economica)

• la spesa è invece leggermente superiore alla media per la famiglia in buone condizioni economiche (C)

-2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5

Famiglia A Famiglia B Famiglia C Famiglia D

Bari Firenze Bologna Genova Palermo Torino Napoli Milano Roma

(28)

Spesa standardizzata per tributi locali

La standardizzazione mostra l’orientamento relativo delle politiche sociali che le singole realtà locali attuano attraverso il prelievo fiscale rispetto alla media (posta pari a zero). Il confronto evidenzia:

Roma: prelievo fiscale sopra la media per tutte le fasce di reddito, scarsa progressività.

Politiche sociali attuate prevalentemente attraverso lo strumento tariffario

Alta progressività: Napoli (ma prelievi sopra media per tutte le fasce di reddito), Milano e Firenze (prelievi sotto media)

Bassa progressività: Palermo (sotto media solo per la famiglia benestante), Roma (sopra media) e Genova (sotto media)

Neutralità: Bari (sotto media), Bologna (in media) e Torino (sopra media)

La standardizzazione mostra l’orientamento relativo delle politiche sociali che le singole realtà locali attuano attraverso il prelievo fiscale rispetto alla media (posta pari a zero). Il confronto evidenzia:

Roma: prelievo fiscale sopra la media per tutte le fasce di reddito, scarsa progressività.

Politiche sociali attuate prevalentemente attraverso lo strumento tariffario

Alta progressività: Napoli (ma prelievi sopra media per tutte le fasce di reddito), Milano e Firenze (prelievi sotto media)

Bassa progressività: Palermo (sotto media solo per la famiglia benestante), Roma (sopra media) e Genova (sotto media)

Neutralità: Bari (sotto media), Bologna (in media) e Torino (sopra media)

-2,5 -1,5 -0,5 0,5 1,5 2,5

Famiglia A Famiglia B Famiglia C Famiglia D

Bari Firenze Bologna Genova Palermo Torino Napoli Milano Roma

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Sintesi dei risultati sui principali servizi a Roma

TPL: a Roma il costo dell’abbonamento ordinario al trasporto pubblico locale è il più basso insieme a quello di Bari. Dal 2011 si registra però una contrazione dell’offerta più marcata che nelle altre città (-15% dei posti km/abitante, pari a quasi metà del servizio erogato a Napoli nel 2014). Significative anche le percentuali di mancata esecuzione dei servizi programmati, che creano notevoli disagi all’utenza (-17% su ferro; -8% superficie)

Igiene urbana: il costo del servizio per le famiglie romane è fra i più alti, nonostante la lieve diminuzione degli ultimi due anni. Oltre alla differenziata ancora insufficiente - aumentata significativamente ma in misura inferiore agli obiettivi – rimangono altre criticità importanti, dall’insufficienza impiantistica per la chiusura del ciclo dei rifiuti alla pulizia della città

Taxi: il costo delle corse urbane a Roma è intermedio (superiore a quello delle città

meridionali, inferiore a quello delle settentrionali), ma la disponibilità del servizio a Roma (licenze per abitante) è fra le più alte, anche in questo caso seconda solo a Milano

Servizio idrico integrato: la spesa idrica a Roma è inferiore alla media, nonostante una rete strutturalmente caratterizzata da perdite; la copertura quasi totale della popolazione con il servizio di depurazione è un elemento di qualità del servizio e di contenimento della spesa

Asili nido: la spesa a Roma è fra le più basse (seconda solo a quella di Genova, nonostante il recente aumento tariffario). La gestione delle liste d’attesa 2015/16 a Roma ha consentito di ridurre la domanda insoddisfatta al 4% (percentuale più bassa fra le grandi città)

TPL: a Roma il costo dell’abbonamento ordinario al trasporto pubblico locale è il più basso insieme a quello di Bari. Dal 2011 si registra però una contrazione dell’offerta più marcata che nelle altre città (-15% dei posti km/abitante, pari a quasi metà del servizio erogato a Napoli nel 2014). Significative anche le percentuali di mancata esecuzione dei servizi programmati, che creano notevoli disagi all’utenza (-17% su ferro; -8% superficie)

Igiene urbana: il costo del servizio per le famiglie romane è fra i più alti, nonostante la lieve diminuzione degli ultimi due anni. Oltre alla differenziata ancora insufficiente - aumentata significativamente ma in misura inferiore agli obiettivi – rimangono altre criticità importanti, dall’insufficienza impiantistica per la chiusura del ciclo dei rifiuti alla pulizia della città

Taxi: il costo delle corse urbane a Roma è intermedio (superiore a quello delle città

meridionali, inferiore a quello delle settentrionali), ma la disponibilità del servizio a Roma (licenze per abitante) è fra le più alte, anche in questo caso seconda solo a Milano

Servizio idrico integrato: la spesa idrica a Roma è inferiore alla media, nonostante una rete strutturalmente caratterizzata da perdite; la copertura quasi totale della popolazione con il servizio di depurazione è un elemento di qualità del servizio e di contenimento della spesa

Asili nido: la spesa a Roma è fra le più basse (seconda solo a quella di Genova, nonostante il recente aumento tariffario). La gestione delle liste d’attesa 2015/16 a Roma ha consentito di ridurre la domanda insoddisfatta al 4% (percentuale più bassa fra le grandi città)

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Il costo indiretto dei servizi per i cittadini

Solo alcuni dei servizi osservati sono finanziati completamente attraverso le tariffe:

IGIENE URBANA, SERVIZIO IDRICO INTEGRATO e TAXI

Per altri la copertura tariffaria è solo parziale: TPL, CULTURA e SERVIZI SCOLASTICI

Quanto e come incide il costo indiretto di questi servizi – finanziato dai tributi locali – sul cittadino romano medio?

Il romano medio indipendentemente dall’uso del TPL, paga quasi 240 euro all’anno di costi indiretti, di cui 6,50 destinati al finanziamento delle agevolazioni tariffarie comunali

….€€€???

Per servizi culturali, spettacoli, mostre e musei comunali, oltre al prezzo dei biglietti paga 23 euro all’anno (il milanese paga 18 euro) Anche se non ha figli, il romano medio spende 28 euro per il finanziamento indiretto dei servizi scolastici, la maggior parte per l’asilo nido (la refezione incide solo per 3 centesimi).

NIDO ROMA: Costo/iscritto 5.457 euro - Tariffa media 1.430 euro - Copertura tariffaria 17%

(Milano: Costo/iscritto 4.195 euro - Tariffa media 2.364 euro - Copertura tariffaria 56% - Costo per abitante 13,5 euro)

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Conclusioni

Politiche sociali fra tributi e offerta di servizi

• Per finanziare agevolazioni tariffarie mirate a specifiche tipologie di utenza Roma Capitale applica tributi locali complessivamente sopra la media delle grandi città per le famiglie A, B e D, mentre sono inferiori alla media per la famiglia C

• Il prelievo regionale a Roma è superiore alla media per tutte le famiglie, ma l’agevolazione regionale per il TPL è molto incisiva; il contributo regionale per il nido a Roma è 7,5 milioni di euro/anno e quelli per la raccolta differenziata

superano i 15 milioni di euro. La Regione eroga inoltre contributi alle attività culturali romane per quasi 5 milioni di euro

• Le politiche tariffarie adottate a Roma nel complesso agevolano proprio le famiglie che in questa fase storica soffrono di più la crisi, quelle giovani con problemi

occupazionali e soprattutto quelle numerose con figli minori e una situazione economica sfavorevole

• Le agevolazioni vengono finanziate dalla collettività mediante prelievi tributari:

affinché siano eque e sostenibili è opportuno responsabilizzare gli utenti informandoli sui costi effettivi di produzione dei servizi fruiti

• Alla luce delle crisi e dei vincoli alla capacità di spesa delle famiglie come delle amministrazioni pubbliche, è quindi opportuno accelerare l’applicazione effettiva dei fabbisogni e dei costi standard ai servizi locali per garantire la sostenibilità economica e sociale dei sistemi urbani

• Per finanziare agevolazioni tariffarie mirate a specifiche tipologie di utenza Roma Capitale applica tributi locali complessivamente sopra la media delle grandi città per le famiglie A, B e D, mentre sono inferiori alla media per la famiglia C

• Il prelievo regionale a Roma è superiore alla media per tutte le famiglie, ma l’agevolazione regionale per il TPL è molto incisiva; il contributo regionale per il nido a Roma è 7,5 milioni di euro/anno e quelli per la raccolta differenziata

superano i 15 milioni di euro. La Regione eroga inoltre contributi alle attività culturali romane per quasi 5 milioni di euro

• Le politiche tariffarie adottate a Roma nel complesso agevolano proprio le famiglie che in questa fase storica soffrono di più la crisi, quelle giovani con problemi

occupazionali e soprattutto quelle numerose con figli minori e una situazione economica sfavorevole

• Le agevolazioni vengono finanziate dalla collettività mediante prelievi tributari:

affinché siano eque e sostenibili è opportuno responsabilizzare gli utenti informandoli sui costi effettivi di produzione dei servizi fruiti

• Alla luce delle crisi e dei vincoli alla capacità di spesa delle famiglie come delle amministrazioni pubbliche, è quindi opportuno accelerare l’applicazione effettiva dei fabbisogni e dei costi standard ai servizi locali per garantire la sostenibilità economica e sociale dei sistemi urbani

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La spesa delle famiglie per tributi e servizi locali nelle grandi città

www.agenzia.roma.it

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