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Academic year: 2022

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(1)

221

(2)

W425C LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETIURA Il

Docente:

Periodo:

Precedenze obbligatorie:

N.crediti:

da nominare, Ferdinando INDELICATO(contribut o areaIV), da nominare(contribu toarea Il)

annuale 12

PROG RAMMA NON PERVENUTO

W425 D LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETIURA Il

Docent e:

Periodo :

Precedenze obbligatorie:

N.crediti:

da nominare, Giuseppe FERRO(cont ribut o areaIV).

da nominare (contr ibut o areaIII) annuale

12

PROGRAMMANON PERVENU TO

223

(3)

W425F

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITEnURA Il

Docente:

Periodo:

Precedenzeobbligatorie:

N.crediti :

MariaIda CAMETII, Giuseppe LACIDOGNA(contributo area IV).

MariaGraziaVINARDI(contrib utoareaIII) annuale

12

OBIEn'IVI GENERALI DEL CORSO

Il laboratorio ha come fine il progetto delle strutture nuovee l'interventodi riabilitazionestrut- turale sull'esistente.

PREREQUISITI

Conoscenza dei con ten u ti della Staticae della Scienzadelle Costruzioni.

PROGRAMMA

IlLaboratoriocom p rende una parte teorico praticaed una progettua le.

Gliargomen ti principali sono:

La sicurezzastru tt uralee leazioni sulle costruzioni.- Analisi elas tica dell e stru tt urecon il Metod odegliSpostamenti.-Cennisul metodo degliElementi Finiti.-Eleme n ti della Teoria dellaplasticit à edel CalcoloaRottura: compo rtamen to della sezionee della stru ttura.

Comportamen tospaziale degli ed ifici,disposiz ionee calcolo degli elementidi con trove ntam en to.

Statica dei terreni:spin teattiveepassive, operedi sostegnoe fondazioni.

Costruzioni inacciaio : proprietà meccanich edelmateri ale, for me stru tturali,unioni sald ate e bu llona te, resist enz a e stabilità di astesemplicie compostesoggettea sforzo normale,flessione, taglioetorsion e.Disposizioni costru ttive.

Costruzioni in calcestruzzoarm ato: legamicostitu tiv i, metod odelletensi oni amm issibili,verifi- ca allostato limiteultimoin flession e,pressoflession e etaglio. Criterisemplificatiper la verifica allostatolimitedi servizio.Disposizionicostruttive.

Cost ru zioni inmur atura. criteri diprogett o edi verifica.

BIBLIOGRAFIA

Emanuele Filibe rto Radogna,Tecnica delle Costruzioni,Ed.Masson1995, voI.1e2.

An tonioMigliacci,L'Architettura dell'equilibrio e della deformazione.Ed.Masson 1997, voI.1e2.

Normative

Gazzetta Ufficiale n. 29del 5.2.1996 - D.M.16.1.1996."Criteri generaliperlaverifica di sicurezza dellecostruzionie dei carichie sovraccarichi"

G.U.del 5.2.1996-D.M. 9.1.1996"Norme Tecniche peril calcolo,l'esecuzioneedilcollaudo delle struttureincemento armato,normale eprecompresso e perle strutturemetalliche."

CNR 10011/ 85Costruzioni di acciaio,esecuzioni,ilcollaudoela manutenzione,

G.U. 5.12.1987,n.285suppl.D.M.20.11.1987,"NormeTecniche perla progettazione,esecuzionee col- laudodegli edifici in muraturaedilloro consolidamento."

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO

Ilcontrollo dell'apprendimentovieneeffettuato attraversocontrolli periodicideilavor idipro- gett azione stru ttur ale.

MODALITÀ D'ESAME

L'esam e sisostiene oralmente e si artico la in una discus sione dellavorodi progettaz ione strut- turale svolto durantel'annoedomande sugl iargome n ti teorici svilu p pati duranteil corso.

224

(4)

W42SF

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITEnURA Il

Docente:

Periodo:

Precedenze obbligatorie:

N.crediti:

Maria Ida CAMETII, Giuseppe LACIDOGNA(contr ibutoareaIV).

Maria Grazia VINARDI(cont ribut o area III) annuale

12

OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

Il lab oratori ohacome fine il progett o dellestrutturenuovee!'interven to di riabilitazionestru t- turale su ll'esistente.

PREREQUISITI

ConoscenzadeicontenutidellaStaticae dellaScienz adelleCostruzioni.

PROGRAMMA

Il Laboratoriocomprendeunaparteteoric opraticaed una progettuale.

Gliargo men ti prin cipalisono:

La sicurezza strutturalee le azionisulle costruzioni> Analisi elas tica delle strutture con il Metod odegli Spostamenti.- Cenni sul metodo degl iElementi Finiti.-Elementidella Teoria della plasticità e del Calcolo a Rottura: compor tamen to della sezionee dellastru ttu ra.

Comportamentospazialedegli ed ifici,disp osizione ecalcolo degli elem en ti dicontroventam ento.

Staticadeiterreni:sp inte attive epassive,ope re di sostegn oefondazioni.

Costru zioni in acciaio:proprietà meccaniche delmateriale,forme struttu rali,unioni salda te e bullonate,resistenz a estabilitàdiaste sem plicie composte soggett e a sforzo normale,flessione, taglioetorsione.Disposizionicostruttive.

Costruzioniincalcestruzzoarma to:legami costitutivi,metododelletensioni amm issibili,verifi- ca allostato limite ultimoin flessione,pressoflessione etaglio. Criteri semplificati per laverifica allo stato limite di servizio.Disposizionicostru ttive.

Costruzioniin muratura.criteridi progettoe di verifica.

BIBLIOGRAFIA

EmanueleFilibert oRadogna,Tecnica delle Costruzioni,Ed.Masson1995,voI. 1 e2.

Antoni oMigliacci ,L'Architetturadell'equilibrio edelladeformazione.Ed. Masson1997,voI. 1e2.

Normative

GazzettaUfficiale n.29 del 5.2.1996- D.M.16.1.1996."Criterigenerali per laverifica disicurezza delle costruzionie deicarichie sovraccarichi"

G.U.del 5.2.1996 - D.M.9.1.1996 "Norme Tecnicheperilcalcolo,l'esecuzione ed ilcollaudo delle struttureincementoarmato,normale eprecompresso e perle strutturemetalliche."

CNR10011/ 85Costruzionidi acciaio, esecuzioni,ilcollaudoe la manutenzione,

G.U.5.12.1987,n.285 sup pl.D.M.20.11.1987,"NormeTecniche per la progettazione,esecuzionee col- laudodegli edificiin muraiura ed il loro consolidamento."

CONTROLLI DELL 'APPRENDIMENTO

Il controllo dell'apprendimento vieneeffettu ato attraversocontrolliperiodicidei lavoridi pro- gettazionestrutturale.

MODALITÀ D'ESAME

L'esam e si sostien e oralme n tee siartico lain unadiscussio nedel lavo rodiprogettazion e stru t- turale svolto durantel'anno edomande sug li argom entiteorici svilu p p atidurante ilcorso.

224

(5)

W425E

LABORATORIODI COSTRUZIONE DELL' ARCHITEnURA Il

Docent e:

Periodo:

Precedenze obbligatorie:

N. credit i:

FerdinandoINDELICATO, Roberto ROCCATI(contributo area IV), da nominare(cont ribut o area V)

annuale 12

OBIETTI VI GENERALI DEL CORSO

Il laboratorio hacom e fineilprogett odelle strutture nuove e !'interve n to di riabilit azione strut- turale sull'esistent e.

PREREQUISITI

Conoscenz a dei con tenutidella Statica e dellaScienza·dell eCostruzioni.

PROGRAM MA

Il Laboratorio comprendeunaparteteor icopratica ed una progettuale.

Gli argomenti principali sono:

Lasicurezzastru tt u ralee le~zionisulle costruzioni.- Analisielas tica dellestrutture con il Metodo degli Spostamenti.

Cenni sul metodo degli Elementi Finiti.-Elementi della Teoria della plastici tàe del Calcolo a Rottura: comportamentodella sezioneedellastruttura.

Compo rtamento spazialedegli edifici, disposizion ee calcolodegli elementi di con troventamen to.

Statica dei terreni : spinteattive e passive, opere di sostegnoe fondazio ni.

Costruzioniin acciaio:proprietàmeccani chedel materiale,forme strutturali, unioni saldatee bullonate, resistenza e stabilitàdiaste semplici e composte soggettea sforzo normale,flessione , taglio etorsion e.Disp osizioni costru ttiv e.

Costruzioniin calcestruzzoarm ato:lega micostitu tivi,metododelle tensioni am missibili,verifi- ca allo stato limiteultimo in flession e,pressoflessione etaglio .Criterisemp lificati perla verifica allo sta to limite diserv izio.Dispo sizioni costruttive.

Costruzi oni in muratura.criteri diprogettoe diverifica.

BIBLIOGRAFIA

Eman ue leFiliberto Radogna,Tecnica delleCostruzioni,Ed.Masson1995, voI.1e2.

Antonio Migliacci,L'Architettura dell'equilibrioedelladeformazione.Ed.Masson 1997, voI. 1e2.

Normative

Gazzetta Ufficiale n.29 del 5.2.1996- D.M.16.1.1996."Criterigeneraliper la verificadisicurezza delle costruzionie dei carichie sovraccarichi"

G.U.del 5.2.1996-D.M.9.1.1996"Norme Tecniche per ilcalcolo,l'esecuzioneedilcollaudodellestrut- ture in cemento armato,normalee precompresso eperle strutture metalliche."

CNR 10011/ 85Costruzionidiacciaio, esecuzioni,ilcollaudoela manutenzione,

G.U.5.12.1987,n.285 su p p l.D.M.20.11.1987,"NormeTecniche perla progettazione,esecuzionee col- laudo degliedifici in muraturaed il loro consolidamento."

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO

Il con trollo dell'apprendimentovieneeffettuato attraversocontrolliperiodicidei lavori di pro- gettazionestrutturale.

MODALITÀ D'ESAME

L'esamesi sostieneoralmen tee siarticolain una discussionedellavo rodi progettazionestrut- turale svolto duran tel'anno e domande sugli argomentiteoricisviluppati duranteilcorso.

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W4256

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITEnURAIl Docente:

Periodo:

Precedenzeobbligatorie:

N.crediti:

Ferdinando INDELICATO, Roberto ROCCATI(contributo area IV), da nominare (contributoarea Il)

annuale 12

OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

Illaboratoriohacomefineil progett odelle strutture nuove e l'interven todiriab ilitazionestru t- turale sull'esistente.

PREREQUISITI

Conoscenzadei contenutidellaStaticae dellaScienza delleCostruzioni.

PROGRAMMA

Il Laboratorio comprende una parte teoricopratica ed unaprogettuale.

Gliargomen ti principal i sono:

La sicurezza strutturale e le azioni sulle costruzion i.-Analisi~lastica delle strutturecon il Metodo degliSpostamenti.

Cenni sul metodo degli Elementi Finiti.-Elementidella Teoriadella plasticitàe del Calcolo a Rottura:comportamento dellasezionee della struttura.

Comportamentospaziale degli edifici,dispos izione e calcolo deglielementi di controventamento.

Staticadeiterreni:spinte attiv ee passive,operedi sostegn oefond azioni.

Costruzioni in acciaio:proprietà meccaniche del materiale,formestrutturali,unioni saldate e bullonate,resistenza e stabilità di aste semplici e composte soggette asforzo normale,flessione, taglio e torsione.Disposizioni costruttive.

Costruzioni in calcestruzzo armato:legami costitutivi,metodo delle tensioni ammissibili,verifi- ca allo stato limite ultimoin flessione, pressoflessioneetaglio.Criterisemplificati per laverifica allo stato limite diservizio.Disposizionicostruttive.

Costruzioni in muratura. criteri di progetto e diverifica.

BIBLIOGRAFIA

Emanuele Filiberto Radogna,Tecnica delle Costruzioni,Ed.Masson 1995, voI. 1 e 2.

Antonio Migliacci,L'Architetturadell'equilibrioedella deformazione.Ed.Masson 1997,voI.1 e 2.

Normative

Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5.2.1996- D.M.16.1.1996."Criterigenerali per laverifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichie sovraccarichi"

G.U. del 5.2.1996 - D.M. 9.1.1996"Norme Tecniche peril calcolo,l'esecuzioneed il collaudo dellestrut- ture in cementoarmato,normale eprecompresso eperle strutture metalliche."

CNR 10011/85Costruzionidiacciaio,esecuzioni,il collaudo elamanutenzione,

G.U.5.12.1987,n. 285 suppl.D.M.20.11.1987:'NormeTecniche perlaprogettazione,esecuzionee col- laudodegli edificiin muratura ed il loro consolidamento."

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO

Il controllo dell'apprendimento viene effettuato attraverso controlli periodici deilavori di pro- gettazione strutturale.

MODALITÀ D'ESAME

L'esamesi sostiene oralmente e si articolainuna discussionedel lavoro di progettazione strut- turale svolto durante l'anno e domande sugli argomenti teorici sviluppati durante il corso.

226

(7)

W1322 LABORATORIO DI PROGEnAZIONE ARCHITEnONICA IV

Docente:

Periodo:

Precedenze obbligatorie:

N.crediti:

Domenico BAGLIANI,Paolo CHICCO(contributo area VIII).

Claudio VAGLIO BERNÈ(contributo area VI) annuale

12

PROGRAMMA

Il laboratorio, annuale,prevede la formulazione di unaproposta progettua leincentr iminori delPiemontee della Valle d'Aosta.Questa sarà sviluppataallescale delcontesto,dell'oggetto proge ttato e dei suoi componenti,con particolare attenzioneai luoghi,alla loro storia e alle pos- sibilità concrete di trasformazione.

Illaboratoriosaràarticolatoinlezioni e in una esercitazioneprogettualecon verificheperiodiche.

I temi sarannoorienta tialrecu pero di luoghio ed ificisingolari. Document azion i, bibliografia generale e specificasarannoforni tenelprimo periodo di esercitaz ionee saranno repe ribilipres- soun luogo deputato che saràcomunicatoagli studenti.

BIBLIOGRAFIA

Cartografiee mat er iali di documentazion edeiluoghi oggetto di progettazione, riferime n ti bibliografici,indicidelle lezioni e comunicazionisaranno reperibilipresso un luogodeputato che verràcomunicatoaglistudenti.

MODALITÀ D'ESAME

Discussionedel materiale elabo ra to nel corsodell'atti vitàdilabor atorio.

CREDITI

La partecipazionecomple ta alle attività di Lab or atorio viene ricon osciutacon 12cred iti,dei quali2 attrib uiti all'attivi tà relative aicontrib uti didattici integrativi;lapartecipa zion e all'atti- vitàdi progettaz ionearchi tettonica limitatamente al prim operiododidattico viene riconosciuta con2credi ti.

227

(8)

W1321 LABORATORIO DI PROGEnAZIONE ARCHITEnONICA IV

Docente:

Periodo:

Precedenze obbligatorie:

N. crediti:

Giacomo DONATO, da nominare(contributo area VIII), Claudio VAGLIO BERNÈ(contributo area VI)

annuale 12

OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

Coordinare gli apprendimenti nei corsi precedenti con la responsabilizzazione di creazioni pos- sibil} e costruttive.

PREREQUISITI

Logica elementare del costruire con !'impiego di strutture credibili e non utopiche, dimensiona- menti compatibili con i carichi applicati.

PROGRAMMA

Il progetto credibile per qualsiasi distribuzione.

I temi vengono translati sulla prima idea al progetto preliminare verso l'esecutivo.

Fanno parte integrante del corso le visite in cantiere in opera di grande impegno progettuale e strutturale anche nella preesistenza.

BIBLIOGRAFIA

Consigliata dal docente durante il corso

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO Controlli disegni e ricerca

MODALITÀD'ESAME

La prova di esame si svolge sul lavoro progettuale svolto e sulle relative verifiche di metodo.

(9)

W1327 LABORATORIO DI PROGEn AZIONE ARCHITEnONICA IV

Docente :

Periodo:

Precedenze obbligatorie:

N.credit i:

LorenzoMAM INO, da nominare(contr ibut o area Il), da nominare(cont ributo area III)

annuale

Laboratorio diProgett azione Architettonical, Il,III 12

OBIETTI VI GENERALI DEL CORSO

Il Corsovuoledaun latoaffrontareun tem a (ilmus eo) moltoattualeedall'altro fartoccare con manolamateriaconcuiè fatta l'ediliziaanticae la città esisten te(Mondovì, i paesiintorno)e vuole ind u rre gli studentia partiredilìper i loroprogetti di addizione.

PREREQUISI TI

Nonsonorichiestiprerequisiti; èrichiestaunaattenzionealla culturaarchitettonica con tem po- raneaeall'edili zia,ancheordinaria,dei luoghi presceltiper il progetto.

PROGRAM MA

Il Corso , in collaborazioneconilLaboratoriodi Restauro Architettonico e il Laboratoriodi Costru zione dell'ArchitetturaIIecon i contributidiRestauroe di Storiacercheràdi delinearele possibilitàdiunacontinuitàpiuttostoche quelle diun distaccodalla ediliziastorica.

Tu tto ciò senz aign orarelegrand i possibilitàdiun cantiere modernoe le invenzionipossibili agli architetti del nostro tempo.

TemadelCorsoela progettazionedi un museo, diunaseriedi spaziperla conservazione,l'e- sposizione, la fruizione attiva diuna raccolta di oggettipiccoli o grandi (attrezzi da lavoroe testimo nia nz a di vita,devozion e efestereligiose,resti eritro vamentiarcheolo gici, architettu ra e siti arcaici, giardiniearte topiaria,orologiecampane, ceramicaevetr i).

Saranno in dicatie commen tati 4o 5 luoghidi possibi leapplicaz ione.

Altr ipossonoessere scelti autonomamentedagliallievi,purchè rilevati econosciu ti.

BIBLIOGRAFIA

T'C .I.Cittàda scoprire.Guida ai CentriM La 2a Esercitazionepuòessere fatta in gruppo(max trestud enti).I capi-saldidell'apprendimentosono:la conoscenza del contesto storico, la neces- sitàdi coord inare funzionalitàantica e usi nuovi,latraduzionedellefigureedilizietradizionali etrovatea supportodellaprogettazion e nuova.

La votazione d'esameterrà conto di presenzein aula,prove in aula,esercitazioni,in aula e a casa.

inori. Italia Settentrionale,Mondovì1983.

L. Mam ino - M.Pellegrino Incantiord inari,L'Arciere;Cuneo 1984.

L. Mam ino - S.Giriodi (a curadi) Cuneo.progettaresulcon tornoCELID, Torino1995.

Comu ne di Saluzzo(a cura di P. Bovo,

e.

Centa, L. Mamino)Saluzzo.Repertorio deglielem en ti archi tettonici del centrostorico,1997.

A.DeRossi-L.Itamino - D.Regis"LeTerreAlte"L'ArciereBLU.Cuneo1998

CONTROLLI DELL'APPRENDI M EN TO

Il Corso si articola in due Esercitazionie in due-treprove in aula.

LaEsercitazioneèdi rilievodi un particolare costruttivo antico(u n portone,una ringhiera,un selciato,una cornice di finestra) se possibile ambien ta to nel luogo già sceltoper la 2"

Esercitazione.

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(10)

Il rilievo dovrà essere accompagnato da una relazioneche lo leghi nella cultura dell'epocaene illustri la funzionalitàla consegnaèfissata all'iniziodelle vacanze di Natale.

La 2"Esercitazione è un progetto di museo, a partire da uno dei luoghi dati,articolata in tre tappe:contermine all'iniziodella I?sessione di esami (idea di progetto),con termine all'inizio delle vacanze di Pasqua (progetto preliminare),a fine Corso (progetto definitivo ed esecutivo ).

Le prove in aulasarannoex-tempore,preparati e corretticollegialmente.

MODALITÀ D'ESAME

La 2"Esercitazionepuò essere fatta in gruppo(m ax tre studenti).!capi-saldi dell'apprendime n- to sono: la conoscenzadel contesto storico,la necessità di coordinare funzionalitàanticae usi nuovi, la traduzione delle figure edilizie tradizionali e trovate a supporto della progettazione nuo va.

La votazioned'esame terr à conto di presenzein aula, prove in aula,esercitazioni, in aula ea casa.

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(11)

W1328 LABORATORIO DI PROGEnAZIONE ARCHITEnONICA IV

Docente:

periodo:

Precedenze obbligatorie:

N.crediti :

Paolo MELLANO, da nominare(contributo area Il), da nominare (contributo areaIV)

annuale 12

OBIErrl VI GENERALI DEL CORSO

Il laboratoriosi propon edistudiarele modificazionidelterritoriocheavvengonoailimitidelle conurbazioni: la ricercaelaspe rim en tazi one progettualein quest i ambi ti, cheoggiospitan ola maggiorpartedellacrescita urbana ,apronoanuoveinterpretazionidel paesaggio,con l'obietti- vodi darespazio a nuovipossibilisign ificati e caratteri dell'urbano attraversoun progetto che è al tempo stessoesplorativo,interpretativo,dialogicoe terrenodi confronto di saperi e prati- che different i.

L'obiettivodid attico dellaboratorioè dunque di condurre conglistu d en ti una ricerca progettua- le suivalori dell'architetturanelledimensionicomplessedel paesaggioe delle tecniche,intera- gendodal punto divista del progetto con i processi della pianificazione, gestione e produzione.

PREREQUISITI

Non sono richiesteparticolari conoscenze.E' auspicabile che dalle esperienze previste nel pianodistudi negli anni precedenti,lostu d en te abbia acquisito la capacità di utilizzaregli stru- menti esse nzi ali della progettazionee sap pi a rappresentar e,nelle diversescale,lo spazio costru ito e le sue componenti.

PROGRAMM A

Lostu d en te dovrà,attraverso fasi successive di lavoro,elaborareproposte progettualidi tra- sformazioneeriqualificazionediaree specifichealle"po rte" di Cuneo.La docenzafornirà allo studente, oltreai principali elementiper la conoscenza dei luoghi, l'assistenza alla progettazio- ne med iante riferimenti culturali,sollecitazioni, ipotesi alternative, esempi ecc.

Leipotesi progettuali elaborate dagli studenti secondo i modi di rappresentazione che verranno indicati dalla docenza,dovranno mettereinevidenza caratteristiche morfologiche, tecnologiche e stru ttu rali delle proposte:particolare impor tanz a sarà data alla coerenza dei nuoviinterventi conil con testo specificoe con la sua storia,alla interazionetra spazicostruiti e spaziaperti(vie, viali,corti, piazze,...),alle modalità di uso, alle tecniche costruttive,ecc.

Verranno definite e sperimentate,neglisviluppi delleattività di laboratorio,momenti e moda- litàdicollaborazione con i contributi previsti in programma, e di un possibilecoordinamento con ilavori che verranno svoltinei laboratori di Restauro architettonico e di Costruzionedel- l'architettura Il attivatia Mondovì.

BIBLIOGRAFIA

Labibliografia specifica e di riferimento culturale verrà indicata nello svolgimento dellaborato- rio; si richiede anche un continuo aggiornamento sull'architetturacontemporanea (anche attra- verso le principali riviste del settore e le Storie dell'Architettura).

e.

Giammarco,A.Isola,Disegnarele periferie-Il progetto dellimite,NIS, Roma 1993;

p.Mellano, M.Robiglio,Tra ParmaeColomo-lI quartiereParadignim)a,in:

e.

Quintelli (a cura di),Lacittà delTeatro-Peruna scuola diarchitettura,ed.Abitare-Segesta,Milano 1995,p.106;

231

(12)

L.Mamino (a curadi),Cuneo,progettare sulcontorno,Celid,Tor ino1995;

A.Isola,Necessitàdiarchitettura,in"A&RT - AttieRassegna tecnica della SIAT",anno 126 set- tembre 1993;

A.Isola,Abitareilpaesaggio,in"A&RT - Atti e Rassegna tecnica della SIAT",anno 128 settembre 1995;

Paesaggioe progettourbano,numero monografico di A&RT;

M.Cretti,P.Felisio, P. Mellano (a cura di),Progettareluoghi intermedi,Celid,Torino 1998.

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO

Il Laboratoriopropone agli studentioai gruppi di essi(m assimo tre componenti)un esercizio pratico di progettazionecon particolare riferimentoalla cittàdi Cuneo.

L'attività del Laboratorio sarà articolata in lezioni ed in una continua esercitazione progettuale da svolgersi prevalentemente e preferibilmente in aula, con verifiche periodiche sullo stato di avanzamento della stessa.

Sarà di massima articolata in due periodi, il primo dei quali terminerà in dicembre (in corri- spondenza della sessione diesami invernali). Nel primo periodosi svolgerannolefasidel per- corso progettuale relative allapresa di conoscenzadeiluoghi ed allaformazionedi un"p roget- to guida" riferitoall'insiemedell'areaconi primi approfondimenti alla scala architettonica.

Nel secondo periodo verranno sviluppate, alle diverse scale di dettaglio, e portate a maturazio- ne le proposte sulle singole aree di intervento.

MODALITÀ D'ESAME

L'esame consisterà nella valutazione globale del percorso progettuale seguito da ciascunostu- dente e della partecipazione attiva all'esperienza di laboratorio.

232

(13)

W1329 LABORATORIO DI PROGEnAZIONE ARCHITEnONICA IV

Docent e:

Periodo:

precedenzeobbligatorie:

N.credit i:

Carlo QUINTELLI, Maurizio TIEPOLO (contributo area VIII), da nominare (contributo area Il)

annuale 12

OBIETTI VI GENERALI DEL CORSO

Il laboratorio siproponedi indirizzaregli studenti verso un approccio conoscitivo del contesto urbano e una proposizione del progetto architettonico intesi come fattori complementari in un processointegratodi esperienza didattica orientato alla ricerca dei nessi significativi che legano l'architettura alla struttura fisicae alla fisiologia della città nel proprio corso storico.

PREREQUISI TI

Lo stu de n te dovrebbe essere in grado di esprimere una capacità progettuale,formatasi nei corsi preced en ti, caratterizzata dalla conoscenza dei fondamentali elementi compositivi sul piano tipo- logico,dell'elaborazionedistributiva, del carattere spaziale,della figurazione rispetto ad un pro- prioquadro di riferimenti della storia dell'architetturaedella città - in particolare quella del con- . testo piemontese - nonché delle tendenze che agiscono nella contemporaneità in ambito generale.

Tali conoscenz e andranno inoltre supportate da una capacità di rappresentazione in grado di tra- smettere l'espressione e di operare la verifica delle diverse fasi dell'elaborazione progettuale.

PROGRAMMA

Il labor atorio è applicato al tema dei luoghi urbani attraversati dalla tangenziale di Torino.Si preved ono una serie di progetti.tesìa configurare quella "Città-Tangenziale" dove disporre, nelle intersezioni attrezzate a svincolo in coincidenza con le direttrici radiali della città,una serie di nuovi servizi a supporto dello scambio con il territorio,dell'accessoal centro città,del- l'ar m atu ra periferica. Servizi in generale dedicati all'automobile,all'intermodalità,alla ricetti- vità, all'informazione e,caso per caso, a quelle attività in grado di coglierele suscettività che ogni luogo,ogni direttrice, è in grado di esprimere. Dopo l'esperienza dei due anni precedenti il laboratorio affronterà alcune delle aree studio approfondendo le soluzioni progettuali ad una scala più dettagliata (1:100).

.BIBLIOGRAFIA

Aldo Rossi,L'architettura della città,CLUP, Milano 1978.

Robert Venturi, Denise Scott Brown, Steven Izenour,Imparando da Las Vegas,CLUVA, Venezia 1985.

Manfredo Tafuri,Storia deJl'architettura italiana.1944-1985, Einaudi, Torino 1986.

Marina Montuori (a cura di),Lezioni di progettazione. Dieci maestri dell'architettura italiana,Electa, Milano 1988.

Carlo Olmo (a cura di) Cantieri e disegni. Architetture e piani per Torino,1945-1990..Allemandi Torino 1992.

Annate della rivista "Zodiac" diretta da Guido Cartella, Abitare-SegestaMilano.

Carlo Quintelli,L'architetturad~lcentro,CELID Torino 1996.

Carlo Quintelli,CITTAEMILIA:Sperimentazioni architettoniche perun'idea di città,Abitare-Segesta

Milano 2000. I

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CONTROLLI DEL!'APPRENDIM ENTO

La modalità di svolgimento del laboratorio,attraverso la revisionesettimanale degli elaborati progettuali, costituisce di per sé la condizionepiù idonea per un proficuo rapporto tra docente e discente che vede comunque quest'ultimo responsabile primo della propria esperienzaforma- tiva. Durante il corso dell'anno, per facilitare ilconfron to tra i gruppi di progettazione,vengono organizzati dei seminari (n.4)di presentazione degli stati di avanzamento.

MODALITÀ D'ESAME

Consiste nella valutazionedel progetto elaborato nel laboratorio.

(15)

W3202

LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITEnONICO

Docente:

periodo:

Precedenze obbligato rie:

N.credit i:

Carla BARTOLOZZI, Jean Mare TULLIANI(cont ributo area III), Eugenia MONZEGLIO(cont ribut o area I)

annuale

Teorie e storia del restauro 12

OBIETTIVI GENERALIDEL CORSO

Il laboratorio ha come obiettivoquellodi farelabo rare allo studenteun progettodi conserva- zione. Attra verso l'an alisidirett a di un manufatto,medianteil sus seg uirsi delle fasi conoscitiv e necessarie aim postareun'a zion edicons erv az ione,sigiu ng eràadacquisireifondamentineces- sari peroperare nelcampodel restauroedellarifu nz iona lizzazion edel costruito.

PREREQUISI TI

Sirichi ed e una padronanza delletecn ichedi rilevam entoe di restituzion egrafica(aglistu d en ti non èrichiesto obbligatoriamentel'usodiAutoCAD,anche se vienecons igliato); nozionifon- damen tali di statica;conoscenzadelle tecniche costruttive tradizionalidell'edilizia storica;

buon aconoscenzadella storia dell'architettura.

PROGRAM MA

Duran te il primo semestre saranno svolte lezionisui seguenti argomenti: teorie e prassidel restaurocontemporaneo;carte delrestauroe riferimenti normativi;rappresentazione dell'archi- tettura storica;analisidei principali fenomeni di degrado e di dissesto;uso delle indagini non distruttive; interventi di restauro;quantificazione degliinterventi; iter metodologico del proget- todi conservazione.Nel secondosemestre si terranno seminarisu problematiche attualidel restau ro, con lapartecipazionedi esp erti; siprevedonoinoltre visite guidate ad alcuni cantieri di restau ro.Durante tutto l'annosarà svolto in aula un lavoro di revisionedelle esercitazioni,al qua le parteciperanno docenti ed esercitatori.

BIBLIOGRAFIA

Dur an te le lezioni saranno di volta in volta forniti i necessari riferimenti bibliografici sugli argom en ti trattati;si riportano comunque alcuni testi ritenuti basilari:

C.Brandi, Teoria del Restauro,Einaudi,Torino 1977

G.Carbonara,Avvicinamento alrestauro:teoria, storia,monumenti,Liguori Editore,Napoli 1997.

C.Ceschi, Teoriae storia del Restauro,Bulzoni, Roma 1970.

M.-Dalla Costa,Archi te tt u r ae am b ie n te; conoscenza e conserv a zione: considerazioni, Celid,Torino 1994.

M.Dezzi Bardeschi,Restauro:punto e a capo.Frammenti per una(im p oss ib ile) teoria, Franco Angeli,Milano 1992

F.LaRegina,Come un ferro roven te.Cultura e prassidel restauroarchi tettonico,Clean,Napoli 1991.

P.Marconi, Dal piccoloal grande restauro,Marsilio Editori, Venezia1988.

M.Dalla Costa, Il progetto di restauroper la conservazionedel costruito,Celid,Torino 2000.

CONTROLLI DELL'APPRENDIM ENTO

Alterminedel primosemestreverrà richiestaunarelaz ione individuale a caratterestorico criti- co con l'obiettivodi verificareilgrado di apprendimento dell'ambitoteorico della disciplinadel restaur o; la provadetermina l'a m missione all'esamefinale.

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MODALITÀ D'ESAME

L'esamefinale si basa sulla discussione di una esercitazione assegnata individualmente (o a gruppi massimo di tre persone) entro due mesi dall' iniziodelle lezioni; per accedere alla prova finale è obbligatorio avere conseguito un giudizio sufficiente nella prova intermedia.

L'esercitazione consiste nella redazione di un progetto di conservazione,partendo dalla fase di rilievo e di indagine preliminare,fino alla proposta di rifunzionalizzazione.Gli argomenti del- l'esercitazione saranno indicati dalla docenza, anche se lo studente è libero di sottoporre un tema di suo interesse specifico.

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W3204

LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITEnONICO

Docente:

Periodo:

Precedenzeobbligatorie:

N. credit i:

Maria Adriana GIUSTI,Elena FREGONARA(cont ribut o area VII), Jean Mare TULLIANI(contri buto area III)

annuale 12

OBIETTI VI GENERALI DEL CORSO

Definire gliaspettiinform ati vi emetodologicidellaconserva zione alle diversescale (p aesa ggio urbanoed extraurbano,patrimonio diffus o,giardini,complessi architettonici...).

Forn ire strumentietecniche per il progetto di conservazione.

Confro n to e sintesidelle acquisizionianalitiche a tutto campo delle singolarità della fabbrica e delcon testo,attraver soil progettodi intervento.

PREREQUISI TI

Sono cons igliate conoscenze diRiabilitazione stru ttu rale/Statica e stabilità delle costruzioni murarie e monumentali,diStoriadella città e del territorio,del giard inoedel paesaggio.

PROGRAMMA

Il laboratorio si articola in due momenti:

- Ap p rofond imen to teorico e metodologico. La"città -p alins esto" e la "fabbrica-documento";

degradofisico delle componenti materiche,strumenti analitici di rilevamento e strategie di con- servaz ione.Osservatorio critico della cultura internazionale contemporanea, attraverso filoni tematici (conservazione/rinnovo,sperirnentazioni di tecniche e materiali, restauro "d i neces- sità", conservazione dell'architetturacontemporanea, ecc.).

- Esperienza progettuale: dal progetto della conoscenza all'interventodi conservazione e manu- tenzione,verificabile anche dal punto di vistaesecutivo con l'approfondimentodegli aspetti tecnico-strutturali,delle compatibiltà del riuso e del rapportocosti/benefici.

BIBLIOGRAFIA

Sarà fornito un rep ertor io bibliografico sia a carattere generale che tematico finalizzato ad ap p ro fond ire gli aspetti disciplinari relativi all'elaborazione del progetto di conoscenza e di

intervento. .

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO

Revisioni periodiche del processo di conoscenzaedi elaborazione progettuale, anche attraverso sop ralluoghi e verifiche sul campo.

MODALITÀ D'ESAME

Valutazione globale del percorso progettuale e verifica delle conoscenze teorico-metodologiche

acquisite nel corso. .

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W320S LABORATORIO DI RES TAURO ARCHITEnONICO

Docente :

Periodo:

Precedenze obbligatorie: N. crediti:

Rosalba IENTlLE,da nominare(contributo area Il), Emanuele ROMEO(contributo area III)

annuale 12

OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

Illab oratorioè ind irizzatoalletem atiche del restauroedel consolidamentostrutturale . Il progett o svilu p pe ràiltema dell'ed ilizia storicareligiosa.

PREREQUISITI

Glistu dentidovrannoavere conoscenzenel campodel comportamen tosta ticodellestru tture e dellateoriadel restauroarchi tetto nico.

PROGRAMMA

Il laboratorio sisvilu p perà in:

una parte metodologicae di cono scenzarivolta alla impostaz ione di una analisi storica,alla impostazionediun rilievo geometricostrutturale intesocome identificazionemorfologica della stru ttur a, comeidentificazione delle capacità funzionali,del quadro fessurativo generale del dissesto,inteso comeindividuazion edei materialie dellaloro durabilità;

unaparte dianalisiintesa come indi vid uazione diun modello stru ttu rale simulantelarealtà, come verificastatica e valutazionedella sicurezzain rapporto al quadrodei dissesti;

una parte di progetto in cuiverrann o individuatii criteridiintervento, stu d iate le modalitàe le tecnichedi esecuzione,il dimensionamentoela programmazionedei cons olid am en ti,lacom- patibilitàdei vecchi materiali coni nuovie la durabilitàdiquesti ultim iin relazione all' ambien- te d'uso,quindi una programmazionedella manutenzione.

Nella parte metodologica saranno trattati:

- gli aspetti generali di elementi strutturali di tipologietipiche - le caratteristiche meccaniche di alcuni materiale

-le indagini diagnostiche

-il rilevamento del quadro fessurativo e le tipologie di degrado - le cause del dissesto

-lavalu taz ione della sicurezzaeil tempolimitediin terven to -la metodologiaprogettuale eletecnichediintervento.

BIBLIOGRAFIA

Il progetto diconsolidamento.A curadi Rosalbalen tile.Incorso di stampa.Ed.Celid -2000 Laconservazion e dei materia linell'ed ilizia stor ica.A cur a di Luisa5tafferi.Incorsodi stampa.

Ed.Celid 2000

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO

Durante il corso lo studente ètenuto a far verifica re period icame n te lo stato diavanzamen to del lavoro di progetto.

MODALITÀ D'ESAME

Lavalu tazio ne finaledel candidato verteràsul progett o svo lto durante illaboratori o e su di una provascritta riguardantele tema tiche metod ologiche trattate.

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W3208

LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITEnONICO

Docent e:

Periodo:

Precedenzeobbligator ie:

N.credit i:

Cesare Renzo ROMEO,M. Grazia VINARDI(cont ributo area III), Paola PASCHETIO (contr ibuto area Il)

annuale 12

OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

L'obiettivo che siprefiggeilLab or atorio èquellodellaconoscen zaper chi in terviene su una testimonianza delpassatomantenend olapresenzadei dati material i anche nellaloro comples- sità ed il più delle volte nella loro stessacon trad d ittorietà senza peròalterarneil significato matericoestorico.

E'ben einfattiricordare che ciascun frammentomateriale puòrecare unaind iscuss a e fonda- men ta le testimonianzainsostituibile anche perla stessa conoscenza e conservazionedel manu- fattoarchitettonico.

Un altro concetto fondamentalechesivuole evidenziarenel contesto del Laboratorio è quello della necessità di agire alfine di tentare un prolungamentodella vita materiale diciascun oggetto ed elementocostitutivo la fabbricaarchitettonica o edilizia.

Èaltresì indispensabileevidenziare che il mantenimen to delle preesistenze non deve esseresolo finea sé stesso ma deve essere concepitoeposto in atto per proteggereil valore culturale ela possibilità di uso del bene. Bisognaprendere in considerazione il concetto di conservareciò e quando è possibile.Non bisogna d'altrondeavere timore di selezionare quando per ragioni con- tingibili ed imprescindi bilidebbono essere compiute delle scelte inevitabili.Da evitare,in qua l- siasi caso,la scelta anche di una seppur parzialesostituzione di quantopuò andare perduto.Il concetto di conservare si deve basare anche sulle regole di controllo del cantiere,dei principi di econom icità, della pratica tecnologica e della concreta fattibilità del progetto stesso di riuso.

Daqueste affermazioni nasce la necessità di individuareun metodoed una rigida prassi da segu ire in ordine ai modi diproporre il progetto prima di definire quale effettivamente possa essere ilprogetto stesso .E' necessario,se non fondamentale,il modo con il quale ci si avvicina al benearchitettonico;una analisi attentache riesca a mettere in luce le possibilità ed i condizio- namenti portando alla conoscenza non è solamenteda considerare basilare premessa del modo di operare ma permette di rifletterein maniera esaustiva sulle possibilità di esistere dello stesso benenei confronti dell'uomoe quindi,di riflesso,nei confronti diuna, seppur ipotetica,ma rea- listica,committenza. In sintesisi può affermare chel'analisi di un edificioai fini di un interven- to di recuperoe/oconservazione implica giungere ad una conoscenza globale dello stesso.

Questosignifica che,oltrealle caratteristicheditip o geometricoe dimensionale,è indispensabi- le arrivare a conosceregli elementistrutturalicostitutivie soprattutto iparametri tecnologici caratterizzantila suacomp lessità.Risulta inoltrenecessarioevidenziare la genesi,lo sviluppo e, più in generale,ilquad ro comp lessivodelle trasformazioni che ilben e in oggettoha, nella quasitotalitàdei casi,subito neltempo.

Il Labora torio prevede i con tri b uti specificidiuna discipl in adel Restauroe della Storia dell'Archite ttura.

Iprobl emilegati alla tutela, conservazionee soprattu ttoallaconosce nzaed analisidelmanufat- to archi tettonicosara nn o trattati in modo specificonellaprimapart edell'anno, men tre la secon- da partesaràded icata alla elaborazionedel progettoconesercitazionie verificheper stati di avanzamen to.

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PREREQVISITI

Conoscenze preliminari di caratterestorico,tecnologico e tipologico,di rilevamentoe rappre- sentazionegrafica,necessari per l'esecu zionedella parte applicativa.

BIBLIOGRAFIA

C.Carb onara (a cura),Restauro Architetton ico(4voll.),UTET,Torino 1997.

C.Tosti(acuradì),Salviamo il saluabile,Celìd,Torino 1998.

P.Cicerchi a,Restauro dei monumenti.Guida allenorme di tutelaealleprocedure d'intervento,Liguori, Napoli 1993.

C.Rocchi,Istituzionidi restauro deibeniarchitettonicie ambientali,Hoepli, Milano 1985,n.e.1990.

M.C.Yinardi,L.Re,L'esistentee lacontinuità,Torino 1995.

L.Re,Questionidi conservazione,Celid , Torin o 1999.

CRomeo,La Termografia eil suo impiego nell'analisi delmanufattoarchitettonico,Esiti,13 - LaboratoriodiRestauro- Dipartim ento Casa-città - Politecnico di Torino 1996.

CRomeo, L'endoscopia.L'impiego nellaanalisi del manufatto architettonico,Celid,Torino1999.

CRomeo, Lafotografiaall'infrarosso,Celid,Torino 2000.

MODALITÀ D'ESAME

L'esameconsis terà nella valu taz ionecom plessiva dell' esp eri enz adiuna elabo razi oneassegnata e graficame n te rap presen ta ta svolt a individualmentee nella verifica della conoscen za degli aspetti in terd isciplinari.afferential Laboratorio.

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W32 07 LABORATORIO DI RESTAURO AR CHITEn ONICO

Doce nte:

Pe riodo:

Pre cedenzeobbligatorie:

N. crediti:

M.Grazia VINARDI,Cesare ROMEO(contributoareaIII), M. Ida CAMETTI(cont ributo area IV)

annuale 12

OBIETTI VI GENERALI DEL CORSO

Il Laboratoriohaper obbiettivo disvilu p pare, nei loro asp etti teoretici ed in quellipratic i,le questioni connesse alla cons ervazion ediarchitetture edisettori urbanidiparticolare rilevanza testimoniale nell'ambitodeipiccoli cen triele opered'art edel territorio anchein qua n toele- menti qualificanti dellorocontesto ambien tale,con riferim ento a specificicasi significatividel- l'areapiemontese.

Sitratterà quindidi costitu ire med ianterilievi e ricerche bibliografico-archivist iche confron ta te a più gene rali conoscenze stor iche, tipologiche,tecnologiche,una precisa conoscen zadella complessarealt à e condizione fisico-funz ionaledegliogg etti conside ratieprogettarequindigli oppo rtuni asp ett i ope rativieprot ocollarifinalizzati alla conservazion eintegrata dellecostru- zioni edei siti.Aspettiistituzion alidelletecnichedella ricogniz ioneedellaconservazion e:

-delle procedure di documentazion e,analisi e restituzionegrafica (fontidocumentarie, rileva- men to,rappresentazione);

-della diagn ostica del degrado(cause,sintom i, accertamento);

-delleopere provv isionali.;

- deimateriali ,delleprocedure edelletecnichedell'interventodiconserva zione;

-delle problem atiche metodologichee tecniche dellaconservazionedell 'architettura;

-della cons erv az ione dellestrutture edegliassettiterritoriali.

Sonodati per acquisitia livello generale sia lecono scenz e preliminaridi caratterestorico, tec- nologico, di rilevamento,di geom etriadescrittivaerappresentazionegrafica indispensabili allo svilup po dellaparte applicativa, sia gliaspetti teoreticie pratici generali della disciplinadel Restau ro, oggetto delcorso semestrale parallelo.Il Laboratorio comprendeicontributidelle disciplinedi Restauro connessealla acquisizione delletecnichedi analisi non distruttive e di Tecnica delle Costruzioni, nei loro aspetti istituzionalienelle loro applicazioni riferibili alleprò- blematiche specifiche,quali l'analisidi materiali e strutture,le interpretazionidei fenomeni di disses to e il loro rimedio. Il contributo teorico del Laboratorio del Restauro tratterà, con gli op portuni richiami alla generalità della disciplina,gli aspetti della conservazionespe cifici rela- tiviaisiti e alle tipologie oggetto distudio con particolare riferimento alle metodologiedel pro- gettodi conservazionealle variescale.La partecipazione al Laboratorio prevedecome compo- nenteindispensabiledel programma didattico,il confronto collettivo dello sviluppo deitemi specifici assegnati.Il contributo attivoindividuale al seminario è ritenutò momento fondamen- taledell'attività didattica,di là dallo svolgimentodei compiti specifici assegnati.I moduli didatticiriservati allelezioni saranno di norm a tenuti nella prima parte dell'anno,alternati a modulidi ricerca bibliografico-archivistica e ai rilievi,mentre la seconda partedell'anno sarà dedicataprevalen tementealla progettazione dell'intervento,nelle sue diverse componenti di relazione storico-critica metodologica,grafiche e di perizia esecutiva tecnico-economica relativa auna parte delle opere ipotizzate. Lungo il corso dell'annosono previste alcune esercitazioni

"extempore" in aula, di cuisarà dato preventivo avviso,valide sia ai fini della verificadella frequenz a sia delle conoscenzeacquisite.Sono inoltre previste visitea cantieri di restauro.

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BIBUOGRAFIA

(Aggiuntivaalla bibl iografiaindicataper il Corso di Teorie e Storia delRestauro/Restauro architettonico;ulteriori o specificheindicazionisaranno fornite nel corsodelLaboratorio) - A.BELLINI(a cura),Tecnichedellaconservazione,Franco Angeli, Milano 6.ed.,1994;

- G.CARBONARA (a cura),Restauroarchitettonico,(4 voll.),UTET, Torino1990.

- C.CARBONARA(a cura),Restauro dei monumenti- Guidaaglielaboratigrafici,Liguori,Napoli 1990.

- L.RE,Architetturaeconservazionedei ponti piemontesi,Torino 1996;

- C.TOSTI(a cura),Salviamo il salvabile,Celid, Tori no 1998;

- L.RE,I ponti piemontesi- Progettie cantieri,Celid,Torino 1999.

- Atti monografici dei Convegni diBressanoneScienza e beniculturali,Padova 1985-2000;

- Materiale didattico di base predisposto per i contributi disciplinari di Restauro e di Scienza e Tecnologia dei Materiali.

ABSTRACT. The Workshop focuses on the problems of Conservation, of Buildingsand urban Sites with historicals and structural importance in the Piedmont territory.The purpose is to create a knowledge of the complex reality by the criticai study of the existing to realize a con- servation project. Science and Technology of Materials and Technics of Construction give scien-

tific contribution. .

MODAUTÀD'ESAME

L'esameconsisterà nella valutazione globale della produzione progettuale specifica e della par- tecipazione attiva alle diverse esperienze di Laboratorio, nonché nell'accertamento della cono- scenza degli aspetti disciplinari ad esso afferenti, nei campi del restauro, dei materiali, delle strutture.

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W8773 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE / SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE

(I)

Docente:

Periodo:

Precedenze obbligatori e:

N.crediti :

FabioMINUCCI, LucaDAVICO 10PD

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L...

OBIETTIVIGENERALIDEL CORSO

Favorirela comprensionedel ruolo che la pianificazione, soprattutto quelladi area vasta,svol- ge in rapporto ai processiinsediativie alleconnesse mod ificazioni di terr itorio e ambiente.In questo contesto lasociologia dell'ambientehalo scopo di analizzare lemod alità con cui isiste- mi sociali in teragisconoconilproprio ambientesia fisico-na tu ra leche costrui to.

PREREQUISI TI

Il corso sarà seguito più agevolmente dallo studentecheabbia già una buona conoscenza dei conten uti, dei caratteri edelle analisi (acominciare da quelle prop rie della sociologia urbana) necessarie per lared azion edegli strumen ti urbani stici

PROGRAM MA

Dopo la definizione del cam po d'azion e vengono posti inevidenzai problem iche devonoesse- reaffron tati dallapianificaz ion e territoriale,le analisichesi rendononecessarie,i soggetticoin- volti e gli stru me n ti utilizzabili per conco rre real governodei suddettiprocessi.Part icolare attenz ione viene ded icata allaevoluzio ne più recen tedellapianifi cazione urbana e regionalee della sua compo nente paesisti ca e ambien tale.Verrà messo inrisa ltocome l'in terazion e società- ambien tecomporti unrecip roco adattamento:il comportamentoe l'organizzazio ne sociale, alle varie scale,ècondizion atodallerisorsee daivincoliambientalievicevers a.

Il corso siarticola in tremoduli inciascuno deiqualisicollocheranno, in parallelo, i con tributi dellaPianifica zioneTerritorialee dellaSociologiadell'Am bien te.

BIBLIOGRAFIA

Disegu ito veng ono segnal atiitesticonsigliat iper conseguireun'adeguataconoscenza delle materia trattata.Nel corso dellaprima lezion e sarà consegnatol'elencodett agliatodei testie deisaggitrattantipiù sp ecificatamen te gliargome ntiogge tto d'esame.

BertugliaCS.,La Bella A.(a cura di),Isistemiurbani,2 volu mi,Angeli, Milano,1991

Cur ti F. GibelliM.G. (a cura), Pianificazione strategicae gestione dello sviluppo urbanoAlinea, Firenz e 1996,saggio di Gibelli

Curti F.,DiappiL.(a cura),Gerarchie eretidi città: tendenze epolitiche,Angeli,Milano,1990 DavicoL.,Sociologia ambientale,Celid,Torino, 1994

Douglas M.,Rischioecolpa,IlMulino, Bologna,1996

Fusco Girard L.,NijkampP.,Le valutazioniperlosvilupposostenibile della città edel territorio, Angeli, Milano,1997

GambinoR.Conservare Innovare.Paesaggio,ambiente,territorio,Utet,Torino,1997 Magn aghi A. (a cura), Il territorio dell'abitare,Angeli, Milano1990

Minucci F.,Leregioni industrializzatetra declinoeinnovazione,F.Angeli,Milano 1996 Mela A.,Belloni M.C, DavicoL.,"Sociologia dell'ambie nte,Carocci, Roma 1998

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CONTROLLI DELL 'APPRENDIMENTO

Verrannoproposte esercitazio niscritteed esone ri(entra mbifacoltativi)secondole modalità che saranno comunicate nel corsodella prima lezione

MODALITÀD'ESAME

L'esam e(or ale) siincentrer àsugliargo men ti affrontati neitremoduli ten endoconto (per gli studen tiin teressati) delle valu taz ioniriportate nelle esercitazionienegli esone ri.

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W8776

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE / SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE

(Il

Doce nte: Periodo:

Precedenze obbligator ie:

N.cre dit i:

Guido MORBELLI, DA NOMINARE(cont ributoarea IX) 1°PD

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PROGRAM MA

Il corso tende afavorire la comp rensionedelruolo che la pianificazione urbanisticasvolgein rap porto aiprocessiinsediativi e alle connessemodificazionidelter ritorio e dell'ambien te.

Vengono postiin evidenza i probl em i che devono essere affront ati,le ana lisiche si rendo no necessarie, i sogge tticoinvoltiegli strumentiutilizzabili per concorrere algoverno dei sud d etti processi. Partico lareattenzioneviene dedi cat a allapianificazio nepaesisticaeambientale.

L'apporto della sociologia dell'ambie n te halo scopo di analizzare le mod alitàconcuii sistemi sociali interagisconoconilproprio ambi en te,in tende ndoques t' u ltimosia in quantoambien te fisico-natu rale,sia in quantoambientecostruito.A questoprop osito si metteràin risalto come l'in terazionesocietà-ambiente compor ti un ad att am entoreciproco:l'ambientefornisceun qua- drodi risors e evincoli che cond iziona ilcomporta mentoel'org an izzazione sociale, avarie scale;asuavolta l'a zioneindivid uale e collettiva,appropriandosidell'ambientein formamate- riale esimbolica,con tr ibuis ce a modificarlodicon tin uo.

Il corso integrato siarticolain tremoduli.All' internodi ciascuno diessisicollocheranno, in parallelo, i contributidella PianificazionedelTerritorioedella Sociologia dell'Ambiente.Il primo modulo è dedicato all'esposizionecriticadelcampo nel quale si collocanoiprocessidi piani ficazione.Ilsecondo modulo concerne direttamenteiprocessi di pianificazione,laloro articolazione e lorodifferentilogiche,irapporticoniprocessiecon om icie sociali, in particolare nella prospettiva dello svilupposostenibile.Ilterzo modulo concerne i metodi e gli strumenti della pianificazion e:modelli e paradigmi teoriciche lasup portan o,indicatorisocio territoriali, metod i valutativi e strutture argomentative deiquali si avvale.

BIBLIOGRAFIA

Diseguito vengono segnalati i testi consigliati per conseguire un'adeguataconoscenzadelle mate ria trattata;nel corso della prima lezione saràconsegn ato l'elenco dettagliato dei testie dei saggi trattanti più specificatamentegli argomenti oggetto d'esame.

Bertu gliaes.,La BellaA (a cura di),Isistemi urbani,2 volumi,Angeli,Milano,1991

CurtiF. Gibelli M.G.(a cura),Pianificazione strategica e gestione dellosviluppourbanoAlinea,

Firenz e 1996,saggio diGibelli .

Cur tiF.,DiappiL.(a cura),Gerarchie e retidicittà:tendenze e politiche,Angeli,Milan o,1990,saggi di: Secchi Camagni,Cambino,Dematteis

Davico1.,Sociologia ambientale,Celid, Torino,1994

Fried m annJ.Pianificazione e dominio pubblico,Dedalo,Bari 1993

Fus co Girard1.,Nijkamp P.,Levalutazioniperlosviluppo sostenibiledella città e del territorio, Angeli, Milano, 1997

GambinoR.ConservareInnovare.Paesaggio, ambiente,territorio,Utet,Torino,1997 GambinoR.Progetti perl'ambiente,Angeli Milan o 1996

Hall P.,CitiesoJtomorrow,Blackwell,Oxford 1988

MagnaghiA (a cura),Il territorio dell'abitare,Angeli, Milano1990 MelaA,Sociologia dellecittà, Nis, Roma,1996

Morbelli G.,Cittàepianid'Europa,Dedalo, Bari 1997 Rodw in1.,Città e pianificazione urbana,Bari 1989 ZajczykF.,II mondo degliindicatori sociali,Nis,Rom a,1997

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W8771 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE / SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE <I>

Docente:

Periodo:

Precedenze obbligatorie:

N.crediti:

Cristoforo Sergio BERTUGLlA, Alfredo MELA 1° PD

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OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO

Il corsosipropone dioffrire strumenti concettuali emetodologiciper lo studio dei sistemi urba- nie territoriali, nel loro rapporto con l'ambiente,interpretati nell'otticadel paradigma della complessità. In questo senso, si focalizza l'attenzionesulla pianificazionestrategica, intesa come pianificazione a scala sovralocale,ad indirizzo socioeconomico, con inquadramento terri- toriale, e prospettiva temporale dimedio-lungo periodo.

PREREQVISITI

Conoscenze relative all' analisi della città e del territorio,alla sociologia urbana, all'analisi mate- matica.

PROGRAMMA

A) Pianificazione del territorio

La complessità: generalità, nellescienze sociali,in campo urbano.

La pianificazione strategica:teorie,casi di studio,metodi e modelli.

Gli indicatori: inquadramento storico, concetti generali, gli indicatori territoriali,gli indicatori di efficacia e di efficienza spaziale.

B) Sociologia dell'ambiente

La complessità dei sistemi sociali: attore, situazione, sistema sociale.

Il ruolo della sociologia nella pianificazione: cenni storici,ambiti tematici,metodologie,espe- rienze, prospettive.

Gliindicatori nell'analisi socio-ambientale: indicatori dello sviluppo e della qualitàdella vita urbana.

BIBLIOGRAFIA

Bertuglia C.S.,StariccoL.,Complessità, autoorganizzazione, città,Angeli, Milano,2000, Prima parte.

Bertuglia C.S.,Ceretto S.,Lapianificazione strategica tra continuità e innovazione(in preparazione).

Bertuglia C.S., Occelli S.,Gli indicatori territoriali, con particolare riferimento a quellidi efficacia edi efficienza spaziale,Quaderni DINSE di Scienze Regionali, n.5(o n.7),Celid, Torino,1993,pp. 36.

MelaA.Belloni M.C., DavicoL.,Sociologia dell'ambiente,Carocci, Roma,1998.

MelaA.Belloni M.C., DavicoL.,Sociologia e progettazione del territorio,Carocci, Roma, 2000.

CONTROLLIDEI.I..'APPRENDIMENTO

Sono previste due prove di esonero.Il superamento di una prova esonera lo studente dal porta- re all'esame oralela materia corrispondente.Il superamento di entrambe le prove esonera dal- l'esame orale.

MODALITÀ D'ESA ME

Chi ha superato entrambe le prove di esonero avrà registrato,durantela sessione di esami, il voto,dato dalla media delle votazioni ottenute in ciascuna prova.

Per tutti gli altri, l'esame finale,in forma orale, riguarderà le parti del corso per le quali non sia stato ottenuto l'esonero.

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WAlll RILIEVO DELL'ARCHITEnURA

Docente:

Periodo:

Precedenzeobbligatorie:

N.crediti:

Alfredo RONCHETTA 2°PD

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OBIErrIVI GENERALI DEL CORSO

Conoscenzadella strume n tazioneconcettuale,metodologica, tecn ica e grafica per la rappresen - tazionedello spazio architettonico,per il suo studio, la sua analisie la sua conoscenza.

PREREQUISITI Nessuno

PROGRAMMA

Il rilievoèuna ope razione dirappresentazion edellospazio archit ett oni co finalizza taalla sua comprensione,alla costruzionedi unabasedicon oscenz eperil progett o e allacomu nicazi one di ques te con oscenz e.

Il corsotratteràquestitre aspetti delrilievo, cercando di far prendere coscienza diciascuno di essinellaloro complessità:

La comp rens ione dell'oggetto, che muovedalledinamiche percettivc, verso lacoscienz a della formaedella sua stru tt ur a, fino alla sua misura, edè guid ata da un programmadi conoscenza, fonda to nellastoria dell'architettura,nella tecn ologiacostruttivae nella geometria.

Larappresentazionegrafica e iconicadell' oggetto,anchecon strumentazioneinformatica, ele convenzi oniche ne stanno alla base.

La comu nicazio ne delpercorso edellabasediconoscenze,svoltoanchein forma multimediale.

BIBLIOGRAFIA

Durante losvolgimen to del corso verranno forniti tuttii riferimentibibliogr aficirela tiv iagli argomenti divoltainvolta trattati.

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO

Le esercitaz ioni proposte duranteil corsocostituiranno verifica del percorsodiap prendi me n to dello stu d en te.

MODALITÀ D'ESAME

L'esame consi sterànella revisione di tuttigli elaboratiprodotti dallo studentenelcorsodell'an- no, con discussion edelle metodiche applicate edeiloro fondamenti.

247

(28)

WA721 RILIEVO DELL'ARCHITEnURA/RILIEVO URBANO AM BIENTALE

Docente : Periodo:

Precedenzeobbligatorie: N.crediti:

Bruna BASS IGERBI 2°PD

8

OBIETTIVI GENERALIDEL CORSO

Ilriliev o viene presen tatocome strumento di ind agine e di acquisizionedati finalizzato ad un'analisistorico architetto nicaed urbano ambientale

Ilcorso intendefareconoscereque lletemiche di rilevamentoindis pe nsabilia fornire alla rap- presen tazio ne una grandecapacitàinformativa neirigu ardidell'oggettomed iato e faracqu isire quei mezzi.grafici che servirannoad esprimerel'idea archi tet tonicaeurban a rilevata,rap pre- sen tan do ne la sp azi alità degli oggetti che la compongono.

PREREQUISITI

Esserein possessodelle conoscenze relativeaimetod idi rap presentazione.

PROGRAMMA

Il rilievo in generale - Rilievocom emetod o critico - Problemi op erativi - Ricerca di metodo:

interpretativopersonalee tecnico scienti fico - Lemod ernetecnichediriliev o- Fotogrammetria come metodo ind iretto per larap p resen tazio ne metricadeglioggetti- Fotogrammetriaarchitet- .tonica- Metodi direstituzione -Fotoin terp retazio ne.

.BIBLIOGRAFIA

B.Bassi Gerbi, Fotogrammetriamonoculare-Con trib u to della proiettiva alrecupero delle dimensionidiunogge tto.Celid

B.BassiGerbi,Contrib uto dellageom etriaproiettivaal riliev oarchitettonico- Riliev oindiretto- Stereofotogrammetria .GiardiniEditorie Stamp atori in Pisa

G.Cento,Rilievo edilizioarchitettonico,Ed.Vitali e Ghianda, Genova C.Cund ari, Fotogrammetriaarchitettonica,Ed.Kappa

G.DeFiore,La figurazione dello spazioarchitettonico e urbano,Ed,Vitali e Ghianda,Genova M.Docci,D.Maestri,Manuale di rilevamentoarchitettonico e urbano.Ed.LaterzaBari M.Docci,D.Maestri,Il rilevamento architettonico.Storia, metodi e disegno, Ed.Laterza,Bari M.Fondelli,Trattato di fotogrammetria urbana e architettonica.Ed. Laterza

DOCUMENTAZIONE DIDATTICA AD USO INDIVIDUALE: Materiale del corso distribuito durante l'anno.

CONTROLLI DEL! 'APPRENDIMENTO

Valutazione delle esercitazioni (obbligatorie) svolte durate il corso in aula ed in laboratorio.

MODALITÀ D'ESAME

Tema finale concordatocon il docente,

Discussionedegli elaborati del tema finale edomande sugli argomenti dellelezioniedelle eser- citazioni.

(29)

WA731

RILIEVO DELL'ARCHITEnURA / TOPOGRAFIA

Docente:

Periodo:

Precedenze obbligatorie:

N. crediti:

Bruno ASTORI 2° PD 8

OBIETTI VI GENERALI DEL CORSO

Il corso è organizzatoin modo da fornire una preparazione di base teorico-pratica che consenta agli studenti che seguonoilcorso di laurea in Architettura di raggiungere una buona padronan- zadei principali metodi e delle moderne tecniche dirilievo metrico e di rappresentazione nel cam po architettonico.

PREREQUISITI

Leconoscenze che lo studente deve possedere per seguire agevolmenteilcorso siriducono semp licem en te alle nozioni che riguardano i due insegnamenti di Istituzioni di matematica e i due insegnamenti di Disegno dell'Architetturae Fondamenti e applicazioni di Geometria descrittiva.

PROGRAM MA

Gli argomenti trattati costituiscono un insostituibile avvio per ulteriori approfondimenti di discipline che riguardano i beni culturali in campo architettonico e, in particolare,le discipline del restauro e della conservazione.

Gli argomenti trattati comprendono:

a) cenni di analisi geometrica delle forme; uso della geometria come supporto logico alla costruzion e della forma e sua applicazione nel tracciamento degli edifici dell'epocapassata.

b)cenni sui caratteri distributivi e sugli elementi costruttivi dell'architetturatradizionale;

en trambi saranno finalizzati ad una migliore interpretazione dell'architetturaaifinidel rilievo edella corretta misurazione.

c) richiami di trigonometria e cennisui sistemi di riferimento.

d) strumenti e metodi topografici; goniometri, misura di angoli azimutali e zenitali, misura diretta e indirettadelle distanze,livelli e misura dei dislivelli,stazioni totali,cenni fondamenta- li sulla teoria delle misure, generalità sulle reti fondamentali, di raffittimento e di appoggio a rilievi topografici e fotogrammetrici, livellazione geometrica e trigonometrica, cenni sui metodi di compensazione delle reti planimetriche e altimetriche, rilievo di dettaglio con metodologie tradizionali e metodi celerimetrici.

e) elementi di fotogrammetria;camere da presa, orientamento interno del fotogramma, orienta- mento esterno, cenni sulle operazioni di restituzione.

f)elementi di cartografia e rappresentazione;cenni sulle superfici di riferimento e sui tipi di rappresentazione, rapportodi scala e precisione di un elaborato cartografico, cenni sulla carta di base italiana e sulle carte catastali.

BIBLIOGRAFIA

Verranno fornite schede didattiche appositamente approntate per questo corso; per gli approfondimenti si consiglia:

L.Solaini, G.Inghilleri,Topografia,II ed.,Levrotto e Bella, Torino, 1975 (fuori ediz.).

Bezoari,C.Monti, A.Selvini;Fondamenti di rilevamento generale, TopografiaCartografia,vol.1, Hoepli,Milano, 1989.

249

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K. Kraus,(traduz. e amp lia mentidi S. Dequal),Fotogrammetria, voI. 1,Teoria e Applicazioni, Levrottoe Bella,Torino,1994.

M.Docci,D.Maestri,Il rilevamentoarchitettonico.Storia,metodie disegno,Bari,Laterza,1984.

CONTROLLI DELL'APPRENDIMENTO

Ilcorso,essendoorganizza toinlezion i ed esercitazioni(chesiten gono sulcampo,in aula e nei laboratori - informatico del CE51Te di fotogrammetriadel CI5DA-) preved e che ques te ultime abbiano lo scopo man mano di seguire lo studen tenell'ap prendimento.Una serie dielaborati grafici, correttie valutati,saranno parte integrante dell'esamefinale.

MODALITÀ D'ESAME

L'esa me finale, oltre aglielaborati di cui al punt oprecedente, verteràsu una prova scritta ed eventualmente su unaorale (solo perchi non avràotten u tovalu taz ionesu periore ai 24/ 30).

250

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W2701 W2705 W2706

STORIA DELL'ARCHITEn URA MEDIOEVALE (r)

Docente:

Periodo:

Precedenzeobbligatorie:

N.crediti:

ClaudiaBONARDI 2°PD

4

PROGRAMMANON PERVENUTO.

W3731 W3732

TEORI A E STORIADEL RESTAURO / RESTAURO ARCHITEnONICO (r)

Docente : Periodo:

Precedenze obbligat orie:

N.crediti :

Emanuele ROMEO 1°PD

Storia dell'Architettura 4

OBIETTI VI GENERALI DEL CORSO

Fornirele fonda me n taliconoscenzestor ico-cri tiche,tecn ico-metod ologiche fina lizza teall'ac qui- sizionedella cul tura della conservazione, propedeu ticaalla tutela e all'interventosu lpatrimo - nioarchitettonico-ambien tale.

PREREQUISI TI

E'consigliata la conoscenza dilineam enti di Storiadell'archi tetturaconnozioni riguardanti le car atteristichestrutturalidegli edificistorici.E' inoltreculturalm ent e utilela conoscenza del Disegno dell'architettura,della Storia dell'urbanisticae della Scienza delle costruzioni. PROGRAM MA

Latutelaeil restauro,che rispettivamentesi esercitano attraverso strumenticulturali, giurid i- co-amministr ativi etecni co-scienti fici,definiti quali azionidella conservazione del bene archi- tettonico-ambien tale,sarannoalla base dello svolgime n todelcorso.Atal finesaranno svilu p- pati tem i relativi all'evoluzion e storicadelrestauro:dalleope razionidelpassato sulle preesi- stenze allecodificazioni sette-ottocenteschefino alla nascita del restauro "mod ernamenteinte- so",attraverso l'analisi criticadei filoniculturalie delle esp eri enzeitalianeedeuropee.

BIBLIOGRAFIA

Sarà fornito unrep ert oriobibliografico siaa caratteregeneraleche tem ati co al quale glistu de nt i potrannoattingere persoddisfarele esigenzediscipli narielo svolgim ent o delleesercitaz ioni.

CONTROLLI DELL 'APPRENDIMENTO

Lo studen te dov rà produrreun 'eserc itazi on e scrittasu un tem adid attico svolto durant e il corso,di circa2000 battutedaconsegnarealdocen te3 settim ane primadella chiusura del corso.

MODALITÀ D'ESAME

Consisterà nella valu taz ione dell'esercitazione e dell'a p prend ime n todi argome ntisvoltiduran- teilcorso.

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W3733

TEORIA E STORIA DEL RESTAURO / RESTAURO ARCHITEnONICO (r)

Docente : Periodo:

Precedenze obbligator ie:

N.crediti:

Maria Grazia VINARDI 1°PD

4

PROGRAMMA

Il corso siproponedifornirele fondame n taliconoscenzestorico-critiche, metod ologiche etec- niche relati ve alla tutela e all'in terve n to di cons ervazionedell'architettura edell 'ambiente.

Le lezioni si artico ler annoperblocchi di argom enti , ch esarannoespos tiin mod uli didattici consecutivioalternatiin funz ion e dell'orarioassegna to,etratteranno:

I.Teorie e storia del Restauro architettonico, tuteladei Beniarchitettonici eambientali (18lezioni):

- asp etti in trod u ttiv i, obiet tivieconfigurazione teoretico-praticadelladisciplina;

- bibliografia ragionata;

-giud izio divaloresu lle arch itetturedel passato - consolidamento

- definizion edeiconcettiditutela, restauro, conservazione,recupero:

- costituzionestorica attraversoleformulazioniteorichee le esperienze eur opeeeitaliane,con particolare attenzione ai contributie agli esempiin area piemontese;

- Carteinternazionalie italiane delRestauro;

- normativa,proceduredi tutela eintervento relative ai beni architettonici eambientali.

II.Consistenzadell'esistente,con particolareattenzioneal patrimonioarchitettonico di area pie- montese(6 lezioni) :

- dei materiali della costruzionetradizionale;

- dei caratteri costitutivi, tipologici ,costruttivi eformali dell'architetturaedell'edilizia d'inte- ressestorico.

L'esameconsisterà in uncolloqu iovolto all'accertamento della conoscenza degli argomenti trattati,eventualmente prendendo spunto dalla discussione di un saggio descrittivo-grafico preassegnato.

BIBLIOGRAFIA

(Even tu ali indicazioni di approfondimentispecificisaranno fomite nel corso delle lezioni):

- C.ROCCHI,Istituzionidi restaurodeibeni architettonici e ambientali,Hoepli,Milano 1985, n.e.1990;

- C.CARBONARA,Avvicinamento al Restauro,Liguori, Napoli 1997;

- P.CICERCHIA, Restaurodei monumenti- Guida allenorme di tutelaealle procedured'interoenio, Liguori, Napoli 1993;

Letture consigliate:

- E.VIOLLET-LE-DUC,L'architetturaragionata,ed.it. [aka Book, Milano 1990;

- J.RUSKIN,Lesettelampadedell'architettura,ed.it.[aka Book,Milano 1982;

- C.BOITO,Il nuovo el'anticoin architettura,ed.it. [aka Book,Milano 1989;

- C.BRANDI,TeoriadelRestauro,Einaudi,Torino1977;

- M.DEZZI BARDESCHI,Restauro.Punto e da capo,Franco Angeli, Milano 1991;

- L.RE,Questioni di conseroazione,Celid ,Torino 1999.

- Tra i periodici,si segnalano:"Restau ro", "Tema", "'AN AC KE","Restau ro e città","Ricerche di storia dell'arte","Palladio".

ABSTRACT: The Course gives basicknowledge of Theories and History of Restoration;of the historical tecniques of construction in Piedmont area; of critical,normative and operative approaches for Safeguard,Preservation and Conservation.

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jiIP

5° ANNO

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