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Ma tutto è divenuto, non ci sono fatti eterni: cosi come. filosofare storico è da ora in poi necessario, e con esso la virtù della modestia.

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Academic year: 2022

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Post-democrazia

“Ma tutto è divenuto, non ci sono fatti eterni: cosi come n o n c i s o n o v e r i t à a s s o l u t e . P e r c o n s e g u e n z a i l filosofare storico è da ora in poi necessario, e con esso la virtù della modestia.”

F. Nietzsche. Umano troppo umano

È vero che oggi non ci sono più i partiti di una volta. È questo perché oggi viviamo lo stadio della post-democrazia come la chiama Colin Crouch. È la situazione, oltre ogni ideologia e credenza, oltre ogni religione e confini. I partiti della destra della sinistra o di centro sono gruppi (o clubs chiusi) sempre meno legati a visioni del mondo. La morte dei partiti è qui.

Come scrive Alain De Benoist “La dicotomia destra-sinistra viene spesso fatta risalire alla Rivoluzione francese, dimenticando in tal modo che essa è davvero pienamente entrata nel discorso pubblico solo alla fine del XIX secolo. Alla vigilia della Rivoluzione, lo spartiacque principale non oppone la «destra» e la «sinistra», ma un’aristocrazia fondiaria dotata di potere politico e una borghesia mercantile acquisita alle idee liberali. Nessuno, in quell’epoca, difende veramente il popolo… I liberali riprendono quell’idea fondamentalmente moderna consistente nel vedere nello

«sradicamento dalla natura e dalla tradizione il gesto emancipatore per eccellenza e l’unica via d’accesso a una società “universale” e “cosmopolita». Benjamin Constant, per citare solo lui, è il primo a celebrare quella disposizione della «natura umana» che induce a «immolare il presente all’avvenire»…Che oggi la «sinistra», nella sua quasi totalità, sia divenuta riformista, che abbia aderito all’economia di mercato, che si sia progressivamente separata dai lavoratori e dalle classi popolari, non è certo una

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rivelazione. Lo spettacolo della vita politica ne è un’ininterrotta dimostrazione. Per questo, ad esempio, le grida della sinistra sono così deboli nella grande tormenta finanziaria mondiale attuale: semplicemente, essa non è disposta più della destra a prendere le misure che permetterebbero di intraprendere una vera guerra contro l’influenza planetaria della Forma-Capitale. Come osserva Serge Halimi, «la sinistra riformista si distingue dai conservatori per il tempo di una campagna elettorale grazie a un effetto ottico. Poi, quando le è data l’occasione, si adopera a governare come i suoi avversari, a non disturbare l’ordine economico, a proteggere l’argenteria della gente del castello» (Socialismo, nè sinistra nè destra di Alain De Benoist.)

La verità è che nulla sarà più come prima. Nella post- democrazia la situazione politica ed economica esprime una nuova cultura post-industriale e cultura bancaria, nel senso che i rapporti di produzione e di scambio, la distribuzione dei redditi, le condizioni del lavoro dovranno radicalmente mutare per dar vita ad un turbo – capitalismo a dimensione planetaria, temperato dall’ intervento dello stato, con molti poveri e esclusi.

Lo slogan “nulla sarà come prima” è lo slogan di post- democrazia. Lucca Bacceli analizza il pensiero di Crouch per la nuova regola di post-democrazia e scrive: «La p o s t d e m o c r a z i a s i t r a d u c e i n u n p r o c e s s o d i

“commercializzazione della cittadinanza” che stravolge lo schema elaborato da T.H. Marshall. Una serie di servizi che costituivano dei diritti garantiti dallo status di cittadini vengono messi sul mercato e gestiti con logica commerciale, anche a prescindere dalla proprietà, pubblica o privata, delle agenzie che li erogano. Un colossale progetto globale di smantellamento del welfare state passa attraverso l’individuazione di successive aree da aprire al mercato ed alla privatizzazione: il WTO è stato istituito precisamente

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per questo scopo. Crouch rileva che la trasformazione del mercato da strumento a principio assoluto, la trasformazione in merce di ogni bene e servizio, produce effetti perversi anche sul piano strettamente economico. E il fatto che il pubblico si occupi di erogare servizi solo per quella parte residuale degli utenti che non interessa al mercato finisce per degradarne la qualità e di fatto per escludere gli utenti dalla cittadinanza. Questo processo non sarà compiuto

“fintanto che la fornitura dell’istruzione, dei servizi sanitari e degli altri servizi tipici del welfare state non saranno subappaltati a estese catene di fornitori privati, così che il governo non sia più responsabile della loro produzione di quanto la Nike lo sia delle scarpe su cui mette il marchio”. Ma già oggi l’ideologia del mercato si traduce nell’affermazione di un modello giacobino che concentra il potere politico al centro senza livelli intermedi di azione politica. Mentre i cittadini perdono potere il processo elettorale democratico si avvicina “a una campagna di marketing basata abbastanza apertamente sulle tecniche di manipolazione usate per vendere prodotti».

La principale causa del declino della democrazia risiede insomma per Crouch nel “forte squilibrio in via di sviluppo tra il ruolo degli interessi delle grandi aziende e quelli di tutti gli altri gruppi” «Crouch ipotizza alcune misure per contrastare questo processo, senza indulgere nell’utopia:

l’abolizione del capitalismo rimane un sogno, il suo

‘dinamismo’ e il suo ‘spirito intraprendente’ sono una risorsa irrinunciabile. Ma è possibile trovare una nuova forma di compromesso della democrazia con gli interessi delle aziende multinazionali così come in passato si sono trovate altre forme di compromesso con le industrie nazionali, e ancor prima con il potere militare e con le Chiese. Questo sarà possibile, fra l’altro, se i cittadini eserciteranno una pressione non solo attraverso i partiti ma sui partiti. In altri termini occorre rovesciare la tendenza dei partiti a “incoraggiare il massimo livello di minima partecipazione”. Quelle in cui

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aderisce ad alcune proposte istituzionali di Philippe Schmitter non sono forse le migliori pagine del libro di Crouch. Assai più interessante è l’affermazione che occorre

“invertire la prospettiva consueta adottata dal mondo politico su cosa sia democrazia e cosa la sua negazione”. Il sistema dei partiti mostra in genere scarso allarme per le pressioni degli interessi economici, mentre insiste sui rischi di antidemocraticità dei nuovi movimenti che si affermano di volta in volta sulla scena. Le “nuove creatività dirompenti all’interno del demos”. Sono invece un antidoto alla postdemocrazia e possono permettere di reindirizzare il malcontento dagli obiettivi e dai capri espiatori dei movimenti reazionari verso le vere cause dei problemi. Per Crouch “c’è bisogno di un mercato aperto dove concorrere a definire identità politiche, che rimanga all’esterno, ma ancora abbastanza vicino, all’arena oligopolistica dei partiti esistenti. […] La politica democratica dunque ha bisogno di un contesto dove i vari gruppi e movimenti facciano sentire le proprie voci in modo energico, caotico e chiassoso: sono loro il vivaio della futura vitalità democratica”. In altri termini, non c’è da scandalizzasi per il conflitto sociale.»

La post-democrazia è un prodotto dell’élite burocratiche, cosi la politica diventa una storia farsa e questo perché “la massa dei cittadini svolge un ruolo passivo, acquiescente, persino apatico, limitandosi a reagire ai segnali che riceve.

A parte lo spettacolo della lotta elettorale, la politica viene decisa in privato dall’interazione tra i governi eletti e le élite che rappresentano quasi esclusivamente interessi economici» Crouch. Ci troviamo da qualche parte nella parabola discendente della democrazia. Le aziende non sono semplicemente organizzazioni, ma concentrazioni di potere.

Ecco perché non esiste oggi una destra o una sinistra politica ma solo élite economiche e élite burocratiche. Oggi cittadini, partiti, suindicati, sono forme passive della democrazia. Oggi sottolinea Crouch «più lo Stato rinuncia ad intervenire sulle vite della gente comune, rendendole indifferenti verso la

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politica, più facilmente le multinazionali possono mungere, più o meno indisturbate, la collettività…Nel tentativo di diventare il più possibile simili alle aziende private, gli enti pubblici devono anche spogliarsi di un aspetto intrinseco del loro ruolo: la loro autorità. Bisogna notare che questa perdita di autorità non si estende fino a intaccare il centro politico del governo nazionale. In effetti, lunghi dall’arrivare alla sparizione del potere statale sognata dai libertari, lo Stato delle privatizzazioni concentra il potere politico nell’ellissi: un nucleo centrale ristretto che interagisce soprattutto con le élite dei suoi pari nel settore affaristico privato. La cosa funziona così. I poteri minori o intermedi, in particolare le amministrazioni locali, devono t r a s f o r m a r e l e l o r o a t t i v i t à s e c o n d o i l m o d e l l o acquirente/fornitore tipico del mercato. Il ruolo di potere politico viene quindi risucchiato da esse e spostato al centro. Inoltre il governo centrale privatizza molte delle sue stesse funzioni a consulenti e fornitori di vario genere.

Tuttavia rimane un nucleo politico irriducibile che costituisce la componente eletta della democrazia capitalista del Paese, che non può essere svenduta (ma può essere soggetta a compromessi con le lobby) e che esercita il potere ultimo, almeno riguardo alle decisioni se e come privatizzare e appaltare. Questo nucleo diviene sempre più piccolo col progredire delle privatizzazioni, ma non può essere eliminato del tutto, pena il crollo delle nozioni di Stato e democrazia.

Più si ha privatizzazione e applicazione del modello mercantile per l’erogazione del servizio pubblico, specie a livello locale, più si deve imporre il modello giacobino di democrazia centralizzata e una cittadinanza senza livelli intermedi di azione politica.». [1]

La sovrastruttura oggi non attinente la politica come rapporti umani ma è il principio fondamentale del denaro. Cosi la sovrastruttura è il denaro. I membri dell’élite delle multinazionali conoscono che il nuovo significato della politica non è l’idea politica ma il denaro. E come dice J.

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Baudrillard [2] il denaro, nel momento cruciale dell’aumento, viene negato come valore di scambio e trasformato dalla

“dépense” in un valore di lusso indivisibile. In tal mondo questo diviene omologo all’oggetto unico e indivisibile che è il quadro come segno. Tra il denaro, divenuto materia di lusso per la perdita del suo valore di scambio economico e il quadro divenuto segno di prestigio – cioè elemento di quel corpus limitato costituito dalla pittura – per la perdita del suo valore simbolico si stabilire non più equivalenza, ma una partita aristocratica. Cosi la speculazione rende impossibile l’estensione totale degli scambi reali. Provocando una circolazione istantanea del valore falsa, fulminando il modello economico, la speculazione manda in cortocircuito anche quella catastrofe che sarebbe la commutazione libera di tutti gli scambi. In altre parole viviamo ciò che la rende possibile è la sostituzione mediatica degli eventi, delle idee, della storia, che fa si che più li si scruterà, meglio se ne distingueranno i dettagli per afferrarne le cause più essi cesseranno di esistere più essi cesseranno di essere esistiti. Cosi valori e verità nel metabolismo non sono più come azioni, bensì come forme virtuali. Come diceva Hegel ci troviamo in pieno nella vita in se stessa mobile, di ciò che è morto. Il valore diventa una logica della mercanzia, è lo stadio fattale, che non esiste più equivalenza, nè naturale, non esiste legge del valore, ma solo un’epidemia del post- valore, come esiste un’epidemia della verità come post – verità.

Note:

1. Colin Crouch: Post – democracy. Yale University. Press.

2005.

2. Jean Baudrillard: Pour un critique de l’économie politique du signe Ed. Gallimard. Paris 1972.

Apostolos Apostolou Docente di Filosofia

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Anà-Thema Teatro:Favola a merenda e Cena con delitto ON LINE

DOMENICA 17 GENNAIO ore 16:00

Circa 40 minuti di spettacolo interattivo per grandi e piccini…dopo la prenotazione e il pagamento riceverai una mail con l’elenco degli oggetti che dovrai avere con te durante lo spettacolo per giocare insieme ai personaggi della favola…

Prenota via mail la visione della Favola ed entro 24 ore prima dello spettacolo riceverai il link al quale dovrai collegarti e la mail con tutta la preparazione alla favola!

Per accedere al link è necessario prenotarsi utilizzando un indirizzo GMAIL

Costo dello spettacolo OnLine € 10 a famiglia

info e prenotazioni INFO@ANATHEMATEATRO.COM tel.3453146797

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CENA CON DELITTO ON LINE

I RISTORANTI SONO CHIUSI E GLI SPETTACOLI SOSPESI ma il Commissario Matranga prosegue le sue indagini

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e le porta direttamente a casa vostra!

Giovedì 21 Gennaio 2021 ore 20.30

Riprendono le indagini del commissario Matranga che, per la prima volta si trova ad indagare on line! Non perdere l’occasione di vivere l’avventura direttamente da casa tua!

Alla cena ci pensi tu ma il crimine lo portiamo noi! Prenota via mail la tua partecipazione, dopo il bonifico di pagamento riceverai il link per connetterti e, insieme alla tua squadra sarai in diretta col commissario e gli altri gruppi investigativi!

Per accedere al link serve aver scaricato la piattaforma di ZOOM

MAX 20 squadre investigative

durata cena con delitto circa 90 minuti Costo del delitto on line € 18 a squadra

info e prenotazioni INFO@ANATHEMATEATRO.COM tel.3453146797

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Slovensko stalno gledališče – Teatro Stabile Sloveno A TU PER TU DIALOGHI DAL BACKSTAGE Martedì 5 gennaio,

Il nuovo anno “A tu per tu” del Teatro Stabile Sloveno si è aperto sabato scorso con un’intervista al regista e autore Lino Marrazzo, per parlare del suo approccio alle vicende della pittrice Artemisia Gentileschi e del loro trattamento nello spettacolo omonimo. L’attenzione alla complessità dell’universo femminile caratterizzerà anche la seconda videointervista dell’anno, in programma martedì 5 gennaio dalle ore 18.00 sulla pagina facebook e sul canale youtube del teatro.

Nelle settimane scorse Maja Gal Štromar, autrice del testo Chi ha visto Coco? Moi, Gabrielle Chanel, ha presentato i contenuti di questa riflessione personale e autobiografica sul personaggio della celebre stilista. Un ulteriore passo avanti nella scoperta dei contenuti della nuova produzione del TSS sarà rappresentato dalla doppia intervista alle protagoniste d e l l o s p e t t a c o l o . L e a t t r i c i M a j a B l a g o v i č e L a r a Jankovič (quest’ultima nota anche come apprezzata cantante) racconteranno del loro approccio all’interpretazione dei due volti, pubblico e privato, di questo personaggio, sulla base di numerose informazioni biografiche. La ricerca dell’amore, il contrasto tra la fragilità interiore e la forza esteriore, l’attesa della realizzazione dei desideri più profondi sono i temi di questo incontro che sarà sovratitolato in italiano. La clip rimarrà visibile anche nelle settimane successive, come tutte le videointerviste pubblicate finora e ancora disponibili sui social media TSS.

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COME CI COLLEGHIAMO?

Direttamente sulla pagina fb del Teatro Stabile Sloveno m a r t e d ì 5 g e n n a i o d a l l e o r e 18.00: https://www.facebook.com/teaterssg

NON AVETE FACEBOOK?

Cliccate sul collegamento indicato di seguito e che sarà attivo martedì 5 gennaio dalle ore 18.00 (non prima)!

https://www.youtube.com/watch?v=S6VM8hFFIjY&feature=youtu.be www.teaterssg.com

A TU PER TU

A tu per tu è un ciclo di conversazioni informali dietro le quinte con attori, registi, drammaturghi e musicisti.

L’incontro con gli artisti fuori dal palcoscenico è sempre interessante e in questo caso non è solo l’occasione per conoscere artisti sloveni e del litorale “a luci spente”, bensì una vera introduzione agli spettacoli che il pubblico potrà vedere nella seconda parte della stagione. Si tratta di

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un progetto digitale originale prodotto dal Teatro Stabile Sloveno, che andrà in onda dall’8 dicembre al 12 gennaio e che accompagnerà le festività con appuntamenti bisettimanali, il martedì e il sabato alle ore 18.00.

dal 9 gennaio

Stefano Sacher, GREGOR E SILVIJA

Cosa significa scrivere musica per uno spettacolo teatrale?

Come si farà interprete la musica originale di una storia che si svolge nella giungla dei giorni nostri? Ce ne parlerà Stefano Sacher, autore delle musiche di scena dello spettacolo per bambini Gregor e Silvija.

dal 12 gennaio

Yulia Roschina, CHI HA VISTO COCO?

La regista Yulia Roschina ha inserito la storia di Coco Chanel in una dimensione espressiva aperta, quella del coreodramma, all’interno del quale si riflette sul significato di questo personaggio e sulla poetica teatrale.

SUI CANALI FB E YOUTUBE DEL TSS

Intervista sovratitolata in italiano

Volterra 22 | Lunedì 4

gennaio Volterra illumina,

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una grande azione collettiva con protagonista la luce

VOLTERRA ILLUMINA

UNA GRANDE AZIONE COLLETTIVA CON PROTAGONISTA LA LUCE

UNISCE SIMBOLICAMENTE I COMUNI DELLA TOSCANA E TUTTA LA COMUNITÀ PER VOLTERRA 2022

Lunedì 4 gennaio i lumi di alabastro portatori di luce passeranno simbolicamente di mano in mano tra tutti i sindaci dei comuni sostenitori, in una staffetta virtuale che diverrà poi reale coinvolgendo tutta la comunità fino ad accendere il

cuore della città

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Condividere un simbolo per condividere un progetto. È questo il significato più profondo di Volterra Illumina, l’iniziativa che segna una nuova tappa nel percorso di Volterra, finalista

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toscana a Capitale italiana della cultura 2022.

Volterra Illumina è una staffetta di luce. Lunedì 4 gennaio il Sindaco Giacomo Santi accenderà un I Lumina, lume di alabastro divenuto simbolo della candidatura, e lo passerà virtualmente al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo e ai Sindaci dei 53 Comuni sostenitori per giungere in piazza dei Priori, il cuore di Volterra, dove si trova la grande installazione di alabastro luminoso Arnioni in piazza. Qui sarà raccolto nuovamente dal Sindaco e Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo per raggiungere tutti componenti della comunità dell’alabastro e poi i cittadini e – simbolicamente – tutti coloro che appoggiano il progetto di Rigenerazione umana di Volterra 2022.

Si può partecipare all’appuntamento in due modi: dal vivo, recandosi alle 18 in piazza dei Priori a Volterra con il proprio I Lumina, nel rispetto delle normative sanitarie e seguendo le indicazioni di posizionamento fornite dagli organizzatori; oppure in streaming seguendo la diretta Facebook sulle pagine di Volterra 2022 Capitale della cultura, Comune di Volterra e InToscana e postando sui canali social le immagini del proprio lume acceso a sostegno della candidatura con l’hashtag #volterra22.

Al momento, in poco più di 20 giorni, sono stati venduti oltre 1.000 I Lumina, un dato record che segna il gradimento di questo progetto che abbina la sapienza dei Maestri artigiani alabastrai di Volterra al design contemporaneo di Luisa Bocchietto.

I LUMINA è acquistabile (anche lunedì 4 gennaio) al Consorzio Turistico Volterra Valdicecina, in Piazza dei Priori n. 19/20, tutti i giorni 9,30/13 e 14/18 (telefono 0588/87257; mail info@volterratur.it); prezzo 14 Euro, si effettuano spedizioni.

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I Lumina in alabastro design Luisa Bocchietto – ph Guido Mencari

L’ALABASTRO PER VOLTERRA 2022

Volterra 2022 vuole nuovamente mettere l’alabastro al centro della città, per un ritorno alla materia prima, con nuove forme di creatività che riaffermeranno la rilevanza dei progetti intorno alla pietra di luce in un percorso di conoscenza e partecipazione che coinvolge tutta la comunità verso Volterra 22.

Per questo nel dossier di candidatura si trova 22 designer per 2 2 a r t i g i a n i , l ’ i n i z i a t i v a c u r a t a d a l l a d e s i g n e r internazionale Luisa Bocchietto, già Presidente e ora Senator di WDO (World Design Organization), con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, da cui sono nati Arnioni in piazza e I Lumina.

Arnioni in piazza è la suggestiva installazione di pietre grezze d’alabastro collocata in Piazza dei Priori, nel cuore della città (fino ad aprile 2021). Gli arnioni, con le loro

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forme “pettinate” a una scala più grande possibile, illuminati al loro interno, mettono in evidenza la varietà dei colori e delle venature del materiale. L’opera valorizza la qualità dell’alabastro e la capacità delle imprese locali di lavorarlo per trarne prodotti eccellenti. Un materiale sempre diverso, che rende unica ogni opera.

Come unici, ognuno con le proprie trasparenze, sono i lumi portacandele in alabastro I Lumina, ideati sempre da Luisa Bocchietto e primi oggetti di design della collezione 2020/2021. Gli eleganti lumi portacandela dialogano con l’opera pubblica e ne rappresentano il suo aspetto privato, in una simbolica condivisione di valori e progetti tra città e partecipanti.

Nell’ambito della iniziative dedicate alla pietra volterrana si trova anche la nuova collana culturale del Comune di V o l t e r r a V o l a t e r r a e A r t e e c u l t u r a , r e a l i z z a t a i n collaborazione con Pacini Editore. Il primo volume, curato da Ilario Luperini con la collaborazione di Renato Casini e Marco Ricciardi e le foto di Dante Ghilli, è dedicato alla Torre Pendente in alabastro e s’intitola SOLIDE TRASPARENZE.

L’alabastro di Volterra, pietra gessosa formatasi 6-7 milioni di anni fa, è considerato il più pregiato d’Europa e cambia aspetto, colorazione e consistenza al variare della composizione chimica del terreno, mostrando diverse venature che rendono ogni oggetto unico e non replicabile. In epoca etrusca fu utilizzato per la produzione di urne cinerarie e Volterra divenne il centro di produzione di questo prezioso materiale. Poche testimonianze ne attestano l’uso nel Medioevo, ma è alla metà del ‘500 che si afferma una vera rinascita della sua lavorazione. Oggi Volterra è un centro di manifattura esclusivo di questa pietra naturale dalle magnifiche trasparenze.

LA CANDIDATURA

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Volterra è una delle dieci città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura 2022. Il progetto complessivo, presentato nel dossier dal titolo Rigenerazione umana, mette al centro la rigenerazione delle persone e delle comunità, ponendosi come esempio di sperimentazione e punto di riferimento per la rinascita dell’Italia attraverso i centri di media dimensione e i loro territori. Temi di grande dibattito che, alla luce della recente pandemia, hanno assunto ulteriore centralità.

Il dossier trova forza propulsiva nelle esperienze di rigenerazione umana che hanno modellato la città, in particolare quella dell’ex Ospedale Psichiatrico, dove si conserva parte del graffito di Nannetti capolavoro dell’art brut, e quella della pluripremiata UBU, Compagnia della Fortezza, la più importante e longeva esperienza di teatro- carcere nel mondo, condotta da Armando Punzo, che ha creato un innovativo e unico modello di ricerca culturale in continua evoluzione.

Il dossier di candidatura di Volterra è scaricabile al link https://volterra22.it/wp-content/uploads/Dossier_Volterra.pdf

#Volterra22 #rigenerazioneumana

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Segui Volterra 22 volterra22.it | info@volterra22.it

Partecipa e condividi con l’hashtag #Volterra2022 e segui il percorso su Facebook e Instagram

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Ultimissime ore per aderire al Rainbow Free Day: il grande spettacolo degli Indipendenti

Numerosissimi gli aderenti: oltre 300 fra artisti, istituzioni, realtà culturali e imprenditoriali

Padrini dell’iniziativa Figurine Forever con le figurine degli Skiantos con il leader Freak Antoni e tra le guest il live

della cantautrice Sophie Auster, figlia dello scrittore e regista Paul Auster, serata speciale dedicata alle Bande

Musicali il 20 gennaio.

Si raccolgono fino alla mezzanotte del 30 dicembre le adesioni al Rainbow Free Day, una quindici giorni (dal 15 al 30 gennaio 2021) che intende mettere al centro dell’attenzione il vasto e poliedrico mondo della produzione artistica indipendente e che ha già raccolto oltre 300 adesioni fra i principali operatori Italiani dello spettacolo e dell’arte. Prima di tutti la Siae, che insieme alle piattaforme Optima e Dice, hanno aderito entusiasticamente al progetto.

Ogni giorno sulla piattaforma www.rainbowfreeday.com promosse dai social collegati dal 15 al 30 gennaio troverete tantissime occasioni di produzioni musicali, culturali, artistiche e di

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spettacolo a prezzi scontatissimi per l’occasione.

Ogni giorno sulla piattaforma si terrà un palinsesto di iniziative che prevede, tra i principali momenti, ogni giorno alle 11 The Best of Slow Club, alle 12 Entriamo in Negozio – Tra Dischi e Strumenti Musicali, alle 15 Indies – Tra etichette e festival, alle 16 Cinema! Tra colonne sonore e cinema indipendente, alle 18 Due chiacchiere con … per gli approfondimenti sulla musica e digitale, alle 21 I Live Rainbow un incontro musicale degli artisti, alle 23 arriva L’Approdo per gli incontri su Arte e Letteratura e alla fine L’ultimo mastro di Krapp a cura di Jonathan Giustini.

A fianco alla scontistica che prevede per 15 giorni una lunga teoria di produzioni indipendenti a prezzi scontati, che vede, tra gli altri, capofila Discoteca Laziale con i numerosi negozi di dischi, Cafim con i produttori e rivenditori di strumenti musicali ed organizzatori come Barley Arts con la prevendita di alcuni interessantissimi concerti per la prossima primavera-estate e Ridens, con l’Asta Tosta dei suoi Artisti in Tour, nel corso dei 15 giorni la pagina Facebook diventerà una grande piattaforma su cui convogliare approfondimenti, speciali, incontri, live. Con una giornata speciale, il 20 gennaio, dedicata al poliedrico quanto poco noto mondo delle Bande Musicali.

Fra i numerosi aderenti anche Red Ronnie che ogni lunedì, all’interno del suo programma Premiato Circo Volante del Barone Rosso, ospiterà il Rainbow FreeDay con iniziative speciali. Fra le iniziative anche uno Speciale dedicato a Fabio Concato. Fra gli aderenti anche Michele Monina con il suo Diario di un Lockdown sui social e su Optimagazine, media partner dell’iniziativa. E All Music Italia che aprirà sui suoi spazi specifici angoli di approfondimento. Giuliano Girlando, Michele Monina e Giovanni Ansaldo, dal canto loro, saranno protagonisti di Greetings from Rainbow, un webinar allo Stato della musica indipendente il 16 gennaio alle 18.

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Si apre il 15 gennaio alle 10.00 con un video di lancio del

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progetto speciale di Figurine Forever con le due figurine dedicate agli Skiantos, in particolare a Freak Antoni e Dandy Bestia, padrini inaugurali dell’iniziativa e con la presentazione di I-Disc del progetto Ifigital di Alex Peroni, a cura del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti.

Tutti i giorni alle 11.00 avremo the best of Slow Club:

rotocalco libero e indipendente realizzato da Slow Music, un progetto a cura di Stefano Bonagura, Corrado Gambi, Massimo Poggini e Claudio Trotta, con la collaborazione di Michaela Berlini e la partecipazione di numerosi ospiti, musicisti, ballerini, scrittori, giornalisti, attori, registi, autori televisivi.

Alle 12.00 sarà il momento dedicato ai negozi di dischi e di strumenti musicali: un confronto diretto con i protagonisti di un settore che sta combattendo una vivacissima battaglia sul campo.

Fra i negozi di dischi ricordiamo: Discorso da Sacile (PN), Ritmi Urbani di Santa Maria Capua Vetere (CE), Disco Shop a Lecco, Blu Rosso e Giallo a Roma, Musica e Ricordi di Aosta, Music Store dalla Repubblica San Marino, De Santi Castelfranco Veneto (TV). E ancora: Messaggerie Sarde da Sassari, Dischi in piazza da Modena, Discomarket da Catania, Polarville da L’Aquila, Casa del Disco da Civitavecchia e Rocker da Pinerolo (TO), Pick Up Records da Bassano del Grappa (VI). E molti altri.

Per quanto riguarda i negozi di strumenti musicali, interverranno (ad oggi): Città Della Musica di San Giovanni Teatino (CH), Bosoni da Milano, Music Center di Messina, Bandiera di Roma, Milanfisa da Milano, Okay Musica da Albenga (SV), Cavalli da Castrezzato (BS), Casa Della Musica di Oristano, 3M Musica di Sassari, D’Amore di Roma, Daminelli di Bergamo, Casa Musicale Del Rio da Reggio Emilia, Dimensione Musica da Sulmona (AQ), Frate Professional da Traona (SO), La Musica da Carrara (MS).

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Alle 15.00 in programma lo spazio dedicato ai festival e alle etichette discografiche a cura di Massimo Della Pelle e Giuseppe Marasco: il 15 gennaio in programma la presentazione del nuovo video di Doro Gjat feat. Gotan Project; il 16 gennaio quattro chiacchiere con Andrea Ceccomori di Assisi Suono Sacro dopo l’incontro tra giornalisti sul futuro della musica indipendente ; il 17 spazio a Voci per la Libertà e alla presentazione di una compilation a firma Michele Lionello guida della Rete dei Festival; il 18 gennaio due parole con Giorgio Pezzana del Biella Festival; il 19 spazio alle cantautrici con Musica di Seta; il 20 gennaio Mary Star Spettacoli presenterà la compilation di Amalia, vincitrice Premio della Critica Voci D’Oro 2020; il 21 gennaio spazio al vasto mondo della realtà virtuale con il VREC Fest a cura di David Bonato. Mentre il 22 e il 23 gennaio in programma incontro rispettivamente con Calabria Sona e con Varigotti Festival, ora trasferito a Genova, due circuiti dedicati alla musica folk e alla canzone d’autore. Domenica 24 gennaio appuntamento con Dischi Soviet Studio, una neonata indies attivissima. Il 25 sarà la volta della label TheWebEngine. Il 26 focus sul mondo della world e della folk a cura di ITFOLK.

Fra gli ospiti: Saul Beretta (Musicamorfosi), Davide Mastropaolo (Agualoca records), I Lautari con la presentazione i n a n t e p r i m a d e l l o r o v i d e o c l i p ; e M a r i o G u l i s a n o dell’Alkantara festival. Gli ultimi giorni di programmazione prevedono: il 27 gennaio un incontro con la Robin Hood Records, il 28 Imarts con Mario Incudine, il 29 con Disincanto e il 30 con Rossana Luttazzi che presenterà le iniziative della Fondazione Lelio Luttazzi.

Alle 16.00 in programma Cinema! Con le Colonne Sonore e il Cinema Indipendente: in apertura il meglio di Soundtrack City (in crossposting, oltre che sui canali del Rainbow, anche su Musa TV), il format web ideato da Marco Testoni e condotto con Massimo Privitera e dedicato alla musica per cinema e serie tv: oltre ad uno Speciale dedicato ad Ennio Morricone con il figlio Andrea Morricone e alcuni musicisti storici del grande

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Maestro; in programma il best of di alcune delle interviste più apprezzate del 2020 a compositori e non solo: i Mokadelic, Andrea Guerra, Guido e Maurizio De Angelis, Vince Tempera, Maurizio Filardo, Arturo Annecchino, Marco Testoni, la sceneggiatrice Paola Mammini, i vincitori del David di Donatello, dei Nastri d’Argento e del Globo d’Oro per la categoria Miglior Colonna Sonora 2020 (Orchestra di Piazza Vittorio, Pasquale Catalano e Pericle Odierna); infine lo Speciale #senzamusica a sostegno dei lavoratori dello spettacolo ai tempi del Covid19 con ospiti nazionali e internazionali. I tre sabati in palinsesto (16, 23 e 30) diretta live streaming con il pubblico per parlare delle migliori Colonne Sonore degli ultimi 20 anni.

A seguire incontri e chiacchiere con i protagonisti del cinema indipendente: produttori, registi e distributori. Fra i partecipanti: Rebecca Basso (regista, produttrice e distributrice, Emera Film), Andrea De Rosa (regista e produttore, Upside), Adelmo Togliani (regista e produttore), Alessandra Pascetta (regista e produttrice, La casa dei Santi), Marco Melluso (regista), Pascal Pezzuto (regista, Kharisma), Francesco Cordio (regista), Renato Giugliano (regista).

Alle 18.00 è il momento di Due chiacchiere con a cura di Giordano Sangiorgi. Il 15 gennaio ospiti Mara Maionchi e Alberto Salerno sul futuro della musica; il 16 con Edoardo De Angelis su Come si scrive una canzone; ospite del 17 sarà Renato Marengo con L’immagine del suono, un incontro dedicato alle Colonne Sonore con ospiti Claudio Simonetti dei Goblin, Vince Tempera, Rizia Ortolani e Massimo Nunzi. Il 18 gennaio incontro con il produttore Roberto Costa, il 19 con Claudia Barcellona che terrà un approfondimento sui Diritti e Sostegni in favore di artisti e imprese del mondo dello spettacolo, mentre alle 20 si terrà un’anteprima per le Bande Musicali con Giorgio Zanolini, Giordano Sangiorgi e Carlo Pescatore. Il 20 sarà la volta di Claudio Formisano che ci introdurrà al vasto mondo degli strumenti musicali mentre

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subito dopo alle 18 e 30 si parlerà di chitarra rock con Cristian Cicci Bagnoli che parlerà con le bande musicali; il 21 Claudia Fofi parlerà di Songwriting istintivo e Deborah Bontempi di Canto. Il 22 Massimo Della Pelle di AudioCoop incontra Matteo Marenduzzo e Andrea Liuzza per parlare del lavoro di un’etichetta discografica indipendente oggi; il 23 gennaio Roberto Grossi della Rete dei Festival incontra Walter Giacovelli di Musplan, Michele Lionello e Stefano Starace per parlare di festival e contest per emergenti. Il 24 Enrico Schleifer di RadUni ci parlerà del ruolo delle web radio oggi e della musica sul web. Appuntamento il 25 gennaio, quindi, con Jonathan Giustini sul nuovo modo di fare Radiofonia. Il 26 gennaio Giuseppe Marasco (itfolk) ci parlerà della scena world e folk in Italia. Fra gli interventi: Andrea Del Favero (Direttore artistico di Folkest), Fabio Scopino (manager di Italian world beat), Giuseppe De Trizio (Radicanto – direttore artistico, Coordinamento Slc CGIL Puglia) – Eric Van Monckhoven (world music lab). Si parlerà di Come restare in regola in questa fase e i sostegni per i lavoratori dello spettacolo il 27 gennaio con Giuliano Biasin (Esibirsi soc.

Coop.). E di Come utilizzare e monetizzare social e streaming il 28 con Fabrizio Galassi. Il 29 gennaio in programma un incontro a sorpresa con Claudio Trotta. Infine il 30 gennaio Bruno Casini parlerà con Giordano Sangiorgi delle origini della musica indipendente con l’Independent Music Meeting e il successivo MEI.

Alle 18,30: il 18 gennaio focus straordinario sul libro L’Osteria del Palco il libro di Francesca Amodio, edito da Polaris Editrice, sui 25 anni del MEI con le interviste a 25 artisti indipendenti, con una prefazione di Omar Pedrini, che raccontano con un itinerario enogastronomico i loro 25 bar e ristoranti con ricetta preferiti in Italia. UN libro originalissimo e unico.

Alle 21.00 tutti i giorni spazio per i Live Rainbow, tutti ovviamente in streaming: si apre il 15 gennaio con i Canta

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commenti di Roberta Carreri e Francesco Baccini mentre alle 22 ci sarà uno speciale live di Sophie Auster a cura di Imarts. Il 16 gennaio sarà la volta di Roberta Giallo e Alberto Fortis. Mentre il 17 gennaio spazio al Napule’s Power:

Renato Marengo racconterà le tappe di un movimento musicale – da lui fondato esattamente 50 anni fa – con Tony Esposito, Lino Vairetti degli Osanna, Maurizio Capone e Lello Savonardo dell’Università Federico II. Il 18 gennaio sarà la volta dei Jalisse, mentre il 19 gennaio di Fabio Abate e degli Artisti di Musica Lavica Records: Luca Di Stefano, Lina Gervasi, Andreazzurra, Domenico Quaceci, Manutsa, Luigi Iarocci, Dinastia. Mentre il Tavolo permanente delle Formazioni bandistiche italiane proporrà un incontro Stage! e Rainbow Free Day sulle nuove prospettive per il panorama musicale: il Mondo bandistico incontra la musica indipendente. Il 20 grande giornata dedicata alle Bande Musicali: alle 18.00 si parlerà di Formazione con il Forum nazionale per l’educazione musicale, l’intervento sarà a cura di Giuliana Pella, Loretta Perugia e Giorgio Zanolini. Alle 21.00 un focus su La Banda Musicale: che cos’è oggi? a cura di Giorgio Zanolini, Denis Salvini (direzione artistica), Laura Fermanelli (propedeutica e formazione), Emiliano Gusperti (formazione e Banda Giovanile).

Il 21 gennaio grande appuntamento con i Ridillo insieme ad Alessandro Formenti che presenta la piattaforma Freecon Hub.

Mentre il 22 saliranno sul palco virtuale dei Live Rainbow Argento e Yo Yo Mundi con una serata speciale organizzata da Sport 2 Tv U una piattaforma web tv che ospiterà anche alcuni sportivi. Spazio a Marcondiro e a Voci per la Libertà il 23 sempre insieme a Roberta Giallo. La serata del 24 sarà dedicata al live di Folco Orselli con il suo progetto di Concerto Sospeso e del 25 alla canzone d’autore di Roberto Kunstler. Il 26 gennaio in programma La notte della World e Folk Music con la presentazione della compilation ITFOLK sul folk italiano. Hanno già aderito: Calabria ORchestra, Antonio Nicola Bruno, Francesco Loccisano, i Lautari, Parafonè, Ciccio Nucera, Sossio Banda e tanti altri. E ancora: Porfirio Rubirosa il 27 gennaio con il nuovo disco, il cantautore Peppe

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Voltarelli il 28 con i Cantacommenti di Roberta Carrieri, YMF – You are my friend con alcuni ospiti come Matteo Beccucci e altri ancora il 29 e al doppio live con Cisco e Fabrizio Taver Tavernelli il 30 gennaio.

Alle 23.00 arriva L’Approdo: ogni sera un momento dedicato allo Spazio Letteratura a cura dell’editore Piero Cademartori insieme a Claudia Barcellona. In programma il 15 gennaio 40 anni di rock a Firenze con Bruno Casini, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi; il 16 gennaio Delirium: il lungo viaggio del prog con Mauro La Luce ed Ettore Vigo; il 17 gennaio Logosfere, poeti tra due mondi con Laura Pugno, Florinda Fusco, Marco Giovenale; il 18 gennaio Genova Voci: pillole poetiche di Luca Valerio, Alberto Nocerino, Alessandro Malaspina Pola, Karoline Borelli, Carlo Michele Marenco, Claudio Pozzani, Antonella Fiori, Guido Caserza, Barbara Garassino, Massimo Morasso, Giovanna Olivari; il 19 gennaio Mondo vinile con Marco Tesei e Nicola Iuppariello; il 20 gennaio L’inventario poetico di Elio Pagliarani con Cetta Petrollo e Andrea Cortellessa; il 21 gennaio Paul McCartney oltre i Beatles con Roberto Paravagna, Rolando Giambelli; il 22 gennaio Il teatro di Giancarlo Sepe con Giancarlo Sepe, Silvana Matarazzo; il 23 gennaio si parlerà di Bruce Springsteen, abbagliati dalla luce con Luca Giudici. Mentre il 24 gennaio focus su Museo dell’Uomo, un reading di Plinio Perilli. Il 25 gennaio sarà la volta del Teatro canzone con Eugenio Ripepi, Giampiero Alloisio. Il 26 gennaio Naxos Legge con Fulvia Toscano. Il 27 Le ciociare di Capizzi con Marinella Fiume. Il 28 gennaio un focus su Carthago Edizioni.

Alle 23.30 spazio, infine, all’Arte a cura di Jonathan Giustini, Piero Cademartori e Claudia Barcellona. Giustini curerà L’Ultimo nastro di Krapp, un ciclo sugli illustratori presso Art In Cinque Monti, Galleria d’arte nel cuore del Rione Monti a Roma. Il programma degli incontri, vere e proprie chiacchierate fra immagini e parole, prevede focus su:

il 15 Bambi Kramer, il 16 ReBarbus, il 17 Alessandro Arrigo, il 18 Antonio Pronostico. E ancora: il 19 Fabio Pini, il 20 Saleh Kazemi, il 21 Antonino Iuorio; il 22 e il 23 Cademartori presenterà i focus Il femminile nell’arte con Loredana Trestin e Daniele Grosso Ferrando e Arte e etica ambientale con Fortunato D’Amico e Valentina Maggiolo. Dal 24 al 30 si

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svolgerà il ciclo di incontri sulla Rigenerazione territoriale tramite l’arte a cura di Claudia Barcellona con gli artisti di Terapia Artistica Intensiva (Adriana Tomasello, Salvatore Borzì, Nino Triolo, Valentina Signorello, Andrea Curto, Carlo Panebianco, Salvatore Papa) e con Vittorio Spampinato e FraBiu. Da segnalare che il 20 gennaio nella Giornata delle Bande Musicali saranno coinvolte ben circa 30 bande musicali.

Precisamente, oltre all’Albert Music School di S. Secondo di Pinerolo (TO), all’Ass. Cult. Cosascuola (Aps) di Forlì, all’Associazione Culturale SIFA MUSICA di San Michele di Verona e al C.A.MU.S. Centro Arte e Musica Scordiense di Scordia (CT), queste le Bande coinvolte: Associazione Musicale

“Antonino Giunta” di Calascibetta (EN), Associazione Musicale

“Giuseppe Verdi” di Aci Sant’Antonio (CT), Associazione Musicale “Giuseppe Verdi” di Siliqua (CA), Associazione Musicale “Nazareno Gabrielli” città di Tolentino (MC), Banda Cittadina di Iseo (BS), Corpo Bandistico “Alessandro Vatrini”

di Pontevico (BS), Corpo Bandistico “S. Cecilia” di Povegliano Veronese (VR), Corpo Bandistico di Sona (VR), Corpo Bandistico Mons. L. Aldrighetti di Soave (VR), Corpo Bandistico Musicale di Sorisole (BG), Corpo Musicale “Arturo Toscanini” di Bollate (MI), Corpo Musicale “Attilio Rucano” di Solaro (MI), Corpo Musicale “S. Cecilia 1922” di Rescaldina (MI), Corpo Musicale

“S. Cecilia” di Passirana di Rho (MI), Corpo Musicale “S.

Filippo Neri” di Villa Cortese (MI), Corpo Musicale Attilio Rucano di Solaro (MI), Corpo Musicale città di Corsico (MI), Corpo Musicale città di Palazzolo sull’Oglio (BS), Corpo Musicale Comunale di San Paolo d’Argon (BG), Corpo Musicale di Gaggiano 1854 – Gaggiano (MI), Corpo Musicale di Sforzatica (BG), Federazione di Bande I.M.S.B. Italian Marching Show Band , Mosson Drum & Bugle Corps di Cogollo del Cengio (VC), Orchestra Fiati di Valle Camonica (BS), Società Filarmonica Samaratese “Banda Cittadina” di Samarate (VA).

Vale la pena ricordare che saranno tre i singoli in uscita per l’occasione a firma Dischi Soviet Studio: il 15 gennaio uscirà, infatti, Mare di Francesco Cerchiaro, il 22 Il

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Risvegliode Nel ventre dell’Orsa, il 29 Je sus di Lacosa.

Come si diceva Barley Arts, a partire dal 15 gennaio e in occasione delle due settimane del Rainbow Free Day, metterà in vendita sul circuito Ticketmaster i biglietti per i suoi migliori concerti ad un prezzo speciale, fino ad esaurimento posti disponibili per l’iniziativa. Fra gli appuntamenti:

Fantastic Negrito (22 marzo), Paul Weller (9 e 10 maggio), Deathstars (12 maggio), Pentatonix (29 maggio), Lime Cordiale (7 giugno), Milky Chance (1° luglio), Fat Freddy Drop (12 e 13 luglio), The Sister of Mercy (6 ottobre), The Black Crowes present Shakee your money maker (6 novembre), Queen Extravaganza (22 marzo 2022). Mentre il MEI – Meeting delle Etichette Indipendentiregalera’ ogni giorno 1 biglietto per il MEI 2021 con il posto assicurato per la prossima edizione dello storico festival indipendente.

Fra gli aderenti anche Sonos Music Records di Maffucci Music che regalerà il 30 gennaio, alla fine del percorso del Rainbow Free Day, la registrazione completa di un singolo presso i propri studi di registrazione di Lecce completo di ospitalità ad uno degli artisti che si sono esibiti e che hanno aderito al Rainbow Free Day, selezionato dalla Rete dei Festival.

Per aderire fino al 30 dicembre si puo’ scrivere a:

info@rainbowfreeday.com.

Il signor Cardinaud

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Come tutte le domeniche mattina Monsieur Cardinaud si è recato a messa, all’uscita ha raggiunto la migliore pasticceria del paese dove ha acquistato dei deliziosi dolcetti per il pranzo domenicale, ha passeggiato sul lungomare intrattenendosi con i notabili del paese e per finire, come al solito, si è seduto al bar per l’aperitivo: un vermout per lui e uno sciroppo di ribes per il suo figlioletto Julien.

Sono le undici e mezza precise, le onde si infrangono vicino alla riva, ed è ora di rientrare per il pranzo.

La casa di Cardinaud è un villino dai mattoni rosa, appena ristrutturato, con un bel portone di legno di quercia naturale lucidata di fresco, dove spicca ben in evidenza la targa di mattone con il suo nome: “Hubert Cardinaud”. Il suo orgoglio.

Tutto sembra essere come sempre perfetto, ma all’improvviso entrando in casa si rende conto che qualche cosa non va. Non c’è il consueto profumo dell’arrosto che Marthe, sua moglie, cucina tutte le domeniche: la casa è pervasa da un forte odore

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di bruciato, la tavola non è apparecchiata, le finestre sul retro sono aperte e le tende sono gonfie come un pallone.

Marthe è sparita.

Come nel più classico “tutti lo sapevano, ma il marito è l’ultimo a saperlo”, per Monsieur Cardinaud da quel momento comincia una corsa contro il tempo per cercare di ritrovare la moglie: per amore o per riprendersi quella vita perfetta che lui, figlio di un umile cestaio, si era così faticosamente conquistato?

D’altronde tutti glielo avevano detto che Marthe, bella, misteriosa e insofferente non era adatta a lui. La sua modesta famiglia si era opposta con tutte le forze a quel matrimonio con la ragazza che si dava troppe “arie”, ma lui si era innamorato di lei.

Simenon con la consueta acutezza psicologica ci racconta di un amore eroico, capace di non indietreggiare di fronte al tradimento e alla vergogna.

Il romanzo fu critto a Fontenay – Le – Comte nel 1941 e nel 1956 il regista Gilles Granger ne trasse un film, “Sangue alla testa”, con Jean Gabin nel ruolo del protagonista.

Georges Simenon segna il passaggio dal giallo classico inglese, in cui è centrale per l’investigatore e il lettore capire “chi è stato”, al “che cosa è successo” nell’esistenza di un individuo e nella sua vicenda umana per portarlo a compiere un così efferato delitto.

Georges Simenon, romanziere francese di origine belga è il quindicesimo autore più tradotto di sempre.

Ha scritto circa cinquecento romanzi, 75 dei quali, insieme a 28 racconti, hanno come protagonista il famoso commissario Maigret.

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Video Natalizio di LUKA SULIC A TRIESTE: Have Yourself a Merry Little Christmas suonata in Piazza Unità

Una Notte di Natale in una piazza meravigliosa – Luka Šulić –

LA STAR MONDIALE DEL VIOLONCELLO SCEGLIE TRIESTE PER IL SUO VIDEO NATALIZIO

LUKA SULIC SUONA IN PIAZZA UNITÀ

LA CELEBRE “HAVE YOURSELF A MERRY LITTLE CHRISTMAS”

Official video https://bit.ly/34EggPq

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© Simone Di Luca

Luka Šulić, la star mondiale del violoncello e co-fondatore dei 2Cellos, ha scelto la città di Trieste il suo videoclip natalizio: è stato pubblicata oggi in tutto il mondo la sua versione della celebre

“Have Yourself a Merry Little Christmas” filmata in Piazza Unità d’Italia, la più grande piazza europea che si affaccia sul mare e luogo simbolo della città. Qui il link al video https://bit.ly/34EggPq

© Simone Di Luca

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Un invito a trascorrere un Natale gioioso, dimenticando le tristezze e le difficoltà, questo era il senso della canzone scritta nel 1943 da Hugh Martin e Ralph Blane, incisa da Judy Garland che la interpreto nel film “Incontriamoci a Saint – Louis” e in seguito venne interpretata da Frank Sinatra, Michael Bublè, Sam Smith e tantissimi altri grandi cantanti del passato e del presente. E questo è anche il senso della rivisitazione di Luka Šulić.

Il video della performance di Luka Šulić pubblicato oggi sui social ufficiali dell’artista – che contano oltre 1 milione di follower e oltre 50 milioni di views in tutto il mondo – è stato girato nei giorni scorsi in Piazza Unità a Trieste, grazie alla collaborazione con il Comune e la Friuli Venezia Giulia Film Commission.

Canali ufficiali di LUKA ŠULIĆ Instagram: @LukaSulicWorld YouTube: /LukaCello

Facebook: @LukaSulicOfficial Twitter: @LukaSulicVignaPR srl VignaPR srl

Monfalcone, città di luce e

meraviglia per i più piccoli

MOMENTI DI ANIMAZIONE

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ITINERANTE

I momenti di animazione itinerante per la gioia dei più piccoli proseguono a Monfalcone nelle giornate del 23, 28, 29 e 30 dicembre e del 4 gennaio (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17). Con partenza dal Christmas Village in piazza della Repubblica si articolano lungo le vie del centro, nelle aree pedonali e limitrofe, ossia Via Battisti, Piazza Cavour, Via S. Ambrogio, Piazza della Repubblica, Piazzetta Unità, Via Oberdan, Via Duca d’Aosta, Viale San Marco.

Il programma, a cura di Gaia Eventi, prevede momenti di animazione classica, con sketch e giochi nel rispetto delle regole anti-Covid e spettacoli di vario genere: bolle di s a p o n e , m a g i a c o m i c a , m a g i a c l a s s i c a , g i o c o l e r i a classica/comica, cabaret.

Il servizio di sicurezza e di controllo per evitare assembramenti è assicurato dal Comune di Monfalcone che promuove l’iniziativa nell’ambito del Natale monfalconese.

Per le giornate in cui si deve restare a casa, in seguito all’entrata in vigore del nuovo DPCM, la Biblioteca di Monfalcone ha ideato un nuovo servizio: con il “Prestito a sorpresa” i bibliotecari propongono una selezione di bellissimi libri di narrativa, saggi, riviste, audiolibri e dvd da mettere a disposizione delle famiglie. Basta scegliere le borse a sorpresa in base alla fascia d’età, da ritirare in Biblioteca, da lunedì 28 a mercoledì 30 dicembre e il 4 gennaio, con orario 9.00 – 13.30 e 15.00 – 19.00 (martedì solo la mattina).

Rimane inoltre attivo il prestito a domicilio attraverso

l ’ i n v i o d i u n a m a i l

all’indirizzo biblioteca@comune.monfalcone.go.it e si conclude mercoledì 23 dicembre l’iniziativa “Clicca e ascolta” per condividere il piacere della lettura rimanendo comodamente a casa con la presenza on line di un Lettore in Cantiere.

E.L.

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PREMIO LETTERARIO CATERINA PERCOTO 2020, VINCE L’AUTORE PADOVANO MARIO ZANGRANDO

Va a Mario Zangrando, padovano classe 1982, laureato in Comunicazione e Storia contemporanea, impegnato con la ONG Medici con l’Africa Cuamm, nel tempo al fianco di narratori come Paolo Rumiz per il libro “Il bene ostinato e Alessandro Mari per il libro e reading “La strada per l’Africa”, l’8^

edizione del Premio letterario Caterina Percoto, promosso dal Comune di Manzano-Assessorato alla Cultura, dedicata a un tema estratto dalle parole della grande autrice friulana: “La noia, questa bava schifosa. Questo frigido serpente che paralizza tutti i moti del cuore” (Novelle scelte, 1880). La noia è appunto il filo rosso che permea il racconto vincitore “Come si muore da queste parti”, sul quale si è registrata piena convergenza da parte della Giuria del Percoto, guidata da Elisabetta Pozzetto e composta anche dall’Assessore alla Cultura del Comune di Manzano Silvia Parmiani, dal presidente Arlef William Cisilino e da Elisabetta Feruglio, Valter Peruzzi, Walter

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Mario Zangrando

Tomada e Cristina Qualizza. «Il racconto di Mario Zangrando ha convinto la Giuria del Premio – spiega la presidente, Elisabetta Pozzetto – per la sua capacità di restituire il tema con profondità e grazia, attraverso uno stile scorrevole e mai banale. La trattazione dell’argomento della noia che tutto paralizza tra le sue viscide spire, così c o m e t r a m a n d a t a d a C a t e r i n a P e r c o t o , v i e n e c a l a t a nell’esperienza di un protagonista anziano che attraverso un espediente amaro e leggero esorcizza la noia, la solitudine e la morte incombente, acuita dalla pandemia. Un fine vita dignitoso, un estremo saluto ai cari che ci lasciano, un distacco sereno sono beni di cui la pandemia ci ha spesso privato e che mai come ora ci paiono drammaticamente persi».

Al secondo posto in questa edizione 2020 del Premio Percoto si registra un ex aequo, con i racconti dell’autrice udinese Barbara Cimbaro, “L’ufficio 22 dell’ala verde al secondo piano”, e di Gianfranco Pellegrini che ha scelto la lingua friulana per dare voce al suo “Diauladis”: «un testo, quest’ultimo – spiega ancora Elisabetta Pozzetto – che utilizza il friulano per raccontare l’ambiente della politica regionale e la città di Trieste attraverso l’io narrante del protagonista, portavoce del Presidente della Regione, alle prese con le novità legate alla pandemia e ai nuovi stili di

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vita. La noia generata dal nuovo contesto potrebbe produrre pensieri creativi e spirito critico: esattamente quanto il protagonista teme e vuole evitare. La noia, quindi, come perno centrale del plot: come motore di strategie e contromosse che alimentano lo sviluppo della trama e ci portano a riflettere sulla comunicazione politica e le sue tecniche, così come sull’utilizzo dei media in rapporto agli “intrighi di palazzo”, contrapposti dall’autore al mondo della natura». Ed è sempre la noia a guidare le dinamiche e le nuance fantasy del racconto di Barbara Cimbaro: una storia ambientata negli uffici pubblici e contestualizzata nel nostro tempo con adesione scrupolosa ai dettagli e alla descrizione dei personaggi, eppure capace di farci volare nel tempo e nello spazio, per raccontare il “sentimento” della noia visto e vissuto da una donna friulana che l’ha monitorata, aggirata e temuta come una “malattia nascosta”, per tutta la vita.

Numerosissimi i testi e gli autori in gara all’edizione 2020 del Premio Percoto: quarto posto per la pluripremiata autrice triestina Laura Daniele, già Premio Calvino, con “In vino veritas”, al quinto posto la livornese Anna Tancredi con

“Bravi ragazzi”, quindi via via Chiara Magris (Manzano) con

“Quotidianità” e dal Belgio Ilena Baldassini con “Marta”, quindi Sabrina Del Sal di Trieste con “Non saper che fare”, Renzo Brollo di Gemona con “L’accelerazionista” e l’autore udinese Luca Ponti con “Alchimie”. «Esprimo ampia soddisfazione sul risultato raggiunto e l’ampia partecipazione all’8^ edizione del Premio Percoto – spiega l’Assessore alla Cultura del Comune di Manzano, Silvia Parmiani – Ben il 40%

degli autori in gara proviene da fuori regione, fino alla Sardegna con partecipanti anche all’estero (Belgio e Austria).

La Regione FVG è rappresentata in ogni sua parte, dalla zona m o n t a n a a T r i e s t e . S o n o d a t i s o n o p i u t t o s t o significativi circa la crescente importanza che sta acquisendo il Premio Percoto, non solo a livello regionale come ben dimostra il primo premio assegnato a un autore di Padova. Un modo per celebrare al meglio la grande Caterina Percoto,

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autrice alla quale abbiamo voluto dedicare il Premio Letterario Percoto, fiore all’occhiello del Comune di Manzano».

Ma il Premio Percoto, come sempre, si è rivolto anche ai più piccoli con le categorie rivolte a studenti giovani e giovanissimi. Per la sezione Scuola primaria e secondaria di primo grado vince Leonardo Bertolano di Corno di Rosazzo, con il racconto ‘ La zanzara pantera’, il secondo premio va a Noemi Toppano di Mereto di Tomba con ‘La noia’, Nella sezione scuola secondaria di secondo grado primo premio all’udinese Anna Chiara Pippan con ‘Lettera di dimissioni della noia’, secondo premio a Caterina Bertolano di Corno di Rosazzo per ‘The snake’.

È forte l’attesa per incontrare in presenza il vincitore, M a u r o Z a n g r a n d o , e t u t t i g l i a l t r i p r e m i a t i e partecipanti: l’appuntamento è adesso con la primavera 2021, non appena lo stemperamento della pandemia in essere renderà possibile l’organizzazione della cerimonia di Premiazione, concepita come una grande “festa di approfondimento letterario”. Sarà anche l’occasione per il lancio della nuova call per la 9^ edizione del Premio Percoto. Aggiornamenti sul sito www.comune.manzano.ud.it

MARIO ZANGRANDO, VINCITORE PREMIO PERCOTO 2020

Mario Zangrando (1982) è laureato a in Comunicazione e Storia contemporanea, lavora presso l’ONG Medici con l’Africa Cuamm, ha studiato a Trieste e a Padova, attualmente vive a Conegliano (TV).

Nel marzo 2019 il suo soggetto “Parrocchie da incubo” è tra i vincitori della selezione Detour Pitch 2019 all’interno d e l D e t o u r F i l m F e s t i v a l p r e s i e d u t o d a F r a n c e s c o B o n s e m b i a n t e e d i r e t t o d a M a r c o Segato (https://www.detourfilmfestival.com/vincitori-detour-pi tch-2019/). Il 31 maggio 2018 il suo soggetto “Costellazioni,

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Rivoluzioni, Cospirazioni” è stato premiato alla call for ideas 800 idee per l’Università di Padova dalla giuria

p r e s i e d u t a d a A n n a

Maria Testa (https://www.unipd.it/sites/unipd.it/files/2018053 1p.pdf)

Nel 2017 ha lavorato col narratore Alessandro Mari alla realizzazione del libro “La strada per l’Africa” e al reading “Dove comincia la strada per l’Africa?”, collaborando alla realizzazione dei testi portati in scena dalla compagnia AriaTeatro presso l’Aula magna dell’Università di Padova. In seguito ha lavorato assieme a Claudio Piersanti, ad AriaTeatro e a Medici con l’Africa Cuamm alla realizzazione di un altro recital sul tema delle diseguaglianze in salute presentato alle edizioni 2017 del Festival dell’Economia di Trento e della Fiera delle Parole di Padova. Nel 2016 ha partecipato come studente alla prima edizione del Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati.

In precedenza ha collaborato alla realizzazione dei libri “Il bene ostinato” di Paolo Rumiz (Feltrinelli 2011), “La radice di un grande albero” di Luigi Accattoli (San Paolo 2013) ed alle ricerche d’archivio per il film-documentario “Medici con l’Africa” di Carlo Mazzacurati (Argonauti 2012).

Annunciata la 14° edizione

del Piccolo Opera Festival

che si terrà dal 19 giugno al

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18 luglio 2021

Per un mese la magia dell’opera lirica riecheggerà in luoghi carichi di storia ed arte del Friuli Venezia Giulia e della vicina Slovenia: nel 2021, dal 19 giugno al 18 luglio, tornerà il Piccolo Opera Festival, ormai consolidato e apprezzato appuntamento del cartellone estivo del Friuli Venezia Giulia, di cui arricchisce con stimolanti ed inedite proposte l’offerta culturale e turistica, richiamando pubblico anche dall’estero. Giunto alla sua 14° edizione, il festival diretto da Gabriele Ribis diventerà transfrontaliero, con un progetto originale in grado di offrire – come recita il suo claim – un’autentica “Esperienza Opera senza confini”. Il tutto, avvalorato dalla recente notizia che Nova Gorica in Slovenia e Gorizia in Italia saranno assieme Capitale Europea della Cultura 2025 e dal percorso già intrapreso di valorizzazione comune del Collio/Brda, inseriti nella Tentative List dell’UNESCO Heritage.

Come palcoscenico, castelli, ville, giardini storici

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Confermato il format di successo degli scorsi anni, che condurrà gli spettatori in castelli, antiche dimore, giardini storici (alcuni dei quali aperti eccezionalmente per l’occasione), che faranno da splendido palcoscenico agli spettacoli ed avranno come corollario visite guidate, aperitivi, introduzioni all’ascolto, degustazioni, cene prima e dopo gli appuntamenti musicali. Per un’esperienza che permetterà di conoscere non solo architetture, storia, paesaggi di queste straordinarie terre di confine, ma anche sapori e vini. Un connubio vincente, apprezzato anche da tour operator italiani e stranieri (principalmente austriaci e della Germania del sud, aree che sono tradizionale bacino del festival, ma anche francesi e svedesi), che hanno già confermato la presenza di gruppi all’edizione della

p r o s s i m a e s t a t e .

“Nonostante il difficilissimo momento e tutte le problematiche legate alla pandemia stiamo lavorando per un’edizione 2021 ancora più ricca sia per numero di spettacoli che per la loro localizzazione (anche in Slovenia) – spiega il direttore artistico Gabriele Ribis – Inoltre abbiamo creato pacchetti

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turistici ad hoc, di numero variabile di giorni e con l’inserimento anche di più spettacoli, il che rafforza ulteriormente il nostro già ottimo posizionamento all’interno del mercato del turismo musicale europeo. Lo spirito del Festival è, da sempre, non adattare il luogo allo spettacolo ma lo spettacolo, in particolare l’opera lirica, al luogo. Un castello, un giardino o una villa diventano quindi un palcoscenico costruito su misura, dove anche il pubblico stesso diventa parte integrante della messa in scena.”

25 appuntamenti, 4 sezioni

Il Piccolo Opera Festival metterà in scena 25 spettacoli, suddivisi in 4 sezioni più un’anteprima, che offrirà Percorsi musicali da farsi a piedi o in bicicletta fra le vigne italiane e slovene inframezzati da un pausa-ristoro musicale e Concerti del gusto con il coinvolgimento di produttori del territorio.

Cuore del programma sarà l’Opera lirica con due titoli di grande richiamo. Rigoletto sarà rappresentato al Castello di Spessa, sede del Piccolo Opera Festival e tradizionale palcoscenico della rassegna. La messa in scena utilizzerà la luce naturale per gran parte dello spettacolo con un allestimento illuminotecnico e scenico che non incideranno sulla continuità visuale del paesaggio del Collio, che si intende valorizzare al massimo. Il secondo sarà un titolo in grado di attirare un pubblico non solo di melomani, ovvero l’Opera tango Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla (nel centenario della nascita dell’autore), che sarà rappresentato a Vila Vipolze in Slovenia (a soli 7km dal Castello di Spessa).

La sezione La verde musica, ovvero le apprezzate visite musicali ai giardini e parchi storici in collaborazione con ERPAC e Accademia per l’Opera di Verona / Polo Nazionale

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Artistico, si arricchirà di nuove prestigiose location. Anche le altre due sezioni, Castelli in Aria e Circulata melodia offriranno un ricco programma di eventi musicali fra Italia e Slovenia combinando grande musica, multimedialità e valorizzazione del territorio. Molte le novità, che saranno via via raccontate sul sito.

P e r i n f o r m a z i o n i

– www.piccolofestival.org – info@piccolofestival.org E.L.

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