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Comune di Pratola Serra Provincia di Avellino REGOLAMENTO ASILO NIDO

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Comune di Pratola Serra

Provincia di Avellino

REGOLAMENTO ASILO NIDO

Parte prima – Identità e finalità del nido d'infanzia Parte seconda – I principi del progetto educativo

Parte terza – Elementi essenziali per il funzionamento del nido d'infanzia

Allegato A – CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE PER L'ACCESSO AL NIDO D'INFANZIA COMUNALE

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Comune di Pratola Serra

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Parte Prima – Identità e finalità del nido d'infanzia 1.1 L’educazione è un diritto

L’educazione è un diritto di tutti, delle bambine e dei bambini e in quanto tale è una responsabilità della comunità.

L’educazione è un’opportunità di crescita e di emancipazione della persona e della collettività, è una risorsa per il sapere e per il convivere, è un terreno di incontro dove si pratica la libertà, la democrazia, la solidarietà e si promuove il valore della pace.

All’interno della pluralità delle concezioni culturali, ideali, politiche e religiose, l’educazione vive di ascolto, dialogo e partecipazione; è tesa al rispetto, alla valorizzazione delle diverse identità, competenze, conoscenze, di cui ogni singolo individuo è portatore e pertanto si qualifica come laica, aperta al confronto e alla cooperazione.

1.2 Il nido d'infanzia

Il nido si rivolge a bambini da 3 mesi a 3 anni, senza esclusioni di sesso, etnia, religione, cultura e provenienza sociale. Il nido d'infanzia è disciplinato dal D. P. G. R. n. 16 del 23 novembre 2009, all. A.

1.2.1 È un servizio educativo

Il nido d’infanzia è un servizio educativo che si fonda sul valore dell’interazione, costruisce cultura dell’infanzia e promuove il diritto dei bambini alla cura, all’educazione e all’apprendimento.

Come tale il nido d’infanzia è un luogo pubblico, progetto e risorsa della collettività dove si esercita la democrazia, il diritto e la responsabilità della cittadinanza.

Il nido d'infanzia si impegna a ricercare, sperimentare e ampliare le opportune forme di raccordo e di continuità, intese come confronto, formazione e progettazione condivise, tra il complesso dei servizi per l’infanzia e si impegnano a collaborare con altri soggetti educativi, quali le scuole di ordine superiore e l’Università.

1.2.2 Si qualifica in un sistema di relazioni

Il nido d’infanzia, in quanto parte attiva e dialogante della vita civile della città, è costantemente impegnato a proporsi e a ricercare un solidale rapporto con il territorio, a interagire e collaborare con il sistema delle offerte formative, culturali, educative, economiche cittadine, gestite da soggetti pubblici e privati.

1.2.3 Promuove diritti e potenzialità dei bambini

Il nido d'infanzia promuove i diritti e le potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento delle bambine e dei bambini.

Il nido d'infanzia si propone come laboratorio culturale in quanto realizza una ricerca permanente di innovazione pedagogica e sociale in connessione e scambio con esperienze e soggetti nazionali e internazionali.

È diritto dei bambini e delle bambine che il nido, le famiglie e le istanze cittadine insieme ricerchino e si offrano come luoghi di dialogo, corresponsabilità ed elaborazione condivisa che valorizzino le specifiche responsabilità educative di ciascuno.

Questi soggetti, nel loro qualificarsi come comunità educanti, contribuiscono alla formazione integrale dei bambini e alla costruzione delle condizioni di benessere affinché ognuno possa attuare una ricca, originale e armonica esperienza di vita.

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Con questo intento il nido d’infanzia riconosce ai bambini disabili il diritto prioritario di ammissione alla frequenza, offre le condizioni di accoglienza e le risorse umane e strumentali aggiuntive necessarie. Condizioni e risorse definite attraverso una strategia di collaborazione con le famiglie e con gli Enti e i soggetti pubblici e privati corresponsabili dei processi di crescita e di integrazione.

1.3 Generalizzazione dei servizi

Il Comune di Pratola Serra si impegna, in concorso con altri soggetti e risorse della città e secondo i principi del presente Disciplinare, ad assicurare a tutti i bambini residenti e richiedenti la possibilità di frequenza al nido d’infanzia.

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Parte seconda – I principi del progetto educativo

2.1 I bambini e le bambine sono attivi protagonisti dei processi di crescita

I bambini sono dotati di straordinarie potenzialità di apprendimento e di cambiamento, di molteplici risorse affettive, relazionali, sensoriali, intellettive che si esplicitano in uno scambio incessante con il contesto culturale e sociale. Ogni bambino è soggetto di diritti e prioritariamente porta in sé quello di essere rispettato e valorizzato nella propria identità, unicità, differenza e nei propri tempi di sviluppo e di crescita.

Ogni bambino, individualmente e nella relazione con il gruppo, è portatore di una sensibilità ecologica verso gli altri e verso l’ambiente ed è costruttore di esperienze a cui è capace di attribuire senso e significato.

2.2 I cento linguaggi

Il bambino, come essere umano, possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro attraverso un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni dell’esperienza.

I cento linguaggi sono metafora delle straordinarie potenzialità dei bambini, dei processi conoscitivi e creativi, delle molteplici forme con cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita.

I cento linguaggi sono da intendersi come disponibilità che si trasformano e si moltiplicano, nella cooperazione e nell’interazione tra linguaggi, tra bambini e tra bambini e adulti.

È responsabilità del nido d’infanzia valorizzare tutti i linguaggi verbali e non verbali, accreditando loro pari dignità.

2.3 Partecipazione

La partecipazione è il valore e la strategia che qualifica il modo dei bambini, degli educatori e dei genitori di essere parte del progetto educativo; è la strategia educativa che viene costruita e vissuta nell’incontro e nella relazione giorno dopo giorno.

La partecipazione valorizza e si avvale dei cento linguaggi dei bambini e degli esseri umani, intesi come pluralità dei punti di vista e delle culture, richiede e favorisce forme di mediazione culturale e si articola in una molteplicità di occasioni ed iniziative per costruire il dialogo e il senso di appartenenza ad una comunità.

La partecipazione genera e alimenta sentimenti e cultura di solidarietà, responsabilità ed inclusione, produce cambiamento e nuove culture che si misurano con la dimensione della contemporaneità e dell’internazionalità.

2.4 Ascolto

In una educazione partecipata, un atteggiamento attivo di ascolto tra adulti, bambini e ambiente è premessa e contesto di ogni rapporto educativo.

L’ascolto è un processo permanente che alimenta riflessione, accoglienza e apertura verso di sé e verso l’altro; è condizione indispensabile al dialogo e al cambiamento.

L’atteggiamento di ascolto alza la soglia di attenzione e sensibilità verso gli scenari culturali, valoriali e politici della contemporaneità.

Il nido d’infanzia ha la responsabilità di favorire e rendere visibili questi processi attraverso la documentazione pedagogica.

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2.5 Apprendimento come processo di costruzione soggettivo e nel gruppo

Ogni bambino, come ogni essere umano, è costruttore attivo di saperi, competenze ed autonomie, attraverso originali processi di apprendimento che prendono forma con modalità e tempi unici e soggettivi nella relazione con i coetanei, gli adulti e gli ambienti.

Il processo di apprendimento privilegia le strategie di ricerca, confronto e compartecipazione; si avvale di creatività, incertezza, intuizione, curiosità; si genera nelle dimensioni ludico, estetica, emozionale, relazionale e spirituale che intreccia ed alimenta; propone la centralità della motivazione e del piacere dell’apprendere.

2.6 Ricerca educativa

La ricerca rappresenta una delle essenziali dimensioni di vita dei bambini e degli adulti, una tensione conoscitiva che va riconosciuta e valorizzata.

La ricerca compartecipata tra adulti e bambini è prioritariamente una prassi del quotidiano, un atteggiamento esistenziale ed etico necessario per interpretare la complessità del mondo, dei fenomeni, dei sistemi di convivenza ed è un potente strumento di rinnovamento in educazione. La ricerca, resa visibile attraverso la documentazione, costruisce apprendimento, riformula saperi, fonda la qualità professionale, si propone a livello nazionale e internazionale come elemento di innovazione pedagogica.

2.7 Documentazione educativa

La documentazione è parte integrante e strutturante le teorie educative e le didattiche, in quanto dà valore e rende esplicita, visibile e valutabile la natura dei processi di apprendimento soggettivi e di gruppo dei bambini e degli adulti, individuati attraverso l’osservazione, rendendoli un patrimonio comune.

L’esperienza educativa che si realizza nel d’infanzia assume pieno significato se la documentazione realizzata in itinere viene rivista, ricostruita e valutata, cioè interpretata, nel confronto e con il contributo di diversi punti di vista.

Intesa come “luogo pubblico”, la documentazione sostanzia l’idea di nido come Forum in cui si elabora, con un processo democratico, una cultura dell’infanzia e dell’educazione.

2.8 Progettazione

L’azione educativa prende forma attraverso la progettazione della didattica, degli ambienti, della partecipazione, della formazione del personale, e non mediante l’applicazione di programmi predefiniti.

La progettazione è una strategia di pensiero e di azione rispettosa e solidale con i processi di apprendimento dei bambini e degli adulti, che accetta il dubbio, l’incertezza e l’errore come risorse, ed è capace di modificarsi in relazione all’evolvere dei contesti. Si realizza attraverso i processi dell’osservazione, della documentazione e dell’interpretazione in un rapporto ricorsivo. La progettazione si realizza attraverso una stretta sinergia tra l’organizzazione del lavoro e la ricerca educativa.

2.9 Organizzazione

L’organizzazione del lavoro, degli spazi, dei tempi dei bambini e degli adulti appartiene strutturalmente ai valori e alle scelte del progetto educativo.

È un’organizzazione che costruisce una rete di scelte e di assunzioni di responsabilità compartecipate a livello amministrativo, politico e pedagogico; scelte che concorrono a garantire

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identità, stabilità, sicurezza ai bambini e al servizio educativo, connotandolo nelle sue potenzialità, qualità e prassi.

I livelli amministrativo, politico e pedagogico sono anche corresponsabili di una costante e sistematica valutazione della coerenza tra i principi del progetto educativo e le scelte organizzative prodotte.

Di particolare rilievo risultano essere condizioni lavorative e forme contrattuali che favoriscono stabilità, continuità e senso di appartenenza.

2.10 Ambiente, spazi e relazioni

Gli spazi interni ed esterni del nido sono pensati e organizzati in forme interconnesse che favoriscono le interazioni, le autonomie, le esplorazioni, la curiosità e la comunicazione e si offrono come luoghi di convivenze e ricerche per i bambini e per gli adulti.

L’ambiente interagisce, si modifica e prende forma in relazione ai progetti e alle esperienze di apprendimento dei bambini e degli adulti e in un costante dialogo tra architettura e pedagogia.

La cura degli arredi, degli oggetti, dei luoghi di attività da parte dei bambini e degli adulti è un atto educativo che genera benessere psicologico, senso di familiarità e appartenenza, gusto estetico e piacere dell’abitare, che sono anche premesse e condizioni primarie per la sicurezza degli ambienti.

Pertanto la sicurezza è una qualità che si genera dal dialogo e dall’elaborazione condivisa tra le differenti professionalità che se ne devono occupare e preoccupare e deve contemporaneamente valutare sia la prevenzione del rischio che la ricchezza e la qualità delle possibilità offerte.

2.11 Formazione professionale

La formazione professionale si caratterizza come processo teso alla costruzione di consapevolezze dei modi e dei significati dell’educazione, dei nodi qualificanti il progetto educativo e di competenze specifiche dei diversi ruoli professionali. La formazione permanente è un diritto-dovere del singolo operatore e del gruppo, previsto e considerato nell’orario di lavoro e organizzato collegialmente nei suoi contenuti, nelle sue forme e nelle modalità di partecipazione delle singole persone.

Si sviluppa prioritariamente nell’azione quotidiana all’interno delle istituzioni attraverso le pratiche riflessive dell’osservazione e della documentazione e trova nell’aggiornamento settimanale l’occasione privilegiata di approfondimento e condivisione.

2.12 Valutazione

La valutazione, in quanto azione che mira ad una continua attribuzione di senso e di valore, è un processo strutturante l’esperienza educativa e gestionale.

Il processo valutativo appartiene alla totalità degli aspetti della vita scolastica, quali apprendimento dei bambini, professionalità del personale, organizzazione e qualità del servizio, viene inteso e proposto come opportunità per riconoscere e per negoziare i significati e le intenzionalità del progetto educativo e si configura come azione pubblica di dialogo e di interpretazione.

A tale scopo il nido d’infanzia si dota di strumenti (ad esempio i Consigli di Nido, il coordinamento pedagogico, il gruppo di lavoro e la compresenza di operatori corresponsabili e contitolari) e di pratiche (ad esempio la documentazione, la partecipazione delle famiglie e delle realtà territoriali, la partecipazione al sistema pubblico integrato).

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Parte terza - Elementi essenziali per il funzionamento del nido d'infanzia 3.1 Organismi di partecipazione e corresponsabilità

3.1.1 Il Consiglio di Nido

In ogni nido d’infanzia è presente un Consiglio di Nido formato da genitori dei bambini frequentanti, da educatori e dal pedagogista.

Il Consiglio di Nido rappresenta la struttura democratica di base che promuove e concorre a dare forma pubblica e organizzata all’insieme dei processi di partecipazione e di corresponsabilità.

Il Consiglio di Nido viene eletto ogni tre anni nel corso di una assemblea elettiva pubblica e nell’adempiere alle funzioni che gli competono e in relazione agli intenti che vuole perseguire, può decidere le sue forme organizzative.

3.1.2 Gli incontri di sezione

Gli incontri di sezione sono il luogo privilegiato per costruire l’identità e il senso di appartenenza di un gruppo di bambini, educatori e genitori. Gli incontri di sezione, attraverso strategie, tempi e modalità diversificate (ad esempio: colloqui individuali, incontri di gruppo e assembleari) hanno la finalità di promuovere socialità, di condividere progetti educativi e proposte didattiche, di costruire confronti e dialoghi sulle diverse idee di bambino, di servizio educativo e di apprendimento.

Gli incontri di sezione sono parte costitutiva della progettazione educativa e partecipativa del nido e sono convocati periodicamente dagli educatori della sezione nell’arco dell’intero anno scolastico, sulla base delle esigenze e delle opportunità segnalate anche dai genitori e dal Consiglio di Nido.

3.1.3 Il gruppo di lavoro

Il gruppo di lavoro è composto da tutti coloro che, nella specificità dei diversi ruoli e profili professionali (insegnante, educatore, atelierista, cuoca, esecutore scolastico, operatore scolastico e pedagogista) operano all’interno di ogni singolo nido.

Il gruppo di lavoro si fonda sul valore della relazione, del confronto e della corresponsabilità.

La contitolarità e corresponsabilità della sezione da parte di più insegnanti e la compresenza effettiva nelle ore di lavoro della mattina al nido di tutto il personale che opera a tempo pieno nei servizi educativi, rappresentano una scelta indispensabile per la realizzazione del progetto educativo.

3.1.4 Il coordinamento pedagogico

Il coordinamento pedagogico ha la responsabilità della ricerca e dell’innovazione, elementi che approfondiscono e aggiornano i valori fondanti il progetto educativo e ha il compito di elaborare gli indirizzi e le scelte educative quotidiane del nido.

Il coordinamento pedagogico svolge funzioni di connessione culturale e pedagogica tra le molteplici istanze del progetto educativo a livello locale, nazionale e internazionale. Promuove e qualifica la partecipazione educativa insieme al Consiglio di Nido, ai Servizi di qualificazione e ad altre risorse del sistema scolastico e territoriale. Organizza annualmente il progetto di formazione del personale e lo elabora in relazione all’ascolto delle priorità progettuali emergenti nei servizi e alle sollecitazioni culturali offerte dalla contemporaneità.

3.2 Luoghi e ambienti

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Provincia di Avellino 3.2.1 La sezione

La sezione costituisce il modulo organizzativo di base per l’attuazione del progetto educativo e si pone in dialogo aperto e costante con il contesto più ampio del nido d’infanzia.

Aggregando prioritariamente i bambini per età omogenea, la sezione privilegia per il gruppo, la continuità e la stabilità dell’esperienza educativa e di crescita.

Ogni sezione di nido d’infanzia si compone altresì facendo riferimento a rapporti numerici adulto- bambini definiti dalla normativa regionale.

Vi sarà una sezione di n. 6 posti per i bambini di età compresa tra 3 e i 12 mesi e due sezioni per i bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi.

Nella sezione i bambini e le educatrici, gli assistenti e altre figure professionali, esplorano, ricercano, costruiscono e confrontano esperienze e saperi, dando così, nella quotidianità, concretezza e forma vissuta ai principi del progetto educativo.

3.3 Procedure e criteri 3.3.1 Criteri di ammissione

Hanno diritto all’ammissione e alla frequenza del nido d’infanzia tutti i bambini residenti nel Comune di Pratola Serra di età compresa tra i tre mesi, compiuti entro il 1° agosto dell’anno in cui viene avanzata la richiesta, e i 3 anni d’età da compiersi non oltre il 31 dicembre dello stesso anno.

Sono consentite, fermo restando la disponibilità dei posti, richieste successive alla pubblicazione della graduatoria per bambini cha abbiano compiuto i 3 mesi d’età e non abbiano più di 36 mesi all’atto dell’iscrizione stessa.

Il concessionario ha la facoltà di ammettere bambini non residenti nel Comune di Pratola Serra, fermo restando la disponibilità dei posti e la priorità dei bambini residenti nel Comune di Pratola Serra.

L'Amministrazione Comunale garantisce l'accesso ai bambini con disabilità, nel rispetto dei principi di eguaglianza e non discriminazione.

Le domande di iscrizione vanno presentate al concessionario.

Sulla base delle domande di iscrizione presentate e al fine dell’assegnazione dei posti di nido, viene stilata una graduatoria secondo criteri di priorità e punteggi di cui in allegato (Allegato A) al presente Disciplinare.

E' garantita priorità assoluta nel caso di:

- bambini con disabilità certificata;

- nuclei familiari in gravi difficoltà nello svolgimento dei loro compiti di assistenza, cura ed educazione (grave disagio sociale e/o economico, gravi problemi di salute, genitori minorenni, famiglia monoparentale).

Le priorità ed i punteggi, per la formazione delle graduatorie, dovranno essere allegati al modulo di domanda, che sarà unico per tutto il territorio cittadino.

Non si potrà procedere all'esclusione dalla graduatoria per motivi formali. Gli eventuali errori nella presentazione della domanda dovranno essere segnalati agli interessati, perché possano essere sanati.

I bambini ammessi hanno garantito il diritto di frequenza fino al termine dell’intero ciclo del nido;

per tale motivo, la graduatoria annuale sarà elaborata sulla base dei posti disponibili.

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Provincia di Avellino 3.3.2 Contribuzione delle famiglie ai costi dei servizi educativi

La contribuzione delle famiglie alle spese di gestione dei servizi educativi è regolata da un sistema di criteri che fanno riferimento ai principi di: definizione delle rette in rapporto ai costi del servizio;

differenziazione e progressività delle stesse in ragione del reddito delle famiglie; equità e solidarietà, con particolare attenzione alle fasce socialmente ed economicamente più deboli.

Le tariffe e le relative agevolazioni sono stabilite con Determina Dirigenziale.

Le eventuali modifiche annuali al sistema tariffario per la partecipazione al servizio sulla base del costo del servizio sono sottoposte all’approvazione della Giunta Comunale.

3.3.3 Orario giornaliero e calendario annuale del nido d'infanzia

Il nido dell’infanzia ha un orario di funzionamento giornaliero di otto ore (ore 8,00 – 16,00), con possibilità di ingresso anticipato (ore 7:00) e di servizio di tempo lungo (ore 16–18,30), su richiesta di almeno n. 5 bambini.

Possono essere attivati servizi educativi anche a tempo parziale (ore 8,00 -13,00).

Il calendario annuale del nido d’infanzia ha una durata di 12 mesi (da settembre ad agosto).

3.3.4. Assenze

I genitori devono comunicare agli educatori e all’Ufficio Segreteria del Comune le cause di assenza dei propri figli. Dopo 5 giorni consecutivi di assenza per malattia, compresi sabato e domenica, per il rientro al nido occorre presentare il certificato medico che attesta l’avvenuta guarigione del bambino. In caso di malattia infettiva, il certificato di riammissione deve essere presentato anche per assenze inferiori ai 5 giorni. Qualora si tratti di malattia infettiva, inoltre, i genitori avranno cura di informare al più presto possibile il personale, al fine di consentire l’adozione di tutte le possibili cure profilattiche.

In caso di assenze superiori a 15 giorni, per motivi diversi dalla malattia del bambino, dovrà essere effettuata segnalazione scritta al coordinatore del nido. Si fa presente che per assenze superiori a 30 giorni non sarà garantita la conservazione del posto.

3.3.5. Alimentazione

Una corretta educazione alimentare è importantissima per acquisire un sano modello alimentare nell'età adulta. Il nido come agenzia educativa ha, pertanto, il compito non secondario di offrire ai bambini la possibilità di ampliare il proprio panorama alimentare. Il menù specificatamente formulato per bambini da 0 a tre anni è stagionale, (sono previsti 2 menù all'anno) con una rotazione su 4 settimane al mese. Il menù è diversificato in base all'età ed allo svezzamento dei bambini.

I pasti saranno forniti, nel periodo da ottobre a maggio, dall'Amministrazione Comunale, i cui costi sono a totale carico delle famiglie, mentre, nei mesi estivi, sarà messa a disposizione del concessionario la cucina dell'Istituto … .

Le famiglie possono richiedere per i propri figli l'adozione di menù speciali, per rispondere alle esigenze nutrizionali di bambini e bambine che presentino problemi di alimentazione o esigenze collegate alle convinzioni religiose delle famiglie, debitamente certificate.

Il menù adottato è approvato dall’Azienda Sanitaria Locale.

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Allegato A - CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE PER L’ACCESSO AL NIDO D'INFANZIA COMUNALE

Le tariffe del Nido possono essere così riassunte:

Pacchetto n.1 orario 08-16

1 fascia ISEE da € 0 a € 2.000,00 Retta mensile € 56,00

2 fascia ISEE da € 2.000,01 a € 6.000,00 Retta mensile € 70,00 3 fascia ISEE da € 6.000,01 a € 10.000,00 Retta mensile € 82,50 4 fascia ISEE da € 10.000,01 a € 15.000,00 Retta mensile € 92,50 5 fascia ISEE da € 15.000,01 in su Retta mensile € 107,50

Pacchetto n. 6 orario 08-14

1 fascia ISEE da € 0 a € 2.000,00 Retta mensile € 45,00

2 fascia ISEE da € 2.000,0 1 a € 6.000,00 Retta mensile € 55,00 3 fascia ISEE da € 6.000, 01 a € 10.000,00 Retta mensile € 65,00 4 fascia ISEE da € 10.000,0 1 a € 15.000,00 Retta mensile € 70,00 5 fascia ISEE da € 15.000,01 in su Retta mensile € 80,00

PRIORITA’ D’ACCESSO NEL CASO DI:

A1) BAMBINO CON DISABILITA’

A2) NUCLEO FAMILIARE IN GRAVI DIFFICOLTA' NELLO SVOLGIMENTO DEI SUOI COMPITI DI ASSISTENZA, CURA ED EDUCAZIONE per l’assenza di una figura genitoriale per decesso o infermità gravissima; ragazza madre minorenne o entrambi i genitori minorenni (al momento della nascita del bambino), nucleo familiare in cui manca un genitore (coppie non sposate e non conviventi, separazione o divorzio o carcerazione)

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PUNTEGGIO PRINCIPALE punti

B/C) LAVORO ANNUO DELLA MADRE O DEL PADRE

1- inferiore a 15 ore settimanali 7

da 15 a 23 ore settimanali 9

da 24 a 28 ore settimanali 10

da 29 a 32 ore settimanali 11

da 33 a 36 ore settimanali 13

da 37 ore settimanali e oltre 14

2 - collaborante/coadiuvante con il coniuge fino a 12

3 - insegnante statale tempo ordinario 11

4 - lavori temporanei full time: 3/5 mesi 6

6/8 mesi 9

9/11 mesi 12

5 - studente (non sommabile al lavoro) fino a 8

6 - lavoro full time 0,5

pendolarismo quotidiano (fuori Isola) 0,5

turni di lavoro sulle 24 ore o prevalentemente notturno 0,5

D) ALTRI FIGLI

1) gravidanza 3

2) fratelli nati 2012-2011-2010 non scolarizzati 5

3) fratelli nati 2011-2010 scolarizzati 4

4) fratelli nati nel 2009-2008-2007-2006-2005 3

5) fratelli nati dal 2004 al 1998 2

- fratelli nati dal 1997 al 1994 1

E) PARTICOLARI ED ECCEZIONALI CONDIZIONI DEL NUCLEO

Il totale dei punti assegnati all’interno di questa voce ( punti F1, 2, 3, 4 e 5 ) non può superare 14 E1) SALUTE DI UN COMPONENTE IL NUCLEO

- bambino per cui si fa domanda, genitore o altro figlio in base alla certificazione di gravità

del servizio ASL competente fino a 14

- altro convivente in base al grando di invalidità fino a 3 E2) LAVORO

- trasferte lavorative che richiedono pernottamenti:

a) pari ad almeno 70 notti 0,5

b) pari ad almeno 105 notti 1

c) pari ad almeno 140 notti 1,5

d) per un periodo continuativo pari o superiore 6 mesi all’anno 2

- lavoro a turni di entrambi i genitori 1

E3) NUCLEO DI RECENTE IMMIGRAZIONE O DI RECENTE

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Provincia di Avellino RICONGIUNGIMENTO

- entrambi i genitori stranieri con ingresso in Italia avvenuto negli ultimi 3 anni 3 - ricongiungimento di un genitore al nucleo avvenuto negli ultimi 2 anni 2

E4) AFFIDI/ADOZIONI

- affidi temporanei o preadottivi in proporzione all’impegno dichiarato fino a 5 - adozioni in base alla relazione dei servizi competenti

fino a 5

E5) DISAGIO SOCIALE

Situazione documentabile dal servizio sociale competente fino a 14 F) PARTICOLARI CONDIZIONI DI PRECARIETA’ SOCIO-ECONOMICA DEL

NUCLEO

- stato di disoccupazione di uno o entrambi i genitori con iscrizione al centro per l’impiego avvenuta entro il mese precedente l’apertura delle iscrizioni

fino a 8

- stato di disoccupazione di uno o entrambi i genitori senza iscrizione al

centro per l’impiego fino a 4

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Provincia di Avellino Punteggio secondario: RETE PARENTALE DEI NONNI

Determina l’ordine delle domande in caso di parità del punteggio principale A) NONNO/A IN CONDIZIONI DI NON DISPONIBILITA’

1) residente nel Comune di Pratola Serra ma in stato di permanente bisogno di assistenza 12

2) residente fuori Italia o deceduto 11

3) residente oltre il Comune di Pratola Serra o nel Comune ma con età pari o superiore ai 75 anni

(compiuti al 31/12/2011 cioè nati fino al 1936) 10

4) residente nel Comune di Pratola Serra con:

- età pari o superiore ai 67 anni (compiuti al 31/12/2011 cioè nati fino al 1944) o età inferiore ai 67 anni ma con invalidità civile pari o superiore ai 2/3

o con lavoro di oltre 20 ore settimanali 9

B) NONNO/A IN CONDIZIONI DI PARZIALE DISPONIBILITA’

con età inferiore ai 67 anni ma con invalidità civile

dal 50 al 66% o con lavoro fino a 20 ore settimanali 6

C) NONNO/A IN CONDIZIONI DI DISPONIBILITA’

con età inferiore ai 67 anni:

1) residente nel Comune di Pratola Serra 5

2) coabitante o abitante nello stesso stabile 0

Ad ulteriore parità di punteggio l'ordine della graduatoria verrà determinato sulla base del numero dei figli e della minore età del bambino per cui si fa la domanda (apponendo dei decimali al punteggio secondario).

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B – MODALITA’ DI RACCOLTA DELLE DOMANDE E PROCEDURE DI AMMISSIONE

1. Le domande di iscrizione si raccolgono dal .... al …………. presso l'Ufficio Segreteria del Comune di Pratola Serra e, dalla data di inizio del servizio educativo, presso il nido d'infanzia sito in Via … .

2. La graduatoria definitiva è approvata con Determina Dirigenziale.

3. Entro 10 gg. dalla pubblicazione del bando d’accesso le famiglie già iscritte nel precedente anno scolastico, che intendano rinunciare al posto, devono preavvisare l’Ufficio Segreteria.

4. All'Amministrazione Comunale è riservata la facoltà di:

- adottare provvedimenti atti a garantire una equilibrata distribuzione dei bambini nelle sezioni, al fine di evitare situazioni educative fortemente complesse o potenzialmente discriminanti. (es.

numero di bambini diversamente abili, bambini di diversa nazionalità, maschi/femmine);

- assegnare il posto in caso di richieste o segnalazioni pervenute oltre i termini relative a situazioni gravissime (es. bambini diversamente abili, decesso o grave malattia di un genitore…);

C – INDICAZIONI APPLICATIVE PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI

I servizi per l’infanzia (Nido e Scuole dell’Infanzia) assumono come centralità il bambino, il suo diritto all’educazione, a trovare luoghi, relazioni e opportunità in grado di favorire lo sviluppo delle sue potenzialità.

Un bambino che ha diritto a sentirsi accolto, ascoltato, valorizzato nelle sue diverse abilità, che ha diritto a incontrare scambiare saperi ed emozioni con i suoi coetanei e con gli adulti, che ha diritto a trovare contesti differenti che nella loro interazione e presenza prevengano eventuali carenze, riducendo i rischi di deprivazione sociale e culturale, un bambino che ha diritto ad esplorare, conoscere, fruire le opportunità sociali e culturali che il territorio in cui vive offre per crescere cittadino di quel luogo, indipendentemente dalle sue condizioni fisiche e mentali o dalle possibilità della famiglia.

In virtù di questi riferimenti valoriali si garantisce priorità di accesso nel caso di:

A1) BAMBINO CON DISABILITA’

E’ garantito il diritto di accesso sulla base di una certificazione del servizio competente ASL.

Durante la raccolta delle domande l'Ufficio controlla la presenza di certificati riguardanti il bambino o di note esplicative sulla salute del bambino apposte sulla domanda.

Al termine della raccolta le famiglie possono essere convocate, assieme al loro figlio, ad un colloquio con il coordinamento pedagogico che si occupa di tali inserimenti.

Se non si rileva la presenza di handicap, eventuali note o certificazioni mediche, potranno essere valutate al punto F.

Nella stesura della graduatoria sarà utilizzato un punteggio numerico tale da consentire alla famiglia l'ammissione.

Lo stesso procedimento viene applicato al successivo punto A2.

A2) NUCLEO FAMILIARE IN GRAVI DIFFICOLTA’ NELLO SVOLGIMENTO DEI SUOI COMPITI DI ASSISTENZA, CURA ED EDUCAZIONE O IN CUI MANCA UN GENITORE E’ una valutazione che considera le condizioni di un bambino che può fare riferimento ad un solo

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genitore per l’effettiva mancanza del partner perché deceduto o in situazione di infermità gravissima, valutata dal servizio ASL competente. Viene considerato infatti che oltre ad essere il responsabile esclusivo della educazione del bambino, questo genitore deve o affrontare l’elaborazione di un lutto, o farsi carico dell’assistenza del coniuge invalido. Si considera inoltre in questo punto la situazione di non riconoscimento del bambino da parte del padre in presenza di una madre minorenne. La scolarizzazione del bambino viene vista come necessaria per consentire alla madre di completare anche il proprio percorso di studi.

Vengono compresi in questo punto i casi in cui, pur essendo viventi entrambe i genitori, la responsabilità per l’assistenza e la cura che quotidianamente devono essere garantite al bambino grava prevalentemente o esclusivamente su uno (ad esempio per separazione, divorzio, carcerazione di uno dei genitori).

PUNTEGGIO PRINCIPALE PUNTI

B/C) LAVORO DELLA MADRE O DEL PADRE da 1 a 14

Il lavoro, in quanto necessario mezzo di sostentamento della famiglia, ma anche come partecipazione alla dimensione sociale e strumento di integrazione, va riconosciuto e tutelato, anche nelle forme di occupazione più deboli es. part time di poche ore, contratti a termine, CO:CO:PRO …. La tutela comprende anche il lavoro autonomo, un tempo considerato una forma di lavoro che consentiva flessibilità e capacità economica, oggi invece, nell’attuale momento di crisi economica, categoria che aggrega una pluralizzazioni di forme che contemplano anche il lavoro precario, spesso sottopagato e con scarse garanzie (es. assenza di ammortizzatori sociali).

B/C 1) In coerenza con questa premessa, vengono considerate, in questo punto, tutte le possibili scansioni orarie dell’impegno lavorativo fino al massimo contrattuale attualmente in vigore (40 ore settimanali); vengono ricompresi anche contratti di collaborazione su progetto, supplenze di durata annuale, corsi di specializzazione post laurea che prevedano un impegno orario obbligatorio equiparato al lavoro stesso e con riconoscimento economico, contratti a tempo determinato in essere al momento della domanda e con durata pari o superiore ai 12 mesi e le situazioni di cassa integrazione, mobilità e contratti di solidarietà.

Possono concorrere alle 40 ore anche più contratti part-time (sia lavoro autonomo che dipendente).

Non vengono valutate prestazioni lavorative eccedenti (straordinari, formazione….), altre attività supplementari (volontariato), un secondo lavoro oltre alla occupazione full time o situazioni particolari diverse da quelle ricomprese al successivo punto C/D6.

Non vengono inoltre tenuti in considerazione eventuali certificati di "promessa di assunzione".

inferiore a 15 ore settimanali 7

da 15 a 23 ore settimanali 9

da 24 a 28 ore settimanali 10

da 29 a 32 ore settimanali 11

da 33 a 36 ore settimanali 13

da 37 ore settimanali e oltre 14

Alle categorie dirigenziali, per la natura del loro contratto di lavoro, vengono attribuiti 14 punti e 0,5 punti per il lavoro a tempo pieno (di cui al punto C/D6).

B/C 2) Lavoro col coniuge (o madre/padre del bambino per cui si fa domanda): in qualità di coadiuvante nell’impresa famigliare o associato d’impresa o con contratto di collaborazione. Si ritiene che sia una condizione lavorativa che consente modalità organizzative tali da permettere di far fronte

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alle necessità di assistenza, cura ed educazione del bambino con una maggiore flessibilità.

Per questo il punteggio verrà attribuito in maniera proporzionale all’impegno lavorativo dichiarato con un massimo di 12 punti da 15 a 23 ore settimanali

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da 24 a 32 ore settimanali 10

da 33 ore settimanali e oltre 12

B/C 3) Per quanto riguarda l’impegno degli insegnanti statali a tempo ordinario, (18 ore di cattedra nella scuola media inferiore e superiore, 22 nelle scuole primarie, 25 nella scuola dell’infanzia) vengono considerati oltre alle ore frontali, l’impegno non frontale prestato presso la sede scolastica e altre attività funzionali alla prestazione di insegnamento e assegnati

11 punti

Nel caso di incarico annuo part-time si assegnano 9 punti, se il contratto è inferiore all’anno scolastico si attribuirà un punteggio proporzionale ai mesi lavorati.

B/C 4) Lavori temporanei da 6 a 12

Si iscrivono in questo punteggio tutti i lavori con contratto a tempo determinato inferiore ai 12 mesi.

Agli impegni lavorativi ricompresi in questo punto non sono applicabili le maggiorazioni di cui al punto C/D.6.

In caso di contratti a full time della durata complessiva tra i 9 e gli 11 mesi si attribuiscono 12 punti. In caso di lavori part-time si attribuirà un punteggio proporzionale alle ore lavorate.

In caso di contratti a full time della durata complessiva tra i 6 e gli 8 mesi si attribuiscono 9 punti. In caso di lavori part time si attribuirà un punteggio proporzionale alle ore lavorate. In caso di contratti della durata complessiva tra i 3 e i 5 mesi si attribuiscono 6 punti, senza distinzione oraria.

Nel caso in cui da almeno un anno risultino stipulati con continuità, fatte salve le interruzioni previste dalle differenti tipologie di lavoro, vari contratti di lavoro a tempo determinato e l’ultimo sia in essere al momento della presentazione della domanda (secondo i termini stabiliti dal bando di iscrizione), sarà possibile valutare il lavoro, secondo l’impegno orario, come facente parte del punto C/D.1.

Nel caso in cui un lavoratore risulti in mobilità (legge 223/91), purché in scadenza dopo la data dei ricorsi, sarà possibile l’attribuzione del punteggio come facente parte del punto C/D1 senza riconoscimento del punto C/D6.

Nel caso di lavoratore licenziato nel corso dell’anno precedente (iscritto al centro per l’impiego) per chiusura attività, che non fruisce di ammortizzatori sociali, si attribuisce il punteggio dell’ultima attività svolta ridotto del 25% arrotondato per difetto. Ugualmente nel caso di lavoratore disoccupato a seguito di attività autonoma cessata nel corso dell’anno precedente.

Nel caso il contratto a termine di una lavoratrice cessi prima della nascita del figlio, sarà possibile considerare un estensione lavorativa pari al periodo di astensione obbligatoria per maternità.

B/C 5) studio madre/padre

Si attribuisce il massimo del punteggio (8) ai genitori che frequentano corsi di durata annuale con obbligo di frequenza.

Non verrà attribuito un punteggio a corsi di durata inferiore ai 3 mesi.

Questo punteggio non può essere sommato al punteggio dell'attività lavorativa primaria. All'interno di questa voce vengono ricomprese anche tutte le forme di tirocinio e di praticantato non retribuite.

1. corso della durata minima di 3 mesi 1 2. corso della durata di 4/5 mesi 2

(18)

3. corso della durata pari o superiore a 6 mesi 4 4. corso di durata annuale senza obbligo di

frequenza

6

5. corso di durata annuale con obbligo di

frequenza 8

B/C 6) Nel caso di contratti full-time (sia dipendenti che autonomi ) è prevista l’attribuzione aggiuntiva di 0,5

Pendolarismo. Nel caso di lavoratori di cui al punto C/D1, C/D2 e C/D3 o studenti con obbligo di frequenza che debbano raggiungere quotidianamente a orari pre-fissati una sede di lavoro o di studio posta oltre l'isola di Capri è prevista l’attribuzione aggiuntiva di 0,5

Nel caso il contratto di lavoro annuo (part-time o full-time) preveda una articolazione oraria con turnazioni su cicli lavorativi continuativi di 24 ore o prestazioni ordinariamente e prevalentemente nella fascia dalle 20,00 alle 6,00 è prevista l’attribuzione aggiuntiva di 0,5

D) ALTRI FIGLI

Il numero dei figli all’interno di una famiglia costituisce una ricchezza ed insieme un carico educativo e di cura, che chiede ai genitori disponibilità di tempo e di attenzione moltiplicata, tanto più i bambini sono piccoli e quindi meno autonomi sia nella cura personale che nelle attività di gioco e apprendimento.

I bambini in affido alla famiglia richiedente vengono valutati al successivo punto G.

D.1 L'assegnazione di 3 punti, che viene attribuita non per lo stato di gravidanza in sè, ma perché nel momento dell’inizio dell’anno scolastico si sarà mutata in un figlio in età da nido in più nella famiglia, è motivata dal fatto che la madre in gravidanza gode di consistenti periodi di riposo concessi per legge.

Lo stato di gravidanza deve essere documentato presentando l’esito di analisi di laboratorio (esame HCG ematico o scheda di gravidanza se già effettuati altri esami tipici).

D.2-3 Per i bambini in età di nido d’infanzia non ci sono ancora sufficienti posti per coprire l'intera richiesta; sussistono ancora esclusioni forzate soprattutto nella fascia d’età 11-18 mesi. Inoltre l’attuale contingenza economica può portare a scelte di non scolarizzazione. Pertanto si ritiene di riconoscere con un punteggio più elevato la presenza di un altro figlio molto piccolo non scolarizzato.

– 5 punti se un altro figlio non è scolarizzato – 4 punti se un altro figlio è scolarizzato

D.4 La scelta di dare 3 punti a tutti i bambini in età di scuola dell'infanzia e per il primo biennio della scuola elementare senza distinzione tra scolarizzati e non scolarizzati è

dovuta alla considerazione che per la scuola dell'infanzia esistono posti per tutti i bambini residenti. Se si considerano infatti tutte le scuole (statali, comunali, convenzionate, private, religiose, enti morali) vi è una disponibilità che soddisfa il numero delle richieste espresse. La non frequenza di un figlio di questa età alla scuola è pertanto una scelta della famiglia.

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D.5 - 6 L'assegnazione di 2 punti per gli altri figli da 8 a 14 anni e di un punto per quelli da 15 a 18 anni riconosce che un figlio di tali età pur diventando più autonomo quanto a cure fisiche, comporta una diversificazione di problemi ed una necessità di tempi di attenzione, soprattutto quando si avvicina all'adolescenza, tali da incidere sul carico familiare complessivo.

In caso di figli nati da precedente matrimonio si assegna il punteggio pieno se si trovano nello stato di famiglia; se non sono nello stato di famiglia, ma la sentenza di separazione li affida al 50% al padre e 50% alla madre si assegna metà punteggio.

FACILITAZIONI PER GEMELLI E FRATELLI Nel caso di domande di gemelli:

- qualora solo uno risulti ammesso in seguito alla valutazione normalmente effettuata, si procederà d’ufficio alla ammissione anche dell’escluso/i;

Nel caso di domande di fratelli :

1) qualora il bambino per cui si fa domanda abbia un fratello ( nato nel 2010-2011 ) già frequentante (e solo nel caso questo nido venga indicato come prima preferenza) si procederà d’ufficio alla ammissione nel nido del fratello se entrambi i genitori risultano lavoratori;

se i genitori non lavorano si manterrà la posizione, in ordine di graduatoria, nella lista d’attesa

E) PARTICOLARI ED ECCEZIONALI CONDIZIONI DEL NUCLEO Situazioni relative a salute, lavoro, migrazione recente, adozione, disagio sociale.

La somma complessiva dei punteggi attribuibili all’interno di questa voce (punti E1, E2, E3, E4, E5) non potrà comunque superare i 14 punti.

Questo punto prende in considerazione particolari situazioni di difficoltà del nucleo familiare che possono avere ripercussioni significative sulle condizioni di vita e di crescita del bambino.

In particolare:

• E1 le condizioni di salute di persone presenti nel nucleo (il genitore non gravemente invalido, un altro figlio con diversa abilità, il nonno invalido convivente). L’entità dell’invalidità viene valutata dall’ASL, con parametri differenti da quelli dell’invalidità per lavoro, considerando quanto l’invalidità compromette l’espletamento dei compiti di cura, assistenza e tutela del bambino;

• E2 Condizioni di lavoro che riducono la possibilità di uno o di entrambe i genitori di essere presenti nella quotidianità della vita del bambino;

• E3 Nucleo famigliare di recente immigrazione o ricongiungimento e quindi con minori capacità di offrire ai bambini la rete di relazioni e servizi necessaria ad un buon sviluppo e, presumibilmente, anche all’apprendimento della lingua italiana;

• E4 Carico famigliare reso più complesso da situazioni di affido o adozione;

• E5 Famiglie in cui possono essere presenti tutti e due i genitori, ma che presentano particolari problemi di disagio valutati in base al contenuto delle relazioni dei servizi sociali pubblici che seguono il nucleo. Si sottolinea, infatti, l’importanza che le strutture educative rivestono in termini di protezione del minore in stato di disagio e di prevenzione verso l’aggravarsi delle problematiche.

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E.1 SALUTE DI UN COMPONENTE IL NUCLEO: da 0 a 14

1. GENITORE: da 0 a 6

(secondo l’interpretazione diagnostica dei referti a cura dell’ASL)

molto lieve 0,5

lieve 1

lieve/medio 2

medio 3,5

medio/grave 5

grave 6

Nel caso di invalidità al 100%, che precluda totalmente lo svolgimento di un’attività lavorativa, non valutata al punto A2 priorità d’accesso, si attribuiscono 14 punti che vanno

a colmare l’assenza del punteggio da lavoro.

2. BAMBINO PER CUI SI FA DOMANDA / FRATELLO - SORELLA: da 0 a 14

(secondo la valutazione del coordinamento pedagogico, congiuntamente con i servizi competenti)

3. ALTRO CONVIVENTE: da 0 a 3

(attribuibile esclusivamente in caso d’invalidità certificata )

a. INVALIDITA’ PARI O SUPERIORE 2/3 1

b. INVALIDITA’ 100% 2

c. INVALIDITA’ 100% CON ACCOMPAGNAMENTO 3

E.2 LAVORO DI UN GENITORE da 0,5 a 2

- MANCATO RIENTRO NOTTURNO

Nel calcolo dei pernottamenti si considera una settimana lavorativa di 5 giorni

almeno 70 notti l’anno: 0,5

almeno 105 notti l’anno: 1

almeno 140 notti l’anno: 1,5

continuativo per un periodo pari o superiore 6 mesi l’anno 2

Il numero di notti può essere cumulabile tra entrambi i genitori.

Questo punteggio può cumularsi con il punto C/D6 se nei periodi di lavoro in cui si effettua il rientro notturno a casa sussistono le condizioni di pendolarismo o lavoro su turni di 24 ore.

- LAVORO A TURNI (sulle 24 ore alternati) DI ENTRAMBI I GENITORI 1 (in più rispetto al punteggio singolo per i turni già attribuito a ogni genitore)

E.3 NUCLEO DI RECENTE IMMIGRAZIONE O DI RECENTE RICONGIUNGIMENTO - entrambi i genitori stranieri con ingresso in Italia avvenuto negli ultimi 3 anni

(2011/2010/2009) 3

- ricongiungimento di un genitore al nucleo avvenuto negli ultimi 2 anni (2011/2010) 2 E.4 AFFIDI/ADOZIONI

AFFIDI TEMPORANEI O PREADOTTIVI : da 0,5 a 5

Se il bambino per cui si fa domanda è in affido si può prevedere un punteggio in base alla relazione

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dei servizi competenti da 0,5 a 5.

Altro minore presente nel nucleo ma non nello stato di famiglia: situazioni risultanti da progetti ASL oda disposizioni del tribunale. Il punteggio viene attribuito in analogia con quanto previsto al punto E in relazione all’età, alla durata e in proporzione all’impegno dichiarato da 0,5 a 5.

ADOZIONI:

da 1 a 5

Si tratta di punteggio relativo al bambino per cui si fa domanda, in base alla relazione dei servizi che hanno seguito l’adozione e quindi la “storia” del bambino:

0• nato nel 2010/11 arrivato in famiglia dopo i termini di presentazione domanda - nato nel 2010/11 arrivato in famiglia dopo i termini di presentazione

domanda nell' a.s. precedente 5

- nato nel 2010 arrivato in famiglia prima dei termini di presentazione domanda nell' a.s. precedente

4 - nato nel 2011 arrivato in famiglia prima dei termini di presentazione

domanda nell' a.s. precedente

3

- nato nel 2012 2

- adozione 1

Nel caso sia in atto un percorso di adozione (certificato dai servizi di riferimento), è possibile attribuire un punteggio pari al punto E1.

E.5 DISAGIO SOCIALE

1) situazioni di disagio relazionale (tossicodipendenze, malattie mentali, situazioni di

violenza o abuso, conflittualità gravi ....) certificati dai servizi competenti 14 (su valutazione del dirigente o del direttore dell'Istituzione situazioni documentate particolarmente gravi possono essere ricomprese nel punto priorità d'accesso)

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2) madri inserite in progetti dei servizi sociali per conquistare autonomia economica e

personale 10

3) coppie con fragilità educativa che partecipano ad un progetto proposto dal servizio sociale - con entrambe i genitori disoccupati, in considerazione che sono assenti in questo caso tutti i punti da lavoro, e che l'assenza di lavoro comporta diminuite possibilità relazionali 14

- con un solo genitore disoccupato 8 - con entrambi i genitori disoccupati 2

4) coppie coinvolte in progetti di mediazione famigliare gestiti dai servizi se aggravate da

problemi economici gravi (disoccupazione, monoreddito...) 4

F) PARTICOLARI ED ECCEZIONALI CONDIZIONI SOCIO ECONOMICHE DEL NUCLEO

fino a 8 punti

Per l’attribuzione del punteggio, è necessario che l’iscrizione al centro per l’impiego sia avvenuta entro il mese precedente all’apertura delle iscrizioni.

1) ENTRAMBI I GENITORI INOCCUPATI:

- se entrambi i genitori sono iscritti al centro per l’impiego o entrambi studenti oppure un

genitore è iscritto al centro per l’impiego e l’altro studente 6

- se un genitore è iscritto al centro per l’impiego o studente e l’altro non iscritto 5 - se entrambi i genitori non sono iscritti al centro per l’impiego 4 2) UN GENITORE OCCUPATO E L’ALTRO INOCCUPATO

- se il genitore inoccupato è iscritto al centro per l’impiego o studente 4 - se il genitore inoccupato non è iscritto al centro per l’impiego 3 In questo punto vengono ricomprese anche le situazioni di separazione in cui il genitore affidatario del bambino risulti inoccupato o occupato con lavoro fino a 23 ore settimanali.

3) FAMIGLIA MONOGENITORIALE:

In questo punto vengono ricomprese tutte le situazioni in cui manca una figura genitoriale per mancato riconoscimento o affido esclusivo (casi in cui è stata tolta la patria potestà, affidi protetti)

– genitore inoccupato o studente 8 – genitore occupato 4

Per quei lavoratori per cui non è prevista l’iscrizione ai centri per l’impiego per accedere al lavoro, si considerano come documento dichiarante la volontà di cercare lavoro contratti di assunzione brevi che non superino i 3 mesi nell’anno scolastico o solare precedente (poiché non vengono riconosciuti al punto C/D4 “lavori temporanei”).

Nel caso di famiglie in cui entrambi i genitori siano stati valutati al punto C/D4 è possibile riconoscere anche il punteggio G attribuito alle situazioni in cui un genitore è occupato e l'altro iscritto al centro per l'impiego 4

(23)

Qualora le informazioni in possesso dell'Ufficio non siano sufficienti (o sufficientemente accertate) a consentire una corretta valutazione del caso, si segnalano come ulteriori canali informativi le assistenti sociali, i vigili urbani di quartiere o altri uffici comunali che abbiano erogato o stiano erogando altri servizi (casa – assistenza – anagrafe…..).

PUNTEGGIO SECONDARIO

Si riconosce che non c’è un obbligo per i nonni a prendersi cura dei nipoti, ma la loro presenza arricchisce la rete di relazioni in cui il bambino vive. Quindi la possibilità che uno o più nonni possano essere presenti nella quotidianità del bambino o la loro indisponibilità o assenza viene valutata come punteggio secondario che stabilisce l’ordine di priorità all’accesso fra situazioni “a pari merito”.

Nel caso in cui nel nucleo familiare dei nonni residenti nell'isola sia presente un bisnonno ultraottantenne o altro familiare convivente con invalidità, si attribuiscono i seguenti punteggi:

– se il bisnonno o altro familiare è invalido con assegno di accompagnamento, uno dei nonni che lo accudisce viene considerato in condizioni di non disponibilità e vengono attribuiti 9 punti;

– se non sussistono le condizioni di cui sopra, si attribuiscono 4 punti in più a uno dei nonni conviventi.

PARITA’ DI PUNTEGGIO

In caso di parità di punteggio (considerando sia il principale che il secondario) l'ordine della graduatoria sarà stabilito

sulla base di:

– numero dei figli (primo numero dopo il punteggio dei nonni)

– minore età del bambino per cui si presenta la domanda (ulteriori due decimali apposti

dall’ufficio in base al mese e all’anno di nascita su scala da 1 a 29, da gennaio 2010 a maggio 2012).

In caso di ulteriore parità si procederà ordinando alfabeticamente.

D – INDICAZIONI PROCEDURALI RIGUARDO ALL’INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

Modalità e termini di presentazione dell’attestazione ISEE.

La situazione economica delle famiglie viene valutata sulla base di dichiarazione sostitutiva resa da uno dei genitori (o esercente la potestà genitoriale) sull’ apposito modello unico, elaborato secondo le disposizione di legge (D.Lg. 109/98 con le modifiche apportate dal Decreto Lgs. 130/2000 e s.m.i.).

Il modulo, o l’attestazione valida, deve pervenire entro il ... 2015 e di norma dovrà contenere i dati reddituali IRPEF 2011.

Nel caso non venga presentata una valida dichiarazione nei termini verrà applicata la retta massima fino ad eventuale presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica.

Valutazione della situazione economica

La situazione economica del nucleo famigliare viene definita tenendo conto del reddito, del patrimonio mobiliare e immobiliare con le modalità previste dalle disposizioni in materia (Decreto Lgs 109/98, DPCM 221/99, Decreto Lgs 130/2000 e s.m.i.).

Nucleo familiare

Il nucleo familiare è costituito da:

– famiglia anagrafica ed eventuale ulteriori soggetti, se a carico, ai fini IRPEF, dei componenti la famiglia anagrafica;

(24)

– coniugi e i figli minori che hanno la stessa residenza anagrafica, anche se risultano a carico ai fini IRPEF di altre persone;

– il nucleo è integrato da: eventuali minori in affidamento o adozione (al momento della domanda di iscrizione);

– nei casi di genitori non conviventi, vengono richiesti i redditi di entrambe i genitori, che per legge sono tenuti a contribuire alle spese relative a salute ed educazione dei figli. La mancata presentazione di tale documentazione comporta l’applicazione della retta massima.

CONTROLLI

L'Amministrazione Comunale svolge accertamenti e controlli sulle dichiarazioni ISE pervenute ogni anno per la determinazione delle rette agevolate.

Sanzioni

Nel caso di riscontrata incompletezza o non veridicità dei dati dichiarati verrà revocata la retta agevolata con recupero della somma dall’inizio della frequenza.

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