Consulenza Privacy (D.Lgs. 196 del 30/06/03)
MANUALE IVA
Aggiungere un Codice IVA
All’interno del vostro programma 4D, nel menù “Tristar”, selezionare la voce “Anagrafici” “Tabella IVA”
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Cliccando su “Nuovo”, appare la seguente schermata ed è necessario compilarla come segue.
Il codice può essere qualunque, con l’unico obbligo di essere lungo tre caratteri, normalmente per l’aliquota del 22% useremo il codice 022.
Una volta compilati tutti i campi come indicato nella fotografia qui sopra, dare l’OK.
Se la Vostra azienda utilizza più di un codice che fa riferimento all’aliquota del 21%, per ciascuno di questi ultimi dovrà essere fatto un codice equivalente per l’ aliquota 22%.
ESEMPIO: L’azienda utilizza aliquota 21% e aliquota 21% Cee, in questo caso sarà necessario crearne due, uno aliquota 22% e uno aliquota 22% Cee.
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IVA automatica di default in Prima Nota e Fatturazione.
Il programma ha degli automatismi per cui nella registrazione delle fatture di vendita/acquisto in Prima Nota o in emissione degli Ordini, Bolle e Fatture, riporta automaticamente un codice IVA di “default”
che, naturalmente, può essere cambiato dall’operatore per la registrazione che si sta effettuando (P/nota o Fatturazione)
E’ necessario quindi andare a correggere anche l’impostazione di questi default.
Tenere presente che i default andranno ad influenzare solo le operazioni effettuate dopo la loro modifica le operazioni registrate prima rimarranno con i codici precedenti.
IVA di Default in Prima Nota.
Procedere come indicato dall’immagine seguente: Menu “Tristar”, “Anagrafici, “Aziende”
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Si apre la seguente schermata, cliccare sul bottone “cerca” come indicato dall’immagine che segue.
Cliccando sul bottone cerca si apre una lista di aziende (come mostra l’immagine seguente), fare quindi un “doppio click” sull’ azienda interessata.
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Facendo il “doppio click” sull’azienda interessata, in questo caso -Ing. Giuseppe Garavini- si apre la seguente schermata.
Come indicato nell’immagine qui sopra, nella colonna dei bottoni, grigia a destra, cliccando sul bottone
“Giornale e Iva” si apre la schermata seguente.
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In “Codice Iva Default” inserire il nuovo codice IVA (022) e quest’ultimo andrà ad influenzare l’ IVA della Prima Nota quando si registreranno le fatture e le note sia attive sia passive.
In caso di codice iva default di corrispettivi corrisponda al codice 021 andare a sostituirlo col nuovo codice 022.
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IVA di Default per Fatturazione.
Dalla videata ”Testata” dell’Azienda o dal bottone “Fatturazione” si può ora andare a sistemare l’Iva di default per l’emissione delle fatture.
Si può ripartire anche dal Menu “Tristar”, “Anagrafici, “Aziende” e come prima si apre la videata dove cliccando sul bottone “cerca” appare una lista di aziende, da qui fare un “doppio click” sull’azienda interessata.
Nella colonna dei bottoni, grigia a destra, cliccando sul bottone “Fatturazione” si apre la seguente schermata.
In alto, nel riquadro giallo in “Codice IVA Dettaglio” mettere (022), oppure il codice dell’aliquota IVA che desideriamo venga presentata in fatturazione.
Subito sotto in “Iva Spese Tr. e Ac. mettere il codice Iva (022) che deve essere applicato alle Spese di Trasporto e Accessorie.
Premere il pulsante ok dopo aver fatto tutte le operazioni sopra indicate
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ATTENZIONE
Ci sono altri due punti in cui è possibile, ma non obbligatorio, indicare il codice iva da applicare:
- Anagrafici Clienti e Fornitori.
- Articoli o Listino di magazzino.
Il programma utilizza questi codici, quando presenti, in linea prioritaria rispetto a quelli descritti prima memorizzati nell’ Azienda.
In particolare:
Per la prima nota usa prima il codice indicato in cliente/fornitore e se non c’è allora usa quello dell’Azienda della pagina “Bilancio e Iva”.
Per la fatturazione usa prima quello del cliente, se non c’è usa quello dell’articolo, e se non c’è allora usa quello dell’Azienda della pagina della “Fatturazione”.
Se avete casi in cui il codice dell’iva al 21% è indicato nei clienti o nell’articolo dovete andare a cambiarlo nei modo seguente.
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IVA di Default nei Clienti/Fornitori.
Dalla schermata bianca del Vostro programma 4D. In alto, nella barra grigia cliccare “Anagrafici”,
“Clienti o Fornitori” (come mostra l’ immagine seguente).
Mettere il nome o codice del cliente per il quale si desidera cambiare l’ aliquota Iva e una volta che si è aperta la sua anagrafica, in basso cliccare su “P. 2”.
Nella voce “Codice Iva”, la seconda a partire dall’alto, mettete il codice iva che volete prioritario o togliete quello precedente che non volete più, questo campo dovrebbe essere usato solo per eccezioni (esempio clienti esenti, non imponibili), il 21% o ora il 22% non dovrebbero esserci mai.
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IVA di Default negli Articoli.
Dalla schermata bianca del Vostro programma 4D, in alto, nella barra grigia cliccare
“Anagrafici” “Listini Vendita Anag. Magazz.”, come indica l’immagine seguente.
Cliccare, poi, sul pulsante “Cerca”, scegliere il “Codice” che interessa e cliccare sul bottone “LINGUE, Etichette e Codici Contabili” (vedi sotto)
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si apre la seguente pagina.
Se non c’è codice iva, sarà preso automaticamente quello che abbiamo visto prima in “Fatturazione”
nell’Azienda.
Se è presente, un Codice Iva è possibile optare tra due possibilità:
1) Sistemare il codice così il programma utilizzarà questo al posto di quello dell’Azienda.
Ad esempio mettere quello nuovo del 22% (022)
Normalmente nel caso l’iva dell’articolo sia quella di default dell’azienda è meglio lasciare vuoto questo campo, e riempirlo solo nei casi il codice è diverso da quello di default. Per esempio se il default è il 22 usare questo campo per il 4 o altre aliquote.
2) Eliminare il codice e lasciare il campo vuoto come nell’immagine sopra, in modo che il programma automaticamente prenda quello dell’Azienda.
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IVA DAL 21% AL 22%; QUANDO E COME SI APPLICARLA.
La nuova aliquota iva del 22% sarà applicata dal 01 ottobre 2013.
La modifica in oggetto colpisce la maggior parte delle cessioni e delle prestazioni di servizi.
Si ricorda, infatti, che se il bene o il sevizio non è contemplato tra quelli a cui si applica l’ IVA al 4% o al 10%, si avrà quella del 21% (dal 1 ottobre 2013 dovrà essere del 22%).
In particolare, si deve far riferimento, nel caso di:
- beni mobili, alla data della consegna o della spedizione indicata nel documento di trasporto;
- beni immobili, alla data della stipulazione che di regola coincide con il rogito;
- prestazione di servizi, alla data del pagamento del corrispettivo (o di emissione della fattura se antecedente al pagamento).