(Codice interno: 370230) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 676 del 15 maggio 2018
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 3 - Istruzione e Formazione - Obiettivo Tematico 10 - Priorità d'investimento 10.iv - Obiettivo Specifico 11. Approvazione dell'Avviso pubblico "Istituti Tecnici Superiori - Academy del Veneto" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2018-2020, nell'ambito del piano territoriale triennale 2016-2018.
[Formazione professionale e lavoro]
Note per la trasparenza:
Con il presente provvedimento si approva, nell'ambito del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020, Asse 3 - Istruzione e Formazione, l'Avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi per lo svolgimento di percorsi per tecnico superiore relativi al biennio 2018-2020 nell'ambito del Piano territoriale triennale 2016-2018. Si approva inoltre la Direttiva che definisce le modalità per la redazione dei progetti e la presentazione della domanda. La somma destinata all'iniziativa è di Euro 3.800.000,00. La delibera non dispone impegno di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
A ormai dieci anni dalla disciplina che ne ha definito la costituzione, è possibile avviare un primo, parziale bilancio in ordine all'offerta di formazione terziaria degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), che ha rappresentato un modello di particolare interesse nella prospettiva strategica finalizzata allo sviluppo socio-economico del Paese e del territorio regionale.
Realizzati secondo il modello organizzativo della Fondazione di partecipazione in collaborazione con imprese, università/centri di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali, sistema scolastico e formativo, gli ITS stanno progressivamente assumendo un ruolo di assoluto rilievo nel panorama formativo italiano in quanto espressione di una nuova strategia che unisce le politiche di istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali del Paese.
L'elemento peculiare che ne fa probabilmente un unicum nel panorama nazionale dei sistemi formativi è il colloquio continuo e costante con il mondo del lavoro ed il sistema produttivo, che costituisce la base per la progettazione del sistema dell'offerta formativa. Un modello che la Regione del Veneto ha plasticamente reso con la previsione di affidare la presidenza delle Fondazioni venete ad un imprenditore e che consente di intercettare e rispondere in modo tempestivo ed efficace alle richieste di competenze e, al tempo stesso, di fare della relazione stabile con tutti gli attori del sistema lo strumento per una lettura di bisogni non ancora espliciti, ma funzionali all'innovazione.
L'offerta regionale, in coerenza con l'ordinamento nazionale e in linea con la programmazione strategica comunitaria, risponde agli indirizzi e ai criteri definiti con il Piano territoriale triennale dell'istruzione tecnica superiore, approvato dalla Giunta regionale con proprio provvedimento n. 778 del 27 maggio 2016.
Per quanto concerne i più recenti risultati raggiunti dall'offerta veneta, va richiamato il rapporto di Monitoraggio nazionale 2018 dei percorsi ITS pubblicato da Indire, Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa, che ha confermato il valore di eccellenza rappresentato dai percorsi offerti dalle Fondazioni ITS del Veneto. La ricerca ha evidenziato che su 113 corsi monitorati a livello nazionale per il biennio 2014-2016, solo i migliori 55 sono stati premiati, di cui ben 13 sono i corsi proposti dagli ITS Academy del Veneto per percentuale di diplomati e di occupati, nei settori moda-calzatura, meccatronica, risparmio energetico, logistica, turismo ed agroalimentare. Ad un anno dalla conclusione dei corsi, ben l'82,5%
degli studenti sta lavorando, spesso nella stessa azienda nella quale hanno svolto lo stage.
L'ottima performance degli ITS Academy veneti evidenzia come l'offerta regionale sia stata in grado di restare in sintonia con le esigenze del mercato del lavoro e di un mondo produttivo che cambia rapidamente.
Per quanto sopra richiamato, la programmazione dell'offerta di istruzione e formazione professionale per il biennio 2018-2020 persegue i seguenti obiettivi:
sostenere il passaggio dei giovani dall'istruzione al mondo del lavoro garantendo l'acquisizione di competenze che forniscano elevate opportunità occupazionali;
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rafforzare il rapporto tra sistema dell'istruzione e formazione e le imprese, per assicurare i collegamenti dei percorsi ITS con i processi di innovazione e favorire il trasferimento tecnologico anche attraverso l'istituto dell'apprendistato;
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rilanciare la qualità del capitale umano per favorire la competitività dei sistemi produttivi, con particolare riferimento allo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese (PMI);
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Gli obiettivi sopra richiamati verranno sempre più ampliati anche in relazione alla DGR n. 508 del 17 aprile 2018 che promuove la costituzione di Poli Tecnici Professionali (PTP), un modello organizzativo in grado di favorire una interconnessione tra i soggetti della filiera educativa/formativa e le imprese della filiera produttiva del territorio regionale, attraverso la creazione di reti territoriali stabili e permanenti. Questa interconnessione è sempre più necessaria e funzionale all'occupabilità dei giovani in considerazione dell'innovazione tecnologica in atto nel sistema produttivo italiano, propizio all'adozione e all'uso di nuove tecnologie ad alto valore aggiunto.
Va inoltre richiamata la necessità di integrare ed armonizzare la programmazione regionale con il supporto offerto alla filiera formativa ITS grazie ai programmi di sviluppo nazionali di cui alla legge 27/12/2017 n. 205, articolo 1, comma 67, attraverso i quali si intendono promuovere processi innovativi, tecnologici ed organizzativi prioritariamente correlati al Piano nazionale Impresa 4.0.
In tale contesto si inserisce la programmazione dei percorsi ITS per il biennio 2018-2020, cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo (FSE), in continuità con l'offerta formativa fin qui realizzata.
Tale iniziativa si pone all'interno dell'obiettivo specifico 11 del Programma Operativo Regionale (POR) FSE 2014-2020 per la qualificazione dell'offerta di istruzione e formazione tecnica professionale che intende contribuire alla priorità d'investimento per migliorare l'aderenza al mercato del lavoro dei sistemi d'insegnamento e di formazione favorendo il passaggio dall'istruzione al mondo del lavoro, rafforzando i sistemi di istruzione e formazione professionale migliorandone la qualità anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l'adeguamento dei curricula e l'introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato (10.iv).
Meritano di essere richiamate anche le "Linee guida" approvate con il Decreto Interministeriale n. 713 del 16 settembre 2016 le quali prevedono che la rendicontazione dei percorsi ITS venga effettuata in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale sulla base delle Unità di Costo Standard (UCS), che sono state successivamente approvate con Decreto direttoriale del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) 28 novembre 2017, prot. n. 1284 e alle quali anche la programmazione regionale di cui al presente provvedimento dovrà essere coerente.
Per quanto riguarda la programmazione del biennio 2018-2020, si rimane in attesa della definizione del contributo da parte delle risorse statali messe a disposizione dal MIUR a valere sul fondo di cui all'articolo 1, comma 875, della legge 27 dicembre 2006 n. 296.
A queste, vanno a sommarsi le risorse assegnate a titolo di premialità alle Fondazioni ITS del Veneto, ai sensi del comma 1, articolo 2 dell'Accordo in Conferenza Unificata del 17 dicembre 2015.
Oltre a tali risorse concorrono al cofinanziamento dei percorsi le risorse regionali a valere sul POR FSE 2014-2020 attraverso le quali si intende assicurare l'offerta con una somma pari a Euro 3.800.000,00. Si precisa che la quota di cofinanziamento regionale prevista dalla normativa vigente non deve essere inferiore al 30% della quota statale. Le simulazioni che sono state condotte dagli uffici regionali assicurano il pieno rispetto di tale vincolo.
Vale la pena citare che la programmazione che si propone all'esame della Giunta regionale si inserisce nell'ambito dell'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), che la Regione del Veneto ha disciplinato, tra gli altri, anche con DGR n. 563 del 21/04/2015, con la quale ha selezionato un serie di ambiti territoriali tra cui l'Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, individuata quale area prototipo per l'applicazione della SNAI nella Regione del Veneto.
La presente iniziativa, a valere sull'Asse 3 - Istruzione e Formazione, si pone all'interno dell'obiettivo specifico 11 del POR FSE 2014-2020 per la qualificazione dell'offerta di istruzione e formazione tecnica professionale che intende contribuire alla priorità d'investimento per migliorare "la pertinenza dei sistemi di istruzione e formazione al mercato del lavoro (10.iv)", Obiettivo Tematico 10.
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.
La copertura finanziaria delle obbligazioni di spesa da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento sarà assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell'ambito dell'Asse 3 - Istruzione e Formazione - Obiettivo Tematico 10 - Priorità d'investimento 10.iv- Obiettivo Specifico 11.
L'erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all'Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 3.800.000,00 saranno assunte a valere sulle risorse di cui al POR FSE 2014/2020, che saranno inscritte sul Bilancio regionale di previsione 2018-2020, approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini massimi:
Esercizio di imputazione 2019 - Euro 1.900.000,00 di cui:
Euro 950.000,00 sul capitolo 102435 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 Istruzione e Formazione - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti";
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Euro 665.000,00 sul capitolo 102436 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 Istruzione e Formazione - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Quota statale - Trasferimenti correnti";
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Euro 285.000,00 sul capitolo 102437 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti";
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Esercizio di imputazione 2020 - Euro 1.900.000,00 di cui:
Euro 950.000,00 sul capitolo 102435 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 Istruzione e Formazione - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti";
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Euro 665.000,00 sul capitolo 102436 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 Istruzione e Formazione - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Quota statale - Trasferimenti correnti";
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Euro 285.000,00 sul capitolo 102437 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti".
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Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d'impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria dei progetti, si prevede l'erogazione di una prima anticipazione, esigibile a partire dall'esercizio 2019, per un importo del 50% anziché del 40%, come previsto al punto D "Aspetti finanziari - Procedure per l'erogazione dei contributi" della DGR n. 670 del 28/04/2015 "Approvazione documento "Testo Unico dei Beneficiari"
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020".
In conformità alla normativa regionale, nazionale e comunitaria attualmente vigente, in allegato al presente provvedimento si propongono all'approvazione della Giunta regionale l'Avviso pubblico "Istituti Tecnici Superiori - Academy del Veneto"
(Allegato A) e la Direttiva (Allegato B), parti integranti e sostanziale del provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2018-2020, nell'ambito del piano territoriale triennale 2016-2018.
Possono presentare progetti gli ITS costituiti in Veneto e gli ITS costituiti in diverso territorio regionale.
Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B, entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell'Avviso sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, pena l'esclusione. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincidesse con una giornata prefestiva o festiva il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto. Tale Commissione prevede la presenza di un rappresentante designato dal Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.
Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l'approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l'assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo Sociale Europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;
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il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
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il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n.
1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca;
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i Regolamenti (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativi all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis», n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
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il Regolamento delegato (UE) n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei fondi strutturali e d'investimento europeo;
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il Regolamento (UE) n. 184 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013, del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
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il Regolamento (UE) n. 288 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca per quanto riguarda il modello per i Programmi Operativi nell'ambito dell'Obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
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il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
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il Regolamento (UE) n. 821 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
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il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
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la Decisione Comunitaria C(2014) 8021 final del 29 ottobre 2014 di esecuzione della Commissione che approva l'accordo di partenariato con l'Italia;
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la Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12 dicembre 2014 di approvazione del Programma Operativo
"Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Veneto in Italia;
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la Comunicazione della Commissione Europea "Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" - Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010)2020 Italia 2020 - Piano di azione per l'occupabilità dei giovani attraverso l'integrazione tra apprendimento e lavoro - 16 giugno 2010;
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il DPR 3 ottobre 2008, n. 196 "Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione", come modificato dal DPR n. 98 del 05/04/2012;
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il DPR 5 febbraio 2018, n. 22 "Regolamento recante criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020";
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il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 "Codice dell'amministrazione digitale";
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gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
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la Legge 24 giugno 1997, n. 196 "Norme in materia di promozione dell'occupazione";
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la Legge 28 giugno 2012, n. 92 "Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita" e successive modifiche e integrazioni;
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il DPCM 25 gennaio 2008 "Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori";
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il Decreto Interministeriale 7 settembre 2011 prot. n. 8327, adottato ai sensi della Legge 17 maggio 1999, n. 144, articolo 69, comma 1, recante norme generali concernenti i diplomi degli Istituti tecnici superiori (ITS) e relative figure nazionali di riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli articoli 4, comma 3 e 8, comma 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008;
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il Decreto Interministeriale 5 febbraio 2013 n. 82, concernente la revisione degli ambiti di articolazione dell'area
"Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali - Turismo" degli Istituti Tecnici Superiori, delle relative figure nazionali di riferimento e dei connessi standard delle competenze tecnico - professionali";
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il Decreto Interministeriale 07 febbraio 2013 n. 93 "Linee guida di cui all'art. 52, commi 1 e 2, della legge n. 35 del 4 aprile 2012, contenente misure di semplificazione e di promozione dell'istruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e successive modifiche ed integrazioni;
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il Decreto Interministeriale 30 giugno 2015 "Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell'ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all'art. 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n.
13";
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il Decreto Interministeriale 12 ottobre 2015 "Definizione degli standard formativi dell'apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell'articolo 46, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81";
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l'Accordo repertorio atti n. 133/CU del 17 dicembre 2015 tra Governo, Regioni ed Enti locali, per la ripartizione del finanziamento nazionale destinato ai percorsi degli Istituti Tecnici Superiori, previsto dall'articolo 1, comma 875, legge n. 296 del 2006, così come modificato dall'articolo 7, comma 37-ter del decreto-legge n. 95 del 2012. Modifiche ed integrazione al sistema di monitoraggio e valutazione dei percorsi degli Istituti Tecnici Superiori ai sensi dell'articolo 14 del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008 e del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro dell'economia e delle finanze 7 febbraio 2013;
•
il Decreto Interministeriale n. 713 del 16 settembre 2016 "Linee guida in materia di semplificazione e promozione degli Istituti Tecnici Superiori a sostegno delle politiche di istruzione e formazione sul territorio e dello sviluppo dell'occupazione dei giovani, a norma dell'articolo 1, comma 47, della Legge 13 luglio 2015, n. 107 recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti";
•
il Decreto direttoriale MIUR prot. n. 1284 del 28 novembre 2017 "Definizione delle unità di costo standard (UCS) dei percorsi I.T.S.";
•
la Legge 27 dicembre 2017, n. 205, articolo 1, comma 67;
•
lo schema di Decreto MIUR in attuazione dell'articolo 1, comma 67, della legge 27 dicembre 2017 n. 205, relativo agli ITS trasmesso con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri DAR 0005471 P-4. 37.2.2 del 18 aprile 2018;
•
il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n.
42", e s.m.i.;
•
la Legge Regionale n. 39 del 29/11/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione" e s.m.i.;
•
la Legge Regionale n. 19 del 09/08/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati"
e s.m.i.;
•
2018-2020";
il DSGP n. 1 del 11/01/2018 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2018/2020;
•
la DGR n. 81 del 26/01/2018 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2018-2020;
•
la DGR n. 563 del 21 aprile 2015 "Programmazione 2014-2020. Selezione degli ambiti territoriali per l'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne e individuazione area prototipo";
•
la DGR n. 669 del 28 aprile 2015 "Approvazione documento "Sistema di Gestione e di Controllo" Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020";
•
la DGR n. 670 del 28 aprile 2015 "Approvazione documento "Testo Unico dei Beneficiari" Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020";
•
la DGR n. 671 del 28 aprile 2015 "Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013.
Approvazione delle Unità di Costo Standard";
•
la DGR n. 2120 del 30 dicembre 2015 "Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.";
•
la DGR n. 778 del 27 maggio 2016 "Istituti Tecnici Superiori. Approvazione Piano territoriale triennale 2016-2018 e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2016-2018.
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 3 - Istruzione e Formazione";
•
la DGR n. 685 del 16 maggio 2017 "Istituti Tecnici Superiori. Approvazione della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2017-2019, nell'ambito del piano territoriale triennale 2016-2018. Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 3 - Istruzione e Formazione";
•
la DGR n. 508 del 17 aprile 2018 "Approvazione degli Avvisi e della Direttiva per la presentazione di progetti per la costituzione di Poli Tecnico Professionali (PTP) e di percorsi sperimentali di specializzazione tecnica -Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).DGR n. 2212 del 29 dicembre 2017";
•
l'art. 2, comma 2, della L.R. 31/12/2012, n. 54, come modificata con L.R. 17/05/2016, n. 14;
•
delibera
di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
1.
di approvare l'Avviso pubblico "Istituti Tecnici Superiori - Academy del Veneto", Allegato A, e la Direttiva, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per lo svolgimento di percorsi per tecnico superiore relativi al biennio 2018-2020;
2.
di destinare all'iniziativa la somma di Euro 3.800.000,00, relativa a spesa per trasferimenti correnti a valere sul POR FSE 2014-2020 a valere sull'Asse 3 - Istruzione e Formazione;
3.
di determinare in Euro 3.800.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa, aventi natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell'ambito dell'Asse 3 - Istruzione e Formazione - Obiettivo Tematico 10 - Priorità d'investimento 10.iv - Obiettivo Specifico 11 a valere sul Bilancio regionale 2018/2020, approvato con L.R. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini massimi:
4.
Esercizio di imputazione 2019 - Euro 1.900.000,00 di cui:
Euro 950.000,00 sul capitolo 102435 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 Istruzione e Formazione - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti";
•
Euro 665.000,00 sul capitolo 102436 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 Istruzione e Formazione - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Quota statale - Trasferimenti correnti";
•
Euro 285.000,00 sul capitolo 102437 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti";
•
Esercizio di imputazione 2020 - Euro 1.900.000,00 di cui:
Euro 950.000,00 sul capitolo 102435 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 Istruzione e Formazione - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti";
•
Euro 665.000,00 sul capitolo 102436 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 Istruzione e Formazione - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Quota statale - Trasferimenti correnti";
•
Euro 285.000,00 sul capitolo 102437 "Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Istruzione - Istruzione Tecnica Superiore - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti";
•
di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, cui sono stati assegnati i capitoli di cui al punto precedente, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza, previa variazione di bilancio per spostamento delle risorse in entrata ed in uscita secondo il cronoprogramma della spesa come sopra descritto;
5.
di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
6.
di prendere atto dell'approvazione del Testo Unico dei Beneficiari avvenuta con DGR n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
7.
di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l'accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
8.
di precisare che le fideiussioni poste a garanzie delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al sopra citato punto D della DGR n. 670 del 28/04/2015, possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
9.
di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla citata Direttiva, Allegato B, alla Giunta regionale del Veneto - Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell'Avviso sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, pena l'esclusione. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincidesse con una giornata prefestiva o festiva il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo;
10.
di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto. Tale Commissione prevede la presenza di un rappresentante designato dal Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto;
11.
di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell'esecuzione del presente atto e dell'adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno e coerente utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
12.
di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 26, comma 1, del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
13.
di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.
14.
Presentazione domande attività Fondo Sociale Europeo (Delibera Giunta regionale n.____ del __/__/____)
A V V I S O P U B B L I C O
Con il provvedimento richiamato la Giunta regionale ha stabilito l’apertura dei termini per la presentazione di progetti a valere sul Fondo Sociale Europeo – Programma Operativo Regionale 2014- 2020, nell’ambito del Piano Territoriale Triennale per gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) 2016-2018.
ITS-ACADEMY DEL VENETO I TECNICI DEL FUTURO
L’offerta regionale degli Istituti Tecnici Superiori-Academy Biennio 2018-2020
Î I soggetti ammessi alla presentazione dei progetti, i requisiti di ammissibilità, la struttura dei progetti, le procedure ed i criteri di valutazione e la tempistica degli esiti dell’istruttoria sono esposti nella Direttiva per la presentazione dei progetti formativi, Allegato B alla DGR di approvazione del presente Avviso. La domanda di accompagnamento dei progetti dovrà comunque esplicitare il consenso alla elaborazione dei dati (art. 23, D.Lgs. n. 196 del 30/06/2003), riservandosi l’Amministrazione regionale di raccogliere, trattare, comunicare e diffondere, per finalità istituzionali, i dati personali nei limiti e secondo le disposizioni di legge, regolamento e atto amministrativo.
Î La somma destinata all’iniziativa ammonta ad € 3.800.000,00.
Î Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla Direzione Formazione e Istruzione al seguente indirizzo mail: [email protected] oppure rivolgersi dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 ai seguenti recapiti telefonici:
per quesiti di carattere contenutistico (tipologie e caratteristiche dei progetti presentabili, degli utenti destinatari ecc.): 041 279 5238 – 5090;
per quesiti di carattere rendicontale: 041 279 5034;
per problematiche legate ad aspetti informatici contattare il call center all’indirizzo mail:
[email protected] o al numero verde 800914708 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.30 e il sabato dalle 08.00 alle 14.00.
Î Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla citata Direttiva, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, attraverso l’apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU).
Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.
La presentazione dei progetti e della relativa documentazione costituisce presunzione di conoscenza e di accettazione senza riserva delle specifiche indicazioni formulate nella Direttiva, Allegato B alla DGR di approvazione dell’Avviso e delle disposizioni regionali, nazionali e dell’Unione Europea riguardanti la materia.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE FORMAZIONE E ISTRUZIONE Dott. Massimo Marzano Bernardi
Sito internet: www.regione.veneto.it
ALLEGATO A DGR nr. 676 del 15 maggio 2018
pag. 1 di 1FONDO SOCIALE EUROPEO
POR 2014–2020 – Ob. “Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente”
ITS-ACADEMY DEL VENETO
L’offerta regionale degli Istituti Tecnici Superiori
BIENNO 2018-2020
Direttiva per la presentazione di progetti formativi
ALLEGATO B DGR nr. 676 del 15 maggio 2018
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POR FSE 2014-2020 – ITS-ACADEMY DEL VENETO BIENNIO 2018- 2020
INDICE
1. Riferimenti legislativi, normativi e disciplinari ... 3
2. Obiettivi generali ... 6
3. Tipologie progettuali ... 8
4. Aree interne ... 8
5. Monitoraggio ... 9
6. Gruppo tecnico di accompagnamento ... 9
7. Destinatari ... 10
8. Immagine unitaria ... 10
9. Priorità ed esclusioni ... 10
10. Soggetti proponenti ... 11
11. Forme di partenariato ... 11
12. Delega ... 12
13. Risorse disponibili e vincoli finanziari ... 12
14. Modalità di determinazione del contributo UCS ... 12
15. Rispetto delle norme regolamentari in tema di aiuti di stato ... 13
16. Modalità e termini per la presentazione dei progetti ... 14
17. Procedure e criteri di valutazione ... 15
18. Tempi ed esiti delle istruttorie ... 19
19. Comunicazioni ... 19
20. Termine per l’avvio e la conclusione dei progetti ... 19
21. Indicazione del foro competente ... 19
22. Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i. ... 19
23. Tutela della privacy ... 20
Tabella Aree tecnologiche e Ambiti ... 21
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1. Riferimenti legislativi, normativi e disciplinari
L’Avviso di riferimento alla presente Direttiva viene emanato nell’ambito del quadro normativo previsto dalle seguenti disposizioni:
il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo Sociale Europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;
il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca;
i Regolamenti (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativi all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis», n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
il Regolamento delegato (UE) n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
il Regolamento (UE) n. 184 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013, del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
il Regolamento (UE) n. 288 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca per quanto riguarda il modello per i Programmi Operativi nell’ambito dell'Obiettivo
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Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell’ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
il Regolamento (UE) n. 821 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
la Decisione Comunitaria C(2014) 8021 final del 29 ottobre 2014 di esecuzione della Commissione che approva l’accordo di partenariato con l’Italia;
la Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12 dicembre 2014 di approvazione del Programma Operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” – Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010)2020 Italia 2020 – Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – 16 giugno 2010;
il DPR 3 ottobre 2008, n. 196 “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”, come modificato dal DPR n. 98 del 05/04/2012;
il DPR 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”;
il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”;
gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
la Legge 24 giugno 1997, n. 196 “Norme in materia di promozione dell’occupazione”;
la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
il DPCM 25 gennaio 2008 “Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori”;
il Decreto Interministeriale 7 settembre 2011 prot. n. 8327, adottato ai sensi della Legge 17 maggio 1999, n. 144, articolo 69, comma 1, recante norme generali concernenti i diplomi degli Istituti tecnici superiori (ITS) e relative figure nazionali di riferimento, la verifica e la certificazione delle
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competenze di cui agli articoli 4, comma 3 e 8, comma 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008;
il Decreto Interministeriale 5 febbraio 2013 n. 82, concernente la revisione degli ambiti di articolazione dell’area “Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo” degli Istituti Tecnici Superiori, delle relative figure nazionali di riferimento e dei connessi standard delle competenze tecnico – professionali”;
il Decreto Interministeriale 07 febbraio 2013 n. 93 “Linee guida di cui all’art. 52, commi 1 e 2, della legge n. 35 del 4 aprile 2012, contenente misure di semplificazione e di promozione dell’istruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e successive modifiche ed integrazioni;
il Decreto Interministeriale 30 giugno 2015 “Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell’ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all’art. 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”;
il Decreto Interministeriale 12 ottobre 2015 “Definizione degli standard formativi dell’apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell’articolo 46, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81”;
l’Accordo repertorio atti n. 133/CU del 17 dicembre 2015 tra Governo, Regioni ed Enti locali, per la ripartizione del finanziamento nazionale destinato ai percorsi degli Istituti Tecnici Superiori, previsto dall’articolo 1, comma 875, legge n. 296 del 2006, così come modificato dall’articolo 7, comma 37- ter del decreto-legge n. 95 del 2012. Modifiche ed integrazione al sistema di monitoraggio e valutazione dei percorsi degli Istituti Tecnici Superiori ai sensi dell’articolo 14 del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008 e del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro dell’economia e delle finanze 7 febbraio 2013;
il Decreto Interministeriale n. 713 del 16 settembre 2016 “Linee guida in materia di semplificazione e promozione degli Istituti Tecnici Superiori a sostegno delle politiche di istruzione e formazione sul territorio e dello sviluppo dell’occupazione dei giovani, a norma dell’articolo 1, comma 47, della Legge 13 luglio 2015, n. 107 recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
il Decreto direttoriale MIUR prot. n. 1284 del 28 novembre 2017 “Definizione delle unità di costo standard (UCS) dei percorsi I.T.S.”;
la Legge 27 dicembre 2017, n. 205, articolo 1, comma 67;
lo schema di Decreto MIUR in attuazione dell’articolo 1, comma 67, della legge 27 dicembre 2017 n. 205, relativo agli ITS trasmesso con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri DAR 0005471 P-4. 37.2.2 del 18 aprile 2018;
il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, e s.m.i.;
la Legge Regionale n. 19 del 09/08/2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati” e s.m.i.;
la Legge Regionale n. 3 del 13/03/2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;
la Legge Regionale n. 8 del 31/03/2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”;
la Legge Regionale n. 47 del 29/12/2017 “Bilancio di previsione 2018-2020”;
la DGR n. 10 del 05/01/2018 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2018-2020”;
il DSGP n. 1 del 11/01/2018 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2018/2020;
la DGR n. 81 del 26/01/2018 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2018-2020;
la DGR n. 563 del 21 aprile 2015 “Programmazione 2014-2020. Selezione degli ambiti territoriali per l'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne e individuazione area prototipo”;
la DGR n. 669 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo”
Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
ALLEGATO B DGR nr. 676 del 15 maggio 2018
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la DGR n. 670 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari”
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
la DGR n. 671 del 28 aprile 2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
la DGR n. 2120 del 30 dicembre 2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
la DGR n. 778 del 27 maggio 2016 “Istituti Tecnici Superiori. Approvazione Piano territoriale triennale 2016-2018 e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2016-2018. Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 3 – Istruzione e Formazione”;
la DGR n. 685 del 16 maggio 2017 “Istituti Tecnici Superiori. Approvazione della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2017-2019, nell’ambito del piano territoriale triennale 2016-2018. Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 3 – Istruzione e Formazione;
la DGR n. 508 del 17 aprile 2018 “Approvazione degli Avvisi e della Direttiva per la presentazione di progetti per la costituzione di Poli Tecnico Professionali (PTP) e di percorsi sperimentali di specializzazione tecnica –Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).DGR n. 2212 del 29 dicembre 2017”.
2. Obiettivi generali
A ormai dieci anni dalla disciplina che ne ha definito la costituzione, è possibile avviare un primissimo, parziale bilancio in ordine all’offerta formazione terziaria rappresentata dagli Istituti Tecnici Superiori, che ha rappresentato un modello di particolare interesse nella prospettiva strategica finalizzata allo sviluppo socio-economico del Paese e del territorio regionale.
L’elemento peculiare che ne fa probabilmente un unicum nel panorama nazionale dei sistemi formativi è il colloquio continuo e costante con il mondo del lavoro ed il sistema produttivo, che costituisce la base per la progettazione del sistema dell’offerta formativa. Un modello che la Regione del Veneto ha plasticamente reso con la previsione di affidare la presidenza delle Fondazioni venete ad un imprenditore e che consente di intercettare e rispondere in modo tempestivo ed efficace alle richieste di competenze e, al tempo stesso, di fare della relazione stabile con tutti gli attori del sistema lo strumento per una lettura di bisogni non ancora espliciti, ma funzionali all’innovazione.
L’offerta regionale, in coerenza con l’ordinamento nazionale e in linea con la programmazione strategica comunitaria, risponde agli indirizzi e criteri definiti con il Piano territoriale triennale dell’istruzione tecnica superiore, approvato dalla Giunta regionale con proprio provvedimento n. 778 del 27 maggio 2016.
Per quanto concerne i più recenti risultati raggiunti dall’offerta veneta, va richiamato il rapporto di Monitoraggio nazionale 2018 dei percorsi ITS pubblicato da Indire, Istituto nazionale documentazione innovazione ricerca educativa, che ha confermato il valore di eccellenza rappresentato dai percorsi offerti dalle Fondazioni ITS del Veneto. La ricerca ha evidenziato che su 113 corsi monitorati a livello nazionale per il biennio 2014-2016, solo i migliori 55 sono stati premiati, di cui ben 13 sono i corsi proposti dagli ITS Academy1 del Veneto per percentuale di diplomati e di occupati, nei settori moda-calzatura, meccatronica, risparmio energetico, logistica, turismo ed agroalimentare.
Dal punto di vista della ricaduta occupazionale i risultati sono addirittura in miglioramento. Ad un anno dalla conclusione del corso, ben l’82,5% degli studenti sta lavorando, spesso nella stessa azienda nella quale hanno svolto lo stage.
L’ottima performance degli ITS Academy veneti evidenzia come l’offerta regionale sia stata in grado di restare in sintonia con le esigenze del mercato del lavoro e di un mondo produttivo che cambia rapidamente.
1In relazione alla denominazione si rimanda al paragrafo 8 “Immagine coordinata”.
ALLEGATO B DGR nr. 676 del 15 maggio 2018
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POR FSE 2014-2020 – ITS-ACADEMY DEL VENETO BIENNIO 2018- 2020
Anche alla luce ed in coerenza con gli elementi sopra richiamati, si intende avviare una programmazione regionale dell’offerta di istruzione e formazione professionale per il biennio 2018-2020 che persegua i seguenti obiettivi:
- sostenere il passaggio dei giovani dall’istruzione al mondo del lavoro garantendo l’acquisizione di competenze che forniscano elevate opportunità occupazionali;
- rafforzare il rapporto tra sistema dell’istruzione e formazione e le imprese, per assicurare i collegamenti dei percorsi ITS con i processi produttivi e di innovazione e favorire il trasferimento tecnologico anche attraverso l’istituto dell’apprendistato;
- rilanciare la qualità del capitale umano per favorire la competitività dei sistemi produttivi, con particolare riferimento allo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese (PMI);
- diffondere la cultura “Industria 4.0” per sviluppare competenze digitali con innovazione tecnologica, al passo con le richieste del mercato del lavoro regionale, nazionale, internazionale;
- diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e l’informazione delle loro famiglie.
Gli obiettivi sopra richiamati verranno sempre più ampliati anche in relazione alla D.G.R. n. 508 del 17 aprile 2018 che promuove la costituzione di Poli Tecnici Professionali (PTP), un modello organizzativo in grado di favorire una interconnessione tra i soggetti della filiera educativa/formativa e le imprese della filiera produttiva del territorio regionale, attraverso la creazione di reti territoriali stabili e permanenti. Questa interconnessione è sempre più necessaria e funzionale all’occupabilità dei giovani in considerazione dell’innovazione tecnologica in atto nel sistema produttivo italiano, propizio all’adozione e all’uso di nuove tecnologie ad alto valore aggiunto.
Va inoltre richiamata la necessità di integrare ed armonizzare la programmazione regionale con il supporto offerto alla filiera formativa ITS grazie ai Programmi di sviluppo nazionali di cui alla legge 27/12/2017 n.
205, articolo 1, comma 67, attraverso i quali si intendono promuovere processi innovativi, tecnologci ed organizzativi prioritariamente correlati al Piano nazionale Impresa 4.0.
In tale contesto si inserisce la programmazione dei percorsi ITS per il biennio 2018-2020, cofinanziato con il FSE, in continuità con l’offerta formativa fin qui realizzata.
Tale iniziativa si pone all’interno dell’obiettivo specifico 11 del POR FSE 2014-2020 per la qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica professionale che intende contribuire alla priorità d’investimento per migliorare l’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi d’insegnamento e di formazione favorendo il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, e rafforzando i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la qualità anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l’adeguamento dei curricula e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato (10.iv).
Si riporta di seguito lo schema relativo all’ambito di riferimento del POR FSE 2014-2020:
Asse 3 – Istruzione e formazione
Obiettivo tematico 10 – Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente
Priorità di investimento
10.iv migliorare l’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi d’insegnamento e di formazione favorendo il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, e rafforzando i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la qualità anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l’adeguamento dei curricula e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato.
Obiettivo specifico POR 11 – Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale
Risultato atteso Accordo di RA 10.6 - Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e
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Partenariato professionale
Risultati attesi
Aumentare il numero di inserimenti lavorativi successivi alla fase di transizione dalla scuola al lavoro, del livello di interazione e collaborazione con le imprese e della qualità complessiva dei percorsi favorendo un sistema integrato e collaborativo in cui sia possibile sviluppare progettualità, azioni e percorsi rispondenti alle reali esigenze e fabbisogni delle imprese e del mercato del lavoro.
Indicatori di risultato
CR03 – partecipanti che ottengono una qualifica alla fine della loro partecipazione all’intervento
CR06 – partecipanti che hanno un lavoro anche autonomo entro i sei mesi successivi alla fine della loro partecipazione all’intervento
Indicatori di realizzazione CO10 – i titolari di un diploma di insegnamento secondario superiore (ISCED 3) o di un diploma di istruzione post secondaria (ISCED 4)
3. Tipologie progettuali
Le proposte progettuali devono prevedere percorsi di cui all’art. 2, comma 1, lettera a) di cui al DPCM 25/01/2008 e relativi alle figure nazionali di riferimento di cui al Decreto Interministeriale 7 settembre 2011, Allegato A,B,C,D,E, da realizzarsi nel territorio regionale.
Ai fini della presente Direttiva il percorso è da intendersi articolato su ciclo biennale.
In tale caso e nel caso di progetti integralmente cofinanziati (anche con utilizzo di risorse derivanti dalla premialità nazionale e fino al raggiungimento del contributo pari ad € 152.000,00), i progetti autorizzati e avviati, sono tenuti al rispetto dei vincoli economico finanziari previsti dalla normativa nazionale e soggetti alla gestione amministrava regionale comprensiva delle eventuali ispezioni in loco.
Le caratteristiche dei percorsi formativi sono state disciplinate all’art. 4 del DPCM 25/01/2008 e precisate dalle Linee Guida approvate con Decreti interministeriali 7 febbraio 2013 n. 93 e 16 settembre 2016 n. 713, cui si rimanda integralmente.
Per lo svolgimento delle attività formative sopra specificate potrà essere utilizzato un insieme variamente combinato di metodologie coerenti con gli obiettivi formativi, i contenuti previsti, e gli stili di apprendimento riscontrabili negli utenti, che migliorino il coinvolgimento e l'interazione tra gli utenti. In particolare, per la miglior riuscita dei processi di apprendimento, tenendo conto della strutturazione di questi percorsi, si ritiene utile indicare una metodologia didattica di tipo laboratoriale concludendo il percorso con un’attività di team working/project work.
4. Aree interne
Anche alla luce delle positive esperienze maturate nella precedente programmazione, per l’ambito dell’offerta dell’istruzione tecnica superiore per il biennio 2018-2020 si inserisce una specifica relativa alla programmazione degli interventi nel contesto della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).
Le Aree Interne rappresentano una parte ampia del Paese – circa tre quinti del territorio e poco meno di un quarto della popolazione – assai diversificata al proprio interno, distante da grandi centri di agglomerazione e di servizio e con traiettorie di sviluppo instabili ma tuttavia dotata di risorse che mancano alle aree centrali, con problemi demografici ma anche fortemente policentrica e con forte potenziale di attrazione.
L'Italia nel Piano Nazionale di Riforma (PNR) ha adottato una Strategia per contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo e i servizi di queste aree attraverso fondi ordinari della Legge di Stabilità e i fondi comunitari.
Le Aree Interne, costituiscono una delle tre opzioni strategiche d'intervento per la programmazione 2014- 2020, così come indicato nel documento Metodi e Obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014- 2020 e nell'Accordo di partenariato trasmesso alla Commissione europea a chiusura del negoziato formale.