7 maggio 2009
Produzione industriale I trimestre 2009
Nel primo trimestre 2009, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una nuova flessione del -16,5 per cento rispetto al primo trimestre 2008, confermando il difficile momento della congiuntura economica del settore manifatturiero veneto. Nel confronto con il trimestre precedente il livello produttivo ha evidenziato una diminuzione del 12,2 per cento.
L’analisi congiunturale del primo trimestre 2009 sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto con la collaborazione della Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 1.908 imprese con almeno 2 addetti.
Veneto. Andamento della produzione industriale (var.% su trimestre anno precedente). I trim. 2006 - I trim. 2009
Fonte: Unioncamere del Veneto – Indagine VenetoCongiuntura 4,5
-0,4
-2,0 -0,7
-4,1 1,4
-8,0 0,4 0,6
-15,0 -13,2 -4,5
-0,7 -2,1
-0,3
1,6 1,9
0,1
-16,7 -7,7 -3,1 3,5
3,7 5,6
3,3 2,6
-20 -15 -10 -5 0 5 10
I trim 06 II trim 06 III trim06 IV trim 06 I trim 07 II trim 07 III trim07 IV trim 07 I trim 08 II trim 08 III trim08 IV trim 08 I trim 09 Imprese fino a 9 addetti Imprese con 10 addetti e più
La flessione in Veneto risulta tuttavia meno marcata rispetto a quella registrata nel resto del Paese e in Europa. Nel primo bimestre 2009 l’indice della produzione industriale in Italia ha accusato un -19,2 per cento mentre nell’Eurozona la contrazione è stata pari a -17,3 per cento.
La contrazione della produzione è confermata anche dall’indicatore del grado di utilizzo degli impianti, sceso dal 71,9 al 63,6 per cento, il valore più basso registrato negli ultimi 30 anni.
Sotto il profilo dimensionale, nel periodo gennaio – marzo 2009 il calo della produzione industriale ha interessato principalmente le grandi imprese (250 addetti e più), dove le perdite sono state inferiori al -20 per cento (-20,9%). Le medie imprese (50-249 addetti) hanno segnato un -16,2 per cento, seguono le
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piccole imprese (10-49 addetti) con un -15,8 per cento e le microimprese con un -15 per cento.
Analizzando l’andamento della produzione nelle imprese che a fine marzo 2009 segnalavano lavoratori in Cassa Integrazione (CIG) emerge che i livelli produttivi si sono ridotti di circa il 30 per cento.
Sotto il profilo settoriale, l’indice della produzione industriale ha segnato, nel confronto con lo stesso trimestre del 2008, variazioni negative per quasi tutti i settori d’attività, ad eccezione dell’alimentare, che ha registrato un incremento del +7,1 per cento. Le diminuzioni tendenziali più marcate hanno riguardato il comparto dei metalli e prodotti in metallo (-25,8%), delle macchine utensili (- 23,6%), delle macchine elettriche ed elettroniche (-21,1%), del legno e del mobile (-20,7%) e delle altre imprese manifatturiere (dove prevale il settore orafo) (-20,6%).
In linea con la media regionale le performance del tessile-abbigliamento- calzature (-16,5%) e della gomma e plastica (-16,2%).
Dinamiche meno accentuate per l’industria del marmo, vetro, ceramica e altri minerali non metalliferi (-6,7%) e per l’industria della carta, stampa ed editoria (-3,5%).
Gli altri indicatori
Fatturato
Nel primo trimestre 2009 il fatturato ha presentato una dinamica analoga alla produzione, con una diminuzione del -15,4 per cento su base annua e del –10,2 su base congiunturale.
Anche sotto il profilo settoriale i risultati sono simili, con variazione negative per quasi tutti i comparti, tranne che per l’industria alimentare che ha segnato un +5,3 per cento.
Su base annua, le diminuzioni più significative hanno riguardato l’industria dei metalli e prodotti in metallo (-24,9%), delle macchine utensili (-22,3%), del legno e mobile (-18,9%) e delle altre industrie manifatturiere (-18,4%).
Per quanto riguarda il profilo dimensionale, le grandi imprese hanno registrato un decremento di -17,5%. Le medie imprese e le microimprese (2-9 addetti) hanno segnato rispettivamente un -16,2 e un -15 per cento, mentre le piccole imprese (10-49 addetti) hanno evidenziato una diminuzione del -14 per cento.
Fatturato estero
Perdite a due cifre anche per l’indicatore del fatturato estero. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, le imprese manifatturiere con almeno 10 addetti hanno registrato una contrazione del -16,2 per cento.
Il bilancio negativo delle esportazioni è da attribuire principalmente alle medie imprese (-17,7%), ma anche le piccole e le grandi imprese hanno evidenziato delle diminuzioni marcate rispettivamente del -15,2 e del -13,9 per cento.
Sotto il profilo settoriale il settore dell’alimentare, bevande e tabacco e del marmo, vetro, ceramica e altri minerali non metalliferi hanno mantenuto una dinamica positiva con una significativa crescita del +18,3 per cento per il primo e del +17 per cento per il secondo. Negative le performance per le altre industrie, con diminuzioni marcate per il settore delle macchine utensili (- 29,7%) e dei metalli e prodotti in metallo (-22,6%).
Ordinativi
In netto peggioramento anche gli ordinativi, provenienti sia dal mercato interno che estero. Su base annua gli ordini interni sono diminuiti del -17 per cento, con andamenti negativi per tutte le dimensioni d’impresa e per quasi tutti i settori d’attività. Buona la performance dell’industria alimentare che ha evidenziato un +3,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le flessioni più marcate si sono osservate invece nel comparto della produzione di metalli e prodotti in metallo (-27,3%), nell’industria delle macchine utensili (-26,1%) e della gomma e plastica (-20,6%). Sotto il profilo dimensionale le grandi imprese hanno segnato una diminuzione del -23,2 per cento, le medie imprese del -17,2 per cento, le piccole imprese del -16,1 per cento mentre le microimprese del -15,2 per cento.
Si conferma il trend negativo anche per la domanda dai mercati esteri. Rispetto al corrispondente periodo del 2008, infatti gli ordinativi hanno segnato un - 16,4 per cento. Il bilancio negativo è da attribuire alle dimensioni di impresa maggiori. In particolare le medie imprese hanno registrato un -17,6 per cento, le piccole imprese un -16,5 per cento, le grandi un -14,9 per cento, mentre le microimprese hanno evidenziato un’ ottima performance, se paragonata alle altre dimensioni, con un -0,9 per cento.
Sotto il profilo settoriale, l’indicatore ha mostrato un andamento positivo per l’industria alimentare (+25,1%), per l’industria del marmo, vetro, ceramica e altri minerali non metalliferi (+8,1%) e della carta, stampa e editoria (+3,5%).
Negative invece le performance per gli altri comparti con forti diminuzioni nell’industria delle macchine utensili (-31%), del legno e mobile (-22,4%) e dei metalli e prodotti in metallo (-20,8%).
Occupazione
Forti preoccupazioni arrivano anche dal mercato del lavoro. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’occupazione ha evidenziato una flessione del -3,9 per cento, più accentuata rispetto alla variazione registrata nell’ultimo trimestre 2008 (-2,9%). La tendenza per dimensione d’azienda riflette quella dello scorso trimestre, con le grandi e le piccole imprese che archiviano la variazione negativa peggiore e pari a -5 per cento, seguono le microimprese con un -4,6 per cento e le medie imprese con un -1,7 per cento. Sotto il profilo settoriale la base occupazione ha evidenziato le dinamiche più negative nelle altre imprese manifatturiere, nella gomma e plastica (entrambe -6,4%) e nelle macchine elettriche ed elettroniche (-5%).
In forte diminuzione anche l’occupazione straniera, che ha segnato un -7,8 rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno con pesanti contrazioni nelle altre industrie manifatturiere (-23,5%), nella gomma e plastica (-16,6%), nelle macchine elettriche ed elettroniche (-14,9%) e nella carta, stampa ed editoria (- 14,5%).
Previsioni
Migliorano leggermente le previsioni degli imprenditori per prossimi sei mesi, grazie ai giudizi più ottimistici delle microimprese. Per quanto riguarda la produzione il saldo tra chi ne prevede un aumento e chi un calo è risultato pari a -27,6 per cento, a fronte del -37,7 per cento del trimestre precedente.
In risalita anche i saldi tra giudizi positivi e negativi per fatturato (-26,9%), ordini interni (-26%) e ordini esteri (-30,2%). Stabile l’occupazione (-15,6%).
DICHIARAZIONE DI FEDERICO TESSARI PRESIDENTE UNIONCAMERE DEL VENETO
«L’analisi congiunturale del primo trimestre 2009 conferma, anche per il Veneto, il trend negativo che ha colpito l’economia italiana ed internazionale – sottolinea Federico Tessari, presidente di Unioncamere del Veneto. Tutti gli indicatori veneti sono negativi, ma il dato che ora preoccupa maggiormente è quello relativo agli ordini esteri, data la propensione internazionale delle nostre imprese.
Non mancano tuttavia i primi segnali di miglioramento della situazione economica: le previsioni formulate dagli imprenditori, riguardo all’andamento dei prossimi sei mesi sono infatti decisamente meno negative di quelle espresse tre mesi fa: l’indice di fiducia delle imprese manifatturiere è risalito di dieci punti, passando da -37,7 a -27,6 per cento. Tali risultati possono essere correttamente interpretati sia alla luce della prevedibile esigenza di ricostituzione delle scorte sia al quadro di moderato miglioramento del clima di fiducia a livello nazionale e internazionale.
Il sistema produttivo regionale sembra evidenziare una maggiore tenuta rispetto al resto del Paese e all’Eurozona, dove la produzione industriale ha evidenziato flessioni più marcate su base annua, rispettivamente pari a -19,2 e 17,3 per cento.
Siamo alla fine del tunnel: il rimbalzo tecnico è previsto dopo l’estate e conseguentemente la ripresa. Questo significa che stiamo uscendo dalla recessione, secondo quello che gli esperti definiscono il “modello a U”, ovvero siamo alla vigilia della fase di risalita.
Il mondo delle imprese, col sostegno delle istituzioni e delle banche, sta reagendo bene e continua ad avere fiducia nelle proprie possibilità e capacità di ripresa. Ma per uscire dalla crisi con un maggiore grado di competitività le nostre imprese hanno bisogno di maggiore efficienza del sistema Paese.
Veneto. Andamento dei principali indicatori congiunturali (var. % su trim. anno prec.). I trimestre 2009
Produzione Fatturato Ordini interni
Ordini
esteri Occupazione Settore di attività
Alimentare, bevande e tabacco 7,1 5,3 3,7 25,1 0,7
Tessile, abbigliamento calzature -16,5 -14,5 -13,0 -15,4 -4,4
Legno e mobile -20,7 -18,9 -16,9 -22,4 -4,3
Carta, stampa,editoria -3,5 -7,3 -9,6 3,5 -3,8
Gomma e plastica -16,2 -13,3 -20,6 -13,3 -6,4
Marmo, vetro, ceramica, altri non met. -6,7 -6,1 -12,8 8,1 -4,2
Metalli e prodotti in metallo -25,8 -24,9 -27,3 -20,8 -3,8
Macchine utensili -23,6 -22,3 -26,1 -31,0 -1,5
Macchine elettriche ed elettroniche -21,1 -16,4 -19,6 -19,4 -5,0
Altre imprese manifatturiere -20,6 -18,4 -18,7 -16,1 -6,4
Dimensione
Microimprese (2-9 addetti) -15,0 -15,0 -15,2 -0,9 -4,6
Piccole (10–49 addetti) -15,8 -14,0 -16,1 -16,5 -5,0
Medie (50–249 addetti) -16,2 -16,2 -17,2 -17,6 -1,7
Grandi (250 addetti in più) -20,9 -17,5 -23,2 -14,9 -5,0
Totale -16,5 -15,4 -17,0 -16,4 -3,9
di cui 10 addetti e più -16,7 -15,5 -17,2 -16,8 -3,8
Fonte: Unioncamere del Veneto – Indagine VenetoCongiuntura (1.908 casi)
Veneto. Previsioni a sei mesi dei principali indicatori congiunturali (saldi % risposte). I trimestre 20091
Produzione Fatturato Ordini interni
Ordini
esteri Occupazione Settore di attività
Alimentare, bevande e tabacco -7,4% -8,3% -5,2% 10,4% -1,3%
Tessile, abbigliamento calzature -43,1% -41,3% -40,9% -35,4% -15,0%
Legno e mobile -18,9% -18,5% -13,8% -31,9% -12,7%
Carta, stampa,editoria -10,6% -10,3% -13,0% -20,0% -13,4%
Gomma e plastica -35,9% -38,5% -35,3% -34,0% -16,7%
Marmo, vetro, ceramica, altri non met. -20,4% -14,7% -16,7% -23,2% -20,4%
Metalli e prodotti in metallo -30,1% -29,7% -30,5% -35,7% -19,2%
Macchine utensili -35,9% -35,8% -35,7% -42,3% -18,5%
Macchine elettriche ed elettroniche -26,6% -24,8% -24,4% -7,5% -20,2%
Altre imprese manifatturiere -24,8% -26,8% -26,3% -36,1% -19,2%
Dimensione
Microimprese (2-9 addetti) -11,6% -11,6% -11,4% -5,1% -2,1%
Piccole (10–49 addetti) -46,5% -45,1% -43,8% -34,8% -33,3%
Medie (50–249 addetti) -49,9% -47,2% -47,7% -41,7% -33,7%
Grandi (250 addetti in più) -76,4% -58,5% -72,9% -56,7% -56,5%
Totale -27,6% -26,9% -26,0% -30,2% -15,6%
di cui 10 addetti e più -47,1% -45,5% -44,5% -36,2% -33,5%
Fonte: Unioncamere del Veneto – Indagine VenetoCongiuntura (1.908 casi)
1Tutti i risultati relativi alle indagini precedenti sono disponibili sul sito www.veneto.congiuntura.it, dove è possibile iscriversi alla mailing list