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36

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IV

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2

stituiscono una base difficile da accrescere con gli stessi ritmi del passato.

Le destinazioni

Nel quarto trimestre la crescita ha tratto vantaggio dalla capacità di cogliere buoni risultati sui mercati europei in espansione e dal buon andamento della congiuntura statunitense.

L’Europa è il mercato fondamentale per l’export re- gionale. Le vendite sui mercati europei sono risultate pari al 61,7 per cento del totale e con una sensibile accelerazione sono aumentate del 7,4 per cento, an- che se con risultati disomogenei sui singoli mercati.

Le esportazioni verso l’Unione europea (il 53,3 per cento del totale) sono aumentate più rapidamen- te(+8,7 per cento). I risultati migliori sono venuti dai paesi in espansione sia all’interno che al di fuori dell’area dell’euro. Tra i paesi più rilevanti si segnala la forte crescita sul mercato spagnolo (+18,1 per cen- to), paese in forte ripresa, e al di fuori dell’area dell’euro, la crescita delle vendite è stata forte nel Regno Unito (+11,4 per cento), che è giunto a rap- presentare il 6,3 per cento dell’export regionale, e in Polonia (+10,0 per cento).

In merito ai due principali mercati di sbocco dell’area dell’euro, si è assistito a un’accelerazione delle vendi-

Tab. 1 - Esportazioni emiliano-romagnole: principali settori. 4° trimestre 2015

Valore (1) Variazione % (2) Quota (3) Indice (4)

Agricoltura silvicoltura pesca 254 6,9 1,8 107,7

Alimentari e bevande 1.284 8,9 9,0 151,9

Tessile abbigliamento cuoio calzature 1.439 7,1 10,1 129,7

Industrie legno e mobile 208 5,3 1,5 92,7

Chimica, petrol., farma., gomma e materie plastiche 1.491 13,0 10,4 133,3

Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 975 4,2 6,8 107,5

Prodotti della metallurgia e in metallo, non mac. att. 973 3,0 6,8 106,1

Appar. elettrici elettronici ottici medicali di misura 1.122 13,2 7,9 121,1

Macchinari e apparecchiature nca 4.469 6,4 31,3 103,7

Mezzi di trasporto 1.535 -3,6 10,8 123,8

Altra manifattura 422 6,2 3,0 119,9

Totale esportazioni 14.268 6,1 100,0 116,4

(1) Valore corrente in milioni di euro. (2) Variazione sullo stesso periodo dell’anno precedente. (3) Percentuale sul totale delle espor- tazioni. (4) Indice; media mobile degli ultimi quattro trimestri, (base: media anno 2008 = 100) a valori correnti.

Fonte: elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Fig. 2 - Esportazioni emiliano-romagnole e italiane: principali settori, 4° trimestre 2015

Emilia-Romagna Italia

Quota (1) Tasso di variazione (2) Quota (1) Tasso di variazione (2)

(1) Quota percentuale sul totale delle esportazioni. (2) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Fonte: Elaborazione Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Altra manifattura Mezzi di trasporto Macchinari appar. nca Ap.elet. ott. med. mis.

Metallurgia prod. met.

Prod. min. non metalli.

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3,5 -0,4

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6,1 5,9 2,6

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(3)

3

te (+5,0 per cento) sul mercato francese, che vale il 9,8 per cento del totale, e a un rallentamento della crescita (+2,8 per cento) sul più vasto mercato della Germania, che ha assorbito comunque l’11,7 per cen- to dell’export regionale. Un buon dato, tenuto conto dei due passi indietro segnati nella prima metà dell’anno.

Al di fuori dei mercati dell’unione europea, cade nuo- vamente l’export verso la Russia (-18,7 per cento),

con una quota che scende al 2,1 per cento, mentre, al di là delle vicissitudini geopolitiche e della debolez- za macroeconomica riflessa nell’andamento del cam- bio, la Turchia, con un aumento del 7,4 per cento nel trimestre, consolida il suo ruolo di nuovo mercato di sbocco, pari anch’esso al 2,1 per cento del totale.

Il mercato americano ha assorbito il 15,9 per cento delle esportazioni regionali e, nonostante un rallen- tamento rispetto ai primi nove mesi del 2015, nel tri-

Fig. 3 - Esportazioni emiliano-romagnole e italiane: selezione dei principali paesi ed aree di destinazione, 4° trimestre 2015

Emilia-Romagna Italia

Quota (1) Tasso di variazione (2) Quota (1) Tasso di variazione (2)

(1) Quota percentuale sul totale delle esportazioni. (2) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Fonte: Elaborazione Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Tab. 2 - Esportazioni italiane: principali settori. 4° trimestre 2015

Valore (1) Variazione % (2) Quota (3) Indice (4)

Agricoltura silvicoltura pesca 1.771 5,9 1,7 123,3

Alimentari e bevande 8.130 6,1 7,6 144,7

Tessile abbigliamento cuoio calzature 11.817 3,5 11,1 117,4

Industrie legno e mobile 2.998 7,4 2,8 99,8

Chimica, petrol., farma., gomma e materie plastiche 19.129 -0,4 17,9 122,1

Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 2.465 3,5 2,3 103,5

Prodotti della metallurgia e in metallo, non mac. att. 10.639 -4,5 10,0 96,4

Appar. elettrici elettronici ottici medicali di misura 9.773 7,4 9,2 106,5

Macchinari e apparecchiature nca 20.561 4,1 19,3 106,7

Mezzi di trasporto 11.012 3,2 10,3 114,5

Altra manifattura 5.644 4,2 5,3 129,1

Totale esportazioni 106.603 2,6 100,0 112,2

(1) Valore corrente in milioni di euro. (2) Variazione sullo stesso periodo dell’anno precedente. (3) Percentuale sul totale delle espor- tazioni. (4) Indice; media mobile degli ultimi quattro trimestri, (base: media anno 2008 = 100) a valori correnti.

Fonte: elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Oceania India Cina Asia Brasile Stati Uniti America Africa Francia Germania Regno Unito Spagna Polonia Ue28 Russia Turchia Europa

1,6 4,8 -9,2

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5,6 -33,0

11,3 5,4 -12,9

2,6 4,7 3,2

10,4 -4,3

4,2 -15,2

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mestre ha messo a segno un incremento del 7,3 per cento. Il positivo risultato è stato ottenuto grazie alla crescita negli Stati Uniti (+11,8 per cento), nonostante una certa decelerazione, paese verso il quale si è in- dirizzato l’11,2 per cento dell’export regionale. Al con- trario le vendite in Brasile hanno subito un autentico crollo (-28,7 per cento), che riflette la recessione e le notevoli difficoltà economiche, sociali e politiche in cui si dibatte il gigante sud-americano, verso il quale va però solo ormai lo 0,9 per cento del totale delle vendi- te estere.

Il trimestre è negativo sui mercati asiatici (-2,7 per cento), che assorbono 16,0 per cento dell’export re- gionale e risentono del rallentamento dell’economia cinese. In particolare, le esportazioni destinate in Ci- na arretrano del 9,2 per cento, il terzo segno meno consecutivo, e dopo quattro trimestri di forte espan- sione, anche le vendite sul mercato indiano rallentano la corsa e crescono solo del 4,8 per cento.

Infine, rallenta nettamente la crescita delle esporta- zioni regionali verso i mercati dell’Oceania (+1,6 per cento), che costituiscono una quota dell’1,4 per cen-

to.

Al contrario registrano una crescita notevole le vendi- te sui mercati dell’Africa (+21,2 per cento), verso i quali si indirizza il 4,2 per cento delle esportazioni re- gionali.

Anno 2015

Il 2015 è un ulteriore anno positivo per le esportazioni regionali che tra gennaio e dicembre sono salite a 55.322 milioni di euro, con un aumento del 4,4 per cento (tab. 3). , dopo il +4,3 per cento ottenuto nel 2014. Il risultato è stato determinato dal notevole successo sul mercato statunitense e da una forte crescita sui mercati dei paesi europei in maggiore crescita. Le vendite italiane sui mercati esteri hanno mostrato una dinamica leggermente inferiore (+3,8 per cento) (tab. 4). Per il complesso del 2015 l’Emilia- Romagna risulta la terza regione per quota dell’export nazionale (13,4 per cento), preceduta dalla Lombar- dia (26,9 per cento) e dal Veneto (13,9 per cento).

Nel 2015, la Basilicata ha registrato la crescita più ra- pida delle esportazioni (+145,7 per cento), i mezzi di

Tab. 3 - Esportazioni emiliano-romagnole: principali settori. Anno 2015

Valore (1) Variazione % (2) Quota (3) Indice (4)

Agricoltura silvicoltura pesca 894 4,9 1,6 107,7

Alimentari e bevande 4.891 6,3 8,8 151,9

Tessile abbigliamento cuoio calzature 6.054 0,6 10,9 129,7

Industrie legno e mobile 786 2,6 1,4 92,7

Chimica, petrol., farma., gomma e materie plastiche 5.621 6,0 10,2 133,3

Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 4.148 6,1 7,5 107,5

Prodotti della metallurgia e in metallo, non mac. att. 4.088 1,7 7,4 106,1

Appar. elettrici elettronici ottici medicali di misura 4.089 10,3 7,4 121,1

Macchinari e apparecchiature nca 16.113 2,4 29,1 103,7

Mezzi di trasporto 6.721 7,9 12,1 123,8

Altra manifattura 1.549 11,6 2,8 119,9

Totale esportazioni 54.060 4,6 97,7 116,8

(1) Valore corrente in milioni di euro. (2) Variazione sulll’anno precedente. (3) Percentuale sul totale delle esportazioni. (4) Indice annuale (base: 2008 = 100) a valori correnti.

Fonte: elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Tab. 4 - Esportazioni italiane: principali settori. Anno 2015

Valore (1) Variazione % (2) Quota (3) Indice (4)

Agricoltura silvicoltura pesca 6.604 11,3 1,6 123,3

Alimentari e bevande 30.224 6,6 7,3 144,7

Tessile abbigliamento cuoio calzature 48.023 1,7 11,6 117,4

Industrie legno e mobile 10.862 6,3 2,6 99,8

Chimica, petrol., farma., gomma e materie plastiche 76.110 1,2 18,4 122,1

Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 10.016 5,0 2,4 103,5

Prodotti della metallurgia e in metallo, non mac. att. 43.711 -2,0 10,6 96,4

Appar. elettrici elettronici ottici medicali di misura 35.355 7,4 8,5 106,5

Macchinari e apparecchiature nca 75.767 2,2 18,3 106,7

Mezzi di trasporto 45.137 12,7 10,9 114,5

Altra manifattura 21.819 6,6 5,3 129,1

Totale esportazioni 413.881 3,8 100,0 112,2

(1) Valore corrente in milioni di euro. (2) Variazione sulll’anno precedente. (3) Percentuale sul totale delle esportazioni. (4) Indice annuale (base: 2008 = 100) a valori correnti.

Fonte: elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

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trasporto hanno determinato l’exploit, mentre Sicilia (- 12,4 per cento) e Liguria (-4,2 per cento) accusano i cali più ampi. Rispetto alle regioni che esportano maggiormente, l’Emilia-Romagna ha ottenuto una crescita superiore a quella della Lombardia (+1,5 per cento), ma inferiore a quella del Veneto (+5,3 per cento) e del Piemonte (+7,0 per cento).

I settori

Tutti i macro settori considerati hanno registrato un aumento delle vendite all’estero (fig. 2A), anche se i risultati non sono omogenei e mostrano segni di diffi- coltà per alcuni settori. Tra i principali è quello delle apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, me- dicali e di misura a fare registrare la crescita più forte delle vendite estere (+10,3 per cento), sostenute an- che nel complesso dell’anno dall’insieme di elettroni- ca, elettromedicali e strumenti di misura. Quindi, gra- zie all’eccezionale prima metà dell’anno, chiudono il 2015 in forte crescita le esportazioni dei mezzi di tra- sporto (+7,9 per cento). È inoltre da rilevare che rag- giunge o supera il 6 per cento l’aumento delle vendite estere di tre importanti settori come l’aggregato degli alimentari e delle bevande (+6,3 per cento), l’industria della ceramica e del vetro (+6,1 per cento) e l’insieme delle industrie chimiche, farmaceutiche, della gomma e materie plastiche (+6,0 per cento).

Le incertezza comunque non mancano. L’importante industria dei macchinari e delle apparecchiature, che ha realizzato il 29,1 per cento delle esportazioni re- gionali, non riesce ad ottenere di più di un aumento del 2,4 per cento, dopo il misero 1,8 per cento dell’anno precedente. Così anche l’export della metal- lurgia, che raggruppa gran parte della subfornitura regionale, non aumenta di più dell’1,7 per cento, che va a cancellare il passo indietro di quasi analoga am-

piezza del 2014. Infine le industrie della moda dimen- ticano il buon andamento del 2014 e nell’anno appe- na trascorso si limitano a difendere i livelli di esporta- zioni raggiunti (+0,6 per cento).

L’evoluzione ciclica successiva alla crisi avviata nel 2007-8, ha portato conseguenze differenti per i settori regionali (tab. 1). L’indice del complesso delle espor- tazioni regionali ricavato dalla media mobile degli ul- timi quattro trimestri (base 2008=100) si è collocato a quota 116,4 nel trimestre in esame. Assumono quindi notevole rilievo i risultati conseguiti dall’industria ali- mentare e delle bevande, il cui indice è risultato pari a 151,9, dall’insieme delle industrie chimiche, farma- ceutiche, della gomma e materie plastiche, con un in- dice pari a 133,3, dalle industrie della moda, il cui in- dice si è assestato a quota 129,7 e dal settore dei mezzi di trasporto, che con la recente ripresa ha por- tato l’indice a quota 123,8.

Un indice collocato poco al di sopra di quota 100, (103,7) mostra invece le difficoltà incontrate dal fon- damentale settore dei macchinari e delle apparec- chiature, dall’importante industria dei prodotti dei mi- nerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro, colpita dalla crisi dell’edilizia e dalla delocalizzazione, e dai rinomati, ma economicamente meno importanti, pro- dotti agricoli.

Nonostante la ripresa in corso, invece, appare ancora veramente pesante soprattutto lo stato del vendite all’estero dell’industria del legno e del mobile (con un indice a quota 92,7), che oltre della crisi immobiliare risente di problemi di competitività.

Le destinazioni

Per il complesso del 2015, il risultato positivo è stato ottenuto grazie al successo sui i mercati americani (+13,7 per cento) verso i quali si è indirizzato il 15,6

Fig. 4 - Esportazioni emiliano-romagnole e italiane: principali settori, anno 2015

Emilia-Romagna Italia

Quota (1) Tasso di variazione (2) Quota (1) Tasso di variazione (2)

(1) Quota percentuale sul totale delle esportazioni. (2) Tasso di variazione sull’anno precedente.

Fonte: Elaborazione Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Altra manifattura Mezzi di trasporto Macchinari appar. nca Ap.elet. ott. med. mis.

Metallurgia prod. met.

Prod. min. non metalli.

Chi. far. gom. mat.pla.

Ind. legno e mobile Tessile abb.calz.cuoio

Alimentari e bevande Agricoltura silv. pesca Totale

11,6 7,9 2,4

10,3 1,7

6,1 6,0 2,6 0,6

6,3 4,9 4,4

2,8 12,1 29,1 7,4 7,4 7,5 10,2 1,4 10,9 8,8 1,6 100,0

6,6

12,7 2,2

7,4 -2,0

5,0 1,2

6,3 1,7

6,6

11,3 3,8

5,3 10,9 18,3 8,5 10,6 2,4 18,4 2,6 11,6 7,3 1,6 100,0

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per cento delle vendite all’estero. Esso è frutto della potente ripresa statunitense, che ha permesso un aumento delle esportazioni del 19,3 per cento. Gli Stati Uniti hanno assorbito il 10,9 per cento delle esportazioni regionali. Le crisi economica e geopoliti- ca in cui si dibatte il Brasile ha determinato una cadu- ta dell’export regionale destinato al gigante latino americano del 18,0 per cento, che in media rappre- senta solo l’1,1 per cento del totale annuale.

Nonostante un rallentamento delle crescita rispetto allo scorso anno, le vendite sui mercati dell’Unione europea, pari al 54,4 per cento del totale, salgono del 4,3 per cento, trainate dai buoni risultati colti su mer- cati in espansione sia dell’area dell’euro, come la Spagna (+11,9 per cento), sia esterni a essa, come il Regno Unito (+11,5 per cento) e la Polonia (+8,1 per cento). Al contrario le vendite sui mercati principali dell’euro area, la Germania e la Francia sono rimaste sostanzialmente stazionarie nell’anno (+0,2 e +0,5 per cento rispettivamente). Verso questi due paesi è destinato poco meno di un quarto dell’export regiona- le.

Fuori dall’Unione crollano le vendite in Russia (-29,1 per cento) colpita dall’embargo, dalla recessione e dalla svalutazione, ma salgono quelle verso la Tur- chia (+9,9 per cento). Anche nel complesso dell’anno i mercati dei due paesi sono risultati pressoché equi- valenti in ampiezza, la Turchia ha assorbito il 2,0 per cento dell’export emiliano-romagnolo e alla Russia ne è stato destinato il 2,3 per cento.

L’Asia ha costituito il mercato di sbocco per il 15,8 per cento delle esportazioni regionali. L’andamento debo-

le registrato (+1,9 per cento) ha risentito degli effetti del rallentamento economico cinese sulle economie di tutti i paesi dell’area. In particolare le vendite sul mercato cinese sono diminuite del 5,8 per cento, l’ultimo risultato negativo risaliva la 2012, e sono sce- se al 2,7 per cento del totale. A controbilanciare la tendenza negativa poco è valso il buon andamento delle esportazioni destinate all’india cresciute del 19,9 per cento, ma pari a solo l’1,0 per cento del totale.

Nell’insieme del 2015 le esportazioni regionali verso i mercati dell’Oceania hanno invertito la tendenza ne- gativa dello scorso anno e sono aumentate di oltre un quinto (+20,4 per cento), risultando l’1,5 per cento del totale. Un’analoga inversione, ma di minore ampiez- za, hanno fatto registrare le vendite destinate ai mer- cati africani, salite dell’8,8 per cento. La quota di que- ste ultime sul totale è ritornata al 4,4 per cento.

Conclusione

Si conferma che la forte svalutazione del cambio dell’euro rispetto al dollaro apre a notevoli possibilità sul mercato statunitense e offre maggiori opportunità sui mercati internazionali extra europei, nonostante il debole andamento delle economie e delle valute di molti paesi emergenti.

In ogni caso, è l’andamento economico in Europa a determinare in ampia parte il risultato per l’export re- gionale. La ripresa attesa in quest’area appare pre- messa fondamentale affinchè i mercati esteri possa- no offrire un adeguato sostegno alla crescita del prodotto interno lordo regionale e nazionale. In quest’area ad oggi la tendenza non è forte e omoge-

Fig. 5 - Esportazioni emiliano-romagnole e italiane: selezione dei principali paesi ed aree di destinazione, anno 2015

Emilia-Romagna Italia

Quota (1) Tasso di variazione (2) Quota (1) Tasso di variazione (2)

(1) Quota percentuale sul totale delle esportazioni. (2) Tasso di variazione sull’anno precedente.

Fonte: Elaborazione Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Oceania India Cina Asia Brasile Stati Uniti America Africa Francia Germania Regno Unito Spagna Polonia Ue27 Russia Turchia Europa

20,4 19,9 -5,8

1,9 -18,0

19,3 13,7 8,8 0,5 0,2

11,5 11,9 8,1 4,3 -29,1

9,9 2,4

1,5 1,0 2,7 15,8 1,1 10,9 15,6 4,4 10,3 12,3 6,2 4,5 2,8 54,4 2,3 2,0 62,7

-0,7

10,3 -0,7

5,5 -17,4

20,9 14,3 -6,9

1,3 1,8

7,4 10,1 5,2 3,9 -25,2

2,8 2,3

1,0 0,8 2,5 15,0 0,9 8,7 12,9 4,5 10,3 12,3 5,4 4,8 2,6 54,9 1,7 2,4 65,7

(7)

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