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A Potenza qualcuno voleva spiare il Governatore Bardi, ex generale della Guardia di Finanza

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Academic year: 2022

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A Potenza qualcuno voleva spiare il Governatore Bardi, ex generale

della Guardia di Finanza

ROMA – Il “Generale della Guardia di Finanza di Basilicata voleva far svolgere un’attività di indagine sul conto del neo Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi” l’ ex Generale delle Fiamme Gialle, eletto lo scorso 24 marzo alla guida di una coalizione di centrodestra . E’ questa secondo il gip di Potenza, Antonello Amodeo una delle

“notizie riservate” che il 54enne luogotenente della Guardia di Finanza, Paolo D’Apolito , uno dei tre arrestati posti ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Potenza, avrebbe riferito all’avvocato 85enne Raffaele Mario De Bonis Cristalli (anch’egli ai domiciliari): “Ti faccio una confidenza. Stamattina sai che mi ha detto il Generale? ‘Mi sa che dobbiamo fare un pò di appostamenti a Napolì“, dove Bardi era residente nel periodo elettorale. Affermazione che non ha trova alcun riscontro nelle indagini.

Nella stessa conversazione intercettata il luogotenente infedele D’Apolito parla anche di Filiano, una località del Potentino dove la famiglia Bardi detiene una villa di proprietà, che definisce “Villa di Arcore di Filiano“, risultando – secondo il gip – “a conoscenza di particolari sulla villa e sulle persone che la frequentano, che possono emergere solo in seguito a servizi di pedinamento e di appostamento“, come il fatto che la custodia dell’abitazione sia stata affidata “a un collega in pensione di D’Apolito“.

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I due interlocutori continua il Gip Amodeo nella sua ordinanza, sono vicini “ai gruppi politici legati a Marcello Pittella, e contrapposti a quelli che sostenevano la candidatura di Bardi“, e De Bonis è

“sostenitore e amico di Pittella“, l’ ex governatore lucano del Pd rieletto nel Consiglio Regionale della Basilicata nelle scorse elezioni di marzo, ed è considerato “molto legato” a Carlo Trerotola, il candidato governatore del centrosinistra alle stesse elezioni regionali sconfitto da Bardi.

Ai domiciliari è stato posto anche Biagio di Lascio, segretario dell’ex governatore lucano, Marcello Pittella motivo per cui gli investigatori hanno acquisito il telefono dell’ex governatore lucano, non indagato, per delle opportune attività di verifica. Dalle indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Potenza insieme ai colleghi della Guardia di Finanza di Potenza, sarebbe emersa anche una tangente da 25 mila euro, intascata da Di Lascio per agevolare una ditta alla Regione.

Da noi contattato l’attuale Comandante regionale in Basilicata della Guardia di Finanza Gen.B. Antonio De Nisi, ci ha dichiarato “non sono assolutamente a conoscenza delle dichiarazioni intercettate al luogotenente D’ Apolito, quindi sono tranquillo e sereno, nella consapevolezza di non aver mai disposto alcunchè“. Alla nostra domanda se avesse eventualmente disposto delle attività “informative” d’ufficio sul Governatore Bardi, secondo quanto millantato dal luogotenente D’Apolito, il Generale De Nisi ha smentito tale circostanza nella maniera più assoluta e con tranquillità ha aggiunto “non sono a conoscenza di essere indagato“.

In una nota diffusa dal procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, si evidenzia che De Bonis “oltre alla normale attività di assistenza legale nelle fasi contenziose”, sarebbe

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diventato “il referente e il tramite con le pubbliche amministrazioni di una vasta cordata di imprenditori”. Barozzi si sarebbe rivolto a lui “per i diversi “affari da concludere in Basilicata e non solo”, dopo aver già ottenuto “un appalto di circa 100 milioni di euro” con la Cobar . Gli inquirenti a questo punto si sono concentrati sulla realizzazione dello Schema idrico Basento Tronco di Acerenza affidato alla Cobar, analizzando sopratutto le vicissitudini legate allo

“sblocco” dei pagamenti dei lavori in variante al progetto iniziale,

“che effettivamente si realizzava proprio in seguito all’intervento di Biagio Di Lascio, di Marcello Pittella e di altri soggetti”.

“In tale contesto e proprio in occasione dei contatti finalizzati a sbloccare la pratica della Cobar – prosegue il procuratore -, è stata documentata, anche visivamente, la consegna di 25mila euro in contanti da parte dell’avvocato Raffaele De Bonis e Biagio Di Lascio (asseritamente per sostenere la campagna elettorale di Pittella)”.

Q u a n t o a l l u o g o t e n e n t e D ’ A p o l i t o d e l l a G u a r d i a d i Finanza “responsabile del delicatissimo Ufficio Informazioni della Guardia di finanza di Basilicata”, l’accusa è di aver venduto

“stabilmente al co-indagato De Bonis la sua funzione pubblica e in particolare atti e informazioni riservate relative sia all’attività d’intelligence svolta dal suo ufficio, sia ad indagini giudiziarie in corso, sia tratte dalla banche dati in uso al Corpo”.

Di tutto di più …

Mentre il governo porta avanti la propria battaglia contro il diesel ed in favore della mobilità sostenibile, durante una guida con la giornalista del Tg2 Motori Maria Leitner arriva l’ennesimo

#epicfail del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli

“Che auto utilizzo? Io ho una Golf a Gpl del 2007… poi con mia moglie abbiamo appena comprato una Jeep Compass”. Motorizzazione?, chiede la giornalista. Panico: “Ehm, motorizzazione… DIESEL… lo so dottoressa, non rimedierò mai a questo errore“.

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Il Cav. Silvio Berlusconi durante una tappa elettorale in Basilicata, in vista delle prossime regionali

“Ancora un italiano su due ha fiducia in questo governo. Svegliatevi, aprite gli occhi e domandatevi: sono coglione o sono una persona

intelligente? Risposta: SONO UN COGLIONE“

Matteo Salvini durante la sua festa di compleanno

“Da ragazzo avevo tre poster in cameretta: Umberto Bossi, Franco Baresi – che non ha mai tradito la maglia, come me in politica – e Miriana Trevisan, che poi l’ha saputo e si è detta schifata… vabbè, fa niente” (fonte: Corriere della Sera)

La giornalista “sovranista” Maria Giovanna Maglie su Greta Thunberg, la 16enne svedese diventata simbolo delle proteste mondiali contro il cambiamento climatico

“Greta è malata di autismo, e a quel punto politically correct e buonsenso mi vietano di dire quello che avrei detto se fosse stata sana: l’avrei MESSA SOTTO con la macchina! Se po’ dì?” (fonte: Un Giorno da Pecora, Rai Radio 1)

Rita Pavone ed il Sen. Alberto Bagnai

La cantante: “Quella ‘bimba’ con le treccine che lotta per il cambio climatico, non so perché ma mi mette a disagio. Sembra un personaggio da film horror...”. Risponde il senatore leghista: “Lo è”... ( fonte:

Twitter )

Gerarda Russo candidata leghista alla carica di consigliere regionale in Basilicata, durante un comizio, risponde ai contestatori

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che gridavano “Fascisti! Fascisti!”

“Se fascista vuol dire essere a favore del popolo allora IO SONO FASCISTA!“

Antonio Tajani dixit

“Mussolini, fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler, fino a quando non si è fatto promotore delle leggi razziali, e a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle COSE POSITIVE. Per realizzare infrastrutture nel nostro paese, per effettuare le bonifiche… Bisogna essere onesti: ha fatto strade, ponti, edifici, impianti sportivi, ha bonificato tante parti della nostra Italia… se uno dà un giudizio storico deve essere obiettivo.

Non era un campione della democrazia, ma certamente alcune cose si salvano e sono state fatte, perché bisogna dire sempre la verità, altrimenti saremmo disonesti nel dire ‘no non ha fatto nulla‘. Ha fatto le strade? Sì. Ha fatto le infrastrutture? Sì. Ha fatto l’istituto per la ricostruzione industriale? Sì. Ha fatto gli impianti sportivi? Sì, è vero“

Il messaggio dell’eurodeputata Alessandra Mussolini

“Se proprio devo dire una cosa a Tajani, lo dico alla romana: ‘BELLA FRATÉ’” ( fonte: Adnkronos)

Dopo le feroci critiche piovutegli addosso da tutta Europa, Antonio Tajani esponente di Forza Italia si scusa giustificandosi così, in un’intervista

“Io sono antifascista, il mio era un giudizio storico, quello che danno gli studiosi. Ho sbagliato con l’italiano forse…” (fonte:

Repubblica)

Carlo Trerotola candidato presidente del centrosinistra in Basilicata, durante un comizio

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“Non ho mai fatto politica, non sono mai andato ai comizi se non a quelli di Giorgio ALMIRANTE. Ogni tanto lo ascolto anche adesso, ma non è una scelta politica…”. E al quotidiano La Stampa, nei giorni successivi alle polemiche: “Ma qual è il problema? Io ascolto i discorsi di Almirante, come mi capita di ascoltare i discorsi di Aldo Moro, o di Enrico Berlinguer. C’erano cose buone da una parte e dall’altra…”

M5s Basilicata

“Regionali in Basilicata, il M5s copia il programma elettorale dalla rivista della Fondazione D’ALEMA. La scoperta di Tpi (The Post International) mette a confronto stralci della proposta Cinquestelle ripresi da un articolo scritto nel 2008 dal dalemiano Busilacchi, ex Pd passato in Mdp. Un copia-incolla senza remore di interi paragrafi, ripresi senza citazioni né fonti” (fonte: Repubblica.it )

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto alla domanda di una giornalista riguardo all’attentato in due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda, compiuto dal suprematista bianco Brenton Tarrant

“L’unico estremismo che merita di essere attenzionato è quello islamico“

Lo psichiatra italiano Alessandro Meluzzi ha una “teoria”

“Io voglio capire cosa c’è dietro questa Internazionale del Suprematismo Bianco, perché credo che dietro tutto questo ci sia anche una volontà evidentemente di pilotare in una grande campagna elettorale planetaria per le elezioni europee. E so quello che dico.

Per esempio la presenza del nome di Traini su quel mitragliatore lì è assolutamente ingiustificata. Quando io voglio portare una mandria di bisonti a svoltare a destra, sparo a sinistra: dietro questi suprematisti c’è un disegno, cioè portare all’esasperazione,

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sputtanare i SOVRANISTI nel mondo, questo è assolutamente certo”

(fonte: La Zanzara, Radio 24)

La ministra francese per gli Affari europei Nathalie Loiseau

“Ho chiamato il mio gatto ‘Brexit‘ perché mi sveglia ogni mattina miagolando forte per chiedere di uscire, ma poi quando apro la porta rimane lì fermo, indeciso se andare fuori”

Durante un intervento alla Camera il deputato M5s Riccardo Olgiati pronuncia in modo errato “Westminster”, sede del Parlamento inglese

“E attendiamo gli sviluppi che il parlamento sovrano di UESTMAINSTER decida…“

Il dibattito era incentrato sulle offese pronunciate da un professore di un liceo di Genova all’indirizzo di Vladimir Luxuria (“Trans pervertiti”). E qui scatta l’analisi semantica di Vittorio Feltri direttore di Libero…

“È assurdo, oramai non si può parlare come si parlava una volta, non si può più dire ‘negri’, ma bisogna dire ‘neri’. Poi se trovi un negretto, lo devi chiamare ‘nerino‘. Io parlo come parla la gente normale, che dice ‘froci‘ o ‘ricchioni‘ in riferimento ai gay. Se uno lo chiami ‘gay‘ o ‘ricchione‘, poi non cambia le sue abitudini: rimane sempre uno che, quando fa la pipì, la fa seduto. Dove è il problema?

Ma chi se ne frega dei termini… che poi a me non frega un cacchio, se la facciano anche addosso” (fonte: Non è l’Arena, su La7 )

L’ex segretario Pd a Pierluigi Bersani nticipa i contenuti del Documento di Economia e Finanza che il governo Lega-M5s, tra molteplici difficoltà, sta per redigere

“Nel Def ci sarà scritto buongiorno, buonasera, w la mamma, w il papà,

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w lo zio” (fonte: Di Martedì, La7)

Giorgia Meloni vs. Virginia Raggi

La leader Fdi: “Il comune di Roma ha cancellato la storica scritta del 1948 ‘Vota Garibaldi’. Dopo gli ultimi deliri per vietare una via ad Almirante e cancellare quelle intitolate a ‘esponenti’ del ventennio, forse la Raggi avrà scambiato #Garibaldi per un fascista...”. Replica la sindaca 5 Stelle: “No @GiorgiaMeloni, i fascisti li riconosco”

(fonte: Twitter )

Imane Fadil, una delle testimoni chiave del processo Ruby a Silvio Berlusconi , è deceduta dopo oltre un mese di degenza

all’Humanitas di Rozzano. Ipotesi: avvelenamento o malattia rara

Berlusconi : “Tra le tante persone che sono venute ad Arcore, non la ricordo”. E Federico Cecconi, legale dell’ex premier: la morte della 32enne marocchina “dal punto di vista tecnico-processuale NUOCE alla difesa di Berlusconi, perché noi non possiamo procedere con il controesame” (fonte: il Giornale )

Emilio Fede intervistato sulla morte di Imane Fadil

“Sono dispiaciuto, questa per me era una brava ragazza, l’avevo pure chiamata come mia testimone nel processo. Sì, perché raccontasse la verità: cioè che io non avevo assistito a nessuna scena orgiastica”

(fonte: il Corriere della Sera)

Il retroscena sul vicepremier Luigi Di Maio

L’altro giorno, a Palazzo Chigi, arriva la notizia dell’ennesima sparata di Matteo Salvini. Vuole la Tav, la vuole e basta. Il vicepremier Di Maio lo viene a sapere dal suo staff, e dopo pochi secondi esplode: “Quello ha chiuso con me! Capito? Chiu-so! Chiu-so!

Chiu-so! Vuole fregarmi? Ma sono io che frego lui! Gliela faccio

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diventare un incubo la storia della Diciotti!” (fonte: Corriere della Sera )

Il sottosegretario agli Esteri del M5S Manlio Di Stefano ospite di Un Giorno da Pecora (Rai Radio 1)

“Di Battista? Siamo amici dal 2001, ci sentiamo spesso e ci siamo sentiti anche ieri, è molto tranquillo. Perché è sparito dalla tv?

Avrà le sue ragioni. Credo a giugno andrà in India e la girerà tutta”

Lo sfogo, durante l’audizione in commissione di Vigilanza Rai, di Carlo Freccero direttore di Rai 2

“Per il programma ‘Povera patria‘ è sbagliato il venerdì, ma me lo ha imposto il coordinamento! Io lo volevo al mercoledì! Queste sono le cose che non sapete! Cioè… io… cioè… da voi… VESPA ancora comanda in Rai e decide di non avere sovrapposizioni! E io mi sono dovuto inchinare come altre volte… Finalmente mi sono scatenato in questa psicanalisi, anche se già so che la pagherò“.

Il messaggio che Rocco Casalino il portavoce del premier avrebbe inviato a tutti i giornalisti, (ma Casalino smentisce)

“Domani Di Maio va con la sua fidanzata al teatro dell’opera a Roma“.

Mittente: Rocco Casalino (fonte: Dagospia )

La precisazione della giornalista Virginia Saba nuova compagna del vicepremier Di Maio

“La cultura è la nostra salvezza e va sostenuta. Ed è dunque con gran piacere che venerdì io e Luigi abbiamo acquistato due biglietti A PREZZO PIENO per il Teatro dell’Opera” (fonte: Facebook )

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L’ex parlamentare di centrodestra Nunzia De Girolamo annuncia sui social

“ UFFICIALE: SONO A BALLANDO CON LE STELLE Ora è ufficiale: sarò una concorrente di @Ballando_Rai! Il mio maestro sarà @Raimondo_Todaro

Seguitemi e soprattutto, votatemi ”

Il vicepremier e leader leghista Matteo Salvini , replicando ad alcuni contestatori durante un comizio in Basilicata

“Ragazzi non vi si sente, non ci sono più i contestatori di una volta…

L’uovo sbattuto al mattino per farvi sentire! Prendete più uovo sbattuto e fatevi meno canne” . E su Twitter, rilanciando orgogliosamente il video: “Ai kompagni ho consigliato meno canne, più uovo sbattuto! Ho fatto male??? ”

Regionali Basilicata: Vito Bardi (centrodestra) è il nuovo

governatore

ROMA– E’ stata del 53,58% l’affluenza definitiva alle urne per le elezioni regionali in Basilicata, secondo i dati comunicati sul sito del Viminale. Si tratta di un dato in crescita rispetto alle precedenti regionali del novembre 2013 quando l’affluenza è stata del 47,60%. Ma in quell’ occasione si votava in due giorni: domenica e lunedì. Nella provincia di Potenza la quota di votanti è stata del 52,40%. Più alta in quella di Matera (56,22%).

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Stando a una copertura del campione del 30 per cento si registra una forte avanzata della Lega, che potrebbe diventare il primo partito della Regione, in netto calo M5S , deludono Forza Italia e Partito Democratico (che in Basilicata si è presentato con la lista Comunità Democratiche), bene Fratelli d’Italia.

Il centrodestra a trazione leghista ottiene un nuovo successo alle regionali in Basilicata. A spoglio quasi ultimato i dati in arrivo dalle sezioni confermano solidamente il quadro tracciato dalle proiezioni diffuse dalla Rai a partire dalla mezzanotte. E i dati parlano chiaro: sarà Vito Bardi il nuovo governatore della regione.

Le proiezioni (con campione al 41 per cento) indicano che Vito Bardi , un ex generale della Guardia di finanza fortemente voluto da Forza Italia e sostenuto da cinque liste, dovrebbe ottenere il 42 per cento dei voti, distanziando il candidato Carlo Trerotola – che aveva l’appoggio di 7 liste – di quasi 9 punti. Con questo risultato il centrosinistra perderebbe la guida della regione dove governava dal 1995. Un nuova sconfitta elettorale per il Movimento Cinquestelle, un vero e proprio crollo rispetto al 44 per cento ottenuto alle elezioni politiche di marzo.

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i candidati alla guida della Regione Basilicata

Carlo Trerotola candidato del centrosinistra, riconosce la sconfitta:

“Se ha vinto Bardi mi congratulo con lui, è stata una bella esperienza. Farò opposizione, lo devo ai cittadini, non è che posso dire ‘ho perso, vi saluto’“. Bardi, che non ha potuto votare perché residente a Napoli, ha seguito i primi risultati dal centro di Filiano, paese d’origine della famiglia. ha raggiunto il quartier generale a Potenza solo a risultato consolidato.

Lo si può considerare sicuramente di un test nazionale importante, l’ultimo confronto elettorale prima del voto europeo del prossimo 26 maggio. Il centrodestra, se le prime proiezioni saranno confermate, dopo Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Abruzzo e Sardegna, avrà conquistato il sesto successo consecutivo, dal 4 marzo 2018, Il centrosinistra invece incasserebbe la prima sconfitta dopo l’elezione alla segreteria di Nicola Zingaretti, che ha chiuso la campagna elettorale a Matera, in una piazza affollata. Scontando innanzitutto il trauma del fallimento dell’ultimo presidente, Marcello Pittella, travolto dalle inchieste sulla sanità e rimasto in lizza per una candidatura fino poche settimane fa.

“Evviva, la #Basilicata si è data finalmente un buon #governo!

Complimenti a tutti gli amici #lucani che hanno saputo votare bene!”

scrive Silvio Berlusconi su Twitter. Un legame lungo dieci anni

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quello che unisce il generale della Guardia di Finanza in pensione, Vito Bardi, e l’ex premier, Silvio Berlusconi. Una vicinanza che parte a giugno del 2009 da Bari e arriva oggi qui a Potenza, dove Bardi è diventato il nuovo governatore della Basilicata fortemente voluto proprio da Berlusconi.

L’ex-generale Bardi è stato al centro di uno dei momenti più difficili e delicati dei passaggi che hanno segnato l’inizio della fine dell’esperienza politica di Silvio Berlusconi. Fu l’alto ufficiale che per primo conobbe, in un pomeriggio di giugno del 2009, quando poteva essere ancora depotenziato, l’affaire di Patrizia D’Addario, Gianpaolo Tarantini e della sua scuderia di ragazze per quello che l’ On. Avv . Ghedini definì “l’utilizzatore finale“: Silvio Berlusconi. Un segreto che Bardi ha saputo mantenere per anni, anche davanti ai magistrati di Lecce ai quali, quando gli chiesero come fossero andati i fatti, risponde pronunciando un nutrito elenco di “non so” e “non ricordo“.

Come racconta Giuliano Foschini sul quotidiano La Repubblica, il 26 Giugno 2009, quando l’Italia aveva appena scoperto l’esistenza di Giampi Tarantini, dopo le interviste delle escort Patrizia D’Addario e Barbara Monreale, venne alla luce l’ esistenza delle “cene eleganti” a Palazzo Grazioli, la residenza romana di Berlusconi. Nei palazzi romani nessuno sapeva nulla dell’inchiesta , e tutti avevano un disperato bisogno di sapere. Da Bari si temevano fughe di notizie e per questo avevano tenuto il massimo riserbo fino alle rivelazioni pubbliche delle due ragazze baresi.

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Presso la Legione allievi di Bari venne così convocata una riunione tra i magistrati e i finanzieri che stanno conducendo l’indagine, il procuratore appena nominato dal Csm, Antonio Laudati. Poi, si era aperto lo scrigno delle

“cene eleganti” a Palazzo Grazioli. Dell’inchiesta nei palazzi romani nessuno sapeva nulla, e tutti avevano un disperato bisogno di sapere.

Da Bari temevano fughe di notizie e per questo avevano tenuto il massimo riserbo fino alle uscite pubbliche delle due ragazze. Presso la Legione allievi delle Fiamme Gialle a Bari venne convocata una riunione tra i magistrati e i finanzieri che stavano conducendo l’indagine, a cui parteciparono il procuratore Antonio Laudati appena nominato dal Csm, e Bardi, che arrivò a riunione in corso “per riprendere aspramente e con toni assai duri il colonnello del nucleo di Polizia tributaria che aveva omesso di tenerlo aggiornato sul contenuto e lo sviluppo delle indagini” scrivono i magistrati di Lecce.

Ai quali il pm Giuseppe Scelsi che conduceva l’inchiesta, raccontò:

“La durezza dell’intervento dell’ufficiale aveva poi determinato uno stato di intimidazione e di tensione del personale“. Ma perchè Bardi voleva sapere? E soprattutto perché lui, che all’epoca era Comandante interregionale del Sud, e non il Comandante Regionale, Luciano Inguaggiato, che in linea gerarchica avrebbe di fatto occuparsi della vicenda ? I pm di Lecce hanno provato a fare questa domanda a Bardi ma

“non soltanto – scrivono – si è trincerato dietro una serie di non ricordo ma, per giustificare la sua cattiva memoria, ha addirittura prospettato il dubbio di non essere stato presente a quella riunione“.

Bardi poco dopo diventò vice comandante generale della Finanza, facendo parte di quella “corrente” di generali dalle ottime relazioni politiche (Niccolò Pollari, Michele Adinolfi, per non parlare di Emilio Spaziante, arrestato per tangenti nell’inchiesta del Mose) che hanno contribuito a scrivere le pagine nere delle Fiamme gialle in Italia degli ultimi anni. L’ex generale Bardi finì per due volte nel registro degli indagati del pm John Henry Woodcock sia nell’inchiesta

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sulla P4 e in quella sulle corruzioni di alcuni finanzieri . Ma è stato vittima di due errori giudiziari: per lui infatti la Procura ha dovuto poi sempre chiedere l’archiviazione.

Elezioni Regionali Basilicata: si vota domenica 24 marzo, 4 i

candidati

ROMA – Domenica 24 marzo si vota, dalle 7 alle 23 per le Elezioni Regionali in Basilicata. Sono 573.970 gli elettori che voteranno – in 681 sezioni, dalle ore 7 alle 23 – per eleggere il nuovo presidente della Regione e i 20 componenti del consiglio regionale (13 in provincia di Potenza e sette in quella di Matera). Rispetto al totale degli elettori, le donne sono 291.938, gli uomini 282.032.

Le urne resteranno aperte dalle ore 7 alle 23; lo spoglio inizierà subito dopo. La legge elettorale è stata riformata lo scorso agosto e prevede una serie di novità: dai meccanismi della parità di genere, con la doppia preferenza e le quote rosa nelle liste, all’abolizione del listino e del voto disgiunto. Quattro i candidati alla presidenza con 30 liste presentate a loro sostegno: 16 per la provincia di Potenza e 14 per quella di Matera.

I candidati alla carica di governatore sono il farmacista potentino Carlo Trerotola (centrosinistra), l’ex generale della Guardia di Finanza Vito Bardi (centrodestra), l’imprenditore potentino Antonio Mattia (M5S) e il professore Valerio Tramutoli dell’Università della Basilicata (La Basilicata possibile). Le precedenti “Regionali” del 2013 hanno visto il trionfo del centrosinistra con Marcello Pittella. Il nuovo voto doveva tenersi nell’ottobre 2018 ma, a seguito dell’inchiesta sulla sanità che ha coivolto anche governatore uscente, è slittato al 24 marzo.

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i candidati alla guida della Regione Basilicata

Per esprimere il proprio voto, l’elettore dovrà presentarsi al seggio con il documento e la tessera elettorale. L’elettore può esprimere il suo voto: o facendo un segno sul nome di un candidato presidente: in questo caso il voto non si trasmette a nessuna lista; oppure facendo un segno sul nome di una delle liste: in questo caso, il voto viene trasferito al candidato presidente che quella lista sostiene. È vietato il voto disgiunto: non si può quindi votare un candidato presidente e una lista che sostiene un candidato diverso.

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L’elettore poi può indicare fino a due preferenze negli spazi previsti accanto alla lista scelta, indicando il cognome del candidato consigliere della lista scelta a cui si vuole dare la propria preferenza. In caso di doppia preferenza, devono essere relative a due candidati consigliere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Come per tutte le elezioni regionali, non è previsto ballottaggio: quindi sarà eletto il candidato presidente che riceve più voti. Il presidente eletto sarà anche consigliere, il 21. E sarà automaticamente eletto consigliere anche il secondo candidato presidente più votato.

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