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Conferenza stampa A Casa è Meglio! Emergenza caldo o emergenza anziani?

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Academic year: 2022

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Conferenza stampa Conferenza stampa

“A Casa è Meglio!”

Emergenza caldo o emergenza anziani?

Emergenza caldo o emergenza anziani?

Una proposta per prevenire l

Una proposta per prevenire listituzionalizzazione e istituzionalizzazione e aiutare gli anziani a rimanere a casa propria

aiutare gli anziani a rimanere a casa propria

2 Luglio 2008

2 Luglio 2008

(2)

La Spesa Sociale dei Comuni per l’assistenza domiciliare agli anziani

Anziani spesa Spesa media

per utente

% comuni coperti dal servizio

Indicatore di presa in carico degli utenti (per 100 65+) Assistenza

domiciliare Socio-

assistenziale

188.959 326.459.385 € 1728 € 83,9% 1,6

Assistenza domiciliare integrata con i servizi sanitari

70.271 56.653.590 € 806 € 34,2 % 0,6

Fonte: ISTAT, indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni del 26 giugno 2008 (dati 2005)

(3)

L’Italia e il resto dell’Europa

Percentuale di ultra 65enni che usufruiscono dell’assistenza domiciliare in alcuni paesi europei

Francia 8 %

Germania 10 %

Inghilterra 20%

Paesi scandinavi 20%

(Fonte:Università Sacro Cuore di Roma, 2003)

(4)

L’assistenza domiciliare:

Un servizio nuovo? In Italia Si!

I servizi domiciliari sono poco diffusi e, rispetto al bisogno, pochi ne usufruiscono

Il confronto con altri paesi europei è schiacciante. Alcuni commenti giornalistici assegnano all’Italia la maglia nera:

tra le ultime in classifica per l’incidenza e la diffusione sul territorio nazionale dei servizi domiciliari

I servizi esistenti risentono dei difetti delle strutture assistenziali

Poco flessibili,

Fortemente burocratizzati

“Aspettano” di essere attivati e non utilizzano strategie di intervento “attivo”

(5)

“A casa è meglio!”Il Progetto

Fase di avvio

• Individuazione delle città

• Conoscenza del territorio

• Predisposizione dell’ufficio e dei materiali di lavoro

• Ricognizione delle risorse formali ed informali

• Pubblicizzazione del progetto

(6)

Fase operativa

• Valutazione a domicilio degli anziani da parte del coordinatore

• Avvio del servizio di assistenza domiciliare

• Costituzione di un gruppo di volontari

• Attivazione delle telefonate di “controllo”

• Segretariato sociale

“A casa è meglio!”Il Progetto

(7)

Gli anziani raggiunti

• Il progetto raggiunge 430 persone anziane, soprattutto:

– Molto anziane

– In zone isolate o con un forte degrado urbano – Con reti relazionali povere o con un grave

stato di isolamento relazionale. (Anziani “soli al mondo”)

(8)

Citt Citt à à Coinvolte Coinvolte

• Novara

• Livorno

• Fiumicino

• Napoli

• Messina

• Catania

(9)

Novara

• Anno di Inizio: 2004

• Territorio di attuazione:

– Quartiere Sant’Agabio

• Anziani in Assistenza: 120

– 62% 75 anni e oltre

(10)

Livorno

• Anno di Inizio: 2006

• Territorio di attuazione:

– Corea-Sorgenti

– Shangay-Fiorentina

Sono i due quartieri popolari storici della città

• Anziani in Assistenza: 48

– Più della metà può contare SOLO sul servizio

“A casa è meglio!”

(11)

Fiumicino

• Anno di Inizio: 2004

• Territorio di attuazione: Fiumicino

– In particolare la zona rurale

• Richieste d’intervento pervenute 85

– 37 hanno richiesto: informazioni, pratiche burocratiche, contatto telefonico

– 48 sono stati inseriti nell’assistenza domiciliare

(12)

Napoli

• Anno di Inizio: 2006

• Territorio di attuazione:

– Rione Sanità

• Anziani in Assistenza: 69

– 75% ha più di 75 anni

• 15 anziani vivono nei “bassi”

(13)

Messina

• Anno di Inizio: 2004

• Territorio di attuazione: Il Centro

Maggiore densità di anziani

Molti anziani over 85 soli

Case fatiscenti e presenza barriere architettoniche

• Anziani in Assistenza: 110 di cui 90 in assistenza domiciliare e 20 monitorati telefonicamente

– 70% ha superato i 75 anni di età

(14)

Catania

• Data di Inizio: Febbraio 2008

• Territorio di attuazione:

– Centro Storico

“Piazza Duomo”

“Castello Ursini”

• Anziani in Assistenza: 35

• Età media 80 anni

(15)

Il “metodo” del Progetto

Flessibilità, diversificazione e personalizzazione degli interventi secondo le necessità della persona anziana e non del servizio

Strategie “attive” di presa in carico (35% degli anziani sono conosciuti direttamente e senza segnalazione di altri)

Accesso agli interventi non burocratizzato (se necessario il ricevimento della domanda è presso il domicilio)

Facilitazione e promozione delle reti

Tempestività intervento (tempi di attesa una o due settimane)

L’attenzione all’isolamento sociale come fattore rischio specifico

Gratuità

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