Allevamento e
alimentazione dei vitelli
Lessico
0 - 3 mesi VITELLE3 - 6 mesi VITELLE SVEZZATE
6 - 12 mesi MANZETTE
12 mesi – Prima Inseminazione MANZE (animali puberi)
Inseminazione – parto (24-30 mesi) MANZE GRAVIDE o GIOVENCHE
Categorie produttive:
filiera latte
Vitelli con alimentazione a base di latte età < 2-3 mesi; peso 30-120 kg
Vitelle svezzate e fino alla pubertà età < 8 -9 mesi; peso 120 -270 kg
Manzette e manze prima della fecondazione età 9 -13 mesi; peso 270-380 kg
Manze in copertura età 14 — 17 mesi ;peso:
380-450 kg
Manze gravide o giovenche peso 450-550 kg
Vacche peso 550-700 kg
Categorie produttive:
filiera carne
Vitelli a carne bianca Vitelloni leggeri
Vitelloni pesanti
Linea Vacca vitello
Premessa
L’allevamento (alimentazione) del vitello condiziona la produttività dell’intero
allevamento:
- A livello individuale - garantisce un adeguato sviluppo anatomico-funzionale dell’animale e
permette la piena espressione del potenziale genetico - A livello di mandria - Influenza il migliramento
genetico
Esempio allevamento di
o100 vacche che partoriscono 1 vitello/anno o45 vitelle/anno (il resto sono maschi)
o25 vacche che devono essere sostituite oPOTENZIALE DI SELEZIONE
- MORTALITÀ NULLA (45-25)/45*100= 44%
- MORTALITÀ DEL 20% (9 vitelle) (36-25)/45*100 = 24%
45 44
36 25
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Vitelle disponibili Potenziale selezione Mortalità nulla Mortalità 10%
%
OBIETTIVI
Tematiche
A - Prestomaci del giovane ruminante dalla nascita allo svezzamento
B- Alimenti per lo svezzamento
C- Tecniche di svezzamento
LA NASCITA
Prime cure da prestare al vitello
• Pulizia delle narici e della bocca
• Stimolazione della respirazione frizionando le coste con paglia
• Pulizia e disinfezione del moncone ombelicale
• Controllare l’assunzione del colostro
GABBIA DA PER VITELLI NEONATI
A - Prestomaci del giovane ruminante dalla nascita allo
svezzamento
Prestomaci nel vitello neonato
Esofago
Reticolo Abomaso 5%
60%
Rumine
25%Omaso 10%
Intestino
Doccia esofagea
PRESENZA DELLA DOCCIA ESOFAGEA
Plica muscolare che si estende dal cardias all’omaso che, chiudendosi per riflesso, convoglia il latte dall’esofago all’abomaso attraverso il rumine.
Evita la caduta del latte nel rumine-reticolo, che causerebbe meteorismo, irritazione della mucosa e diarrea.
La chiusura della doccia esofagea si verifica quando l’animale assume alimenti liquidi, precisamente sotto il riflesso della suzione, poppata con testa protesa in avanti ed in alto.
La doccia esofagea
Sviluppo dei prestomaci
Omaso,% 10 10 8
Reticolo,% 5 5 5
Nascita 6 settimane Post svezzameto
Totale, 100 100 100
Abomaso,% 60 25 7
Rumine,% 25 60 80
Omaso ed Abomaso crescono con ritmo
proporzionale a quello del corpo:
Accrescimento Isometrico
Rumine
presenta un ritmo di accrescimento 4 volte superiore a quello del corpo
Accrescimento Allometrico
- incremento allometrico del rumine
-scomparsa del
riflesso della doccia esofagea
fenomeni caratteristici dello svezzamento
4 - 30 giorni
Il vitello è un monogastrico funzionale
Rispetto all’adulto
- l’abomaso è molto più sviluppato
- il rumine è più piccolo e privo di attività fermentativa e di assorbimento
Progressiva sostituzione del latte con alimenti solidi
- aumento della muscolatura e della taglia del rumine - sviluppo delle papille ruminali
- colonizzazione del rumine da parte della microflora batterica e protozoaria
TAPPE DELLO SVILUPPO DEI
PRESTOMACI NEL VITELLO
Da 31 a 60 giorni
L'attività ruminale si manifesta dal 4° settimana di vita.
Circa il 50% dei soggetti inizia a ruminare alla 2/3° settimana.
Generalmente l'attività ruminale si sviluppa completamente tra la 5° e la 11° settimana, in funzione della tecnica di svezzamento.
9-10 mesi di età
Termina lo sviluppo volumetrico del rumine.
Il vitello si trasforma in poligastrico
Nel ruminante adulto gli AGV, assenti alla nascita rappresentano la principale fonte di energia
Durante lo svezzamento si modifica il metabolismo energetico dell’animale
La maggior parte dell’energia ingerita dal giovane ruminante è sotto forma di lattosio (esoso) che sarà metabolizzato a livello epatico (alti livelli di insulina)
MODIFICHE DELLA MUCOSA RUMINALE
Alla nascita la mucosa ruminale è liscia
Indice papillare 40% Indice papillare 20%
GLI ALIMENTI
L'alimentazione del vitello durante lo svezzamento è effettuata utilizzando alimenti liquidi e solidi.
ALIMENTI LIQUIDI
- colostro e latte di transizione - latte naturale
- latte ricostituito
- latte ricostituito acidificato -ALIMENTI SOLIDI
- Mangimi complementari - Fieno
Il colostro e il latte sono gli migliori alimenti per il giovane ruminante subito dopo la nascita.
Il colostro
Il colostro è un liquido giallastro secreto dalla
ghiandola mammaria nei primi giorni dopo il parto.
Ricco di peptidi e fattori di crescita, costituisce il
primo alimento che il vitello deve assumere dopo la nascita
• Funzione immunitaria
• Valore nutrizionale
• Attività antitossica
• Attività lassativa (meconio)
Nei ruminanti la placentazione è epitelio o sindesmo – coriale:
- Assenza di passaggio transplacentare delle Ig - Anticorpi ricevuti solo attraverso il colostro
- Il tasso di permeabilità intestinale agli anticorpi è elevato solo durante le prime 24 h dopo la nascita. Da 0 a 3 giorni
Il vitello è
axenico
,ovvero privo di difese
immunitarie, che gli sono trasmesse attraverso il colostro
(A) placenta epitelio coriale: la barriera tra sangue materno e corion (cellule beige) comprende l’endotelio vascolare materno e l’epitelio uterino (cellule blu). (B) la placenta Endotelio coriale: la barriera tra sangue materno e il corion consiste
dell'endotelio vascolare materno. (C) placenta emocoriale: sangue materno bagna direttamente villi coriali.
Katie Vicari/Nature Publishing Group
Composizione del latte e del colostro bovino
Numero di mungiture 1
Solidi totali, % Grasso, % Proteine, % Componente
23.9 6.7 14.0
Latte Colostro
Lattosio, % Minerali, %
Vitamina A, ug/dl
2.7 1.11 295
2
Latte di transizione 17.9
5.4 8.4 4.2 3.9 0.95
---
3
14.1 3.9 5.1 2.4 4.4 0.87 113
4
13.9 3.7 4.2 0.2 4.6 0.82
---
5
13.6 3.5 4.1 0.1 4.7 0.81
74
11
3.3 3.2 4.9 0.74 34
12.5
Anticorpi, % 6.0 0.09
Gli anticorpi derivano dal circolo sanguigno materno e
rispecchino le malattie e i microrganismi a cui è stata esposta la madre
Vitamina E, ug/dl300-600 40-60
I vitelli nascono senza difese immunitarie
proprie che sviluppano a partire dal 3° - 4° mese di vita; fino a quel momento, il colostro è l’unico
elemento in grado di proteggerli dai normali microrganismi.
Al fine di un adeguato trasferimento dell'immunità
passiva dalla madre al vitello è necessaria l’assnzione di una adeguata quantità di colostro nelle prime ore di vita.
La concentrazione serica di immunoglobuline ritenuta adeguata è pari a 10 mg/ml di IgG; valori inferiori determinano un aumento del rischio di
infezioni e del tasso di mortalità.
range
0 6 12 18 24
0 10 20 30 40 50
Ore dopo la nascita
Assorbimento degli anticorpi attraverso la parete
intestinale, %
media
Il colostro deve essere somministrato prima possibile
Nelle prime ore di vita l'assorbimento degli anticorpi è favorito da alcuni fattori a carattere transitorio:
1. la mucosa intestinale è permeabile alle
macromolecole proteiche delle immunoglobuline che dal lume intestinale passano al circolo
sanguigno;
2. la scarsa produzione di HCl nell'abomaso
consente un pH vicino alla neutralità che evita la denaturazione delle proteine anticorpali;
3. la scarsa quantità di enzimi proteolitici nel tratto gastrointestinale nelle prime ore di vita riduce
l'eventualità di idrolisi delle molecole delle immunoglobuline.
L'assorbimento delle immunoglobuline risulta
massima nelle prime 4-6 ore dopo la nascita ma scompare quasi completamente dopo 24 h.
Contemporaneamente si osserva la riduzione della concentrazione degli anticorpi nel colostro.
Tuttavia, la somministrazione del colostro è utile
anche nelle 24-36 ore successive per lo sviluppo dell'immunità locale (intestinale) e la maturazione dell'apparato digerente.
A tale proposito un ruolo importante è ricoperto dal latte di transizione non commercializzabile prodotto nel corso delle prime 5-7 mungiture.
• È necessario somministrare almeno 5-6 litri di
colostro suddivisi in più pasti (1 pasto ogni 6-8 ore) nelle prime 24-36 ore successive alla
nascita.
• In genere: 2 litri di colostro subito dopo la nascita ed altri 2 litri entro 12 ore
• La T di somministrazione deve essere di 36-38 °C
Un colostro di alta qualità
E’ spesso, cremoso (elevato peso specifico) e non contiene tracce di sangue
Proviene da vacche che:
o vivono in azienda da lungo tempo
o Pluripare
o sono state vaccinate durante l’asciutta
o hanno avuto un periodo di asciutta di circa 60 gg o non mostrano perdite di colostro prima del parto
o non hanno infezioni in atto (mastiti, paratuberolosi, etc.)
E’ ottenuto nella prima mungitura
Qualità del colostro
Contenuto in IG (min 50 mg/ml) Colostro ricco di IG
maggiore efficienza di assorbimento
Valutazione della concentrazione di IG nel colostro
Quanto più il colostro si presenta denso tanto più si può supporre ricco di anticorpi (densimetro, colostrometro)
Il colostrometro misura il peso specifico del colostro.
• scala di lettura:
verde = 1 qualità eccellente giallo = 2 qualità media
rosso = 3 qualità scarsa
La qualità del colostro varia con:
Individualità dell’animale
Banca del colostro
Alcune bovine producono una quantità di colostro superiore alle esigenze alimentari del vitello.
Si può congelare il colostro e il latte di transizione in eccedenza, da somministrare, a temperatura
corporea, ai vitelli che non possano assumerne una quantità sufficiente dalla madre.
Per gli stessi motivi si può ricorrere anche ai colostri artificiali commerciali.
Latte naturale
L'alimento ideale per il giovane ruminante è il latte intero, la cui digeribilità è sempre superiore rispetto al latte ricostituito.
Negli allevamenti intensivi da latte, il prodotto è destinato
prevalentemente al consumo alimentare umano e solo in
particolari situazioni (es. eccesso produttivo rispetto ai limiti imposti dalla quote) può essere
vantaggioso l'impiego del latte per l’alimentazione del vitello.
Mangimi sostitutivi del latte
(Latte in polvere o ricostituito)
I mangimi da allattamento (o sostituti del latte) presentano contenuti in grasso e proteine (% SS) generalmente inferiori rispetto al latte materno.
A parità di condizioni determinano incrementi di peso lievemente più bassi, ma adeguati a garantire la salute degli animali e a stimolare la precoce assunzione di alimento solido.
Sono costituiti da latte magro o siero di latte in polvere cui sono aggiunte miscele di grassi animali e vegetali, proteine (caseina, concentrato proteico del siero di latte, proteine del frumento, della patata), carboidrati, sali minerali, vitamine.
• Latte tradizionale la quota proteica è costituita
quasi essenzialmente dalla farina del latte magro
→ CASEINA
• Latte “ senza latte” la quota proteica è in gran parte fornita dalle proteine del siero del latte e da materie prime diverse dal latte.
• Latte acido simile al latte “senza latte” ed in più:
– può essere ingerito freddo
– può essere preparato solo 2-3 volte a settimana – non contiene caseina → non coagula
nell’abomaso.
TRE PRICIPALI TIPI DI LATTE
Esempi di formulazioni di latte ricostituito.
1 2 3
Latte magro in polvere 47,0 - -
Siero dolce disidratato 15,0 37,5 15,0
Siero grassato 50 % 9,0 11,5 11,5
Siero permeato 5,0 5,0 15,6
Concentrato proteico siero 35 % 2,5 10,5 21,0
Frumento tenero 8,1 10,6 14,0
Proteina frumento 1,5 12,0 14,0
Proteina patata - 2,5 2,5
Olio vegetale idrogenato 6,5 5,7 5,7
Olio di cocco 4,0 3,0 3,0
Metionina 0,1 0,15 0,15
Lisina HCI - 0,2 0,2
Integratore mineral-vitaminico 0,5 0,5 0,5
Aroma 0,1 0,1 0,1
ANALISI CHIMICA % tq
1 2 3
Sostanza secca 95,1 95,1 94,68
Proteina grezza 22,01 22,35 22,12
Lipidi grezzi 15,76 16,03 16,73
Carboidrati 48,19 49,72 49,14
Fibra grezza 0,19 0,28 0,36
Ceneri 6,09 5,43 5,55
Energia metabolizzabile kcal/kg 4050 4000 4000
Calcio % 0,81 0,75 0,75
Fosforo % 0,69 0,60 0,60
Magnesio % 0,70 0,70 0,70
Potassio % 0,65 0,65 0,65
Sodio, % 0,10 0,10 0,10
Cloro % 0,20 0,20 0,20
Zolfo % 0,29 0,29 0,29
INTEGRAZIONE PER KG
1 2 3
Ferro, ppm 100 100 100
Cobalto, ppm 0,10 0,10 0,10
Rame, opro 10 10 10
Manganese, ppm 40 40 40
Zinco, ppm 40 40 40
Sodio, ppm 0,25 0,25 0,25
Selenio, ppm 0,30 0,30 0,30
Lisina 1,73 1,65 1,72
Metionina 0,51 0,51 0,52
Triptofano 0,29 0,32 0,38
Treonina 0,99 0,99 1,3
Vitamina A UI/kg 25000 25000 25000
Vitamina D UI/kg 6000 6000 6000
Vitamina E UI/kg 100 100 100
Latte ricostituito acidificato
Sostituto del latte tendenzialmente privo di caseina e artificialmente inacidito con
l'aggiunta di acidi organici (acido propionico, citrico, formico) o di probiotici produttori di acido lattico.
Può essere somministrato ad libitum a T ambiente (latte freddo). Gli altri tipi di latte vanno
sooministrati a 38°C
La somministrazione ad libitum abitua l'animale ad assumere elevate quantità di alimento liquido.
Penalizzazione delle performance di crescita nella fase immediatamente successiva allo svezzamento.
Attualmente si preferisce somministrare il latte acidificato con le stesse modalità previste per il latte ricostituito
normale (in funzione del peso vivo).
L’acidificazione
esercita un effetto benefico sulla microflora
intestinale (riduzione dei coliformi ed un aumento dei batteri lattici).
Diminuzione delle manifestazioni diarroiche ed un miglioramento dello stato sanitario
degli animali (aspetto importante nelle aziende dove la tecnica di svezzamento e le condizioni igienico-sanitarie non sono ottimali)
consente un rapido abbassamento del pH abomasale ed un conseguente migliore funzionamento degli enzimi gastrici.
Mangimi complementari e fieni
Fin dai primi 7-10 d vanno messi a disposizione degli animali fieno di ottima qualità e mangime da
svezzamento che possano, da una certa età in poi, sostituirsi efficacemente al latte.
Sviluppo della muscolatura e delle papille ruminali.
L'inizio dell'attività ruminale è favorita soprattutto dalla produzione di acidi grassi volatili derivanti dalla
fermentazione dei cereali
Caratteristiche del mangime da svezzamento
1. APPETIBILE (cruscami, melasso di barbabietola e cloruro di sodio, alimenti fioccati/estrusi)
2. COPRIRE I FABBISOGNI
3. MATERIE PRIME RICCHE DI GLUCIDI 4. ALTAMENTE DIGERIBILE
5. ENERGIA densità energetica ≥ 1 UFL/kg SS – cereali ( mais e orzo )
– farine di estrazioni di semi oleosi e cruscami – farine di erba medica
6. PROTEINE (16 – 18%) Fonti azotate di elevato valore biologico
- farine di estrazione di soia
- farine di estrazione di girasole (stimola att.
rumin.)
7. FIBRA (non superiore 8 – 11%) - cruscami e panello di lino
- farina medica disidratata
- buccette d’uva, tutoli di mais macinati e paglia di grano.
8. ELEMENTI MINERALI
9. VITAMINE (idrosolubili e liposolubili)
Sviluppo dei prestomaci
Insediamento della microflora (batteri) e microfauna (protozoi) nel rumine-reticolo
Differenziazione delle papille della mucosa dei prestomaci
Inizio dell’attività metabolica della mucosa ruminale, AGV
Regressione del meccanismo della doccia esofagea
C - Lo Svezzamento
Tecnica di allevamento che accompagna il passaggio del vitello da monogastrico funzionale a poligastrico
Obiettivi
- Fornire diete bilanciate per la fisiologia e i fabbisogni del giovane animale e che
garantiscano il suo armonico sviluppo - Contenere i costi alimentari
evitare sprechi
ridurre l'impiego degli alimenti più costosi (latte ricostituito) a favore di altri che possano,
soprattutto da una certa età in poi, sostituirli in maniera soddisfacente
SVEZZAMENTO NATURALE Dura 6/8 mesi e fino a un peso di 200 kg.
I vitelli crescono con la madre; quando la produzione di latte materno è inferiore ai fabbisogni, i vitelli
iniziano spontaneamente a consumare alimento solido. Soggetti da carne.
SVEZZAMENTO ARTIFICIALE
Nei bovini dura 8-10 settimane. Graduale sostituzione della dieta liquida con quella solida. Si somministra
una dieta mista:
LIQUIDO (sostitutivo del latte)
SOLIDO (fieno + mangime) per stimolare lo sviluppo della funzionalità ruminale e soddisfare i fabbisogni energetici e proteici del vitello
FATTORI CHE INFLUENZANO L’EPOCA DI SVEZZAMENTO
Il meccanismo nervoso che controlla la motilità ruminale è potenzialmente funzionante già a 2 settimane di età.
Lo sviluppo della funzionalità ruminale è favorito da 3 fattori:
1. Età, prima della III settimana di vita il vitello non consuma alimenti solidi. Solo a partire da questa settimana si può modificare il regime alimentare liquido.
2. La restrizione di latte, che favorisce il consumo di alimenti solidi.
3. Digeribilità della dieta solida. Lo sviluppo delle papille ruminali è stimolato dalla produzione di
AGV.
Per favorire lo sviluppo delle papille ruminali, e quindi lo svezzamento, è necessario
somministrare alimenti facilmente fermentescibili e ad elevato transito ruminale (l’accumulo nel rumine di particelle indigerite determina una riduzione della capacità di ingestione).
I tradizionali schemi di svezzamento prevedono la somministrazione razionata del latte (8-10% del peso vivo - quantità massima di 4-5 litri al giorno
distribuiti in due pasti giornalieri), valore inferiore
rispetto a quanto si osserva in condizioni naturali o in seguito ad un'assunzione a volontà (16-24%
del peso)
Lo scopo è quello di stimolare l'assunzione di alimento solido
La somministrazione razionata deve comunque permettere elevati incrementi ponderali per ottenere un peso e un'altezza adeguati all'età al
primo parto.
Attenzione al contenuto proteico della dieta.
FASI DELLO SVEZZAMENTO
- fase colostrale
- fase lattea (alimentazione liquida) dura 2/4
settimane. L’alimentazione è a base di latte, con disponibilità di acqua, e mangime per favorirne l’assunzione graduale. Il fieno, sempre di ottima
qualità può essere somministrato o no (L’assenza di fieno stimola l’assunzione di mangime).
- fase di svezzamento (alimentazione mista) dura 5/8 settimane e termina quando la dieta è formata
unicamente da alimenti solidi.
- fase post-svezzamento (alimentazione solida) dura 2 mesi.
Da 0 a III settimana = dieta a base di latte, 8-10%
del peso vivo somministrata in due pasti giornalieri.
Es. vitello di 40 kg PV, max 5 Litri di latte in due pasti.
Fine III settimana / inizio IV = inizio della
somministrazione di mangime da svezzamento starter.
NOTE
(1) per il mangime quale viene indicato il probabile consumo mentre la somministrazione di acqua e fieno è ad libitum.
(2) Anche se il colostro esaurisce la sua funzione immunitaria nel giro di circa 36 ore dal parto, è consigliabile prolungare la sua
somministrazione (proveniente dalla banca del colostro) per
almeno 3 - 4 giorni in quanto esso:- possiede un valore nutritivo superiore a quello del latte;- svolge un'azione di controllo sulla microflora intestinale;- contribuisce alla difesa dell'integrità degli epiteli del digerente. Si ricorda che, se il colostro non è fresco di mungitura la sua temperatura deve essere portata a 36-38 °C.
(3) Dopo il colostro, per alcuni giorni, prima di passare al latte
sostitutivo, si consiglia di utilizzare latte materno intero in quanto nei primi giorni di vita l'apparato digerente del vitello non riesce ad utilizzare efficientemente alcuni prodotto (grassi animali o
vegetali, glucosio, saccarosio, amidi, alimenti proteici) presenti nel latte in polvere.
Per verificare il “buon procedere dello svezzamento” occorre controllare:
Stato sanitario
L’accrescimento
Il consumo di mangime
Stato sanitario
Illness can be easy to detect: calf is
too weak to stand, breathing labored and rapid, evidence of severe
diarrhea.
Other symptoms are not so clear:
behavior out of the ordinary; being off feed (calves that don't drink at all, drink only part of their milk); calf
that's lying down too much time; dull eyes.
Accrescimento relativo
(lnP1 – lnP0) x100 T
Dove:
lnP1 logaritmo naturale del peso vivo alla fine dello svezzamento.
lnP0 logaritmo naturale del peso vivo alla nascita T età dello svezzamento
< 1% vitelli in cattivo stato di nutrizione, che non riusciranno a recuperare peso nel I anno di vita attraverso l’accrescimento compensativo.
Per ottenere un accrescimento relativo > 1% con lo svezzamento
precoce, l’incremento medio giornaliero non deve essere inferiore a 900 g.
Ricordiamo che l’incremento ponderale durante lo svezzamento è influenzato dal peso dell’apparato digerente.
Es. in un vitello di 65 kg di PV, in fase di svezzamento il complesso rumine-reticolo pesa 2,5 kg (ossia il 3,8% del PV).
Mentre in un vitello di 110 kg, alimentato a latte, i due prestomaci pesano 1,3Kg (ossia 1,2% di pv).
L'epoca dello svezzamento
-Varia generalmente fra i 50 e i 60 giorni.
- Per lo svezzamento precoce a 40 giorni, si somministreranno quantità inferiori di latte (max 4 litri) e si avrà cura di lasciare a disposizione fin dai primi giorni dopo la nascita, un mangime
starter ad elevata digeribilità e appetibilità
- Al fine di ridurre lo stress dello svezzamento è utile ridurre la somministrazione del latte una
settimana prima ad un solo pasto di 2 litri di latte al giorno
Vantaggi dello svezzamento precoce
Risparmio di manodopera: si riduce il tempo
dedicato alla preparazione e somministrazione degli alimenti.
Riduzione dei costi alimentari: nel caso dello
svezzamento naturale il vitello consuma 10 q di latte e a 3 mesi di età pesa 150 Kg. Lo stesso incremento può essere ottenuto adottando una tecnica di svezzamento precoce.
Il latte viene ricostituito sciogliendo 110- 120 g di polvere/l di acqua calda. La T di somministrazione varia in funzione del tipo di latte.
Modalità di somministrazione
Il metodo migliore di
distribuzione del latte è tramite secchio individuale munito di tettarella, più rispondente alle caratteristiche anatomiche e fisiologiche del vitello.
Svezzatore automatico per vitelli
• Impianto di preparazione e somministrazione
automatica dei latte ricostituito, programmato per fornire agli animali il dosaggio ideale in funzione dello stadio di sviluppo.
• Analogo agli auto-alimentatori per gli animali adulti: una marca elettronica di riconoscimento (transponder) identifica nella memoria della
macchina le caratteristiche anagrafiche e
morfologiche dell’animale, e lo alimenta secondo uno schema predisposto dall’allevatore e
registrato sulla centralina di governo.