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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Leonardo da Vinci Via Al Cornicione 35, GAGGIANO (Milano)

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Leonardo da Vinci”

Via Al Cornicione 35, 20083 GAGGIANO (Milano)

DOCUMENTO sulla VALUTAZIONE degli ALUNNI a.s 2015/2016

Scuola Secondaria di Primo Grado

Indice:

1. FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE

2. MODALITÀ DI ACCERTAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI 3. MODALITÀ GENERALI DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE DI VERIFICA

4. MODALITA’ DI COINVOLGIMENTO E RESPONSABILIZZAZIONE DEGLI ALUNNI 5. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA

6. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA DISCIPLINE (allegato 1) 7. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

8. SCHEDA DI VALUTAZIONE E FOGLI INFORMATIVI ALLE FAMIGLIE (allegati 2 e 3) 9. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NON ITALOFONI

10. CONTRATTO FORMATIVO (allegato 4) 11. VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO

12. CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (allegato 5) 13. CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL GIUDIZIO DI IDONEITÀ PER

L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO (allegato 6) 14. CRITERI DI ASSEGNAZIONE DELLA LODE

15. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (allegato 7) 16. VALUTAZIONE ATTIVITÀ OPZIONALI

17. VALUTAZIONE ISTRUZIONE RELIGIONE CATTOLICA / ORA ALTERNATIVA 18. VALUTAZIONE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Allegati:

1. Indicatori per la valutazione delle discipline d’insegnamento 2. Foglio informativo della situazione iniziale

3. Lettera profitto di aprile 4. Contratto formativo

5. Lettera promozione a maggioranza

6. Lettera ammissione agli esami a maggioranza 7. Modello certificazione competenze

1. FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE

Il collegio dei docenti della scuola secondaria di primo grado di Gaggiano, ribadendo che la valutazione degli alunni risponde alle seguenti funzioni fondamentali:

• verificare l’acquisizione degli apprendimenti programmati;

• adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali e del gruppo classe;

• predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi;

• fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento;

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2

• promuovere la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e difficoltà; comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di maturazione personale;

affermando inoltre che la valutazione degli alunni:

• coinvolge elementi di diversa natura che comprendono conoscenze, competenze, abilità e fattori relazionali;

• possiede un importante ruolo di certificazione verso l’esterno;

• deve tener conto, oltre che dei risultati raggiunti in termini di apprendimento, anche di altre componenti che attengono alla personalità dell’alunno (impegno, serietà nello studio, progressione nell’apprendimento)

delibera

i seguenti criteri e modalità per la valutazione delle discipline e del comportamento degli alunni, secondo l’attuale quadro normativo di riferimento (DPR 22 giugno 2009, n.122, Regolamento sulla valutazione).

Costituiscono oggetto della valutazione secondo l’attuale quadro normativo:

• la verifica degli apprendimenti, ossia delle conoscenze e abilità disciplinari indicate negli obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di istituto sulla base delle Indicazioni Nazionali.

• la valutazione del comportamento.

Le valutazioni sono espresse in decimi.

La valutazione è compito del gruppo docente responsabile delle classi.

2. MODALITÀ DI ACCERTAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI

In linea con le indicazioni del Regolamento sulla valutazione (DPR 122/09, art. 1) le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal curricolo di istituto, approvato dal collegio dei docenti. L’accertamento degli apprendimenti disciplinari si effettua mediante verifiche in itinere, cioè nel corso dell’attività didattica, e sommative, a conclusione di ogni percorso didattico. Gli strumenti di valutazione sono di vario tipo e, a seconda della disciplina interessata, possono essere scritti, orali, operativi, grafici e informatici. Essi, inoltre, hanno sia carattere oggettivo (questionari a risposta chiusa, completamenti, correlazioni, problemi, ecc.) sia più aperto e semi-strutturato (temi, relazioni, questionari a risposta aperta, schematizzazioni, …).

Verifiche scritte: gli esercizi sono strutturati a livelli di difficoltà graduati, così da permettere agli alunni di rispondere secondo le loro possibilità. Prove diversificate sono somministrate agli alunni con sostegno. Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) vengono utilizzati gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dal Piano educativo personalizzato. Per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) si rinvia al paragrafo 18

Verifiche orali: è riservata una particolare attenzione alle interrogazioni e alle relazioni orali, perché si ritiene che la capacità di parlare costituisca non solo un obiettivo didattico (imparare a parlare favorisce la capacità di riflettere e di scrivere), ma anche un obiettivo educativo (imparare a parlare in pubblico incrementa la stima di sé, dà sicurezza, favorisce l’articolazione del pensiero…).

Per matematica e per italiano (produzione scritta di testi) sono previste almeno tre prove scritte quadrimestrali.

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3 3. MODALITÀ GENERALI DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE DI VERIFICA

Per svolgimento delle prove e relative annotazioni nel registro si fa riferimento fondamentalmente ai seguenti criteri:

• annotazioni degli esiti sul registro elettronico, di cui possono prendere visone i genitori;

• registrazione di almeno tre valutazioni per disciplina, ogni quadrimestre, ricavate da prove orali o scritte, grafiche, operative o di altro tipo;

• compatibilmente con le esigenze didattiche, è buona norma che nello stesso giorno non coincidano prove scritte di verifica (si veda articolo dello Statuto degli studenti e delle studentesse). Le prove sono programmate dai docenti ed indicate precedentemente sul registro di classe per conoscenza dei colleghi;

• tutte le valutazioni concorrono alla definizione del voto sulla scheda di valutazione.

4. MODALITA’ DI COINVOLGIMENTO E RESPONSABILIZZAZIONE DEGLI ALUNNI Gli alunni vengono coinvolti e responsabilizzati nel processo valutativo, affinché la valutazione sostenga, orienti e promuova l’impegno verso il conseguimento degli obiettivi di apprendimento e la piena realizzazione della personalità.

In questo senso i docenti del consiglio di classe:

• informano gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento;

• informano gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica scritta o colloquio orale;

• informano gli alunni, in tempo adeguato, circa i risultati delle prove;

• aiutano gli alunni a cogliere i motivi delle difficoltà e a individuare i modi e le azioni per migliorare il risultato.

5. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA

• Gli esiti delle prove di verifica, orali o scritte, sono comunicati alle famiglie attraverso il registro elettronico on-line; solo in casi specifici, su richiesta della famiglia, i voti saranno comunicati tramite diario scolastico

• di norma verranno consegnate alle famiglie solo le prove scritte di italiano e matematica; su richiesta specifica, saranno consegnate a casa anche altre prove di altre materie. Sarà comunque sempre possibile per i genitori prendere visione delle prove scritte durante i colloqui individuali.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA DISCIPLINE

Il DPR 122/09 ha introdotto il voto decimaleper la valutazione degli apprendimenti.

Il Collegio dei Docenti, per mantenere una funzione formativa della valutazione delle materie di insegnamento, si riferisce a questo schema per indicare il rapporto tra numero decimale e raggiungimento dell’obiettivo:

• Obiettivo raggiunto con piena competenza 10

• Obiettivo raggiunto con molta sicurezza 9

• Obiettivo raggiunto con buona sicurezza 8

• Obiettivo raggiunto in modo più che sufficiente 7

• Obiettivo raggiunto in modo sufficiente 6

• Obiettivo raggiunto in modo parziale 5

• Obiettivo non raggiunto 4

• Lavoro non svolto / non classificabile N.C.

Le discipline d’insegnamento vengono valutate secondo i criteri descrittori riportati nell’allegato 1

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4 7. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento ha un’importante valenza formativa, oltre che un’eventuale funzione sanzionatoria.

Il voto del comportamento, espresso in decimi, scaturisce da diversi elementi quali la correttezza nelle azioni e nel linguaggio, l’ autocontrollo, il senso di responsabilità, il rispetto delle persone e dell’ambiente, il rispetto delle regole della vita scolastica.

Il voto di comportamento va dal 5 al 10; una valutazione intermedia, come il 7, non è da ritenersi del tutto negativa (come lo era nel passato, quando il “sette in condotta” era una pessima valutazione), ma rileva comportamenti e atteggiamenti da attenzionare e monitorare, soprattutto in un’ottica formativa e di crescita degli alunni.

Per converso, il voto 5 in comportamento alla fine dell’anno scolastico comporta la non ammissione alla classe successiva; tuttavia il comportamento gravemente scorretto sarà stato più volte segnalato per tempo alla famiglia dell’alunno, e si ricorre a questa misura estrema solo in casi gravissimi, preceduti da gravi sanzioni disciplinari.

8. SCHEDA DI VALUTAZIONE E FOGLI INFORMATIVI ALLE FAMIGLIE La valutazione periodica, per la scuola secondaria di primo grado, è cosi suddivisa:

- Trimestre (da inizio anno scolastico a dicembre): consegna della scheda di valutazione entro la prima decade di gennaio

- Pentamestre (da gennaio fine anno scolastico): consegna della scheda di valutazione entro la metà di giugno

Sulla scheda quadrimestrale la valutazione prevede:

• voti in decimi per le singole discipline, valutate secondo i criteri descrittori riportati nell’allegato 1;

• la valutazione del comportamento, che scaturisce dalle osservazioni sullo sviluppo personale e sociale riguardante interesse, partecipazione, impegno ed esecuzione dei compiti, relazione con gli altri, autonomia.

Per consentire agli alunni ed ai genitori di essere consapevoli del percorso di apprendimento e maturazione è tradizione dell’Istituto inviare ai genitori le seguenti comunicazioni intermedie al trimestre/pentamestre:

• Solo per le classi prime: foglio informativo della situazione iniziale (consegnato verso l’inizio del mese di Novembre, consente di avere un quadro generale dell’andamento didattico disciplinare dell’alunno nei primi mesi di scuola) - allegato 2;

• lettera sul profitto globale, inviata nel mese di aprile, attraverso la quale si informa la famiglia sull’andamento didattico e si segnalano eventuali insufficienze – allegato 3.

La valutazione è attenta ai progressi compiuti dall'alunno rispetto alla sua situazione di partenza.

I genitori e gli alunni vengono informati sui metodi e sugli strumenti di valutazione durante i colloqui individuali o durante le riunioni collegiali.

Le prove di verifica scritte sono conservate nel fascicolo personale di ogni ragazzo e possono essere visionate dai genitori durante i colloqui con i docenti.

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5 9. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NON ITALOFONI

Per quanto concerne la valutazione finale, è possibile, almeno per il primo anno dell'inserimento scolastico degli alunni non italofoni, avere una visione ed un uso più elastico della scheda, utilizzando giudizi globali che mettano in evidenza i progressi nell’acquisizione del lessico disciplinare e le operazioni mentali che lo sottendono.

Il lavoro svolto dagli alunni stranieri durante i corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curricolare) o anche di altre discipline, nel caso che durante tale attività sia possibile l’apprendimento di contenuti.

L’attività di alfabetizzazione, come anche il lavoro sui contenuti disciplinari, deve essere oggetto di verifiche nelle ore di alfabetizzazione ed in classe, in caso predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l’insegnante curricolare.

Al fine della valutazione i consigli di classe prendono in considerazione:

· la situazione linguistica di partenza

· le osservazioni sistematiche sull’alunno operate dagli insegnanti di classe e dai docenti alfabetizzatori

· la verifica dei progressi ottenuti in relazione alla situazione di partenza

· il conseguimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione

Sul documento di valutazione, laddove non si abbiano indicazioni chiare sul raggiungimento degli obiettivi, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte sulle sue abilità e conoscenze scolastiche, negli spazi riservati alle discipline o agli ambiti disciplinari, possono essere espressi enunciati di questo tipo o simili:

A. “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”

B. “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”

10. CONTRATTO FORMATIVO

Il consiglio di classe potrebbe ravvisare la necessità di stipulare un contratto formativo con alcuni alunni e le rispettive famiglie per migliorare la situazione didattica e/o disciplinare (allegato 3); tale contratto potrebbe essere sottoscritto nel momento della consegna della scheda di valutazione o comunque entro il mese di gennaio. Qualora tale esigenza emergesse in un periodo successivo o precedente a tale data, i docenti convocheranno le famiglie per spiegare loro le modalità ed i termini del contratto.

11. VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO

Ai fini della validità dell’anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore complessivo annuale

Monte ore annuale classi a tempo normale: h 990 (30 ore settimanali x 33 settimane) Monte ore annuale classi a tempo prolungato: h 1188 (36 ore settimanali x 33 settimane)

Non si ottiene la validità dell’anno scolastico con assenze pari al 25% delle ore del curricolo obbligatorio (che corrispondono all’incirca a 37 giorni di assenza per il tempo normale e 42 per il tempo prolungato).

Deroghe previste dal Collegio Docenti a tali limiti:

1 - Motivi di salute adeguatamente documentati;

2 - Terapie e/o cure programmate;

3 - Donazioni di sangue;

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6 4 - Partecipazione ad attività sportive e agonistiche da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.

Tali assenze non devono comunque pregiudicare, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati (art.14 comma 7 Regolamento Valutazione).

Il numero elevato di assenze e il pericolo di non validità dell'anno scolastico saranno comunicati alle famiglie nei seguenti periodi:

• novembre: colloqui con la famiglia

• gennaio : consegna scheda di valutazione (la comunicazione avverrà tramite lettera allegata alla pagella)

• aprile : la comunicazione avverrà tramite lettera.

E’ compito del docente coordinatore controllare le assenze degli alunni e comunicare al Dirigente i casi di assenze preoccupanti.

12. CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

E’ ammesso alla classe successiva l’alunno che abbia conseguito almeno sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (art. 4 comma 5 DPR 122/09).

Il Collegio dei docenti di Gaggiano raggruppa le discipline nelle seguenti aree:

area 1: italiano e lingue straniere;

area 2: storia e geografia;

area 3: matematica, scienze, tecnologia;

aera 4: ed. musicale, artistica, ed. fisica.

La promozione si consegue solo con la sufficienza in tutte e quattro le aree.

Le eventuali insufficienze nelle singole materie (sanate dal Consiglio di Classe perché la media del gruppo di discipline risulterà sufficiente) sono motivate e segnalate su una apposita nota (allegato 5) consegnata alla famiglia unitamente alla scheda di valutazione, insieme ad attività estive di recupero e approfondimento.

Tale nota, redatta in duplice copia, è fatta firmare dai genitori e inserita nella copia della pagella che si tiene agli atti.

13. CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL GIUDIZIO DI IDONEITÀ PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

E’ ammesso all’esame di stato l’alunno che abbia conseguito almeno sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (art. 4 comma 5 DPR 122/09).

Il Collegio dei docenti di Gaggiano raggruppa le discipline nelle seguenti aree:

area 1: italiano e lingue straniere;

area 2: storia e geografia;

area 3: matematica, scienze, tecnologia;

aera 4: ed. musicale, artistica, ed. fisica.

L’ammissione si consegue solo con la sufficienza in tutte e quattro le aree.

A norma dell’articolo 3 del DPR 122/09 si definiscono i criteri per la determinazione del giudizio di idoneità, espresso in decimi. Esso deve tener conto dell’intero percorso scolastico dell’alunno (rendimento e risultati conseguiti nelle discipline nel triennio; progressi registrati; impiego delle potenzialità personali; costanza dell’impegno nel corso del triennio; partecipazione attiva alla vita scolastica). Si tiene inoltre conto del voto di comportamento.

In particolare, il voto di ammissione all’esame (giudizio di idoneità)scaturisce dalla media fra 1. media dei voti finali di terza (esclusa religione) +

2. voto di comportamento di terza +

3. voto finale della prima e seconda media, non arrotondato ma seguendo la media “reale” dei voti di fine prima e di fine seconda

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7 Il risultato andrà arrotondato all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0.5

Esito dell’esame (valutazione conclusiva): il voto finale dell’esame è costituito dalla media fra il voto di ammissione, gli esiti delle prove scritte compresa la prova INVALSI e il voto della prova orale.

Anche per gli alunni di terza ammessi con eventuali discipline insufficienti, ritenute però non pregiudicanti l’ammissione stessa, si inserisce nella scheda di valutazione una nota informativa (allegato 6).

14. CRITERI DI ASSEGNAZIONE DELLA LODE

La lode certifica un’eccellenza, per questo motivo si stabilisce che si propone la lode per gli alunni che riporteranno 10 nel giudizio di idoneità, 10 in quattro prove d’esame su cinque, 9 nella quinta prova. Nella determinazione della lode si deve tenere anche conto della partecipazione attiva dell’alunno nella vita della scuola e del suo livello di maturazione.

15. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Viene adottato il modello utilizzato nell’a.s. 2014/15, compilabile tramite registro Nuvola (allegato 7)

16. VALUTAZIONE ATTIVITÀ OPZIONALI

Le attività opzionali e di laboratorio vengono valutate solo al termine del secondo quadrimestre;

espresse in decimi, sono tenute in considerazione per la definizione del voto di comportamento.

17. VALUTAZIONE ISTRUZIONE RELIGIONE CATTOLICA / ORA ALTERNATIVA

La valutazione è espressa con i giudizi di sufficiente, buono, distinto ed ottimo e, come per le attività opzionali, è importante per il voto di comportamento. Il docente di religione o quello dell’ora alternativa partecipa alla votazione per l’ammissione alla classe successiva o agli esami di licenza ma tale valutazione non fa media per quanto riguarda il giudizio di idoneità.

18. VALUTAZIONE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Il 27 dicembre 2012 è stata emanata dal MIUR la direttiva “Strumenti d’interventi per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, dalla quale si evince che l’identificazione degli alunni con disabilità non avviene esclusivamente sulla base di un’eventuale certificazione, ma è possibile fare riferimento al modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) per individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) degli alunni.

I BES possono presentarsi con continuità oppure per periodi circoscritti della vita dell’alunno in quanto le cause che li generano possono anche avere origine fisica, biologica, fisiologica, psicologica o sociale.

L’area dei Bisogni Educativi Speciali rappresenta quell’area dello svantaggio scolastico che comprendere tre grandi sottocategorie: disabilità, disturbi evolutivi specifici (DSA, deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit della coordinazione motoria e deficit dell’attenzione dell’iperattività), svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

Queste problematiche, non rappresentando patologie invalidanti, non possono essere tutte certificate ai sensi della Legge 104/92.

In presenza di alunni con BES è necessario elaborare un percorso individualizzato e personalizzato anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), individuale o anche riferito a tutti i ragazzi della classe con BES, che serva come strumento di lavoro.

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8 Per tutti gli alunni con BES, la scuola terrà conto degli sforzi compiuti in itinere, di valutare prestando più attenzione ai contenuti che alla forma e si avvarrà di opportuni strumenti compensativi (mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie informatiche) nonché di misure dispensative (ad esempio da alcune prestazioni non ritenute essenziali), previste già dalla legge 170/2010 per lo svolgimento dell’attività didattica.

Agli studenti con BES sono garantite adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli Esami di Stato (la circolare n.11 del 29 maggio 2015 raccomanda di tenere in debito conto le specifiche situazioni soggettive).

Gli studenti con BES sono tenuti a svolgere tutte le prove d’esame, non hanno diritto a prove differenziate, ma, come ribadito dalla circolare n.8 del 2013 sui BES, è possibile calibrare le prove sulle caratteristiche degli allievi, utilizzando strumenti compensativi, quali possibili sintetizzatori vocali e lettura delle tracce delle prove scritte da parte del docente (Legge 107/2010 e DPR 122/2009).

Si ricorda che non è possibile l’esonero dallo scritto di Inglese, ma la Legge 170/2010 prevede, per gli alunni con DSA, la possibilità di sostituire lo scritto delle lingue straniere con un colloquio orale, se questa dispensa è stata adottata dal Consiglio di Classe durante l’anno scolastico e documentata opportunamente dal PDP.

Durante il colloquio, gli studenti con Bes possono utilizzare le mappe concettuali prodotte durante l’anno scolastico se erano previste dal PDP (Nota ministeriale prot. N. 3587/14).

Si segnala la possibilità di prevedere tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove scritte.

L’uso dei supporti informatici è previsto dalla normativa vigente, ma essa non fa riferimento all’uso del computer personale dell’alunno.

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