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Gioca e vinci a tutta salute!

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Academic year: 2022

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(1)

con

con consumatori e responsabilità. Il mensile dei soci

con Gioca e vinci a tutta salute!

"CLOSE THE GAP"

UN ARCOBALENO PER I DIRITTI DI TUTTI

A PAGINA 18

PREMI PER LA CASA UN'ESTATE

IN STILE ITALIANO

A PAGINA 21

coop alleanza 3.o | edizione marche - abruzzo | n°5 giugno 2021

Tornano il sondaggio

e il concorso di Consumatori dedicati alla salute:

con il decalogo per stare bene,

in palio bici elettriche e city bike

(2)
(3)

Mensile della Cooperazione di Consumatori Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna Tel. 051.6316911 Fax 051.6316908

redazione@consumatori.coop.it Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10

Direttrice responsabile Paola Minoliti Redazione

Monica Di Martino, Silvia Fabbri, Alice Munerato, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Lina Sini, Claudio Strano Coop Alleanza 3.0 Numero Verde 800 000 003

Progetto grafi co Kitchen

Impaginazione e grafi ca Ilde Ianigro

Simone Campana Segretaria di redazione Mariella Lo Iacono Responsabile della pubblicità Paolo Ortolani

Stampa

Rotopress International srl (Loreto- Bologna)

Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro, 16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908

C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296

Consiglio di amministrazione Presidente Andrea Mascherini Vice Presidente Silvio Ambrogio

Tiziana Cattani, Alessandro Medici, Marisa Pecere, Andrea Pertegato, Enrico Quarello

24

Associato USPI, Unione stampa periodica italiana Questo prodotto è stampato su carta certifi cata Fsc®

4 Gioca e vinci a tutta salute!

PAOLA MINOLITI 12 Arrivano i nostri?

PAOLA MINOLITI 18 Un arcobaleno

per i diritti di tutti

22 Fico riapre a luglio:

ecco il Parco tutto da gustare

26 Una fresca bontà che viene dal mare 28 Le smart tv

vanno in goal!

CLAUDIO STRANO

30 Plastica riciclata per l'acqua Coop CHIARA FAENZA 31 Podcast e audio

a portata di orecchie ALESSANDRA FARABEGOLI

32 Le vacanze del pass 34 Picnic sull'erba 40 Mostre: Tina

Modotti e il PAV di Torino 41 I libri del mese 43 Musica: dalla

metropoli al blues del deserto PIERFRANCESCO PACODA

9 Come la nostra salute è connessa al clima

LUCA MERCALLI 11 Obesità: mai

arrendersi MICHELE SCULATI 17 Lettera sulla

paura SIMONA VINCI 35 Gastro-toponimi

MASSIMO MONTANARI 40 Il testimonial

dei fi foni MASSIMO CIRRI

19 Un'agenda per l'inclusione LINA SINI 21 Un'estate

in stile italiano VIVIANA MONTI 24 Una cuccia

per tutti 25 Puglia, la

rivincita dei tesori nascosti ELISABETTA PAGLIA

sommario consumatori 5 | giugno 2021

Primo piano Consumare informati

Vivere bene Rubriche Coop

Alleanza 3.0

12

(4)

P

ersonale e intimo, eppure quanto mai pubblico, condiviso e collettivo. La salute è il tema che in questi mesi di crisi sanitaria ha polarizzato l'attenzione degli italiani:

tutelarci dall'infezione con le giuste precauzioni igieniche quotidiane e limitando i nostri spostamenti, assicurare protezione agli anziani, preservare il benessere psicologico nostro e dei nostri cari, ricevere cure e assistenza adeguati, fronteggiare le conseguen- ze, anche drammatiche, della malattia, mantenerci in forma con abitudini e stili di vita sani sono solo alcuni dei tanti modi in cui la salute si è affacciata nella vita di tutti. Consumatori ha scelto di dedicare proprio a questo argomento il proprio sondaggio annuale, a cui è collegato il concorso "A tutta salute" che vede protagonisti i lettori della rivista e che spieghiamo nel box qui accanto.

Un modo per scoprire, giocando, le buone regole per mantenerci in salute e, insieme, capire come è cambiato il punto di vista degli italiani sulla salute, quali strategie vogliono mettere in atto per proteggerla, gettando il cuore oltre l'ostacolo della campagna vaccinale, nel futuro.

Fisica, sociale, mentale: un bene comune

Ma cos’è la salute e come si mantiene? L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1948 l’ha definita come un traguardo quasi irraggiungibile: uno stato di completo benessere fisico, sociale e mentale, e non soltan-

primo piano il sondaggio

Tornano il sondaggio e il concorso

di Consumatori, dedicati alla salute, il tema diventato centrale per tutti gli italiani.

In palio 10 biciclette elettriche e 20 city bike

LA NOSTRA INIZIATIVA PER I SOCI COOP

Gioca e vinci

a tutta salute!

— Paola Minoliti

continua a pagina 6

Il campione d'indagine

L'indagine sulla salute è stata realizzata in esclusiva per Editrice Consumatori dalla società specializzata Metrica Ricerche attraverso interviste telefoniche (Cati).

Nelle prime tre settimane di aprile, il sondaggio ha coinvolto un campione di mille intervistati, di cui 450 soci Coop, fra uomini (46,9%) e donne (53,1%) tra i 18 e i 75 anni. Gli intervistati sono stati scelti in modo da rappresentare la popolazione italiana per area geografica e ampiezza dei centri di residenza.

Nel campione, circa il 62% lavora, mentre il 38% fa parte della popolazione non attiva. In oltre il 34% delle famiglie intervistate è presente un minore. Il 90,5%

naviga quotidianamente su internet.

(5)

Consumatori giugno 2021

5

primo piano il sondaggio

Questa estate vi invitiamo a scoprire insieme le buone abitudini per stare bene e a metterle in pratica nella vita di tutti i giorni. Oltre a guadagnarci in benessere, si possono vincere 10 splendide biciclette elettriche e 20 city bike: premi perfetti per fare ogni giorno un po’ di movimento, che è proprio uno degli "ingredienti"

chiave della salute insieme a una dieta sana.

Partecipare al concorso "A tutta salute" di Consumatori, riservato ai soci Coop, è semplice. Dal primo giugno e fi no al 31 agosto basta andare sul sito www.consuma- tori.e-coop.it , cliccare sull’immagine che rimanda al concorso e sottoscrivere online il “Decalogo per stare bene” che trovate qui sopra. In questo modo vi impe- gnerete simbolicamente a rispettare e promuovere le buone regole indicate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che tutti possiamo adottare per tutelare la nostra salute. Dal seguire una alimentazione sana (un tema di cui Consumatori si occupa da sempre) fi no a eseguire controlli regolari, passando per la gestione

dello stress, visto che corpo e mente sono strettamente connessi. Con questa semplice operazione si ha diritto a un gettone di partecipazione.

Se però si vogliono maturare fi no a 10 gettoni, au- mentando quindi le possibilità di vincere, basterà rispondere al divertente quiz di dieci domande basate sui contenuti del sondaggio che presentiamo in queste pagine. Ogni risposta giusta vale un gettone in più. Chi non avesse il giornale di carta sottomano da consul- tare per rispondere, potrà comunque trovare anche questo numero di Consumatori nell'archivio online delle edizioni digitali del nostro magazine, disponibile sul sito. L’estrazione fi nale dei premi avverrà entro il 10 settembre: l’elenco dei vincitori, che riceveranno il premio direttamente a casa, verrà pubblicato sul numero di ottobre.

È il nostro piccolo contributo per continuare a promuo- vere stili di vita e di consumo sani, aff rontando il futuro a tutta salute!

Partecipare al concorso è semplice

Fonte: elaborazione Consumatori su informazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Il decalogo per stare bene

1 Segui una dieta sana

2 Sii fi sicamente attivo, ogni giorno, a tuo modo 3 Esegui le vaccinazioni

4 Non fare uso in alcun modo di tabacco 5 Evita o riduci al minimo l’uso di alcol 6 Gestisci lo stress, per la tua salute fi sica e mentale

7 Pratica una buona igiene

8 Non correre in auto e non guidare in stato di ebbrezza, indossa la cintura di sicurezza durante la guida e il casco in bicicletta

9 Pratica sesso sicuro

10 Controlla regolarmente la tua salute

(6)

primo piano il sondaggio

to l'assenza di malattia o di infermità. Un bene prezioso di ciascuno, da costruire pazientemente, ma anche un bene comune. La salute è infatti un diritto fondamentale dell’individuo e della collet- tività, tutelato dalla Repubblica nell’articolo 32 della Costituzione, e un orizzonte condiviso dal mondo, visto che assicurare salute e benessere per tutti, a tutte le età, è il terzo obiettivo - dopo la sconfi tta di povertà e fame - nell'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile.

Vogliamo star bene a tutto tondo A più di un anno dallo scoppio della pandemia gli italiani hanno riscoperto il valore dello star bene a tutto tondo: in una scala da uno a dieci, proprio la salute delle persone è oggi la principale preoc- cupazione degli intervistati, seguita dalla qualità della vita. La salute è la priorità (assoluta, o tra le priorità) del 96,2% degli interpellati e, negli ultimi cinque anni, l’attenzione a questo tema è cresciuta per oltre il 63% delle persone, è rimasta uguale per il 34,8% e solo per il 2% è invece diminuita.

L’idea di salute più largamente condivisa coin- cide con lo stare bene fi sicamente e godere di un generale benessere, di una buona qualità della vita e di uno stile di vita sano. Ci si prende cura di sé, ma soprattutto dei nostri cari, visto che il 62% del campione dichiara di occuparsi allo stesso modo di se stesso e di altri, e oltre un quar- to delle persone segue la salute di chi ama anche più della propria: fi gli, compagni, genitori, parenti.

Tuttavia, riguardo alla qualità della vita, negli ultimi cinque anni il peggioramento più sentito dagli intervistati è quello della situazione econo- mica, seguito appunto dalla salute. E sono proprio i timori per il tenore di vita a intrecciarsi a quelli per

il benessere fi sico.

La salute viene percepita come un bene di lusso, meno accessibile alle fasce più povere della popolazione, dal 56% di coloro che hanno risposto al sondaggio. Perché chi ha soldi, aff er- mano, si cura e può scegliere le cure migliori. C’è però, oltre agli incerti sul tema, anche un 26% di italiani che pensa che la salute sia un bene ac- cessibile a tutti e riconosce che nel nostro paese esistono ottime strutture sanitarie pubbliche di cui avvalersi.

«Ma si tratta di un giudizio molto disomogeneo dal punto di vista territoriale

precisa il direttore di ricerca Marco Simoncini, di Metrica, che ha condotto l'indagine

la percentuale di chi ha fi ducia nel Servizio Sanitario Nazionale va da un

Le principali preoccupazioni

Indici medi del grado di preoccupazione (scala 1/10)

Di chi si occupa maggiormente?

continua Da pagina 4

8,47

%

Salute delle persone Qualità della vita delle persone

8,20

%

Situazione economica

8,12

%

Servizi sanitari

7,92

%

Inquinamento

7,85

%

Salubrità alimenti

7,79

%

Ordine pubblico

7,48

%

Trasporti, traffi co

7

%

Immigrazione

6,92

%

Confl itti internazionali

6,67

%

In premio 10 e-bike e 20 city byke

Elettriche o "classiche", le due ruote sono un mezzo ideale per gli spostamenti in città e per fare movimento in modo divertente e salutare. Il concorso "A tutta salute" di Consumatori mette in palio 10 splendide e-bike 26” Nilox Modello J5, che raggiugono grazie al motore elettrico una velocità fi no a 25 chilometri all'ora, e 20 city bike con telaio Olanda 26” Atala modello Trip di colore nero.

12,3 %

propria salute

62 %

entrambe 25,7 %

salute dei

propri cari

(7)

primo piano il sondaggio

28% del Nord-Est fino a un 5% del Sud. Le diffe- renti aree del paese hanno una percezione molto diversa della risposta sanitaria pubblica».

Buoni propositi per tutelarci

Mantenere il nostro benessere psicofisico è un obiettivo quotidiano che richiede attenzione e impegno, e oltre la metà degli intervistati affer- ma di mettere normalmente in atto comporta- menti a tutela della propria salute.

In particolare, evitare contatti fisici con persone non conviventi e curare l’igiene personale sono le misure adottate più spesso, seguite dall’attenzione all’alimentazione, dal ten- tativo di mantenere la propria serenità interiore e, da ultimo, il fare attività fisica. Buone abitudini che, per oltre il 67% del campione, venivano mes- se in atto già prima dell’emergenza pandemica, ma che per quasi un intervistato su quattro sono entrate nella quotidianità proprio a causa della crisi sanitaria.

Quasi tutti, intanto, ci siamo resi conto che i no- stri comportamenti virtuosi non riguardano solo noi stessi e i nostri cari: abbiamo responsabi- lità più ampie e la nostra salute è connessa a quella del pianeta. Dunque (come emerge dalle tabelle qui sotto), bisogna innestare una marcia in più e ridurre il nostro impatto, preservare l’am- biente, facendoci carico in prima persona di nuovi

Salute, cibo e movimento

Mentre per l’Organizzazione Mondiale della Sanità alimentazione e movimento sono il binomio inscindibile per preservare la nostra salute, non tutti riescono a fare attenzione a entrambi gli aspetti. Quasi il 20% degli interpellati dichiara di non fare attività fisica, e oltre il 20% ne fa meno di prima. Invece, cresce la quota di coloro che fanno sempre più attenzione a cosa mettono in tavola.

Attenzione all'attività fisica

56,6 %

allo stesso modo

38,2 %

più attenzione

2,4 %

meno attenzione

2,8 %

non guardo

Attenzione all'alimentazione

Non sono solo i comportamenti individuali a influenzare il nostro benes- sere: anche l’ambiente costituisce un fattore importante per la salute delle persone. Di un collegamento, anche stretto, tra la nostra salute e quella del pianeta sono convinti oltre il 90% degli intervistati. Sul banco degli imputati ci sono innanzitutto inquinamento e rifiuti, seguiti da consumismo eccessivo, smog, plastica e stili di vita non sostenibili.

Dunque, per tutelare la salute di tutti, anche i consumatori possono fare la propria parte attraverso un consumo attento, responsabile, informato. Adottare comportamenti ispirati all’economia circolare – e dunque a non sprecare, riutilizzare e riciclare – e prediligere aziende sostenibili sono i due comportamenti virtuosi più importanti che, secondo la ricerca, ciascuno di noi può assumere.

Consumatori giugno 2021

7

Comportamenti virtuosi che possiamo mettere in atto

Acquisto prodotti bio

Prediligendo prodotti con filiera controllata Prestando attenzione ai pack dei prodotti

Prediligendo aziende sostenibili

42,4

%

38.6

%

Comportamenti ispirati all'economia circolare

44,4

%

23,4

%

23

%

Come incidono gli stili di vita sull'ambiente

20,3

%

19,5

%

8,9

%

5,3

%

6,9

%

Plastica

Smog

10

%

Consumismo eccessivo

Inquinamento Rifiuti Stile di vita non sostenibile

43 %

allo stesso modo

20,8 %

di meno

18,6 %

non ne faccio

17,3 %

di più

continua a pagina 9

Il nostro benessere è collegato a quello dell'ambiente

25,7 %

salute dei

propri cari

(8)

primo piano il sondaggio

Circa due terzi del campione intervistato da Consuma- tori nutre fiducia nei vaccini e li giudica la soluzione re- ale alla pandemia, tanto che la quota di chi si vaccinerà contro il Covid (o lo ha già fatto) sfiora il 75%. I meno convinti sono i più giovani (chi ha meno di 30 anni), gli abitanti del Sud Italia e i meno istruiti.

Il ritorno a una certa normalità è uno scenario che con- vince circa la metà degli intervistati. Quasi tutti però ritengono che occorrerà adottare precauzioni e molte attenzioni, e oltre il 17% pensa che non si tornerà alla serenità di prima.

Il vaccino sarà la soluzione alla pandemia

63,7 % 36,3 %

No

Il ritorno alla normalità:

serenità e precauzioni

27,1 %

Con molte attenzioni

43,4 %

Con precauzioni

17,4 %

Non più come prima

12,1 %

Con serenità

Le informazioni sulla salute e i comportamenti da tenere passano soprattutto attraverso alcune fonti: in testa la tv, con circa il 40% delle preferenze, ma quasi a

"pari merito" con i medici di base.

Seguono il web e i social media.

I medici di base e gli ospedali sono inoltre le figure ritenute più impor- tanti per la salute delle persone.

Un orientamento che si conferma anche riguardo ai luoghi dove ci sentiamo più al sicuro dal punto di vista sanitario, cioè farmacie e pa- rafarmacie, seguite dagli ospedali.

Principali informazioni attese sul tema salute

%

(citazioni spontanee) Prevenzione,

screening 14,8

Vaccini 9,8

Verità, dati reali 8,3 Situazione pandemia 6,2

Trasparenza 5,4

Chiarezza

informazioni 5,4

Figure ritenute più importanti

%

Medici di base 73,9

Ospedali 64,1

Scienziati 29

Farmacie e

parafarmacie 7,8

Palestre 3,5

Telemedicina 3

Ha fiducia nei vaccini

66,5 %

19,5 %

Non saprei

14 %

No

Il ruolo di Coop

e delle parafarmacie

La grande distribuzione organizzata, risponde quasi un intervistato su due, è stato ed è un attore essenziale nello scenario della pandemia per quanto fatto fino ad ora. Quasi il 26%, inoltre, riconosce in Coop l’insegna più impegnata per la tutela della salute dei consumato- ri durante l’emergenza sanitaria.

Circa il 60% del panel sarebbe disponibile a vaccinarsi negli spazi idonei (come le parafarmacie) di supermer- cati e ipermercati, guardati con fiducia anche come possibile luogo in cui eseguire test anti-Covid.

Disponibilità a vaccinarsi nelle parafarmacie della grande distribuzione

60,1

%

22,3

%

17,7

%

Sì No Non so

Disponibilità a fare test anti-Covid

nelle parafarmacie della grande distribuzione

59,2

%

17,6

%

23,2

%

Sì No Non so

L e figure di fiducia

nell'informazione sanitaria

Vaccini e ritorno alla normalità

Le mascherine più usate

Le mascherine rientrano tra le nuove abitudini igieniche quotidiane. Ben il 28% degli intervistati utilizza solo le Ffp2, più protettive, circa il 26% le chirurgiche, mentre oltre il 38% si affida a quelle che trova, comprese le mascherine di comunità che sono scelte da quasi l'8% dei consumatori. Oltre il 42% compra mascherine a marchio della grande distribuzione, come quelle Coop.

Circa il 67% degli intervistati,

fra l'altro, ha fiducia in chi vende

dispositivi sanitari, ma cerca anche

di capire quali garanzie offre.

(9)

primo piano il sondaggio

Le campagne Coop

Prodotti sani con meno antibiotici e pesticidi

stili di vita e di scelte di consumo responsabili.

Anche preferendo aziende che assicurano una attenzione autentica alla sostenibilità.

il medico di base È fondamentale

L’indagine fa anche il punto sull’atteggiamento verso i vaccini: la fi ducia in questi farmaci è piuttosto alta (si veda il grafi co nella pagina accanto), ma la maggior parte di noi è consape- vole che anche il ritorno alla normalità richiederà ancora precauzioni e tutele.

Quanto all'informazione, gli italiani sono ab- bastanza frastornati. «C’è molta attenzione per il tema della salute: – sottolinea Marco Simon- cini – gli intervistati vorrebbero più chiarezza, trasparenza e univocità. Riceviamo una grande mole di informazioni, da fonti diverse e contra- stanti: diventa diffi cile orientarsi e capire». Il medico di base è largamente la fi gura di riferimento per la nostra salute e anche quella che riteniamo più affi dabile tra le fonti informa- tive in proposito, seguita da fonti scientifi che e farmacisti, e poi da governo, istituzioni locali, passaparola tra amici e parenti. «Un ulteriore segnale – aggiunge Simoncini – della crescente domanda dei cittadini verso i servizi sanitari più vicini, sul territorio».

Fra l'altro, anche se non sono molti coloro che ricordano campagne a tutela della salute, fra questi è Coop l’insegna che, secondo il campione, si è spesa di più in questo senso.

E anche la grande distribuzione, è il parere della metà del campione, ha avuto un ruolo essenziale in questo anno. Tanto che l'opzione di vaccinarsi nelle parafarmacie di super e ipermercati sarebbe apprezzata dalla maggioranza degli italiani.

continua Da pagina 7

Consumatori giugno 2021

9

Come la nostra salute è connessa al clima

L e connessioni tra cambiamenti climatici e salute sono numerosissime. Tra gli impatti diretti più pericolosi ci sono le ondate di caldo. Quando la tempe- ratura dell’aria supera quella del corpo umano, cioè circa 37 gradi, il nostro organismo deve assolutamente potersi raff reddare. Lo fa sudando, ma se l’umidi- tà dell’aria è troppo alta – il caldo afoso – l’evaporazione del sudore è ostacolata e può subentrare un forte disagio fi sico seguito da disidratazione e colpo di calore mortale.

Nell’estate 2003 in Europa occidentale, allorché si raggiunsero per la prima volta nella storia meteorologica plurisecolare picchi di 40 gradi a Parigi come a Milano, si contarono ben 70 mila vittime, specie tra la popolazione più anziana.

Oggi abbiamo specifi che allerte di protezione civile per “mettere al fresco” la popolazione più fragile, ma in futuro la frequenza e l’intensità di queste ondate di calore africano sono destinate a crescere, soprattutto nelle città dove il ce- mento esalta le temperature.

Altra minaccia diretta degli estremi climatici risiede nell’aumento delle tem- peste, tornado, alluvioni, uragani, frane e allagamenti: nel giro di poche ore pos- siamo veder distruggere la nostra casa e la nostra vita può essere messa a rischio da traumi e annegamenti. La prevenzione in questo caso consiste nel proteggere o evacuare le zone più a rischio, ma ricordiamo che dopo ogni catastrofe natu- rale l’acqua può essere inquinata e aumenta la possibilità di epidemie. La siccità può ridurre la produzione agricola e generare soff erenza alimentare soprattutto nei paesi poveri, provocando carestie, malnutrizione e malattie. Siccità, caldo e forte vento si combinano per favorire un altro rischio, quello degli incendi bo- schivi: i recenti casi della California e dell’Australia hanno mostrato interi paesi rasi al suolo dal fuoco con decine di vittime.

L’aumento della temperatura nei prossimi decenni causerà un forte incremento del livello dei mari a causa della dilatazione termica delle acque e della fusione dei grandi ghiacciai polari. Attualmente gli oceani stanno già salendo di 3,5 mm all’anno e a fi ne secolo si attende tra mezzo metro e più di un metro di aumento a seconda degli scenari di riduzione o meno delle emissioni. In entrambi i casi molte città e pianure costiere – come Venezia e il delta del Po – diventeranno inabitabili e cau- seranno migrazioni imponenti, con tutto il loro carico di crisi sanitarie.

L’aumento di temperatura causerà l’espansione degli areali adatti agli insetti vettori di malattie virali e batteriche, così che queste si diff onderanno anche in zone dove ora sono rare o sconosciute. Un esempio concreto è la zanzara tigre importata in Italia dal Vietnam con i commerci navali e vettore di quattro virus:

febbre del Nilo occidentale, febbre dengue, virus zika e chikungunya. Le estati sempre più calde ne hanno favorito la diff usione in tutto il paese, dove nel 2007 si è registrato il primo focolaio autoctono di chikungunya tra Cesena e Forlì, un problema che interferisce anche con la donazione di sangue che viene sospesa quando le zanzare diff ondono queste malattie. Conoscere per prevenire!

L e fi gure di fi ducia

nell'informazione sanitaria

Utilizzare, per i prodotti a proprio marchio, alleva- menti che riducono l'utilizzo di antibiotici e metodi di coltivazione che limitano sempre più l'uso di pesticidi.

Sono due delle campagne chiave di Coop per assicurare alimenti sempre più sani e sicuri ai consumatori e per difendere la salute di tutti, anche grazie a una maggiore tutela dell'ambiente. Molti tra gli intervistati del son- daggio sulla salute della nostra rivista hanno dichiara- to, appunto, di ricordare queste iniziative.

A partire dai soci Coop: circa il 70% conosce l'impegno delle cooperative di consumatori per ridurre i pesticidi in agricoltura e gli antibiotici negli allevamenti.

Terra, uomini e clima

Luca Mercalli

presiDente societÀ meteorologica italiana

(10)

vita di cooperativa articolo

vita di cooperativa articolo

(11)

Q uante volte abbiamo sentito parlare di diete miracolose, op- pure osservato azioni di marketing che promettono dimagri- menti facili? Molte di queste proposte vengono poi giudicate ingannevoli, come si osserva dalle numerose procedure del Garante della concorrenza riguardanti il mondo della “diet-industry”.

L’aspetto più delicato del proporre false speranze è il mancato ri- spetto per la fatica e la soff erenza di molte persone che lottano con il proprio peso. Alcuni hanno solo qualche problema estetico, comunque sia non stanno bene con il proprio corpo e questo merita rispetto, al- tre hanno una vera e propria malattia: l’obesità. L’obesità è associa- ta a maggiori rischi per la salute e frequentemente è causa o fonte di soff erenza emotiva. Speculare su persone con una malattia è ancor più discutibile: l’obesità non è una scelta per i milioni di italiani che ne sono aff etti, mentre faticare a gestire il proprio peso è la norma, e non l’eccezione per l’essere umano, e in particolare per chi ha la tendenza al sovrappeso, che è poi la madre dell’obesità.

Chi fatica a perdere peso, chi in seguito a un evento stressante au- menta di peso, chi fatica tanto a perdere peso ma appena si distrae lo rimette subito non ha particolari problemi… è semplicemente un essere umano. I geni dell’homo sapiens sono il risultato di decine di migliaia di anni di evoluzione, molti dei quali passati da cacciatore raccoglitore;

tali geni hanno dovuto aiutare l’uomo a sopravvivere in condizioni di

carenza di cibo, senza neppure conoscere tecniche di conservazione per i rari momenti di abbondanza. Dunque, quando c’era cibo, era preferi- bile mangiarlo, e anche alla svelta altrimenti sarebbe deperito. I nostri stessi geni ci spingono a consumare qualcosa in più, e anche veloce- mente, senza che si debbano fare test del Dna per spiegare fenomeni, quali sovrappeso e obesità, che hanno una diff usione epidemica nel mondo.

Guardando i dati di studi scientifi ci signifi cativi come l’Action-IO, che ha coinvolto 14.500 pazienti e 2.800 operatori sanitari in 11 paesi diff e- renti, vediamo che il 70% circa dei pazienti che inizia una dieta riacqui- sta il proprio peso dopo sei mesi. Questo dato è solo apparentemente scoraggiante: dobbiamo sapere che le diffi coltà sono la norma, e non l’eccezione nella terapia dell’obesità, e imparare a viverle come parte del percorso, e non come una sconfi tta personale può essere di aiuto.

Esattamente come in uno sport, è necessario saper vivere le sconfi tte e i momenti di diffi coltà per poter essere vincenti.

Emblematica è la storia di Jurgen Klopp, calciatore e allenatore che nella vita ha perso una infi nità di partite, di possibilità di salto di cate- goria, di fi nali salvo poi… essere arrivato a vincere la coppa dei cam- pioni! Lui non ha mai smesso di crederci, e il suo approccio è fonte di ispirazione per chi si trova a combattere con l’obesità: dalle sconfi tte si può imparare, perché si vuole poi provare a vincere.

Obesità:

mai arrendersi

DONAZIONI IN CALO, MA 1.800 PERSONE AL GIORNO ASPETTANO LA TRASFUSIONE

L'Avis invita a donare sangue: è sicuro

L'

eff etto Covid è lampante:

2.409.822 unità di sangue raccolte lo scorso anno, cioè oltre 138mila in meno del 2019, con un calo medio mensile del 6,1%. Lo dicono i dati forniti dal Centro naziona- le sangue, la massima autorità del ministero della Salute in materia. Sul lungo periodo soltanto la provincia autonoma di Bolzano è riuscita a mantenere il trend stabile, per il resto l'emergenza sanitaria ha lasciato il segno anche sulla donazione di sangue, né ci si poveva aspettare che non vi fosse un decremento, nonostante una ripresa nei primi mesi del 2021.

Ma alla luce di questi dati è ancora più importante ricordare che il bisogno di sangue non si è fermato a causa

del Covid: ogni giorno 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter so- pravvivere. Nonostante il coronavirus, l’appello è dunque quello di recarsi a donare sangue ed emocomponenti, un gesto importante anche e soprattutto in questo momento.

Con lo slogan #EscoSoloPerDona- re, l'Avis sottolinea che anche nelle zone rosse e arancioni si è autorizzati a uscire di casa o dal proprio comune per andare a donare. È possibile farlo solo se si è in buona salute, come del resto avveniva prima, con la postilla che le persone risultate positive al tampone o che abbiano avuto un con- tatto stretto con un soggetto positivo sono tenute a osservare un periodo di sospensione dalla donazione (14 giorni dall’ultima esposizione, in assenza di

tampone, oppure 10 giorni dall’ultima esposizione in caso di esito negativo al tampone eff ettuato il decimo giorno);

un periodo di sospensione va osservato anche da chi si è sottoposto al vaccino anti-Covid.

Con questi accorgimenti, il sangue viene donato in assoluta tranquillità e sicurezza. Non ci sono evidenze

scientifi che – sottolinea l'Avis – che dimostrino la trasmissione del corona- virus attraverso le trasfusioni.

Nutrizione e salute

Michele Sculati

meDico, specialista in scienZa Dell'alimentaZione, Dottore Di ricerca in sanitÀ pubblica

Consumatori giugno 2021

11

(12)

NEXT GENERATION EU

Arrivano i nostri?

— Paola Minoliti

primo piano economia

Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF) 2021-2026 191,5 miliardi

Programma React-Eu 2021-2022 13 miliardi

Totale fondi Next Generation Eu 204,5 miliardi

Piano nazionale per gli investimenti (Fondo complementare) 30,6 miliardi Totale Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr) 235,1 miliardi Fonte: Governo italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri

Gli stanziamenti per la crescita 2021- 2026

Le riforme

● Pubblica amministrazione e giustizia

● Semplificazione e concorrenza

● Altre riforme di accompagnamento

Gli obiettivi orizzontali

Colmare:

● le disparità regionali tra il Mezzogiorno e il Centro Nord

● le diseguaglianze di genere

● i divari generazionali

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato dal governo alla Ue vale

oltre 200 miliardi di euro: investimenti

e riforme senza precedenti, per trasformare e far ripartire l'economia, restituendo

all'Italia il gusto del futuro

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Consumatori giugno 2021

13

P

robabilmente è la parola dell’anno:

resilienza, cioè “la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi”. Una virtù che il nostro paese e tutti noi dovremo sviluppare nei prossimi anni, per imboccare la strada di una vera ripresa, dopo l’urto economico e sociale della pandemia.

Per sostenere il paese in questa direzione sono in arrivo i fondi, le riforme e i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), trasmes- so a fine aprile dal premier Mario Draghi alla Com- missione europea. Il documento descrive e motiva come utilizzeremo da qui al 2026 gli aiuti, senza precedenti, in arrivo dalla UE. Il “libretto di istruzioni” per ridare gas a un paese che, si spera, potrà affrontare problemi e ritardi che si trascina dietro da anni e ritrovare il gusto del futuro, come auspicato dallo stesso Draghi.

Un paese fragile e lento

La crisi pandemica, ricorda il primo ministro nella premessa al Piano, si è abbattuta su un paese già fragile dal punto di vista sociale, econo- mico, ambientale: l’Italia è stata colpita prima e più duramente dalla crisi sanitaria, e a marzo

"è stata il primo Paese dell’UE a dover imporre un lockdown generalizzato. Ad oggi risultano regi-

strati quasi 120.000 decessi dovuti al Covid-19, che rendono l’Italia il paese che ha subito la maggior perdita di vite nell’UE”.

Di pari passo nel 2020 il prodotto interno lor- do – la ricchezza prodotta dal paese - si è ridotto dell’8,9%, a fronte di un calo nell’Unione Europea del 6,2. Una recessione che arriva a coronare, in negativo, almeno dieci anni di crescita lumaca rispetto ad altri paesi Ue. Il risultato di questa economia in perenne affanno è che, tra il 2005 e il 2020, il numero di persone sotto la soglia di po- vertà assoluta in Italia è passato dal 3,3% al 9,4%

della popolazione

L’economia è nel guado, evidenzia il Piano, anche per la scarsa efficienza e produttività del paese, dovute fra l’altro alla mancanza di infra- strutture, di investimenti pubblici e alla scarsa familiarità con le tecnologie e le opportunità della rivoluzione digitale. Un handicap sia delle piccole e medie imprese, sia della pubblica amministra- zione. A rallentare l’intera macchina del Belpaese sono poi le riforme strutturali mai affrontate, come i ritardi eccessivi nella giustizia civile e la burocrazia.

Il nostro paese, spiega il Pnrr, è anche partico- larmente vulnerabile ai cambiamenti climati- ci e alle loro conseguenze: aumento delle ondate di calore e delle siccità, incremento del livello del

primo piano economia

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I fondi per le sei missioni del Piano

49,86 MLD

21,2 %

1

Digitalizzazione, innovazione, competitività,

cultura

33,81 MLD 14,3 %

4

Istruzione e ricerca

29,83 MLD

12,6 %

5

Inclusione e coesione

20,23 MLD

8,6 %

6

Salute

31,46 MLD

13,3 %

Infrastrutture per la mobilità sostenibile

3 69,94 MLD

29,7 %

Rivoluzione verde e transizione

ecologica

2

Fonte: Governo italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri Il testo integrale del PNRR si può scaricare online all’indirizzo

https://www.governo.

it/sites/governo.it/

files/PNRR.pdf

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mare e precipitazioni sempre più intense. Con il dissesto del territorio, il moltiplicarsi di frane e alluvioni che purtroppo conosciamo bene.

Verso un nuovo boom economico?

Eppure abbiamo le risorse morali ed ora anche fi nanziarie per uscirne, è la tesi del Piano, come abbiamo saputo fare negli anni del miracolo economico dopo la seconda guerra mondiale.

Quello fu un boom irripetibile, ma con il Next Generation EU (NGEU), l’Unione Europea sta mettendo a disposizione dell’Italia (la prima benefi ciaria in Europa) fondi per oltre 200 miliardi di euro, dei quali 68,9 di sovvenzioni a

fondo perduto. A questi si sommano altri stan- ziamenti pubblici varati direttamente dal nostro paese.

I fondi europei sono fi nanziati con l'emissione di debito pubblico europeo comune, e per impiegarli il Piano italiano si articola in sei Missioni e 16 Componenti, declinate in obiettivi e voci di spe- sa (si veda il prospetto nella pagina precedente).

È costruito su sei grandi aree indicate dall’Eu- ropa: investimenti e riforme dovranno incentiva- re la transizione verde e la trasformazione digitale (che infatti insieme cubano la metà di quanto destinato dal nostro Piano), la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la coesio-

IL PUNTO DI VISTA

Stefanini (ASviS): «Fondamentale il dialogo con la società civile»

R

iunisce oltre 300 tra le più impor- tanti istituzioni e organizzazioni del mondo economico e sociale impegnate a realizzare e promuovere gli Obiettivi di sostenibilità fi ssati dall’Onu. Nata cinque anni fa, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) organizza ogni anno il Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande iniziativa italiana di diff usione della cultura della sostenibilità e dell’Agenda 2030. La quinta edizione si svolgerà in tutta Italia e online dal 28 settembre al 14 ottobre, e punta a una forte partecipazione dal basso: le candidature per proporre eventi e iniziative sono già aperte sul sito www.festival- svilupposostenibile.it.

Da poche settimane l’ASviS ha una nuova guida:

dopo cinque anni come presidente, Pierluigi Stefa- nini è stato designato anche portavoce, sosti- tuendo Enrico Giovannini, divenuto ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Stefanini, che insieme a Giovannini è stato tra i fondatori dell’ASviS, è anche presidente del Gruppo Unipol e della Fondazione Unipolis, oltre che uno degli espo- nenti più noti del mondo cooperativo e di Coop.

Il Pnrr dà il via a politiche di spesa pubblica dirompenti. Siamo di fronte a un’occasione storica per le riconversione, in chiave ver- de e sostenibile, del nostro paese?

Senza dubbio il piano Next Generation Eu rap- presenta un cambio di paradigma per l’Unione europea, che per la prima volta ha di fatto creato

un debito comune per fi nanziare la ripresa da una delle più gravi crisi che ha vissuto. Lo stanziamento di 750 miliardi può essere un’occasione storica non solo per la ripresa delle nostre economie e delle nostre società, ma uno strumento per garantire che essa avvenga in modo sostenibile e resiliente.

In eff etti le linee guida individuate dalla Ue invitano tutti i paesi ad eff ettuare simultaneamente una transizione ecologica giusta, la trasformazione digitale, lo sviluppo del pilastro sociale in chiave di inclusione e coesione, con particolare attenzione ai giovani ed alla parità di genere, l’implementazione della strategia sulla biodiversità, con target da raggiungere entro il 2030.

A fi ne maggio ASviS ha elaborato una serie di osservazioni dettagliate al Piano. Che tipo di interlocuzione volete avere con il Governo e nella sua realizzazione?

L’ASviS aveva già presentato al Governo un’analisi dettagliata il 9 marzo (erano presenti i ministri Colao, Cingolani e Bonetti), esaminando il Piano che era in fase di elaborazione. Sulla base di quella abbiamo compiuto un’operazione unica nel nostro paese, riclassifi cando tutti gli interventi del Pnrr alla luce degli obiettivi dell’Agenda 2030. Con il Governo e con il Parlamento abbiamo avuto un dialogo costante, maturato in diverse audizioni alle camere e nei ministeri. Sarà importante continuare il dialogo con la società civile sulla realizzazione del Piano: questa è una delle condizioni presenti nelle linee guida del Next Generation EU. La nostra sot-

Dedicati a transizione verde e digitale i maggiori

investimenti PIERLUIGI

STEFANINI

PRESIDENTE ALLEANZA ITALIANA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

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primo piano economia

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Consumatori giugno 2021

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ne sociale e territoriale, la salute e resilienza

economica, sociale e istituzionale, le politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani.

Circa il 40% delle risorse è destinato al Sud:

infatti l'obiettivo trasversale a tutte le missioni è ridurre le disparità regionali tra il Mezzogiorno e il Centro Nord, quelle di genere e tra generazioni.

Entro questo mese il Piano dovrebbe essere approvato da Bruxelles, pronta a erogare forse già a luglio una prima tranche di fondi stimata in circa 25 miliardi. Gli ulteriori pagamenti ar- riveranno man mano, se centreremo l'attuazione degli impegni presi con la Ue nei tempi previsti.

Il 2026, è lo scenario ipotizzato dal Pnrr, il pro-

dotto interno lordo italiano potrà così arrivare a crescere del 3,6% e l'occupazione risalire del 3,2%.

i progetti da realizzare

Come vogliamo impiegare tutte queste risorse?

Nella "lista della spesa" per il paese del prossimo decennio ci sono decine di grandi opere e centi- naia di interventi disseminati su tutto il territorio, con un'enorme impatto sulla vita delle persone e la modernizzazione dell'Italia.

Innanzitutto ferrovie, per migliorare le linee regio- nali e portare l'Alta velocità in tutte le principali tratte dello Stivale, ma anche cantieri per strade, caserme, opere idriche, infrastrutture portua- tolineatura critica e lo stimolo costante al Governo

e al Parlamento evidenziano il fatto che il paese si deve dotare di una strategia nazionale come indi- cato dall’Agenda 2030, e questa scelta chiave deve rendere coerente il Pnrr con una visione sistemica, integrata, capace di rispondere con efficacia al bisogno di trasformazione degli assetti economici, sociali e ambientali del nostro paese. Il prossimo approfondimento a cura dell’ASviS sarà nel nostro Rapporto annuale, che verrà presentato in apertu- ra del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021.

Mancano meno di 10 anni alle scadenze dell’Agenda 2030 Onu. Il Pnrr è in linea con gli obiettivi Onu e quali punti dovranno essere seguiti con più attenzione?

Il Pnrr include importanti misure su alcuni aspetti chiave della transizione verso la sostenibilità. In particolare, il 37% delle risorse è destinato alla transizione ecologica, e il 100% dovrà essere rendicontato come non nocivo all’ambiente. Un investimento di tale mole ovviamente avrà ricadute importanti sugli aspetti sociali, come occupazione, livelli di reddito, accesso ai servizi. Mancano però, e questo dipende anche dall’impostazione a livello europeo del Next Generation, misure importanti su temi come la cooperazione allo sviluppo, questio- ne chiave per sconfiggere la pandemia in tutto il mondo, e la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi naturali.

In che modo, a suo avviso, la pandemia ha modificato le urgenze e i bisogni del paese?

La pandemia ha messo in evidenza le fragilità di ampi settori della società italiana, in gran parte pre-esistenti. Pensiamo che nel 2020 le famiglie in povertà sono state oltre 2 milioni, il che significa un milione di persone in più rispetto all’anno prece- dente. In totale, parliamo di circa 5,6 milioni, cioè quasi il 10% della popolazione italiana. Si tratta di famiglie povere e a rischio di povertà o esclusione sociale, scarso accesso ai servizi, in primis quelli

sanitari ma anche scolastici, con forti disparità a livello territoriale. Tuttavia, la pandemia ha anche rinsaldato la convinzione che non si possa conti- nuare con il vecchio modello di sviluppo, ma che bisogna adottare profondi cambiamenti per garan- tire che il nostro paese non sia più esposto a shock come quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo.

Presidente, la sua storia è intrecciata a quella della cooperazione e di Coop. Quale ruolo può avere il sistema cooperativo nel rilancio economico e civile del nostro paese dopo la pandemia?

Il sistema cooperativo è uno dei punti di forza del paese e la sua vocazione solidaristica risponde appieno al motto dell’Agenda 2030: “Non lasciare nessuno indietro”. Il sistema cooperativo potrà giocare, insieme a tutto il settore privato e alla società civile, un ruolo cruciale, trasformando le promesse in azioni concrete per lo sviluppo sostenibile ,che siano in grado di realizzare risultati sempre più avanzati, in linea con quanto già fatto da anni a questa parte. In particolare sappiamo che questo processo trasformativo chiama in causa l’attuale assetto dei consumi, il bisogno di uno sviluppo dell’economia circolare, un forte incremen- to delle energie rinnovabili, l’implementazione di sistemi digitali al servizio dei bisogni sociali e culturali dei cittadini. La cooperazione dei consu- matori può essere un importante soggetto promo- tore di nuovi modelli di consumo, di comportamenti sani e sostenibili quale leva fondamentale per costruire un futuro sostenibile, giusto e solidale.

Tra i progetti l'alta velocità ferroviaria

per le principali direttrici del paese

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primo piano economia

li e metropolitane. O ancora, il potenziamento dell'economia circolare grazie alla valorizzazione del ciclo dei rifi uti, la copertura della penisola con reti digitali a banda ultra-larga, la rigenerazione delle periferie urbane e dei borghi, un vasto piano di aggiornamento, anche digitale, per il mondo del lavoro pubblico e privato.

La sfida delle riforme

Ma la macchina dell'amministrazione e del merca- to italiani hanno bisogno di oliare a fondo i propri meccanismi di funzionamento per poter tagliare i traguardi fi ssati dal Piano di aiuti. Per questo il Pnrr ha promesso all'Europa anche importanti riforme di contesto. Quelle della pubblica ammi- nistrazione locale e centrale, puntando a sem- plifi cazione e digitalizzazione delle procedure e dei servizi; della giustizia, per snellire processi civili e penali ed il contenzioso tributario; la semplifi ca- zione della legislazione, per tagliare quelle norme che opprimono inutilmente la vita quotidiana dei cittadini, le imprese e la pubblica amministrazio- ne; la promozione della concorrenza, anche per arginare frodi e corruzione e contribuire a una maggiore giustizia sociale.

A realizzare i singoli interventi del Piano saran- no proprio lo Stato, le Regioni, i Comuni e gli altri enti locali, il coordinamento centrale sarà in capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze con il supporto di altri organismi ad hoc.

I timori per lobbY e burocrazia

Naturalmente dubbi, proposte e critiche su conte- nuti e strumenti del Piano abbondano. Ad esem- pio, sarebbero ancora troppo deboli le politiche per la transizione ambientale e per il Sud, gli investi- menti in sanità e su altri temi ritenuti trascurati, come la ricerca e il welfare. Ma è soprattutto sulla eff ettiva e corretta esecuzione dello "sparti- to" inviato alla Ue che si appuntano la discussione pubblica e le preoccupazioni degli italiani.

A raccoglierle è stato il Censis, con lo studio dell’Osservatorio Accredia: "Il timore avvertito maggiormente, condiviso dall’80,4% degli italiani, è che vincano le pressioni delle lobby, gli interessi particolari, con un orientamento delle risorse verso il vantaggio di pochi, non a favore dell’intero paese", sintetizza l'istituto. Altro nemico giurato del Recovery potrà essere, è ancora il timore raccolto dal Censis, la burocrazia.

Per tre quarti degli italiani un eccesso di potere degli apparati burocratici nella gestione di un simile fi ume di denaro, insieme alla pressione a spendere in fretta, potrebbe comportare una riduzione dei controlli. Facendo spazio non solo all'ineffi cienza, ma all’illegalità.

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Le parole per dirlo

Simona Vinci

scrittrice

Lettera sulla paura

Q ualche tempo fa ho postato su Facebook una domanda molto semplice, nella forma, eppure densa e carica per ciascuno di un diff erente portato esistenzia- le: un garbuglio di dati e circostanze individuali, personali, familiari, ma anche sociali e collettivi. “Perché avete così tanta paura di morire?”. Le risposte sono state moltissime: di questo tema cui ontologicamente non si sfugge, tutti avremmo bisogno e voglia di parlare, ma spesso non ci riusciamo. Per pudore forse o perché morire è con- siderato, ancora e sempre, lo scandalo più grande. Viviamo rimuovendo questa banale e ineluttabile condizione che è l’essere mortali.

La mia domanda era, come molti hanno colto, legata alla condizione che stiamo vi- vendo per via della pandemia globale di Covid 19. Frastornati dal terrore, chiusi in casa o costretti sul lavoro, ma agitati dal timore del contagio, incerti di fronte a notizie contrastanti e mutevoli, molti si sono opacizzati in un’attesa fatta di spaventi e rinunce ben oltre le regole delle chiusure, dei lockdown e del coprifuoco. La vita si è impoverita di sogni, inaridita di speranze. Quando la paura paralizza la vita noi però cominciamo a morire prima che il momento sia giunto. Ricordiamo tutti lo choc collettivo dei camion militari che trasportavano le bare a Bergamo, centinaia di persone sottratte all’ultimo abbraccio e all’ultimo sguardo dei propri cari. Mi è tornato alla mente un saggio di un fi losofo francese, Philippe Aries, “Storia della morte in Occidente”, sul grande rimosso progressivo del XIX secolo: la morte nascosta dietro i paraventi, negli ospedali, negli hospice dove sostano i condannati da malattie allo stadio terminale. I cadaveri possibi- le vettore di contagio - o di verità impossibili da dire - da smaltire, bruciare, far sparire, per salvaguardare i vivi. Ma anche in assenza di pandemia, perché la morte contagia lo spirito, dunque abolire il lutto, raff reddarlo, farlo durare poco.

Nella “Lettera sulla felicità”, il fi losofo greco Epicuro scriveva: “Perciò è sciocco chi sostiene di aver paura della morte, non tanto perché il suo arrivo lo farà soff rire, ma in quanto l’affl igge la sua continua attesa. Ciò che una volta presente non ci turba, stol- tamente atteso ci fa impazzire”. Alla fi ne degli anni Novanta, la cantautrice canadese Alanis Morrissette, nella canzone “Ironic?” racconta la storia di un signore che ha ap- pena compiuto 98 anni, vince la lotteria e muore il giorno dopo, e di Mr Play It Safe che ha paura di volare e non hai mai preso un aereo in vita sua e quando gli tocca proprio, il volo precipita. Che grande beff a, lo scopre anche sir John Falstaff : la vita è una burla e siamo tutti gabbati. C’è una serie tv storica capolavoro inizio anni 2000 che farebbe bene riscoprire: “Six feet under”. Racconta di tre fratelli che si ritrovano a gestire, dopo la morte del padre, l’impresa di famiglia: un’agenzia di pompe funebri. Ogni episodio inizia con un decesso, e la puntata indaga sulla morte nelle sue varie sfaccettature: fi - losofi ca, pratica, religiosa. Anche il libro di Mary Roach, “Stecchiti” (Einaudi, 2005) è in- teressante: qui a essere indagata è la “curiosa” vita post mortem dei cadaveri. Un tema macabro aff rontato con approccio rigoroso, ma divertentissimo.

Forse in tempi come questi esercitarsi all’idea di una possibile dipartita senza ren- dere la vita l’anticamera della morte potrebbe essere utile. Provare ad essere leggeri nonostante la pesantezza dei tempi e ripeterci di tanto in tanto le parole di Epicuro che arrivano da duemila anni prima di noi: “Non esiste nulla di terribile nella vita per chi davvero sappia che nulla c’è da temere nel non vivere più”. Se non c’è nulla di terribile nella vita, viviamola.

photo Angelo Palombini

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primo piano diritti

“CLOSE THE GAP”

Un arcobaleno

per i diritti di tutti

Prosegue la campagna di Coop per la parità e l’inclusione:

nei punti vendita in arrivo la shopper che parla di libertà e di impegno contro le discriminazioni.

Parte dei proventi sarà devoluta alle associazioni LGBT

“L

a Coop sei tu, chiunque tu sia!”

Uno slogan che, associato all’arcobaleno simbolo di pace, di armonia e di inclusività per eccellenza, ci parla di diritti e di libertà. Slogan e simbolo che potremo portare con noi e mostrare a tutti con orgoglio grazie alla nuova shopper di tela realizzata da Coop.

Per affermare la libertà di essere chi voglia- mo e di amare chi vogliamo.

La fase 2 della campagna “Close the Gap - riduciamo le differenze” promossa da Coop sulla parità di genere e l’inclusione, si declina ora attorno ai temi dei diritti LGBT (persone lesbiche, gay, bisessuali e tran- sgender), per puntare alla costruzione di un mondo senza discriminazioni, partendo anche dall’universo delle imprese, della co- operazione e della cultura. Anche su questo tema, Coop intende coinvolgere dipenden- ti, aziende, fornitori e tutti i propri soci e clienti.

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Consumatori giugno 2021

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primo piano diritti

«Portare questi argomenti nel contesto

quotidiano della vita delle persone come fa Coop con questa iniziativa – spiega Vincenzo Branà, uffi cio stampa dell’Arcigay nazionale – è davvero importante. Perché dobbiamo fare tutti insieme una grande battaglia culturale che è mettere in sicurezza un’intera generazione che oggi sta vivendo nella paura. Dobbiamo liberare questo paese dalla paura, perché la paura, che è esito della violenza, può essere persino più pericolosa della violenza stessa.

L’omofobia non è solo il cazzotto, è anche tutto quello che io faccio per evitare di prenderlo. Per essere chiari: il punto non è solo quanti ceff oni volano…

ne volano tanti e tanti sono invisibili e volano anche nei contesti più incredibili come la famiglia. Il punto è soprattutto che quella violenza fa da cassa di riso- nanza e produce paura nelle persone.

Certo, c’è bisogno di una legge che sanzioni l’omofobia, ma oltre a questo

c’è bisogno di altri passaggi culturali».

Come la battaglia per la visibilità degli omosessuali e delle persone transes- suali.

«La visibilità delle persone omosessuali

è bassissima, ancora oggi e anche in contesti privilegiati, come può essere il Parlamento, e anche quella dei e delle transessuali. Vogliamo fare un esempio?

Gli hub vaccinali. In quelli che ho visto io ci sono i cartelli con scritto uomini di qua e donne di là. Se io sono una persona che si rappresenta come donna ma ho un documento che mi dice che sono un uomo, dovrò mettermi in fi la con gli uomini. Ma questo mi indurrà a fare una dichiarazione su me stessa che potrei anche non voler fare. La conse- guenza potrebbe anche essere che non andrò a fare il vaccino. Insomma, nel momento in cui neanche le istituzioni sono in grado di fare dei passi avanti per la visibilità, si legittimano gli omofobi e chi vorrebbe cancellare la diversità».

Branà (Arcigay): «Dobbiamo liberare le persone dalla paura»

Attraverso la vendita delle shopper in tela col disegno dell’arcobaleno e la scritta che parla dell’orgoglio di essere chi vogliamo, Coop potrà sostenere concretamente i diritti LGBT.

Come? Devolvendo almeno 50 centesimi per ogni borsa acquistata, così che le diverse coo- perative di consumatori, sui territori, possano sostenere le iniziative delle associazioni e realtà che si battono contro le discriminazioni, vicino alle comunità locali.

A livello nazionale è coinvolta anche Arcigay, che col progetto Stay App! intende far fronte al contesto omo-transfobico in cui vivono le persone LGBTI. Si rivolge prioritariamente al target dei giovani con meno di 28 anni, per la riduzione del disagio: aiuta i ragazzi a ricono- scere i fenomeni di omo-bi-transfobia, fornen- do un punto di riferimento e un aiuto a chi è potenzialmente a rischio. Ma saranno sostenu- ti anche eventi come il Pride o festival come Gender Bender e altri progetti e iniziative sul territorio.

Over the rainbow

Un’agenda per l’inclusione

La costruzione di un mondo sempre più inclusivo, che delle diversità non ha paura ma coglie la ricchezza, passa anche attraverso l’impresa, la cooperazione e la cultura. E prende vita dall’interesse a comprendere i diversi punti di vista.

Di questi temi si è parlato all’evento online di Academy presenta, “Over the rainbow”, in un’ora densa di condi- visione di idee ed esperienze, coordinata dal giornalista e attivista Vincenzo Branà, che è possibile guardare ancora sul sito Academy, digitando il link diretto all.

coop/academypresenta.

L’evento è stato promosso da Coop Alleanza 3.0 che, come ha sottolineato il presidente Mario Cifi ello, ha voluto prendere posizione a favore di azioni e politiche per la cul- tura dell’inclusione, radicata nel movimento cooperativo.

La partita che sta giocando il nostro paese – secondo Alessandro Zan, relatore della proposta di legge contro le discriminazioni e la violenza per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo – è tra entrare a far parte dei paesi progressisti o scivolare verso quelli più

oscurantisti. E non si tratta solo di una questione sociale, ma economica, perché – dati alla mano – il riconosci- mento dei diritti civili va di pari passo con il benessere economico.

Una visione che trova conferma nell’esperienza di Barilla, raccontata dalla Diversity & Inclusion manager Luisa Ercoli, che ha descritto il per- corso dell’azienda verso la creazione e il consolidamento di un terreno fertile per l’inclusione, contro i pregiudizi – anche quelli inconsa- pevoli – in favore dell’accettazione e valorizzazione delle diversità.

Un percorso voluto dai vertici aziendali come parte integrante del business.

Ma le coscienze non si sbloccherebbero senza il ruolo di apripista delle attività culturali. Come quella ideata e organizzata da Daniele Del Pozzo, il Gender Bender Festival, che da vent’anni a Bologna mette in scena i tanti possibili slittamenti delle identità, perché, ha spiegato Del Pozzo, «le persone esistono quando hanno la possibilità di rappresentarsi». (Lina Sini)

Dall’alto, in senso orario:

Alessandro Zan, Luisa Ercoli, Daniele Del Pozzo e Vincenzo Branà

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Macerata e Fermo

“Terra revivida”, mostra all’aperto

Fino al 26 giugno, “Terra re- vivida” è una mostra all’aper- to per le vie del borgo Santa Croce che racconta la storia, il restauro e le attività dell’eco- museo delle case di terra Villa Ficana. Nato per valorizzare la tradizione costruttiva in terra cruda, un esempio di archi- tettura sostenibile, da diversi anni l’Ecomuseo coinvolge la comunità maceratese. L’e- sposizione è gratuita, le visite sono a cura dei volontari.

Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie) si può telefonare allo 0733/470761 o scrivere una mail

all’indirizzo museovillafi cana@gmail.com www.ecomuseofi cana.it

Facebook e instagram:

Ecomuseo Villa Ficana

Ascoli Piceno Un corso di autodifesa

Coop Alleanza 3.0 sostiene un corso di autodifesa tenuto dall’istruttore Emanuele Conti per aiutare le donne a evitare molestie e aggressio- ni, insegnare loro a distingue- re tra pericolo reale e pericolo potenziale, spiegare l’atteg- giamento da tenere nel caso di una possibile aggressione e le metodologie necessarie per farvi fronte in maniera effi cace.

L’appuntamento è fi ssato sempre di sabato fi no al 29 giugno dalle 19 alle 20 presso lo spazio all’aperto an- tistante Danzarte, a Paglia- re del Tronto, in via 8 Marzo 18 – Spinetoli. Partecipazione gratuita, riservata alle prime 20 iscritte.

Per informazioni e prenotazioni, contattare il numero 344 2229927

Pescara Al teatro

i premi Flaiano

Dal 26 giugno al 4 luglio, il teatro monumento Gabriele D’Annunzio di Pescara ospita i premi internazionali Flaiano.

Nati del 1973 da un’idea di Edoardo Tiboni per onorare lo sceneggiatore, scrittore e umorista, i premi internazionali sono una struttura articolata di manifestazioni ed eventi cultu- rali: dalla letteratura al teatro, dal cinema alla televisione, ma anche radio e giornalismo. Nella giuria della sezione Lettera- tura/narrativa c’è Donatella Pierantonio, in lista per il premio Strega con L’Arminuta.

Per i soci di Coop Alleanza 3.0, sponsor della manifestazione, sconto del 50% sul prezzo del biglietto d’ingresso.

Per informazioni:

www.premifl aiano.com. Coop

Grottammare Facciamo yoga all’aperto

Dall’8 giugno al 31 ago- sto sono in programma, a Grottammare, lezioni gratuite di yoga all’aperto con l’insegnante Eugenia Brega. Arrivata alla quarta edizione, Summer Camp è un progetto di prevenzione alla salute attraverso l’incre- mento dell’attività fi sica. Gli incontri si tengono in piazza Capponi, vicino ai nuovi campi da tennis.

Prenotazione obbligatoria telefonando al numero 344 2229927

primo piano coop alleanza 3.0

agenda

I progetti sociali di Coop Alleanza 3.0 sono sostenuti dai soci con l’1% della spesa di prodotti a marchio Coop

Nei punti vendita di Coop Alleanza 3.0 Autorizzazione di spesa

per i celiaci della Marche

I pazienti celiaci marchigiani possono acqui- stare i prodotti senza glutine inseriti nel re- gistro nazionale del ministero della Salute, nelle farmacie, nei negozi specializzati an- che nei punti vendita di Coop Alleanza 3.0.

utilizzando una autorizzazione di spesa rilasciata dai vari Distretti di Asur Marche. Ecco l’elenco dei negozi in cui è possibile utilizzarla: Ancona Cinci e Ancona Montagnola, Coop Jesi, Ipercoop Senigallia. Il Maestrale di Pesaro, l’ipercoop Città delle Stelle di Ascoli Piceno e l’iperco- op San Benedetto Porto Grande. Per poter fruire dell’autorizza- zione di spesa è necessario rivolgersi esclusivamente alle casse del corner Salute di questi punti vendita.

Fondazione Toscana Life Sciences Anticorpi monoclonali,

il generale Figliuolo in visita

Il 19 maggio scorso, il Generale Figliuolo (nella foto) ha visitato la sede della Fondazione Toscana Life Sciences per condividere gli aggiornamenti sulla sperimentazione degli anticorpi monoclonali per la cura contro il Covid-19, che Coop Alleanza 3.0 ha sostenuto con la campagna di donazioni “Curiamo la ricerca insieme a Coop”, svoltasi in dicembre. Era stata raggiunta la somma di 1 milione e mezzo di euro grazie alle donazioni dei soci, il cui valore è stato raddoppiato dalle cooperative partecipanti all’iniziativa.

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