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La Riforma Istituzionale e le Comunità di valle: la sfida che attende il Trentino.

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Academic year: 2022

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La Riforma Istituzionale e le Comunità di valle: la sfida che attende il Trentino.

Tempo di lettura: circa 10 minuti.

Questo referendum capita in un momento grave dal punto di vista economico-occupazionale e politico. La responsabilità maggiore è delle forze politiche, dei politici (non mi sottraggo alla mia quota parte) che non capisco se non ci rendiamo conto di quanto sta accadendo o facciamo i furbetti.

Ho chiesto con forza al mio partito, il PD del Trentino, di fare subito qualcosa di concreto, scelte forti, per ristabilire la fiducia con la gente ed evitare una prospettiva piena di incognite.

Nel clima di esasperazione e di discredito della politica, che trascina anche le istituzioni, dico per flash quali sono le ragioni che mi portano a difendere la funzione delle Comunità di valle, a fronte del referendum voluto dalla Lega.

Ammissibilità referendum: se a decidere fosse stata la Corte Costituzionale non sarebbe stato ammesso grazie ai nuovi limiti di ammissibilità, tra cui il “vuoto legislativo” ed il blocco del sistema che si verrebbe a creare per effetto dell’abrogazione di una legge non settoriale ma di riforma istituzionale;

A chi dice che si dovevano prima fondere i Comuni perché in Trentino ne abbiamo 217, convengo che sono troppi: Napoleone e il Fascismo ci hanno invano provato. In democrazia, in 65 anni, con la via delle unioni volontarie due sole fusioni :Ledro e Comano. Con le Comunità si pensa di favorire questo processo.

Il Trentino ha sempre cercato una formula di raccordo intermedia tra il centro provinciale dai grandi poteri ed i tanti Comuni sparsi nelle tante valli: da Mainardo II Conte del Tirolo nel 1200, ai Capitanati

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Molti sono convinti che esista ancora il Comprensorio; quello della Vallagarina C10 è stato soppresso il 31 marzo 2011 ed il 1 aprile è stata riconosciuta la Comunità della Vallagarina.

Quali le differenze tra i due enti:

• I Comprensori operavano su delega della Pat ed avevano vincoli sulla capacità finanziaria; i suoi organi erano nominati dai Consigli comunali;

• le Comunità esercitano funzioni in maniera diretta e su budget, con maggior autonomia e responsabilità.

• Gli amministratori dei Comprensori erano 831; quelli delle Comunità sono 533. La Vallagarina è passata da 72 a 44, con la valorizzazione delle otto Commissioni assembleari.

Costi del sistema:l’efficienza di un sistema è sì data dal numero dei livelli di governo ma essenzialmente dai risultati che riesce a fornire, in base al suo costo complessivo e tenuto conto della nostra morfologia e della cultura alpina. Il nostro Trentino non è la pianura padana.

Se si vuole affrontare il tema seriamente occorre esaminare globalmente il costo di tutti e di ciascun livello istituzionalè dell’Autonomia trentina.

Ma è’ più facile trovare un capro espiatorio debole ed appena nato, buttando alle ortiche anni di lavoro e lasciando un vuoto istituzionale che preoccupa.

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Il costo delle rappresentanze politiche delle Comunità è pari ad 1,5 milioni di euro, lo 0,00043 del bilancio provinciale, circa il 10% di tutto il sistema: Pat, Comunità,Comuni, Circoscrizioni per Trento e Rovereto. Ma la Riforma istituzionale che comprende la riorganizzazione della Provincia e la gestione associata dei Comuni, tramite le Comunità, ha l’obiettivo di risparmiare 120 milioni all’anno solo per i costi di back office. Pertanto le Comunità sono un investimento, non uno spreco. Il mio compenso da assessore a tempo pieno è di 623,00 euro mensili omnicomprensivi, al netto del contributo al partito,e le indennità chilometriche. Il costo degli Amministratori di Comunità è il più basso rispetto agli altri Amministratori pubblici e quello degli organi della Vallagarina è inferiore al costo di un consigliere provinciale.

La Riforma istituzionale è ovviamente migliorabile e si potrà intervenire dopo che il sistema è un po’ rodato e si sono visti i risultati e le criticità.

E’ il più importante processo riorganizzativo istituzionale che il Trentino si è dato dal 1948 e sono normali le resistenze di chi ha paura del cambiamento. Come sempre ci sono gli innovatori, persone che sono disposte a mettersi in gioco, a guardare avanti e i conservatori, coloro che si oppongono al cambiamento per ragioni varie. Si tratta di vedere quale strada il Trentino decide di percorrere.

Ai Comuni non sono state tolte né competenze, né risorse che, anzi, sono state garantite nella stessa misura della consiliatura precedente 2005/2010. A livello nazionale i Comuni hanno subito tagli nell’ordine medio del 30%.

La Riforma Istituzionale è un processo culturale prima che politico, lungo e difficile. E’ l’unica strada responsabile a fronte del calo certo delle risorse al bilancio provinciale (500 milioni di euro annui che potrebbero aumentare con nuove manovre e nel 2018 il Trentino dovrà contare sulle sole proprie risorse fiscali).

Cosa prevede la Riforma Istituzionale:

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Rendere più efficiente l’assetto dell’Autonomia trentina con il trasferimento di funzioni dalla Provincia, come la programmazione sociale, quella urbanistica, dello sviluppo e la finanza locale, ai territori, per ambiti territoriali omogenei, per responsabilizzarli, rendendone i cittadini protagonisti del loro futuro.

L’altro obiettivo chiave è dare servizi migliori ai cittadini ed a costi inferiori favorendo le gestioni associate tra Comuni coordinate dalle Comunità.

Da rilevare che i detrattori della nostra Riforma, la Lega in particolare, ha approvato la legge nazionale 148 del settembre 2011: i Comuni con popolazione inferiore ai 1000 abitanti debbono costituire l’Unione comunale con un minimo di popolazione di 5000 abitanti, per l’esercizio associato delle funzioni amministrative e di tutti i servizi pubblici. I consiglieri dei Comuni fino a 1000 abitanti eserciteranno la carica in modo gratuito.

Ma cosa ha fatto la Comunità della Vallagarina, in questo primo anno di vita?

-garantito tutti i servizi prima erogati dal Comprensorio, in un momento di forte calo di risorse;

o condivisa la convenzione con il Comune di Rovereto, sui servizi sociali e la casa, che prima il Comune gestiva su delega della Pat;

-predisposto il Piano sociale; è in cantiere il PTComunità, che prefigura la Vallagarina del futuro dal punto di vista socio-economico-urbanistico, in corenza con il Pup;

condiviso con i nostri 17 Comuni:

• il Documento stralcio della mobilità per la Vallagarina con punti fermi su alcuni nodi e priorità e stabiliti i criteri e la ripartizione, primi in Trentino, dei fondi del FUT per le opere pubbliche comunali e per l’opera sovra

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comunale del nuovo parcheggio dell’Ospedale di Rovereto. Procederemo con lo stesso metodo e spirito per l’edilizia scolastica.

• Per la prima volta i Sindaci, insieme con gli amministratori della Comunità, hanno condiviso un nuovo modo di impostare questi temi storici e strategici con soluzioni più organiche e lungimiranti.

Nelle gestioni associate sovra comunali:

• dal 1 febbraio abbiamo costituito l’Ufficio tributi e tariffe cui ormai aderisce la maggioranza dei nostri Comuni;

• stiamo costituendo la Polizia di Comunità con la fusione dei 4 corpi lagarini;

• stessa cosa per i servizi di Information Communication Tecnology per migliorare l’efficienza dei servizi ai cittadini.

• come è previsto dalla Finanziaria 2012, degli uffici contratti e servizi

E’ un cammino che faremo insieme, con Amministratori e Personale, trovando soluzioni ragionevoli, efficienti ed efficaci per i cittadini.

Dunque la Comunità della Vallagarina è un grande cantiere all’opera, i cui frutti non sono ancora chiaramente percepibili dai cittadini.Quello che chiediamo è di avere un po’ di pazienza e l’impegno di ognuno per vincere questa grande sfida comune.

Miglioreremo nella gestione dei rifiuti, la discarica ai Lavini, dei CRM e dei CMZ; aiutiamo i nostri Comuni nel sensibilizzazione i cittadini nella raccolta differenziata e negli interventi di miglioramento delle isole ecologiche. Investiamo nel progetto didattico "L'Adige e le Acque Lagarine"in collaborazione con l’ass. alla Cultura; il Progetto sole, con impianto fotovoltaico sul capannone discarica Lavini (circa 500 mq), garantendoci 1/3 dell’energia; il Progetto aria con aiuti per la bonifica dell’amianto ad integrazione interventi Pat.

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Nei servizi socio assistenziali gestiamo i servizi per minori, anziani, disabili, famiglie, ed ultimamente i rifugiati politici.

Stiamo affrontando i nuovi bisogni che emergono con la crisi cercando di garantire qualità ed ottimizzando le risorse.

Attenzione poniamo all’innovazione con nuovi progetti ed al potenziamento degli esistenti utilizzando con le tecnologie adeguate.

Nella Cultura proseguiamo con il Sipario d’Oro, aiutiamo convegni, mostre e stiamo preparando il Progetto Vallagarina-Centenario della Grande Guerra.Ai nostri scolari e studenti oltre all’assistenza scolastica in tutte le sue forme, forniamo più di 700.000 pasti a base di prodotti biologici, che abbiamo voluto del nostro territorio.

Nell’assistenza scolastica forniamo alle nostre scuole più di 700.000 pasti a base di prodotti biologici che abbiamo voluto del nostro territorio.

Nella politica della casa sia pubblica che sovvenzionata sono migliaia i cittadini lagarini che beneficiano dei servizi della Comunità con stanziamenti consistenti, cui ora si aggiungono quelli per il miglioramento energetico e quelli per la bonifica dell’amianto .

Nel turismo la Comunità collabora al rilancio dell’Apt di Rovereto e Vallagarina con il maggior coinvolgimento delle categorie economiche, fare sistema territoriale e fare sinergia con Trento e l’Alto Garda.

Lavoriamo per il ripristino del vecchio sentiero Rovereto-Terragnolo e sosteniamo le numerose iniziative promozionali del nostro territorio.

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In agricoltura abbiamo costituito il tavolo di lavoro e programmazione con i sindacati di categoria e la cooperazione agricola e stiamo condividendo un protocollo d’intesa per una maggior efficacia negli interventi che sono sussidiari a quelli della Provincia, logica alla base di tutti i settori economici. Sosteniamo le iniziative per valorizzare e consumare le produzioni locali, quelle biologiche, biodinamiche e di salubrità e la messa in rete degli operatori economici che operano in montagna e nelle aree svantaggiate. Buon successo hanno le serate “Il Giardino della memoria: antiche colture per un nuovo futuro in Vallagarina”, per salvare le varietà orticole e frutticole in estinzione grazie al contributo degli anziani dei nostri paesi, detentori di patrimoni colturali e culturali inestimabili ed affascinanti e potente volano di solidarietà intergenerazionale. Nel Commercio siamo impegnanti a promuovere la cultura del Consorzio commerciale all’interno dei centri storici (già presenti a Mori, Rovereto e in via di prossima costituzione ad Ala), per valorizzare i centri storici tramite la promozione commerciale, anche nell’incontro tra produttori agricoli locali e consumatori.

Nell’Artigianato e industria, che rappresentano settori importanti per l’economia ed occupazione vallagarina, puntiamo su una innovativa politica di urbanizzazione delle aree produttive per investimenti produttivi ad alto valore aggiunto attrattivi a livello internazionale. Puntiamo sul progetto legno applicato alle costruzioni voluto dalla Pat (in collaborazione di Arca e Habitech). Per le pmi favoriamo forme collaborative ed aggregazioni di impresa per fare economie di scala e migliorare la nostra capacità competitiva sul mercato globale.

Nel Lavoro, che in Vallagarina è un problema emergenziale, la Comunità , grazie al Protocollo sottoscritto, per prima e finora unica, con l’Agenzia del lavoro, puntiamo a sviluppare il lavoro di rete tra le diverse istituzioni pubbliche ed imprenditoriali, per favorire l’inserimento lavorativo delle persone più deboli: donne e giovani, oltre a gestire l’intervento 19 che nel 2012 ha avuto 437 iscritti rispetto ai 385 dell’anno

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Grazie a ciò abbiamo avviato due progetti sperimentali cofinanziati:

Val.I.Do - Vallagarina Informa Donne, concluso da pochi mesi e che stiamo ripetendo e “Obiettivo Vallagarina: nuove opportunità di lavoro per i giovani”, sottoscritto nell’incontro con la Giunta Provinciale e la Dirigente dell’Agenzia del Lavoro, il 13 aprile.

Per chi vuole approfondire rinvio al bilancio di previsione 2012, di quasi

60 milioni di euro. (vedi

http://www.comunitadellavallagarina.tn.it/lcMenu/InM13/mcId/91/idM/1 607/ldF/emp/documenti.aspx )

Questa è una grande sfida che ha di fronte il Trentino e la Vallagarina;

distruggere il frutto di anni di lavoro della nostra Autonomia ci sembra un modo poco saggio e perfino autolesionista. Ma qui entra in campo la responsabilità di ogni cittadino che deve saper discernere e decidere in scienza e coscienza.

Un esito di abrogazione determinerà la cessazione dell’operatività delle Comunità, a riaccentrare tutto in Provincia e si interromperà il processo di decentramento, non solo amministrativo, faticosamente avviato.

Chiudo dicendo che condivido il documento del PDdT in cui dice che la coalizione di centrosinistra autonomista, che governa il Trentino, sostiene in modo unitario la Comunità di valle e dice NO al referendum, un NO che proprio per la strumentalità e l'inopportunità della consultazione si può esprimere astenendosi dal voto o scegliendo il NO alla abrogazione delle Comunità.

Dal punto di vista pratico e nel rispetto delle opinioni e della libertà di coscienza di ognuno, occorre essere consapevoli che partecipare al voto significa favorire il raggiungimento del quorum e quindi la pressoché certa abrogazione delle Comunità di Valle.

Personalmente ritengo che se l’Autonomia trentina ha impiegato più di due legislature a pensare la Riforma Istituzionale in questo modo (l’alternativa era il dimezzamento dei Comuni trentini) non vedo chè

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questo processo debba venire interrotto causa un’onda emotiva, che anziché affrontare i reali costi della politica e della struttura pubblica si scaglia contro l’ultimo nato. Impegnamoci tutti ad applicare la Riforma Istituzionale di cui le Comunità sono uno dei pilastri e dopo qualche tempo facciamo le manutenzioni necessarie all’impianto o decidiamone addirittura l’abolizione.

Per tutte queste motivazioni io non andrò a votare.

Grazie per l’attenzione e Buen Camino..

Marcello Benedetti

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