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L Organizzazione del Sistema Sanitario Italiano

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Academic year: 2022

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(1)

L’Organizzazione del Sistema

Sanitario Italiano

(2)

Il Sistema Sanitario

(3)

Il Sistema Sanitario

Definizione

Il Sistema Sanitario è l’insieme organizzato delle persone, delle istituzioni e delle risorse umane e materiali il cui fine è la promozione, il recupero e il mantenimento della salute della popolazione.

• Eliminazione delle cause della malattia e dei fattori di rischio per la salute

(Prevenzione Primaria)

• Individuazione delle malattie in fase precoce e arresto della loro evoluzione

(Prevenzione Secondaria)

• Identificazione della malattia e sua rimozione con la guarigione o il ritardo nel suo decorso

(Diagnosi e Cura)

• Recupero delle capacità funzionali

(Riabilitazione)

(4)

Il Sistema Sanitario

Processo di Produzione

Costi

Processo Produttivo

Ricavi

Il RISULTATO di questo processo è la

SALUTE

Ricoveri

Terapie Analisi

Visite

Beni Capitali

Servizi

Lavoro

(5)

Produzione e distribuzione dei

servizi sanitari

Il Sistema Sanitario

Sottoinsiemi e Mercati

Il Sistema Sanitario si compone di tre sottoinsiemi

Produzione

Bisogni di salute e Domanda di prestazioni sanitarie

Popolazione

Raccolta e trasferimento dei mezzi monetari per

pagare le cure

ricevute

Finanziamento

Ha come oggetto la copertura dei rischi di malattia Mercato del

Finanziamento

Provvede alla produzione ed erogazione di servizi sanitari finalizzati alla soddisfazione dei bisogni di salute Mercato della

Produzione

(6)

Il Sistema Sanitario

Finanziamento Pubblico e Privato

Le modalità di finanziamento si suddividono secondo il seguente schema

Sistema Caritativo o Donativo

Sistema di Mercato (libero o assicurativo) Sistema di

Assicurazioni Sociali Sistema Sanitario

Nazionale

(7)

Perseguimento del pareggio di bilancio (l’eventuale profitto viene reinvestito nell’istituzione) Perseguimento di un profitto atto a remunerare il capitale investito

Equilibrio di bilancio

Impiego efficiente/efficace delle risorse

Discrezionalità Selettività

Imparzialità (non discriminazione) Uniformità di trattamento Trasparenza procedure di spesa

Il Sistema Sanitario

Produzione Pubblica e Privata

La natura giuridica dei produttori di servizi può essere riassunta con le distinzioni riportate qui sotto:

Pubblico

Privato

Istituzioni Pubblica Amministrazione

A scopo di lucro

Privato-Sociale

(no-profit)

(8)

U.S.A. - Assicurazione Privata

• Si fonda sul c.d. «Modello dell’Assicurazione Privata», in cui gli individui possono accedere ai servizi sanitari se dotati di una polizza di assicurazione

• È un sistema in cui lo Stato ricopre un ruolo marginale.

• Finanziamento Servizi Sanitari

• Erogazione Servizi Sanitari

PRIVATI

• Medicare, per i cittadini «Over 65»

• Medicaid, per le fasce povere della popolazione

STATO

8

(9)

Francia-Germania- Olanda

Fondi Assicurativi

Sanitari

«No-Profit»

Stato:

Strutture Ospedaliere

Pubbliche

Servizio Sanitario Nazionale

9

(10)

Canada: Il Modello Dello «Stato Garante»

GOVERNO CENTRALE

• È responsabile del supporto

finanziario tramite la fiscalità generale .

GOVERNI DELLE

DIECI PROVINCE

• Sono destinatari dei fondi trasferiti dal governo federale e i responsabili della gestione dei servizi

• Tramite il programma assicurativo Medicare, è assicurata l’assistenza ospedaliera e l’assistenza primaria tramite i medici di famiglia.

• Finanziano ed erogano prestazioni supplementari quali

l’assistenza domiciliare, l’assistenza residenziale a lungo

termine, i trasporti in ambulanza, l’assistenza protesica e

così via.

(11)

Servizio Sanitario Nazionale

(1978)

Il Sistema Sanitario

L’Evoluzione in Italia

Il Sistema Sanitario italiano ha conosciuto una graduale evoluzione normativa che nel tempo ha portato all’adozione del Servizio Sanitario Nazionale oggi vigente. Il percorso che ha

condotto a questo risultato visto il succedersi delle seguenti tappe

Legge 833/1978

D. Lgs.

502/1992

D. Lgs.

229/1999 D. Lgs.

517/1993 Legge 724/1994

(12)

Il Modello Italiano

STATO

REGIONI

AZIENDE OSPEDALIERE ASL

Erogazione e

Produzione

Produzione GOVERNO

12

(13)

La Catena Di Comando Del Sistema Sanitario

STATO

• Assolve compiti di governo strategico ed indirizzo generale attraverso il PSN che rappresenta lo strumento principale di pianificazione

strategica sanitaria del paese. Definisce i livelli uniformi di assistenza da garantire e le modalità di ripartizione del FSN.

REGIONI

• Specifici poteri (ampi) di indirizzo e controllo nel rispetto dei vincoli nazionali

AZIENDE

• Stabiliscono strategie e politiche sulla base del sistema dei vincoli

derivanti dalla pianificazione strategica nazionale e da quella regionale.

13

(14)

Il Servizio Sanitario

Nazionale Italiano

(15)

Il Servizio Sanitario Nazionale Italiano

Definizione di Servizio Sanitario Nazionale

Il Servizio Sanitario si propone di favorire e garantire l’accesso alle cure ad ogni individuo (cittadino) indipendentemente dalle sue disponibilità finanziarie

Il Servizio Sanitario Nazionale è un servizio pubblico che produce e

distribuisce assistenza sanitaria avendo come criterio base il bisogno e non il profitto, poiché la salute è considerata sia un diritto individuale che un bene collettivo da perseguire e tutelare.

Finanziamento

= Imposte

Produzione Pianificazione = Popolazione

=

Solidarietà

(16)

Il Servizio Sanitario Nazionale Italiano

Principi del Servizio Sanitario Nazionale

Il modello del Servizio Sanitario Nazionale si fonda sui seguenti principi:

Universalismo

nella copertura dei rischi di malattia

Gratuità

dei servizi sanitari

Produzione statale

dei servizi sanitari

Risorse allocate

in base a scelte

politiche

Criterio del

Bisogno

nella distribuzione dei servizi sanitari

Pianificazione

dei volumi di domanda e di

offerta

Eguaglianza

di trattamento

Eliminazione

delle

barriere di accesso

Redistribuzione

delle risorse a favore dei più bisognosi

Servizio

Sanitario

Nazionale

(17)

Le Aziende dislocate sul Territorio

La Governance ‘politica’ del SSN

Stato Regioni

Il rapporto che intercorre fra Stato e Regioni nell’attuale conformazione del SSN si fonda sulla seguente suddivisione di ruoli e responsabilità:

Responsabilità Legislativa (emanazione leggi-quadro)

Programmazione Sanitaria (attraverso il Piano Sanitario

Nazionale)

Stabilisce i Livelli Minimi di Assistenza (L.E.A.)

Finanziamento del Budget SSN e sua Ripartizione fra

le Regioni

Intervento in caso di eccessivi deficit regionali

Concorso nell’Attività Legislativa

(sul proprio territorio)

Determinazione e

Riscossione delle Imposte Regionali

Finanziamento ed eventuale Ripianamento

dei Deficit di ASL e AO Programmazione dello

Sviluppo della Rete Regionale dei Servizi

Partecipazione all’individuazione dei

Livelli Minimi di

Assistenza

(18)

Le ASL si occupano di erogazione ma nella maggior parte dei casi anche di produzione attraverso i Presidi Ospedalieri.

Le AO si occupano solamente di produzione specialistica.

La Regione assume la diretta responsabilità per quanto riguarda il governo e la spesa.

Esercita tutti i poteri tipici delle holding, quali: nomina e revoca dei DG, approvazione dei bilanci, avallo delle alienazioni patrimoniali e delle assunzioni di personale, fornitura del capitale di investimento e copertura delle perdite. Il modello istituzionale di ogni singola regione si caratterizza dalla scelta strategica di Asl integrate, separate, oppure ‘miste’

Le Aziende dislocate sul Territorio

La Governance Pubblica Regionale

Regione

Azienda

Sanitaria Locale Aziende

Ospedaliere

In seguito alle varie riforme del SSN, i vari Servizi Sanitari Regionali hanno, nella

maggior parte dei casi, adottato questo organigramma:

(19)

Le Aziende dislocate sul Territorio

Modelli di Governance Regionale

La Regione assume il ruolo di ente superiore ed esercita il controllo su ASL e AOattraverso leggi, regolamenti e sanzioni.

Rapporti formali e assenza di collegialità e di condivisione delle decisioni.

La comunicazione va solamente dall’alto verso il basso. Esistono scarsi strumenti di governo e ritardi nell’adeguamento alla normativa nazionale, nell’adozione

dell’accreditamento e nella programmazione.

Rapporti con privati regolati attraverso delibere regionali

La Regione assume il ruolo di holding e adotta una logica di sistema, favorendo la cooperazione di tutte le componenti, perseguendo una crescita controllata con la programmazione strategica e attuativa, una politica di budget e il controllo dei risultati.

I rapporti fra Regione e Aziende si fondano sulla

comunicazione e

l’ascolto, tranne che sugli obiettivi. Sistema tendenzialmente integrato

Regione come perno della rete e arbitro per la risoluzione dei contrasti intra-gruppo.

La Regione governa attraverso la condivisione delle scelte con le Aziende Sanitarie, la concertazione e la partecipazione.

Stabilità di rapporti fra acquirenti e fornitori

Burocratico Accentrato Contrattuale

La struttura di governance può assumere diverse caratterizzazioni in base ai rapporti che intercorrono fra la Regione holding e le aziende operative.

A tal proposito possono essere individuati tre modelli:

(20)

Ente pubblico, gestito da organi di natura politica espressione dei comuni, avente il compito di erogare tutte le prestazioni richieste dal cittadino e di fornire tali prestazioni attraverso

presidi sanitari (ospedali, poliambulatori) facenti parte della propria dotazione

Le Aziende dislocate sul Territorio

Azienda Sanitaria Locale

Unità Sanitaria Locale

Azienda Sanitaria Locale

Aziende con Personalità

Giuridica Pubblica

Autonomia Imprenditoriale

Direttore Generale soggetto ad un contratto privato

Pagamento delle prestazioni a

tariffa

Obbligo di Accreditamento

Contabilità economico- patrimoniale

Possono essere di sola

erogazione o miste

Estensione pari alla provincia (dove possibile) Prima delle riforme

Dopo le riforme

(21)

Con l’introduzione del Servizio Sanitario Nazionale, gli ospedali entrare a far parte del processo produttivo delle USL. Con Presidio Ospedaliero, indica ancora oggi un ospedale privo

di propria personalità giuridica, e pertanto sotto il controllo dell’ASL

Le Aziende dislocate sul Territorio

Azienda Ospedaliera

Presidio Ospedaliero

Azienda Ospedaliera Aziende con

Personalità Giuridica

Pubblica

Autonomia Imprenditoriale

Direttore Generale soggetto ad un contratto privato

Adozione del metodo delle

DRG

Obbligo di Accreditamento

Contabilità economico- patrimoniale

Può assumere anche la forma di

AOU e IRCCS

In concorrenza con le Case di

cura private Prima delle riforme

Dopo le riforme

(22)

Gli IRCCS sono ospedali di eccellenza che perseguono finalità di ricerca nel campo biomedico ed in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari. Tale classificazione avviene attraverso il riconoscimento da parte del Ministero. Possono essere sia pubblici che privati

Le Aziende dislocate sul Territorio

Ulteriori Tipologie di Aziende Ospedaliere

Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico

Le Aziende Ospedaliero-Universitarie sono strutture ospedaliere dove avviene la formazione del personale medico e paramedico. Possono essere più o meno integrate con l’Università (i Policlinici hanno un’integrazione maggiore). Possono essere pubbliche o private

Aziende Ospedaliere - Universitarie

Entrambe queste tipologie sono istituti qualificati come Presidi Ospedalieri integrati con il SSN senza scopo di lucro. Gli Ospedali Classificati sono strutture proprie di enti religiosi con una storica tradizione di assistenza; gli Istituti Qualificati sono di importanza strategica per l’ASL.

Ospedali Classificati o Assimilati SSN – Istituti Qualificati Presidio delle ASL

Le Case di Cura private sono ospedali privati che svolgono la sola attività di cura. Nel quadro attuale del SSN sono in concorrenza con il pubblico. La stragrande maggioranza di esse è convenzionata con il SSN

Case di Cura Private

(23)

Il Direttore Generale ha tutti i poteri di gestione e di rappresentanza dell’Azienda Sanitaria. E’ nominato con un contratto di diritto privato. A sua volta nomina il Direttore Sanitario, che presiede le attività tecnico-operative sanitarie, e il Direttore Amministrativo che presiede tutte le attività amministrative.

Nelle ASL è presente anche il Direttore Sociale a cui spetta il coordinamento dei servizi sociali

Le Aziende dislocate sul Territorio

I Principiali Organi facenti parte delle Aziende Sanitarie

Direttore

Generale Direttore Amministrativo Direttore

Sanitario

Direzione Generale

Il Distretto è un struttura tipica delle ASL e ha il compito di assicurare i servizi di assistenza primaria sul territorio e integra le attività dei dipartimenti con le proprie attività territoriali. Il Dipartimento è un’aggregazione di discipline omogenee o complementari composto da Unità operative che conservano la propria autonomia perseguendo finalità comuni. Tale forma è presente sia nelle AO che nelle ASL Strutture di Coordinamento

Distretto

Sanitario Dipartimento

Il Medico di Base ha il compito di erogare le prestazioni medico-infermieristiche di I livello e di coordinare l’accesso dei pazienti ai servizi di livello superiore. Le Unità Operative sono strutture con propria autonomia nel trattamento delle patologie e nelle attività sanitarie ed amministrative di propria competenza. Le Unità Operative Complesse possono essere costituite da più Unità Operative Semplici

Organi Operativi

Medici di Base

(MMG) Unità Operative

Complesse Unità Operative

Semplici

(24)

Direttore Sanitario

Servizi Tecnico- Amministrativi

Direttore Amministrativo

Direttore Generale

Le Aziende dislocate sul Territorio

Organigramma di una ASL di tipo Integrato

Direttore Sociale

Presidi Ospedalieri

Servizi Sociali

Dipartimenti Sanitari

Distretti Sanitari Dipartimento di

Prevenzione

Presidio Ospedaliero Unità

Operative

Presidio Ospedaliero Unità

Operative Unità

Operative MMG - Unità

Operative Unità

Operative

Unità Operative

Consiglio dei

Sanitari Organi di Staff

Dipartimento di

Salute Mentale

(25)

Servizi Tecnico- Amministrativi

Direttore Amministrativo

Direttore Generale

Le Aziende dislocate sul Territorio

Organigramma di una Azienda Ospedaliera

Direttore Sanitario

Presidi

Ospedalieri Dipartimenti Sanitari

Presidio Ospedaliero Unità

Operative Presidio

Ospedaliero Unità

Operative

Consiglio dei Sanitari

Organi di Staff

(26)

Le professioni sanitarie

(27)

OPERATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE:

RESPONSABILITA’ GESTIONALE

RESPONSABILITA’ PER RISULTATI - SPECIFICA DELLA DIRIGENZA IDONEITA’ E CAPACITA’ DEI DIRIGENTI DI CONSEGUIRE RISULTATI ADEGUATI

AI COMPITI LORO AFFIDATI

• Buon andamento dell’azione amministrativa

• Concreta realizzazione degli obiettivi assunti dalla direzione aziendale in sede di programmazione delle sue attivita’

Legge 251/00 Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonchè della professione ostetrica“

... introduzione della laurea apre possibilità reali di dirigere i servizi infermieristici

negli ospedali. Il provvedimento fa seguito ad una prima legge, la n° 42 del 26 febbraio

del 1999 che per prima affermava l’autonomia delle professioni sanitarie,

completando e riqualificando il percorso formativo e aprendo di fatto le porte di

accesso alla dirigenza e di abbandonare il vecchio mansionario, restituendo piena

autonomia e responsabilità nello svolgimento del loro lavoro.

(28)

LEGGE n° 251 10 agosto 2000,

DECRETO INTERMINISTERIALE 2 aprile 2001

…… gli operatori delle professioni sanitarie svolgono con

autonomia professionale

attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva,

espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici

deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per

obiettivi dell'assistenza …….

(29)

LEGGE 42/1999

PROFESSIONE AUSILIARIA

PROFESSIONE SANITARIA MANSIONARIO

AUTONOMIA OPERATIVA

TRASFORMAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

(30)

SCENARIO PRECEDENTE

PAZIENTE MEDICO

INFERMIERE

OSTETRICA

OP. SOCIALE AUSILIARIO

ALTRE

PROFESSIONI SANITARIE

(31)

SITUAZIONE RAPPRESENTATA DALLA NORMATIVA VIGENTE

PAZIENTE

MEDICO

INFERMIERE

PSICOLOGO OP. SOCIALE

ALTRE PROFESSIONI

SANITARIE AUTONOME

(32)

LINEE DI ATTIVITA’ ASSISTENZIALE

ASSISTENZA MEDICA

ASSISTENZA INFERMIERISTICA

ASSISTENZA PSICOLOGICA

ASSISTENZA SOCIALE

ASSISTENZA ALBERGHIERA

PAZIENTE

(33)

La clinical governance, il controllo e

l’accountability

(34)

Dagli anni ’ 70, si rinviene per le aziende sanitarie una crescente attenzione per:

•Il miglioramento delle prestazioni,

•Il contenimento dei costi,

•La razionalizzazione della spesa.

Per le aziende sanitarie, che devono soddisfare il bisogno di salute,

non si può e non si deve prescindere da redditività ed economicità,

subordinando questi 2 capisaldi della gestione al fine dominante

del soddisfacimento dei bisogni umani.

(35)

È necessario notare che il processo di “ aziendalizzazione” del sistema sanitario italiano ha comportato notevoli difficoltà legate alla specificità che il sistema presenta:

•La complessità strutturale elevata,

•L’immaterialità e la non programmabilità delle prestazioni,

•La pluralità di stakeholder,

•La pluralità di soggetti decisori,

•L’elevatissima influenza del mondo politico,

•L’articolazione del sistema in 3 livelli, quello nazionale, quello

regionale, quello locale, che crea problemi notevoli di

armonizzazione

(36)

Il termine clinical governance compare per la prima volta negli anni

‘ 90 in Gran Bretagna, esso stava ad indicare:

LA GESTIONE CONGIUNTA E INTEGRATA DELL’ ATTIVITA’ CLINICA E DEL GOVERNO ECONOMICO NELLE AZIENDE SANITARIE

Si auspica, insomma, per le aziende sanitarie, la predisposizione di:

•un adeguato assetto istituzionale,

•un adeguato modello organizzativo,

•un efficace sistema di controllo interno.

IL VERO OBIETTIVO E ’ UN ’ INTEGRAZIONE DEL PROFILO

CLINICO CON IL PROFILO ECONOMICO CHE SIA SOSTANZIALE E

NON SOLO FORMALE … Ciò comporta non poche difficoltà!

(37)

Le problematiche di maggiore rilievo possono infatti essere così sintetizzate:

LA SEPARAZIONE TRA PROPRIETA’

E CONTROLLO IL POTERE

MONOCRATICO DEL DIR. GEN

LA NOMINA “POLITICA”

DEL DIR. GEN

IL RUOLO DELLE REGIONI CHE TENDONO A CONSERVARE UN

MODELLO DI GESTIONE IMPOSITIVO E AUTORITARIO IL DISIMPEGNO E

L’OPPOSIZIONE DEI

PROFESSIONISTI L’ASSETTO

ORGANIZZATIVO

DEBOLE

(38)

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO NELLE AZIENDE SANITARIE

Problemi e dubbi, in ordine a due fondamentali fattori:

Le caratteristiche intrinseche delle aziende sanitarie

Le inappropriate modalità di realizzazione e di implementazione dei modelli proposti

Spesso i sistemi previsti hanno semplicemente riprodotto l’impostazione dei sistemi di controllo interno tipici del mondo privatistico aziendale:

•Presidio dell’economicità delle operazioni aziendali

•Presidio dell’attendibilità del sistema informativo aziendale

•Presidio del rispetto della normativa.

Solo al latere il processo di riforma ha previsto specificamente per le aziende sanitarie una serie di valutazioni sulla dirigenza, sul personale, sul controllo strategico.

IL QUADRO DEI CONTROLLI PREVISTO, RISULTA ASSOLUTAMENTE

INSUFFICIENTE E TROPPO POCO DETTAGLIATO

(39)

PERICOLO DI UN’APPLICAZIONE ACRITICA E PEDISSEQUA CHE NON AIUTA A REALIZZARE GLI OBIETTIVI:

il legislatore infatti pur evidenziando l’importanza dell’introduzione di logiche di razionalità economica è estremamente vago e confusionario nello stabilire COME farlo.

Il sistema di pianificazione controllo non diventa una parte integrante dell’infrastruttura aziendale e perciò non riesce a raggiungere accettabili livelli di efficacia

I professionisti non riescono a comprendere gli obiettivi e l’utilità di un sistema che interpretano solo come una coercizione, assumendo un atteggiamento difensivo e disimpegnato. Essi rifiutano di “ piegare ” la propria etica medica a logiche di razionalizzazione di cui, reputano, dovrebbe occuparsi qualcun altro.

Un esempio tipico è quello della profondità e

comprensibilità dei piani sanitari regionali per i quali si

configurano problemi rilevanti di accountability

(40)

ACCOUNTABILITY

L’accountability è una componente intrinseca alle relazioni che si instaurano nelle organizzazioni sanitarie e tra queste ultime, e il contesto politico e sociale delle comunità in cui operano.

Senso positivo di responsabilizzazione,un doveroso

“rendere conto”.

La public accountability

La rendicontazione è pubblica, aperta o almeno accessibile ai cittadini.

40

(41)

• Esprime un mandato.

PRINCIPALE

• Esegue il mandato.

• Sviluppa la

rendicontazione.

AGENTE

• Valuta la

rendicontazione.

PRINCIPALE

41

(42)

Costituisce il documento di pianificazione strategica con cui le Regioni stabiliscono il quadro degli interventi per gli obiettivi di salute ed il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione residente sul territorio, alla luce degli indirizzi di carattere generale emanati dal PSN.

42

(43)

1. Articolazione del territorio regionale in ASL;

2. Articolazione territoriale delle ASL in aree distrettuali;

3. Definizione criteri finanziamento delle

4. Individuazione delle modalità di vigilanza e di controllo sulle aziende sanitarie e la valutazione dei risultati delle stesse;

5. Individuazione delle modalità e degli strumenti per il la verifica dell’attuazione del modello di accreditamento;

6. Individuazione delle modalità con cui le aziende sanitarie erogano i servizi e le prestazioni che non rientrano nei livelli uniformi di assistenza.

7. Selezionare, attraverso l’accreditamento, dei potenziali fornitori del Servizio Sanitario, sia pubblici che privati,;

8. Determinazione delle tariffe per le prestazioni;

9. Nomina e revoca dei Direttori Generali delle ASL e delle Aziende Ospedaliere.

Compiti delle Regioni nell’ambito della Governance Sanitaria:

43

(44)

Progettazione dei PSR

• Le finalità che ciascuna

Regione deve raggiungere in materia sanitaria sono incluse nei piani regionali sanitari, attraverso i quali vengono programmati gli interventi da porre in essere per la tutela della salute e per il migliore funzionamento dei servizi.

• I PSR devono essere

predisposti tenendo conto degli obiettivi individuati dal PSN; ogni regione invia i

progetti del Piano al Ministro della salute, per acquisirne il parere.

PSN

PSR

Piano sanitario

locale

44

(45)

Diversità dei piani

• Sotto l’etichetta «piano sanitario» possono celarsi documenti con finalità profondamente diverse.

• Alcune Regioni hanno scelto di dotare il piano sanitario di un titolo per identificare alcuni messaggi «chiave».

• I termini più frequenti fanno riferimento ai principi di solidarietà e tutela della salute, in linea con l’impostazione tradizionale del nostro sistema sanitario.

Razionalizzazion e e

Riqualificazione

Sanitario e

Sociale Salute

45

(46)

• Prevalenza dei piani socio-sanitari con particolare attenzione ai bisogni di salute dei cittadini.

• Valutazione a livello aziendale e regionale.

• Elevata attenzione all’implementazione dei sistemi

informativi per garantire maggiore trasparenza e chiarezza.

• Bassa formalizzazione dei sistemi di valutazione delle performance dei DG.

• Rilevazione di una percentuale di frequenza del 94% per gli indicatori di: appropriatezza, qualità, efficacia ed

integrazione.

46

PRINCIPALI ASPETTI

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