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Academic year: 2021

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C

ONOSCENZA E

A

NALISI

:

DALLA CONOSCENZA DEI DATI DI PIANO E DALL

ANALISI DEL

TERRITORIO PRENDE FORMA IL PROGETTO

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1. ANALISI DEL TERRITORIO

L’area di progetto, come risulta dall’inquadramento territoriale effettuato alle diverse scale (1:25.000; 1:10.000 e 1:1000) si trova in una posizione strategica per diversi motivi.

Come già accennato, essa è situata all’ingresso ovest della città di Cascina, cerniera ideale tra le più grandi Pisa e Pontedera (rispettivamente ad Ovest e ad Est di Cascina stessa).

Osservando la TAVOLA 1A di progetto, si nota immediatamente come l’asse viario Pisa-Firenze, ovvero la strada Statale Tosco Romagnola, sia un segno forte e preponderante nel territorio, una linea che, correndo quasi parallelamente alla via ferrata (la linea ferroviaria Pisa-Firenze), separa il territorio del Comune di Cascina (nonché quello dei sopra citati comuni limitrofi di Pisa e Pontedera) in due aree nettamente distinte.

La realizzazione di sottopassi ferroviari e di incroci a rotatoria ha consentito, nel corso degli anni, una permeabilità maggiore tra le due aree che, soprattutto nei primi anni del secolo scorso, erano rimaste lungamente isolate, proprio a causa dell’impenetrabilità creata dalla linea ferrata.

Gli incroci a rotatoria, benché non strettamente necessari per il superamento della strada Statale Tosco Romagnola in senso trasversale, risultano comunque molto efficaci nel caso in cui il flusso di traffico in arrivo dai rami ad essa ortogonali abbiano una certa rilevanza.

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TAVOLA 1A

Analisi del territorio e delle infrastrutture esistenti a livello sovra comunale Dai tipi dell’Istituto Geografico Militare. (Autorizzazione n. 6350 in data 19.10.2007)

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Nella TAVOLA 2A di progetto, possiamo vedere, a scala maggiore, come nelle immediate vicinanze dell’area di progetto vi siano quattro distinti elementi che caratterizzano in maniera preponderante l’assetto territoriale, ovvero: la strada Statale Tosco Romagnola (che nel cuore del centro storico di Cascina coincide con il Corso Matteotti), il Fiume Arno (del quale vediamo le anse atte al contenimento delle portate in arrivo da Firenze verso la città di Pisa, al fine di evitare esondazioni nei periodi di piena), il canale Emissario Arnaccio (canale artificiale realizzato per il deflusso delle acque dal lago, anch’esso artificiale, di Bientina) e la via ferrata Pisa-Firenze, della quale abbiamo già parlato nel paragrafo precedente.

Già a questa scala possiamo vedere come la posizione dell’area di progetto si configuri come strategica: essa si affaccia sulla strada Statale Tosco Romagnola, in corrispondenza del complesso della “Città del teatro”, ovvero del Teatro Politeama e del Metarock live club, attrattiva culturale in crescita soprattutto negli ultimi anni.

La vicinanza con un polo culturale come la città del teatro, fa sì che le funzioni che insedieremo nel polo di nuova realizzazione possano godere di maggiore visibilità e risalto rispetto ad una qualunque altra localizzazione.

Il collegamento tra questi due centri di interesse, così come richiesto dalle N.T.A. relative alla variante cui facciamo riferimento per il nostro progetto, sarà valorizzato e accentuato mediante l’inserimento di cannocchiali ottici ed attraversamenti pedonali protetti per favorire la permeabilità tra queste realtà.

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TAVOLA 2A

Si notano le direttrici principali saldamente radicate sul territorio: la linea ferrata Pisa-Firenze, il Fiume Arno, la strada Statale Tosco Romagnola ed il canale Emissario Arnaccio.

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Se osserviamo la zona a scala ancora maggiore, ovvero nell’intorno dell’area di progetto in scala 1:1.000, possiamo notare come il teatro Politeama (insieme al Metarock live club), attestandosi ortogonalmente rispetto all’asse viario della strada Statale Tosco Romagnola, disegni sul territorio un segno molto forte.

Tale segno, in quando simbolo di una funzione importante da valorizzare (come da prescrizioni di piano), verrà nel progetto mantenuto ed amplificato mediante l’allineamento delle nuove costruzioni proprio a questa direzione (insieme a quella già citata della ferrovia Leopoldina e del Corso Matteotti in Cascina).

Come possiamo vedere dalla TAVOLA 3A di progetto, la zona nelle immediate vicinanze della nostra area di progetto risulta più densamente edificata ad est, ovvero avvicinandosi al centro della città di Cascina, che non ad ovest, dove troviamo edilizia sparsa e per lo più a carattere residenziale e costituita da edifici isolati (vedi TAVOLA

14A).

Il teatro Politeama, in questo contesto, è certamente l’edificio più importante, sia in termini di funzione che di attrattiva per il pubblico, della zona ad ovest di Cascina. Il teatro, di recente realizzazione (nell’ambito di un piano di recupero e riqualificazione territoriale dell’area), come vedremo in seguito parlando del rilievo dei flussi di traffico nell’area, attrae una grande quantità di utenti e rappresenta un polo culturale di riferimento in tutta la zona.

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TAVOLA 3A

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Da una prima analisi in scala 1:10.000 dell’ambito territoriale di riferimento, in cui si trova collocata la nostra area di progetto, possiamo quindi dedurre che essa si trova in una posizione favorevole, sia dal punto di vista dell’accessibilità che della visibilità da parte di chi percorre la strada Statale Tosco Romagnola (sia in arrivo da Pontedera che in arrivo da Pisa), pertanto il requisito fondamentale richiesto dalla variante al Regolamento Urbanistico a cui facciamo riferimento per la stesura del progetto, ovvero che il nuovo intervento rappresenti un varco attrezzato per l’accesso simbolico alla città di Cascina sarà facilmente rispettato.

Per una corretta redazione del progetto, per quanto riguarda la fase di progettazione urbanistica, ovvero quella del piano di recupero dell’area, fondamentale risulta l’analisi del contesto territoriale dal punto di vista della sua evoluzione storica, della sua morfologia, dei suoi vincoli a livello provinciale e comunale (vincoli idrogeologici, monumentali), delle sue prescrizioni di piano (invarianti strutturali da Piano Strutturale) e delle sue caratteristiche antropiche (flussi di traffico).

Come possiamo vedere dalla TAVOLA 4A di progetto, l’ambito territoriale di riferimento considerato risulta edificato già da epoca assai remota.

Il catasto Leopoldino riporta infatti in questa area traccia di edifici tutt’ora esistenti e facilmente distinguibili grazie alla conservazione nel corso dei secoli di limites centuriali e di canali agricoli, nonché della viabilità minuta di accesso ai vari appezzamenti di terreno, ancora oggi coltivati nell’ambito della pianura storica (a nord) nonché di quella bonificata (a sud).

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Figura 36

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Figura 37

Catasto leopoldino: il centro storico di Cascina

Figura 38

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Figura 39

La zona in cui si trova l’area di progetto: il carattere agricolo dell’area si conserva ancora oggi, sebbene l’edificazione di completamento sia in aumento.

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TAVOLA 4A

Dalle tavole del Catasto Leopoldino, del Catasto degli anni ’40 e degli anni ’60 (conservati presso l’archivio dell’ufficio del Catasto di Pisa), dalle carte IGM realizzate a seguito dei voli del 1977 e del 1987 e, infine, dalla cartografia attuale, si risale all’evoluzione storica dell’edificato nell’area in esame.

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