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SUI MASTER DI PRIMO LIVELLO

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Academic year: 2021

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OSSERVATORIO IPASVI SULLA FORMAZIONE

UNIVERSITARIA

RAPPORTO 2007

SUI MASTER DI PRIMO LIVELLO

(2)

I master di interesse infermieristico costituiscono oltre il 40% dell’offerta formativa attuale della Facoltà di Medicina e Chirurgia: su 420 master di primo livello attivati tra il 2001 e il 2006, infatti, quelli destinati agli infermieri sono ben 170.

Il dato, rilevato in questo rapporto dell’Osservatorio sulla formazione universitaria della Federazione nazionale Collegi Ipasvi, è molto significativo, soprattutto se si considera che i primi corsi sono partiti solo nell’anno accademico 2001-2202. Da quel momento, e per tutto il quinquennio, il trend è stato in continua e costante crescita sia in termini di offerta formativa da parte delle Università, sia in relazione al numero degli iscritti, che sono progressivamente cresciuti fino a raggiungere circa 5.300 unità.

Le ragioni di questo successo sono molteplici. In primo luogo, esso costituisce una risposta efficace alla crescente necessità del sistema sanitario di disporre di infermieri sempre più qualificati, in grado di coordinare servizi e di gestire processi e di effettuare prestazioni di elevata complessità assistenziale e tecnico scientifica in specifiche aree. L’acquisizione del master si pone infatti l’obiettivo di garantire al professionista rilevanti capacità di lettura e analisi del contesto, di ridefinizione dei modelli organizzativi, di riformulazione delle proprie competenze e di flessibilità operativa. Tali requisiti non sono solo una risorsa che permette al Servizio sanitario nazionale di funzionare meglio, ma costituiscono anche un elemento in grado di catalizzare l’innovazione futura e di indurre l’ammodernamento di cui il sistema ha bisogno.

Ma questo successo è anche il frutto dell’impegno che gli infermieri italiani e il loro organismo di rappresentanza hanno costantemente profuso per sviluppare le competenze del gruppo professionale, trovando riscontro, soprattutto nell’ultimo decennio, in un soddisfacente adeguamento della normativa di riferimento (formazione universitaria, attivazione dei master di primo e secondo livello, laurea magistrale, dottorati di ricerca).

La motivazione che spinge molti infermieri ad investire nella formazione post base va quindi ricercata soprattutto nella consapevolezza della crescente responsabilità professionale che hanno assunto e per la quale si sono lungamente battuti.

L’analisi della tipologia dei master attivati ne mette in evidenza un’elevata concentrazione nel Management (27,6%) e nell’Area critica (43,5%): si tratta in entrambi i casi di percorsi formativi già presenti, conosciuti e ben consolidati nella tradizione della professione infermieristica.

Le motivazioni che sostengono la scelta di percorsi finalizzati alla funzione di coordinamento sono ben chiare, per la evidente spendibilità che già oggi possiedono in termini di carriera e di riconoscimento professionale. Non è un caso che raccolgano quasi il 54% del totale degli immatricolati.

Invece, per coloro che si iscrivono ai master “clinici” nelle aree specialistiche previste dal profilo professionale (Dm 739/94), ancora in attesa di un riconoscimento professionale ed economico, le aspettative puntano soprattutto al riorientamento e alla riqualificazione della propria collocazione lavorativa (sviluppo delle competenze, miglioramento della qualità delle prestazioni e/o trasferimento in ambiti operativi di maggior interesse). Comunque, nel complesso l’offerta formativa non sembra scaturire da un rapporto organico con le Aziende sanitarie, che invece dovrebbero essere le prime committenti della formazione del personale che utilizzano.

Emergente è l’appeal esercitato dai percorsi finalizzati alla Didattica e alla Formazione, che testimonia l’esigenza – soggettiva e oggettiva – di arricchire la funzione dei formatori e dei tutor dei corsi di Infermieristica.

Una domanda più contenuta si registra nei confronti dei percorsi finalizzati all’area Geriatrica, Pediatrica e della Salute mentale/Psichiatrica. La presenza di tale orientamento si esprime nonostante le logiche che governano il sistema sanitario siano ancora centrate prevalentemente sull’ospedale e poco orientate (al di là delle dichiarazioni di buona volontà) verso l’assistenza sul territorio, la continuità assistenziale e la presa in carico del paziente.

A questo proposito è interessante introdurre una riflessione relativa al genere degli iscritti: la percentuale degli uomini nelle aree Pediatrica, della Ricerca e Geriatrica risulta significativamente inferiore a quella delle donne (rispettivamente 13,2%, 15,4% e 17,6%). Nel dettaglio dell’Area critica, invece, spicca l’alta concentrazione di maschi nelle sottoaree Terapia intensiva (40%) ed Emergenza sanitaria (35%).

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In relazione alla distribuzione territoriale dei corsi, il picco registrato dal Centro (47,1% del totale dei corsi attivati) si spiega sia con il richiamo esercitato da alcune Università nei confronti di iscritti che provengono dal Sud d’Italia, sia per un’offerta formativa insufficiente da parte degli Atenei meridionali.

La Federazione Ipasvi si propone di fornire con questo rapporto uno strumento utile alla conoscenza del fenomeno monitorato e funzionale alla riflessione su come migliorare l’offerta formativa sia in termini di distribuzione territoriale, sia di programmazione didattica dei master di interesse infermieristico.

GRUPPO DI LAVORO

Coordinamento: Loredana Sasso (Comitato centrale Federazione Ipasvi), Gennaro Rocco (Vicepresidente Federazione Ipasvi), Danilo Massai (Comitato centrale Federazione Ipasvi) Componenti: Rosaria Alvaro (Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma), Dario Battioni (Università degli Studi di Genova), Loreto Lancia (Università degli Studi de L’Aquila), Giulia Venturini (Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma)

Hanno collaborato: Ennio Fortunato (statistico), Emma Martellotti (Ufficio stampa - Federazione Ipasvi), Massimo Silvestrini (Trattamento dati - Federazione Ipasvi)

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In questo rapporto vengono presentati i dati relativi agli immatricolati nei master di primo livello di interesse infermieristico attivati1 nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia2 tra l’inizio dell’anno accademico 2001-2002 e il 12 aprile 2007, data dell’ultimo aggiornamento del sito del Ministero dell’Università e della Ricerca – sezione Postlaurea, dal quale sono stati desunti i dati oggetto di analisi.

MASTER ATTIVATI

Nel periodo considerato, nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia sono stati attivati 420 master, dei quali 170 (40,5%) di interesse infermieristico.

Grafico 1 − Tipologia dei Master attivati nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia

170

250

Master infermieristici Altri

Legenda: Per master di “interesse infermieristico” di “ambito infermieristico” o “infermieristici” si intendono quelli prevalentemente rivolti agli infermieri e comunque finalizzati allo sviluppo delle competenze specialistiche nell’ambito dell’Infermieristica. Sono stati rilevati, quindi, i master attinenti alle aree specialistiche (Geriatria, Pediatria, Sanità pubblica, Salute mentale/Psichiatria e Area critica) previste dal profilo professionale (Dm 739/94) e quelli finalizzati al coordinamento, qui classificati come Management. Inoltre, sono stati censiti i master finalizzati a Didattica/Formazione, Infermieristica legale e forense e Ricerca.

1 Con “attivati” si intendono i Master che hanno iniziato l’attività didattica.

2 Nel database non sono disponibili i seguenti dati:

2001-02 – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Roma “La Sapienza”

2002-03 – Università degli studi di Roma “La Sapienza”

2004-05 – Università degli studi di Messina

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I master attivati in ambito infermieristico sono riportati nella tavola 1/A, distinti per tipologia e anno accademico. Nella tavola sono state considerate nove diverse tipologie di master; in aggiunta alle cinque aree previste dal Dm 739/94 (Area critica, Geriatria, Pediatria, Psichiatria/Salute mentale e Sanità pubblica) sono state infatti considerate anche l’area Management, Didattica/Formazione, Infermieristica legale e forense e Ricerca.

Tavola 1/A − Master di primo livello per area e anno di attivazione Anno accademico

2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06

Totale %

Area critica 2 11 21 18 22 74 43,5

Didattica/Formazione 2 2 3 3 10 5,9

Geriatria 1 2 1 2 6 3,5

Infermieristica legale e forense 4 4 2,4

Management 1 8 10 14 14 47 27,6

Pediatria 1 1 1 2 5 2,9

Psichiatria/Salute mentale 3 3 6 3,5

Ricerca 1 2 1 4 2,4

Sanità pubblica 3 4 3 4 14 8,2

Totale 3 26 41 45 55 170 100,0

L’analisi della tavola 1/A mostra che il 43,5% dei master attivati è relativo all’Area critica, mentre il 27,6% fa riferimento all’area del Management. Queste due tipologie assorbono quindi oltre il 70%

dei master di interesse infermieristico. Significativa anche la quota relativa all’area Sanità pubblica (8,2%). Per quanto riguarda l’andamento temporale, si segnala negli anni una generale e cospicua crescita del numero di master attivati in ambito infermieristico. In particolare, tra gli anni accademici 2004-2005 e 2005-2006 l’incremento è stato del 22,2%.

Nella tavola 1/B viene mostrato il dettaglio relativo all’Area critica. Tale area è stata articolata in sottoaree: Assistenza in Chirurgia generale e specialistica, Emergenza sanitaria, Nefrologia e dialisi, Oncologia e cure palliative, Terapia intensiva, come indicato nelle Linee guida per i Master in Area critica pubblicate dalla Federazione Ipasvi nel 2002. Sotto la voce Assistenza in Area critica sono stati raggruppati i Master non riconducibili alle sottoaree sopra indicate. Nel dettaglio della tavola 1/B emerge preponderante il ruolo delle sottoaree Assistenza in Chirurgia generale e specialistica e Oncologia e cure palliative, che assorbono ben più del 50% dei master attivati in Area critica.

Tavola 1/B - Master di primo livello attivati in Area critica, per sottoarea e anno di attivazione Anno accademico

2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06

Totale %

Assistenza in Area critica 1 2 5 5 6 19 25,7 Assistenza in Chirurgia generale e spec. 3 6 7 6 22 29,7

Emergenza sanitaria 2 2 2 2 8 10,8

Nefrologia e dialisi 2 2 2,7

Oncologia e cure palliative 3 5 3 6 17 23,0

Terapia intensiva 1 1 1 1 2 6 8,1

Totale 2 11 21 18 22 74 100,0

(6)

Dal punto di vista della distribuzione territoriale (tavole 2/A e 2/B), va osservato che nel periodo considerato, quasi la metà dei master (47,1%) è stato attivato al Centro, il 35,3% al Nord e solo il 17,6% al Sud. Al Sud in particolare non risultano attivati master nelle aree Pediatria, Geriatria, Infermieristica legale e forense, Psichiatria/Salute mentale e Ricerca. Master in Psichiatria/Salute mentale e Geriatria sono peraltro pressoché assenti anche al Centro.

Tavola 2/A − Master di primo livello per area e ripartizione geografica (A.A. dal 2001-02 al 2005-06) Ripartizione geografica

Nord Centro Sud Totale

Area critica 21 43 10 74

Didattica/Formazione 4 4 2 10

Geriatria 5 1 0 6

Infermieristica legale e forense 2 2 0 4

Management 15 19 13 47

Pediatria 3 2 0 5

Psichiatria/Salute mentale 6 0 0 6

Ricerca 1 3 0 4

Sanità pubblica 3 6 5 14

Totale 60 80 30 170

% 35,3 47,1 17,6 100,0

Tavola 2/B − Master di primo livello attivati in Area critica, per sottoarea e ripartizione geografica (A.A. dal 2001-02 al 2005-06)

Ripartizione geografica

Nord Centro Sud Totale

Assistenza in Area critica 1 17 1 19

Assistenza in Chirurgia generale e spec. 5 9 8 22

Emergenza sanitaria 4 4 0 8

Nefrologia e dialisi 1 1 0 2

Oncologia e cure palliative 8 8 1 17

Terapia intensiva 2 4 0 6

Totale 21 43 10 74

% 28,4 58,1 13,5 100,0

(7)

Nel periodo considerato, gli immatricolati ai master di primo livello (tavole 3/A e 3/B) sono risultati 5.345, in gran parte concentrati nelle aree Management (53,7%) e Area critica (28,8%). Ai master attivate nelle altre aree fa invece riferimento solo il 17,5% degli immatricolati complessivi.

I tassi di crescita delle immatricolazioni appaiono notevoli: nel 2004/05 il numero di immatricolazioni è cresciuto del 28,3% rispetto all’anno precedente, mentre nel 2005/06 l’incremento è arrivato a sfiorare il 35% (34,6%).

Interessanti sono anche le indicazioni sul numero medio di immatricolati per singolo master. Nel periodo considerato, per ogni master si sono registrati in media 31,4 immatricolati, con valori che tendono ad aumentare nel tempo. I master attivati nell’area Management risultano notevolmente più affollati rispetto alla media (61,1 immatricolati per corso); in tutte le altre aree il numero di immatricolati per master non raggiunge le 30 unità. In particolare, per i master delle aree Ricerca e Pediatria si hanno in media solo 10-11 immatricolazioni per singolo corso.

Tavola 3/A − Immatricolati ai master di primo livello per area e anno di attivazione Anno accademico

2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06

Totale % immatric. per

master

Area critica 34 248 420 362 473 1.537 28,8 20,8 Didattica/Formazione 57 47 103 92 299 5,6 29,9

Geriatria 20 52 6 24 102 1,9 17,0

Infermieristica legale e forense 93 93 1,7 23,3 Management 40 371 509 844 1.106 2.870 53,7 61,1

Pediatria 16 19 8 10 53 1,0 10,6

Psichiatria/Salute mentale 40 44 84 1,6 14,0

Ricerca 9 22 8 39 0,7 9,8

Sanità pubblica 43 70 60 95 268 5,0 19,1

Totale 74 755 1.126 1.445 1.945 5.345 100,0 31,4

Incremento annuo (%) - 920,3 49,1 28,3 34,6

Il focus sull’Area critica, mostra un dato alquanto omogeneo in tutte le sottoaree (20-25 immatricolati per master), tranne che in Nefrologia e dialisi e Assistenza in Chirurgia generale e specialistica, dove i valori risultano dimezzati (solo 11-12 immatricolati per master).

Tavola 3/B − Immatricolati ai master di primo livello attivati in Area critica, per sottoarea e anno di attivazione

Anno accademico

2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06

Totale % immatric. per

master

Assistenza in Area critica 12 59 147 167 139 524 34,1 27,6 Assistenza in Chirurgia generale e spec. 26 82 83 103 294 19,1 13,4 Emergenza sanitaria 47 44 33 73 197 12,8 24,6

Nefrologia e dialisi 21 21 1,4 10,5

Oncologia e cure palliative 90 98 55 118 361 23,5 21,2 Terapia intensiva 22 26 28 24 40 140 9,1 23,3

Totale 34 248 420 362 473 1.537 100,0 20,8

Incremento annuo (%) - 629,4 69,4 -13,8 30,7

(8)

Lo squilibrio territoriale degli immatricolati appare ancora più accentuato di quello già evidenziato nella distribuzione degli studenti per singolo master. Infatti, il Centro da solo assorbe il 59,6%

degli immatricolati, a fronte del 23,8% registrato nel Nord e del 16,7% del Sud (tavole 4/A e 4/B).

Per quanto riguarda le scelte formative, al Sud appare particolarmente significativo l’interesse per l’area Management (68,1% degli immatricolati in quest’area contro il 53,7% della media nazionale);

mentre limitato risulta l’appeal dell’Area critica (solo 17,3% degli immatricolati, peraltro in gran parte concentrati nei master in Assistenza in Chirurgia generale e specialistica).

Anche al Centro-Nord si conferma la prevalenza di immatricolazioni ai master dell’area Management, ma rispetto al Sud un seguito significativo mostrano anche i master attivati in Area critica, che assorbono il 28-30% degli immatricolati. Da segnalare per il Nord, il notevole interesse per le aree Didattica/Formazione, Pediatria e Geriatria, Psichiatria/Salute mentale. Insieme, tali aree raccolgono il 26,4% delle immatricolazioni, un valore 4-5 volte superiore di quello rilevato al Centro-Sud.

Tavola 4/A − Immatricolati ai master di primo livello per area e ripartizione geografica (A.A. dal 2001-02 al 2005-06)

Ripartizione geografica

Nord Centro Sud Totale

% % % %

Area critica 358 28,1 1.025 32,2 154 17,3 1.537 28,8 Didattica/Formazione 129 10,1 112 3,5 58 6,5 299 5,6

Geriatria 96 7,5 6 0,2 0 0,0 102 1,9

Infermieristica legale e forense 35 2,8 58 1,8 0 0,0 93 1,7 Management 465 36,6 1.799 56,5 606 68,1 2.870 53,7

Pediatria 28 2,2 25 0,8 0 0,0 53 1,0

Psichiatria/Salute mentale 84 6,6 0 0,0 0 0,0 84 1,6

Ricerca 15 1,2 24 0,8 0 0,0 39 0,7

Sanità pubblica 62 4,9 134 4,2 72 8,1 268 5,0 Totale 1.272 100,0 3.183 100,0 890 100,0 5.345 100,0

% 23,8 59,6 16,7 100,0

Tavola 4/B − Immatricolati ai master di primo livello attivati in Area critica, per sottoarea e ripartizione geografica (A.A. dal 2001-02 al 2005-06)

Ripartizione geografica

Nord Centro Sud Totale

% % % %

Assistenza in Area critica 20 5,6 496 48,4 8 5,2 524 34,1 Assistenza in Chirurgia generale e spec. 59 16,5 99 9,7 136 88,3 294 19,1 Emergenza sanitaria 72 20,1 125 12,2 0 0,0 197 12,8 Nefrologia e dialisi 11 3,1 10 1,0 0 0,0 21 1,4 Oncologia e cure palliative 153 42,7 198 19,3 10 6,5 361 23,5 Terapia intensiva 43 12,0 97 9,5 0 0,0 140 9,1 Totale 358 100,0 1.025 100,0 154 100,0 1.537 100,0

% 23,3 66,7 10,0 100,0

(9)

I maschi rappresentano il 25,3% del totale degli immatricolati (tavola 5A). La percentuale non varia di molto da area ad area, ad eccezione delle aree Pediatria, Ricerca e Geriatria nelle quali la presenza di maschi risulta significativamente inferiore a quella delle altre aree (rispettivamente 13,2%, 15,4% e 17,6%). Nel dettaglio dell’Area critica (tavola 5B), spicca l’alta concentrazione di maschi soprattutto nelle sottoaree Terapia intensiva (40,0%) ed Emergenza sanitaria (35,0%).

Tavola 5/A − Immatricolati ai master di primo livello per area e sesso (A.A. dal 2001-02 al 2005-06) Immatricolati

Maschi Femmine Totale

% maschi

Area critica 447 1.090 1.537 29,1

Didattica/Formazione 60 239 299 20,1

Geriatria 18 84 102 17,6

Infermieristica legale e forense 24 69 93 25,8

Management 737 2.133 2.870 25,7

Pediatria 7 46 53 13,2

Psichiatria/Salute mentale 21 63 84 25,0

Ricerca 6 33 39 15,4

Sanità pubblica 74 194 268 27,6

Totale 1.394 3.951 5.345 26,1

Tavola 5/B - Immatricolati ai master di primo livello attivati in Area critica, per sottoarea e sesso (A.A. dal 2001-02 al 2005-06)

Immatricolati

Maschi Femmine Totale

% maschi

Assistenza in Area critica 172 352 524 32,8 Assistenza in Chirurgia generale e spec. 82 212 294 27,9

Emergenza sanitaria 69 128 197 35,0

Nefrologia e dialisi 5 16 21 23,8

Oncologia e cure palliative 63 298 361 17,5

Terapia intensiva 56 84 140 40,0

Totale 447 1.090 1.537 29,1

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