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Academic year: 2021

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Introduzione

Introduzione

Lo studio è volto a sviluppare un modello di governance partecipativa finalizzato a supportare i processi di implementazione delle decisioni politiche nel caso di investimenti infrastrutturali di grande rilievo, garantendone l'accettabilità sociale nei territori locali.

In particolare, l'accettabilità sociale, costituisce il punto critico che può mettere in difficoltà il successo di lungo periodo delle decisioni politiche pubbliche. La predisposizione di appropriati modelli di governance che tengano conto del ruolo degli individui, delle famiglie, delle associazioni, rappresenta pertanto una necessità ma al tempo stesso una sfida, considerato il vasto numero di fattori potenziali di instabilità delle scelte collettive, a partire dal lungo periodo di gestazione degli investimenti, al ciclo economico in regimi caratterizzati da una instabilità finanziaria crescente, alla preferenza dei correnti amministratori politici a mettere a carico delle generazioni future scelte “coraggiose”.

Il presente studio sviluppa un modello di governance attraverso la creazione di uno schema concettuale che, a partire dagli obiettivi europei di sostenibilità urbana e ottimizzazione energetica, integra i metodi di analisi multicriteri spaziale su GIS con GIS partecipativi (P-GIS) basati su tecniche di crowdsourcing 2.0, al fine di valorizzare i processi di partecipazione popolare alle decisioni politiche, previsti dagli istituti di c.d. deliberative democracy recentemente recepiti nel quadro normativo italiano.

Il modello è implementato in un sistema di supporto alle decisioni politiche (DSS) volto ad integrare, in modo appropriato, i punti di vista dei cittadini nelle loro forme di aggregazione associativa e a livello individuale.

Il quadro concettuale si basa sull'integrazione di una componente analitica sviluppata in ambiente GIS applicando il metodo AHP (Analytic Hierarchy Process) e su una componente deliberativa, basata sulla predisposizione di un sistema personalizzato (deployment) su Crowdmap per il crowdsourcing delle informazioni. In particolare, il DSS così costruito, intende fornire al decisore la capacità di guardare al futuro, e di prendere la migliore decisione possibile sulla base di informazioni passate/presenti e di proiezioni future. Nel caso dello sviluppo sostenibile, questo significa essere in grado di prevedere in anticipo il rischio e la vulnerabilità delle popolazioni e delle infrastrutture ai rischi, sia naturali che indotti dall'uomo. Questo richiede che i dati raccolti siano trasformati in conoscenza, e che i processi decisionali e partecipativi siano analizzati con attenzione [1].

Il sistema è applicato a un caso di studio di elevato interesse sul territorio pisano, ossia il confronto tra il tracciato previsto dalla cd. Variante di raccordo Nord-Est di Pisa del 2011 e il tracciato previsto dal vigente Piano Generale del Traffico Urbano di Pisa del 2002, alla luce dei criteri paesaggio, accessibilità e sostenibilità.

In particolare, lo studio intende integrare metodi e strumenti diversi, al fine di supportare il decisore politico nella scelta socialmente accettabile, coniugando il 1

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Introduzione

rapporto tra urbanizzazione e sviluppo in senso innovativo, compatibilmente con i caratteri di sostenibilità dettati dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo di Rio, che individuano l'obiettivo generale da perseguire nel miglioramento, dal punto di vista sociale, economico ed ecologico, della qualità degli insediamenti umani e delle condizioni di vita e di lavoro di tutti [2].

Lo studio si ispira, inoltre, alle indicazioni formulate nell'ambito dell'iniziativa europea Smart Cities, che promuove la diffusione in tutta Europa dei modelli e delle strategie più efficaci per progredire verso regimi futuri caratterizzati da basse emissioni di carbonio [3]. Essa mobiliterà risorse provenienti dalle attuali iniziative e programmi europei e nazionali (come CIVITAS, Concerto e Intelligent Energy Europe.) e coinvolgerà gli enti locali coinvolti nel Patto dei sindaci (oltre 500 città) al fine di moltiplicarne l'impatto, nella consapevolezza che l'accettabilità sociale degli investimenti rappresenta un prerequisito necessario per garantire la transizione verso il raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici definiti [4]. Di conseguenza, le elaborazioni dei dati e i modelli proposti saranno inscritti nell'ambito dei criteri e dei presupposti a cui si ispira una visione globale e sostenibile della governance tenendo conto delle relazioni tra “governanti” e “governati” [5].

In questo quadro, acquistano un ruolo cruciale i temi della concertazione, della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini nel divenire della città.

La metodologia si basa sulle tecniche di analisi multicriteri spaziale di dati georeferenziati, che si prestano, nella fase di confronto e pesatura dei criteri, a supportare una progressiva inclusione dei punti di vista e delle esigenze dei cittadini nei processi decisionali per la scelta dei servizi e degli investimenti pubblici. In questo senso, lo studio approfondisce aspetti ampiamente interdisciplinari sui quali la sociologia, il marketing e la scienza economica hanno elaborato schemi concettuali fruibili, applicando gli strumenti dei GIS partecipativi e le tecniche di crowdsourcing, al fine di esplorare l'evoluzione dei processi partecipativi grazie al supporto e alle potenzialità del web 2.0.

Conseguentemente, lo studio esplora metodi innovativi per promuovere i flussi informativi tra governanti e governati e per agevolare la raccolta dei punti di vista della popolazione, elaborando uno schema concettuale per il confronto e la lettura di dati provenienti da fonti diverse.

In particolare, nel caso in esame, viene considerata la decisione politica di effettuare un investimento infrastrutturale sulla rete di trasporto locale. Tale investimento è di grande rilievo per il territorio e, al tempo stesso è molto dibattuto e controverso per il fatto di contrapporre posizioni aderenti a diversi modelli di sviluppo.

Con l'analisi multicriteri spaziale (SMCA), viene predisposto un sistema di supporto alle decisioni (DSS), che permette l'elaborazione e la georeferenziazione di ampie quantità di dati, facilitando la razionalizzazione del caso di studio, attraverso la sua scomposizione in uno schema che mette in relazione gerarchica gli obiettivi, i criteri e gli attributi. Questo consente al decisore politico di avere un quadro più dettagliato e quindi, maggiore consapevolezza delle componenti su cui va ad 2

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Introduzione incidere la decisione.

In questo quadro, lo studio esplora le potenzialità e l'efficacia di mettere a punto un'interfaccia tra gli strumenti di analisi multicriteri spaziale (SMCA) su GIS e i processi partecipativi previsti dagli istituti della deliberative democracy introducendo il concetto di anticipatory governance, ossia una governance che sposta le pratiche decisionali da una prospettiva di breve periodo a una visione di medio/lungo periodo, basata su analisi statistiche dei trend, su decisioni supportate dai dati e sulla pianificazione partecipata, in cui professionisti e cittadini collaborano al co-design degli scenari futuri. In questo quadro è stato testato uno strumento di crowdsourcing specificamente predisposto per la raccolta delle opinioni del pubblico. La predisposizione e il test di tale strumento è finalizzata a studiare in quale misura il crowdsourcing può essere complementare all'analisi multicriteri spaziale, nell'ambito di un unico modello di supporto alle decisioni politiche che generi un feedback sull'accettabilità sociale delle decisioni stesse. A questo fine è necessario superare la criticità rappresentata dall'elaborazione di grandi quantità di dati disomogenei sulla base di un data base strutturato, che ne consenta la traduzione nei termini rilevanti ai fini dell'analisi multicriteri spaziale. In questa prospettiva, il modello ambisce a migliorare i flussi informativi tra amministrazione e cittadini nell'ambito dei processi decisionali, in modo da consentire la convergenza tra decisioni politiche e opinione pubblica. Tale modello, quindi, intende contribuire a migliorare la trasparenza, la credibilità, l'efficacia delle decisioni stesse, favorendo un'azione informativa/educativa nei confronti dei cittadini e consentendo loro di partecipare a decisioni che hanno effetti sulle loro vite[6].

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