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59 Fiera dei Librai Bergamo, 21 aprile 6 maggio 2018

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59° Fiera dei Librai Bergamo, 21 aprile – 6 maggio 2018

59° Fiera dei Librai Bergamo, la più antica d’Italia, in programma dal 21 aprile al 6 maggio 2018 sul Sentierone, la via di passeggio nel cuore della città.

16 giorni, 50.000 volumi esposti, 175.000 visitatori e oltre 25.000 i libri venduti (2017), numerosi laboratori e letture per i più piccoli e più di 80 incontri con autori nazionali e internazionali, ad ingresso gratuito.

Anteprima della manifestazione

Sabato 14 aprile l’incontro con Alicia Giménez Bartlett, scrittrice spagnola, conosciuta per i suoi romanzi polizieschi che hanno per protagonista l’ispettrice di polizia Petra Delicado.

I principali scrittori 2018

Corrado Augias, Jan Brokken, Cristina Comencini, Andrea Marcolongo, Piero Fassino, Andrea Moro, Eraldo Affinati, Francesco Cancellato, Marco Damilano, Daniela Missaglia, Mauro Corona, Daniele Ciprì, Rosella Postorino, Mariapia Veladiano, Romano De Marco, Raul Montanari, Tiziano Scarpa, Davide Sapienza, Luca Scarlini, Guido Viale, Roberto Barbolini, Laura Bosio, Marco Braico, Gioacchino Criaco, Caterina Graziadei, Marco Marzano, Paolo Jedlowski, Mauro Ceruti.

L’alpinista Daniele Nardi a

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Romentino (NO) giovedì 05 aprile 2018

Giovedì 05 aprile 2018 l’alpinista Daniele Nardi sarà ospite del Comune di Romentino per raccontarsi e raccontare i suoi 8.000, a moderare la serata il giornalista di “Radio 24” Dario Ricci, co-autore con Daniele Nardi dei libri “La migliore Gioventù” e “in vetta al mondo”.

Daniele Nardi (nato a Sezze il 24 giugno 1976) è il primo alpinista nella storia, nato al di sotto del Po, ad aver scalato l’Everest ed il K2, le due vette più alte al mondo.

Dal 2002, anno in cui ha toccato per la prima volta la quota degli 8.000 sul Cho Oyu (sesta montagna più alta del mondo posta tra la Cina ed il Nepal), non si è più fermato.

Daniele ha scalato anche il Broad Peak (8.047 metri), il Nanga Parbat (8.125 metri), la Middle dello Shisha Pangma (8027 metri) e il monte Aconcagua (la montagna più alta del Sud America). Dopo aver superato per cinque volte gli 8.000 metri Daniele si è dedicato a progetti unici dal punto di vista tecnico.

Nel 2011 realizza, in collaborazione con il Comitato EvK2 del CNR, la spedizione Share Everest 2011. Obiettivo del progetto:

posizionare la stazione di monitoraggio più alta del mondo, che invia dati in tempo reale sul clima alla Comunità Scientifica Internazionale. L’operazione ha raggiunto il suo obiettivo ed ha attratto l’attenzione di tutti i media internazionali come la RAI e SKY che hanno seguito l’impresa inviando sul campo i propri giornalisti. Un risultato storico e tutto italiano.

Riconoscimenti. Nel 2011, viene premiato dal CAI (Club Alpino Italiano centrale) e dal CAAI (Club Alpino Accademico Italiano) per la scalata del Bhagirathi in India. Un premio

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riconosciuto internazionalmente e conquistato da Daniele grazie all’impresa tentata con Roberto Delle Monache in puro stile alpino su una nuova via di misto ghiaccio con punte di difficoltà altissime.

Per Daniele, a livello internazionale, l’accreditamento al

“Piolet D’or”, gli Oscar internazionali della montagna. Una testimonianza che è il risultato di due progetti esplorativi, uno in Pakistan (apertura della Telegraph Road) ed uno in Italia (una nuova via sul Monte Rosa). Questi apprezzamenti di livello internazionale hanno permesso a Daniele Nardi di entrare nell’olimpo dell’alpinismo mondiale.

Il Premio Coni Lazio 2013 per “aver portato il Lazio in vetta al mondo”. Un riconoscimento, questo, ricevuto dagli atleti che hanno dimostrato un alto merito sportivo. Insieme a lui sono stati premiati più influenti sportivi del 2013 tra cui Antonio Candreva (SS Lazio) e Marco Calvani (allenatore di Basket della Virtus Roma). Per Daniele le sfide non sono finite qui.

Autore insieme a Dario Ricci (giornalista di Radio24): In vetta al mondo. “Storia del ragazzo di pianura che sfida i ghiacci eterni”, edito da RCS Rizzoli. La migliore gioventù.

“Vita, Trincee e morte degli sportivi italiani nella Grande Guerra”, edito da Infinito Edizioni.

Testimonial sportivo per la formazione: quando non scala, Daniele porta la sua avventura all’interno delle aziende usando la metafora della montagna per vincere le sfide della vita (BNL, Findomestic, Poste Italiane etc.).

Ambasciatore per i Diritti Umani nel mondo: sostiene progetti di solidarietà in Nepal e Pakistan.

In ogni spedizione, porta con sé e fa sventolare sulle alte vette l’Alta Bandiera dei Diritti Umani firmata da oltre 20.000 studenti incontrati nelle scuole del Lazio.

Daniele, con l’Associazione Arte e Cultura per i Diritti Umani

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Onlus, promuovere la campagna mondiale “Gioventù per i Diritti Umani“, che lo scopo di far conoscere ai giovani di tutto il mondo i 30 articoli della Dichiarazione Universale dei DU in modo che diventino dei validi sostenitori della tolleranza e della pace.

F.C.

GRADO, ISOLA DELLE DONNE: SI APRE VENERDI’ 6 APRILE LA 2^

EDIZIONE

Isola delle Donne, a Grado: al via venerdì 6 aprile il Festival in programma fino a domenica, per parlare delle donne in rapporto al nostro tempo. Il festival, sul tema portante

“La felicità è rivoluzionaria”, si aprirà ufficialmente alle 18, al Grand Hotel Astoria, con una inaugurazione aperta a tutti: l’edizione 2018 sarà illustrata dall’Assessore alle Pari Opportunità del Comune, Federica Lauto, curatrice del programma in sinergia con lo studio Immedia SV. Grado sarà il set di un’articolata riflessione sulle grandi tematiche di genere venerdì 6 aprile, giornata inaugurale del festival, attraverso tre panel in programma al Grand Hotel Astoria, promossi dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Grado in partnership con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia. I tre incontri saranno moderati dal presidente dell’OdG del Friuli Venezia Giulia Cristiano Degano: si parte alle 16 con la giornalista del Messaggero Veneto Paola Dalla Molle che, insieme alla Consigliera provinciale di parità di Pordenone Chiara Cristini dialogherà della parità di genere

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nell’informazione, dalla Carta di Pordenone al Manifesto di Venezia. Il pomeriggio inaugurale, alle 17, proseguirà con la giornalista del Corriere della Sera Giusi Fasano, curatrice del blog La 27esima Ora: si parlerà di pari opportunità come chiave di (s)volta per il pieno rilancio dellʼeconomia del terzo millennio. «C’è un accorgimento deontologico importante che dobbiamo tenere presente quando sui giornali o in tv trattiamo casi di violenza di genere – anticipa Giusi Fasano – Prima di tutto, mai dimenticare il rispetto per la vittima.

Quindi evitare dettagli morbosi e potenzialmente offensivi della dignità della vittima, una regola che vale non solo nel caso di un femminicidio. La 27esima Ora – aggiunge – è un blog nato dalla collaborazione delle giornaliste del Corriere della Sera nel 2011. Si occupa di tutte quelle questioni femminili che difficilmente troverebbero lo stesso spazio sul quotidiano di carta. 27esima ora perché quell’anno uno studio fatto su un campione rappresentativo di donne stabilì che, per fare tutto ciò che riescono a fare comprimendo i tempi delle loro vite, alle donne servirebbero giornate di 27 ore e non di 24.

Organizziamo ogni anno Il tempo delle donne: tre giorni pieni di eventi (in tutto un centinaio), dedicati ogni anno a un tema diverso: quest’anno sarà la felicità, dal 7 al 9 settembre. Isola delle Donne proporrà ancora alle 19 l’incontro con l’inviata di guerra Barbara Schiavulli, Premio Luchetta 2007 per le sue testimonianze dall’Afghanistan e da molte altre trincee del mondo. La reporter è anche autrice del recentissimo “Quando muoio lo dico a Dio”, un intreccio di tre storie legate agli estremismi della religione. Ma il

“mestiere” di inviato cambia quando si è uomo oppure donna? «I proiettili sono democratici, non guardano se sei maschio o femmina – ironizza Barbara Schiavulli – Che sia un lavoro da uomo, ormai è stato ampiamente sfatato. Le donne poi in certi posti danno meno nell’occhio, e hanno accesso al mondo femminile di alcuni paesi più dei colleghi maschi dove per una donna musulmana, per esempio è più difficile parlare di una violenza subita con un collega maschio che con una donna. C’è il problema dell’eventuale violenza sessuale, ma è una

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condizione che noi donne viviamo ovunque, credo che nessuna donna in nessuna parte del mondo che sia in una zona di guerra o in un quartiere di qualsiasi città, esca senza quella vocina nella testa che le dice sempre che da qualche parte, in qualsiasi momento potrebbe esserci un malintenzionato».

Percorsi speciali saranno proposti per conoscere la città e le sue peculiarità storiche, paesaggistiche e naturalistiche, prima fra tutte le Laguna, con l’escursione inaugurale di venerdì 6 aprile. Partenza alle 10.00 da Riva San Vito 5 (Porto Vecchio di Grado) su Taxiboat per una navigazione condotta dalla guida turistica e naturalistica Claudio Salvalaggio. Posti limitati, prenotazioni già aperte al 340 4772191 (costo del biglietto 15 euro). Grado è anche una delle città più Bike Friendly d’Italia. Domenica 8 aprile all’Isola delle Donne Laguna_Biking, un matinée su due ruote dedicato alla bicicletta. Massimo Cirri, autore e voce di un programma cult della radio italiana, Caterpillar su Radio2 Rai, sarà protagonista di un ciclotour alla scoperta delle location più affascinanti dell’isola di Grado. Partenza alle 10 da Piazza Biagio Marin con bici proprie oppure utilizzando quelle messe a disposizione dall’organizzazione. Posti limitati, prenotazioni già aperte al 340 4772191. A conclusione della pedalata, una conversazione dedicata al piacere della bici e ai suoi tempi così sostenibili per la nostra vita, sempre con Massimo Cirri al Grand Hotel Astoria, in dialogo con Ludovica

“Ladybike” Casellati, direttore di Viagginbici.com.

Andrea Forliano

9° PREMIO INTERNAZIONALE PER

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LA SCENEGGIATURA MATTADOR

Mancano pochi giorni alla scadenza per la presentazione dei lavori al 9° Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR dedicato a Matteo Caenazzo. Data ultima per iscriversi è domenica 15 aprile 2018.

Il Premio si rivolge a sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer italiani e stranieri dai 16 ai 30 anni ed è l’unico in Italia ad offrire ai giovani selezionati, oltre a premi in denaro, percorsi di formazione sullo sviluppo dei loro progetti con tutor professionisti di livello nazionale ed internazionale.

Il Concorso prevede le seguenti sezioni:

– P r e m i o M A T T A D O R a l l a m i g l i o r e s c e n e g g i a t u r a p e r lungometraggio

– Premio MATTADOR al miglior soggetto

– P r e m i o C O R T O 8 6 a l l a m i g l i o r e s c e n e g g i a t u r a p e r cortometraggio

– Premio DOLLY “Illustrare il cinema” alla migliore storia raccontata per immagini.

Non è prevista alcuna quota d’iscrizione.

La Premiazione si svolgerà martedì 17 luglio 2018 nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia.

Informazioni e regolamenti sono disponibili sul sito www.premiomattador.it.

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MAJE – L’Art Jazz incontra l’iPhoneografia Giovedì 5 Aprile 2018, ore 18, presso Monet Experience nel complesso di Santo Stefano al Ponte a Firenze

Giovedì 5 Aprile 2018, ore 18, presso Monet Experience nel complesso di Santo Stefano al Ponte a Firenze, il musicista Marco Testoni e il fotografo Andrea Bigiarini tornano ad incontrarsi per firmare MAJE una vera e propria Mobile Art Opera, una performance in cui la musica e le nuovi arti visuali realizzate con supporti digitali mobili – smartphone e tablet – si incontrano per dar vita ad un moderno happening di art-jazz e fotografia contemporanea. Un evento, organizzato in collaborazione con Crossmedia Group, in cui gli spettatori sono accompagnati verso una fruizione multi-sensoriale e immersiva mediante una moltitudine di prospettive visuali e sonore.

La prossima tappa di MAJE sarà a Roma il 11 e 12 Maggio all’interno degli spazi di Klimt Experience presso la Sala delle Donne del Complesso Monumentale San Giovanni Addolorata, dove a fianco di Marco Testoni si esibirà Simone Salza al sax e clarinetto.

Le opere fotografiche, proiettate durante la performance su maxi schermi ad alta definizione, sono tratte dalla mostra Impossible Humans, una scelta dei migliori ritratti

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contemporanei realizzati dagli iPhoneografi del New Era Museum di Andrea Bigiarini e suddivisi in atti per stati d’animo del soggetto ripreso. Una selezione che, all’insegna di un moderno umanesimo, raccoglie il meglio di un contest internazionale che ha interrogato artisti di tutto il mondo sulla loro visione dell’uomo comune, nella sua unicità e originalità.

Il concerto di Marco Testoni, polistrumentista, percussionista e compositore di musica per immagini, mira a fondere liberamente diversi stili e materiali sonori, in continuo equilibrio tra musica elettronica, acustica e moderno sound design. Una scrittura musicale insieme tradizionale e tecnologica che esprime la sua forza nella interazione con le arti visuali, una visione artistica che il musicista ha già più volte sperimentato con il suo ensemble Pollock Project.

L’appuntamento, che sarà ospitato all’interno delle iniziative di Monet Experience, prevede, presso il Chiostro di Santo S t e f a n o , u n a m o s t r a c h e v e d r à , d a u n a p a r t e l e particolarissime caricature firmate dal grande Monet, dall’altra i ritratti contemporanei firmati dal New Era Museum e selezionati da una giuria di fotografi internazionali:

Andrea Bigiarini (Italia), Cadu Lemos (Brasile), Manuela Matos Monteiro (Portogallo), Joanne Carter (UK), Linda Hollier (Emirati), Lee Atwell (Usa), Nettie Edwards (UK), Sukru Mehmet Omur (Turchia).

Andrea Bigiarini, fotografo. Affascinato fin dall’infanzia

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dalla pittura, dalla grafica e dalle arti digitali e dalla fotografia, ha fondato nel 2012 The New Era Museum, il primo museo virtuale dedicato alla fotografia mobile vista come strumento per un rinnovamento in senso umanistico della realtà culturale odierna.

Marco Testoni, musicista. E’ una figura poliedrica di percussionista, compositore e music supervisor con un particolare percorso artistico ricco di collaborazioni in diversi ambiti creativi: dalla musica per film all’attività concertistica, dal teatro alla pubblicità, dalla fotografia contemporanea alla videoarte. Fonda nel 2010 l’ensemble musicale Pollock Project. Nel 2016 pubblica per Audino il libro “Musica e visual media”.

Venerdì 6 aprile triplo concerto per Jazz in Progress a Monfalcone

Jazz in Progress chiude la stagione 2017/18 con una tripla performance, attesa venerdì 6 aprile alle 21 al Carso in Corso di Monfalcone, per l’organizzazione di Associazione Nuovo Corso. Ad esibirsi per primi sono Giorgio Pacorig al pianoforte e Giovanni Maier al contrabbasso (Incipit Duo): i d u e m u s i c i s t i – n o m i d e t e r m i n a n t i n e l l a s c e n a

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dell’improvvisazione musicale europea – sono “di casa” nella rassegna e nella stessa città di Monfalcone. Dopo decenni di amicizia e collaborazione, regalano una performance appassionata e sincera alla loro terra e all’associazione che li ospita (entrambi, ricordiamo, hanno un curriculum planetario e hanno condotto per due anni ciascuno la direzione artistica della rassegna Jazz in Progress).

A seguire un duo che ha origine poco oltre il vicino confine sloveno: lo storico batterista e percussionista Zlatko Kaučič, un protagonista assoluto della musica contemporanea europea da diverse decadi, suona insieme al sassofonista – che vive e lavora a Ljubljana – Cene Resnik, anch’egli funambolico improvvisatore e cercatore di suoni (ma senza sintesi … “cerco dallo strumento – dice – tutto quello che esso può produrre, senza alcun artificio tecnologico e senza preparazioni esterne”).

Zlatko Kaucic – Foto Luca d’Agostino/Phocus Agency © 2009 Chiude la serata una vera festa: una jam session di improvvisazione dei quattro artisti (è ancora una sorpresa

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l’arrivo di eventuali altri ospiti!) viene dedicata ai quarant’anni di carriera di Kaučič, che appena diciassettenne debuttava a Udine, per non fermarsi mai più ed espandere la sua fama e il suo contributo musicale e culturale in tutta Europa ed oltre, divenendo una tra le personalità più autorevoli dell’universo del jazz e della musica improvvisata internazionale.

Nato a Postojna nel 1953, Kaučič giovanissimo inizia a Udine la sua attività concertistica e nel 1975 si trasferisce in Svizzera, dove rimarrà per due anni, e dove, tra gli altri, collaborerà con Irene Schweitzer, Radu Malfatti, Peter Frei, Allen Blairman e Duško Goykovich. In seguito si sposta in Spagna, a Barcellona, dove vivrà per sei anni. Nel paese iberico Kaučič suona sia in vari jazz festival che nei club;

in questi anni collabora con musicisti come Tete Montoliu, Kenny Wheeler, Paul Stocker, Steve Lacy, Mike Osborne, John Lewis.

Nel 1984 si trasferisce nuovamente, questa volta ad Amsterdam.

Nella città olandese suona sia con i più importanti jazzisti legati alla scena dell’avanguardia europea come Misha Mengelberg, Sean Bergin, Michael Moore, ma anche con Paul Bley, Essiet Okun Essiet, Paolo Fresu, John Pattitucci.

Nel 1992 ritorna in Slovenia, dove comincia a collaborare a vari progetti con nomi di primo piano del jazz mondiale, da Paul Bley a Steve Lacy, da Chico Freeman ad Enrico Rava, da Gianluigi Trovesi a Kenny Wheeler, da David Binney a Marc Ribot, da Albert Mangelsdorff ad Alexander Balenescu, da Javier Girotto a Paul McCandless, da Trevor Watts a Peter Brotzmann, da George Cables ad Antonio Marangolo, da Gianni Basso a Jean-Luc Cappozzo. Nel corso della sua carriera il batterista sloveno ha inciso oltre trenta dischi, nei quali appaiono tra gli altri Paul Bley, Peter Brotzmann, Louis Sclavis, Trevor Watts, Steve Lacy, Albert Mangelsdorff, Alexander Balenescu, Paul McCandless.

Andrea Forliano

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Il progetto “Turoldo vivo, parole e musica per un domani” arriva anche a Firenze in primavera!

A seguito del notevole successo ottenuto da pubblico e critica, il progetto pluriennale “Turoldo vivo, parole e musica per un domani”, prosegue in primavera il suo percorso con una importante tappa fiorentina. Sabato 7 aprile, alle ore 20.45, nella suggestiva cornice della Basilica della Santissima Annunziata di Firenze, avrà luogo lo s p e t t a c o l o - c o n c e r t o

“ L i t u r g i a d e l l a r i f l e s s i o n e ” , u n imperdibile concerto per v o c i r e c i t a n t i , c o r o , s o l i s t i e d o r c h e s t r a . L’appuntamento sarà ricco di letture, interpretazioni attoriali e voci soliste, che vedrà protagonisti il c o r o “ L e C o l o n e ” d i Castions di Strada, con la collaborazione dei Servi di Maria della Basilica di Firenze, dei coristi della Fenice di Venezia, di un q u a r t e t t o d ’ a r c h i accompagnato da percussioni e pianoforte, con musiche originali, scritte appositamente dai

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compositori Valter Sivilotti e Renato Miani. Poesia, musica e videoproiezioni interagiranno tra di loro per creare una consapevole discontinuità e stupire lo spettatore. Gli interventi musicali si differenzieranno sin dalla composizione, scivolando dal classico al contemporaneo; le voci soliste, con le cantanti Luisa Cottifogli, Emanuela Mattiussi e Nadia Petrova, comunicheranno attraverso note liriche ricche di sperimentazione vocale, amplificate dal coro in continuo adattamento di genere. Ad inaugurare il progetto, tutto dedicato alla figura di Padre David Maira Turoldo, sarà però la presentazione del libro “E nel silenzio il canto.

Turoldo vivo: parole e musica per un domani” a cura di Fabio Turchini, che si terrà il 7 aprile, sempre nella Basilica della Santissima Annunziata, Sala dell’Annunciazione, alle ore 17.30.

Domenica 8 aprile, a chiudere l’incontro in Toscana, sarà la solenne liturgia in ricordo di Padre David, cantata nella Basilica, a partire dalle ore 11.30.

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Foto © 2016 Alice BL Durigatto / Phocus Agency

Terminata la tournée fiorentina, il progetto continuerà in Friuli giovedì 26 aprile, alle ore 20.30, presso la Sala Conferenze di Villa Dora di San Giorgio di Nogaro, dove Fabio Turchini presenterà il suo libro alla comunità.

Il Progetto Turoldo Vivo ha ottenuto per la seconda volta il riconoscimento da parte del MiBACT, Ministero dei Beni e delle A t t i v i t à C u l t u r a l i , g r a z i e a l l a s u a q u a l i t à e a l coinvolgimento di emergenti personalità regionali quali Fabio Turchini (scrittore e filosofo), Luca A. d’Agostino (fotografo d’arte), Maurizio Della Negra (scenografo), Renato Miani e Valter Sivilotti (compositori) e specialmente l’Associazione Culturale Coro “Le Colone”, promotrice del Progetto, al quale sono vicini anche Padre Ermes Ronchi, don Nicola Borgo e il Ridotto, don Pierluigi Di Piazza e il Centro Balducci.

Per ulteriori informazioni:

Tel.: 3807028261. E-mail: tirelli.g1959@gmail.com, corolecolone@libero.it.

Martedì 3 aprile alle 18 in sala Corgnali OMAGGIO A MARTIN LUTHER KING

Dialoghi in biblioteca, il calendario di incontri organizzato dalla biblioteca civica “V. Joppi” e dall’assessorato alla Cultura, apre il mese di aprile con un appuntamento speciale dedicato a una delle figure più celebri del Novecento. Martedì 3 aprile alle 18 la sala Corgnali della biblioteca, in Riva

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Bartolini 5, ospiterà una serata-omaggio alla memoria di Martin Luther King a 50 anni dalla scomparsa del pastore e attivista per i diritti civili, ucciso il 4 aprile 1968 a Memphis. L’incontro curato da Valerio Marchi, sarà introdotto dal direttore della biblioteca Joppi, Romano Vecchiet. Il programma dell’iniziativa sarà arricchito dalle letture di Alessandra Pergolese e da alcuni brani musicali proposti da Diego Perotti.

​Valerio Marchi è nato a Roma nel 1960 e dall’inizio degli anni Ottanta risiede a Udine, dove insegna in un liceo cittadino. Si occupa principalmente di studi biblici, studi storici e poesia, ha pubblicato diversi volumi, molti dei quali presentati proprio a Dialoghi in biblioteca.

Nel 1984 si è laureato in Giurisprudenza all’Università degli studi di Trieste e sempre nella stessa Università nel 1993 ha conseguito anche la laurea in Storia.

Nel 2009, con la tesi “Tempo bello per gli ebrei. Stampa cattolica udinese e questione ebraica (1880-1914)” ha conseguito il Dottorato di ricerca in “Storia: culture e strutture delle aree di frontiera” presso l’Università degli Studi di Udine, istituzione accademica presso la quale ha poi continuato la sua attività di ricerca.

Signore e Signori…all’Opera Un Corso per imparare l”Opera

Mentre fervono i preparativi per il prossimo Pordenone Music Festival, al via il 30 aprile con il Concerto per Pordenone.

l’associazione culturale Farandola ripropone l’atteso appuntamento “Signore e Signori…all’Opera!!!”. Il Prof.

Stefano Serra, docente della scuola di musica pordenonese,

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terrà un ciclo di incontri di approfondimento su uno dei capolavori più amati e rappresentati nella storia dell’opera:

“Così Fan Tutte” di W.​ ​A. Mozart, che culminerà con due uscite in collaborazione con il Teatro Verdi di Trieste.

Infatti i partecipanti, potranno assistere alle prove d’assieme e a uno degli spettacoli previsti dal cartellone stagionale. Il corso, permetterà di conoscere l’opera e di entrare nei processi compositivi. Si analizzeranno le scelte narrative e musicali, mettendo a confronto diverse realizzazioni. Il tutto con lo stile particolarmente brillante​, sagace​ e coinvolgente di Serra.

Così fan tutte è la terza e ultima delle tre opere italiane

“buffe” scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte, di cui il grande baritono Claudio Desderi interpretò a pieno lo spirito con queste parole: “E’ una emozione grandissima tuffarsi in questo gioco turbinoso e pericoloso di sensazioni in musica: il proprio “personale” ne è sempre coinvolto, in ogni caso.”

L’iniziativa è rivolta ad adulti di qualunque età e non richiede alcuna preparazione musicale. E’ adatta sia ai neofiti, che vogliono avvicinarsi al mondo della lirica sia ai melomani che vogliono affinare il proprio personale giudizio critico ed estetico.

Gli incontri avranno inizio venerdì 6 aprile dalle ore 20.30 nella Saletta della Bcc pordenonese, a Pordenone in Via Mazzini 47/D.

Per informazioni e iscrizioni: scrivi@farandola.it, tel. 0434 363339; 39 340 0062930.

CALENDIDONNA 2018 SI CHIUDE

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CON LA PRESENTAZIONE DI DUE LIBRI

A chiusura del fitto calendario di Calendidonna 2018, sabato 31 marzo alle 18 alla libreria Moderna in via Cavour a Udine, è in programma un doppio appuntamento con la presentazione di due libri che rievocano luci e ombre di intensi personaggi femminili sullo sfondo di una Venezia inedita, colta nel suo complesso rapporto con la terra friulana.

Protagonisti dell’ultimo appuntamento della rassegna messa a punto da Comune e Commissione Pari Opportunità in occasione dell’8 marzo, infatti, saranno “La fragilità del leone” (edito da Forum nel 2016 e già Premio Selezione “Raccontami la Storia” di Chieti) di Antonella Sbuelz e “La carezza dell’acqua” (edito sempre nel 2016 da Gaspari) di Fabiana Dallavalle.

Due libri accomunati dalla scelta di Venezia quale sfondo per la narrazione. Sarà la Serenissima del Cinquecento per Dallavalle, colta nel momento del suo massimo splendore, e la Serenissima giunta ormai all’estremo sussulto finale sotto la spallata delle truppe napoleoniche per Sbuelz. Due cornici di grande suggestione per figure che si muovono fra emozioni forti e scelte coraggiose, fra ricerche identitarie personali e l’esplosione di nuovi ideali libertari.

A dialogare con le autrici sarà Marisa Sestito, già professore ordinario di Letteratura Inglese all’Università di Udine e appassionata studiosa di Shakespeare, Milton e Dryden, nonché di narrativa vittoriana e novecentesca.

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