Seconda Guerra Mondiale 1939-1945
Già nel 1938 Gran Bretagna e Francia non intervennero per fermare le ambizioni di espansione della Germania.
Hitler intanto nell’agosto 1939 avevano stipulato un patto di non aggressione con l’Unione Sovietica: i due paesi si impegnavano a non aggredirsi spartendosi la Polonia, mentre l’Urss avrebbe annesso anche la Finlandia e i paesi baltici. Inglesi e francesi stipularono un’alleanza militare con la Polonia per difenderla da un’imminente attacco nazista.
Hitler continuava a rivendicare la città di Danzica e il territorio polacco che divideva la Germania dalla Prussia orientale; così il 1°
settembre 1939 Hitler diede ordine di invadere la Polonia. Il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania mentre l’Italia si dichiarò paese non belligerante.
La Polonia fu attaccata anche dall’Urss e divisa tra tedeschi e russi. L’Unione Sovietica invase anche i paesi baltici e la Finlandia.
Nell’aprile 1940 i tedeschi invasero la Danimarca e la
Norvegia, e in maggio occuparono Belgio, Paesi Bassi
e Lussemburgo, paesi neutrali, per entrare in
territorio francese superando la linea Maginot, eretta
dai francesi tra il 1930-36 per difendersi dalla
Germania: era lunga 400 km con un sistema di
fortificazioni scavate in colline costruite in acciaio e
cemento.
Il 14 giugno 1940 le truppe tedesche entrarono a Parigi e fu imposto l’armistizio. La Francia fu divisa in due: il centro-sud erano sotto il controllo di un governo filonazista con il maresciallo Pétain, mentre il nord erano sotto il controllo tedesco. Con la capitolazione della Francia Mussolini, certo che il conflitto fosse breve e vittorioso, fece entrare l’Italia in guerra il 10 giugno 1940. I tedeschi intanto puntarono a invadere il Regno Unito difeso dal primo ministro Winston Churchill.
Tra l’agosto e l’ottobre 1940 Hitler cercò di invadere l’isola: era la battaglia d’Inghilterra con un bombardamento a tappetto di intere città inglesi che malgrado le perdite riuscirono a resistere all’attacco.
La Royal Air Force sconfisse l’aviazione militare
tedesca anche grazie ai radar. Fu la prima battuta
d’arresto per la Germania. Nel settembre 1940 veniva
formato il Patto Tripartito tra Berlino, Roma e Tokyo.
Nell’ottobre 1940 l’Italia tentò l’invasione della Grecia, che fallì per la forte resistenza della popolazione; così Hitler dovette intervenire nei Balcani con l’invasione della Jugoslavia e della stessa Grecia. In Africa gli italiani nella primavera 1941 persero il controllo dell’Etiopia, sconfitti dagli inglesi. Nello stesso anno furono inviate in Libia anche divisioni militari tedesche dell’Africa Korps, comandate dal generale Rommel; la regione fu riconquistata dopo gli attacchi inglesi.
Nel giugno 1941 la Germania iniziò a sorpresa l’invasione dell’Urss per impossessarsi delle grandi pianure russe coltivate a frumento e i giacimenti petroliferi del Caucaso.
L’operazione Barbarossa vide la partecipazione anche di un corpo di spedizione italiano, l’ARMIR, si spinse rispettivamente fino a Leningrado, vicino a Mosca e a Stalingrado. Nel dicembre 1941 l’avanzata si arrestò a causa dell’inverno e della guerriglia russa. Il 7 dicembre 1941 il Giappone bombardava le navi militari degli Stati Uniti a Pearl Harbor: anche gli Usa scendevano in guerra contro l’Asse.
Il 1942 fu l’anno decisivo per la guerra: segnò l’inizio della controffensiva degli Alleati (Stati Uniti, Unione Sovietica, Regno Unito). In Russia l’offensiva sovietica avanzò dal Volga al Caucaso e nell’agosto 1942 iniziò l’assedio tedesco di Stalingrado, poi conclusosi con una sconfitta nel gennaio 19443; tedeschi e italiani si ritirarono e furono decimati dal freddo: rispetto ai 20.000 partiti, ritornarono 60.000 superstiti.
Sul fronte dell’Oceano Pacifico le forze giapponesi diedero segnali di cedimento dopo le iniziali vittorie;
furono sconfitti dagli statunitensi nelle isole Midway e a Guadalcanal (agosto 1942-marzo 1943). In Nord Africa le truppe tedesche-italiane furono sconfitte nella primavera 1942 a El Alamein (Egitto) dagli inglesi. Un anno dopo l’Asse dovette lasciare l’Africa settentrionale, riconquistata dagli Alleati, in quale nel luglio 1943, invasero la Sicilia.