IL RUOLO DEL COMMERCIALISTA NELLA PIANIFICAZIONE
FINANZIARIA DELLE AZIENDE CLIENTI
IL RUOLO DEL COMMERCIALISTA E LE OPPORTUNITÀ DI
BUSINESS
DA DOVE PARTIAMO
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MICRO PICCOLE E MEDIE IMPRESE SOTTOCAPITALIZZATE
MANCANZA DI STRATEGIA SISTEMA BANCO-CENTRICO
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I nuovi scenari
GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA
Effetto Covid sui prestiti alle imprese: NPL in rialzo fino al 2021. Calo previsto per il 2022
Dopo aver raggiunto livelli minimi nel 2019 i tassi di deterioramento sono previsti in crescita nel prossimo biennio, ma su livelli distanti
rispetto ai picchi raggiunti nel 2012.
Gli incrementi più pronunciati interesseranno le PMI e i comparti dell’edilizia e dei servizi. Considerato uno scenario base e uno pessimistico, che assume una nuova ondata di contagi in autunno.
Fonte: Cerved – Luglio 2020
I nuovi scenari
CODICE DELLA CRISI E DELL’INSOLVENZA
RILEVAZIONE TEMPESTIVA
ENTI COLLETTIVI
I nuovi scenari
IMPRESE INDIVIDUALI
CODICE DELLA CRISI E DELL’INSOLVENZA
Art. 3 - DLgs. 14/2019 CCII
L’imprenditore individuale deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative
necessarie a farvi fronte.
L’imprenditore collettivo deve adottare un assetto organizzativo adeguato ai sensi dell’art. 2086 c.c., ai fini della tempestiva rilevazione
dello stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative.
I nuovi scenari
CODICE DELLA CRISI E DELL’INSOLVENZA
art. 2086 c.2 c.c. (in vigore dal 16/03/2019)
L’IMPRENDITORE, CHE OPERI IN FORMA SOCIETARIA O COLLETTIVA, HA IL DOVERE DI ISTITUIRE UN ASSETTO ORGANIZZATIVO, AMMINISTRATIVO E CONTABILE ADEGUATO ALLA NATURA E ALLE DIMENSIONI DELL’IMPRESA,
ANCHE IN FUNZIONE DELLA RILEVAZIONE TEMPESTIVA DELLA CRISI
DELL’IMPRESA E DELLA PERDITA DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE, NONCHÉ DI ATTIVARSI SENZA INDUGIO PER L’ADOZIONE E L’ATTUAZIONE DI UNO DEGLI
I nuovi scenari
CODICE DELLA CRISI E DELL’INSOLVENZA
art. 3 D.Lgs. 14/2019 (in vigore dal 16/05/2022)
L’IMPRENDITORE INDIVIDUALE DEVE ADOTTARE MISURE IDONEE A RILEVARE TEMPESTIVAMENTE LO STATO DI CRISI E ASSUMERE SENZA INDUGIO LE
INIZIATIVE NECESSARIE A FARVI FRONTE.
I nuovi scenari
CODICE DELLA CRISI E DELL’INSOLVENZA
art. 2, lett. a) D.Lgs. 14/2019
«CRISI»: LO STATO DI SQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO CHE RENDE PROBABILE L'INSOLVENZA DEL DEBITORE, E CHE PER LE IMPRESE SI MANIFESTA COME INADEGUATEZZA DEI FLUSSI DI CASSA
PROSPETTICI A FAR FRONTE REGOLARMENTE ALLE OBBLIGAZIONI
I nuovi scenari
I nuovi scenari
ORGANIZZATIVI AMMINISTRATIVI CONTABILI
ADEGUATI ASSETTI
CODICE DELLA CRISI E DELL’INSOLVENZA
CODICE DELLA CRISI E DELL’INSOLVENZA
Art. 14 comma 4 - DLgs. 14/2019
Gli istituti di credito, in sede di istruttoria e monitoraggio del merito creditizio, dovranno valutare preventivamente la idoneità dell’assetto
organizzativo per non incorrere in responsabilità patrimoniali per incauto affidamento o abusiva concessione del credito, nella ipotesi in cui la società affidata sia coinvolta in un dissesto, nonché’ notiziare gli
I nuovi scenari
LE BANCHE ...
LA BANCA È UN POSTO DOVE TI PRESTANO L'OMBRELLO QUANDO C’È BEL TEMPO E TE LO CHIEDONO INDIETRO QUANDO INIZIA A PIOVERE.
MARK TWAIN
I nuovi scenari
LE BANCHE...
MONITORAGGIO DEL CREDITO
Adeguamento del sistema di Early Warning
Inserimento nel “cruscotto” di monitoraggio di una serie di indicatori al fine di prevenire la migrazione da stage 1 a stage 2
I nuovi scenari
LE BANCHE ...
IFRS 9 – CIRCOLARE 262 BANCA D’ITALIA I nuovi scenari
STAGE 1 PERFORMING
STAGE 2
UNDERPERFORMING
STAGE 3
NON PERFORMING
Il nuovo impairment model, detto a three-bucket (c.d «stages»), prevede una classificazione dei crediti in tre livelli (o “stage”) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare, nonché differenti modalità di
calcolo degli interessi.
il passaggio tra stage diversi è consentito in entrambe le direzioni.
STAGE 1 PERFORMING
Rischio creditizio basso
Qualora il rischio creditizio sia basso o successivamente alla delibera non sia aumentato in misura significativa.
La stima della perdita attesa viene considerata con riferimento ai relativi portafogli collettivi per un periodo pari a 12 mesi.
I nuovi scenari
LE BANCHE ...
Rischio creditizio intermedio.
L'assegnazione dello strumento finanziario a questo stage può solitamente essere ricondotta ad una o più delle seguenti situazioni:
➢ un'inadempienza superioreai 30 giorni;
➢ peggioramentodel livello di rating;
➢ evidenti difficoltà economiche o finanziarie.
Con questa nuova categoria di rischio vanno misurate le perdite attese (forward looking) su un arco temporale pari alla durata contrattuale residua (lifetime), relativamente ai portafogli individuati per i quali il rischio sia aumentato in misura significativa.
I nuovi scenari
STAGE 2
UNDER PERFORMING
LE BANCHE ...
LE BANCHE ...
Rischio creditizio alto.
Gli strumenti finanziari ed i finanziamenti assegnati a tale categoria manifestano un rischio creditizio signifcativo, per i quali la perdita si è già effettivamente manifestata, ad esempio in corrispondenza di mancati pagamenti per un periodo superiore ai 90 giorni.
In questo caso il calcolo della perdita si effettua in modo analitico in relazione alle singole posizioni deteriorate, proporzionandole alla vita residua della singola esposizione (lifetime).
I nuovi scenari
STAGE 3 NON PERFORMING
LE BANCHE ...
NPL – CREDITI DETERIORATI
Sono i crediti degli istituti di credito per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza sia per l’ammontare delle esposizione di capitale. Secondo il grado di rischio si dividono in :
➢ Sofferenze (Bad Loans)
➢ Inadempienze probabili (Unlikely to Pay – UTP)
➢ Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate (Past Due)
(Classificazione EBA 2013)
I nuovi scenari
LE BANCHE ...
SOFFERENZE (BAD LOANS)
Esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni
sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita della banca
I nuovi scenari
LE BANCHE ...
INADEMPIMENZE PROBABILI (UTP)
Esposizioni per cassa e “fuori bilancio” la cui classificazione è il risultato del giudizio della banca circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia
integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie
I nuovi scenari
I nuovi scenari
SCADIMENTO MERITO CREDITIZIO
PRESENTAZIONE ISTANZA DI FALLIMENTO
CESSIONE DEL CREDITO CON PERDITA >5%
UTP DAL 01/01/2021
LE BANCHE ...
LE BANCHE ...
ESPOSIZIONI SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE (PAST DUE)
I nuovi scenari
ESPOSIZIONI SCADUTE DA ALMENO 90
GIORNI CONSECUTIVI
RETAIL
<1.000.000 EURO
ALTRI DEBITORI
>1.000.000
100 EURO
500 EURO
LE BANCHE ...
CLASSIFICAZIONE DEI CREDITI BANKITALIA I nuovi scenari
PERFORMING
NON PERFORMING
FORBORNE PERFORMING
EXPOSURES
NON PERFORMING EXPOSURES WITH
FORBEREANCE UTP
BAD LOANS
INDICATORI DI SQUILIBRI DI CARATTERI FINANZIARIO
1 SCONFINAMENTI SIGNIFICATIVI SEGNALATI IN CENTRALE RISCHI ANOMALO PEGGIORAMENTO CONDIZIONI APPLICATE
RICORSO A FINANZIAMENTI STRAORDINARI PER
CONSOLIDAMENTO DEBITI A BREVE SENZA PIANI FINANZIARI MANCATO PAGAMENTO DI RATE DI FINANZIAMENTI A M/L
TERMINE
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I nuovi scenari
MANCATO RISPETTO DI COVENANT CHE RISCHIANO DI COMPROMETTERE IL BUON ESITO DEI FINANZIAMENTI
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USCIRE DALLA PANDEMIA
GRUPPO DEI 30 (dicembre 2020)
"riconoscono che i Governi affrontano seri vincoli politici e pratici nel focalizzare i prestiti e gli investimenti alle imprese che saranno sostenibili nel lungo termine ma che hanno bisogno adesso"
"le banche e gli investitori del settore privato di solito hanno assai più
esperienza nel valutare la sostenibilità e certamente affrontano meno pressioni
I nuovi scenari
USCIRE DALLA PANDEMIA
IL PUNTO DI VISTA DEL GOVERNO
«La risposta della politica economica al cambiamento climatico e alla pandemia dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l'innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l'accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create»
I nuovi scenari
MENO STATO PIÙ MERCATO
1 FINE DELLE GARANZIE STATALI
VALUTAZIONE DEGLI INVESTITORI PRIVATI
MENO SOSTEGNO ALLE IMPRESE ZOMBIE
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3
I nuovi scenari
BASILEA 2
COS’E
È UN ACCORDO INTERNAZIONALE DI VIGILANZA PRUDENZIALE, MATURATO NELL'AMBITO DEL COMITATO DI BASILEA, SIGLATO NEL
2004, ENTRATO IN VIGORE NEL 2007, RIGUARDANTE I REQUISITI PATRIMONIALI DELLE BANCHE, IN BASE AL QUALE DEVONO ACCANTONARE QUOTE DI CAPITALE PROPORZIONATE AL RISCHIO
ASSUNTO, VALUTATO ATTRAVERSO LO STRUMENTO DEL RATING.
Rating advisory e pianificazione finanziaria
BASILEA 2
FINALITÀ
ASSICURARE STABILITÀ AL SISTEMA BANCARIO MODIFICANDO IL RAPPORTO TRA BANCA E IMPRESA, FONDANDOLO SU FIDUCIA
RECIPROCA, INFORMAZIONI REALI, DA AGGIORNARSI CONTINUAMENTE, VINCOLATE ALLA EFFETTIVA CAPACITÀ DI PRODURRE REDDITO IN PROSPETTIVA DI UNA CRESCITA FUTURA E
Rating advisory e pianificazione finanziaria
BASILEA 2
TRE PILASTRI Rating advisory e pianificazione finanziaria
REQUISITI PATRIMONIALI
CONTROLLO DELLE AUTORITÀ
DI VIGILANZA
DISCIPLINA DI MERCATO E TRASPARENZA
BASILEA 2
PRIMO PILASTRO
REQUISITI PATRIMONIALI MINIMI Rating advisory e pianificazione finanziaria
RISCHIO DI CREDITO
RISCHIO DI MERCATO
RISCHIO OPERATIVO
RATING INTERNI
BASILEA 3
EVOLUZIONE
La disciplina di vigilanza prudenziale è stata aggiornata con
l’emanazione della cosiddetta Basilea 3 (Regolamento UE 575/2013 - CRR e sulla Direttiva 2013/36/UE - CRD4).
Potrebbe creare un rischio di stretta creditizia soprattutto in una fase di recessione economica.
Disciplina società di comodo
RATING ADVISORY
IL RATING E LA PD
Il RATING è l'insieme di procedure di analisi e di calcolo grazie al quale una banca valuta quanto un cliente sia rischioso e quanto sarà
produttivo in futuro se gli venisse concesso il credito richiesto.
Rating advisory e pianificazione finanziaria
RATING ADVISORY
Oggi più che mai, infatti, è necessario attivare concretamente un sistema di monitoraggio continuativo della gestione finanziaria, con un focus particolare su equilibrio di tesoreria (gestione della liquidità),
equilibrio della struttura patrimoniale (capitalizzazione ed indebitamento), sostenibilità finanziaria (dinamica fonti-impieghi).
“Rating Advisory e Pianificazione Finanziaria alla luce dell’evoluzione del quadro regolamentare: il nuovo rapporto sa e il ruolo del Commercialista” – Fondazione Nazionale dei Commercialisti 08 maggio 2019
Rating advisory e pianificazione finanziaria
RATING ADIVSORY
FINANZA AZIENDALE E TRASPARENZA INFORMATIVA
• Elaborazione dei documenti richiesti dalle banche nel processo di valutazione
• Confronto tra istituti per valutare l'offerta più idonea a soddisfare le esigenze aziendali
• Analisi dell’impatto di ogni decisione strategica sul rating
• Programmazione anticipata della necessità di risorse finanziarie
Rating advisory e pianificazione finanziaria
RATING ADVISORY
FINANZA AZIENDALE E TRASPARENZA INFORMATIVA
• Bilanci aderenti alla realtà aziendale con informazioni complete
• Informazioni inerenti la Governance aziendale
• Informazioni sui sistemi di pianificazione
• Report periodici
Rating advisory e pianificazione finanziaria
RATING ADVISORY
IL RATING Rating advisory e pianificazione finanziaria
ANALISI QUANTITATIVA
ANALISI QUALITATIVA
ANALISI ANDAMENTALE
ANALISI ANDAMENTALE
1 RAPPORTO CREDITIZIO (INTERNO)
CENTRALE RISCHI BANCA D’ITALIA
CENTRALE DI ALLARME INTERBANCARIA
EVENTI PREGIUDIZIEVOLI
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3
4
Rating advisory e pianificazione finanziaria
ANALISI QUANTITATIVA
1 INDICI DI BILANCIO
TASSI DI SVILUPPO
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
2
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Rating advisory e pianificazione finanziaria
ANALISI QUALITATIVA
1 STRUTTURA SOCIETARIA
SISTEMA DI GOVERNANCE CONTROLLO DI GESTIONE
STRATEGIE AZIENDALI
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Rating advisory e pianificazione finanziaria
MERCATO DI RIFERIMENTO
5
LINEE GUIDA PER IL RILASCIO
1 PROTOCOLLO OPERATIVO
DESTINATO AI COMMERCIALISTI
STAKEHOLDER FINANZIARI (CREDITORI)
2
3
Visto di conformità e congruità sull’informativa finanziaria
RISCHIO DI CREDITO
Il rischio di credito (o rischio di insolvenza) è il rischio che nell'ambito
di un'operazione creditizia il debitore non assolva anche solo in parte ai suoi obblighi di rimborso del capitale e/o al
pagamento degli interessi al suo creditore.
Le opportunità per i professionisti
CRISI
(Art. 2, lett. a) D.Lgs. 14/2019)
lo stato di difficoltà economico- finanziaria che rende probabile l'insolvenza del debitore, e che per le
imprese si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente
alle obbligazioni pianificate
DEFINIZIONE DI RISCHIO
RIDURRE L’ASIMMETRIA INFORMATIVA
1 DATI AZIENDALI
(Storia, Andamento del Mercato, Posizionamento)
ASSETTO ORGANIZZATIVO
(Proprietà, Governance, Gruppo)
BILANCI STORICI (Analisi indici)
2
3
Le opportunità per i professionisti
ADVISOR
«NUOVE» OPPORTUNITÀ
Le opportunità per i professionisti
CERTIFICATORE
CFO IN OUTSOURCING
AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO
1
ADEGUARE LE CONTABILITÀ INTERNE ED ESTERNE ADEGUAMENTO CULTURALE (FORMARE E FORMARSI)
MASSIMA AUTOMAZIONE DELLE RILEVAZIONI CONTABILI
2
3
Le opportunità per i professionisti
CONSULENZA FINANZIARIA
1
IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI DI TESORERIA / PIANIFICAZIONE PREDISPOSIZIONE SET INFORMATIVI
IMPLEMENTAZIONE / ADEGUAMENTO ASSETTI ORGANIZZATIVI
CFO IN OUTSOURCING PER NANO IMPRESE
2
3
4
Le opportunità per i professionisti
FOCUS
1
RENDICONTO FINANZIARIO CENTRALE RISCHI
DSCR
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Le opportunità per i professionisti
BILANCI PROSPETTICI
PERCHÈ NOI?
1
STRUMENTI DATI
COMPETENZE
2
3
Le opportunità per i professionisti
PERCHÈ NOI?
1
STRUMENTI DATI
COMPETENZE
2
3