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Newsletter del 30-06-10
Indice
• > Progetti per immigrati anziani
• > L'anziano e la cura dell'anziano
• > Gestire le relazioni nel quotidiano
• > Anziani non autosufficienti: l'immagine è ancora importante
• > Badanti in Piemonte
• > Focus – Una casa a misura di anziano
Progetti per immigrati anziani
(Centro Maderna)
Nel quadro del primo concorso degli enti locali
“Buone pratiche per iniziative a favore degli immigrati più anziani” viene lanciato un invito a presentare proposte di strategie attive per la terza età, per l’integrazione ed il miglioramento della qualità di vita degli immigrati più anziani.
I progetti proposti dovranno toccare questioni quali quella abitativa, il tempo libero e la cultura, attività sociali ed intergenerazionali, sostegno ad attività economiche per prodotti e servizi specifici e sostegno al volontariato svolto o a favore di immigranti più anziani. I progetti dovranno essere innovativi, sostenibili,
concreti e rappresentare esempi di buone pratiche trasferibili. Tre premi ai migliori progetti saranno assegnati nel corso di una cerimonia che si terrà nel mese di febbraio 2011 a Bruxelles p resso il Comitato delle Regioni.
(Tredueotto.it) Vai al bando
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L'anziano e la cura dell'anziano
(Centro Maderna)
Sarà questo il titolo del congresso organizzato dall'Università degli Studi di Milano e dalla Fondazione IRCCS Cà Granda, che si terrà sabato 18 Settembre 2010 presso l'Aula Magna dell'Università, in Via Festa del Perdono, 4 a Milano. L'evento, articolato in una serie di interventi a tema, tratterà argomenti quali la domanda sanitaria in Lombardia e il modello sociosanitario regionale, l'invecchiamento della popolazione, i disturbi della sfera affettivo-
emozionale, i rischi cardiovascolari, lo stato cognitivo, la fragilità e la qualità della vita e l'anziano in Pronto Soccorso. L'iscrizione al convegno è completamente gratuita, ma è comunque necessario compilare la scheda di registrazione che può essere scaricata dal sito www.aimgroup.eu/2010/geriatria.
(Università degli Studi di Milano, 28 giugno 2010)
Clicca qui per maggiori informazioni
(News del 29 /06/2010) TOP >
Gestire le relazioni nel quotidiano
(Centro Maderna)
Viviamo in un’epoca in cui tutto è mirato al successo, all’essere perfetti, a possedere qualità vincenti. Possediamo innumerevoli strumenti di comunicazione, eppure mai come al giorno
d’oggi l’uomo si sente così solo, immerso, e perso, in un mondo dove potenzialmente tutto è alla portata di tutti. Questo libro nasce
dall’intento di restituire la comunicazione agli individui come risorsa quotidiana, base sicura per far emergere nella vita di tutti i giorni forza d’animo, competenza, autostima, benessere e armonia. Con il preciso obiettivo di consolidare la sicurezza interiore e il senso di connessione e potenziare la capacità di relazionarsi, il testo offre delle linee guida per migliorare la vita della persona e la qualità dei rapporti con gli altri.
(Dal sito dell'editore)
Menditto Maria, “Comunicazione e
relazione. Come gestire dialoghi e legami nel quotidiano”, Erickson, Gardolo (TN), 2010,
332 pp.
Sfoglia le prime pagine del libro
(News del 28 /06/2010) TOP >
Anziani non autosufficienti: l'immagine è ancora importante
(Centro Maderna)
IMSERSO (Istitudo de Mayores y Servicios Sociales), l'organismo di governo Spagnolo che si occupa della gestione dei programmi per anziani e persone non autosufficienti, ha pubblicato una nuova guida rivolta agli
assistenti alla persona, ai caregiver ma anche ai famigliari di anziani per promuovere
l'importanza della cura dell'immagine personale anche in situazioni di non autosufficienza. Il documento, intitolato "Así soy Así me gusto"
("Così sono, così mi piaccio") parte dalla convinzione che, in questo contesto, la cura dell'immagine non sia una questione minore, come spesso viene considerata, ma al contrario sia un elemento che deve entrare a far parte dell'assistenza alla persona non autosufficiente in quanto contribuisce a mantenerne alta
l'autostima. Secondo gli esperti di IMSERSO, il duplice atteggiamento che il caregiver deve avere nei confronti del proprio assistito in questo frangente deve essere da una parte, di rispetto nei confronti dell'immagine che questi ha scelto di trasmettere di sé stesso e dall'altra,
di incoraggiamento a migliorarla. La guida è composta infatti da due parti fondamentali, una prima in cui si analizza l'importanza
dell'immagine per la persona anziana non autosufficiente e una seconda piena di
suggerimenti su come affrontare insieme alla persona assistita pratiche di cura personale come la depilazione, la scelta della pettinatura o dell'abbigliamento e il trucco.
(Grupo Júbilo, 22 giugno 2010)
Clicca qui per accedere alla pubblicazione (in lingua spagnola)
(News del 25 /06/2010) TOP >
Badanti in Piemonte
(Centro Maderna)
La maggioranza delle assistenti familiari operanti in Piemonte (58,4%) vive con l’anziano assistito; il 31% lavora solo di
giorno; il 2,8% fa il turno di notte. Lo rivela lo studio realizzato realizzato dalla Cisl regionale, in collaborazione con l’Università di Torino, su un campione di 500 badanti che svolgono la loro attività in Piemonte. Secondo lo studio, il 56,7% delle badanti dispone di una stanza propria, il 33,8% dorme nella stessa stanza dell’anziano o è sistemata in maniera precaria vicino alla sua stanza. Per queste ed altre
ragioni sono numerose le assistenti familiari
che denunciano malattie psicosomatiche, squilibri del comportamento (alcoolismo) o vere e proprie malattie psichiatriche. Per
quanto riguarda il contratto di lavoro, il 74,8%
del campione dichiara di essere in regola,
invece il 18,7% ha affermato di lavorare s enza tutela. Per il versamento dei contributi, il
47,5% delle assistenti afferma che è il datore di lavoro a versare i contributi, mentre il 25,9%
versa autonomamente la propria quota spettante.
(Newsletter Qualificare, 25, Giugno 2010) Clicca qui per maggiori informazioni sullo studio
(News del 22 /06/2010) TOP >
Focus – Una casa a misura di anziano
Laura Badaracchi
Abitazioni facilitate? Non sono più
fantascienza, ma realtà, grazie alle tecnologie degli ausili e alla diffusione della domotica.
Mezzi da incentivare e promuovere, se si osservano i dati: l’attuale incidenza della non autosufficienza in età anziana nella vita delle persone e delle famiglie è notevole. In Italia, infatti, su 60 milioni di italiani, circa il 20% ha più di 65 anni e gli over 80 sono il 5,6%. Ed è accertato che questa situazione vedrà in futuro uno sviluppo esponenziale: si stima che nel 2045 gli over 65 saranno il 30% della
popolazione e gli ultra ottantenni il 12%.
“Dobbiamo ripensare le nostre abitazioni in vista del progressivo invecchiamento della popolazione. Gli over 65 rappresentano ormai il 19,5% della popolazione italiana. Circa 3 milioni di anziani vivono da soli e, in genere, le loro case sono obsolete, mentre hanno
bisogno di sicurezza, confort, risparmio. E la domotica può rispondere a tutte queste
esigenze”, ha dichiarato Fabio Menicacci, segretario nazionale dell’Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap),
precisando: “L’80% degli anziani è proprietario della casa, acquistata quando avevano esigenze diverse, per esempio dei figli. Vanno quindi riadattate, tenendo conto eventualmente dell’abbattimento delle barriere
architettoniche attraverso poltrone
montascale, ascensori, impianti elettrici che facilitino l’utilizzo di particolari macchin ari medici”.
Per questo la Comunità europea ha
finanziato il progetto “Casa facilitata”, in fase di sperimentazione in Finlandia e a breve in Grecia, Danimarca e Irlanda del Nord.
L’iniziativa coinvolge per quest'anno 40
anziani (10 per ogni Paese) e i loro caregiver.
Tutto il sistema di sostegno e controllo si basa essenzialmente sul web e su un televisore touch screen di cui viene dotata l'abitazione degli anziani, che in questa prima fase sono affetti da demenza senile di livello lieve o
medio; tuttavia il sistema potrà essere utile a tutti gli anziani non autosufficienti. Come? In primo luogo, si dovrà installare una
componente di domotica collegata a una serie di allarmi e allerte che, in caso di bisogno, vengono inoltrate direttamente ai familiari o ai caregiver; poi vengono installati servizi
specifici per la demenza, come giochi cognitivi e memorandum che con sistemi audio e
video ricordano all’anziano scadenze e bisogni, ad esempio prendere le medicine o mangiare. Infine, un aspetto dedicato
specificamente al caregiver: l’elaborazione di una cartella clinica ad hoc e la possibilità di contattare medici esperti direttamente via web.
Se la sperimentazione funziona, a partire dal prossimo anno il progetto potrà essere esportato in tutta Europa: basterà avere una buona
connessione internet, mentre gli altri impianti di allarme saranno nascosti. A Terni, intanto, sono stati consegnati a persone con disabilità o anziani non autosufficienti – su 36 – 3 alloggi di edilizia popolare realizzati con particolari accorgimenti, privi di barriere
architettoniche e muniti di impianti di
telesoccorso, oltre che con criteri innovativi di eco-sostenibilità, rispetto per l’ambiente e
risparmio energetico. Segno che attrezzare o costruire ex novo case a misura d'anziano si può, anche a costi accessibili.
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