AD\561742IT.doc PE 355.759v02-00
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PARLAMENTO EUROPEO
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2009
Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere
2004/2210(INI) 4.4.2005
PARERE
della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere
destinato alla commissione per l'occupazione e gli affari sociali
sull'inclusione sociale nei nuovi Stati membri (2004/2210(INI))
Relatrice per parere: Edit Bauer
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PA_NonLeg
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SUGGERIMENTI
La commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere invita la commissione per l'occupazione e gli affari sociali, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
A. considerando che, in termini di esclusione sociale, i gruppi più vulnerabili sono le famiglie monoparentali, le donne anziane, le donne appartenenti a gruppi minoritari, i disabili, ecc., B. considerando che a rischio di povertà sono soprattutto i bambini,
C. considerando che la transizione verso un'economia orientata al mercato nei nuovi Stati membri ha creato, come nuovo fenomeno sociale, una disoccupazione strettamente legata alla povertà e all'esclusione sociale,
D. considerando che, per combattere la povertà e l'esclusione sociale, i nuovi Stati membri o hanno potenziato la sicurezza sociale, inducendo così una dipendenza dalle prestazioni sociali, o hanno considerato la povertà un mero fallimento personale, elaborando misure su tale base,
E. considerando che, a causa del modello di genere del mercato del lavoro, nei nuovi Stati membri le donne svolgono prevalentemente lavori meno retribuiti,
1. esorta i nuovi Stati membri ad adottare politiche volte a promuovere l'inclusione sociale basata sulla solidarietà, considerandola un fenomeno sociale e un requisito ai sensi della strategia di Lisbona; sollecita i nuovi Stati membri ad integrare gli obiettivi comuni dell'UE nelle loro strategie nazionali e a coordinare le loro politiche di lotta contro la povertà e l'esclusione sociale;
2. chiede che, nel formulare la loro politica di inclusione sociale, i nuovi Stati membri si incentrino in particolare sull'eradicazione della povertà, che colpisce soprattutto donne, bambini e minoranze etniche;
3. sottolinea la necessità, al fine di utilizzare in modo decisamente più efficace le risorse del lavoro alla luce degli obiettivi delineati nella strategia di Lisbona, che nei nuovi Stati membri vengano adottate misure per eliminare le differenze di retribuzione tra uomini e donne che hanno lo stesso livello d'istruzione e svolgono lavori dello stesso grado;
4. invita i nuovi Stati membri a inserire nella loro politica di inclusione sociale la questione dei senzatetto, forma estrema di esclusione sociale che colpisce migliaia di persone, in particolare donne, in ciascun paese;
5. sottolinea che, nell'aderire alla zona euro, i nuovi Stati membri dovrebbero adottare le opportune disposizioni di transizione, al fine di garantire che l'adozione dell'euro non determini un impoverimento di ampi strati della società, in particolare degli anziani che vivono con pensioni modeste e delle persone, per lo più donne, che dipendono dalle prestazioni sociali;
6. deplora la scarsità dei dati statistici forniti dai nuovi Stati membri e invita pertanto questi
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ultimi a raccogliere regolarmente e a pubblicare dati aggiornati e comparabili ripartiti per genere, al fine di poter controllare i progressi compiuti dai nuovi Stati membri riguardo all'inclusione sociale; ritiene che si debba attuare uno scambio reciproco di esperienze e buone prassi e che sia necessario potenziare la collaborazione fra gli Stati membri che si trovano ad affrontare sfide analoghe;
7. chiede che nei nuovi Stati membri vengano attuate con maggiore efficacia misure attive a favore del mercato del lavoro in modo da ridurre la disoccupazione strutturale ed
aumentare l'occupazione in generale, orientando gli aiuti soprattutto verso i disoccupati di lunga durata e altri gruppi a rischio, per consentire loro di trovare un lavoro e di
mantenerlo;
8. è del parere che, nel contesto generale della revisione della strategia di Lisbona, in cui le questioni sociali erano in secondo piano, vi è il rischio che la promozione dell'inclusione sociale possa essere considerata un obiettivo secondario subordinato alla competitività o alla crescita economica; ritiene che sia importante sottolineare la coerenza fra le politiche e le strategie di crescita economica e quelle di coesione sociale;
9. sottolinea la necessità di garantire in modo più efficace di quanto fatto sinora che tutti possano accedere, in condizioni di parità, ad un sistema d'istruzione di alta qualità e quindi ad un mercato del lavoro in rapida evoluzione; sottolinea che l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita deve essere accessibile a tutti, indipendentemente dal percorso scolastico individuale, dalle condizioni sociali o dalla disponibilità finanziaria;
10. ritiene che alle persone che, a causa di malattie, età avanzata, disabilità o mancanza di un lavoro adeguato, non possano guadagnarsi da vivere debba essere garantito un reddito dignitoso tramite la sicurezza sociale, tenendo maggiormente conto di quanto fatto in passato dei livelli di sussistenza; ritiene che il livello dei benefici debba essere tale da evitare la povertà quando i rischi sociali diventano evidenti; è dell'avviso che l'assistenza fornita in caso di difficoltà dovrebbe eliminare le cause della povertà e prevenire la dipendenza a lungo termine dagli aiuti del sistema previdenziale;
11. chiede sovvenzioni governative per consentire a gruppi mirati che si trovano in una posizione sociale più debole di accedere più facilmente ai prestiti per la casa.
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PROCEDURA
Titolo Inclusione sociale nei nuovi Stati membri
Riferimenti (2004/2210(INI)
Commissione competente per il merito EMPL Commissione competente per parere
Annuncio in Aula
FEMM 18.11.2004
Cooperazione rafforzata no
Relatrice per parere Nomina
Edit Bauer 25.11.2004
Esame in commissione 16.3.2005 31.3.2005
Approvazione degli emendamenti 31.3.2005 Esito della votazione finale favorevoli:
contrari:
astensioni:
17 1 0 Membri titolari presenti al momento della
votazione finale
Edit Bauer, Edite Estrela, Věra Flasarová, Nicole Fontaine, Lissy Gröner, Zita Gurmai, Lívia Járóka, Piia-Noora Kauppi, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, Urszula Krupa, Astrid Lulling, Angelika Niebler, Siiri Oviir, Doris Pack, Marie-Line Reynaud, Raül Romeva i Rueda, Eva-Britt Svensson, Anna Záborská Supplenti presenti al momento della
votazione finale
Katerina Batzeli, Christa Klaß Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al
momento della votazione finale