Impostazione e realizzazione del progetto:
Comitato Tecnico Nazionale per le attività cinofile in aree di importanza naturalistica
METODICHE DI ADDESTRAMENTO E ALLENAMENTO
Programma della lezione:
• Introduzione
• La motivazione
• Apprendimento
• Approccio all’addestramento
• L’ambiente di lavoro
• Regole generali
• Concetti fondamentali
• Rinforzi e punizioni
• Il programma di addestramento
• Le ricompense
• Metodologie di addestramento
• Arousal
Quando si parla di addestramento due sono gli aspetti fondamentali da considerare:
COMUNICAZIONE: l’addestratore deve essere in grado di «spiegare» al suo allievo che cosa deve fare, utilizzando un linguaggio a lui comprensibile.
MOTIVAZIONE: l’addestratore deve avere la capacità di «convincere» il cane circa del perché deve fare quello che gli viene chiesto.
1 INTRODUZIONE
Se guardiamo al significato, possiamo trovare diverse definizioni di «motivazione»:
• “insieme dei processi psicologici che provocano la nascita, la direzione e la persistenza di azioni volontarie dirette verso un obiettivo” (Gabrielli)
• «complesso processo delle forze che attivano, dirigono e sostengono il comportamento nel corso del tempo” (Avallone)
• “lo stato interno di un organismo che lo spinge ad agire in un certo modo” (Caldwell)
Le motivazioni, quali, pertanto, espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere o tendere verso una determinata azione, sono il frutto della storia evolutiva di una particolare specie, che presenterà una collezione ben definita di motivazioni, e tali motivazioni sono specie-specifiche (non possono essere aggiunte ex novo, né eliminate).
2 LA MOTIVAZIONE
METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO
MOTIVAZIONI PRIMARIE:
sono legate a bisogni di primaria importanza (es mangiare, bere, dormire, riprodursi), che
necessariamente devono essere appagati.
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MOTIVAZIONI PRIMARIE E SECONDARIE
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MOTIVAZIONI SECONDARIE:
non compromettono la sopravvivenza
dell’individuo, in caso di mancato soddisfacimento
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3 APPRENDIMENTO
METODICHE DI ADDESTRAMENTO – ALLENAMENTO
E’ un concetto difficile da definire in modo univoco. Il comportamento sarà sempre il punto di partenza.
L’apprendimento può essere definito come:
• Una variazione del comportamento per effetto dell’esperienza
• Un processo di acquisizione di informazioni e comportamenti che migliorano l’adattamento all’ambiente
• Una modificazione nelle potenzialità di reagire e comportarsi
IL LEGAME TRA MEMORIA E APPRENDIMENTO
L'apprendimento è il processo grazie al quale si acquistano nuove informazioni relative al mondo che ci circonda, mentre la memoria è il processo che garantisce l'archiviazione di quelle informazioni.
Il ricordare è un evento centrale dell’apprendimento
APPRENDIMENTO E FATICA
LA RELAZIONE TRA CANE E CONDUTTORE
L’affaticamento fisico genera cambiamenti nel comportamento
Solitamente l’affaticamento tende a rallentare l’apprendimento
Ci sono innumerevoli tecniche che l’addestratore può utilizzare, anche in loro combinazioni, per insegnare nuovi
comportamenti, perfezionare o modificare quelli già acquisiti, mandarne in estinzione altri. Alcune regole generali possono essere considerate applicabili a tutte le metodiche di addestramento che si basano sull’assenza di coercizioni e che fondano il loro punto di forza nel lavoro a favore di motivazione. Addestrare è, nel contempo, acquisire e fornire informazioni.
4 APPROCCIO ALL’ADDESTRAMENTO
L’ambiente di lavoro può condizionare fortemente gli esiti di una sessione di addestramento.
Fra le abilità e competenze dell’addestratore vi sono anche quelle di saper manipolare il set di lavoro
affinché la sessione di addestramento risulti efficace.
Ad esempio, un set di lavoro tranquillo, confortevole per il cane e privo di particolari distrazioni,
rappresenta una buona condizione per insegnare i nuovi comportamenti.
Solo in seguito si potrà lavorare sulla stabilità e durata di quel comportamento ed in differenti contesti
(generalizzazione)
L’AMBIENTE DI LAVORO
METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO
5 REGOLE GENERALI
I cani apprendono continuamente per via della loro interazione con l’ambiente, anche quando non stiamo tentando di insegnare loro qualcosa.
Partendo da questo presupposto, è compito del formatore mettere l’allievo in condizione di poter apprendere nel migliore dei modi. L’apprendimento, ad esempio, è ostacolato:
• se l’allievo si trova in situazioni di disagio o paura
• se la sessione di addestramento è fatta in luoghi troppo stimolanti senza che l’allievo sappia amministrare le distrazioni e gestire il contesto
• se l’allievo ha un bisogno primario da risolvere (es. ha fame, ha sete, ha sonno...)
• se l’allievo è affaticato o viene sottoposto a cose per le quali non è preparato
• se l’allievo ha già la memoria piena di altre informazioni (esaurimento delle slots di memoria a
disposizione). I cani giovani, ad esempio, ricevono moltissime nuove informazioni, ed è molto facile riempire velocemente le posizioni di memoria disponibili
• se la sessione di lavoro è troppo lunga o caratterizzata da eccessive ripetizioni, al di fuori di una specifica
programmazione
6 CONCETTI FONDAMENTALI
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I cani fanno costantemente associazioni che possono influenzare il loro stato emotivo. Creare associazioni positive fa parte di un approccio moderno e responsabile all’addestramento, così come comprendere come l’allievo percepisce l’ambiente che lo circonda. Proprio perché il sistema sensoriale dei cani è differente dal nostro, essi percepiscono e reagiscono
all’ambiente che li circonda in maniera diversa da come facciamo noi. Il cane può essere molto più sensibile ai contesti ed agli stimoli ambientali rispetto ad una persona.
Se l’addestratore non comprende come il cane percepisce l’ambiente che lo circonda non sarà in grado di modificare i comportamenti collegati alle reazioni all’ambiente. Ciò che può essere percepito positivamente da un individuo può essere, invece, fonte di ansia e stress per un altro.
Un comportamento si può definire appreso quando il cane riesce ad eseguirlo sentendo solo l'etichetta (parola), senza aiuti, in contesti differenti.
Il criterio definisce con precisione cosa si intende raggiungere con un determinato esercizio. Scegliere un criterio vuol dire
definire con precisione il significato di ciò che vogliamo insegnare. Questo consente di rinforzare solo i comportamenti
corretti senza ingenerare confusione nel cane.
Rinforzo: modifica ambientale che segue una risposta ed aumenta o mantiene la futura frequenza di quel comportamento.
Punizione: modifica ambientale che segue una risposta e che diminuisce la probabilità futura di quel comportamento.
Come i rinforzi anche la punizione viene definita in base ai suoi effetti su uno specifico comportamento.
Ha le stesse caratteristiche dei rinforzi ma anziché rafforzare o incrementare, diminuisce o indebolisce.
7 RINFORZI E PUNIZIONI
Prima di iniziare l'addestramento:
• stabilire il programma dell'addestramento
• definire il criterio da utilizzare
• scegliere il metodo
• scegliere i rinforzi
• manipolare il luogo di lavoro, programmando difficoltà e distrazioni
8 IL PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO
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Non tutte le ricompense sono ugualmente rinforzanti, e si possono osservare anche cambiamenti nel valore soggettivo di una determinata ricompensa.
9 LE RICOMPENSE
Il cibo può essere utilizzato durante tutta la fase di apprendimento, ed è, generalmente, un ottimo modo per ricompensare il cane per aver fatto ciò che abbiamo chiesto.
Lavorare con il cibo come motivatore è una delle tecniche più ovvie, anche perché, pur con variabili individuali, tutti i cani sono di norma motivati dal cibo.
Attraverso il cibo possiamo ottenere anche comportamenti molto complessi, anche in presenza di vari tipi di distrazioni, modulando le tipologie di cibo per valore ed indice di gradimento del cane. Quindi non vi è nessuna controindicazione all’uso del cibo, ma è fondamentale avere a disposizione altre opzioni.
Quando si allena un nuovo comportamento, spesso utilizziamo i premi alimentari perché sono facili da
manipolare e veloci da consegnare e consumare. Questo ci permette di raggiungere un alto tasso di rinforzo, e velocizzare l'acquisizione di nuovi comportamenti.
Tuttavia ci sono situazioni che possono ridurre il valore del cibo, come, ad esempio, nel caso in cui i cani vivono
IL CIBO
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Cani che esibiscono un forte desiderio di inseguire e catturare oggetti in movimento (prey drive) hanno ottime possibilità di poter essere addestrati
utilizzando i giochi come motivazione, considerando però anche che, per cani con un predatorio molto alto, spesso il cibo risulta più efficace nelle prime fasi di apprendimento.
IL GIOCO
LA RICOMPENSA VERBALE E SOCIALE
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