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METODICHE DI ADDESTRAMENTO ED ALLENAMENTO

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Academic year: 2022

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Impostazione e realizzazione del progetto:

Comitato Tecnico Nazionale per le attività cinofile in aree di importanza naturalistica

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METODICHE DI ADDESTRAMENTO E ALLENAMENTO

Programma della lezione:

• Introduzione

• La motivazione

• Apprendimento

• Approccio all’addestramento

• L’ambiente di lavoro

• Regole generali

• Concetti fondamentali

• Rinforzi e punizioni

• Il programma di addestramento

• Le ricompense

• Metodologie di addestramento

• Arousal

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Quando si parla di addestramento due sono gli aspetti fondamentali da considerare:

COMUNICAZIONE: l’addestratore deve essere in grado di «spiegare» al suo allievo che cosa deve fare, utilizzando un linguaggio a lui comprensibile.

MOTIVAZIONE: l’addestratore deve avere la capacità di «convincere» il cane circa del perché deve fare quello che gli viene chiesto.

1 INTRODUZIONE

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Se guardiamo al significato, possiamo trovare diverse definizioni di «motivazione»:

• “insieme dei processi psicologici che provocano la nascita, la direzione e la persistenza di azioni volontarie dirette verso un obiettivo” (Gabrielli)

• «complesso processo delle forze che attivano, dirigono e sostengono il comportamento nel corso del tempo” (Avallone)

• “lo stato interno di un organismo che lo spinge ad agire in un certo modo” (Caldwell)

Le motivazioni, quali, pertanto, espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere o tendere verso una determinata azione, sono il frutto della storia evolutiva di una particolare specie, che presenterà una collezione ben definita di motivazioni, e tali motivazioni sono specie-specifiche (non possono essere aggiunte ex novo, né eliminate).

2 LA MOTIVAZIONE

METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

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MOTIVAZIONI PRIMARIE:

sono legate a bisogni di primaria importanza (es mangiare, bere, dormire, riprodursi), che

necessariamente devono essere appagati.

.

1

MOTIVAZIONI PRIMARIE E SECONDARIE

1 2

MOTIVAZIONI SECONDARIE:

non compromettono la sopravvivenza

dell’individuo, in caso di mancato soddisfacimento

.

(6)

3 APPRENDIMENTO

METODICHE DI ADDESTRAMENTO – ALLENAMENTO

E’ un concetto difficile da definire in modo univoco. Il comportamento sarà sempre il punto di partenza.

L’apprendimento può essere definito come:

• Una variazione del comportamento per effetto dell’esperienza

• Un processo di acquisizione di informazioni e comportamenti che migliorano l’adattamento all’ambiente

• Una modificazione nelle potenzialità di reagire e comportarsi

(7)

IL LEGAME TRA MEMORIA E APPRENDIMENTO

L'apprendimento è il processo grazie al quale si acquistano nuove informazioni relative al mondo che ci circonda, mentre la memoria è il processo che garantisce l'archiviazione di quelle informazioni.

Il ricordare è un evento centrale dell’apprendimento

(8)

APPRENDIMENTO E FATICA

LA RELAZIONE TRA CANE E CONDUTTORE

L’affaticamento fisico genera cambiamenti nel comportamento

Solitamente l’affaticamento tende a rallentare l’apprendimento

(9)

Ci sono innumerevoli tecniche che l’addestratore può utilizzare, anche in loro combinazioni, per insegnare nuovi

comportamenti, perfezionare o modificare quelli già acquisiti, mandarne in estinzione altri. Alcune regole generali possono essere considerate applicabili a tutte le metodiche di addestramento che si basano sull’assenza di coercizioni e che fondano il loro punto di forza nel lavoro a favore di motivazione. Addestrare è, nel contempo, acquisire e fornire informazioni.

4 APPROCCIO ALL’ADDESTRAMENTO

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L’ambiente di lavoro può condizionare fortemente gli esiti di una sessione di addestramento.

Fra le abilità e competenze dell’addestratore vi sono anche quelle di saper manipolare il set di lavoro

affinché la sessione di addestramento risulti efficace.

Ad esempio, un set di lavoro tranquillo, confortevole per il cane e privo di particolari distrazioni,

rappresenta una buona condizione per insegnare i nuovi comportamenti.

Solo in seguito si potrà lavorare sulla stabilità e durata di quel comportamento ed in differenti contesti

(generalizzazione)

L’AMBIENTE DI LAVORO

METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

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5 REGOLE GENERALI

I cani apprendono continuamente per via della loro interazione con l’ambiente, anche quando non stiamo tentando di insegnare loro qualcosa.

Partendo da questo presupposto, è compito del formatore mettere l’allievo in condizione di poter apprendere nel migliore dei modi. L’apprendimento, ad esempio, è ostacolato:

• se l’allievo si trova in situazioni di disagio o paura

• se la sessione di addestramento è fatta in luoghi troppo stimolanti senza che l’allievo sappia amministrare le distrazioni e gestire il contesto

• se l’allievo ha un bisogno primario da risolvere (es. ha fame, ha sete, ha sonno...)

• se l’allievo è affaticato o viene sottoposto a cose per le quali non è preparato

• se l’allievo ha già la memoria piena di altre informazioni (esaurimento delle slots di memoria a

disposizione). I cani giovani, ad esempio, ricevono moltissime nuove informazioni, ed è molto facile riempire velocemente le posizioni di memoria disponibili

• se la sessione di lavoro è troppo lunga o caratterizzata da eccessive ripetizioni, al di fuori di una specifica

programmazione

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6 CONCETTI FONDAMENTALI

METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

I cani fanno costantemente associazioni che possono influenzare il loro stato emotivo. Creare associazioni positive fa parte di un approccio moderno e responsabile all’addestramento, così come comprendere come l’allievo percepisce l’ambiente che lo circonda. Proprio perché il sistema sensoriale dei cani è differente dal nostro, essi percepiscono e reagiscono

all’ambiente che li circonda in maniera diversa da come facciamo noi. Il cane può essere molto più sensibile ai contesti ed agli stimoli ambientali rispetto ad una persona.

Se l’addestratore non comprende come il cane percepisce l’ambiente che lo circonda non sarà in grado di modificare i comportamenti collegati alle reazioni all’ambiente. Ciò che può essere percepito positivamente da un individuo può essere, invece, fonte di ansia e stress per un altro.

Un comportamento si può definire appreso quando il cane riesce ad eseguirlo sentendo solo l'etichetta (parola), senza aiuti, in contesti differenti.

Il criterio definisce con precisione cosa si intende raggiungere con un determinato esercizio. Scegliere un criterio vuol dire

definire con precisione il significato di ciò che vogliamo insegnare. Questo consente di rinforzare solo i comportamenti

corretti senza ingenerare confusione nel cane.

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Rinforzo: modifica ambientale che segue una risposta ed aumenta o mantiene la futura frequenza di quel comportamento.

Punizione: modifica ambientale che segue una risposta e che diminuisce la probabilità futura di quel comportamento.

Come i rinforzi anche la punizione viene definita in base ai suoi effetti su uno specifico comportamento.

Ha le stesse caratteristiche dei rinforzi ma anziché rafforzare o incrementare, diminuisce o indebolisce.

7 RINFORZI E PUNIZIONI

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Prima di iniziare l'addestramento:

• stabilire il programma dell'addestramento

• definire il criterio da utilizzare

• scegliere il metodo

• scegliere i rinforzi

• manipolare il luogo di lavoro, programmando difficoltà e distrazioni

8 IL PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO

METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

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Non tutte le ricompense sono ugualmente rinforzanti, e si possono osservare anche cambiamenti nel valore soggettivo di una determinata ricompensa.

9 LE RICOMPENSE

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Il cibo può essere utilizzato durante tutta la fase di apprendimento, ed è, generalmente, un ottimo modo per ricompensare il cane per aver fatto ciò che abbiamo chiesto.

Lavorare con il cibo come motivatore è una delle tecniche più ovvie, anche perché, pur con variabili individuali, tutti i cani sono di norma motivati dal cibo.

Attraverso il cibo possiamo ottenere anche comportamenti molto complessi, anche in presenza di vari tipi di distrazioni, modulando le tipologie di cibo per valore ed indice di gradimento del cane. Quindi non vi è nessuna controindicazione all’uso del cibo, ma è fondamentale avere a disposizione altre opzioni.

Quando si allena un nuovo comportamento, spesso utilizziamo i premi alimentari perché sono facili da

manipolare e veloci da consegnare e consumare. Questo ci permette di raggiungere un alto tasso di rinforzo, e velocizzare l'acquisizione di nuovi comportamenti.

Tuttavia ci sono situazioni che possono ridurre il valore del cibo, come, ad esempio, nel caso in cui i cani vivono

IL CIBO

METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

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Cani che esibiscono un forte desiderio di inseguire e catturare oggetti in movimento (prey drive) hanno ottime possibilità di poter essere addestrati

utilizzando i giochi come motivazione, considerando però anche che, per cani con un predatorio molto alto, spesso il cibo risulta più efficace nelle prime fasi di apprendimento.

IL GIOCO

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LA RICOMPENSA VERBALE E SOCIALE

METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

La ricompensa verbale ed anche sociale deve essere appropriata al cane ed al comportamento

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LURING (adescamento): Il cane segue molto da vicino la mano del proprietario che contiene del cibo.

La mano si muove in maniera da provocare nel cane il movimento desiderato (es. piede, seduto, terra, etc)

E’ utile nelle fasi iniziali di impostazione di nuovi comportamenti, perché consente di creare rapidamente memoria meccanica (muscolare) per i movimenti richiesti (es. seduto, terra).

10 METODOLOGIE DI ADDESTRAMENTO

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CAPTURING( catturare): consiste nell’attendere che il cane esibisca il comportamento desiderato e rinforzare in quel preciso istante.

E’ una tecnica più adatta a quei comportamenti semplici (es seduto), che il cane esibisce spesso e naturalmente.

Non insegna al cane il percorso per raggiungere il risultato.

CAPTURING

METODICHE DI ADDESTRAMENTO-ALLENAMENTO

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Con il modellaggio si rinforzano ripetutamente quei comportamenti che, seppur lontani dal comportamento finale prefissato, si avvicinano progressivamente all’obiettivo.

In pratica si rinforzano piccole variazioni del comportamento fino ad arrivare al risultato finale, un po’ come scomponendolo in fotogrammi.

Il cane deve scoprire per tentativi ed errori qual è il comportamento che funziona, ovvero quello che gli permette di ottenere la sua ricompensa.

Si chiama shaping perché, attraverso piccole variazioni del comportamento, si dà forma, si modella, il comportamento gradito.

Il modellaggio è una tecnica che favorisce la collaborazione e l’iniziativa del cane verso il suo conduttore.

SHAPING (MODELLAGGIO )

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A Miller e Dollard (1941) si devono i primi lavori sistematici sull’imitazione.

Questo processo di apprendimento per imitazione è detto «modeling», che ha come presupposto l’apprendimento osservativo, dove sono presenti sia un modello che un osservatore.

Se la frequenza di comportamento dell’osservatore si modifica in funzione del comportamento del modello, allora si può parlare di modellamento.

In natura gli animali utilizzano il modellamento per insegnare ai più giovani delle competenze di vita, ad esempio comportamenti di predazione, come cacciare e catturare la preda, ma anche prossemica e gioco (spesso questi comportamenti fanno parte di un repertorio comportamentale di specie)

IMITAZIONE

METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

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IL CONCATENAMENTO

Il concatenamento è utilizzato per l’insegnamento di strategie complesse.

Quando si insegnano abilità complesse, ci si trova spesso a dover suddividere il compito in piccoli passaggi separati, per facilitare l'apprendimento.

Il chaining, tradotto in Italiano con la parola «concatenamento», si riferisce proprio ad una procedura per insegnare un comportamento complesso usando catene comportamentali.

Le catene comportamentali sono sequenze di comportamenti semplici che, collegati insieme, formano un comportamento complesso.

Nel concatenamento il comportamento viene insegnato nel suo ordine naturale.

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IL CONCATENAMENTO AL CONTRARIO

METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

Nel back chaining (concatenamento al contrario) l’esercizio viene

ugualmente scomposto nelle singole parti, ma viene impostato a partire dall’ultima sequenza, dal comportamento finale, che verrà collegato ad una forte storia di ricompense.

Ad esempio, nell’insegnamento del riporto, l’addestratore inizierà nell’insegnare per prima la tenuta dell’oggetto.

Quindi, di fatto, con il back chaining, il comportamento viene costruito

partendo dalla fine.

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Termine anglosassone (da eccitazione/risveglio), che indica lo «stato generale di attivazione e reattività del sistema nervoso, in risposta a stimoli interni

(soggettivi) o esterni (ambientali e sociali)» (Treccani)

Può essere riferito:

• alla situazione, ovvero come il soggetto è attivato nel qui e ora

• al profilo, ossia come il soggetto tende a

posizionarsi nell’ordinarietà e nelle situazioni straordinarie

11 AROUSAL

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METODICHE DI ADDESTRAMENTO - ALLENAMENTO

Il livello di attivazione del soggetto può essere valutato lungo una scala di gradazione che va da uno stato di bassa arousal (scarsa attivazione), a uno stato di alta arousal o di eccessiva attivazione.

L’alta arousal provoca inquietudine, sbalzi emozionali, eccessi reattivi e di produttività comportamentale, frustrazioni motivazionali, caduta della concentrazione, caduta degli autocontrolli.

La bassa arousal provoca stati di apatia e depressione, mancanza di motivazioni, incapacità reattiva, mancanza di espressività comportamentale, caduta dell’attenzione.

Esiste un rapporto molto stretto tra stato di arousal e apprendimento poiché, l’arousal troppo alta compromette la concentrazione mentre l’arousal troppo bassa mette a rischio la capacità di attenzione del soggetto.

Una arousal intermedio, realizza quel mix di concentrazione ed attenzione che consente un corretto processo di apprendimento.

Per favorire un corretto training cinofilo, è necessario valutare sempre lo stato di arousal del cane .

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