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«VII convegno dom Bosco» ffiffirfr. In visfa della Festa di Don Bosco, alle Opere Sociaii Don Bosco di Sesto San Giovanni il

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(1)

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ffi ,

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* w&a g& &L

&e wffiwffiw{B

swxg

ffimrrwmm§x§m m, ffi§mrffisffi: ffimm&m

ffipgwaffismwasrm§

FONDAZIONE DON GNOCCHI

weh ilttffi ffiilm

ffinuHi B ffiffirfr

C,C'

posto per

40

giovani volantari nei Centri

di Milano

e

della Lambardia. Domande entro il

75

febbraio.

Don Gnecchi nel 2O20

Salesilamrn su Youtube f,I

«VII convegno dom Bosco»

suilI'educhre

In

visfa della

Festa

di Don

Bosco,

alle Opere

Sociaii

Don

Bosco

di

Sesto San

Giovanni il

consueto convegno educativo

che,

quest'anno,

sarà

trasmesso in diretta streaming sul

canale

youtube "Salesiani

Sesto"

Licenziato

in

Teologia

Morale

è

stato ordinato

sacerdote

nel1987.

Ha

lavorato

e

studiato

a Malta, a Roma,

in Irlanda

e

in

Continua a Pagina 2

La Fondazione Don Gnocchi offre a 4A

ragazzi

e

Mercoledì 20 gennaio, dalle ore 14:30

alle

17:00, ragazze dai 'lB ai29 annil'opportunità disvolqere un anno

di per

celebrare la

ricorrenza di

San Giovanni Bosco, servizio civile accanto a persone con disabilità o a

person. l"

Opere Sociali Don Bosco

promuovono l'annuale

anziane nelle proprie stru{ture

di

li/ilano, Legnano

(Mi)

"Convegno Don

Pessano cdn Bornago (Mi), Seregno (Mb), MaÉate fVàt

'i

Bosco"

in

chiave educativa,

giunto

aiia sua sertima salice Terme (Pv),

si

tratta di una straordinaria

espeiienza

edizione.

di crescita personale e professionale al servizio di persone

I Un relatore dteccezione

fragili, già utilizzata in questi ultimi annida numerosigiovani.

I oratore

sarà don Fabio

Attard.

Nato a Malta nel

Per quanto riguarda la disabilità, il progetto t,partecipo quindi sono", approvato e finanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili

e il

Servizio Civile

*rrionaipr.tili",:lfJ1;:

rO

rE$Tfi BEff-N $" Ff,frIIffTXfi § IXETTE flll$IRE Tf,

Ricordiamo gli anniversari di Matrimonio: Domenica 3t gennaio, ore LL, in

Telefonando a TINA o VITTORINA ENTRO tL z 5 gennaio.

SANTUARIO. Per poter preparare un piccolo ricordo per chi celebra da L anno, S, LO,

!5, 20, 25, 3O.".fino ai 50, 50 anni di Matrimonio, CONFERMARE LA PRESENZA

'ti: -.

(2)

EffiY.TTXI} $XY[§;H Dalla prima pagina §AI,[$IANT

l

incrementare il benessere e migliorare Ia qLalità della viia di persone assistite e accompagnate nei Centrì Diurni Disabili

e

nelle Residenze Sanitarie Disabiii della Fondazione Don

Gnocchi.

ln

particolare,

i

volontari

in

servizio civile affiancheranno

gii

operatori nelle attività

a

supporto dei programmi

di

inclusione

e di

potenziamento delle abilita

(laboratori, attivita

ludico-sportive,

eventi

conviviali, vacanze,..), strutturate

nel

rispetto

delle

normative di

sicurezza previste.in questo periodo. Sedi del progetto di quest'anno anno, nell'area milanese e lombarda, saranno il

Centro "S. N4aria Nascente" di N/ilano (16 volontari), il Centro

"Vismara-Don Gnocchi"

di

N4ilano (B volontari)

e il

Centro Multiservizi di Legnano (B volontari)

Tunisia. Dal

2008 aI2020

è

stato

Co;rsigliere Generale della Congregazione Salesiana con la

responsabilità

della Pastorale Ciovanile;

periodo durairte il

quaie ha

pubblicato il vciume

Pastorale Giovanile Saiesiana. Qr-radro c1i

riferimento. Al termine

del

Capitolo

Cerrerale 2B

(2020), ii Rettor

Maggiore dei Salesiani, Don Angel Fernandez

Artime gli

l-ra

affidato il

Coordinamento clella Formazione Salesiani e

Laici in

Europa.

'tfficdsaeare"," Usea

see§Éa

a&ae

è segsao e

pox'&a'&r§ee e§§ spea.&E,aaa'Y

È rl

titolo

della

relazione

cli don

Attarcl

che,

partendo

dalf

inedita situazione attuale in cuigli adulti

si

trovano

ad insegnare e ad educare i

giovani, delineerà le nuove mappe

formative

che stanno emergendo, e che

richiedono

discernimento, riflessione,

ma anche audacia e

coraggio, nella consapevolezza che sono i

giovani

stessi a chiedere

di

non essere

abbandonati

e di

"rimanere"

con loro.

§ra

d§re*Éa &ffi

3ia'ae gaer

*aggz*amgere

Ae,BéeÉ

Il

Convegno, che'sarà

coordinato

da clon Elio Cesari,

Direttore delle

Opere Sociaii Don Bosco, è

aperto

a

tutti

gli

interessati

e sarà trasmesso

in diretta streaming

sul

u*i;;ris

\'tttl'i'lrLiir

l..lìr

r,'rt,

" ir;'

Per

ulteriori

r'r; ii,i,,i L- ic;ì ?;ì oli e s rl ì r:s i ;.i it i s r:r s t rt, i

i

tel.

02.2629.2L

lpremiafi I Presepf 2(}2fl

Ha raccolto 13 punti il presepe

n.12;

e 12 punti il n. 13.

Altri:

voti sparsi. Bravi a

tutti!

Sul u0n

versante

della terza eta, c'è

invece drvidere

il

cammino per ricordare

il

passa

il

progetto

to, vivere il

presente e progettare il futuro", approvato e finanziato dal Dtpartimento per

le

politiche giovanili

e il

Servizio Civile Nazionale, che ha l'obiettivo di miqliorare il benessere delle

persone anziane ospiti delle Residenze

Sanitarie Assistenziali o dei Centri Diurni lntegrati, incrementando Ie

opportunita

di

partecipazione,

di

inclusione

e

relazione, attraverso larealizzazione di attività ludiche e ricreative. Sedi

del

progetto

di

quest'anno ann0, nell'area milanese e lombarda, saranno il Centro "Giroia-Don Gnocchi" di lVilano (1 volontario), il Centro "S. [/aria al Castello" di pessano con Bornago ('1 volontario), il Centro "Ronzoni-Villa" di Seregno (2 volontari),

il

Centro "S. lr/aria

al

Monte"

di

Malnate (3 volontari) e il Centro "S. lr/aria alle Fonti" di Salice Terme (1

volontario). L'impegno si articolerà in 25 ore settimanali, con un compenso di 439,50 euro mensili e un pasto gratuito al

giorno. Le

domande

vanno

presentate

tramite

SplD esclusivamente sulla piattaforma Domanda on Line (DOL) all'indirizzo dqgiel$EljtjpÉ SsJ_ygll4ilf itentro Ie'14 de| 1S

febbraio 2021. Per maggiori informazioni

e

per ricevere

supporto nella presentazione della domanda

è

possibile

rivolgersi

al

Servizio Volontariato

e

Servizio Civile della Fondazione Don Gnocchi

ai

numeri

02

38264696

-

02

76456803 o all'indirizzo mailserviziocivile@dong nocch i. it.

ll Papa a Blden: favorire Ia pace

Ia mcili ne

trx

'

l-'augurio di ilrane*sco al nuovo presidente degli Stati Uniti perch6 nei prassimi anni alla guida del

Paese

cdstruisca una società

basata sui

valori sto- rici della

derneicrazia

am*ricana" silt "rispetto per i dirltti *

la

dlEnità di ogni persùila, specialmente dei poveri"

GUORE DI S, GIORGIO

Diamo anche questa settimana

le

informazioni sulla Ecnomia parrocchiale:

alle

Messe L65,00

(di cui

126 in

Santuario

e

39 in s. Giorgio; candele 115,00

;

intenzioni

Messe pro-Defunti

nelle

prossime settimane 1"50,00;

giornali5,00 (!!..,); Grazie a tutti.

,

t

(3)

t

* Lq Fe'sts dello tomlgftu du p0ss0re -in

fomigtnl:

*

Oltle alla

messa domenicale

o del

sabato sera, nell'orario

piu

opportuno

per

andare insieme e occupare i posti in chiesa come "nucleo familiare", e questo momento dedicato alla preghiera, come staré

"ln

presenza... del

Signore"

e celebrare la Festa della Famiglia?

Organizziamo

il tempo della nostra

giornata perché

si

possano condividere insieme 'il. maggior numero di momenti: prepariamo insieme

i

pasti, sparecchiamo la tavola

e

riassettiamo

latucina

e le stanze, suddividendoci

i

compiti, ma facciamo le cose tutti contemporanearnente, collaborando;

facciamo un gioco insieme

e poi...

troviamo il tempo per fare insieme delle videochiamate ad altre famiglie... sentiamo

inonni e inostri

parenti, a quelli che possiamo diciamo che stiamofacendo Ia

"Festa della famiglia".

rerffi rr?

*i //-

G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

T. Amen.

*unou"

sono due o tre riuniti nel mio nome, fir sono io in mezzo a loro», così dice il Signore.

T. Davvero

tu sei qui con noi,

Signore.

Noi

sappiamo

che

tu sei

presente.

Ì

L. Signore Gesù, tu ti sei fatto in tutto simile a noi,

così da prenderti cura di ciascuno e chiamarcituttifratelli.

T. Sei

uno difami§lia, in questa

casa:

rimani con noi, custodiscici

e

benedici.

L. Per tanti, Signore, sembri un «Dio nascosto», eppure tu ci salvi e ci fai dono della tua vita.

T. Noi

ci rifugiamo alla tua

presenza.

Ti

chiediamo aiuto

e

confodo.

iutaci

ad

amarci come tu ci

ami.

ll Vangelo di questa domenica

ci

parla

di

Gesu dodicenne che viene ritrovato nel tempio, dopo

sere rimasto a Gerusalemme all'insaputa dei genitori. Questo episodio del Vangelo ce

lo

ricordiamo bene, perché è l'unico che ci parla di Gesir da ragazzo. Leggiamo le righe del dialogo fra It/aria e Giuseppe e Gesù al capitolo 2 del Vangelo secondo Luca:

L. «Figlio, perché ci

haifatto

questo? Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro:

«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».

G. Beh, Gesù a dodici anni lo ha trovato il tempo per stare con Dio. Che ne dite? Forse per troppo amore

per

Padre

suo gli e

s{uggita un

po' di

mano

la

situazione. Comunque non

è

mai troppo il tempo

che

riserviamo

al

Signore, anche

se

qualche volta

noi

grandi diciamo

che

non

c'è

tempo.

Basta organizzarsi

e

darsi

delle

regole. Dovremmo trovare

delle

regole anche

a

casa nostra per stare ,.in presenza... del Signore

".

E se le abbiamo gia rispettarle ancora di piu. Altrimenti rischiamo che ci sfugga via il tempo. Che ne dite?

.q$e ne puo discutere insieme un poco per capire che regole ci diamo

-

o ribadiamo

-

in famiglia

per

,

ìa

preghiera in casa. Poi

la

nostra preghiera continua con la preghiera che ciascuno ha preparato per questo momento.

Si

prendono

i

fogliettini su cui abbiamo scritto «la mia preghiera per

la

mia

ffi

@

n

(4)

f.

i:

VrqVfiwt

«|CI vili,0 rlttghi{Yg

V{Y gd ariir{ fGnrlglf§» (veuisgpra e auegato)

G. Dopo aver letto

e

quindi pregato con

le

preghiere

di

ciascuno, allarghiamo

il

nostro sguarcio e preghiamo anche per tutti gli altri.

L. Perché finisca questa pandemia e tutte le persone del mondo possano uscire migliori da questa

ry: {il

I

i;;J i

3 3

;l J [",'i,il "

L. Per chi ha perso il lavoro o è in difficolta; per le famiglie in cui ci sono tanti problemi da affrontare' per i poveri e chi non riesce ad arrivare alla fine del mese: prenditi cura di loro e di tutti, ti preghiamo.

T.

Ascoltaci,

Padre

buono.

L. Per tutte

le

persone che conosciamo:

i

nostri parenti

e i

nostri arnici,

i

nostri colleghi

e i

nostri compagni di classe e di gioco, perché stiano tutti bene e trovino sempre il tempo per cercarti e stare alla tua presenza, ti preghiamo.

T.

Ascoltaci,

Padre

buono.

L. Per la nostra comunita

e i

nostri oratori, perché tante famiglie che abitano

qui

intorno possano avvicinarsi

a te e fra di

loro

e,

stando insieme, imparino

a

fare

tanto

bene

a chi

incontrano ogni giorno, ti preghiamo.

T.

.t

t

:"-rr:: r.,. ,.nJnoJ]'o,",r,.nflrieme

ta preshiera che Gesu ci ha insesnato:

*

n

sia

sant

venga

il sia fatta

come

in cielo così

in

terra.

Dacci

oggi il nostro

pane

quotidiano,

e

rimetti

a

noi i nostri debiti

come

anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non

abbandonarci alla tentazione,

ma

liberaci dal

male. Amen.

,,r;;{ffi:**tW

G. Alla fine di questa preghiera,

chiediamo a Dio nostro Padre che ci benedica e ci doni la sua pace

tT.

Ci

benedica il Signore

e

ci esaudisca

I

Ognuno con it poltice fa un segno di

croce

sulla fronte dell'altro, anche i piu piccoli nei confronti dei più grandi, ecc. Alla fine tutti possono abbracciarsi.

r,- ,-, ".1 .t: a. -! f

s s t

I

(5)

PERSAN F'RANCESCO DX §ALES

&'fimfiryesffiry&§ q{& vm§ §§mmmnfimffi

§m

mla@eSrnfrffi$Xmepp

Lettera

al mondo dei media: «In questo tempo

tribolato

siete

rimasti slvostro

posta. È

irnportante

condividere

unavisione

che vede

I'umanità

come

v o c azione a$a

fr

atemita »

or Mario DELPiNI Arcivescovo di Milano

Seguendo uncr

tradizione awiata

diversi anni

fa,

in occasione della

festa

di San Francesco di Sales,

patrono

dei

gioritalisti,

l'Arcivescovo di Milctno incontra

gli

ctperatori della comunicazione

per

un momento di dialogo e riflessione, A causa delle misure

restrittive

imposte dallo pandetnia, si è deciso

quest'anno di rinvictre

l'incontro

ai prassimi

mesi, Ancbe se fiflfrtfrlfH]ÀffiLt {ru$,i§"futfl]non è

un

):

giornale

nazionale, ma un

povero strumento

parrocchiale, con la

tiratura di

ben... 100 copie

settimanaii,

sentiamo

rivolte

anche a noi, nel

nostro

piccolo lavoro, 1e

parole dell'Arcivescovo:

«Carc

Direttore, mi permetto di rivoigermi

a Lei

per

raggiungere

tutti

i

giornalisti

e

i colìaboratori

del Suo apprezzato

giornale. Mi

spiace

di dover

comunicare che

il tradizionale incontro

deli'Arcivescovo di

lVIilano con i

giornalisti

in

occasione deiia festa del

loro patrono,

san Francesco

di

Sales, non avrà luogo. Ho

preierito rimandare l'appuntamento

perché

lo intendo proprio

come un

incontro in

presenza

di

persone,

piuttosto

che

ridurlo

a LIno scambìo

di parole per un

ennesimo

appuntamento

su

piattaforma.

Non

rinuncio però

a

condividere

qualche

riflessione

con questa

lettera.

Desidero

in primo luogo esprimere

la mia

ammirazione

e

gratitudine,

perché

in

qr:esto tempo

tribolato voi

siete

rimasti

al

vostro

posto, come

tante altre

categorie

di persone.

Siete

rimasti

al

vostro

posto:

per un

senso

del

dovere, per una concezione del

lavoro

come

servizio di

pr-rbblica

utilità,

per una

vivacità culturale animata

dal

desiderio di

vedere,

dl comprendere, di

comunicare' Così

i giornaii

hanno

funzionato,

così

gli altri

meclia

hanrio

funzionato:

perché

voi

siete

rimasli alvoslro

posto. E questo

servizio alla

comuiricazione si è

rivelato parlicoiarrrente prezioso in

cluesti momenti

in

cui

altre forme di

esperienza sono state precluse.

L'iircontro

dei

giornailsli

con

l'Arcivescovo

è

occasione

per condividere pensieri

e anche

per ivisitare criticamente Ì'esercizio

della

prolessionc ,giornalistica".

Non

pretendo

giudicare, ma solo

torre

domande, cercare

criteri per

una lrespons;ì-

bilità

che ha

tin ruolo

così

importante

nel irostro tempo,

tempo in

cui, come si dice, iì

vero capilaie

è

l'inforhazione

e la

comunicazione.

Per accon- idiscendere a un gioco

di

parole, si può clire che non

sia Ìa

realtà

a creare la

notizia,

ma la

noiizia

a creare la reaità.

In

questo c'è una

parie di verità,

cotne io credo. L'espressione

però

è

riduttiva

e semplicistica.

Infattiì'esp

erienza Llmana non è mai

irnmediata

e seÌnpre ha bisogno

di mediazioni: parole

per essere

nominaia, immagini per

essere

vista, conlagio

di ernozioni

per

essere

partecipata.

La cotnltnicazione oii're

quindi

qr-testo

servizio di

mediaztcne

, necessaria. Come e or,'vio

quest'opera di

mediazione può essere un

aiuto costrilltivo

o Lina manipolazione interessata. Ritengo

interessante per

me e fbrse anche

per

i

giornalisti rivisitare

rl

ruoio

dei media in qr-resta

tribolazione

che sconvoìge

il

mondo. Viene spontaneo,

infatti, domandarsi:

quale

contributo

l-ia dato

albene

comune

ilcomunicare

dei media? Quali

rapporti tra

le persone,

quali comportamenti,

qLiali

decisioni istituzionali, quaii priorità di

agende

poiiriche,

sociali, reìigiose hanno

ricevuto fattori costruttivi

o

fattori problematici dalla

raccolla, selezione, e

stile

della

comunicazione?

Dai mio

punto

cli vista, sento doveroso non

fermarmi

alle

analisr, ma

proporre

anche a

voi alcuni contenuti

che ho

formulato

nel ''Discorso alla

città"

clello scorso 4

dicembre2A20, nella

Basilica

dl

sant'Am-

brogio. In

qr-rel contesto,

rivolgendomi

alla

città

e in

particolare

alla

istituzioni poiitiche,

cu.lturali,

amminlstrative, militari

e

giudiziarie,

ho

proposto

L

una alieanzapeY

contribtiire tutti

insieme a dare

un

$);

ll Papa all'uilienzt

"L'unità

[reualga sui

80nflitti'

"ln questo tempo di gravi dtsagf è

ancora più necessaria la preghiqra perché l'unità prevalga sui conflitti""

Cosi il Papa, durante l'udienza di

oggi, ka earnrfientato /a Seffimana di

.

preghiera per l'unità dei eristiani.

di

(6)

volto

alla societai che ci aspetta che la renda cìesiclerabile. Ho

sottolineato in

cluel cliscorso

intitolato

"Tocca a noi,

tutti

insieme"

l'importaiza

cli

condividere

una

visione

che vede

l'umanità

come vocazione alla

fraternità,

riconosce nelia

famiglia il princlpio generativo

deila società e

perciò

del lavoro, della

politica, della cultura,

della cura

per

la

disabilità,

e riconosce

nell'educazione

e nelìa

solidarietà priorità irrinr-inciabili.

Su qr-iesti

temi

e

spero cÌre si dia

presto

l'occasione

per confrontarsi

e

forse

addirittura per concordare

qualche passo da

compiere

insieme.

Mi

è

gradita

1'occasiorìe

per

p'orgere

i migliori auguri per

questo anno che si è

awiato

e

per rinnovare

ì'espressione deìia rnia stima, clel

mio

incoraggiam.ento, cleila n'rra

vicinanza».

+ H?AF;X#

*flì,F{FJI,

ARCIVESOVO Milono, 24 gennaio 2A21, Festa di San Francesco

tli

Sales,

patrono

dei

giorna!isti.

sul

ruolo

della comunicazione

in

questa alleanza

27

GENNAIO

Giornata della Memoria,

«Giusti di ieri. ingiustizie di oggi»

Dalle

10

alle 11.30 conferenza in diretta streaming

su

pimemilano.com dedicata in particolare

a

scuole

e

studenti

e Nazioni,

coioro

cne,

pur non

essendo ebrei,

salvarono vite

umane

dall'Olocauslo.

Gir-rsti,

secondo

i

Profeti, sor-ro

coloro,

che anche a pyezzo

della propria

vita,

praticano solidarietà

ed

accoglienza,

soccorrono deboli

e oppressi, adorano Dio e non i berri

terreni.

San CiLrseppe rriene

deiìnito

un Ciuslo nei Vangeli. Dalla

iine

dei secolo scorso, sono

considerati Giusti per

an[onomasia coloro

che ai

lempi

de]la Shoah, hanno agito s.econdo coscienza salvando

vite

urrìane. Come

l'infermiera

polacca

irena

Stanislawa Sendier, che

riuscì

rn

modo

rocambolesco a.

mettere in

salvo

circa

2.500

bambini

ebrei,

facendoli

uscire

di

nascosto dal gl-retto di Varsavia e

trovando loro ril'ugio in

case e

istitutr cattoiici.

I

tedeschi Ia

catturarono

e

le

spezzarono le gambe,

lanto

che Irena rimase invalicla. O come

i'italiano Ciorgio

Perlasca,

commerciante di

Como che

nell'inverno

del

1944, fingendosi

Console generale spagnolo, salvò la

vita di oltre

cinqLremila ebrei

uLngheresi.l

Eppure,

diverse

neìla forma da quella

terribile dello sterminio di

massa degli ebrei, ma non

diverse

nella

sostanza,le

espressioni

di

mancanza

di rispetto

per la

vita

Ltmana, se non

proprio di

odio, nella

storia

si

ripetono.

Basta pensare ai

musulmani birmani

rohingya, una delle

minoranze più perseguitate

nel mondo:

ghettizzati

nel

loro

paese,

in centomila

da

anni

sono

rifugiati

jl

campi

profughi in

Bangladesh. Non possiamo e

non

dobbiamo rimanere indifferenti.

Interverranr-ro alla conferenza

del

Pime: un esponente dell'associazione Gariwo, nata per

promuovere

la

memoria dei

Giusti

tra

Ie

nazioni; il

giorr-ralista

di

Mondo e Missione Stefano Vecchia e

un missionario

Pime,

per parlare

della vicenda dei rohingya; si

potrà

assistere al reading sui Cir.rsli

tra

le

nazioni

Irena Sendler e

Ciorgio

Perlasca, a

cura

di Viandanti Tealran[i,

Oplà

Teatro

e L'oblò.

Infine,

clopo le conclusioni, ci sarà

il dibaltito

con

il pubblico.

Gariwo è l'acronim o d,i Gardens of the Righteous Worlclwide. L'associazione è una onlus con sede a

Milano

che dal 1999

lavora

a

livello internazionale per far

colloscere

i Ciusti

e le

loro storie,

nella convir-rzione che «la n"iemoria

del

Bene sia un

polente strumento educalivo

e serva a

prevenire genocidi

e

crimini contro

l'Umanità».

La Giornata della

memoria

della persecuzione dG§li ebrei da

parte

dei

nazisti,

nel secolo scorso,

celebrata, dal 2005,

ogni27

Gennaio su

tutta

la Terra,

sollecita il mondo del

Pime. I Padri e i

volontari infatti

da

oltre

un secolo sono in

tutti

i

continenti proprio per portare ura

concreta

testimonianza

di

giustizia, di

speranza e

di

pace. «l

Missionari

aggiustano

il

mond.o», commentò una

volta

un

bambino

dopo aver conoscinto

I'operato di

queste persone che gratr-ritamente dedicano la

vita

ad

altri lontani

e bisognosi. Un

patrimonio

di tes[imonianze che poi vengono condivise con i

giovani

e la società

tutta, attraverso

le diverse

attività

del Centro

Pime'ài via

Monterosa, a Milano.

Lo scopo è sia educativo sia

per

creare una

rete di solidarietà intorno

ai

progetti diaiuto. L'Ufficio

E ducazi one M o ndiali tà i n p arti colare sen s

ibilizza ognianno

132.000

giovani

ai

temi

della missio- ne.ln questo quadro,

in tempo

di pandemia, si inserisce la

prima

conferenza

in diretta streaming

sul sito

www.pimemilano.com, mercoledì

27 gennaio, sul tema «Giusti

di ieri, ingiustizie di

oggi.

Per

abitafe

con

responsabilità il nostro

tempo>>,

dalÌe 10 alle 11.30 circa. L'evento, dedicato

proprio

ai

giovani

e alle scuole, ha dunque

l'obiettivo

di sollecitare ciascuno ad

attualizzare,

nella

propria vita

quoticliana,

il valore

delle

figure

dei

Giustitra

i

(7)

p';

{}.

w

e

Cosi dice il Stgnore:

/

rrle 1i666672e d Egitlo e'le merct del, l'Etiopi316 iSe.beidalllaka statura / passeiarno a te, seranno tuoi,ltiseguiranno in caterìe, i siprostreranno davantia 1e,l tr

.dìranno supplicanti: 1 'Solo in te è Dio; ncn ce n è altri, / non esistono altijdei'».1Veramente tu,sèi un Drg nascosto, / Dio ,$]ls;aele, salvatore.

/

Saranno csnfusi e svergognati / quanti

§tàfuriano contro dr lui; / se ne,andfanno con vergogna / quelli ,ctre .fabbricano idoli

i

lsraele sara salvato dai Signore

i

con saive*za'elerna / Non sarete confusi né svergognatirFnei seco-

del ta lsala 4§, 14-17

B3

: Beato chi abita la tua casa, Signore.

ninra mia anela

esidera Eii a:r del Signore

del Vangelo secondo Luca 2, 4!-Si a.d

:1|, mio cuore e la mia carne ,esultano nel Dro vivente, @

*nche il passeio il-ova una casa

e,la rondìne il rioo Cove porre i suci piccoli press0 i tuoi aliar Signore degli esercrti, rnìo re e mio

l'c

-

tseato chi abiia reila tua casa.

,senza fine cania ie tue lodi.

Beato l'uog'ro che tiova in te ii suo rilugio ,ha Ie tue vie SUO CUO C

agti Ebrei 2, 11-17

Fratelli, colui che santifìca e coloro che sono santifrcati pro- yengono tutti da una slessa orìgine; per questo non si vergo-

§na di chiamarli iratellì, dicendo. «Annuncero ìl tuo nome

ntiei fratelli, /

ir

nrezzo all assembiea cantero le tue lo#»; / e ar!ìcorar / «1o metiero la mia flducia in truì»; 1e rnoltre;/ «Eccomì,

,.is e iftgliche Dio mi ha dato». Poiche dunque ifigllhanno ìn

0omr:ne il sangue e la carne, anche Crrsto allo stesso rnodo ne e divenr:to par*recipe, per ridurre all'impotenza mediante Ia

morle coiuiche d,ella mofie ha i1 potere, croe il diavolo, e llbe rare cosj quellì che, per timore delia mor1e, eiano soggetti a

schiavitu per tutla la vÌta Egli infattl non si prende cura degll angelr, ma deìla slirpe dl Abramo sl prerde cura percio dove.

va rendersi in tutio simile ar fratelli, per diventare un sommo s.acerdote misericordioso e degno di fede nelie cose che ri-

di iare ì de1

.oI

quel'tempo. I genilorì de1 Sìgnore Gesu si recavano ogni no a Gerusalemme per la iesta di Pasqua. euano'o egìi ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consueludine della ,festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la ùia del iitor no, il fancÌullo Gesu rimase a Gerusalemme, senza che igenì-

-iori se ne accorgessg-lg,-CreOen,go che eg'lr fos.se nella,comr:.., : 'fiiovat1nl 20,tr,148

tra i parenti cerca di lui tempi( seci

interrogava. E tutti queili che l'udivanÒ erano pienì di slupore per la sua intelligenza e le sue ri§postg. Al vedei'lo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Fìglio, perche ci hai fatlo que sto? Ecco tuo padre e io, angoscratj, ti cercayamo». Ed egli rispose loro. «Perché micercavate? Non sapevate che io devo occuparmÌ cjelle cose del Padre mjo?ri. Ma essi non compre- sero cio che aveva deHo loro. Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava Ioro s_ottomesso, Sua madre custodiva tutte queste cose nei slo cuore. E Gesu cresceva in'sapienza, eia e grazra davanti a Dio e Qg]l.qpnrl-QL..-_,.__:_

[il§ $TNT(}NTA O(}N X,A

, $J[trTIfiT,Tfi MT NAruMHTH

Proprlo queslo Vangelo, che moska la distanza tra il vero Padre di Gesu, Dio, e la farniglla che aveva sulla terra, viene scelto dalla Liturgia per ia Fesfa della S Famiglia.

'Cio

significa che l'abisso tra «la fanriglia di Gesu» (la Trinita che e l unico Dio) e la,Famiglìa di Nazaret, serye, anzi, a far caprre meglio ie cose.

Serve a far capire che Maria e Giuseppe riescono come famiglia se si mettono al servizlo della grandezza dei pr:ogetti di Dio, cercando in ogni nrodo di creàre un 'lclima dìvino", quale puo essere !uello'fondato

suJl'amore vero, fatto di dono reciproco-senza riserve.

Lo fanno: e sapranno cosi anche educare umanamente il Figlio stesso di Dio

Fale le debite plopoaioni, lo stesso confronto va fatto con le nostle famigìie: perche la Festa della Sacra "

Famiglia è anche la festa delle Famiglie cristiane, che vlvono bene solo con Dlo nel cuore, creandÒ un cilma di amore e dedlzione, senza iiserve e senza eEoismi.

A Nazaret fecJeli alla Tr3fli216ns ebraica possono così cominciare la Tiadizlone cristiana deila Famìglia, ormai modellala sutle esrgenze dell'amore dì Dio chè Gesu.

mostrerà,

Auguri a tutte le nostre fami§lie, sopratlutto a quelle gìovani, che.possono entrare in stntonia facile con Ia

Faoiqlia di Nazar,,e1.. dGM ,.

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tiva, fecero una glornala

tornarono in Io trovarono nel

li ascoltava e Ii

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25

COI{VERSIONE DI 5. PAOLO AP.

A,1 9,1-18 oP P. At 2L,4a; 22,3'1 fim1,12-17;

ProcLamerò ai

M1L9,27-29 iLnome del

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5; Sal 116 (117);

L

H}trme*r[ca S,{

s,amtw Fem"rgtim

GAHHrilmtIIo HSrE[rr

Settimanlle

di

informazione

e

cultura dell Parrocchia San Giorgio in Sesto San Giovanni REGISTR,ATO FRESSO IL TRIBUNALE D

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olnErfORe RESPONSABILE: Dott, Giovanni Mariano REDAZTONE: via Luciano Migliorini 2, 20

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FARROGOI

Don Giovanni Mariano

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GHIIMARE SEMPRE PRIMA

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QUTSIO I{UMERO

Tina Perego, cell 3391305520

AMMAIAII I ltlt$$t

Pftll IIEfUI{III Vittorina Possama i cell. 347 5957 101 Per Santuario; Felicita Perego, cell.3495521795

$IffRIIERIA CAIICIIE$I E ORATONM Laura Faita, cell. 3381653910

5s.iimòteoe'iito (m)

Sir 4 4,1. ; 48,1-1.4; Sal 7 7 (7 B) ; lu\c 4,26'3 4 dido tu oSi

26 M

5. Angeta Merici (mD; B' Manfredo Seftaldfun St 44,1.; 49,1'3; Sal 140 (141); Mc 4,35- 41 Soveglia, Sigrrore, la porta delle mie labbra

28

G

S,Tommaso d'Aquino (m) Sir 4 4,1; 49,4'7 ; SalT 5 (7 6) ; Mc Fate voti al Signore, vostro Dio, e

5,1-20 adempiteLl

Sir M,1,; 49,11-12; Sai 47 (48); Mc 5,21'24a.35-4 ll Signore è colui che ci guida

8s 1 9,7 -1 I ; Sal 9 5 (9 6) ; Gal 4,22 " 5'1 ; MI 20'17 "1 Cantate al Signore e annuncìate la sua satvezza

5.raf{Él"rA0r6E5u, tUentcusrlff 6tr I a

ls 45,14-17;Sat 83 [84; Eb 2,11-17; 1c2,41-52 37

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SESTO SAN GIOVANNI. Cell' 0039 3487379681 i

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Riferimenti

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