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SCUOLA DELL INFANZIA DI DOGANA

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Academic year: 2022

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SCUOLA DELL’INFANZIA DI DOGANA

“IO NARRATORE, ATTORE…”

PREMESSA

“Aprire un bel libro, appassionarsi, immergersi, perdersi, credergli, che festa!”.

Abbiamo raccolto l’invito contenuto in una frase dello scrittore francese Victor Hugo, che invita a scoprire e sperimentare tutta la bellezza, oltre che l’utilità, di immergersi con piacere nella lettura di un libro, partendo già dalla scuola dell’infanzia perché è qui che si gioca un ruolo chiave nella costruzione di un rapporto positivo tra bambino e libro.

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La lettura di un libro è un atto d’amore, un’attività attraverso la quale ci prendiamo cura del bambino e lo nutriamo di parole. E’ un modo per alimentare la sua sete di conoscere, per regalare emozioni, per incuriosire e suscitare domande, per mettere in discussione certezze, modi di pensare e di vedere le cose. Un modo per introdurre il bambino in un altro mondo…un mondo che pian piano prende vita attraverso le pagine del libro.

Il piacere di leggere non è una scoperta che si fa da adulti; il lettore di libri è tale perché ha maturato un buon rapporto con l’oggetto libro tra l’infanzia e l’adolescenza. Pertanto, è importante definire già nella Scuola dell’Infanzia situazioni e comportamenti che portino i bambini a costruire sin dai primi anni un rapporto felice e fruttuoso con la lettura, non dimenticando che il libro deve essere sempre alla loro portata, diventando un oggetto familiare da toccare, da sfogliare, da guardare, da farsi leggere e per far finta di leggere; un interlocutore nei confronti del quale assumere un ruolo attivo di ascolto e comprensione. Nell’infanzia, tuttavia, i bambini non padroneggiano ancora la strumentalità della lettura e necessitano quindi della mediazione dell’adulto per entrare in contatto con la lingua scritta. Tra le diverse attività che l’adulto può proporre al bambino per farlo incontrare con il libro, molto utilizzata è la lettura ad alta voce. Essa contribuisce a creare fin dalla primissima infanzia un rapporto affettivo con il libro, promuovendo così un atteggiamento positivo nei confronti della lettura. Nella scuola dell’infanzia si predilige la fiaba come genere narrativo, perché essa riproduce tappe fondamentali dello sviluppo individuale e aiuta il bambino nel cammino di scoperta della propria identità. Le trame raccontate sono infatti scenari in cui egli può proiettare e far agire paure, ansie, gioie, identificandosi con il personaggio buono o cattivo.

E’ nostra consuetudine leggere quotidianamente ai bambini fiabe o brani inerenti le attività didattiche programmate.

La modalità di lettura è il circle time, sempre accompagnata dalla visione di immagini e dalla spiegazione di nuovi termini non conosciuti dai bambini. A lettura finita tutti, a turno, possono sfogliare il libro. Poi, in modalità di brainstorming, si conversa con i bambini per far commentare liberamente ciò che hanno ascoltato, per esprimere impressioni nell’ottica dello scambio partecipativo, per far emergere le emozioni e le sensazioni scaturite dall’ascolto.

Si analizzano gli ambienti e i personaggi, cercando di stimolare i bambini a raccontare nuovamente la storia drammatizzandola.

Unità di Apprendimento:

“Raccontiamo con i burattini”

CAMPO DI ESPERIENZA: I discorsi e le parole

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’infanzia

Il bambino:

 Usa la lingua italiana;

 Arricchisce il proprio lessico;

 Comprende parole e discorsi;

 Sa esprimere e comunicare agli altri sentimenti ed emozioni attraverso il linguaggio verbale e non verbale;

 Sperimenta rime, filastrocche e drammatizzazioni;

 Ascolta e comprende narrazioni;

 Racconta e inventa storie;

 Chiede e offre spiegazioni;

 Ragiona sulla lingua, scoprendo la presenza di lingue diverse;

 Riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi;

 Si misura con la creatività e la fantasia.

CONOSCENZE

 Conoscere la storia di Pinocchio

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 Conoscere i personaggi della storia

 Conoscere i burattini

ABILITA’

Riconoscere i personaggi principali della storia

Denominare i personaggi della storia

Drammatizzare la storia narrata

Utilizzare i burattini da mano

Drammatizzare con i burattini

MEDIAZIONE DIDATTICA

Narrazione

Circle time

Brainstorming

Drammatizzazione

Giochi del “Far finta di…”

Didattica laboratoriale

Apprendimento cooperativo

COMPITO DI REALTA’

Costruire la struttura di un “teatrino dei burattini”. Prendere dimestichezza con i burattini da mano. Utilizzare i burattini raffiguranti i personaggi della storia di Pinocchio per drammatizzare le scene che hanno colpito maggiormente i bambini durante l’ascolto dei vari episodi.

SVOLGIMENTO

In modalità di circle time, a cadenza giornaliera, vengono letti tutti gli episodi della storia di Pinocchio. Ad ogni capitolo, segue la discussione e la riflessione su quanto accaduto e sui personaggi coinvolti. Inoltre, attraverso il brainstorming, viene chiesto ai bambini di raccontare la loro esperienza e ciò che li ha colpiti maggiormente in merito all’episodio letto. Dopo aver completato la lettura della storia di Pinocchio, vengono registrate le preferenze dei bambini riguardo ai personaggi incontrati lungo il racconto. Da questo resoconto, vengono portati a scuola i burattini da mano relativi ai personaggi da loro preferiti. I bambini prendono confidenza con i burattini e ne imparano l’uso. Per gioco, liberamente, cominciano a farli muovere e a dargli voce.

Poi, si procede alla costruzione del teatrino dei burattini. Completata la struttura, i bambini decidono quale episodio drammatizzare. Ha inizio lo spettacolo: i burattini cominceranno a prendere vita, muovendosi e parlando!

I FASE

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Attraverso un’immagine, si mostra ai bambini come è fatto un Teatrino dei Burattini. Poi, si procede alla costruzione del nostro teatrino. La struttura viene realizzata con il seguente materiale: banchetto, cartone, compensato, tempera, lenzuolo, tulle.

II FASE

Viene ritagliata la sagoma del teatrino disegnata sul cartone.

Il banchetto viene rivestito con un lenzuolo bianco.

Poi, viene collocata e fissata sul banco la struttura in cartone del teatrino.

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III FASE

I bambini colorano con tempera arancione la base di compensato e la struttura in cartone del teatrino.

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Si lascia asciugare la tempera. La struttura del nostro teatrino è pronta.

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Ora viene realizzato il sipario, utilizzando del tulle bianco decorato con fiori.

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Il sipario viene collocato e sistemato sulla struttura del teatrino.

Il nostro Teatrino è pronto!

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IV FASE

Vengono mostrati ai bambini i “burattini da mano”. Tra i personaggi della storia di Pinocchio che sono stati portati a scuola, c’è anche il burattino “Pulcinella” (la nostra maschera regionale) che

farà da presentatore, introducendo di volta in volta i personaggi.

Impariamo a usare i “burattini da mano”…

…tre dita per muovere il burattino!

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Con un po’ di pratica…sono diventati tutti bravi!

V FASE

I bambini aprono il sipario e iniziano a drammatizzare la storia, dando voce ai burattini.

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Terminato lo spettacolo, tutti i personaggi salutano gli spettatori…

…e poi, viene chiuso il sipario!

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SCELTE ORGANIZZATIVE

 Predisposizione di spazi, tempi e attività in modo intenzionale e sistematico per rispondere ai bisogni formativi dei bambini;

 Articolazione della vita di relazione con costituzione di gruppi di lavoro ben equilibrati:

omogenei per età, eterogenei per caratteristiche caratteriali;

 Organizzazione di alcune attività in coppia o in piccolo gruppo.

TEMPI

Un mese (Prima: lettura degli episodi di Pinocchio – Poi: costruzione e uso del teatrino dei burattini).

STRUMENTI

Cartone, compensato, tempera, lenzuolo, tulle, burattini da mano.

VERIFICA

 Osservazione intenzionale e sistematica

 Monitoraggio in itinere

 Documentazione fotografica delle attività

 Confronto fra docenti

VALUTAZIONE

 Durante le conversazioni i bambini hanno raccontato ciò che si è ascoltato e compreso, facendo emergere emozioni ed esprimendo opinioni nel rispetto delle idee altrui. Hanno capito che le posizioni possono essere modificate.

 Le idee sono state confrontate e condivise con gli altri.

 I bambini hanno saputo descrivere le caratteristiche dei personaggi e degli ambienti della storia.

 I bambini hanno drammatizzato alcuni episodi della storia, dando vita con i “burattini da mano” ad alcuni personaggi.

 Dalle verifiche effettuate è emerso che quasi tutti i bambini sono riusciti, senza particolari difficoltà, a realizzare l’attività e a raggiungere un buon livello di competenza.

Riferimenti

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