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PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'occupazione e gli affari sociali. della commissione per l'occupazione e gli affari sociali

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AD\766692IT.doc PE418.157v02-00

IT IT

PARLAMENTO EUROPEO

2004 2009

Commissione per l'occupazione e gli affari sociali

2008/2334(INI) 10.2.2009

PARERE

della commissione per l'occupazione e gli affari sociali

destinato alla commissione per i problemi economici e monetari

su Un piano europeo di ripresa economica (2008/2334(INI))

Relatrice per parere: Elisabeth Morin



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PE418.157v02-00 2/6 AD\766692IT.doc

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PA_NonLeg

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AD\766692IT.doc 3/6 PE418.157v02-00

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SUGGERIMENTI

La commissione per l'occupazione e gli affari sociali invita la commissione per i problemi economici e monetari, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1. ritiene che la crisi economica presenti sfide senza precedenti per l'economia reale

nell'Unione europea; è preoccupato del fatto che la crisi esercita già un impatto negativo molto rilevante sui mercati del lavoro europei e comporta rischi per la coesione sociale;

2. accoglie con favore l'attuazione di un piano europeo di ripresa economica e sottolinea l'importanza di una risposta coordinata dell'Unione europea che rifletta il modello sociale europeo; prende atto dell'impegno degli Stati membri a coordinare i propri sforzi

nell'ottica di una rivitalizzazione delle economie europee;

3. constata, tuttavia, che il piano europeo di ripresa è insufficiente e invita gli Stati membri, in particolare quelli che fanno parte dell'area dell'euro, a esaminare la possibilità di lanciare un grande prestito europeo, garantito in solido dagli Stati membri;

4. chiede che venga varato un pacchetto di misure nel quadro della strategia di Lisbona, in particolare nel settore sociale e dell'occupazione, da coordinare e consolidare grazie al ravvicinamento con il settore monetario e di bilancio, tenendo conto dell'impegno dell'Unione europea a ridurre la povertà e a creare posti di lavoro di qualità; sottolinea che l'occupazione e le politiche sociali devono svolgere un ruolo attivo nel reagire alla crisi;

5. è estremamente preoccupato per il numero di posti di lavoro persi nell'Unione europea e per le prospettive negative per i mesi a venire e rileva che ciò riguarderà tutti i livelli di competenze e avrà probabilmente un impatto di genere significativo in taluni settori;

sottolinea la necessità di continuare a impegnarsi per ridurre la disoccupazione, sostenere l'inclusione sociale attraverso l'inserimento professionale, nonché proteggere i lavoratori europei dalle conseguenze sociali negative della crisi; ritiene che allo scopo di

raggiungere questi risultati sia essenziale fissare obiettivi chiari in termini di creazione e mantenimento di posti di lavoro sostenibili;

6. sottolinea la necessità di investimenti considerevoli derivanti da uno sforzo coordinato e senza precedenti nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle infrastrutture per favorire lo sviluppo sostenibile, contribuire alla creazione di posti di lavoro di qualità e garantire la coesione sociale; ritiene, di conseguenza, che la popolazione sarà tanto più propensa ad accettare gli sforzi che le vengono richiesti quanto più essi saranno percepiti come equi, da un lato, e a garanzia dell'inserimento professionale e dell'integrazione sociale,

dall'altro;

7. invita la Commissione e gli Stati membri a ricorrere a tutti gli strumenti disponibili al fine di sostenere le imprese europee, in particolare le piccole e medie imprese (PMI),

promuovere la creazione di posti di lavoro e rafforzare la fiducia degli investitori europei, dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei consumatori;

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PE418.157v02-00 4/6 AD\766692IT.doc

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8. chiede il lancio effettivo di una vasta iniziativa europea dell'occupazione, garantendo che un'impresa possa essere creata in qualunque luogo nell'Unione europea in tre giorni e senza spese e che le formalità per l'assunzione dei primi lavoratori dipendenti possano essere espletate attraverso uno sportello unico, da un lato, e rafforzando i piani di attivazione in particolare per le persone poco qualificate attraverso consulenze personalizzate, una formazione o riqualificazione intensiva e il miglioramento delle competenze dei lavoratori, apprendistati, impieghi sovvenzionati e sovvenzioni all'avvio di attività per i lavoratori autonomi e le imprese, dall'altro;

9. raccomanda vivamente che l'iniziativa europea per l'occupazione includa un intervento rapido proprio nel momento in cui i posti di lavoro vengono effettivamente soppressi, non ultimo allo scopo di ridurre il rischio che le persone siano escluse dal mercato del lavoro;

ritiene che siffatti interventi richiederanno investimenti significativi nella formazione, compreso un incremento del numero dei formatori, concentrandosi su un migliore coordinamento dei programmi di formazione e reinserimento professionale, e non dovrebbero avvalersi soltanto di misure a breve termine ma cercare anche di rendere possibile l'acquisizione di qualifiche di alto livello, allo scopo di incrementare i livelli generali di competenze nell'Unione europea e di rispondere all'evoluzione delle esigenze dell'economia attuale;

10. sottolinea che è essenziale integrare nel mercato del lavoro i gruppi già vulnerabili e mantenere gli sforzi per il loro inserimento, specialmente in tempi di crisi;

11. accoglie con favore il fatto che in alcuni Stati membri i consumatori hanno dimostrato interesse a indirizzarsi verso istituzioni finanziarie basate su criteri mutualistici ed etici;

12. accoglie con favore le proposte della Commissione e invita gli Stati membri ad adeguare le nuove disposizioni dei regolamenti sul Fondo sociale europeo, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e sul Fondo europeo di sviluppo regionale, ivi inclusa la semplificazione delle procedure e l'ampliamento dei costi ammissibili, per contribuire in modo ancora più efficace alla realizzazione degli obiettivi in materia di occupazione e di inclusione sociale, continuando a sostenere l'occupazione nei settori chiave

dell'economia e a garantire che nel prestare tale assistenza il rafforzamento della coesione sociale e territoriale rimanga una priorità onde evitare uno sviluppo asimmetrico

nell'Unione; auspica un più rapido stanziamento dei fondi destinati a sostenere

l'occupazione e un orientamento dei programmi europei di sostegno verso i gruppi più vulnerabili, inclusi i programmi volti a garantire condizioni di vita dignitose e l'accesso a servizi di interesse generale di elevata qualità;

13. si dichiara favorevole a mobilitare gli sforzi verso l'occupazione nei settori chiave dell'economia europea, in particolare attraverso il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, anche migliorando e accelerando le sue procedure per consentire un intervento quanto più rapido possibile nei settori strategici colpiti da perdite di posti di lavoro;

14. invita gli Stati membri a garantire che le misure adottate a breve termine, volte a mitigare gli effetti della crisi, siano accompagnate da maggiori sforzi per l'attuazione delle riforme strutturali nel quadro della strategia di Lisbona, in particolare quelle mirate al sostegno

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delle PMI, alla promozione dell'occupazione, all'innovazione, alla ricerca, all'istruzione e alla formazione;

15. invita gli Stati membri a investire nell'economia sociale, che può contribuire alla crescita, poiché presenta un notevole potenziale per la creazione di posti di lavoro di elevata qualità e per il rafforzamento della coesione sociale e territoriale;

16. sottolinea l'importanza dell'attuazione dei principi comuni di flessicurezza, pur garantendo nel contempo una protezione sociale adeguata per tutti, in particolare

mediante sistemi di sicurezza sociale che offrano un'adeguata protezione nel rispetto delle tradizioni nazionali;

17. invita la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, a continuare a seguire regolarmente lo sviluppo della situazione del mercato del lavoro europeo e l'impatto della crisi su tale mercato, e ad adottare le misure appropriate che consentano di porre le economie dell'Unione europea sulla via della crescita sostenibile.

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ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione 10.2.2009

Esito della votazione finale +:

–:

0:

35 0 0 Membri titolari presenti al momento

della votazione finale Jan Andersson, Philip Bushill-Matthews, Alejandro Cercas, Jean Louis Cottigny, Jan Cremers, Harald Ettl, Richard Falbr, Carlo Fatuzzo, Stephen Hughes, Karin Jöns, Jean Lambert, Bernard Lehideux, Elizabeth Lynne, Thomas Mann, Maria Matsouka, Elisabeth Morin, Juan Andrés Naranjo Escobar, Marie Panayotopoulos-Cassiotou, Pier Antonio Panzeri, Rovana Plumb, José Albino Silva Peneda, Jean Spautz, Gabriele Stauner, Ewa Tomaszewska, Anne Van Lancker Supplenti presenti al momento della

votazione finale Jean Marie Beaupuy, Udo Bullmann, Françoise Castex, Rumiana Jeleva, Magda Kósáné Kovács, Lasse Lehtinen, Adrian Manole, Ria Oomen-Ruijten, Csaba Sógor, Patrizia Toia

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