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RELAZIONE PROGRAMMATICA 2021 Consiglio Nazionale 8 maggio 2021

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Academic year: 2021

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Indice:

1)Analisi di contesto

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1. Analisi di contesto

1.1) Scenario attuale

1.2) Le principali sfide per il futuro

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1. Analisi di contesto

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1.1 Scenario attuale (1)

Fondo sanitario

Nel 2020 il Servizio sanitario nazionale è stato finanziato con quasi 8 miliardi aggiuntivi rispetto all’anno precedente: la spesa 2019 era stata di 115,7 miliardi e è salita a 123,474 tra nuove assunzioni, adeguamenti di terapie intensive e posti in ospedale, approvvigionamenti vari.

La spesa sanitaria pubblica ha inciso sul Pil per il 7,5% anche per la contrazione di altri settori economici.

Nel 2021 secondo le previsioni dovrebbe scendere al 7,3% (127 miliardi), nel 2022 al 6,7% (123,6 miliardi), nel 2023 al 6,6 e nel 2024 si dvrebbe tornare ai livelli 2019 (6,3%) con 124 miliardi.

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1.1 Scenario attuale (2)

Fondo sanitario (2)

Nel 2020 sono quattro le voci che hanno generato i 123,474 miliardi del Fondo sanitario:

• spesa per il personale pari a 37,2 miliardi, con crescita prevista di 1,7 miliardi nel 2021;

• spesa per i consumi diretti pari a 39,7 miliardi, (ad esempio acquisti dai produttori da parte degli enti Ssn) con un aumento del 12,7% nel 2020 per l’acquisto di rifornimenti (materiali vari di consumo) e farmaci, E’ prevista una crescita a 42 miliardi nel 2021;

• spese per prestazioni assistenziali e in natura (41,6 miliardi di cui 7,3 per la farmaceutica convenzionata, 7,5 per l'assistenza medico-generica e 26,8 miliardi per l'acquisto di prestazioni ambulatoriali e ospedaliere dagli enti Ssn e convenzionati);

• spese per altre componenti (4,9 miliardi nel 2020 che andrebbero a 4 nel 2021).

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1.1 Scenario attuale (3)

Recovery Plan – Missione 6 salute

La missione Salute prevista nel PNRR è divisa in 2 componenti, focalizzate su: lo sviluppo di una rete territoriale dell’assistenza sociosanitaria che consenta la vicinanza alle persone partendo dalla ‘casa come primo luogo di cura’, per arrivare alle ‘Case della comunità’ e quindi alla rete ospedaliera; l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del SSN.

Le attribuzioni ai prodotti della SAM evidenziano che gli investimenti in ICT assorbono il 51,4 per cento delle risorse addizionali, seguiti dagli investimenti in costruzioni (30,4 per cento).

L’impatto sul PIL di questa missione è dell’1,1 per cento in tutto l’orizzonte temporale, con un effetto dello 0,5 per cento per la prima componente e dello 0,6 per cento per la seconda.

Il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza conferma 19,72 miliardi per la sanità, si apprende da fonti ministeriali. In totale sarebbero previsti 15,62 miliardi nel Pnrr, più 1,71 miliardi di React Eu, più 2,39 miliardi nel fondo complementare

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1.1 Scenario attuale (5)

Potenziamento assistenza sanitaria e della rete sanitaria territoriale

Servizi sanitari di prossimità, strutture e standard per l’assistenza sul territorio L’attuazione della riforma intende perseguire una nuova strategia, sostenuta dalla definizione di un assetto istituzionale e organizzativo condiviso, che consenta al Paese di conseguire standard qualitativi adeguati in linea con i migliori paesi europei. Prevede due attività principali:

- l’identificazione del modello organizzativo condiviso della rete di assistenza territoriale tramite la definizione di standard strutturali, organizzativi e tecnologici omogenei per l’assistenza territoriale e le strutture a essa deputate da adottarsi entro il 31 ottobre 2021 con l’approvazione di uno specifico decreto ministeriale;

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1.1 Scenario attuale (6)

Case della Comunità e presa in carico della persona: 2 miliardi

L’emergenza pandemica ha evidenziato con chiarezza la necessità di rafforzare la capacità del SSN di fornire servizi adeguati sul territorio. Non solo il processo di invecchiamento della popolazione italiana prosegue, ma una quota significativa e crescente della popolazione è afflitta da malattie croniche.

Le persone con disabilità sono il 5,2 per cento; tale quota sale al 20 percento se si considerano gli individui con età superiore ai 75 anni.

Il progetto di realizzare la Casa della Comunità consente di potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità.

La Casa della Comunità diventerà la casa delle cure primarie e lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici.

Nella Casa della Comunità sarà presente il punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie.

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1.1 Scenario attuale (7)

Case della Comunità e presa in carico della persona: 2 miliardi (2)

La Casa della Comunità è finalizzata a costituire il punto di riferimento continuativo per la popolazione, anche attraverso una infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica, e ha il fine di garantire la presa in carico della comunità di riferimento.

Tra i servizi inclusi è previsto, in particolare, il punto unico di accesso (PUA) per le valutazioni multidimensionali (servizi socio-sanitari) e i servizi consultoriali con particolare riferimento alla tutela del bambino, della donna e dei nuclei familiari secondo un approccio di medicina di genere.

L’investimento prevede l’attivazione di 1.288 Case della Comunità entro la metà del 2026, che potranno utilizzare sia strutture già esistenti sia nuove. Il costo complessivo dell’investimento è stimato in 2,00 miliardi di euro.

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Domicilio come primo luogo di cura. Assistenza domiciliare: 4 miliardi

La presa in carico presuppone una serie di fasi:

a) valutazione multidimensionale;

b) definizione di obiettivi che ragionevolmente potranno essere perseguiti; c) elaborazione del piano/progetto assistenziale individuale;

d) affidamento a un case manager che rappresenta il punto di riferimento sia per il paziente che per tutti gli operatori che avranno un ruolo nell’episodio assistenziale;

e) gestione; f) dimissioni,

g) controllo della gestione clinica.

L’investimento mira a:

- identificare un modello condiviso per l’erogazione delle cure domiciliari che sfrutti al meglio le possibilità offerte dalle nuove tecnologie;

- realizzare presso ogni Azienda un sistema informativo in grado di rilevare dati clinici in tempo reale;

- attivare 602 Centrali Operative Territoriali (COT), una in ogni distretto, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza.

Il fabbisogno di risorse è stimato in 4,00 miliardi, di cui 3,48 di costi derivanti dal servire un numero crescente di pazienti, 0,48 per l’istituzione delle COT e 0,04 per i sistemi informativi. Per realizzare gli interventi si utilizzeranno gli strumenti della programmazione negoziata.

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Sviluppo delle cure intermedie: 1 miliardo

L’investimento mira ad attivare l’Ospedale di Comunità, ovvero una struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata, di norma dotato di 20 posti letto (con un massimo di 40 posti letto) e a gestione prevalentemente infermieristica, tale da contribuire a una maggiore appropriatezza delle cure e determinare una sostanziale riduzione di accessi impropri ad altre prestazioni (come quelli al pronto soccorso o ad altre strutture di ricovero ospedaliero). L’Ospedale di Comunità potrà anche facilitare la transizione dalle cure ospedaliere acute a quelle domiciliari, consentendo alle famiglie e alle strutture di assistenza di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti.

L’investimento si concretizzerà nella realizzazione di circa 380 Ospedali di Comunità. Anche in questo caso l’implementazione dell’intervento beneficerà di strumenti di coordinamento tra i livelli istituzionali coinvolti, quale il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Il costo complessivo stimato è di 1,00 miliardi, e l’orizzonte per il completamento della sua realizzazione è metà 2026. La relativa operatività in termini di risorse umane sarà garantita nell’ambito delle risorse attuali per le quali è stato previsto un incremento strutturale delle dotazioni di personale, con specifico riferimento agli infermieri di comunità.

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Infermieri e pandemia

L’azione della Federazione verso gli effetti della pandemia, al di là dell’ovvio e massiccio impegno degli infermieri sempre tutti in prima linea, si è consolidata nella realizzazione del fondo #noicongliinfermieri che anche nel 2021 darà appoggio a chi è stato colpito da Covid-19.

Finora sono stati erogati oltre 3 milioni di euro degli oltre 6 raccolti dal fondo e sono migliaia le richieste di supporto giunte dai nostri colleghi contagiati o dalle famiglie dei deceduti sul lavoro.

Fondamentale è stata l’introduzione dei vaccini che, come mostrano i grafici successivi, hanno contribuito alla progressiva riduzione dei contagi e anche dei decessi, purtroppo non ancora del tutto bloccati.

Anche per questo sul piano vaccinale è stato affermato e deve continuare a essere chiaro il principio difeso dalla Federazione e dagli Ordini sulla necessità delle campagne vaccinali, rispetto alle quali la FNOPI è pronta a contribuire in modo diretto attraverso i suoi professionisti all’informazione e all’educazione alla salute che deve essere la base di una nuova cultura della popolazione, in linea con la comunità scientifica nazionale internazionale che riconosce alle vaccinazioni un ruolo essenziale a livello di prevenzione e di lotta al virus e, in generale, alle principali malattie diffusive.

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Infermieri e pandemia (2)

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Infermieri e pandemia (3)

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Infermieri e pandemia (4)

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Infermieri e pandemia (5)

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Infermieri e pandemia (6)

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1. Analisi di contesto

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• Adeguamento fabbisogni

• Specializzazioni e competenze

• Specificità infermieristica

• Presenza nelle istituzioni

• Cultura e identità della professione

• Contrastare le disuguaglianze con le altre professioni

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1. Analisi di contesto

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• Gli argomenti su cui puntare fino alla fine del mese di luglio 2021 sono: • Protocollo FNOPI-ministero Salute-Regioni su vaccinazioni

• Autonomia vaccinale

• Blocco della delibera Oss Veneto e di analoghe iniziative di altre Regioni

• Indennità di specificità infermieristica per velocizzarne l’assegnazione agli infermieri • Attuazione del Recovery Plan e riforme correlate (standard personale, riforma

competenze, Dm per il territorio)

• Ripresa dell’applicazione del Patto per la salute

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2. Driver di cambiamento e principali obiettivi

2.1) Professioni infermieristiche e mondo accademico, della formazione, della ricerca e dello sviluppo 2.2) Professioni infermieristiche e mondo del lavoro

2.3) Professioni infermieristiche e riforme legislative

2.4) Professioni infermieristiche e networking, comunicazione e immagine sociale

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2. Driver di cambiamento e principali obiettivi

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• Favorire pieno coinvolgimento professioni infermieristiche dal punto di vista formativo nelle principali tematiche sanitarie (corsi FAD, aggiornamento lavoro FNOPI

• Sostenere sviluppo di un sistema di formazione continua (ECM) che offra maggiori garanzie qualitative

• Promuovere la gestione e il governo dei processi assistenziali nei vari contesti di esercizio professionale creando cultura identitaria attraverso formazione e approcci organizzativi

• Revisionare e sviluppare quali-quantitativamente i programmi dei percorsi di base e post base

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• Valorizzare l’identità professionale con interventi sulla pianificazione definendo il mix quali-quantitativo del personale nel medio periodo in relazione agli standard scientifici europei

• Intervenire sugli studi per il dimensionamento degli organici nel medio periodo

• Sviluppare la revisione dei fabbisogni formativi anche nell’ottica del concetto di staffing (definizione benchmark, funzioni complementari, fabbisogni…)

• Affrontare la carenza infermieristica (programmazione universitaria, rischi svalutazione,ecc.) con particolare attenzione alla rilevazione del fabbisogno infermieristico pediatrico

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• Sostenere la ricerca infermieristica a tutti i livelli finanziando ricerche in collegamento con centro studi, redazione, formazione

• Progettare e sviluppare nuove tecnologie a supporto dell’infermieristica e dei cittadini • Mantenere e implementare gli osservatori permanenti e gli advisory board con

esponenti del mondo politico, industriale e sanitario per l’elaborazione di analisi e documenti che possano contribuire allo sviluppo di processi innovativi nel sistema salute paese

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2. Driver di cambiamento e principali obiettivi

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• Dimensionare gli organici di personale sanitario in riferimento ai vecchi e nuovi bisogni della popolazione

• Definire funzioni complementari OSS

• Sviluppare Dirigenza e Management per un’unica identificazione semantica e strutturale della professione (definizione funzione manageriale/middle management • Sviluppare carriera manageriale diversa da clinica

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• Individuare e sostenere modelli assistenziali innovativi

• Promuovere il ruolo assistenziale specialistico a partire dal consolidamento dell’autonomia professionale di intervento valutativo e prescrittivo

• Favorire reclutamento docenti del settore scientifico disciplinare MED 45

• Avviare tavolo di lavoro per allineare la sanità militare agli standard della sanità civile

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2. Driver di cambiamento e principali obiettivi

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Continuare investimento in relazioni istituzionali e agenzie di lobbying per garantire maggiore forza alle istanze in particolare riformando i seguenti settori/provvedimenti:

• Revisione Legge 3

• revisione 43/06 su master e specializzazioni • Revisione profili professionali

• Aggiornamento catalogo prestazioni regionali da erogare per LEA (DPCM gennaio 2017) dove manca branca assistenziale che deve essere definita

• norme a tutela della dignità economica della libera professione • Revisione DM 19 febbraio 2009

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2. Driver di cambiamento e principali obiettivi

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• Rafforzare rete collaborazione con associazionismo cittadini, reti di comunità, associazioni e società scientifiche anche attraverso le consulte

• Favorire rapporto interprofessionale orientato ad appropriatezza dei ruoli e delle specifiche competenze per soluzioni organizzative innovative

• Sviluppare reti con stakeholders esterni anche del mondo profit a favore dello sviluppo professionale e dei servizi in favore della categoria (vedi anche convenzione CNOP)

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• Creare network formazione partendo da Consulta

• Rafforzare la rete dei dirigenti per l’evoluzione della funzione

• Rafforzare il confronto con datori di lavoro per sensibilizzazione su dignità professionale (FIASO, Federsanità, UNEBA, URIPA, confcooperative, AIOP, ARIS, AOPI, ecc.)

• Promuovere con OO.SS. e Comitato di Settore una sinergia funzionale allo sviluppo e riconoscimento della professione infermieristica all’interno dei CCNL pubblici e privati e all’interno dell’organizzazione del lavoro

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• Investire su nuove e moderne forme comunicative utili al cittadino, ai professionisti, alle istituzioni e alle rappresentanze

• Rafforzare il brand FNOPI/ Infermiere e infermieristica ed il relativo peso sociale: riconoscibilità

• Proseguire nelle riflessioni etiche e deontologiche declinate nell’agire quotidiano attraverso strumenti di partecipazione allargata e di confronto permanente

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2. Driver di cambiamento e principali obiettivi

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• Consolidare presenza e impegno nei tavoli istituzionali (Ministeri, AGENAS, Conferenza Stato Regioni, CSS, CSM,ecc).

• Avviare modalità di interazione, confronto e pressione a livello europeo (v. Recovery) • Presenza in Commissione nazionale ECM

• Sostenere partnership con EnPAPI per rafforzare azione previdenziale ed assistenziale

2.5 Professioni infermieristiche e istituzioni:,

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3. Vincere le sfide – Modalità e strumenti di lavoro

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La Federazione: Organizzazione e strumenti all’avanguardia (1)

• Continuare nel percorso di sviluppo di soluzioni e strumenti organizzativi/tecnologici per gestire in maniera sempre più efficiente il continuo aumento dei carichi di lavoro dovuti all’evoluzione del ruolo della professione all’interno del sistema salute

• Rafforzare il ruolo del Centro Studi per garantire evidenze che giustifichino le scelte politiche e le istanze a livello istituzionale, nonché per fornire ulteriore impulso al sistema infermieristico della ricerca

• Creare una Fondazione di supporto, come già presenti in diverse realtà ordinistiche di primo livello per ampliare la gamma dell’attività in favore degli OPI e della professione in generale anche in collaborazione con stakeholders esterni alla pubblica amministrazione e al sistema infermieristico

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La Federazione e gli OPI (1)

• Fare davvero sistema attraverso crescita culturale, delle competenze e della deontologia professionale applicata anche all’attività ordinistica istituzionale

• Rafforzare, chiarendone il perimetro anche alla luce della Legge 3, il ruolo di coordinamento, supporto amministrativo e vigilanza da parte della FNOPI nei confronto degli Ordini provinciali

• Incrementare confronto tra livello nazionale e provinciale anche attraverso iniziative permanenti, al fine di definire al meglio le politiche professionali con un approccio bottom up.

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La Federazione e gli OPI (2)

• Proseguire nel lavoro di interpretazione e applicazione della Legge 3 in tutti i suoi aspetti, colmando le lacune normative anche attraverso l’adozione di linee guida e regolamenti temporanei

• Attivare nuove forme di supporto amministrativo nei confronti degli OPI a partire dalla formazione dedicata ai Consigli direttivi neo-insediati, affiancando alle ineliminabili attività seminariali in presenza sui territori, soluzioni in modalità e-learning fruibili in ogni momento

• Definire documenti esplicativi e linee guida per supportare gli Ordini nel percorso di compliance normativa rispetto agli adempimenti relativi ad anticorruzione, privacy, programmazione del personale, sicurezza sul lavoro, ecc.

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La Federazione e gli stakeholders (1)

Proseguire nel percorso, anche grazie al supporto di agenzie di lobbying, di confronto e partecipazione istituzionale con il Parlamento, i Ministeri le Regioni, affermando su ogni tavolo la centralità del ruolo degli infermieri nell’ambito dell’intero sistema salute.

Rafforzare la sinergia con altri ordini professionali sanitari per la diffusione di buone prassi, per portare avanti istanze comuni per la crescita e lo sviluppo della categoria oltre che per la difesa dell’autonomia e delle peculiarità del sistema ordinistico in generale

Continuare a coinvolgere le reti e l’associazionismo di cittadini e pazienti al fine di calibrare in maniera sempre più precisa l’attività assistenziale rispetto ai reali bisogni delle persone.

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La Federazione e gli stakeholders (2)

• Attivare un network con centri di eccellenza e associazioni/società scientifiche per la promozione della ricerca e la disseminazione delle buone pratiche a livello nazionale e internazionale

• Mappare e costruzione una rete phd per la progettazione e lo sviluppo di progetti innovativi gestiti dalle eccellenze infermieristiche del mondo accademico e della ricerca

• Avviare percorsi di confronto con soggetti virtuosi del mondo profit e non profit per tavoli su diverse tematiche tra cui quelle relative all’innovazione organizzativa e tecnologica in favore dell’infermieristica

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OVUNQUE PER IL BENE DI TUTTI

Infermieristica di prossimità per un sistema salute più giusto ed efficace

Un viaggio per disegnare il futuro valorizzando le eccellenze della professione

Un nuovo modo di pensare la sanità, per il bene di tutti. Un nuovo modo di confrontarsi, con il coinvolgimento di tutti.

Un viaggio per disegnare il futuro del Servizio sanitario nazionale (SSN), valorizzando le eccellenze della professione infermieristica in un ambito specifico,

l'assistenza territoriale, che si è rivelata il tallone d'Achille del Paese al cospetto della pandemia da Covid-19.

Il Congresso vuole essere tutto questo, in un anno, come il 2021, che si caratterizza per le alte aspettative di rinascita e di ripresa. E vuole esserlo in una forma del tutto atipica e innovativa, ovvero adottando una modalità itinerante in cui sono i vertici dell'Ente a muoversi dal centro alle periferie, per intercettare i nuovi bisogni di salute e le innovative risposte che gli infermieri, in modo proattivo, sono in grado di fornire a cittadini e pazienti.

FILO CONDUTTORE

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Il Viaggio – Il programma generale

Ipotesi di lavoro: 7 appuntamenti, 12 giorni di congresso in giro per l’Italia

I tappa: Inaugurazione Congresso in occasione del 12 maggio 2021 a Firenze con presentazione libro su Florence Nightingale e apertura simbolica del Congresso II tappa (11-12 giugno): Nord Ovest

III tappa (9-10 luglio): Nord Est

IV tappa (24-25 settembre): Centro Sud (Versante Adriatico) V tappa (29-30 ottobre): Centro Sud (Versante Tirrenico) VI tappa (12-13 novembre): Isole

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Criteri di selezione

Le circa 100 esperienze pervenute al Centro Studi dopo la call

conclusa il 6 aprile scorso sono state analizzate e selezionate dalla

redazione scientifica in base alla significatività scientifica, politica e

culturale.

È stato privilegiato il criterio della massima copertura territoriale

creando, a parità di valore dei progetti, percorsi logici e sostenibili

sia a livello di contenuti, sia a livello di prossimità territoriale per

l’organizzazione delle tappe

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La tappa inaugurale

Inaugurazione Congresso

12 maggio 2021

FIRENZE, Cenacolo Basilica Santa Croce

Ore 11 – Conferenza stampa di presentazione Congresso

Intervengono:

FNOPI, Regione Toscana, Comune di Firenze con i Referenti buone pratiche regionali, alla presenza dei rappresentanti degli OPI della Toscana.

Modera: Paolo Del Bufalo, Ufficio Stampa FNOPI

Ore 12 – Presentazione libro “Florence Nightingale e l’Italia – Due secoli di arte e scienza infermieristica”

Intervengono gli autori: Luca Borghi, Valerio Dimonte, Edoardo Manzoni, Marisa Siccardi, Giulio Zella.

Modera: Silvestro Giannantonio, Ufficio Stampa FNOPI

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La tappa conclusiva

Evento di chiusura

16 dicembre 2021

Roma - Teatro Ambra Jovinelli,

capienza 800 posti (350 con eventuale distanziamento):

Confronto con autorità nazionali con mozione

finale

Presentazione raccolta eccellenze

infermieristiche

Presentazione Bilancio sociale

Conferenza stampa di chiusura

Rappresentazione teatrale

VERRA’ ASSICURATA LA DIRETTA STREAMING DELLA MANIFESTAZIONE

Output finale (2022)

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