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Lunga vita al rene! L'outcome dei reni unici congeniti

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Academic year: 2021

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Macchini G, Allegorico A. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2018; 21(1) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1801_40.html

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MeB – Pagine Elettroniche

Volume XXI

Gennaio 2018

numero 1

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

LUNGA VITA AL RENE! L’OUTCOME DEI RENI UNICI CONGENITI

Giulia Macchini, Annalisa Allegorico

Dipartimento della Donna, del Bambino e della Chirurgia Generale e Specialistica, Seconda Università di Napoli

Indirizzo per corrispondenza: ginevram@gmail.com Razionale e obiettivo

Viene riportato in letteratura che tra il 15% e il 31% dei pazienti con rene unico congenito sviluppa danno renale in età pediatrica, ma potrebbero esserci importanti bias di selezione a influenzare il risultato.

L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare la prognosi di una coorte di pazienti con diagnosi prenatale di rene unico congenito arruolati precocemente, e identifi-care la presenza di eventuali fattori di rischio per danno renale.

Tipo di studio

Lo studio, di tipo retrospettivo, ha valutato i dati clinici raccolti tra gennaio 1993 e gennaio 2016.

Partecipanti

Sono stati arruolati 384 pazienti con rene unico conge-nito (CSFK).

I criteri di inclusione erano: • diagnosi prenatale di rene unico;

• prima valutazione del paziente tra il 1° e il 3° mese di vita, con la conferma del rene unico effettuata sia con ecografia addominale che con scintigrafia renale (Tc99m DMSA o TC99mMag3), e ricerca di un’eventuale anomalia congenita del rene o delle vie urinarie (CA-KUT) associata, tramite ecografia renale e cistoscintigrafia o cistouretrografia minzionale re-trograda;

• assenza di danno renale al momento dell’arruola-mento, valutata tramite la presenza di normali livelli di creatinina sierica, di filtrato glomerulare (eGFR), dall’assenza di proteinuria e da normali livelli di

pres-sione arteriosa. 322 pazienti rispondevano ai criteri di inclusione. Era disponibile il follow-up (7,6 ± 4,97 anni) di 282 pazienti.

La comparsa di segni di danno renale è stata definita come la riduzione della eGFR per età o il presentarsi di ipertensione o di proteinuria (proteinuria/creatininuria UPr/Cr > 0,5 mg/mg per i bambini < 2 anni di età, e > 0,2 mg/mg per i bambini > 2 anni di vita).

Risultati

Uno o più segni di danno renale sono stati riportati in 12 su 282 pazienti (4,3%): riduzione dell’eGFR (da 77 a 89,7 ml/min/1,73 m2) in 4, ipertensione in 2, proteinuria

(UPr/Cr tra 0,23 e 0,69 mg/ mg) in 11 bambini. Tra i pa-zienti con proteinuria, 6 presentavano solo proteinuria, 3 sia proteinuria che riduzione dell’eGFR, e 2 proteinuria e ipertensione. La probabilità cumulativa di essere libero da danno renale è stata del 90,6% a 22 anni di vita. La pre-senza di CAKUT ipsilaterale aumentava il rischio di svi-luppare danno renale (OR = 10,6; IC 95% 3,07-36,6, p = 0,0002).

Conclusioni e rilevanza dello studio

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