1
Leggere e scrivere Le formuLe
Ogni composto è rappresentabile con una formula i cui simboli esprimono, sinteticamente, i tipi di atomi e il loro numero. Per esempio, una molecola di H2O, acqua, contiene un atomo di ossigeno e due atomi di idrogeno. Il numero due, in basso a destra di H, si chiama indice numerico e indica quanti atomi di idro- geno ci sono nella molecola o nella formula. A destra di O non ci sono numeri e per convenzione il simbolo nudo sottintende il numero 1.
La maggior parte dei composti è formata da due parti: una, quella a sinistra nella formula chimica, è costi- tuita da un elemento con carattere metallico o da un catione, mentre l’altra, quella a destra nella formula chimica, è costituita da un non metallo o da un anione. In generale, scriviamo a sinistra della formula l’ele- mento che ha stato di ossidazione più positivo.
Per i composti binari, cioè formati da due elementi, il nome si costruisce indicando per primo l’elemento scritto a destra (che è più negativo) con la desinenza –uro seguito dal nome dell’altro elemento. Fanno ecce- zione i composti dell’ossigeno, che vengono chiamati ossidi e non ossigenuri.
Per poter scrivere correttamente le formule bisogna rispettare la regola in base alla quale la somma degli stati di ossidazione degli atomi più positivi deve essere uguale e opposta a quella degli elementi non metallici scritti a destra nel composto.
Prefissi usati Per indicare gli indici
di una molecola
mono... = 1 di... = 2 tri... = 3 tetra... = 4 penta... = 5
esa... = 6 epta... = 7
otta... = 8 nona... = 9 deca... = 10 Se tutti e due gli ioni (catione e anione) hanno lo stesso stato di
ossidazione in valore assoluto (+1 –1, +2 –2, +3 –3 ecc.), ottenia- mo la formula scrivendo affiancati i simboli dei due ioni (per es.
Na+ + Cl– = NaCl cloruro di sodio).
Se gli stati di ossidazione sono diversi, la strada più veloce per ar- rivare alla formula consiste nell’usare lo stato di ossidazione di un elemento come indice dell’altro e viceversa.
Nei composti binari, per esempio, il numero di atomi di ciascun elemento nella formula è uguale allo stato di ossidazione dell’altro elemento, come nella formula dell’ossido ferrico:
Fe3+ + O2– = Fe2O3.
Nell’eventualità che i due indici della formula abbiano un diviso- re comune, la formula si semplifica.
La semplificazione non va fatta in alcuni casi, come quello dell’ac- qua ossigenata (H2O2).