CALL FOR PAPERS
PROFESSIONALITÀ STUDI (N. 6/2018)
“Nuove professionalità e nuovi protagonisti del welfare moderno e responsabile”
Oggetto della Call for papers
Le trasformazioni che interessano il mondo del lavoro e la società inevitabilmente esigono un ripensamento, per taluni anche drastico, del Welfare State tradizionale. Non solo sono messe in discussione le fondamenta economiche del modello conosciuto fino ad ora, ma anche quelle professionali: il ruolo, i compiti e le competenze di chi si occupa di welfare, pubblico e privato. Il decremento del primo comporta una esponenziale (e non proporzionale) crescita del secondo, che per maturare abbisogna di competenze non ancora comprese dal sistema formativo. La riconfigurazione delle professionalità è un processo sociale irreversibile in tutti i settori, ma ancora più frenetico nell’ambito del welfare, poiché inscindibilmente connesso alla ristrutturazione dell’architettura istituzionale del welfare stesso. Occorrono quindi figure nuove, ibride, collaborative, relazionali e interdisciplinari.
Scuola e università saranno in grado di orientare gli sforzi educativi e di ricerca per comprendere cambiamenti di questa vastità e velocità? Quali sono le caratteristiche del moderno operatore di (e nel) welfare? Quale ruolo spetta alle parti sociali nella costruzione del nuovo welfare? L’obiettivo di questa call, coordinata dai prof.ri Stefano Tomelleri ed Emmanuele Massagli, è invitare esponenti di tutte le discipline che si occupano di questi temi a condividere esperienze e riflessioni.
Si darà in particolare spazio a contributi che indaghino il cambiamento della didattica e dei contenuti delle discipline che studiano i sistemi socio-assistenziali, sanitari e previdenziali, nonché ad approfondimenti dedicati ai nuovi mestieri del welfare e al rapporto tra professionalità e tecnologia.
Come tradizione di questa rivista, saranno particolarmente apprezzati i contributi di natura interdisciplinare e le comparazioni internazionali. Saranno inoltre accolti contributi che analizzano in chiave scientifica esperienze reali.
Tempistica e indicazioni per la redazione dei contributi I contributi, in lingua italiana, inglese, spagnola o francese, redatti in forma di saggio per un minimo di 20000 ed un massimo di 60000 battute (spazi e note inclusi) dovranno pervenire alla redazione della
rivista entro il 30 giugno 2018 all’indirizzo:
format della rivista e accompagnati da abstract (massimo 1000 battute, spazi inclusi) in italiano e in inglese. Le norme redazionali e i format per la redazione dei contributi sono disponibili al sito https://moodle.adaptland.it/mod/folder/view.php?id=21338
Professionalità Studi è la rivista bimestrale ad estensione on-line di Professionalità, per l’analisi e lo studio delle transizioni occupazionali nella nuova geografia del lavoro.
Nata dalla collaborazione tra Studium e ADAPT University Press, Professionalità Studi pubblica articoli referati in doppio cieco di natura interdisciplinare sui temi del lavoro e del suo rapporto con la formazione delle persone e lo sviluppo dei territori. L’obiettivo è di realizzare una rivista scientifica interdisciplinare, accreditata presso l’ANVUR, che metta in uno stesso contenitore ragionamenti giuridici, pedagogico-didattici, sociologici e psicologici sul ruolo dei processi di innovazione, della conoscenza, della formazione, delle competenze e del loro riconoscimento nei nuovi modelli di organizzazione e regolazione del lavoro. Particolare attenzione sarà riservata allo studio dei fattori, di tipo socio-istituzionale e normativo-contrattuale, in grado di promuovere uno sviluppo sostenibile, che sia in grado di offrire risposte a sfide comuni e globali articolando strategie differenziate nei diversi contesti territoriali.
Direzione: Giuseppe Bertagna, Ordinario di Pedagogia generale e sociale, Università di Bergamo; Michele Tiraboschi, Ordinario di Diritto del lavoro, Università di Modena e Reggio Emilia; Giuseppe Scaratti, Ordinario di Psicologia del lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Roberto Rizza, Ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro, Università di Bologna.