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GALENICO GALENICO

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Academic year: 2021

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INTRODUZIONE AL

INTRODUZIONE AL

LABORATORIO

LABORATORIO

GALENICO

GALENICO

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La dizione "preparato galenico" deriva dal nome di Galeno, un medico dell'antica Grecia che diffuse la pratica di comporre i rimedi medicamentosi miscelando varie sostanze di base.

Le documentazioni della storia della farmacia testimoniano che sino a tutto il 19° secolo ed ai primi trent'anni del 20°, la maggior parte dei rimedi venduti in farmacia venivano composti direttamente dal farmacista, conferendo così allo stesso la figura professionale di preparatore tecnico piuttosto che dispensatore di farmaci.

Dopo la seconda guerra mondiale, con lo sviluppo dell'industrializzazione, la pratica della preparazione galenica, che da sempre costituiva l'aspetto caratterizzante la professione del farmacista, ha subìto una progressiva riduzione sino a considerarsi residuale.

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La possibilità di poter disporre con immediatezza di farmaci via via sempre più numerosi, tecnicamente ineccepibili e terapeuticamente efficaci, realizzati da industrie farmaceutiche al passo con i progressi farmacologici e tecnico-farmaceutici

ha indotto la classe medica a considerare elettivamente i medicinali di origine industriale.

•medicinali di origine industriale

•specialità medicinali

: preparati e messi in commercio con un nome

fantasia (es. aspirina) e in confezioni particolari che non possono

essere modificate dal farmacista. Necessitano di AP (Autorizzazione

alla Produzione) e AIC (Autorizzazione Immissione in Commercio);

•medicinali equivalenti

: i medicinali non più protetti da brevetto

possono essere preparati e commercializzati - dopo aver ottenuto

l'AIC - con la denominazione comune della sostanza (es. acido

acetilsalicilico) o, in sua assenza, con la denominazione scientifica

(es. acido o-idrossibenzoico).

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CIÒ NONOSTANTE, IL FARMACISTA HA CONSERVATO E DEVE CONTINUARE A CONSERVARE

IL SUO RUOLO DI PREPARATORE DI PRODOTTI

MEDICINALI,

SEPPURE NELL‘AMBITO DI PARTICOLARI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE.

- E’ parte integrante della pratica farmaceutica - Permette di assicurare al paziente la possibilità

di accedere a medicinali non disponibili come prodotti industriali

- E’ essenziale per garantire l’assistenza farmaceutica

LA PREPARAZIONE GALENICA

I medicinali galenici sono quelli che vengono allestiti dal farmacista nel laboratorio galenico della farmacia, territoriale od ospedaliera

Sono classificati dalla normativa vigente in due categorie: - Preparati magistrali

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Galenici magistrali o individuali

:

I medicinali destinati a malati determinati, preparati in farmacia in base a prescrizioni mediche.

Galenici officinali o multipli:

I medicinali preparati in farmacia (ad personam oppure preallestiti) in base alle indicazioni della Farmacopea Ufficiale (italiana o europea) ed il Formulario Nazionale ed Europeo e destinati ad essere forniti direttamente ai clienti di tale farmacia (allestibili in più di un esemplare).

Galenici ospedalieri:

I medicinali preparati nella farmacia ospedaliera e destinati ad essere impiegati all’interno dell’ospedale.

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Il farmacista che

esegue o approva le preparazioni è sempre responsabile della qualità delle sostanze utilizzate e della corretta tecnica di preparazione La Normativa vigente in merito all’organizzazione e gestione del laboratorio galenico della farmacia è costituita dalle Norme di Buona Preparazione dei medicinali in farmacia (NBP) contenute nella vigente

edizione della FU.

In base al Decreto Ministeriale (DM) del 22/06/05 «Procedure di allestimento in farmacia di preparazioni magistrali o officinali», le farmacie che allestiscono preparati non sterili possono, in alternativa

alle prescrizioni NBP, seguire quanto riportato dal DM 18/01/03, «Procedure per l’allestimento in farmacia dei medicinali non sterili in

scala ridotta»

Per scala ridotta si intende il numero di preparati eseguibili dal farmacista. La consistenza numerica, compatibilmente con la stabilità del preparato, per gli officinali è quella ottenibile da una massa non più grande di 3000 grammi di formulato. Per i magistrali devono rispettare la

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Procedure operative standard

L’utilizzo di procedure, accreditate dalla FOFI (Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani) è OBBLIGATORIO per le farmacie che allestiscono secondo NBP; non sono invece obbligatorie o comunque non

espressamente previste dal DM 18/11/03

• Procedure gestionali: procedure di controllo materie prime, apparecchi, locali ecc.

• Procedure tecnologiche: procedure di allestimento della forma farmaceutica

È possibile Applicare quelle realizzate dalla Sifap (Società italiana farmacisti preparatori disponibili sul sito www.sifap.org

o quelle realizzate dalla onlus Aid Progress Pharmacist Agreement (APPA), disponibili sul sito www.progettoappa.it

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DOCUMENTAZIONE relativa alle FORMULE MAGISTRALI E OFFICINALI In tabella sono elencati i dati che devono essere riportati sulla

documentazione inerente alle formule magistrali in base a quanto previsto dalle NBP o dal DM 18/11/03

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Al fine di agevolare il farmacista nella raccolta delle informazioni previste dalla normativa vigente relativamente alla documentazione, si consiglia di compilare la scheda di preparazione ed il foglio di allestimento

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Il

farmacista

ha

inoltre

l’obbligo

di

conservare

per 6 mesi

le ricette spedite

concernenti preparazioni estemporanee (art.

87 comma 7 Legge Finanziaria 2001).

Tale periodo è esteso a

2 anni

nel caso di

preparazioni magistrali contenenti sostanze

stupefacenti

Tale periodo è esteso a

5 anni

nel caso di

allestimento di preparati ad uso veterinario

destinati ad animali per l’alimentazione

umana oppure nel caso di medicinali ad uso

umano in deroga su animali

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F.d.A. preparazione magistrale

riguardante le dosi e i tempi per l'assunzione di un farmaco

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Apposito elenco

SOLO PER I PRODOTTI ERBORISTICI:

1. DICITURA PREPARATO ERBORISTICO

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NBP DM18/11/03 ETICHETTATURA

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