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Academic year: 2021

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La schedatura

I siti

La schedatura dei siti ha occupato buona parte dei primi due anni di dottorato e ha prodotto una base dati composta da oltre 4400 siti e da oltre 6300 unità di analisi.

Provincia Siti % Siti Kmq % Kmq Differenza *

Siena 860 19,66% 3821 16,62% 3,04% Firenze 505 11,55% 3514 15,29% -3,74% Arezzo 785 17,95% 3235 14,07% 3,87% Prato 12 0,27% 365 1,59% 1,31% Pistoia 61 1,39% 965 4,20% -2,8 Livorno 117 2,67% 1211 5,27% -2,59% Pisa 324 7,41% 2444 10,63% -3,22% Grosseto 1421 32,49% 4504 19,59% 12,89% Lucca 223 5,10% 1773 7,71% -2,61% Massa-Carrara 66 1,51% 1156 5,03% -3,52%

Tabella riassuntiva dei siti schedati, divisi per Provincia.

* I dati si riferiscono alle differenze tra le percentuali di attestazione dei siti e le percentuali dell'estensione delle Province. Si intende così avere un dato pesato. Più la percentuale è maggiore dello 0%, più la densità di siti sarà alta.

Nella divisione per province si nota una buona omogeneità territoriale del campione analizzato (tutte le differenze sono comprese tra -3,74% e 3,87%); l'unica zona che si differenzia per una spiccata differenza è quella di Grosseto, mostrando un'anomala concentrazione di siti. Il motivo deve essere ricercato nella concentrazione della Ricerca Archeologica in questo territorio, soprattutto come effetto delle ricognizioni dell'Università degli Studi di Siena (Fig. 1 e Fig. 2). Il quadro d'insieme cambia leggermente se si escludono dalle statistiche i siti definiti genericamente come “Frequentazione sporadica”. Con questa definizione si includono tutti i luoghi in cui si è riconosciuto, in un determinato periodo di tempo, l'attività umana, ma non si è in grado di comprendere (o comunque di definire con maggior dettaglio) la natura tipologica del sito.

Provincia Siti % Siti Kmq % Kmq Differenza *

Siena 725 24,76% 3821 16,62% 8,14% Firenze 399 13,63% 3514 15,29% -1,66% Arezzo 510 17,42% 3235 14,07% 3,35% Prato 8 0,27% 365 1,59% -1,32% Pistoia 57 1,95% 965 4,20% -2,25% Livorno 103 3,52% 1211 5,27% -1,75% Pisa 314 10,72% 2444 10,63% 0,09% Grosseto 572 19,54% 4504 19,59% -0,05%

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Lucca 183 6,25% 1773 7,71% -1,46%

Massa-Carrara 57 1,95% 1156 5,03% -3,08%

Tabella riassuntiva dei siti schedati, divisi per Provincia, escludendo dal conteggio le “Frequentazioni sporadiche”. * I dati si riferiscono alle differenze tra le percentuali di attestazione dei siti e le percentuali dell'estensione delle Province. Si intende così avere un dato pesato. Più la percentuale è maggiore dello 0%, più la densità di siti sarà alta.

Eliminando dalla statistica tutte le evidenze “non interpretate” si osserva un maggiore bilanciamento, con un picco massimo della Provincia di Siena dell'8,14% e il resto dei valori compresi tra -3,08% e 3,35% (Fig. 3 e Fig. 4).

Siena e Grosseto sono le province in cui negli ultimi vent'anni si sono concentrate le ricerche territoriali e questo concentrarsi delle indagini spiega le anomalie.

I siti sono stati divisi in 45 definizioni, alcune delle quali generiche (casa, villaggio, area produttiva), altre invece che riguardano un preciso periodo cronologico (curtis, villa, mansio, castello):

Definizione Attestata in n. siti N. di unità

Casa 315 345 Mansio/statio 42 45 Fattoria 224 248 Villaggio 259 273 Insediamento generico 512 556 Città 19 24 Villa 255 281 Castello 859 880 Chiesa 253 279 Curtis 204 211 Casalis 32 32 Fornace 14 16 Frequentazione sporadica 1449 1856 Porto 16 18 Strada 96 116 Riutilizzo 26 38 Pieve 180 192 Ponte 26 29 Ospedale 6 6 Monastero 70 78 Abbazia 5 5 Luogo di culto 30 42 Necropoli 488 600 Grancia 3 4

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Area produttiva 15 16

Area produttiva - Olio 1 1

Area produttiva - Vino 1 1

Area produttiva - Vetro 2 2

Area produttiva - Ferro 29 46

Area produttiva - Bronzo 1 1

Area produttiva - Oro 1 1

Area produttiva - Laterizi 9 10

Area produttiva - Mulino 1 1

Area produttiva - Spade 1 1

Area produttiva - Ceramica 8 8

Area produttiva - Ceramica - Ingobbiata di rosso 1 1

Area produttiva - Ceramica - Colature di rosso 1 1

Area produttiva - Ceramica - Anfora 5 5

Area produttiva - Ceramica - Sigillata italica 9 16

Area produttiva - Marmo 1 1

Area estrattiva 9 9

Area estrattiva - Argento 2 2

Area estrattiva - Arenaria 1 1

Area estrattiva - Marmo 11 11

Area estrattiva - Oro 1 1

I dati della prima colonna si riferiscono al numero di siti in cui è attestata ciascuna definizione. Da considerare che in un medesimo sito possono coesistere contemporaneamente più definizioni.

Definire un insediamento all'interno di una griglia tipologica (tra l'altro molto rigida) è sempre difficile, ma indispensabile per arrivare ad una sintesi; il problema della definizione è comunque molto complesso e spesso, in fase di schedatura, ha dato alcuni problemi. Ad esempio: in assenza di un documento scritto, qual'è la differenza tra villaggio e curtis? Si può parlare di mansio solo quando è attestata una strada romana? Come si fa ad individuare una villa, un vicus, una mansio da ricognizione?

Oltre a problemi di natura tipologica, sussistono all'interno del database alcune incongruenze cronotipologiche. Nella maggioranza dei casi il termine curtis corrisponde ad una precisa natura insediativa, mentre in altre rappresenta soltanto il sistema economico a cui l'insediamento appartiene. Ad esempio il sito di Miranduolo è attestato per la prima volta nel 1004, all'interno di un atto di donazione emesso da Conti Willa e Gherardo Della Gherardesca in favore dell'abbazia di Serena: si legge che tra le proprietà donate c'è il “castello de Miranduolo cum Ecclesia Sancti

Iohanni Evangelista cum curte”1. In questo caso la natura insediativa di Miranduolo deve essere

individuata nella definizione di castello, anche se il sito viveva all'interno di uno schema economico

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di tipo curtense. Lo scavo ha mostrato la presenza di una curtis a Miranduolo dalla fine dell'VIII secolo, la cui casa dominica viene difesa da una palizzata. Nel corso del X secolo tali strutture difensive verranno poi trasformate con l'uso delle murature in tecnica mista e poi ancora, nel corso dell'XI secolo, si assisterà all'uso della pietra per la messa in opera della cinta muraria, torri, palazzo e case.

I dati di scavo, delle fonti storiche e della ricognizione, sono spesso (come il caso di Miranduolo insegna) molto più complessi di come abbiamo schematizzato, ma è necessario fare una sintesi per analizzare i dati nella loro compessità.

Se per alcune classi di sito ipotizziamo che il campione possa essere ampiamente attendibile (soprattutto per ville, insediamenti secondari romani, curtis, castelli), per altre classi crediamo che il campione non sia rappresentativo della popolazione reale: è questo il caso delle aree produttive, spesso tralasciate nella documentazione archeologica, oppure delle quali è difficile affidare una cronologia precisa.

Stesso discorso vale per i luoghi di culto pagani (ne sono stati censiti soltanto 5) e le chiese cristiane: abbiamo scelto di non schedare gli edifici presenti nelle città, considerandolo (nel nostro lavoro) un dato superfluo, che rischiava di falsare la presenza nelle campagne. È abbastanza consolidato il fatto che le città siano state cristianizzate precocemente, mentre per le campagne il processo sia stato più lungo2.

Con il termine “Insediamento generico” si intende generalmente un insediamento agglomerato simile ad un villaggio, ma di cui non conosciamo la sua reale estensione/funzione/cronologia. Le 19 città toscane sono: Siena, Cosa, Fiesole, Lucca, Roselle, Chiusi, Pisa, Arezzo, Firenze, Vetulonia, Grosseto, Saturnia, Massa Marittima, Sovana, Cortona, Pistoia, Volterra, Populonia, Prato3. Occorre soffermarci su alcune di queste per delle precisazioni: Grosseto, il cui sviluppo è da

inquadrarsi nell'altomedioevo (ed in particolare nel IX secolo), può dirsi una città dall'XI-XII secolo, quindi oltre il nostro range cronologico: abbiamo deciso però di inserire il record per completezza. Stesso discorso vale per Massa Marittima, un insediamento minore altomedievale (attestato dal 746) che diventa civitas nell'XI secolo.

In linea generale, il presente lavoro predilige l'analisi delle campagne rispetto alle città, considerate quest'ultime solo come principali attori della composizione del paesaggio. Oltre alle chiese però, abbiamo messo da parte quasi sempre l'analisi delle aree produttive urbane (ad eccezione di qualche singolo caso che reputavamo importante e di cui potevamo ricostruire flussi di mercato), le aree residenziali e cimiteriali. In definitiva, l'unico aspetto che abbiamo analizzato delle città è quello

2 Il tema della cristianizzazione delle città e delle campagne è stato analizzato in dettaglio per tutte le regioni italiane: per una sintesi storica si veda: MONTESANO 1997

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legato all'economia, e quindi ai flussi di mercato, alla compravendita delle merci e alla loro quantità.

Le relazioni

La schedatura dei siti è stata seguita dal censimento di tutte quelle entità materiali e immateriali che potevano offrire uno spunto relazionale (cronologicamente definito) tra due siti interni alla Regione oppure tra un sito interno e uno all'esterno. Principalmente tali relazioni sono date da reperti archeologici, nella quasi totalità ceramica.

Relazione Attestazioni % attestazioni

Ceramica 2421 99,09%

Strumento metallico 8 0,32%

Oggetto decorativo personale 2 0,08%

Elemento architettonico 4 0,16%

Documento cartaceo 4 0,16%

Vetro 4 0,16%

Entità materiali e immateriali schedate all'interno del database.

La schedatura, in questo caso, non può dirsi esaustiva, o almeno per tutti gli elementi ed in tutte le cronologie. Il dato ceramico è quello che abbiamo prediletto, perchè all'inizio della schedatura ritenevamo che fosse la classe che offrisse maggiori informazioni di natura economica. Per l'alto medioevo non abbiamo praticamente preso in esame le fonti scritte, che potevano offrire una quantità straordinaria di relazioni a livello politico. Stesso discorso vale per le fonti antiche, che potevano dare spunti per imporre relazioni sulle produzioni e sulle materie prime. Abbiamo privilegiato però il vero e proprio dato archeologico, ovvero quello costituito dalla materialità della storia, sfruttando il fossile guida per antonomasia della nostra disciplina.

Nella diacronia, i siti di cui abbiamo schedato almeno una relazione sono 182, ovvero solo poco più del 4% dei siti schedati. Riteniamo che un'analisi metodologicamente simile ma che privilegia la fonte scritta possa raddoppiare il campione; attraverso sistematiche analisi archeometriche e studi dettagliati della geologia, dell'agricoltura e delle materie prime (non solo le argille) si possa arrivare ad un campione che supera il 20% del totale, arrivando così ad un dato qualitativamente rilevante ed attendibile.

Sito in cui esiste una relazione Attestazioni % attestazioni

Città 463 15,18%

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Necropoli 348 11,41% Villa 276 9,05% Insediamento generico 273 8,95% Mansio/statio 210 6,89% Castello 175 5,74% Curtis 143 4,69% Porto 132 4,33% Pieve 124 4,07% Riutilizzo 122 4,00% Chiesa 114 3,74% Fattoria 91 2,98% Frequentazione sporadica 60 1,97% Luogo di culto 53 1,74%

Aree produttive (generico) 45 1,48%

Strada 18 0,59%

Casa 12 0,39%

Ponte 10 0,33%

Monastero 9 0,30%

Ospedale 2 0,07%

Alcuni reperti possono essere schedati in più unità di analisi. La tabella non è dotata di una coerenza cronotipologica. Attestazioni Città Attestazioni Villaggio Attestazioni Villa Attestazioni Insediamento generico

I secolo 124 5 67 25 II secolo 146 13 98 66 III secolo 138 13 76 52 IV secolo 181 15 80 53 V secolo 164 26 65 65 VI secolo 73 82 4 16 VII secolo 33 53 2 5 VIII secolo 4 18 0 2 IX secolo 2 12 0 4 X secolo 10 16 0 11

Attestazioni Mansio/statio Attestazioni Castello Attestazioni Curtis Attestazioni Porto

I secolo 56 0 0 12 II secolo 67 0 0 19 III secolo 48 0 0 24 IV secolo 59 0 0 47 V secolo 58 7 0 67 VI secolo 0 12 0 2

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VII secolo 0 0 0 1

VIII secolo 0 0 0 0

IX secolo 0 0 21 0

X secolo 0 11 14 0

Attestazioni Pieve Attestazioni Riutilizzo Attestazioni Chiesa Attestazioni Fattoria

I secolo 0 0 0 20 II secolo 0 0 0 30 III secolo 0 0 0 24 IV secolo 0 15 3 17 V secolo 0 26 3 15 VI secolo 1 7 2 2 VII secolo 1 1 0 0 VIII secolo 0 0 10 0 IX secolo 0 0 22 0 X secolo 2 0 12 0 Attestazioni Frequentazione sporadica Attestazioni luogo di culto Attestazioni Aree produttive (generico) Attestazioni Monastero I secolo 4 6 71 0 II secolo 2 14 63 0 III secolo 0 16 50 0 IV secolo 2 9 79 4 V secolo 4 0 75 0 VI secolo 3 0 11 0 VII secolo 0 0 26 1 VIII secolo 0 0 17 1 IX secolo 1 0 24 2 X secolo 1 0 19 1 Attestazioni

Casa AttestazioniPonte Attestazioni Strada Attestazioni Necropoli AttestazioniOspedale

I secolo 3 1 0 70 0 II secolo 1 1 2 69 0 III secolo 0 0 6 31 0 IV secolo 0 0 10 48 0 V secolo 1 0 1 41 0 VI secolo 2 0 0 20 0 VII secolo 1 0 0 21 0 VIII secolo 0 0 0 1 0 IX secolo 0 0 0 1 0

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X secolo 0 0 0 2 0 Attestazioni per tipologia insediativa. In questo caso c'è corrispondenza tra la definizione di sito e la presenza di reperti all'interno del range cronologico

definizione Media attestazioni

Città 87,5

Aree produttive (generico) 43,5

Villa 39,2 Necropoli 30,4 Insediamento generico 29,9 Mansio/statio 28,8 Villaggio 25,3 Porto 17,2 Fattoria 10,8 Chiesa 5,2 Riutilizzo 4,9 Luogo di culto 4,5 Curtis 3,5 Castello 3 Strada 1,9 Frequentazione sporadica 1,7 Monastero 0,9 Casa 0,8 Pieve 0,4 Ponte 0,2

Media di attestazioni per tipologia insediativa

Nonostante la tipologia “Area produttiva” abbia una media molto alta, essendo seconda soltanto alla città, osservando i dati più nel dettaglio, si vede che nella quasi totalità dei casi le relazioni delle aree produttive sono associate ad altre forme insediative, come ad esempio città, ville, insediamenti generici, mansio/statio, villaggi, porti, ecc. Lo stesso discorso, anche se con un tasso di incidenza più basso, vale per le necropoli.

Città Ins. accentrato Ins. Sparso alto livello Ins. Sparso basso livello Altro I secolo 124 73 67 23 4 II secolo 146 99 98 31 2 III secolo 138 85 76 24 0 IV secolo 181 121 80 17 2 V secolo 164 158 65 16 4 VI secolo 73 96 4 4 3

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VII secolo 33 54 2 1 0

VIII secolo 4 18 0 0 0

IX secolo 2 33 0 0 1

X secolo 10 41 0 0 1

Insediamento accentrato: villaggio, mansio/statio, porto, curtis, castello. Insediamento sparso di alto livello: villa. Insediamento sparso di basso livello: casa e fattoria. Altro: frequentazione sporadica

Una prima selezione interpretata dei dati realizzata raggruppando in 5 categorie gerarchicamente discendenti mostrano una chiara relazione tra importanza dell'insediamento e numero di attestazioni.

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Fig. 1: Siti per provincia

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Fig. 3: Siti per provincia (escluse le frequentazioni sporadiche)

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