5- Conclusioni
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Influenza delle dimensioni corporee
Come riportato in alcuni studi (Weiss 2003, 2007) le entesi sono in una certa misura dipendenti dalle dimensioni corporee. Dal nostro studio sono emerse alcune differenze dal confronto dei dati sulle entesi non standardizzati con quelli corretti per la massa corporea. Queste differenze possono portare a forti distorsioni dei risultati. Oggi soltanto pochi studi tengono conto di questo problema nel ricostruire i pattern di attività attraverso le entesi: è quindi necessario che nuovi studi si focalizzino su questo problema, tentando di risolvere la questione dell'influenza delle dimensioni corporee sullo sviluppo delle entesi.
Il metodo quantitativo
Il metodo quantitativo utilizzato, ovvero la misura della superficie bidimensionale delle entesi, non ostante una certa correlazione con le proprietà geometriche, ha presentato alcuni problemi notevoli. Innanzi tutto si è rivelato inappropriato per almeno due delle sette entesi considerate: l'inserzione sull'omero del muscolo Gran Dorsale e l'inserzione sul radio del muscolo Bicipite. Questa inadeguatezza è probabilmente dovuta alle particolarità geometriche delle due entesi che impediscono uno sviluppo superficiale in due dimensioni dell'attacco muscolare. Inoltre i dati sulla asimmetria bilaterale sono del tutto discordanti da quelli ottenuti sia attraverso il metodo di Hawkey & Merbs sia attraverso la geometria delle sezioni. Per questi motivi il metodo del rilevamento dell'estensione bidimensionale delle entesi come indice di
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robustezza è da considerarsi discutibile.
Il metodo qualitativo di Hawkey & Merbs (1995)
Il metodo qualitativo, secondo la procedura di Hawkey & Merbs (1995), ha mostrato buone correlazioni con le proprietà geometriche delle sezioni, eccetto per l'inserzione del muscolo Pronatore rotondo, per il quale è documentata una correlazione negativa. Ci sono ancora molti aspetti da indagare a fondo: uno di questi è la relazione con la massa corporea, di cui abbiamo parlato sopra; anche i cambiamenti che avvengono sulle entesi con l'avanzamento di età sono un argomento sul quale si conosce ancora troppo poco. In linea generale, non ostante l'estrema soggettività del metodo, il sistema qualitativo resta un valido indicatore di robustezza.
Utilizzo delle armi
Dal momento che gli uomini esaminati appartenevano probabilmente ad una élite di guerrieri, sono state esaminate le entesi e le proprietà geometriche con particolare riferimento all'asimmetria e alla forma della sezione. Da questo confronto è emersa una possibile ricostruzione del tipo di armamento usato. La forma della sezione lascia presupporre l'utilizzo di armi da lancio, con alcune evidenze legate all'uso di armi da combattimento corpo a corpo; la scarsa asimmetria porta a supporre che lo scudo fosse utilizzato abitualmente; non ci sono prove di utilizzo assiduo dell'arco come strumento bellico.
Entesi e geometria delle sezioni
Cercando di ricostruire i pattern di attività per gli uomini è risultato molto
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utile confrontare i dati della geometria delle sezioni con quelli dell'analisi qualitativa delle entesi. La correlazione positiva tra la robustezza dedotta dagli attacchi muscolari e la robustezza biomeccanica supporta l'ipotesi che la struttura della diafisi delle ossa lunghe dipende in gran parte dall'azione muscolare.
Inoltre le informazioni derivate dai due tipi di approccio si sono integrate l'una con l'altra e hanno portato a conclusioni che non sarebbero state raggiungibili con uno solo dei due metodi. Per il futuro ci auguriamo che altri studi tentino di applicare congiuntamente i due metodi, riunendo due approcci che hanno avuto una storia separata fin dall'inizio. Questo non potrà portare ad altro se non a un miglioramento delle conoscenze sulle attività del passato.
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