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LEZ.5 - LA CELLULA

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Academic year: 2021

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(1)
(2)

Introduzione al mondo della cellula

I microscopi ci permettono di esplorare l’interno delle

cellule

Il microscopio ottico (LM, dall’inglese Light Microscope) permette di vedere forma e struttura di una cellula.

Oculare

Lenti dell’oculare

Lenti dell’obiettivo Campione

Lenti del condensatore

(3)

I microscopi ottici ingrandiscono le cellule (vive e

conservate) fino a 1000 volte le loro dimensioni reali.

L M 1 0 0 0

(4)

Il microscopio elettronico ha un potere di risoluzione molto più elevato (è in grado d’ingrandire un’immagine anche 100 000 volte) e rivela i dettagli cellulari.

S E M 2 0 00  T E M 2 80 0 

– Immagine prodotta con il microscopio elettronico a scansione (SEM, Scanning Electron Microscope).

– Immagine prodotta con il microscopio elettronico a trasmissione (TEM, Transmission Electron

(5)

Tipi diversi di microscopi ottici usano tecniche diverse per aumentare il contrasto ed evidenziare in modo

selettivo le varie componenti cellulari.

2 20  1 00 0

Figura 4.1E – Immagine ottenuta con un microscopio

ottico a contrasto di fase.

Figura 4.1F – Immagine ottenuta con

un microscopio confocale a fluorescenza.

(6)

Le dimensioni delle cellule variano a seconda delle

loro funzioni

Le cellule variano per dimensione e

forma.

(7)

• Le dimensioni cellulari sono limitate dalla necessità di avere un’area superficiale abbastanza estesa da permettere scambi efficaci con l’ambiente esterno, come l’assunzione delle sostanze nutritive e

l’eliminazione delle sostanze di rifiuto.

• Le dimensioni microscopiche della maggior parte

(8)

Una cellula piccola ha un rapporto superficie/volume maggiore di una cellula grande della stessa forma.

30 m 10 m 30 m 10 m Area superficiale di un grosso cubo  5,400 m2 Area superficiale complessiva di piccoli cubi  16,200 m2

(9)

Le cellule procariotiche hanno una struttura più

semplice delle cellule eucariotiche

Esistono due tipi di cellule:

procariotiche

eucariotiche Cellula procariotica

Nucleoide

Nucleo

Cellula eucariotica Organuli

C ol or iz za ta T E M 1 5 0 00 

(10)

Le cellule procariotiche (presenti negli eubatteri e negli archebatteri) sono cellule

piccole, relativamente semplici, che non hanno un nucleo circondato da una membrana.

Il loro DNA è situato in una regione detta

nucleoide. Flagelli batterici Ribosomi Capsula Parete cellulare Membrana cellulare Nucleoide (DNA) Pili

(11)

Le cellule eucariotiche sono suddivise in

compartimenti che svolgono funzioni diverse

• Le cellule eucariotiche sono contraddistinte dalla

presenza di un vero e proprio nucleo.

• Nelle cellule eucariotiche esiste un sistema di

membrane interne che suddivide il citoplasma in

zone diverse con funzioni differenti, facilitando l’insieme delle attività chimiche indicate come

(12)

Una cellula animale contiene una varietà di organuli circondati da membrane. Nucleo Reticolo endoplasmatico liscio Reticolo endoplasmatico ruvido Ribosomi Apparato di Golgi Membrana plasmatica Mitocondrio Flagello Assenti nella maggior parte delle cellule vegetali Lisosoma Centriolo Microtubulo Citoscheletro Filamento intermedio

Microfilamento Perossisoma

(13)

Una cellula vegetale ha alcune strutture che sono assenti in a una cellula animale, come i cloroplasti e una parete cellulare rigida. Vacuolo centrale Assenti nelle cellule animali Cloroplasto Parete cellulare Apparato di Golgi Nucleo Microtubulo Citoscheletro Filamento intermedio Microfilamento Ribosomi Reticolo endoplasmatico liscio Mitocondrio Perossisoma Reticolo endoplasmatico ruvido Membrana plasmatica

(14)

La membrana plasmatica e gli organuli circondati da membrane

La membrana plasmatica è costituita principalmente

da fosfolipidi e proteine organizzati in un modello a

mosaico fluido

I fosfolipidi sono i principali

componenti strutturali delle membrane.

Queste molecole hanno

una «testa» idrofilica e due «code» idrofobiche. CH2 CH2 Gruppo fosfato CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH3 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH CH CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH2 CH3 CH2 CH2 CH3 CH3 CH3 N + O O P O– O CH2 CH CH2 C O C O O O Schema di un fosfolipide Code idrofobiche Testa idrofilica

(15)

I fosfolipidi formano una struttura stabile a due strati chiamata doppio strato fosfolipidico in cui le teste idrofiliche sono a contatto con l’acqua, mentre le code idrofobiche si orientano verso l’interno, allontanandosi dall’acqua. Acqua Acqua Teste idrofiliche Code idrofobiche

(16)

• La membrana plasmatica viene descritta come un

mosaico fluido.

La sua struttura è, infatti, fluida, perchè la maggior

parte delle molecole proteiche e dei fosfolipidi può muoversi lateralmente nella membrana.

Fibre della matrice extracellulare Carboidrato (della glicoproteina) Glicoproteina Filamenti del citoscheletro Fosfolipide Colesterolo Proteine Membrana plasmatica Glicolipide Citoplasma

(17)

Molti organuli cellulari sono in comunicazione tramite

un sistema di membrane interne

Il sistema di membrane interne è un insieme di organuli circondati da membrane che lavorano

insieme nel sintetizzare, immagazzinare e distribuire i prodotti cellulari (molecole importanti quali, per

(18)

I vari organuli del sistema di membrane interne sono interconnessi strutturalmente e funzionalmente.

Nucleo

Reticolo endoplasmatico liscio Membrana nucleare Apparato di Golgi Lisososma Vacuolo Membrana plasmatica Reticolo endoplasmatico ruvido Vescicola di trasporto proveniente

(19)

Il nucleo è il centro di controllo della cellula

• Il nucleo è solitamente l’organulo più grande ed è

separato dal citoplasma tramite la membrana

nucleare.

• Il nucleo è il centro di controllo genetico

della cellula

eucariotica perché contiene il DNA che dirige tutte le attività cellulari. Nucleo Cromatina Nucleolo Poro Reticolo endoplasmatico ruvido Membrana nucleare a doppio strato

(20)

Il reticolo endoplasmatico ruvido dà origine a

membrane e proteine

Il reticolo endoplasmatico ruvido (RER) ha due funzioni principali:

ampliare l’estensione del sistema di membrane;

assemblare le proteine destinate a essere secrete

(21)

I ribosomi sulla superficie del reticolo endoplasmatico ruvido producono proteine che sono secrete dalla

cellula, inserite nelle membrane o trasportate in vescicole ad altri organuli.

Vescicola di trasporto con all’interno una glicoproteina 4 Vescicola di trasporto che si stacca Catena glucidica 3 Reticolo endoplasmatico Glicoproteina 2 Polipeptide Ribosoma 1 Figura 4.8

(22)

Il reticolo endoplasmatico liscio svolge molteplici

funzioni

Il reticolo endoplasmatico liscio (REL):

sintetizza i lipidi (acidi

grassi, fosfolipidi, steroidi);

demolisce le tossine e i

farmaci nelle cellule del fegato;

immagazzina e rilascia

ioni calcio nelle cellule muscolari. Reticolo endoplasmatico liscio Reticolo endoplasmatico ruvido Involucro nucleare Ribosomi

Reticolo endoplasmatico liscio

T E M 4 5 00 0

(23)

L’apparato di Golgi rielabora, seleziona e trasporta i

prodotti cellulari

L’apparato di Golgi è composto da sacchetti appiattiti impilati uno sull’altro che ricevono e modificano i prodotti del reticolo endoplasmatico e li trasportano ad altri

organuli o sulla superficie della cellula (per essere espulsi). Apparato di Golgi T E M 1 30 0 00  Vescicola di trasporto prodotta

Lato «di uscita» dell’apparato Apparato di Golgi Lato «d’ingresso» dell’apparato di Golgi Vescicola di trasporto proveniente dal reticolo Nuova vescicola in formazione

(24)

Apparato di Golgi Membrana plasmatica Sostanze nutritive Vacuolo alimentare Lisosomi Digestione Introduzione delle particelle Vescicola di trasporto (contenente enzimi idrolitici inattivi) Reticolo ruvido Il lisosoma ingloba l’organulo danneggiato

I lisosomi demoliscono le sostanze alimentari e di

rifiuto delle cellule

2 5 4 3 1 • I lisosomi svolgono diversi tipi di funzioni digestive. • I lisosomi sono costituiti da enzimi digestivi (idrolitici) chiusi in un sacchetto circondato da membrane.

(25)

Nei globuli bianchi i lisosomi distruggono i batteri nocivi che sono stati ingeriti.

Lisosoma Nucleo T E M 8 5 00 

(26)

I lisosomi sono anche il centro di riciclaggio degli organuli danneggiati. T E M 4 2 50 0

Due organuli danneggiati all’interno del lisosoma

Frammento di mitocondrio

(27)

I vacuoli mantengono costante l’ambiente cellulare

Le cellule vegetali contengono un grande vacuolo

centrale che ha funzioni lisosomiali e di riserva.

Cloroplasto Vacuolo centrale Nucleo C ol or iz za ta T E M 8 7 00 

(28)

Alcuni protisti hanno vacuoli contrattili che pompano all’esterno l’acqua in eccesso.

LM 6 50  Nucleo Vacuoli contrattili

(29)

I cloroplasti trasformano l’energia solare in energia

chimica

I cloroplasti, che si trovano nelle piante e in alcuni

protisti, convertono l’energia solare in energia chimica, immagazzinandola negli zuccheri.

T E M 9 75 0 Cloroplasto Stroma

Spazio tra le membrane Membrana interna ed esterna

Grano

(30)

I mitocondri convertono l’energia chimica presente

negli alimenti in energia utilizzabile dalla cellula

Mitocondrio Membrana esterna Spazio intermembrana Matrice Membrana interna Creste T E M 44 8 80 

Nei mitocondri avviene la respirazione cellulare che converte l’energia chimica degli alimenti in energia chimica di una molecola di ATP

(adenosina trifosfato), la principale fonte di

energia per il lavoro cellulare.

(31)

Il citoscheletro e le strutture ad esso correlate

Lo scheletro delle cellule è costituito da microtubuli,

microfilamenti e filamenti intermedi

Il citoscheletro è costituito da una rete di fibre proteiche di sostegno. Subunità di actina Microfilamento 7 nm Subunità fibrosa 10 nm

Filamento intermedio Microtubulo

25 nm Subunità di tubulina

(32)

I microfilamenti di actina permettono alle cellule di cambiare forma e di muoversi.

I filamenti intermedi rinforzano la cellula e

tengono bloccati alcuni organuli.

I microtubuli conferiscono rigidità alla cellula e

svolgono funzione di ancoraggio per gli organuli e di guida per i loro movimenti.

(33)

Le ciglia e i flagelli si muovono flettendo i microtubuli

Le ciglia e i flagelli sono appendici locomotorie di alcune cellule eucariotiche.

L M 6 0 0 C o lo riz za ta S E M 4 1 0 0

(34)

Nelle ciglia e nei flagelli, gruppi di microtubuli hanno funzione di sostegno e consentono il movimento

ondeggiante tipico di questi organuli.

Flagello Fotografie al microscopio elettronico di sezioni trasversali Flagello Corpo dorsale Corpo basale (strutturalmente identico al centriolo) T E M 2 06 5 00  T E M 2 0 6 5 00  Membrana plasmatica Braccia di dineina Braccia radiali Microtubuli centrali Coppia di microtubuli esterni

(35)

Superfici e giunzioni cellulari

Le pareti supportano le cellule e le giunzioni ne

consentono l’attività coordinata nei tessuti

• Gli eucarioti sono per la maggior parte

organismi pluricellulari, in cui le cellule si devono coordinare per costituire un unico organismo.

Le cellule interagiscono tra di loro e con il loro

(36)

• Le cellule vegetali sono sostenute da pareti cellulari rigide fatte per la maggior parte di cellulosa.

• Tra due cellule vegetali adiacenti si trovano

numerosi canali (plasmodesmi), ovvero

giunzioni cellulari che formano un sistema di

comunicazione all’interno

dei tessuti vegetali. Pareti di due cellule

vegetali adiacenti Membrana plasmatica Citoplasma Plasmodesmi Vacuolo

Strati di una parete di cellula vegetale

(37)

• Le cellule animali sono prive di pareti cellulari rigide ma la maggior parte di esse secerne uno strato

appiccicoso di glicoproteine, la matrice

extracellulare.

(38)

Le giunzioni occludenti uniscono le cellule tra loro formando un sottile strato a tenuta stagna.

I desmosomi (o giunzioni di ancoraggio) tengono

unite le cellule tra loro o alla matrice extracellulare.

Le giunzioni comunicanti sono canali che

permettono alle sostanze di fluire da cellula a cellula.

Desmosoma

Giunzione occludente

Giunzione comunicante

Matrice extracellulare Spazio fra le membrane cellulari Membrane cellulari di cellule adiacenti

(39)

Le categorie funzionali degli organuli cellulari

Gli organuli eucarioti sono suddivisi in quattro

categorie funzionali

Gli organuli eucariotici ricadono in quattro categorie funzionali:

• assemblaggio;

• demolizione;

• trasformazioni energetiche;

(40)

Figura

Figura 4.1F  – Immagine ottenuta con

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