STORIA DEL TITOLO DI « CONFONDATRICE » CONFERITO DALLA CHIESA
A S. MARIA DOMENICA MAZZARELLO
Luigi FIORA
L a Sup erio ra G enerale d elle F iglie d i M aria A u silia tric e , M adre E rsilia C an ta, n e ll’annunziare il C entenario d ella m orte d i S. M aria D om enica M azzarello e nel definire g li im pegni sp iritu a li attorno a cui la fau sta ricorrenza deve m o b ilitare tu tto l ’is titu to , ha dato un riliev o p artico lare al tito lo d i C o n f o n d a t r i c e riconosciuto d alla C h iesa alla S an ta.1 L ’attenzione riv o lta a tale tito lo dovrebbe m ettere in sem pre più ch iara evidenza — p are di in ten d ere — la o rig in alità d ella figura di M ad re M azzarello, l ’im portanza che essa ebbe n ella fondazione d e ll’i s t i tuto e la ricchezza d ei v alo ri sp iritu a li che essa stessa, p er im pulso d ello S p irito Santo, do vette lasciare in ered ità alle F ig lie d i M aria A u silia trice insiem e al carism a d el Fondatore.
S tim o lati da questo richiam o auto revo le d ella Sup erio ra G enerale si è volu to ricercare, attrav erso una d ire tta consultazione d ei docum enti ufficiali d e lla C ausa d i beatificazione e canonizzazione d ella Santa e il m ateriale d i arch iv io , come si sia p erv en u ti al riconoscim ento d i questo tito lo da p arte d ella C hiesa e su q u ali argo m en ti ci si sia fo ndati per a ttrib u irg lie lo .
Non si h a asso lutam en te l ’in tento di definire il senso d e lla deno
m inazione d i C o n f o n d a t r i c e e conseguentem ente il valo re d el tito lo cor
relativ o d i F o n d a t o r e , che in d iscu tib ilm en te è riconosciuto a don Bosco nei rig u a rd i d e ll’is titu to d elle F ig lie di M a ria A u silia trice.
S i vuole solo fare la sto ria d i com e è stato conferito il tito lo di C o n f o n d a t r i c e e si lascia ad a ltri il com pito d i approfondirne il sig n i
ficato, in rapporto so prattu tto a quello di F o n d a t o r e .
O gni Servo di D io, quando se ne in izia la C ausa d i beatificazione
1 « M adre e Confondatrice: questo è veram ente il posto che le spetta »
( Ca n t a E rsilia, L ette r a c ir c o la r e , 24 maggio 1980, Roma, Istitu to FM A , 1980).
e canonizzazione, è p resentato con un titolo che definisce la sua p osi
zione caratteristica e specifica n ella v ita d ella C hiesa.
Così don Bosco, al Processo O rdin ario d i T orino, fu qualificato col tito lo di F ondatore d ella P ia Società di S. Francesco di S ales; il P ro
cesso A postolico cam biò questo tito lo in quello di F ondatore d ella Pia So cietà di S. Francesco d i Sales e d e llT stitu to d e lle F iglie d i M aria A u silia trice.
I l titolo ufficiale con cui venne p resen tata la C ausa di M aria D ome
nica M azzarello al Processo O rdin ario di A cqui fu , in un prim o tem po, quello di P r im a S u p e r io r is s a I n s t i t u t i F ilia ru m M a ria e A u x ilia tricis. Era la denom inazione trad izio n ale e fam iliare per M adre M azzarello presso le F ig lie di M aria A u silia tric e e i S alesia n i: tale titolo era stato anche inciso sulla lap id e del sepolcro d ella C ongregazione a M ornese. Solo a don Bosco, n ella tradizione d elle F ig lie d i M aria A u silia tric e e d ei S ale
sian i, era riservato il tito lo di « Fondatore » , come d el resto riconoscono i docum enti d ella C ausa di beatificazione e canonizzazione.
N el 1932 appare p er la prim a v o lta, n e ll’intestazio n e d ella cosid
d etta I n f o r m a t i o p er il Processo A postolico, il tito lo di P rim a A n tistita I n s t i t u t i F ilia r u m M a r ia e A u x ilia tricis. T ale tito lo appare poi in p rev a
lenza nei docum enti p o sterio ri. T u ttav ia non c ’è vera differenza tra il ti
tolo di S u p e r io r is s a e il tito lo di A n tistita , anche se qualcuno vorrebbe rife rire il secondo so p rattu tto alle A bbadesse dei M o n asteri.
I l 23 lu glio 1924 nel D e c r e t u m S. R itu u rn C o n g r e g a t i o n i s s u p e r Scriptis d ella Serva di Dio il C ard. A . V erde, P refetto , non n e ll’in te sta
zione del docum ento ufficiale — che in realtà m anca — , m a facendo il nom e d ella Serva di D io per l ’approvazione degli sc ritti stessi, la q u a li
fica — ed è la prim a volta che ciò appare in un docum ento — col titolo d i C o n fu n d a tr ix I n s t i t u t i F ilia ru m M a ria e A u x ili a t r ic is 2 Lo stesso titolo è riservato a lla Serva di Dio n e ll’elenco degli sc ritti, allegato al D ecreto e firm ato da M ons. F ilippo D i F ava, so stituto .
A nche dopo tale d ata però le intestazio n i dei docum enti co n tin u a
no col tito lo di P r im a S u p e r io r a G e n e r a le o P rim a A n tistita .
U n altro riferim en to al titolo di C o n f o n d a t r i c e ci è tram andato da don F . M accono in una sua M e m o r ia conservata n e ll’A rch ivio Salesian o .3 N el 1925 era stato p ubblicato d alla S. C ongregazione dei R iti il D ecreto d ella co sid d etta In t r o d u z i o n e d e lla C a u sa d ella Serva di D io,
2 C f S a c r a C o n g r e g a t i c i R i t u u m , D e c r e tu m S. R i t t u m C o n g r e g a tio n is s u p e r S cr ip tis , Romae, Guerra et Belli, 1924, 4.
3 M a c c o n o F., D o c u m e n ti e M em o r ie a t to r n o al t i t o lo d i C o n fo n d a t r ic e co n -
Storia del titolo di «Confondatrice » 39
m a conteneva alcun i erro ri m a te riali evid en ti che don M accono, andato a R om a, con le sue cocciute in sisten ze, era riuscito a far cam biare e r i
stam pare.
Q uando si trattò d el titolo da preporre al D ecreto, così co rretto , si discusse col C ard in ale se adoperare q u ello d i S u p e r io r is s a o q u ello di A n tistita .
Il C ard in ale non vedeva differenza tra i d u e, ma im provvisam ente venne fuori con q u esta proposta: « Si dovrebbe d ire C onfondatrice! ».
Don M accono, che condivideva con tu tta l ’anim a il p arere del C ard in ale, ma sapeva bene che la tradizione salesian a non era in q u el senso, rim ase perplesso — racconta — alla proposta e soggiunse d i non essere in ca
ricato di tra tta re questa q uestion e. E precisò: « L e Suore dicono sem pre Sup erio ra G en erale » .4
P roprio m entre si scam biavano queste parole col C ard in ale — n ar
ra sem pre don M accono — entrò M ons. Di F av a, so stitu to , che con una certa v iv acità sostenne il tito lo di C o n f o n d a t r i c e . Don M accono ripete la sua stessa riserv a a trattare la cosa, ma M ons. D i Fava tagliò corto:
« Bene, L ei scriva la v ita , ma noi darem o il tito lo di C onfondatrice quando si tratte rà d e lla B eatificazione » . 5
C e da credere a quanto q u i riferisce don M accono, perché chi l ’ha conosciuto sa che era m eticoloso e in sisten te senza fine nelle sue id ee, fino a stancare i suoi in terlo cu to ri e o tten ere p r o p t e r i m p o r t u n i t a t e m q u ello che vo lev a, m a era sincero n elle sue afferm azioni.
La q u estion e del titolo di « C onfondatrice » fu posta per la prim a vo lta esp licitam en te, in un d o c u m e n t o u f f i c i a l e , d al Prom otore G enerale d e lla Fede ( l’avvocato d el d ia v o lo !), M ons. S alv ato re N atucci, n elle N o v a e A n im a d v e r s io n e s d el 7 m arzo 19 35 , al n. 1. « La Serva d i Dio fu la " P rim a S up erio ra G en erale” d el pio Istitu to d elle F ig lie di M aria A u silia tric e e tale onore fu espresso n ella iscrizione d ella C au sa, in cui alla Serva di D io è riconosciuto il tito lo d i P r im a A n tistita d e l l ’i s t i t u t o d e l l e F ig lie d i M a ria A u silia tr ice. T u tta v ia , considerando atten tam en te quanto fece M aria M azzarello n ella fondazione d e ll’is titu to , tenendo p resente l ’im pulso che essa g li d iede e le espressioni di alcu n i te sti, non sarei alieno d a ll’a ttrib u irle un tito lo m olto più onorifico, che nel nostro Foro ha una im portanza tanto gran d e da offrire, a chi ne è in sig n ito , una
fe r i t o , a S. M . D o m e n ica M a zzarello [d attilo sc ritto ], in : A r ch iv io C e n tr a le S a le
sia n o, 9 M azzarello, C artella 5.
4 I v i.
5 I v i.
condizione di p riv ile g io : parlo del tito lo di C o n f o n d a t r i c e . L Istitu to
— prosegue il P rom otore — fu certam en te concepito d a S. G iovanni Bosco, che ne scrisse le p rim e reg o le; m a la Serva d i D io d ied e la m a
teria d e ll’is titu to , offrendo se stessa e gran p arte d el num ero d elle alunne che frequen tavan o il suo lab o rato rio d i sarto ria e che facevano p arte d ella A ssociazione di M a ria , d i cui essa era l ’an im atrice. Si può dire che la v ita d e ll’is titu to è so rta col suo aiu to e poi per opera sua si sv i
luppò strao rd in ariam en te e si propagò. Q uesto fatto m i sem bra suffi
cien te, anzi più che sufficiente al tito lo d i " C o n f o n d a t r i c e ” , e come tale, se non m i in ganno, fu g ià riten u to valid o in a ltre C ause » .6
A d appoggio d ella sua tesi il P rom otore G en erale d ella Fede por
tava brevem en te alcun i argo m en ti:
1) Lo stesso Patrono d ella C ausa n ella I n f o r m a t i o p arago nava il caso di don Bosco e d ella M azzarello a q u ello di V incenzo d e ’ P ao li e d ella M a rilla c : m a la M arillac ebbe il tito lo di C onfondatrice.
2) Suor E u lalia Bosco n ella sua deposizione afferm ò: « E ra opinio
ne (o ra non se ne p arla p iù ) tra le Suore più anziane e più influ enti che la Serva di Dio non si possa chiam are C o n fo n d atrice... » . D unque la question e d o vette g ià essere stata posta in C ongregazione, anche se poi fu lasciata cadere.
3) Le Suore che hanno deposto al Processo R o gato riale d i Buenos A ires riconoscono la M ad re come F o n datrice. O ra n elle zone p iù lontane ed iso late si conservano senza m anipolazioni le p iù antiche trad izio n i.
Lo stesso C ard. C agliero n ella sua deposizione afferm a che la Serva di Dio « d alla D ivina P ro v vid en za fu scelta ad essere la p r im a p i e t r a f o n d a m e n t a l e d el pio Istitu to d elle F iglie di M aria A u silia tric e ».
4) Spesso le F iglie d i M aria A u silia trice sono ch iam ate « F iglie d ella M azzarello » : dunque la riconoscono C onfondatrice.
A conclusione del n. 1 d elle N o v a e A n im a d v e r s io n e s il P rom otore G en erale d ella Fede pone agli A tto ri (cioè alle F ig lie d i M aria A u silia trice e ai S alesian i) un preciso q u esito : « D ate queste p rem esse, si atten de una illu strazio n e d ella q u estion e d ag li A tto ri, a cui sp etta in o ltre esprim ere con chiarezza il p roprio pen siero, perché la cosa possa essere v a lu ta ta nei term in i d ella giu stizia » .7
‘ N o v a e A n im a d v er sio n e s, in : Sa c r a Co n g r e g a t i c i Ri t u u m, A quen, B ea ti- fic a tio n is e t ca n o n iz a tio n is S e r v a e D ei M a ria e D o m in ica e M azz arello, P rim a e An- tis t it a e I n s t it u t i F ilia ru m M a ria e A u x ilia tricis. N ova P o s itio s u p e r v ir tu tib u s Romae, G uerra et B elli, 1935, 1-2. Citeremo questo documento con la sigla: N ae. An.
Ogni traduzione dal testo latino è nostra.
7 I v i 2.
Storia del titolo di «Confondatrice» 41
Don M accono, V icep o stu lato re, riceve le A n i m a d v e r s i o n e s , il 22 m arzo 1935 scrisse a don T o m asetti, P o stu lato re, accogliendo con esu l
tanza la proposta d el tito lo , m a m ettendo in evidenza nello stesso tem po le difficoltà che provenivano d alla tradizio n e salesian a.8 Le m eticolose ricerche fatte con am ore e con sacrificio duran te ta n ti anni da don M ac
cono su lla v ita d e lla S erv a d i D io, d i cui e ra senza dubbio il più esperto conoscitore, g li davano la certezza che il titolo era m eritato sotto ogni riguard o .
Con l ’in trap rend en za che portava in tu tte le cose in cui credeva, il 27 m arzo d ello stesso anno e g li scrisse a don R icald o n e, R etto r M ag
g io re,9 in favore del tito lo di C o n f o n d a t r i c e , allegan do una copia della le tte ra scritta a don T om asetti con più d e tta g lia ti argom enti sul tito lo . E gli p resen tiv a, com e scrisse più tard i: « Se la S. C ongregazione dei R iti vu ole, d arà il tito lo e noi farem o b ru tta figura » . 10
I l 23 m arzo 1935 don T o m asetti rispondeva a don M accono scri
vendo tra l ’altro : « Io condivido la sua op in io n e... » . P ro sp ettava anzi g ià che, col nuovo tito lo , si sarebbe dovuto collocare la statu a di M adre M azzarello in S. P ietro ; ma con la sua prudenza diplo m atica suggeriv a di « sentire i Sup erio ri » su tu tta la q u estio n e.11
O ra, presso i Su p erio ri S alesian i e presso le Superiore d elle F iglie di M aria A u silia tric e , la proposta e l ’esp licita rich iesta d el Prom otore G enerale d ella Fede a riconoscere il titolo di C o n f o n d a t r i c e non destò, im m ed iatam en te, l ’entusiasm o e il consenso che aveva trovato in don M accono e in don T o m asetti.
I l loro atteggiam en to è com prensibile ed ha una sua giustificata spiegazione.
I S u p erio ri, ev id entem ente, in se riti come erano n ella concreta vita salesian a — com e non lo erano don M accono e don T o m asetti — rim a
sero p erp lessi d i fro n te alla rich iesta, perché essa andava contro una tradizione orm ai solidam ente afferm ata ed en trata n e ll’uso fam iliare d e l
le due C ongregazioni. D a tu tti, F ig lie di M aria A u silia trice e S alesian i, don Bosco era considerato il F o n d a t o r e , s i c e t s i m p l i c i t e r , d ella C ongre
gazione S alesian a e d e ll’is titu to d elle F ig lie d i M aria A u silia trice.
‘ L ettera d i d o n F er d in a n d o M a c co n o a d o n F r a n c e s c o T o m a s etti, 22 marzo 1935, i n : Ma c c o n o, D o cu m e n ti.
’ L ettera d i d o n F er d in a n d o M a cc o n o a l R e t t o r M a g g io r e d o n P ie t r o R ica ld o n e , 27 marzo 1935, in : Ma c c o n o, D o cu m e n ti.
10 I v i.
11 L ettera d i d o n F r a n c e s c o T o m a s e tti a d o n F er d in a n d o M a cco n o , 23 marzo 1935, i n : Ma c c o n o, D o cu m e n ti.
Di M ad re M azzarello C o n f o n d a t r i c e non c e r a alcuna traccia n e ll’o
pinione corrente e il problem a d i a ttrib u irle tale titolo non solo non si poneva, ma poteva anche d estare sorpresa, tanto era orm ai ab itu ale e fam iliare la denom inazione d i P r im a S u p e r io r a d e l l ’i s t i t u t o d e l l e F ig lie d i M a ria A u silia tr ice.
I l riconoscim ento d i don Bosco come solo F o n d a t o r e era pacifico per tu tti e p o rtav a due gran d i van taggi: esso corrispondeva prim a di tu tto alla v erità d ella sto ria d elle due istitu zio n i religio se, e p o i, tale tito lo , da solo, co stitu iv a una garanzia di sicurezza per il carism a d elle due C ongregazioni, era p rin cip io di u n ità, rap p resen tava una forza ed una ricchezza per lo svolgim ento di una m issione che correva p arallela tra i due Istitu ti.
La persona di don Bosco, che era ed ap p ariva orm ai n ella Chiesa un P atriarca al liv ello d egli a ltri gran d i F ondatori, riem p iva di sé quasi esclusivam en te le o rig in i, la sto ria e il patrim onio sp iritu ale d elle due C ongregazioni. Non si p ensava neppure lontanam ente che a ltri — nel caso nostro M aria M azzarello — potesse starg li accanto e condividere la specifica m issione di fondatore, sia pure come C o n f o n d a t r i c e . Anche l ’esperienza d i v ari decenni d u ran te i q u ali i due Istitu ti si erano rasso
d ati ed avevano avuto una strao rd in aria espansione nel mondo stava a d im o strare che tu tto si era svolto, in modo asso lutam en te p revalente, n el nome di don Bosco.
T utto p o rtav a allo ra , giu stam en te, a voler gelosam ente conservare attorno al solo nome d el Santo come F ondatore l ’u n ità di o rigin e, di sto ria e d i v alo ri sp iritu a li. I l solo pensiero che potesse restare m eno
m ata q u esta so lid ità poteva sem brare contro i fa tti e una m ancanza di fed eltà a q u ello che orm ai era entrato n e ll’anim a e nel p atrim onio sp iri
tu ale d elle due C ongregazioni.
O ggi per noi è scontato il titolo di C o n f o n d a t r i c e e non ci im pres
siona, quasi restrin gesse il titolo d i F o n d a t o r e riconosciuto a don Bosco e ne d im in u isse il valore e i l p restigio . C o n f o n d a t r i c e — a d irla sem p li
cem ente con quanto afferm a l 'E n c i c lo p e d ia C a tto lic a — è colei « che ha avuto una p arte rilev an te n e ll’esecuzione di quanto il F ondatore ha concepito » . 12
Proprio questo è avvenuto per l ’is titu to d elle F iglie di M aria A u si
lia tric e , attu ato da don Bosco, ma con la v a lid is s im a c o o p e r a z i o n e
12 D a m i z i a G., Fondatore, in: Enciclopedia Cattolica V, Firenze, Sansoni, 1950, 1474.
Storia del titolo di « Confondatrice » 43
— come sarà più oltre afferm ato — di M aria M azzarello. I l Fondatore e la C onfondatrice hanno, ciascuno, il loro giusto posto e il giusto m erito.
M a per le F ig lie di M aria A u silia trice e i S alesian i d i tem pi p as
sati, che erano ab itu a ti a ben a ltra opinione corrente e che p ro b ab il
m ente non com prendevano a fondo il rapporto di F o n d a t o r e e C o n f o n d a t r i c e , l ’im pressione era d iv ersa. Essi erano in d o tti a credere che la
« C o n f o n d a t r i c e » declassasse il F o n d a t o r e e che con ciò si producesse la d ispersione di quei v alo ri sp iritu ali e di q u ella u n ità che era stata m eravigliosam en te garan tita fino ad allo ra dal nome di don Bosco F o n d a to r e .
A i S alesian i e alle F iglie di M aria A u silia trice nel 1935 si poneva un caso di coscienza, fatte le deb ite proporzioni, sim ile a quello che, a ll’inizio del secolo, si pose alla Congregazione Salesiana quando la S. S e
de proibì ai D iretto ri salesian i di ricevere le confessioni dei propri sud
d iti. A i co n fratelli, e in modo p artico lare a don R ua che aveva giu rato fed eltà a don Bosco, il provvedim ento parve infran gere una d elle prero g ativ e p iù specificam ente sacerd o tali e sp iritu a li dei D iretto ri. Si u bbidì allo ra, ma non m ancò la sofferenza e il tim o re, non in fondato, che nella C ongregazione non si sapesse trovare altro mezzo per g aran tire l ’azione sp iritu ale d el D iretto re n ella C om unità. O ra il provvedim ento della C hiesa è accolto senza difficoltà e considerato anche pro vvid en ziale.
La stessa cosa avvenne per il titolo di « C o n f o n d a t r i c e » dato a M aria M azzarello. L ì per lì potè sem brare un im poverim ento e qu asi un distacco d a ll’azione di don Bosco. O ra, specialm ente dopo che è stato m eglio ch iarito il concetto di F a m ig lia S a lesia n a , può essere visto come un arricchim ento senza pregiud izio di u n ità.
Possiam o fare ancora qualche considerazione per com prendere l ’a t
teggiam ento preso di fronte alla proposta del P rom otore G en erale d ella Fede.
M adre M azzarello fino ad allora era, sì, conosciuta, d alle F iglie di M aria A u silia trice e d ai S alesian i, ma in form a ep isodica, attrav erso la le ttu ra edificante d ella sua biografia; il suo sp irito circolava e viveva in tu tte le C om unità, m a p iu tto sto per forza spontanea e n atu rale : non era ancora stata fatta la vera sto ria d ella C ongregazione, specialm ente d elle o rig in i; non era stata ancora in d iv id u ata e approfondita sistem ati
cam ente la sp iritu a lità d ella M ad re; non si era pensato a q u ella certa p arte, veram ente o rig in ale, d el suo sp irito , che si era arm oniosam ente in tegrato con quello di don Bosco.
A nche l ’atteggiam en to di M adre M azzarello, che si era sem pre come nascosta d ietro M aria A u silia trice d i r e t t r i c e d e lla C asa e che rac
com andava in sisten tem en te di v iv ere a lla p r e s e n z a d i d o n B o s c o , sem brava fav orire le riserve d elle F iglie di M aria A u silia trice e dei Salesiani al tito lo di C onfondatrice.
M aria M azzarello non si sarebbe certam ente m ai ad a tta ta , per u m il
tà, a lasciarsi dare questo tito lo . E aveva ragio n e, in questo senso, chi scrisse: « La M azzarello non ha avuto m ai alcuna id ea di fondare una C ongregazione religio sa » .13 Così come aveva ragione chi d ich iarav a:
« M aria M azzarello si è sem pre p restata u b b id ien te alle d ire ttiv e del Santo F ondatore e non credo che le sia passato per la m ente il pensiero di fondare una C ongregazione religio sa » . 14
M a, n atu ralm en te, il fatto che essa non abbia pensato a « fondare » una C ongregazione non esclude che abbia poi d ata, d i fatto , una « v a li
d issim a cooperazione » , quando don Bosco fondò la C ongregazione e sia d iv en tata perciò, anche senza averne esp licita coscienza, « C o n f o n d a t r i c e » .
D alle citazio n i sopra rife rite è facile com prendere q u ale stato d ’an i
mo confuso e preoccupato dom inasse in tu tta la questione.
I l Prom otore G enerale d e lla Fede p arlav a con chiarezza di don Bosco « F o n d a t o r e » e di M adre M azzarello « C o n f o n d a t r i c e » , con un giu sto riconoscim ento dei lim iti che com petevano alla « C o n f o n d a t r i c e ».
G li a ltri n el titolo di « C o n - F o n d a tr ic e » in travedevano p iu tto sto — e con tim o re — quello di « F o n d a t r i c e » e coerentem ente d ice
vano che M ad re M azzarello non aveva m ai avuto « il pensiero di fondare una C ongregazione » . Q uesto afferm ava anche il Prom otore G enerale d ella F ede, che d ich iarava don Bosco « F ondatore » e M aria M azzarello
« C onfondatrice » .
Si tenga p resente ancora che il problem a era posto non solo contro una p lu rid ecen n ale tradizione fam iliare , m a nel 19 35 , quando si viveva da tu tti n e ll’esaltazione d ella c a n o n iz z a z io n e d i d o n B o s c o (1 9 3 4 ). La canonizzazione av eva consacrato con l ’au to rità d ella C hiesa il carism a del Santo e ne rendeva ancora più preziosa la grandezza e più gelosa la
13 L ette r a d e l S e g r e ta r io G e n e r a le d e i S a lesia n i d o n G u sm a n o a l P r o m o t o r e G e n e r a le d e lla F ed e , M on s. S a lv a to r e N a tu cci, 10 aprile 1935, in : N ae. An., D o cu m e n ta ab A cto rib u s p r o d u c t a, 1.
14 L ettera d e lla S u p e r io r a G e n e r a le d e l l e F ig lie d i M aria A u silia trice, M a d re L uisa V a scb etti, al P r o m o t o r e d e lla F ed e , M on s. S a lv a to r e N a tu cci, 5 aprile 1935,
in: N ae. An., D o cu m e n ta ab A cto rib u s p r o d u c ía , 3.
Storia del titolo di « Confondatrice » 45
custo dia e la fed eltà. L a C ausa d i M adre M azzarello era ancora a mezzo d el cam m ino e non si vedeva quando e come si sarebbe a rriv a ti a lla m eta.
Q ualcuno aggiunge la considerazione che si vo leva n eu tralizzare una voce che correva a M ornese, p aese, p er note circostanze, non m olto bene
volo verso don Bosco: il vero Fondatore d elle F ig lie d i M aria A u s ilia trice — si sussurrava — e r a d o n P e s t a r in o e don Bosco av eva usurpato i suoi m e riti. A ccettando il tito lo d i C onfondatrice p er la M azzarello la voce paesana p oteva p rendere consistenza.
Non consideriam o la circostanza che le F iglie d i M aria A u silia trice non grad issero d i riconoscere com e F ondatrice M aria M azzarello perché co ntadina e sem ian alfab eta. Q uesto fatto , ad ogni ben p en san te, era se m ai un tito lo d i onore, come lo era per i S alesian i il ricordo d e lla po
vertà d e lla fam iglia Bosco.
Le considerazioni che precedono ci fanno com prendere come non ci si sia m o strati subito en tu siasti d ella proposta d el Prom otore G enerale d ella Fede e com e, proprio rispondendo alla sua esp licita rich iesta , ci siano state d elle in izia tiv e p er illu stra rg li le difficoltà che suscitav a la sua proposta. P urtroppo le le tte re g li furono in d irizzate p er v ia non g iu rid ica e perciò non ebbero peso nelle successive d ecisio n i: dich iarava in fa tti il P rom otore: « tam quam non ex h ib ita habenda esse » ,15
D ovettero rispondere invece ufficialm ente al preciso quesito posto al n. 1 d elle N o v a e A n im a d v e r s io n e s gli A vvocati. L a R e s p o n s i o a d N o v a s A n im a d v e r s io n e s , che p o rta la d ata d el 10 giugno 1935 ed è fir
m ata d ag li A vvocati D ella C ioppa e M elan d ri, è n egativ a circa il ricono
scim ento d el tito lo di C onfondatrice.
« In prim o luogo alla question e proposta d alla C ensura ( = il P ro m o to re), se cioè alla Serva di D io si debba il titolo d i C onfondatrice gli A tto ri concordem ente rispondono: n e g a t i v e » , 16
« È evid ente — d ich iarano gli A vvocati — la ragione p rin cip ale, perché fin d a ll’inizio la Serva d i Dio n u lla concepì da se stessa, nu lla p rem ise e n u lla qu asi fece, sia rigu ard o lo sp irito e il governo d ella prim a casa religio sa sia per lo sviluppo d e ll’is titu to , se non quello che S. G io
15 N o v issim a e A n im a d v er sio n e s, in : Sa c r a Co n g r e g a t i o Ri t u u m, Aquen, B e a tifica tio n is e t ca n o n iz a tio n is S e r v a e D ei M a ria e D o m in ica e M azz arello, C o n ju n - d a tr icis I n s t it u t i F ilia ru m M a ria e A u x ilia tricis. N o v issim a P o s it io s u p e r v ir tu tib u s , Romae, G uerra et Belli, 1935, 2. Citeremo questo documento con la sigla:
N oviss. An.
16 R e s p o n s io a d N ova s A n im a d v er sio n e s, in: N ova P o s itio s u p e r v ir tu tib u s , 2.
v anni Bosco le com andava e d esid erav a per mezzo suo d irettam en te o per mezzo dei suoi rap p resen tan ti » . 17
M aria M azzarello — soggiungevano g li A vvocati — era solo « pre
m urosa » di seguire don Bosco, « un docile strum ento » , « faceva quello che voleva don Bosco » , m en tre « Fondatore d e ll’is titu to in paese si dicev a che fosse Don P estarin o con Don Bosco » . 18
Seguivano cinque argo m en ti p artico lari per dim o strare la loro tesi, tr a tti dai testi del Processo che m ettevano in evidenza l ’opera personale di don Bosco n ella fondazione d e ll’is titu to e l ’u m ile sottom issione di M ad re M azzarello n e ll’eseguire le d ire ttiv e di don Bosco. In teressa leg
gere la conclusione d ella R e s p o n s i o d e g li A vv o cati: « ... La Serva di Dio fu cooperatrice e per la v erità v a lid issim a n e ll’istitu ire e nel propagare la nuova fam ig lia, m a non C onfondatrice, perché da sé sola non ebbe alcuna idea e nessun fondam ento pose al nuovo Istitu to ... G iovanni Bosco n e ll’istitu ire e nel propagare la nuova fam ig lia d elle F ig lie d i M a
ria A u silia trice ebbe come cooperatrice v alid issim a M aria M azzarello.
A nessuno sfugge che c o o p e r a t r i c e non significa c o n f o n d a t r i c e
» .19
Non si avvedevano g li A vvo cati che proprio su questa « v a lid issim a cooperazione » si fondava il P rom otore G enerale per dare a M aria M azzarello il tito lo di C onfondatrice!
La C ausa d e lla Serva di Dio dopo la R e s p o n s i o a d N o v a s A n im a d v e r s i o n e s continuò il suo corso. Il 19 novem bre 1935 si tenne la Con
gregazione P rep arato ria in V aticano e n e ll’in testazione d ella C ausa com
pare ancora il titolo di S u p e r io r a d e l l ' I s t i t u t o d e l l e F ig lie d i M a ria A u
s i lia t r ic e . M a la C ongregazione, p resen ti 23 C ard in ali, discusse anche il tito lo di « C onfondatrice » . I l C ard. C am illo L au ren ti, P refetto d ella S. C ongregazione dei R iti, al dubbio se constasse d e ll’ero icità d elle virtù d ella Serv a di D io, rispose, come si legge sul docum ento o rig in ale: « a f
fi r m a t i v e e t t i t u l o C o n f u n d a t r ic is D ei F a m u la m e s s e a u g e n d a m c e n s e t » .20 N el com plesso 20 C ard in ali votarono afferm ativam ente e 3 diedero voto
s o s p e n s i v o .
Il giorno seguen te, 20 novem bre 1 9 35 , M ons. N atucci, Prom otore G en erale d ella Fede, presentò al P apa il risu ltato d ella Congregazione
17 L. cit.
L. cit.
” I v i 8.
20 C o n g r e g a tio P ra ep a ra to ria in C ausa b e a tifica tio n is e t ca n o n iz a tio n is S e r v a e D ei M ariae D o m in ica e M azzarello, 19 novembris 1935, in: A rch iv io S. C o n g r e g a tio n is p r o C ausis S a n cto r u m , R eg. d e c r e t o r u m SS. D ei (1935) 272, 1, 8.
Storia del titolo di « Confondatrice » 47
P rep arato ria. La relazione d e ll’udienza n el testo o rig in ale m anoscritto del Prom otore G en erale, conservato n e ll’A rchivio d ella S . C ongregazione dei S an ti, rip o rta testu alm en te: « 2 0 n o v e m b r e 19 35 . R ife rito d ella P re p arato ria sulle v irtù d e lla M azzarello, il S . P ad re ha approvato che si proceda " a d u l t e r i o r a ” e che a lla Serva d i D io si d ia il tito lo di Confon
d a tric e ».21 I l tito lo era consacrato per sem pre e d alla suprem a A u to rità d ella C hiesa.
N el co siddetto F a ctu m C o n c o r d a t u m , un docum ento in cui si rias
sum e l ’ite r d ella C ausa e si propone la C ongregazione G en erale alla p re
senza del P apa per il riconoscim ento d elle v irtù ero ich e, senza d ata, ma certo dopo il 20 novem bre 19 35 , p er la prim a volta ed in modo defin i
tivo è rip o rtato n e ll’intestazio n e il tito lo di « C onfondatrice » .22
I l P rom otore G en erale d ella Fede n elle N o v is s im a e A n im a d v e r s io n e s , dopo av er rife rito la discussione av u ta n ella C ongregazione P rep ara
to ria il 19 novem bre 1935 e il p arere di alcu n i C ard in ali sul tito lo , affer
m a: « Q uesti argom enti che furono, d iscussi n ella C ongregazione P rep a
rato ria sono stati riconosciuti g iu sti e fo n d ati d alla le g ittim a A u to rità [ i l P a p a ], che im m ed iatam en te decretò che la S erv a di Dio si dovesse onorare col tito lo d i C o n f o n d a t r i c e » ,23
Con l ’approvazione d el Papa il titolo di C onfondatrice era d iv en tato d efin itivo , m a il P rom otore G en erale d ella Fede n elle N o v is s im a e A n im a d v e r s io n e s , che portano la d ata d el 27 novem bre 1935 e che rip o rtano g ià evid entem ente il tito lo di C onfondatrice, si propose di confutare la R e s p o n s i o a d N o v a s A n im a d v e r s io n e s d egli A vvocati e g iu stificare la decisione d ella S. C ongregazione e d el P apa a proposito del tito lo . A noi le A n im a d v e r s io n e s interessano p er conoscere il fondam ento d el tito lo di C onfondatrice. T ralasciam o perciò quanto rig u ard a la con
futazione d egli A vvocati e lim itiam o le nostre citazioni ai nn. 4, 5 , 6 , 7 d elle N o v is s i m a e A n im a d v e r s io n e s .
« [ . . . ] Il fatto che la Serva di Dio non abbia concepita l ’id ea di fondare l ’is titu to non è m otivo sufficiente per n egarle il tito lo di C on
fo n d atrice. [ . . . ] Ciò che vale in q u este cose è l ’attuazio n e e il passaggio cioè d alla intenzione alla esecuzione, d a ll’idea al fatto . Se l ’idea fosse
21 A u d ien tia e P r o m o t o r e s F id ei (1882-1954) [m a n u s c r ip to ], in : A r ch iv io S. C on- g r e g a t io n is p r o C a u sis S a n cto r u m .
22 S a c r a C o n g r e g a t i o R i t u u m , A q u en , B e a tifica tio n is e t ca n o n iz a tio n is S e r v a e D ei M a ria e D o m in ica e M azzarello, C o n fu n d a tr icis I n s t it u t i F ilia ru m M a ria e Auxi- lia tricis. F a ctu m C o n co r d a tu m [ s.d .] 1.
2J N oviss. An. 13.
rim asta n ella m ente di don Bosco o se un altro l ’avesse a ttu a ta , senza la sua cooperazione, egli non sarebbe stato il Fondatore d ella S o cietà, an
che se ne avesse avuto l ’id ea. I l tito lo di F ondatore p ertan to prom ana p iu tto sto d alla reale fondazione. O ra una tale fondazione reale fu per una p arte di G iovanni Bosco, per un a p arte di M aria M azzarello.
« A ppare con evidenza che qu esta donna forte n ella question e di cui si tra tta ha avuto grande p arte d al fatto che essa stessa aveva raccolto nel suo lab o rato rio di sarto ria m olte gio v an i, alle q u ali insiem e con le istru zio n i p er l ’arte d ella sarto ria in segn ava anche a fare esercizi di p ietà.
« T u tte q u elle ragazze erano isc ritte alla associazione d elle F iglie d i M aria Im m aco lata, di cui form avano il nucleo p rin cip ale.
« Essa stessa persuase le sue com pagne e a ltre donne a d arsi da fare p er co struire la casa, in cui poi fu fondato pro vviden zialm en te l ’is titu to .
« T erm in ata la costruzione d ella casa, a cui M ad re M azzarello portò un non piccolo co n trib u to , la Serva d i Dio stessa e le sue com pagne, che g ià , sotto la sua g u id a, facevano alm eno in p arte quello che G iovanni Bosco avrebbe volu to realizzare, si offersero al Santo per lav o rare con lu i. I l 3° teste d el Processo A postolico, E nrica T elesio , depone: " L a M azzarello e le sue com pagne, anche p rim a di avere co n tatti con Don Bosco, s’in teressavan o d elle g io v in ette, allon tan an d o le d ai perico li, istru en d o le nel catechism o, prep aran d o le ai S acram en ti, facendo un p o ’ di O ratorio festiv o , e raccogliendo alcune o rfan elle. I l V en. Don Bosco vid e che q u este cose corrispondevano a ll’id eale che eg li vagh eggiav a, e che la Serva di D io e le sue com pagne attu an d o le, alm eno in p arte, si m ostravano capaci di corrispondere alle sue m ire. Da p arte sua la M az
zarello si m ise a piena e com pleta disposizione di Don Bosco” .
« A ppare d unque — continua il Prom otore G enerale — che la coo
perazione d i M ad re M azzarello già da prin cip io ebbe una p arte p rem i
nente n el fondare l ’is titu to e che in nessun modo si accorda con la v erità ciò che asserisce l ’A vvocato: n u lla d ispose, qu asi n u lla fece sia p er qu an to rig u ard a lo sp irito e il governo d ella prim a casa religio sa, sia per l ’in crem ento d e ll’is titu to .
« R eputo p ertan to rip etere queste parole d ell 'Em .m o C ard. C ag lie
ro: " L a Serva di Dio d alla D ivina P rovvidenza fu scelta ad essere la p rim a p ie tra fondam entale del Pio Istitu to d elle F iglie di M aria A u silia trice. Essa in fa tti fu che a ll’in vito e alla proposta di Don P estarin o di riu n irsi in fam ig lia relig io sa, secondo il d esid erio d i Don Bosco, non solo accettò l ’in v ito , ma persuase la m aggior p arte d elle sue com pagne a lasciare tu tto e tu tte consacrarsi a D io ” .
Storia del titolo di « Confondatrice » 49
« A questo p unto — è ancora il Prom otore G en erale che p a rla — non sarebbe alieno d al nostro argom ento ch ied ere che cosa abbia fatto G iovanni Bosco p iù d i M ad re M azzarello per l ’increm ento d e ll’is titu to . Q uesto fu fondato nel 1872 in u n a casa a cui la S erv a d i D io aveva p re stato il suo aiu to e non invece G io van n i B osco; fu c o stitu ito da elem en ti quasi esclusivam en te ed u cati da M ad re M azzarello e sue fe d e li com pagne, essa stessa offerse se stessa e le sue com pagne. N onostante questo aiu to la S erv a d i D io non fu S u p erio ra, m a V icaria fino al 1874 e ac
canto a le i furono poste alcune persone che sem bravano p iù illu m in a te . In re a ltà n ei due an n i in cui essa non fu S up erio ra l ’is titu to non si sv i
luppò e si rid usse ad una sola casa, q u ella cioè che era stata fondata in M ornese. A ppena la S erv a di D io fu e le tta Sup erio ra n el 1874 im m e
d iatam en te le case incom inciarono a m o ltip licarsi [ . . . ] .
« A ragio n e p ertan to si addice alla Serva d i D io il tito lo d i C onfon
d atrice e g iu stam en te d ai testi ap p arten en ti alla sua C ongregazione, forse senza pensare al vero senso d ella p aro la, è chiam ata " la n o s t r a M a d r e "
e d ag li e stern i le Suore sono d ette " s u e F i g l i e ” ,
« I l P atro n o afferm a che n el Processo d i Don Bosco e g li è q u alifi
cato il " s o lo ” Fondatore d elle F ig lie di M aria A u silia tric e . Ciò non cor
risponde a v e rità : eg li è detto F ondatore e ciò non esclude che altri siano sta ti confondatori. [ . . . ] È fu o ri dubbio che il tito lo d i fondatore com pete form alm ente a tu tti e sin go li coloro che ebbero n e lla fondazione una p arte sostanziale. [ . . . ] M a la Serva d i D io ebbe una ta le p arte in siem e con G io van n i Bosco. D unque ad en tram b i com pete ugu alm en te il tito lo . Q uesto fatto non d im in uisce m inim am ente il valore d el ti
tolo [ . . . ] .
« I l P atrono afferm a — continua il Prom otore G en erale — che la Serva d i D io fu "co o p eratrice” e cooperatrice " v a lid issim a ” d i Don Bo
sco n ella fondazione d e ll’is titu t o ; m a proprio p er q u esta cooperazione v alid issim a si deve d ire che la S erv a d i Dio fu " C o n f o n d a t r i c e ” d el
l ’is titu to » ,24
Le N o v is s im a e A n im a d v e r s io n e s d el Prom otore G en erale della Fede che, o ltre l ’argom ento d el titolo d i C o n f o n d a t r i c e , presentavano alcune difficoltà sulle v irtù eroiche d ella Serva d i D io, esigevano ancora una risp o sta che g li A vv o cati presentarono in d ata 12 dicem bre 19 35 . C i interessiam o d e lla loro R e s p o n s i o solo p er quanto rig u ard a il tito lo .
L a R e s p o n s i o n atu ralm en te p rese atto d i quanto e ra stato disposto d alla S. C ongregazione e d al P ap a: il riconoscim ento d el tito lo d i Con
24 Iv i 5-10.
fondatrice fu incondizionato e caloroso. È giusto — si afferm ava — che sia stato riconosciuto il tito lo di C onfondatrice; « in fa tti l ’intenzione co n traria d eg li A tto ri e anche alcune deposizioni d ei te sti, come asso lu ta
m en te so ggettiv e, non possono in nessun modo d istru gg ere i fa tti, non pochi e non d i scarsa im p o rtan za, che la Serva di Dio ha com piuto con zelo eroico per la fondazione e l ’increm ento d ella C ongregazione. I fatti in v ero , e non le opinioni so ggettive, hanno p er se stessi im portanza e valo re e restano p er sem pre, come m onum enti più d u ra tu ri d el b ro n zo ».25 L ’enfasi d elle espressioni co n tin ua, qu asi a farsi perdonare la prece
d en te opposizione. « E in fa tti, a ben considerare i fa tti e le v irtù d ella Serv a d i D io, g li stessi A tto ri sono ora p erv asi da p iena le tiz ia e si u n i
scono in rin n o vate espressioni di g ra titu d in e , poiché il tito lo di Confon
d atrice conferito d alla le g ittim a A u to rità non sm inuisce né i m eriti né la g lo ria d el F ondatore S. G iovanni Bosco, anzi p iu tto sto la accresce, m en tre i m eriti d ella Serva di Dio sono riconosciuti nei term in i d i g iu stizia e le sue v irtù risplendono a buon d iritto più lum inose ».2S
G li A vv o cati, dicendosi poi com piaciuti che la loro opposizione ab
b ia fatto approfondire lo studio su lla tesi d el tito lo d ai C ard in ali e abbia p o rtato ad una soluzione p o sitiv a, « perché più e più ap p aia la le g ittim ità del tito lo di C onfondatrice » , ripetono — e in v e rità prendono occa
sione p er am p liare — g li argom enti già p resen tati d al Prom otore G ene
rale n elle N o v is s i m a e A n im a d v e r s io n e s .
Lo svolgim ento d ella trattazio n e è tale che m erita di essere letto nel testo in tegrale. Noi ci lim itiam o a rip o rtare la conclusione che rica
p ito la g li argom enti.
« P er concludere, da tu tto qu ello che è stato sopra riferito consta ch iaram en te che la Serva d i Dio M aria D om enica M azzarello, certam ente illu stra ta da D io, ebbe l ’id ea e l ’intenzione di istitu ire una qualche asso
ciazione relig io sa; che essa preparò con zelo, formò e co ltivò il prim o e prin cip ale germ e d e ll’is titu to d elle F iglie di M aria A u silia tric e ; che essa com prese im m ed iatam en te e a perfezione lo sp irito del F ondatore e lo trasfu se alle co nsorelle; che adem pì eroicam ente le regole e g li in segna
m enti di Don Bosco e si adoperò con tu tta la forza per farli segu ire;
per l ’increm ento d e ll’is titu to cooperò con tanto zelo e tanta a ttiv ità da offrirsi v ittim a a Dio p er questo. La Serva di Dio p ertanto m ise in opera con tan ta evidenza tu tti g li elem en ti sia form ali sia m ateriali per cui
25 R e s p o n s io ad N o v issim a s A n im a d v er sio n e s, in: N o v issim a P o s itio s u p e r v ir tu tib u s , 2.
26
L. cit.Storia del titolo di « Confondatrice » 51
appare ch iarissim a la le g ittim ità del titolo di C o n f o n d a t r i c e che a buon d iritto e per giu sto m erito le è stato conferito » ,27
O ggi, m entre si può gu ard are la v ita d i don Bosco e d ella M az
zarello con occhio p iù distaccato di quanto non potessero fare g en era
zioni passate e dopo stu d i più rigorosam ente d ocum entati su lle loro vicende e sul loro sp irito , si deve afferm are in prim o luogo che è stato conform e alla realtà d ella sto ria, ed anche p ro vvid en ziale, il riconosci
m ento d el tito lo di « C o n f o n d a t r i c e » conferito a S. M aria D om enica M azzarello da p arte d ella S. C ongregazione d ei R iti.
In o ltre risu lta con chiarezza che il tito lo non è stato dato perché sollecitato d alla P ostulazione o per u n ’auto m atica form ula buro cratica, m a come riconoscim ento di g iu stiz ia dopo un approfondito e contrastato stud io d e lla S . C ongregazione d ei R iti. Esso p o rta il sigillo d e lla S. C on
gregazione, dei C ard in ali e so p rattu tto d el P ap a.
I l tito lo di C onfondatrice infine m ette in riliev o il ruolo essenziale che M ad re M azzarello ebbe, con don Bosco, al sorgere e al prim o con
so lid arsi d e ll’is titu to d elle F ig lie di M aria A u silia tric e ; perm ette d i af
ferm are che essa portò certam en te al suo Istitu to la ricchezza o rigin ale dei doni che Dio le ha concesso com e C onfondatrice; fa riconoscere che il carism a di don Bosco, m entre ha trovato in lei e nel suo Istitu to una fed elissim a assim ilazio n e, ha avuto una nuova espressione e un arricch i
m ento n e ll’esperienza d el mondo fem m inile.
Se poi si confronta la realtà salesian a con le tendenze d el nostro tem po, sem pre più propenso a riconoscere i risp e ttiv i valo ri nelle is titu zioni m aschili e fem m in ili, si può in d iv id u are anche in questo un segno d e ll’a ttu a lità e d e lla m odernità d e lla F a m iglia S a lesia n a .
Si vorrebbe solo rilev are che, evidenziando con leg ittim o com piaci
m ento il tito lo di C o n f o n d a t r i c e a ttrib u ito a S. M aria D om enica M azza
rello d alla C h iesa, tale tito lo deve sem pre essere visto in riferim en to al tito lo di F o n d a t o r e storicam ente riconosciuto a don Bosco. Solo in quanto si in tegra arm oniosam ente con quello d i don Bosco F o n d a t o r e ha il suo vero , giu sto e non p rem inente valo re il titolo d ella M azzarello come C o n f o n d a t r ic e .
C osì, n ella storia d el secolo XIX, il nostro Santo e S. M aria D om e
nica M azzarello hanno realizzato n ella C h iesa, u n ’altra v o lta, un grande evento religio so che vid e già associati i nom i di S. B enedetto e S. Sco
lastica, S. Francesco d ’A ssisi e S. C h iara, S. Francesco di Sales e la C h an tal, S. V incenzo d e ’ P ao li e la M arillac.
27 Ivi 13.