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collana di risor se per l’insegnante

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Academic year: 2021

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(1)

LE

Monografie

collana di risor se per l’insegnante

3

STORIA

CON CITTADINANZA A TTIVA

Griglie degli obietti vi Griglie di rile vazione

Compito di r ealtà Coding

Verifiche

cover LE MONOGRAFIE storia 3.indd 3

cover LE MONOGRAFIE storia 3.indd 3 16/03/20 19:0916/03/20 19:09

(2)

INDICE

Introduzione

. . . .

3

Griglia degli obiettivi e delle attività

. . . .

5

La successione temporale

. . . .

6

La contemporaneità

. . . .

7

La durata

. . . .

8

Causa ed effetto

. . . .

9

Tempo meteorologico e tempo storico

. . . .

10

Le fonti

. . . .

11

Il tempo storico

. . . .

12

Ipotesi di lavoro per l’insegnante

. . . .

16

Il lavoro dello storico

. . . .

17

I fossili

. . . .

22

Le fonti storiche

. . . .

24

La storia della Terra

. . . .

27

I dinosauri

. . . .

33

Ipotesi di lavoro per l’insegnante

. . . .

38

L’uomo

. . . .

39

Il Paleolitico

. . . .

62

Il Neolitico

. . . .

63

Paleolitico e Neolitico

. . . .

75

Verifiche finali

. . . .

76

Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi

. . . .

80

CODING . . . .

81

COMPITO DI REALTA . . . .

87

Griglia degli obiettivi e delle attività

. . . .

88

Il tempo libero

. . . .

89

Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi

. . . .

96

STORIA

CITTADINANZA

(3)

3

introduzione

Questa monografia è articolata in un percorso dedicato alla Storia di classe terza e un percorso di Cittadinanza. Ogni percorso è aperto da una “griglia degli obiettivi e delle attività” che riporta, per ogni scheda operativa proposta, l’obiettivo specifico e la descrizione dell’attività. A conclu- sione di ogni percorso è presente una “griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiet- tivi” compilabile dal docente.

Le schede operative destinate agli alunni sono strutturate in modo graduale e si pongono l’obiet- tivo di mantenere vivo l’interesse del bambino attraverso attività varie, coinvolgenti, stimolanti, chiare e comprensibili senza essere banali. Le pagine di “Ipotesi di lavoro per l’insegnante” sono rivolte ai docenti e offrono spunti metodologici e didattici sull’uso delle schede.

A conclusione del percorso di Storia, si trovano una sezione di “verifiche finali”, delle schede di coding e un compito di realtà.

STORIA

L’insegnamento della Storia deve essere basato soprattutto su ragioni di tipo storiografico e quindi essere caratterizzato da una particolare attenzione ai procedimenti propri della ricerca storica, alla progressiva comprensione di ciò che è un fatto storico, al graduale avvicinamento alle metodologie e agli strumenti propri dello storico. Conseguentemente, è fondamentale porre attenzione ai processi di ragionamento, alle strategie cognitive che i bambini sono in grado di utilizzare e alle modalità didattiche che le favoriscono.

In questo quadro metodologico e didattico diventa importante il ruolo del docente, a cui è ri- chiesto non solo di fare delle buone lezioni, ma anche di organizzare tempi, spazi, materiali per permettere l’acquisizione delle conoscenze.

Tali conoscenze devono essere il frutto di scambi di idee all’interno dei gruppi di lavoro, di allar- gamento di visioni prospettiche diverse, di elaborazione dei contenuti relativi ai problemi storici che vengono affrontati e che devono essere accessibili, ma anche complessi e motivanti.

L’attività didattica deve procedere, per quanto consente la situazione scolastica in cui si opera, secondo le modalità della storiografia rispettandone gli itinerari fondamentali: la formulazione di domande, il reperimento di fonti pertinenti, l’analisi e la discussione sulla documentazione, il confronto critico tra le diverse risposte.

A fianco di questa attività rigorosa e specifica, non si deve tralasciare l’aspetto delle narrazioni che la storiografia ha accumulato e che devono essere una risorsa importante per coinvolgere e avvicinare i bambini alla conoscenza del passato anche più remoto.

In classe terza vengono affrontati eventi storici piuttosto complessi; per facilitare l’approccio dei bambini a questi contenuti è opportuno considerare ciascun evento da punti di vista diversi: nar- rativo, ludico, manipolativo, esplorativo…, in modo che ognuno di essi possa trovare comunque il canale personale per realizzare apprendimenti significativi.

Questo percorso propone inizialmente delle attività per l’accertamento delle acquisizioni, da parte degli alunni, dei concetti del tempo, sia in relazione alle esperienze personali sia a livelli più strutturati riferibili a eventi lontani nel tempo. Vengono poi proposte attività di riflessione e di approfondimento sulle tematiche proprie della classe terza:

• l’importanza delle fonti e della loro classificazione;

• la figura dello storico e le modalità di ricostruzione di eventi;

(4)

4

introduzione

• l’origine dell’universo sia dal punto di vista mitologico sia dal punto di vista scientifico;

• la comparsa e l’evoluzione della vita sulla Terra;

• l’uomo e la sua evoluzione;

• dall’uomo delle caverne ai primi villaggi: come l’uomo ha soddisfatto i propri bisogni.

Le schede presentate favoriscono la nascita di domande, la formulazione di ipotesi, la discussione e motivano gli alunni alla ricerca storiografica, al confronto delle fonti, allo studio di materiali di diverso tipo.

Non mancano le possibilità di fare riferimento, per certi argomenti, alle risorse offerte dal proprio territorio per un’attività storiografica che ci concretizzi sul campo: individuazione di un evento, ricerca storiografica sullo stesso, confronto delle varie fonti a esso relative, conclusioni a cui si è giunti, ricostruzione dell’evento stesso attraverso quadri di sintesi di tipo narrativo, cronologico, grafico.

Nel testo, particolare attenzione viene riservata al lessico specifico della disciplina, attraverso l’individuazione e la riflessione di parole chiave, permettendo l’arricchimento lessicale specifico anche attraverso giochi linguistici.

Sono presenti, inoltre, alcune pagine che propongono strategie mirate per imparare a studiare:

parole evidenziate, da spiegare attraverso il contesto, permettono una rielaborazione efficace e significativa dei contenuti proposti; la presenza di schemi già strutturati o da strutturare facilita l’individuazione delle informazioni, la connessione logica fra le stesse e una interiorizzazione che la grafica facilita.

CITTADINANZA

Il percorso di lavoro proposto per Cittadinanza mira a far sviluppare nel bambino i concetti del rispetto di se stesso e degli altri in modo da favorire la costruzione di una rete positiva fra sé e ciò che lo circonda. Il percorso parte dalla realtà che il bambino vive quotidianamente, abituandolo a riflettere su ciò che sperimenta per giungere alla concettualizzazione e alla generalizzazione di quanto analizzato, attraverso attività riferite a momenti vissuti. Le schede proposte pongono le basi per la realizzazione di una cittadinanza attiva attraverso riflessioni sulle esperienze personali piuttosto che su simbologie concettuali, facendo in modo che le conoscenze emergano gradual- mente grazie alla partecipazione interessata e non per imposizione dall’alto.

Le schede proposte si concentrano sul tempo libero: che cosa significa “tempo libero” e come

viene trascorso, quali sono le attività che contribuiscono a creare benessere e quali invece pos-

sono rivelarsi dannose. A conclusione del percorso, alcune schede sono dedicate alla presa di

coscienza e riflessione su alcuni articoli dei Diritti dei Bambini secondo la Convenzione Internazio-

nale del 1989, che tra gli altri riconosce ai bambini il diritto al riposo e al tempo libero, al gioco e

ad attività ricreative proprie della loro età (art. 31).

(5)

5

griglia degli obiettivi e delle attivita

Storia

SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI ATTIVITÀ

1

Ordinare gli eventi in successione temporale. Lettura di un testo narrativo e individuazione delle sequenze.

2

Riconoscere la contemporaneità degli eventi. Lettura di un grafico per evidenziare situazioni di contemporaneità.

3

Riconoscere la durata degli eventi. Valutazione della durata di eventi e loro confronto.

4

Stabilire rapporti di casualità tra gli eventi. Riflessione e verbalizzazione sui rapporti logici tra eventi.

5

Distinguere tempo storico e tempo meteorologico. Riflessione sul significato della parola tempo in contesti diversi.

6

Ricostruire un evento attraverso le fonti. Osservazione e analisi di fonti di vario genere e loro utilizzo per la ricostruzione di un evento.

7

Capire i cambiamenti causati dal tempo. Confronto di foto e individuazione dei cambiamenti avvenuti a distanza di tempo in situazioni simili.

8

Sviluppare la capacità di utilizzare la linea del tempo. Giochi sulla linea del tempo.

9

Conoscere le unità di misura del tempo. Comprensione di parole particolari che indicano periodi di tempo.

10

Leggere e interpretare le testimonianze del passato. Individuazione sul territorio di testimonianze storiche e ricerche su di esse.

11

Capire il lavoro dello storico. Individuazione delle tappe principali del lavoro dello storico.

12-13-14

Conoscere il lavoro degli studiosi del passato. Riflessione sui lavori che svolgono gli studiosi del passato.

15-16

Conoscere i fossili. Individuazione del percorso di formazione di un fossile.

17-18

Riconoscere i vari tipi di fonte. Individuazione e classificazione delle fonti storiche.

19

Conoscere i termini propri della Storia. Riflessione sul significato di termini specifici della disciplina e loro utilizzo in contesti corretti.

20-21

Conoscere le origini della Terra dal punto di vista

scientifico. Lettura e riflessione sulle teorie scientifiche sull’origine della Terra.

22-23

Conoscere miti sull’origine della Terra. Lettura e comprensione di miti.

24-25

Conoscere le ere geologiche e l’evoluzione

della vita sulla Terra. Discussione e approfondimenti sull’evoluzione.

26-27-28

29-30

Approfondire le conoscenze sui dinosauri. Analisi e comprensione di testi narrativi e informativi sui dinosauri e schematizzazione delle informazioni.

31

Conoscere miti sulla comparsa dell’uomo sulla Terra. Lettura e comprensione di miti.

32

Conoscere l’evoluzione dell’uomo. Osservazione e analisi di immagini relative all’evoluzione umana.

33-34-35

Conoscere le caratteristiche dell’australopiteco. Lettura e analisi di testi informativi e immagini; completamento di schemi riassuntivi.

36-37-38

Conoscere le caratteristiche dell’homo habilis. Lettura e analisi di testi informativi e immagini; completamento di schemi riassuntivi.

39-40-41

Conoscere le caratteristiche dell’homo erectus. Lettura e analisi di testi informativi e immagini; completamento di schemi riassuntivi.

42-43-44

Conoscere le caratteristiche dell’uomo

di Neanderthal. Lettura e analisi di testi informativi e immagini; completamento di schemi riassuntivi.

45-46-47-48

Conoscere le esperienze umane nel Paleolitico. Lettura e analisi di testi informativi e immagini.

49-51

Conoscere le caratteristiche dell’homo sapiens. Lettura e analisi di testi informativi e immagini; completamento di schemi riassuntivi.

50

Conoscere le migrazioni dell’homo sapiens. Analisi di una carta geostorica.

52

Confrontare le caratteristiche degli uomini

del Paleolitico. Compilazione di una tabella di confronto sulle caratteristiche degli uomini del Paleolitico.

da 53 a 64

Conoscere le esperienze umane nel Neolitico:

il periodo, l’allevamento, l’agricoltura, i nuovi strumenti, il villaggio, le credenze religiose, la lavorazione dell’argilla, la tessitura, la metallurgia, il commercio, la scrittura.

Approfondimento sul periodo, linea del tempo, schematizzazioni, giochi logici, sequenze di immagini, spiegazione di parole chiave e loro utilizzo per la costruzione di un breve discorso, lettura di testi informativi, individuazione attraverso disegni delle sequenze per lo svolgimento di un’attività.

65

Conoscere gli uomini primitivi. Giochi linguistici.

(6)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

6

O.A.: ordinare gli eventi in successione temporale.

ESPLORAZIONE SOTTOMARINA

La successione temporale STORIA

1

Leggi la storia, poi metti in successione i disegni, numerandoli da 1 a 7.

Al mare ho fatto amicizia con un bambino tedesco di nome Jonathan, nuotatore bravissimo, con il quale ho giocato tutti i giorni.

Un giorno io e Jonathan abbiamo preso la

maschera e le pinne e abbiamo raggiunto a nuoto degli scogli poco lontano dalla riva. Appena arrivati, ci siamo un po’ riposati per riprendere fiato, poi abbiamo fatto un respiro profondo e ci siamo immersi.

Sul fondale sabbioso abbiamo visto una stella marina, granchi che scappavano da ogni parte, alghe fluttuanti.

Jonathan ha raccolto la stella marina e siamo risaliti.

Dopo cinque minuti abbiamo fatto una seconda immersione: un polpo ci ha sfiorato con i suoi tentacoli viscidi e freddi ed è sparito in un anfratto della roccia. Proprio lì vicino, seminascosta dalla sabbia e dalle alghe, qualcosa ha attirato la nostra attenzione.

Dopo un’altra breve emersione, siamo ritornati sotto e, scavando rapidamente, abbiamo estratto un’anfora di colore chiaro.

Felici del ritrovamento, siamo tornati in spiaggia

e l’abbiamo fatta vedere ai nostri genitori, i quali

ci hanno accompagnato al museo cittadino dove

un esperto ha analizzato con attenzione la piccola

anfora e ci ha detto che potevamo tenerla perché

era una riproduzione di poco valore.

(7)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

© La Spiga Edizioni

7

Federico, Andrea, Stefania, Luisa, Giacomo e Alessia sono dei bambini che abitano nello stesso quartiere e durante le vacanze estive hanno giocano insieme tutti i giorni tranne quando hanno lasciano la città per andare al mare o in montagna.

Nel grafico sono indicati i giorni del mese di luglio in cui ogni bambino è andato in villeggiatura. Osservalo con attenzione, poi completa usando le parole della contemporaneità: mentre, intanto, nello stesso momento, contemporaneamente, come nell’esempio.

L’1 e il 2 luglio Federico e Stefania sono in vacanza mentre i loro amici sono ancora in città.

I giorni 3 e 4 luglio Federico, Stefania e Giacomo sono in vacanza, ___________________

Andrea, Luisa e Alessia _________________________________________________________ . I giorni 5, 6 e 7 luglio __________________________________________________________ . L’11 e il 12 luglio ________________________________________________________________ . Andrea, Luisa e Alessia il 13, 14, 15 e 16 luglio sono _________________________________ . Il 17, 18 e 19 luglio _____________________________________________________________ . Tutti i bambini sono contemporaneamente in città solo il _________________________ .

O.A.: riconoscere la contemporaneità degli eventi.

TUTTI IN VACANZA!

La contemporaneità STORIA

2

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Federico

Andrea

Stefania

Luisa

Giacomo

Alessia

(8)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

8

Sotto l’ombrellone Teo sta leggendo un fumetto. È così preso che non vede

sua sorella che esce dall’acqua a va a farsi la doccia. Intanto Sandro gusta beato il suo gelato quotidiano. Simone e Luca giocano una partita a carte e la signora Emma spalma di crema solare la piccola Matilde.

Numera i disegni da quello che dura di meno (1) a quello che dura di più (5).

Quanto può durare ogni azione? Segna con una X.

Le vacanze estive: una settimana. un mese. da due a tre mesi.

Una bella nuotata: mezz’ora. un minuto. due ore.

Una partita a bocce: un giorno. un’ora. due minuti.

Una doccia: tre minuti. mezz’ora. un’ora.

Una salita al rifugio: mezz’ora. due ore. un giorno.

O.A.: riconoscere la durata degli eventi.

IN SPIAGGIA

La durata STORIA

3

(9)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

© La Spiga Edizioni

9

CAUSA EFFETTO

Le vacanze sono finite e Mara è triste perché pensa ai giochi, alle nuotate, agli amici che deve salutare.

Prepara le valigie e vi mette dentro

qualche conchiglia, perché almeno le ricorderanno i bei giorni passati al mare. Appende al collo

la medaglia vinta nella gara di tuffi e va in spiaggia per un ultimo sguardo al mare blu.

Cancella la parola sbagliata.

Mara deve tornare a casa perciò/perché le vacanze sono finite.

Mara pensa ai giochi, agli amici, alle nuotate, perciò/perché è triste.

Mette in valigia qualche conchiglia perciò/perché le ricordano i giorni al mare.

Mara vuole guardare il mare ancora una volta, perciò/perché va in spiaggia.

Osserva i disegni e completa.

Mara ____________________________________________________________________________

perché __________________________________________________________________________ . Mara ___________________________________________________________________________ , perciò ___________________________________________________________________________ .

O.A.: stabilire rapporti di casualità tra gli eventi.

TEMPO DI SALUTI

Causa ed effetto STORIA

4

(10)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

10

In queste due situazioni la parola “tempo” non ha lo stesso significato.

O.A.: distinguere tempo storico da tempo meteorologico.

C’È TEMPO E TEMPO!

Tempo meteorologico e tempo storico STORIA

5

ACCIDENTI, CHE BRUT TO TEMPO

OGGI!

QUANTO TEMPO È PASSATO DALL’ULTIMA VOLTA CHE CI SIAMO VISTI!

1 2

Segna con una X a quale tempo si riferiscono le due frasi

pronunciate sopra.

1. Tempo storico.

Tempo meteorologico.

2. Tempo storico.

Tempo meteorologico.

Che cosa indica la parola tempo? Completa la tabella segnando con delle X.

Il tempo storico si riferisce agli eventi e alle trasformazioni legati al trascorrere delle ore, degli anni, dei secoli…

Il tempo meteorologico si riferisce

alle condizioni del cielo e alla temperatura di un luogo.

Tempo storico Tempo meteorologico Adesso abbiamo poco tempo.

Nei tempi antichi si usavano le carrozze.

Ho ascoltato le previsioni del tempo.

Quando hai tempo vieni a trovarmi.

È il tempo ideale per un tuffo in piscina.

Non ho finito. Ho bisogno di altro tempo.

Non perdere tempo!

Con questo tempo è meglio stare in casa.

(11)

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© La Spiga Edizioni

11

Mara è tornata a casa. Le valigie sono aperte e sul suo letto sono sparsi oggetti

di ogni tipo: una stella marina, delle foto, una bustina piena di conchiglie, una medaglia, il talloncino della pubblicità dell’albergo, un costume da bagno, il suo diario aperto sul 24 luglio…

Mara prende il diario e si mette a scrivere. A un tratto si sente il campanello della porta:

driiiiiin! È la nonna, che è venuta a salutare lei e la sua mamma.

Abbraccia la sua Mara e poi chiede alla mamma: – Come è andata, Susi? Racconta.

La mamma non si fa pregare: – Bellissimo! L’albergo, poi… Avevamo una camera con terrazzino sul mare… uno spettacolo! Mara ha anche vinto la gara di tuffi…

Utilizzando le informazioni date dalle fonti rappresentate, ricostruisci l’evento.

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

O.A.: ricostruire un evento attraverso le fonti.

CHE BELLE VACANZE!

Le fonti STORIA

6

C<arø <diariø,

sonø <tornata <a <casa

<dopø <due settimane

<di...

HOTEL MIRASOLE via Raffaello, 46

Termoli

(12)

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12

O.A.: capire i cambiamenti causati dal tempo.

VACANZE DI IERI, VACANZE DI OGGI

– Nonna, ma tu da bambina andavi al mare? – chiede curiosa Mara.

– Certo! – risponde la nonna. – Ho anche qualche vecchia foto delle mie vacanze da bambina. Domani te le porto da vedere.

Il giorno dopo la nonna arriva con due foto davvero interessanti: una rappresenta lei al mare quando era piccola, un’altra mostra le vacanze della bisnonna da bambina.

– Che buffe! – esclama Mara mentre le osserva. – Ma come eravate vestite? E la bisnonna che cos’ha in testa: un lampadario?

Osserva le tre fotografie e completa la tabella registrando i cambiamenti che noti.

Le tre fotografie ci fanno capire che il tempo è passato ed evidenziano i cambiamenti avvenuti.

Il tempo storico STORIA

7

anni ‘30 anni ‘60 anno 2019

Abbigliamento Pettinatura Oggetti da spiaggia Bisnonna

Nonna

Mara

(13)

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© La Spiga Edizioni

13

Le fotografie delle vacanze mostrano con chiarezza che il tempo passa.

È come se il tempo, passando, lasciasse dietro di sé una scia invisibile, che va sempre avanti e mai indietro. Quindi, per rappresentare il tempo che passa, possiamo utilizzare una scia, una linea, formata da tanti spazi uguali, ognuno dei quali corrisponde

a un periodo ben preciso.

Per esempio, gli avvenimenti che le fotografie del mare rappresentano possono essere rappresentati con spazi che valgono ognuno 10 anni.

Colora sulla linea del tempo il periodo delle vacanze a cui si riferiscono le tre fotografie che hai osservato nella scheda n. 7.

1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 La fotografia della bisnonna ha incuriosito Mara,

che chiede notizie su di lei.

Scopre così che si chiamava Antonietta, che è nata nel 1922 e che è morta nel 1995.

La nonna Fausta è nata nel 1950,

la mamma Susi nel 1980, Mara nel 2010.

Colora la linea del tempo per ogni personaggio della famiglia, partendo dall’anno di nascita.

bisnonna Antonietta

1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 nonna Fausta

1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 mamma Susi

1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 Mara

1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020

O.A.: sviluppare la capacità di utilizzare la linea del tempo.

LA LINEA DEL TEMPO

Il tempo storico STORIA

8

(14)

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14

La foto della bisnonna mostra una bambina di altri tempi e Mara ne resta colpita.

– Era una donna del secolo scorso! – esclama mamma Susi.

– Un secolo! Che cos’è un secolo? – chiede Mara un po’ stupita.

– È un periodo di tempo che dura cento anni – spiega la mamma.

– Ci sono altre parole che indicano periodi di tempo ben precisi – interviene nonna Fausta, – il lustro, il decennio, il biennio, il triennio,

il millennio…

Aiuta Mara a mettere in corrispondenza le unità di misura del tempo collegandole alla loro durata.

Ora, per ogni avvenimento, scrivi la possibile durata, utilizzando i termini presentati.

Costruzione di un palazzo: ___________

Crescita di un bosco: ________________

Vita di una persona: __________________

Scuola Primaria: _____________________

Scuola dell’Infanzia: _________________

Formazione delle montagne: ___________

O.A.: conoscere le unità di misura del tempo.

IL TEMPO SI MISURA

Il tempo storico STORIA

9

dieci anni

mille anni

due anni

cento anni

cinque anni

tre anni triennio

lustro o quinquennio

decennio

millennio secolo

Biennio

(15)

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© La Spiga Edizioni

15

Al ritorno dalle vacanze, tutti raccontano ciò che hanno visto nei luoghi di villeggiatura:

castelli, monumenti, palazzi, chiese, musei, statue, quadri…

Tutti o quasi hanno una lunga storia perché antichi, sono opere dell’uomo prodotte in epoche diverse.

Osserva le fotografie e scrivi per ognuna di che cosa si tratta.

Ognuna di queste opere è testimonianza di un’epoca ben precisa e la loro storia è ricostruita, attraverso attività di ricerca e di studio, da uno studioso che si occupa di eventi del passato: lo storico .

Anche nel tuo territorio ci sono monumenti, edifici più o meno antichi, che hai visto tante volte ma di cui non conosci forse bene la storia. Insieme ai compagni e agli insegnanti individua quali sono, effettua delle ricerche su di essi e realizza un cartellone illustrativo.

O.A.: leggere e interpretare le testimonianze del passato.

I SEGNI DEL PASSATO

Il tempo storico STORIA

10

____________________ ____________________ ____________________

____________________ ____________________ ____________________

(16)

Ipotesi di lavoro per l’insegnante

16

Obiettivi di apprendimento alla fine di una classe terza sono “individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza” e “ricavare da fonti di diverso tipo conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non”.

Risulta sicuramente interessante per il conseguimento di questi obiettivi, portare gli alunni sul territorio a cercare testimonianze del passato. Non tutte saranno antiche, ma tutte avranno bene o male una loro storia, che forse, almeno in parte, gli alunni conosceranno già.

Una volta individuata una testimonianza abbastanza interessante, possiamo proporre ai nostri alunni di indossare i panni dello storico e raccogliere informazioni per ricostruire un evento. Per esempio, sulla collina del paese ci potrebbe essere una torre (o chiesa, fontana, palazzo, castello, piazza, monu- mento…).

Cominciamo a recarci sul posto e a fotografare “l’oggetto” individuato, quindi realizziamo un cartel- lone con al centro un gruppo di foto.

A questo punto, coinvolgiamo la classe in una conversazione in cui ognuno, liberamente, racconta ciò che sa sulla torre (aneddoti, notizie certe o ipotetiche) e facciamole registrare su fogli che incolleremo intorno alle fotografie.

A questo punto, chiediamo agli alunni se tutto ciò che abbiamo registrato è dimostrabile attraverso delle fonti storiche.

– Tu, Tiziana, hai detto che la torre è dei duchi Partenio. Come fai a saperlo?

– Chi ti ha detto, Antonio, che nella notte del 21 giugno appare un fantasma?

– E tu, Simonetta, come fai a dire che è stata costruita intorno al 1400?

Le risposte degli alunni porteranno inevitabilmente a ricercare fonti che diano testimonianza alle loro affermazioni.

Portiamo i bambini alla conclusione che le risposte le troveremo nell’analisi di materiale che dovremo cercare sul territorio.

– Dove cercheremo informazioni sicure?

La conversazione collettiva porterà a individuare nel Comune, nella biblioteca comunale, nelle intervi- ste a persone di una certa età o a studiosi o a discendenti della famiglia, se ve ne sono, le risorse dove trovare risposte certe.

Dividiamo quindi i bambini in gruppi e chiediamo loro di occuparsi del reperimento di materiale sto- rico. Una volta raccolto, sarà il momento dell’analisi delle fonti:

• lo stemma sulla Torre;

• il libro sulla Torre;

• la targa che ricorda un evento accaduto nella Torre;

• la data scolpita su un angolo della Torre;

• il racconto di un anziano.

Il lavoro successivo è quello della classificazione delle fonti. Dei cartelloni possono essere utili per vi- sualizzare in modo efficace il materiale raccolto.

Una volta raccolte le informazioni storicamente documentate, chiediamo ai nostri alunni di ricostruire l’evento, cioè in questo caso la storia della torre o una sua parte, utilizzando i dati a loro disposizione.

Chiediamo anche di inserire su una linea del tempo la cronologia degli avvenimenti che riguardano l’oggetto della nostra ricerca.

Leggere e interpretare

testimonianze del passato

(17)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

© La Spiga Edizioni

17

Il lavoro dello storico STORIA

O.A.: capire il lavoro dello storico.

CHI È LO STORICO?

11

Lo storico è uno studioso del passato.

Attraverso l’analisi e l’interpretazione delle fonti, raccoglie informazioni

e ricostruisce avvenimenti di un passato anche molto lontano.

Come lavora lo storico? Metti in ordine le azioni che compie per ricostruire un avvenimento del passato, numerandole da 1 a 4.

Adesso completa segnando con una X.

Lo storico è:

una persona molto anziana.

uno studioso che ricostruisce gli eventi del passato.

una persona che legge i libri di storia.

uno studioso che lavora in biblioteca.

Ricostruisce l’avvenimento del passato collegando

in modo logico le informazioni a sua disposizione.

Raccoglie le fonti nei siti

archeologici, nelle biblioteche, nei musei.

Analizza le fonti: prima di tutto verifica se sono autentiche,

poi le data, cioè stabilisce a quale periodo storico risalgono.

Interpreta le fonti, cioè ricava

dalle fonti a sua disposizione

il maggior numero possibile

di informazioni.

(18)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

18

Lo storico nel suo lavoro collabora con tanti altri studiosi, ognuno con compiti diversi, ma che svolgono tutti attività di ricerca.

Collega ogni studioso alla definizione corrispondente.

LO STORICO E I SUOI AIUTANTI

O.A.: conoscere il lavoro degli studiosi del passato.

Il lavoro dello storico STORIA

12

Studia le rocce

e la struttura del terreno.

Studia i resti fossili

di animali e di esseri umani.

Ricostruisce le abitudini di vita degli uomini.

Studia i resti di oggetti costruiti dall’uomo.

Studia i resti fossili di vegetali.

Stabilisce l’età

degli oggetti in base ad analisi chimiche.

paleontologo paleobotanico

archeologo

geologo

antropologo

chimico

(19)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

© La Spiga Edizioni

19

Classifica queste fonti storiche scrivendo per ognuna se è materiale, scritta o iconografica, poi collegala allo studioso che se ne occupa.

A OGNUNO LA SUA FONTE

O.A.: conoscere il lavoro degli studiosi del passato.

Il lavoro dello storico STORIA

13

geologo

archeologo

paleontologo

paleobotanico _______________________ _______________________

_______________________ _______________________

_______________________ _______________________

(20)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

20

14

IL SITO ARCHEOLOGICO

Il lavoro dello storico STORIA

(21)

© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere il lavoro degli studiosi del passato.

21 Un sito archeologico è un luogo dove sono stati trovati reperti

che possono servire allo storico per ricostruire eventi del passato.

La parola reperto deriva dal latino reperire, che significa trovare.

Il reperto è tutto ciò che si trova e che può essere utile agli studiosi nelle loro ricerche.

Negli strati più profondi del sito archeologico si trovano i fossili : resti o impronte di animali e piante molto antichi che si sono pietrificati.

Osserva il sito archeologico rappresentato sulla pagina precedente e rispondi.

• Chi lavora in un sito archeologico?

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

• Quali attrezzi vengono usati? Disegnane alcuni e spiega a che cosa servono.

• Che cosa è stato ritrovato nello strato più profondo? __________________________

• E in quello intermedio? _____________________________________________________

• E in quello più superficiale? __________________________________________________

• Quali sono i reperti più recenti? _____________________________________________

• E quelli più antichi? ______________________________________________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

____________________

____________________

____________________

____________________

(22)

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22

O.A.: conoscere i fossili.

I fossili STORIA

Collega ogni fase della fossilizzazione di questo animale alla spiegazione corrispondente.

I FOSSILI: CHE COSA SONO E COME SI SONO FORMATI

15

I fossili sono i resti pietrificati di animali e di vegetali vissuti milioni di anni fa.

Dal loro studio si possono ricavare molte informazioni non solo sull’animale o sul vegetale e sulla loro

evoluzione, ma anche sull’ambiente in cui vivevano.

Lo scheletro dell’animale continua per moltissimo tempo ad assorbire i sali minerali e diventa duro come roccia.

Il corpo di questo animale, al momento della morte, cade sul fondo di un lago e viene subito ricoperto dal fango.

Dopo migliaia di anni il fossile può essere ritrovato o in seguito a scavi o per movimento della Terra, che lo riportano in superficie.

Con il passare del tempo, le parti molli si decompongono e, pian piano,

scompaiono lasciando solo lo scheletro.

(23)

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© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere i fossili.

23

________________________ ________________________ ________________________

I fossili STORIA

I FOSSILI: TRACCE

DI UN PASSATO MOLTO LONTANO

Osserva questi fossili e scrivi a quale animale o pianta appartengono.

Completa segnando con una X.

• I fossili sono resti di: organismi viventi. organismi non viventi.

• I fossili ci forniscono informazioni: sull’evoluzione della vita sulla Terra.

sulla formazione della Terra.

• I fossili più antichi si trovano: nello strato più superficiale del terreno.

nello strato più profondo del terreno.

• Per fossilizzarsi un organismo deve essere:

esposto all’aria. ricoperto da sabbia, fango, ghiaccio.

• Facendo delle analisi approfondite: non è possibile datare un fossile.

è possibile datare un fossile.

• La scienza che studia i fossili è: l’archeologia. la paleontologia.

16

________________________ ________________________ ________________________

(24)

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24

O.A.: riconoscere i vari tipi di fonte.

LE FONTI STORICHE

Anche lo storico, per ricostruire gli avvenimenti del passato, deve cercare, analizzare e studiare le tracce lasciate dai popoli antichi, cioè le fonti storiche.

Collega ogni fonte alla definizione corrispondente.

17 Le fonti storiche STORIA

Fonti orali o testimonianze Sono i racconti di chi ha vissuto in prima persona un evento:

racconti, canti, leggende, miti…

Fonti materiali o reperti Sono gli oggetti prodotti

dall’uomo: attrezzi, utensili, armi, vestiti, gioielli, monumenti…

e i resti di piante, di animali o dell’uomo stesso.

Fonti scritte o documenti Sono le scritte incise su pietra o eseguite su carta: incisioni su monumenti, lettere, libri, atti ufficiali…

Fonti visive o iconografiche Sono i diversi tipi di immagini:

disegni, graffiti, pitture, mosaici,

fotografie, filmati…

(25)

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© La Spiga Edizioni

25

È una fonte:

orale. visiva. materiale. scritta.

Fornisce informazioni su ____________________________

__________________________________________________ .

È una fonte:

orale. visiva. materiale. scritta.

Fornisce informazioni su ____________________________

__________________________________________________ . È una fonte:

orale. visiva. materiale. scritta.

Fornisce informazioni su ____________________________

__________________________________________________ . È una fonte:

orale. visiva. materiale. scritta.

Fornisce informazioni su ____________________________

__________________________________________________ . È una fonte:

orale. visiva. materiale. scritta.

Fornisce informazioni su ____________________________

__________________________________________________ .

O.A.: riconoscere i vari tipi di fonte.

CLASSIFICARE LE FONTI STORICHE

Classifica ciascuna fonte segnando con una X, poi indica quale tipo di informazione fornisce.

18

Le fonti storiche STORIA

(26)

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26

19

O.A.: conoscere termini propri della Storia.

Collega ogni immagine alla didascalia e alla definizione corrispondenti.

LE PAROLE DELLA STORIA

Le fonti storiche STORIA

linea del tempo

fossile

ordine cronologico

reperto

Oggetti (vasi, gioielli…) scoperti durante uno scavo archeologico.

Linea immaginaria sulla quale gli eventi vengono ordinati in successione.

Resti o impronte pietrificate di animali e piante vissuti milioni di anni fa.

Studioso del passato.

Criterio con cui si mettono in ordine gli eventi dal più antico al più recente.

storico

(27)

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© La Spiga Edizioni

27

Secondo gli scienziati, l’universo ha avuto origine circa 15 miliardi di anni fa in seguito a un’enorme esplosione che essi hanno denominato Big Bang (big: grande, bang: botto).

In seguito a questa esplosione, si formarono nubi di gas e di polvere in continua espansione, che si raffreddarono e si addensarono formando le galassie.

Nelle galassie, nei punti più densi, avvennero continue esplosioni che formarono le stelle. Fu così che nella galassia che noi conosciamo come Via Lattea si accese una stella per noi fondamentale: il Sole.

Circa 5 miliardi di anni fa, dal Sole si staccarono dei frammenti che cominciarono a girargli intorno, si raggrupparono, si raffreddarono e diedero origine ai pianeti del Sistema Solare, fra cui la Terra.

20

O.A.: conoscere le origini della Terra dal punto di vista scientifi co.

LA NASCITA DELL’UNIVERSO

La storia della Terra STORIA

(28)

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28

All’inizio la Terra era come un’enorme palla di fuoco in continua ebollizione, che ruotava velocemente intorno al Sole.

Collega ogni immagine al testo corrispondente.

BU0NGIORNO, TERRA!

O.A.: conoscere le origini della Terra dal punto di vista scientifi co.

La storia della Terra STORIA

21

Successivamente, la crosta terrestre si raffreddò e si solidificò, diventando durissima, anche se con tante spaccature.

All’interno, però, rimaneva incandescente:

un mare di fuoco, lava e gas, che usciva in superficie a causa dei terremoti

e delle eruzioni dei vulcani.

La lava, depositandosi all’esterno della Terra, si raffreddò.

I gas salirono verso l’alto e,

incontrando zone di temperatura più fredda, si trasformarono in nuvole facendo cadere sulla superficie terrestre piogge per milioni di anni.

L’acqua riempì bacini, fessure,

conche della superficie terrestre

e si formarono così gli oceani,

i mari, i laghi, i fiumi.

(29)

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© La Spiga Edizioni

29

Come sia nato l’universo ha sempre colpito la fantasia dell’uomo, il quale, non avendo informazioni sicure su questi fenomeni, ha cercato di spiegarli con racconti fantastici: i miti . Si trovano miti creati da tutti i popoli della Terra.

ANG-NGALO CREA IL MONDO

All’inizio del tempo, il Cielo e la Terra si stendevano uguali da orizzonte a orizzonte e nessuno li abitava, tranne il gigante Ang-ngalo.

Ang-ngalo non aveva niente da fare e nessun posto dove andare, così si sedette e cominciò a fare dei mucchietti di terra.

Quando ebbe finito, il mondo era pieno di montagne.

Poi cominciò a fare pipì e, quando smise, si erano formati mari e oceani.

Quindi Ang-ngalo ebbe voglia di passeggiare avanti e indietro, lasciando impronte profonde. Quando si fermò, dappertutto c’erano crepacci e profonde buche che furono riempite dall’acqua e divennero laghi.

Infine Ang-ngalo si guardò intorno e vide che il mondo era molto cambiato: c’erano monti e oceani, mari e laghi, vallate e pianure.

– Che bello! – disse il gigante. – Ora manca qualcuno che mi faccia compagnia.

Così spezzò una canna di bambù, ci sputò dentro, la richiuse e la gettò in mare.

Da quello sputo nacquero il primo uomo e la prima donna e tutti noi siamo loro figli.

Mito delle Filippine

Rispondi.

• Chi è Ang-ngalo? __________________________________________________________

• Perché si mise a fare dei mucchietti di terra? ____________________________________

______________________________________________________________________________

• Come formò i mari e gli oceani? ______________________________________________

• In che modo formò i laghi? _________________________________________________

• Perché creò l’uomo e la donna? _____________________________________________

• Come li creò? _____________________________________________________________

______________________________________________________________________________

I MITI

O.A.: conoscere miti sull’origine della Terra.

La storia della Terra STORIA

22

(30)

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30

O.A.: conoscere miti sull’origine della Terra.

Agli inizi del mondo c’era solo acqua. Whee-me-me-owan, il Grande Capo Lassù, viveva su nel cielo tutto solo.

Quando decise di fare il mondo, venne giù in luoghi dove l’acqua è poco profonda e cominciò a tirar su grandi manciate di fango, che divennero la terraferma.

Fece un mucchio di fango altissimo che, per il gelo, divenne duro e si trasformò in montagne.

Quando cadde la pioggia, questa si trasformò in ghiaccio e neve sulla cima delle montagne.

Un po’ di quel fango indurì e divenne roccia.

Il Grande Capo Lassù fece crescere gli alberi sulla terra, e anche radici e bacche.

Con una palla di fango fece un uomo e gli disse di prendere i pesci nell’acqua, i daini e l’altra selvaggina nelle foreste.

Quando l’uomo divenne malinconico, il Grande Capo Lassù fece una donna affinché fosse la sua compagna e le insegnò a preparare le pelli, a lavorare cortecce e radici e a fare cesti con quelle. Le insegnò quali bacche usare per cibo e come raccoglierle e seccarle. Le insegnò come cucinare il salmone e la cacciagione che l’uomo portava.

Mito degli Indiani d’America

Confronta il mito degli Indiani d’America che hai appena letto con quello delle Filippine nella scheda 22 e completa la tabella.

IL GRANDE CAPO LASSÙ

La storia della Terra STORIA

23

Mito delle Filippine Mito degli Indiani d’America Situazioni iniziale

Protagonista del mito Origine delle montagne Origine dei mari

Origine dell’uomo

(31)

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© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere le ere geologiche e l’evoluzione della vita sulla Terra.

31 Circa tre miliardi di anni fa sulla Terra apparvero le prime forme di vita.

Esse comparvero nell’acqua di cui il pianeta era abbondantemente ricoperto.

I primi esseri viventi, inizialmente, erano organismi microscopici formati da una sola cellula (unicellulari), ma poi, con il tempo e con l’evoluzione, popolarono tutto il pianeta.

Gli scienziati hanno suddiviso tutta la lunga storia della vita sulla Terra in cinque periodi chiamati ere: era archeozoica, era paleozoica o primaria, era mesozoica o secondaria, era cenozoica o terziaria, era neozoica o quaternaria.

LA VITA SULLA TERRA

La storia della Terra STORIA

24

Era

archeozoica Da 3 miliardi di anni fa a 600 milioni di anni fa

Nel mare compaiono le prime forme di vita, unicellulari, che producono ossigeno.

Era

paleozoica o primaria

Da 600 milioni di anni fa a 230 milioni di anni fa

Compaiono gli animali marini:

alghe, spugne, meduse, trilobiti, primi pesci.

Sulla terraferma felci e conifere.

La presenza di ossigeno nell’aria spinge alcuni animali (gli anfibi) a uscire dall’acqua.

Era

mesozoica o secondaria

Da 230 milioni di anni fa a 65 milioni di anni fa

Alcuni anfibi si trasformano in rettili. È l’era dei dinosauri.

Compaiono gli uccelli e i primi piccoli mammiferi.

Compaiono piante e fiori nuovi.

Era

cenozoica o terziaria

Da 65 milioni di anni fa a 2 milioni di anni fa

Scompaiono i dinosauri.

Si evolvono uccelli e mammiferi come il cavallo, il cane,

lo scimpanzé e l’elefante.

Era neozoica o quaternaria

Da 2 milioni di anni fa ai giorni nostri

Si sviluppano i grandi mammiferi, mammut

e rinoceronti, compaiono specie

vegetali e animali presenti

ancora oggi. Compare l’uomo.

(32)

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32

Era archeozoica

Era paleozoica

Era mesozoica

Era cenozoica

Era neozoica

Collega ogni essere vivente alla sua era di appartenenza.

Completa.

La vita compare sulla Terra nell’era ______________________________ , sviluppandosi nel _____________________ . Le prime forme di vita erano esseri __________________ . Nell’era _________________ il mare si riempì di vita; comparvero _________________ , _________________ , _________________ , e _________________ . Nello stesso periodo alcuni pesci si spinsero fuori dall’acqua e diedero vita agli _______________ .

La comparsa dei ___________________ caratterizza l’era mesozoica, durante la quale sono i ___________________ i padroni del pianeta.

È il momento in cui compaiono anche gli ___________________ .

Nella cenozoica si sviluppano i mammiferi come il ____________________ , il ____________________ e scompaiono i _________________ .

Nell’era __________________ compare __________________ .

O.A.: conoscere le ere geologiche e l’evoluzione della vita sulla Terra.

La storia della Terra STORIA

25

LA VITA SULLA TERRA

(33)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

© La Spiga Edizioni

33

Immagina un’ampia vallata interrotta ogni tanto da zone paludose.

Il sottobosco è ricco di cespugli di felci, il cibo preferito da due animali che assomigliano a carri armati: sono gli stegosauri, con la pelle ricoperta di scaglie ossee e spine sulla coda.

Ecco che si avvicina un’altra famiglia di animali: i triceratopi, anch’essi corazzati e con tre affilate corna sul muso. Sono un maschio, una femmina e un piccolino.

Un enorme diplodoco si avvicina facendo tremare il suolo a ogni passo.

Ha un collo lunghissimo che gli permette di raggiungere le cime degli alberi e di mangiare le foglie più tenere.

Tutti questi animali sono erbivori e non si attaccano tra di loro.

Finché… ecco giungere come una furia due enormi tirannosauri.

Sono carnivori e sempre affamati!

Un tirannosauro insegue i triceratopi. Il piccolo rimane indietro

e il tirannosauro ha già spalancato la bocca per afferrarlo. Ma in quel momento il triceratopo maschio piomba su di lui e lo infilza con le corna affilate.

Si accende una lotta tremenda; spesso ambedue i contendenti perdono la vita.

Completa il disegno inserendo un momento del racconto.

O.A.: approfondire le conoscenze sui dinosauri.

I dinosauri STORIA

26

VITA DA DINOSAURI

(34)

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Per imparar a studiare e

34

O.A.: approfondire le conoscenze sui dinosauri.

I dinosauri STORIA

I DINOSAURI

27

Ambiente di vita:

________________

________________

________________

Riproduzione:

________________

________________

________________

DINOSAURO Diffusione sul pianeta:

___________________

___________________

___________________

Alimentazione:

________________

________________

________________

Struttura degli arti:

________________

________________

________________

Dimensioni:

________________

________________

________________

Tra i rettili, primi vertebrati che si abituarono a vivere sulla terraferma, i più conosciuti sono senza dubbio i dinosauri,

che si diffusero su tutto il pianeta, anche in Antartide.

Le loro dimensioni erano molto varie: potevano essere grandi come case o piccoli come topi. Alcuni vivevano in acqua, altri volavano, molti abitavano sulla terraferma.

I dinosauri avevano gli arti diritti e le zampe poste sotto il corpo e non rivolte verso l’esterno. Gli arti strutturati in questo modo reggevano meglio il peso del corpo, permettevano loro di camminare o di correre in modo più agevole e, in alcuni casi, di reggersi solo sulle zampe posteriori lasciando liberi gli arti anteriori.

La maggior parte dei dinosauri era erbivora e si nutriva di piante, foglie, cespugli.

Altri dinosauri erano carnivori, avevano mascelle robuste con denti aguzzi per divorare la preda e pericolosi artigli per agguantarla e trattenerla.

I dinosauri deponevano le uova con un guscio robusto.

Alla nascita alcuni piccoli erano già autonomi, altri avevano bisogno delle cure dei genitori finché erano in grado di muoversi da soli.

Completa lo schema ricavando le informazioni dal testo informativo

che hai appena letto.

(35)

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

© La Spiga Edizioni O.A.: approfondire le conoscenze sui dinosauri.

35

I dinosauri STORIA

Rispondi segnando con una X, poi confronta il tuo lavoro con quello dei compagni.

QUANTE CURIOSITÀ SUI DINOSAURI!

28

In quale periodo i dinosauri vissero sulla Terra?

Com’era la loro alimentazione?

Come si riproducevano i dinosauri?

Che dimensioni avevano i dinosauri?

In quali parti della Terra si diffusero?

Da 230 milioni a 65 milioni di anni fa.

Nell’era archeozoica.

Da 65 milioni a 2 milioni di anni fa.

Erano tutti erbivori.

Erano tutti carnivori.

Alcuni erano erbivori, altri carnivori.

Partorivano cuccioli.

Deponevano uova.

Erano tutti grandi.

Erano tutti piccoli.

Alcuni erano molto grandi, altri molto piccoli.

Solo nelle zone fredde.

Su tutto il pianeta.

Sulle montagne.

(36)

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36

Osserva le immagini, leggi le definizioni e risolvi il cruciverba, anche ricercando informazioni su libri o Internet. Nella colonna evidenziata potrai leggere il nome del dinosauro rappresentato qui a lato.

DINOCRUCIVERBA

O.A.: approfondire le conoscenze sui dinosauri.

I dinosauri STORIA

29

1. 2. 3.

7.

10.

4. Il tipo di sangue che circolava nel corpo dei dinosauri (due parole).

5. Era geologica in cui i dinosauri dominavano sulla Terra.

6. Grazie ad essi, vengono ricostruiti i dinosauri nei musei.

8. Periodo intermedio dell’era mesozoica.

9. Il nome dinosauro vuol dire “lucertola …”.

1

3 4 5 6 7

8 9 10

2

L L

I T

X C

D

G

(37)

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I DINOSAURI SCOMPAIONO:

È LA FINE DI UN’ERA

Improvvisamente, 65 milioni di anni fa, il mondo delle enormi lucertole scomparve.

I grandi predatori, i giganteschi erbivori, ma anche molti animali più piccoli, circa l’85%

delle specie che popolavano la Terra, si estinsero.

Che cosa provocò la catastrofe?

Ancora oggi gli scienziati non hanno certezze assolute, ma avanzano diverse ipotesi: ritiro del mare, eruzioni vulcaniche, meteoriti caduti sulla Terra…

L’ipotesi più credibile è comunque quella dell’impatto di un grande meteorite sulla superficie terrestre.

Questo scontro catastrofico avrebbe dato origine a una grande esplosione, che avrebbe causato enormi incendi.

Un’immensa nube di polveri, vapore e fumo avrebbe oscurato la luce solare provocando un brusco calo della temperatura sul pianeta e la mancanza di luce.

Tantissimi animali, tra cui i dinosauri,

non sarebbero riusciti ad adattarsi a questi

cambiamenti e si sarebbero così estinti. Meteorite: frammento di corpo celeste che vaga nello spazio e che può cadere anche sulla Terra.

Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso).

• I Dinosauri vissero nell’era archeozoica. V F

• “Dinosauri” vuol dire “terribili lucertole”. V F

• I dinosauri si estinsero per la caccia dell’uomo. V F

• I dinosauri erano tutti carnivori. V F

• Le conoscenze sui dinosauri derivano dai fossili. V F

• I dinosauri popolarono tutto il pianeta. V F

• I dinosauri comparvero sulla Terra prima dell’uomo. V F

• Dopo i dinosauri, sulla Terra si affermarono i mammiferi. V F

O.A.: approfondire le conoscenze sui dinosauri.

I dinosauri STORIA

30

(38)

Ipotesi di lavoro per l’insegnante

38

Concluso l’affascinante periodo dei dinosauri, per introdurre l’altrettanto fascinoso argomento sulla comparsa dell’uomo e sulla sua evoluzione, possiamo proporre un’attività che si pone i seguenti obiet- tivi:

• riflettere sulle proprie conoscenze e renderle più sistematiche;

• sviluppare i concetti di strumento, abitazione, arte;

• sviluppare la capacità di stabilire nessi significativi fra i dati.

Come punto di partenza poniamo agli alunni delle domande che potremo anche stampare su schede individuali:

– Chi erano, secondo te, gli uomini primitivi? In quale parte della Terra abitavano? Che cosa mangia- vano? Come si procuravano il cibo? Dove abitavano? Come comunicavano?

Possiamo anche chiedere agli alunni di rappresentare con dei disegni quello che sanno sull’uomo primitivo.

Raccogliamo le risposte e i disegni in modo da poterli utilizzare per un confronto alla fine del percorso didattico.

Dividiamo poi gli alunni in piccoli gruppi e a ogni gruppo distribuiamo una scheda che contenga im- magini di strumenti usati in periodi diversi dagli uomini primitivi.

Chiediamo agli alunni di assegnare il nome agli stru- menti, di individuare con quali materiali sono stati co- struiti, di spiegare a che cosa servivano.

Se abbiamo a disposizione reperti o riproduzioni di strumenti preistorici, facciamoli vedere e toccare agli alunni oppure chiediamo loro di cercare sassi scheg- giati e con essi provare a costruire attrezzi preistorici.

Dopo aver analizzato questi strumenti, chiediamo loro di formulare delle ipotesi sul modo in cui gli uomini pri- mitivi si procuravano il cibo.

Successivamente, diamo ai gruppi due immagini che rappresentano una caverna e una capanna fatta di ossa e di pelli di animali.

Verifichiamo se le ipotesi fatte inizialmente dagli alunni sulle abitazioni primitive tro- vano un riscontro nelle due immagini.

Chiediamo in quali ambienti gli uomini primitivi usavano le diverse abitazioni, quali vantaggi e quali svantaggi offrivano entrambe.

Un’attività simile possiamo proporla dando ai bambini delle schede che rappresentano delle incisioni e delle pitture rupestri. Dopo una prima osservazione che permetterà di individuare gli elementi rappre- sentati, possiamo chiedere ai bambini di fare delle ipotesi sui materiali utilizzati per la loro realizzazione, sui motivi per cui venivano rappresentati, sui luoghi in cui venivano realizzati.

Tutto il materiale prodotto durante queste attività sarà oggetto di discussione e di confronto nel corso dello studio sull’evoluzione dell’uomo e sarà utile per una più sistematica interiorizzazione delle conoscenze.

… E l’uomo?

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39

31

Anche sulla comparsa dell’uomo sulla Terra, gli uomini antichi, che non riuscivano a spiegarsela, hanno inventato dei miti. Il seguente appartiene alla civiltà maya.

Mille e mille anni fa non esistevano che cielo e mare. Un bel giorno, gli dèi Tepeu e Gucumatz decisero di creare la Terra e il Sole. Nominarono la Terra ed essa si formò, nominarono il Sole ed esso nacque, nominarono le montagne, i laghi, i boschi ed essi comparvero. Dopo gli dèi crearono gli animali e a ognuno di essi diedero una casa:

chi viveva tra i cespugli, chi sugli alberi, chi nelle buche del terreno e chi nell’acqua.

Tepeu e Gucumatz chiesero agli animali di parlare, ma gli animali non ci riuscirono:

squittivano, ululavano, gorgheggiavano, ruggivano, ma non parlavano e non riuscivano a pronunciare i nomi degli dèi per ringraziarli.

Tepeu e Gucumatz allora pensarono di creare l’uomo. Cominciarono a farlo con la terra, ma l’uomo di fango non stava in piedi; lo scolpirono nel legno, ma l’uomo di legno non capiva, non aveva cervello.

A quel punto gatto, coyote, pappagallo e avvoltoio si avvicinarono agli dèi e diedero loro una pannocchia di mais.

Gli dèi presero la pannocchia, macinarono i chicchi con una pietra, impastarono la farina ottenuta con l’acqua di mare e finalmente nacque l’uomo.

Metti in successione le sequenze del racconto, numerandole da 1 a 8.

Gli dèi fanno l’uomo di legno.

Gli dèi creano montagne, laghi e boschi.

Con la farina di mais, gli dèi impastano l’uomo.

Compaiono gli animali, ognuno con la sua casa.

Gli animali, però, non sanno parlare.

Gli dèi fanno l’uomo di fango.

Gatto, coyote, pappagallo e avvoltoio portano agli dèi una pannocchia di mais.

Gli dèi Tepeu e Gucumatz decidono di creare Terra e Sole.

O.A.: conoscere miti sulla comparsa dell’uomo sulla Terra.

COME NACQUE L’UOMO

L’uomo STORIA

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40

L’uomo STORIA

32

L’evoluzione della specie umana è un lungo cammino che ebbe inizio circa 2 milioni di anni fa, quando il genere homo fece la sua comparsa sulla Terra.

Da un gruppo di scimmie evolute, dette scimmie antropomorfe, cioè simili all’uomo, ebbero origine i cosiddetti ominidi.

La separazione tra la linea delle scimmie e quella dei primi ominidi avvenne a partire da 15 milioni di anni fa, nel momento in cui si rese necessario adattarsi a un nuovo ambiente:

la savana. Ciò avvenne in una zona dell’Africa, dove una spaccatura profonda della

superficie terrestre, chiamata rift, divise una zona in due parti ben distinte: una con clima umido e ricca di foreste, un’altra con clima più asciutto e caratterizzata dalla presenza di alte erbe con radi alberi, la savana, appunto. Le scimmie della savana, non potendo più vivere sugli alberi, furono costrette ad adattarsi al suolo e cominciarono a camminare in posizione eretta, cioè su due zampe.

L’evoluzione di questo tipo di scimmie ha portato alla comparsa di altre specie di ominidi, fino all’homo sapiens, la specie a cui apparteniamo.

L’EVOLUZIONE DELL’UOMO

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