• Non ci sono risultati.

S Δ Δ i S T = i S = i − − 1 exp () ETp "#$%&' − i () − ET P i i − ⋅ S P i i

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "S Δ Δ i S T = i S = i − − 1 exp () ETp "#$%&' − i () − ET P i i − ⋅ S P i i"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

ΔS

i

ΔT = − ( ETp

i

− P

i

) ⋅ S

i

ϕ

S

i

= S

i−1

exp − ( ET

i

− P

i

)

ϕ

"

# $ %

&

'

Il modello di bilancio idrico di Thornthwaite e Mather

Il primo modello di bilancio idrico è stato proposto da Thornthwaite nel 1948 e messo a punto dallo stesso Thornthwaite insieme a Mather, nel 1955, per usi agronomici. Consente di simulare l’evoluzione del contenuto d’acqua nel suolo e di stimare l’evapotraspirazione effettiva.

In questo modello, denominato anche modello T, si assume che la capacità limite del contenuto d’acqua, ϕ , rappresenti il massimo livello raggiungibile nel serbatoio 1 (si veda lo schema riportato in fig. 1). La variabile di stato che rappresenta il contenuto d’acqua del suolo alla fine del mese i è chiamata S

i

; essa può crescere fino al limite ϕ o decrescere, a seconda che la precipitazione mensile P

i

risulti minore o maggiore dell’evapotraspirazione potenziale mensile ETp

i

. Nel primo caso, quando P

i

> ETp

i

, S

i

è fornita da:

S

i

= min [S

i-1

+ ( P

i

− ETp

i

), ϕ] (1)

e il contenuto d’acqua nel suolo S

i

può aumentare fino al limite massimo ϕ. Al contrario, quando P

i

< ETp

i

il livello del serbatoio si abbassa e ciò significa che il contenuto d’acqua del suolo diminuisce. La relazione diventerebbe quindi:

S

i

= max [0, S

i-1

+ ( P

i

− ETp

i

)] (2)

Thornthwaite e Mather considerano però non realistica una evapotraspirazione effettiva che porti allo svuotamento dell'invaso del suolo. Al posto della (2) forniscono quindi una relazione non lineare tra il contenuto d’acqua del suolo e l’evapotraspirazione potenziale, da usarsi per il calcolo di S

i

quando P

i

< ETp

i

:

La soluzione di questa equazione è:

(2)

Fig. 1 Schema del modello T-M.

Ne risulta un valore di evapotraspirazione effettiva inferiore ad ETp

i

e pari a:

ET

i

= P

i

+ |ΔS

i

| = P

i

+ |S

i

S

i-1

|

Il deficit di contenuto d’acqua o umidità del suolo alla fine del mese i, δ

i

, è conseguentemente definito come:

P

i

ET

i

P

i

ETp

i

P

i

< ETp

i

R

i

S

i-1

ϕ

W

i-1

W

i

= W

i-1

+ ΔW SERBATOIO 1

SERBATOIO 2

D

i

= (1-λ)W

i

(3)

Ri

= S

i−1

+ P (

i

− ETp

i

) ϕ

Wi= Wi−1+ Ri

Di= 1−

(

λ

)

⋅ Wi= 1−

(

λ

)

⋅ W

(

i−1+ ΔWi

)

Wi=λ ⋅ W

(

i−1+ ΔWi

)

δ

i

= ϕ - S

i

Quando la precipitazione mensile P

i

è maggiore della evapotraspirazione potenziale ETp

i

e il contenuto d’acqua del suolo raggiunge la sua capacità massima, ϕ, l’acqua in eccesso (percolazione), indicata con R

i

e pari a:

va a scaricarsi nel serbatoio 2 e si somma all’acqua del mese precedente, W

i-1

; il livello del serbatoio 2 diventa:

Nel modello si assume che il deflusso D

i

in uscita dal sistema nel mese i derivi dal volume immagazzinato W

i

. In particolare, una frazione λW

i

dell’acqua immagazzinata rimane nel sottosuolo, mentre la parte (1-λ)W

i

diventa deflusso.

Il deflusso relativo al mese i è quindi:

e la riserva idrica alla fine del mese i, W

i

, risulta essere:

La frazione λ varia con la profondità e la composizione del sottosuolo, oltre

che con la dimensione e la geografia del bacino. Originariamente Thornthwaite e

Mather (1955) hanno suggerito di porre λ = 0.5 anche se poi Mather (1975) ha

notato che, nel New Jersey, per piccoli bacini, con terreno prevalentemente

sabbioso era più adatto il valore 0.75.

(4)

Il modello T

α

I modelli tipo T, originariamente sviluppati, come detto nel paragrafo precedente, negli anni ‘50 da Thornthwaite e Mather, trascurano il deflusso superficiale che puo’ determinarsi per saturazione superficiale del suolo. La necessità di superare questa mancanza, che rende il modello sicuramente inadatto a simulare il deflusso D a scala di bacino, ha portato all’elaborazione di modelli di tipo T modificati; Rushton e Ward (1979) hanno proposto il modello Tα, del quale nella Fig. 2 è riportata una semplice schematizzazione.

Nel modello Tα si assume, che una frazione α della precipitazione che si verifica in un dato mese contribuisca immediatamente e direttamente al deflusso dello stesso mese e che, quindi nel serbatoio 1 si scarichi solo la parte rimanente e cioè (1 - α)P

i

- ETp

i

. A parte questa modifica, il modello si sviluppa come il modello del tipo T.

La modifica al modello implica, quindi, l’alimentazione del deflusso da una

parte delle precipitazioni anche quando la capacità limite ϕ del contenuto

d’acqua del suolo non è superata.

(5)

Fig. 2 Schema del modello Tα.

P

i

ET

i

φ R

i

αP

i

(1-α)P

i

(1-α)P

i

- ETp

i

0

(1-α)P

i

- ETp

i

< 0

SERBATOIO 1

SERBATOIO 2

W

i-1

W

i

D

i

S

i-1

Riferimenti

Documenti correlati

La realizzazione del progetto potrebbe interferire con la viabilità dell’area per gli aspetti riconducibili essenzialmente all’incremento di traffico in fase di

Miscuglio di sementi specifico per la realizzazione di tappeti erbosi sottoposti ad intenso calpestio in zone con clima arido e secco.Ottima capacità a rigenerarsi conferendo al

In merito all’inidoneità relativa alla specifica mansione, per quanto attiene il personale docente, il CCNI concernente i criteri di utilizzazione del personale dichiarato

69/2015 – è delimitata alle società “quotate” (ed alle società ad esse “equiparate”) e così dispone: “gli amministratori, i direttori generali, i

 Anni COMPLESSIVI n.______di servizio di RUOLO nella scuola di I e/o II GRADO (tali anni, anche se di RUOLO, si sommano al pre ruolo ai fini del calcolo del punteggio).

I risultati dello studio idrologico sono stati utilizzati per definire l’architettura del sistema di drenaggio a servizio della nuova viabilità, che provvederà

Tesi di Laurea in Scienze del Movimento Umano, studente Lorenzo Landini, relatore prof.ssa Sandra Zardi, Anno Accademico 2017-2018 o “Efficacia della sit-stand workstation

Prima dello svolgimento delle due prove scritte di esame o della eventuale prova preselettiva verrà comunicata ai candidati l’ammissione con riserva alla