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Cedo immediatamente la parola al Segretario Generale per l’esecuzione dell’appello

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 5 dicembre 2011

Presidente

Buona sera, benvenuti a questo Consiglio Comunale. Cedo immediatamente la parola al Segretario Generale per l’esecuzione dell’appello. Prego.

Segretario Generale - Appello nominale 14 presenti e tre assenti, la seduta è legale.

Presidente

Ringraziamo il Segretario. La seduta è legalmente valida alle 18.10.

Procediamo con l’ordine del giorno, proseguendo laddove … prego Consigliera.

Consigliera Borghi

Abbiamo presentato stamattina un’interpellanza urgente sugli illeciti BRE-BE-MI, stessa cosa l’hanno fatta i Consiglieri del Consiglio Provinciale e del Consiglio Regionale, che in questo momento stanno appunto affrontando questo tema. Quindi chiediamo che questa interpellanza sulle tonnellate di cromo, così titola Il Giornale di Treviglio, che stanno sotto la BRE-BE-MI, possa avere questa vicenda dei chiarimenti dal Sindaco, onde rispondete alla preoccupazione che c'è in tutta la cittadinanza su questi fatti. Credo che l’urgenza sia evidente.

Presidente

Grazie Consigliera. Abbiamo ricevuto il testo della mozione richiesta, è così che si intitola, non è un’interrogazione, è una mozione, giusto?

Consigliera Borghi

No, è un’interpellanza. Hai sbagliato foglio.

Presidente

Prendiamo atto a verbale dell’avvenuto deposito.

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Consigliera Borghi

L’abbiamo protocollata oggi Presidente

L’abbiamo visto. Grazie Consigliera. Procediamo quindi col punto n. 11 all’ordine del giorno avente a oggetto: Mozione dei gruppi consiliari P.D. e A.B.S. sulla responsabilità dell’aumento delle rette Fondazione Anni Sereni…

Consigliera Borghi

Non ho capito, l’interpellanza urgente…

Presidente

L’abbiamo vista, è urgente e poi il Sindaco se vuole risponde adesso, o risponde al prossimo Consiglio. Io prendo atto che è stata protocollata…

Consigliera Borghi

Io chiedo espressamente al Sindaco di rispondere, se risponde oggi o ritiene di dover rispondere alla cittadinanza prima di Natale, cioè lasciando passare 20 giorni.

Presidente

La parola al Sindaco.

Sindaco

Il Sindaco è arrivato in Comune cinque minuti fa, era qui stamattina e stamattina l’interpellanza non c’era, per cui dico che piuttosto che dire cose di cui non so, preferisco prendermi il tempo per rispondere correttamente.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco.

Consigliera Borghi

Ha un Assessore, Sig. Sindaco…

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 5 dicembre 2011 Punto n. 1)

MOZIONE DEI GRUPPI CONSILIARI P.D. E A.B.S. SU RICHIESTA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA SUL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO STOCCAGGIO RIFIUTI A OPERA DELLA SOCIETÀ GEI CONSULT -

Presidente

Punto n. 12 all’ordine del giorno avente a oggetto: Mozione dei gruppi consiliari P.D. e A.B.S. su richiesta di assoggettabilità a VIA sul progetto per la realizzazione di impianto stoccaggio rifiuti a opera della Società GEI Consult. La parola ai Consiglieri presentanti per l’illustrazione della mozione. Prego. Consigliera Borghi ha la parola.

Consigliera Borghi

Questa mozione è stata presentata il 20 settembre e viene discussa il 5 di dicembre. Per cui è passata un po' di acqua sotto i ponti e quel dubbio che avevamo che la Provincia stesse chiedendo le integrazioni al proponente l’impianto della Gei Consult, è diventato realtà e in effetti abbiamo il testo delle integrazioni richieste dalla Provincia appunto al proponente, che dicono chiaramente quali siano tutte le criticità legate a questo impianto. Ho consegnato a Lei Presidente la mozione con gli emendamenti, perché ovviamente due mesi e 20 giorni di ritardo per la discussione di questa mozione, hanno comportato degli emendamenti.

Credevo che il giallo fosse dalla fotocopiatrice evidenziato in grigio e invece solo Lei ha il testo con l’emendamento in giallo. Ho detto a Pino di darle… perché ho dato a Pino quello con l’evidenziazione in giallo, quello con l’evidenziazione gialla. Quindi leggendo dirò quali sono gli emendamenti, ma sono semplicemente emendamenti legati al fatto che oggi c'è quella richiesta di integrazioni che il 20 di settembre non c’era.

Premesso:

− che il 15 giugno 2011 la Ditta Gei Consult ha pubblicato avviso pubblico per la richiesta di verifica di assoggettabilità a V.I.A. la Provincia di Bergamo, ai sensi del D.Lgs. 152 del 2006 e della L.R.

20 del 1999, per la realizzazione d’esercizio di un impianto di messa in riserva e deposito preliminare di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in via Aldo Moro 49 – P.I.P. uno;

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− che l’avvio del procedimento è stato comunicato dalla Provincia di Bergamo al nostro Comune con Nota 64584 del 20 giugno 2011;

− considerati e valutati il parere espresso su tale richiesta dall’Ufficio Ambiente e dell’Amministrazione di Treviglio – Nota a prot. 38602/lz del 27.07.2011, parere che evidenzia le gravi lacune del progetto preliminare, gli errori in essi contenuti, l’insostenibile impatto ambientale e i conseguenti pericoli per la saluta umana che la realizzazione e l’attivazione di questo progetto produrrebbe in un contesto già fortemente compromesso e di importanza storico e archeologica;

− considerati e valutati la conclusione di tale valutazione tecnica che esplicitamente chiede alla Provincia di sancire l’assoggettamento del progetto a VIA ai sensi della L.R. 5 del 2.02.2010, anche ad esito positivo della procedura analitica di esclusione.

Questo punto invece è un emendamento:

− Considerato e valutato anche la richiesta di integrazioni formulate dalla Provincia di Bergamo al proponente – prot. 11536 del 17.11.2011;

− Evidenziata l’enorme potenzialità dell’impianto progettato, che dovrebbe smaltire 300 tonnellate/die di rifiuti liquidi e solidi pericolosi e non pericolosi, corrispondenti a 66.000 tonnellate/anno e trattate ben 327 codici CER – Rifiuti pericolosi – su 444 classificati dal D.Lgs. 152 del 2006;

− Visto che la Provincia che avrebbe dovuto pronunciarsi entro 90 giorni dall’avviso pubblico del 15 giugno scorso, cioè entro il 15 settembre – e qui c'è l’Amministrazione – ha espresso solo in data 17.11.2011 il proprio parere, richiedendo integrazioni alla Gei Consult e prolungando in questo modo l’iter di pratica di altri 30 giorni per le osservazioni e più di 45 per l’esame delle medesime;

− Ritenendo che la richiesta di integrazioni – è stato tolto il ritardo della chiusura di procedimento – lasci oggi più di ieri intravedere un esito favorevole alla società proponente contrario a quello auspicato, auspicato a ragion veduta dai nostri Tecnici

Il Consiglio Comunale (il primo punto è stato emendato)

− formula un chiaro di indirizzo di sostegno al parere espresso dall’Ufficio Ambiente del Comune di Treviglio e un chiaro e deciso no politico all’insediamento nel territorio di Treviglio dell’impianto proposto dalla Gei Consult S.r.l., anche alla luce della conclusione a cui giunge la richiesta di integrazioni formulate dalla Provincia, a firma dell’Ing. Novati, che asserisce che le eventuali molestie

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generate dal progettato impianto, andrebbero a sommarsi ad una situazione preesistente, già molto critica;

− impegna il Sindaco a trasmettere con urgenza ai superiori livelli istituzionali la presente mozione con l’orientamento espresso da questo Consiglio Comunale e a fare tutte le pressioni possibili perché l’impianto venga assoggettato a VIA;

− impegna altresì il Sindaco e l’Assessore alla partita ad acquisire attraverso la Provincia o direttamente dal Comune, il parere dell’Amministrazione di Casirate d’Adda, in quanto l’impianto si trova a ridosso del suo territorio, addirittura a 700 metri dalla sua area urbanizzata.

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Cinque minuti ho? Sono passati, intendo illustrare le integrazioni della Provincia nell’intervento che farò dopo questa illustrazione della mozione. Grazie.

Presidente

Grazie. Dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi.

Ha chiesto la parola il Consigliere Giussani a cui cedo la parola. Prego.

Consigliere Giussani

Grazie Presidente. Qua stiamo parlando di un’azienda che ha chiesto un ampliamento, perché collegata a un'altra azienda, sempre nella zona P.I.P. – Treviglio dobbiamo ricordarci che è cresciuta economicamente per tutta una serie di aziende che hanno vissuto sul territorio negli ultimi 50-60 anni, aziende che hanno portato anche aspetti negativi sul territorio, ne dico una per tutte: Baslini. Baslini dava lavoro a centinaia, centinaia, centinaia di dipendenti, ma non erano tutti di Treviglio. Erano di Treviglio, erano di Caravaggio, venivano da Romano di Lombardia, partivano la mattina in treno, venivano a Treviglio, lavoravano, portavano via la stipendio. La Bassa bergamasca è cresciuta sul tessuto di queste aziende, di queste realtà, ma alla fine a noi cos’è che è restato? A Treviglio cos’è che è restato in questi anni? È restata una bella area Baslini che è lì da bonificare. Tutti gli altri hanno fatto man bassa, nel senso che hanno sfruttato il territorio trevigliese e a noi resta la bonifica da fare. Ma questo per mancanza di gestione del territorio.

Faccio un altro esempio, tipico, ormai penso che la cosa sia superata, il discorso di discariche di amianto sì, discariche di amianto no a Treviglio. Ma qualora nascesse la necessità di fare una discarica di amianto, ma andiamo a farla Romano di Lombardia, non vedo perché debba essere Treviglio a dover subite e a portarsi a casa il lato negativo

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delle cose. Pertanto come Lega Nord e questa è già la nostra dichiarazione di voto, noi voteremo a favore di questa mozione. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Nessun altro chiede la parola. Consigliera Borghi, prego.

Consigliera Borghi

A sostegno di quello che adesso diceva il collega Giussani, i pericoli, i rischi che ci sono nel dichiarare non assoggettabile a VIA, perché questo è il potere che ha la Provincia, non ha altro potere, però già assoggettarlo a VIA, significa mettere qualche bastone tra le ruote.

Sono tantissimi i pericoli, che la Provincia, che l’Ing. Novati segnala, tantissime le omissioni e le contraddizioni a tutti i livelli, a livello di reticolo idrico principale, non è specificato il quantitativo giornaliero di rifiuti, il traffico si dice una cosa, ma viene valutato che invece è di molto superiore a quello previsto dal proponente. Si dice che non ci saranno odori molesti, ma viene dimostrato dalla Provincia che così non può essere e io non vi voglio tediare, però ci sono impatti significativi in caso di incidente per sversamenti e incendio. Sono segnalati almeno 10-12 elementi di vulnerabilità da parte della Provincia e 8-10 presenze di elementi che vengono chiamati stressor. Si segnala la vicinanza con l’alta velocità, con la BRE-BE-MI e con zone di acquiferi vulnerabili ai nitrati e così via. Cioè ci sono altre ragioni per dire questo no chiaro all’installazione di questo impianto.

Tra le altre cose chiediamo al Sindaco di farsi carico, di sentire l’Assessore Romanò, di assicurarsi che la discarica di cemento-amianto sia un procedimento terminato, perché l’Assessore rilascia dichiarazioni, ma noi come abbiamo letto nel P.G.T. che là non vanno messi impianti confliggenti con la discarica di cemento-amianto, ma qui nelle integrazioni dell’Ing. Novati si dice: attenzione, perché lì c'è in atto un procedimento di VIA per una discarica di cemento-amianto, ed è messa tra gli elementi di criticità. Non vogliamo far polemiche, chiediamo al Sindaco responsabilmente di far pressioni e di avere informazioni chiare – chiare – scritte – circa il no che questa Amministrazione va dicendo da tempo sulla discarica di cemento- amianto. Tra tutte queste richieste di integrazioni, abbiamo davvero motivo di sostenere tutti insieme, così come diceva il collega Giussani, il no alla realizzazione e all’attivazione di questo impianto di smaltimento rifiuti.

Presidente

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Grazie Consigliera. È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Un intervento breve, solo per alcune considerazioni e un paio di richieste. La prima considerazione è che leggendo il testo della mozione: evidenziare l’enorme potenzialità dell’impianto progettato che dovrebbe smaltire 300 tonnellate/giorno, volevo sottolineare che non dimentichiamoci che prima dello smaltimento c'è il deposito. Quindi prima depositano e a memoria, posso sbagliare evidentemente, non ho letto per quanti giorni stanno lì, a meno che ci sia un'altra norma che preveda non più di 10 giorni – 5 giorni, quello che è. Quindi anche questo secondo me è un elemento negativo che va considerato, perché poi incominciano a portare lì 300 tonnellate al giorno, in una zona un po' particolare di Treviglio, all'interno o quasi di un’attività che ben conosciamo e non solo a Treviglio, ma anche a Casirate, ad esempio.

Quando parlano di 327 codici CER – rifiuti pericolosi - su 404, siamo addirittura a tre quarti dei codici che prevede la normativa. Possiamo prenderla con beneficio di inventario e cioè pensare che questi stiano un pochettino larghi, cioè prendiamoci una fetta in più e poi non è detto che la utilizziamo e quindi a maggior ragione c'è da stare attenti. Ho visto, avendo letto la richiesta iniziale, tutta una serie di errori che per carità potrebbero anche essere dovuti a battitura veloce o a un copia e incolla, ma credo che la battitura veloce e il copia e incolla su questo tipo di problematica sia un po' troppo delicata o forse magari un po' facile e non dico che l’hanno detto loro, un po' facile come giustificazione. Qui le cose sono davvero – tra virgolette – pesanti.

Poi volevo ricordare che tutti noi candidati sindaci nel nostro programma elettorale abbiamo parlato di tutela dell’ambiente, di particolare attenzione all’ambiente e quindi non solo i nostri tecnici, a cui va comunque il mio ringraziamento per quello che hanno fatto e quello che continuano a fare in termini ambientali, quindi l’Ufficio Ambiente con Luca Zambotti, Finardi e tutti gli altri, Assolari, il Capo Ripartizione e così via e chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno, non lo faccio volutamente e non è una giustificazione facile, dicevo che nei nostri programmi elettorali c’era questa tutela dell’Amministrazione. Per cui ragione di più per esprimere un parere deciso, sia politico, ma anche tecnico io direi, su un insediamento che effettivamente potrebbe dare problemi, non problemini, ma problemi seri. Chiedo contestualmente se è possibile acquisire la lettera dell’Ing. Novati, giusto per avere

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completezza degli atti. Se è possibile averla qui brevi manu, sennò vengo in ufficio senza problemi. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Cologno. Ne ha facoltà.

Consigliere Cologno

Molto brevemente e questa vale già come dichiarazione di voto, anche il Gruppo Consiliare del P.D.L. voterà a favore di questa mozione, ritenendo il problema ambientale molto delicato e sia il gruppo politico del P.D.L., così come la Lega Nord, mi permetto di accomunare anche loro in questa mia analisi, durante il programma elettorale hanno dichiarato che alcune realtà sul nostro territorio non verranno mai realizzate e questo è un impegno politico che ci siamo assunti, per cui ci sentiamo di rassicurare la cittadinanza che quello che è il compito che abbiamo intrapreso, sarà portato fino in fondo.

Presidente

Grazie. Consigliera Ciocca, prego.

Consigliera Ciocca D.

Registro con grande soddisfazione che presumibilmente si andrà verso una votazione all’unanimità di questa mozione, a dimostrazione che sono vere le parole pronunciate dai due capigruppo della Maggioranza e cioè che il problema ambientale esiste, è molto delicato e quindi è necessaria una convergenza. È proprio in nome di questa questione che ritorno sulla richiesta iniziale presentata dal Capogruppo del P.D.

Borghi di aprire una comunicazione, o comunque un confronto, o comunque uno scambio di informazioni sulla questione che si è imposta all’attenzione in questi giorni e cioè sul deposito illecito di materiale presumibilmente nocivo, che potrebbe andare a compromettere ulteriormente il nostro territorio. Io in realtà mi sarei aspettata che fosse il Sindaco stesso, interrogazione sì – interrogazione no – ad aprire su una questione che ha tutte le caratteristiche dell’urgenza.

È stata fatta una convocazione urgente proprio oggi dei Consiglieri Provinciali, la cosa è in discussione al Consiglio Regionale e noi Consiglio Comunale di Treviglio, sul cui territorio sta il tratto di BRE-BE- MI compreso tra due cantieri sequestrati, non ne parliamo? Lo ritengo un assurdo se devo guardarlo nel contenuto, la ritengo una

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manifestazione di leggerezza se lo devo guardare nei confronti della Città e nei confronti del Consiglio Comunale. Ho cercato di pesare le parole, perché io non voglio cercare la rissa, però faccio notare che esiste un Assessore all’ambiente, un Assessore all’ambiente che ha fatto dichiarazioni ai giornali e non si vede perché non possa fare le dichiarazioni al Consiglio Comunale, che mi pare che sia leggermente più titolato di un giornale ad avere acquisizione di informazioni su quanto riguarda, magari speriamo di no, non sarà così, la salute pubblica. Questo mi sembra doveroso. Se non lo fate, secondo me fate un grosso errore. Vi ringrazio.

Presidente

Grazie. La parola all’Assessore Imeri.

Assessore Imeri

Grazie. Per quanto riguarda la mozione relativa a Gei Consult noi come Giunta e quindi il sottoscritto insieme all’Ufficio Ambiente già a luglio aveva dato un chiaro indirizzo, andando a fondo di quella che era la pratica e la procedura presentata dalla Ditta, quindi avevamo già riscontrato sia problemi di natura anche a volte semplicemente di comprendere cosa intendesse i valori nell’identificazione dei codici CER e poi nel sollevare alcune problematiche relative all’area, relative al fatto che non c'è la volontà di avere sul territorio altre aziende che possono portare a situazioni di disagio ambientale.

Avevamo anche considerato in ben tre punti diversi dalla nostra documentazione la vicinanza del Comune di Casirate e quindi per quanto riguarda il terzo punto della mozione, penso che già noi avevamo invitato la Provincia a considerare i pareri del Comune di Casirate e non spetta a noi poi entrare nel merito, ogni Comune ha la sua autonomia, però c’era un’attenzione in quanto la stessa azienda nella pratica che aveva presentato, aveva dimenticato anche realtà residenziali che erano prossime al confine dell’area dove vorrebbe insediarsi. Quindi a luglio avevamo trasmesso questa comunicazione, abbiamo sollecitato una risposta che è arrivata, sono sei pagine di richieste di integrazioni, continueremo, qualora fossimo chiamati a esprimerci, a formalizzare tutte le criticità e non solo quelle tecniche che sono emerse, ma anche di natura politica sicuramente, perché siamo assolutamente contrari a qualsiasi tipo di insediamento che possa danneggiare il nostro territorio.

Per quanto riguarda l’ultimo commento della Consigliere Ciocca, le dichiarazioni che sono state fatte ai giornali riguardano semplicemente

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il racconto di quello che è successo. Le richieste che ci sono nella vostra documentazione vanno ben oltre a una semplice esposizione dei fatti, quindi saremo noi a valutare in questi giorni come e quando dare le dovute informazioni alla cittadinanza, fermo restando che stiamo ragionando per certezze che al momento sono ancora tutte in fase di valutazione. Quello che è certo è che in Comune di Treviglio è stato l’unico ad alzare le antenne in merito, va dato atto e poi per il resto ci riserviamo, come è giusto che sia, nei confronti del Consiglio Comunale, nei confronti della Città, di fornire tutte le informazioni in merito. Grazie.

Presidente

È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

Consigliere Minuti

Mi pare giusto, di fronte a questioni di particolare rilevanza e anche drammaticità, discuterne a bocce e in presenza di dati inoppugnabili e non nelle fasi ancora istruttorie, in attesa di chiarimenti. La mozione, per restare all’argomento all’ordine del giorno che sollecita l’adozione della procedura di VIA, sono d'accordo, la conformità di un nostro parere alle istruttorie tecniche che sono negative e che dicono che quel progetto non è insediabile, non è licenziabile, contiene però anche delle affermazioni che non sono a mio avviso condivisibili, che sono politiche e sono emotive.

La prima. Non mi piace che un documento licenziato da un organo collegiale e democratico parli con un no politico a qualche cosa, qualunque cosa. Io sono contrario ai no politici a qualunque cosa, ledono la libertà economica, la libertà dei cittadini e spesso sono usati in modalità differenti che si ripetono con caratteristiche diverse tra loro.

Mai dare i no politici alle cose, soprattutto quando già dal punto di vista dell’istruttoria tecnica è assodato che quel progetto non è insediabile sul territorio di Treviglio. Io voterò a favore, però sottolineo la singolarità di questa unione di fatto della destra, della sinistra su questa mozione. Facciamo anche la Giunta tecnica. Se abdichiamo al nostro ruolo, facciamo la Giunta tecnica, comunque questa è una battuta, mi perdoni Giussani e la faccio con riferimento al suo intervento, perché io e Giussani siamo notoriamente amici e quindi lui me lo consente. Amici, non compagni di partito. Dichiaro il voto favorevole del gruppo Treviglio Giovane e Attiva con quel distinguo sui termini utilizzati, che a mio avviso sono inappropriati.

Presidente

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Nessun altro è iscritto nel dibattito, dichiaro chiusa la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto la Consigliera Borghi, prego.

Consigliera Borghi

Mi stupisce che a fare questa osservazione sia il Consigliere Minuti che è stato seduto vicino a me cinque anni in Consiglio Provinciale, dove ogni volta che il Consiglio Provinciale si doveva esprimere su faccende di questo genere, veniva richiesto di specificare che fosse una posizione politica, fatte salve tutte le competenze degli Uffici tecnici e dei responsabili tecnici. La ragione non era emotiva, era solo per non incorrere in queste briglie di carattere formale, perché capita spesso che politicamente si dissenta da un parere tecnico. A noi è capitato con la porcilaia, è capitato in Provincia con ancora un deposito rifiuti che era lì vicino alle Battaglie, cioè può capitare. Per cui la ragione è questa, ancora una volta esprimo il voto favorevole del Partito Democratico e ringrazio tutti per questa scelta che credo che ci faccia onore.

Presidente

Per dichiarazione di voto il Consigliere Giussani, prego.

Consigliere Giussani

No, la dichiarazione di voto l'ho già fatta, volevo solo tranquillizzare la Consigliera Borghi che quanto ha detto il collega Minuti non mi ha creato proprio nessun problema. Grazie.

Presidente

Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto… no, prego il Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Nel ribadire i concetti precedentemente espressi, tengo a sottolineare la ferma presa di posizione del sottoscritto e delle liste che lo rappresentano, in merito non solo all’intervento proposto, all’intervento attualmente ancora in itinere. È chiaro che oltre al no di questa sera, noi daremo il no anche nel momento in cui ci sarà l’eventuale, perché dal testo non è ancora chiarissimo, quando ci sarà l’eventuale percorso come VIA, su cui chiaramente saremo pertanto attenti. Non so, devo dire francamente, quali siano le possibilità che il

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Consiglio Comunale, che la Giunta imponga – passatemi il termine un po' forte – questo tipo di procedimento, ma devo dire francamente che in questo momento la cosa non mi interessa più di tanto, se ci sia la possibilità o meno.

A me interessa che questo Consiglio si esprima negativamente, non dico a priori e non dico a prescindere, ma come visione globale di un territorio che, come si diceva prima, ha già dato. Chiedo ancora Assessore se posso acquisire quell’atto lì e confermo quello che ormai si è capito, confermo il mio parere favorevole a questa mozione. Grazie.

Presidente

Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto, pongo quindi in votazione il punto n. 12 all’ordine del giorno, avente a oggetto “Mozione dei gruppi consiliari P.D. e A.B.S. su richiesta di assoggettabilità a VIA sul progetto per la realizzazione di impianto stoccaggio rifiuti a opera della società GEI CONSULT”.

Procediamo alla votazione con modalità elettronica e con voto palese.

Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 16 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 5 dicembre 2011 Punto n. 2)

MOZIONE DEI GRUPPI CONSILIARI P.D. E A.B.S. IN MERITO ALLA VARIANTE INTRODOTTA NEL PIANO DI RIQUALIFICAZIONE EDIFICIO EX UPIM -

Presidente

Procediamo col punto n. 13 all’ordine del giorno, avente a oggetto

“Mozione dei gruppi consiliari P.D. e A.B.S. in merito alla variante introdotta nel Piano di riqualificazione edificio ex UPIM. La parola ai proponenti per l’illustrazione della mozione. Prego. È iscritta a parlare la Consigliera Borghi, ne ha facoltà.

Consigliera Borghi

È una mozione molto articolata, che prende le mosse dalla delibera di Giunta di introdurre una Variante nella riqualificazione dell’ex UPIM. A dire il vero il dispositivo impegna il Sindaco a portare questa variante in Consiglio Comunale con tutte le precisazioni e i dettagli del caso, con questa mozione si vuole però centrare l’attenzione su quello che sta avvenendo intorno alla riqualificazione dell’UPIM. La Giunta ha deliberato questa Variante senza progetto, perché il progetto non esiste ancora, con un parere dell’Arch. Rondelli che questa Variante non sarà superiore agli 800.000 Euro, cioè al quinto dell’importo generale, così come previsto dalla normativa in vigore.

A dire il vero la normativa in vigore prescrive che queste varianti in corso d’opera e del D.Lgs. del 12 aprile 2006 n. 163, la normativa prescrive che queste varianti in corso d’opera non siano sempre adeguatamente e approfonditamente motivate, non siano sostanziali, non comportino lo snaturamento dell’opera, abbiano il carattere di accessorietà. Bisogna quindi dimostrare che non si tratti di altri lavori, ma che siano varianti strettamente previste dalla legge e non un cambio politico che non motiva una variante in corso d’opera. Sono ben altri i motivi, sono errori ed omissioni, sono l’intervento di fattori nuovi ecc.

ecc., non certo il cambio politico.

Bisogna inoltre tener presente che qualora poi il progetto e la sua realizzazione preveda un aumento al di sopra di un quinto dell’ammontare complessivo dei lavori, l’appaltatore può procedere alla

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risoluzione del contratto con diritto al pagamento dei lavori eseguiti e regolarmente ordinati e che nel caso di omissioni od errori nel progetto esecutivo e quindi questa è tutta responsabilità dell’Arch. Rondelli anche se il progetto esecutivo l'ha fatto, così come diceva la convenzione stipulata per il concorso di idee, l'ha fatto insieme agli architetti progettisti, ecco qualora ci fossero errori e omissioni, la stazione appaltante deve rescindere il contratto e qui sì che ci sono danni, perché deve indire una nuova gara, a cui invitare l’aggiudicatario iniziale e provvedere al pagamento dei lavori eseguiti e dei materiali utili e del 10% dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto, oltre al fatto che appunto la piazza resta cantiere aperto per un tempo molto lungo.

Il parere tecnico ci sembra che non giustifichi tutto ciò e comunque in nessun caso noi riteniamo che si debba risparmiare sulla realizzazione della sostenibilità ambientale di questo edificio che abbiamo voluto efficiente da un punto di vista energetico per le spese di gestione, come ben sapete. Così come riteniamo che questo non debba venire a ridurre l’utilizzo integrato di tecnologie innovative, comprese quelle dell’uso razionale delle risorse idriche, di materiali eco-compatibili, di confort acustico, termo-igrometrico e luminoso ed impianti per la sicurezza fisica e sociale e anche che non si sottovalutino i criteri di qualità architettonica e compositiva della struttura e il suo grado di flessibilità e modularità. Criteri di giudizio che hanno influenzato abbondantemente e in modo determinante la scelta del progetto vincitore. Se questi criteri non ci sono più, si vanifica quello che è stato un percorso di un'altra Amministrazione, ma che aveva tutti i diritti di farlo.

Ecco, noi riteniamo che la Variante sia una Variante sostanziale, perché localizzare un auditorium per più di 300 posti tra il livello 2 e 1, sostituire e accorpare il bar e il piccolo mercato locale al piano terra con una nuova destinazione commerciale a supermercato, spostare il ristorante previsto al primo livello del Palazzetto su quello che doveva essere un vuoto, il terrazzo-giardino, destinare quello che era destinato a ristorante a non ben precisati scopi commerciali, questo sicuramente comporterà un allungamento dei tempi, perché bisognerà rivedere i cementi armati, rivedere il parere dei Vigili del Fuoco, rivedere il parere della Sovrintendenza e quindi in pratica a dare avvio a un'altra progettazione architettonica.

Si tratta secondo noi di uno stravolgimento funzionale e strutturale che sicuramente comporterà l’aumento di più del 20% sulla realizzazione dell’opera già cantierata. Comunque siamo in attesa ed evitiamo di ripetere quello che abbiamo detto fin qua, che la rivitalizzazione del centro storico con un auditorium e con un supermercato si rivitalizza in

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certi periodi della giornata e non in altri e che si toglie ai cittadini trevigliesi uno spazio pubblico tutto loro. Comunque detto tutto questo, noi chiediamo che il Sindaco porti il più presto in Consiglio questa variante, in modo che tutti possiamo verificare questo studio di fattibilità nel dettaglio e le inoppugnabili motivazioni tecniche, quindi previste dalla legge, che rendono necessaria questa variante. Se questa variante richiede nuovi pareri, come dicevo prima, se si allungheranno i tempi del cantieri, se il nuovo progetto rispetta i criteri del bando di concorso, perché chi non l'ha vinto sennò potrebbe avere anche delle buone ragioni per chiedere di riaprire la questione, di verificare che siano mantenute tutte le efficienze – fatemele dire così per essere veloce – previste dalla convenzione del concorso per idee e che ci sia la tenuta sul piano tecnico, urbanistico, culturale e sociale dell’opera nel suo insieme, che dobbiamo ricordarlo bene, voleva avere funzioni sociali e culturali pubbliche, più che commerciali. C'erano degli aspetti commerciali, ma qui stiamo andando davvero verso, come dicevo l’altra volta, lo spazio del consumo prima di tutto.

Quindi a portare in Consiglio questo progetto, a rendere conto in itinere anche attraverso la Seconda Commissione dell’aumento dei costi legato all’inevitabile allungamento dei tempi di realizzazione dell’opera, a coinvolgere ancora la Seconda Commissione nel corso dell’iter procedurale tutte le volte che intervengono mutamenti di rilievo, dei contenuti e delle modalità previste e a programmare contatti informativi con la Città. Siamo ancora in attesa di capire che cosa significhi appunto informazione, informazione al Consiglio, informazione ai cittadini, informazione per questa Amministrazione, a rivalutare con il progetto alla mano l’operazione deliberata per assicurarsi strada facendo che essa non comporti possibili rischi di danno economico per i cittadini e di danno funzionale per la comunità, per la mancata realizzazione del centro civico nel cuore della Città.

Noi vogliamo semplicemente seguire da vicino questo iter e come ha fatto tante volte l’Assessore Mangano che stava dalla parte in cui oggi sono io e noi siamo sempre stati ben lieti di rispondere affermativamente, chiedere di poter seguire con tutte le garanzie del caso, il che significa con il supporto tecnico degli Uffici, del Segretario e dell’Assessore, questa vicenda che a noi pare male impostata.

Presidente

Grazie, dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi.

Intanto diamo la parola all’Assessore Mangano per la replica da parte della Giunta. Prego.

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Assessore Mangano

Grazie Presidente. Io ho letto molto attentamente la mozione che è stata presentata dalla Consigliera Borghi e dalla Consigliera Ciocca e mi dà questa l’occasione, l’opportunità di fare una profonda riflessione su questo intervento, che è uno di quegli interventi qualificanti previsti nel programma di mandato del Sindaco Pezzoni. Nel suo intervento la Consigliera Borghi chiaramente e giustamente si preoccupa che l’iter sia quello giusto, che le procedure siano quelle previste dalla legge e io le condivido in pieno e le ricordo che quando io ero seduto tra i banchi dell’Opposizione, proprio su questo argomento, in occasione della presentazione del Bilancio di Previsione 2010-2013, l’allora Maggioranza aveva presentato al Consiglio, nel nome della trasparenza e per quanto riguarda tutto è lecito, così ho sentito nel Consiglio Comunale scorso, il progetto Grassi, mentre era in itinere e in stato avanzato il progetto Pastorino, anzi era già stato scelto e i Consiglieri di Maggioranza dell’epoca, in nome della trasparenza, hanno votato un progetto diverso rispetto a quello che doveva essere realizzato. Con una piccola precisazione, che nel Bilancio di Previsione erano stati appostati 5.800.000 Euro, Consigliere Lingiardi, perché Lei è molto attento ai numeri, mentre il progetto Grassi viaggiava intorno a 7 milioni di Euro. Quindi io colgo questa preoccupazione e spero che questa Amministrazione non incorra nello stesso errore anche su argomenti o su documentazioni diverse.

Fatta questa premessa doverosa, perché ce n’era anche un'altra, c’era il progetto anche di Piazza Setti, però non attiene al tema che stiamo discutendo e questo invece sì, è attinente quello che ho detto e penso che sia tutto registrato e penso di aver detto la verità, che abbiamo votato una cosa diversa, in nome, ripeto, della trasparenza. Adesso veniamo invece al tema di questa sera. Per dare una informazione completa dobbiamo partire da quello che è stato scritto nella delibera, ossia in una impostazione diversa rispetto a quelli che erano gli obiettivi dell’allora Giunta Borghi e quelli invece che erano della Giunta Pezzoni, rispetto ad una ristrutturazione che secondo noi non era condivisa, ma legittima, sono partiti i lavori e come questi lavori, come era intendimento della passata Amministrazione, avevano una copertura finanziaria con la vendita delle farmacie comunali e nelle more, perché ancora non si sapeva se si vendevano o meno queste farmacie, era stato contratto un prestito flessibile per cinque milioni e sei. Quindi questa opera si doveva finanziare con l’alienazione delle farmacie.

La procedura della vendita delle farmacie non si è realizzata, quindi non è stata conclusa, pertanto la vendita delle farmacie non rientrava tra le finalità di questa Amministrazione, pertanto bisognava trovare quelle

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risorse alternative e necessarie per far fronte al pagamento delle rate di mutuo nel momento in cui il prestito flessibile sarebbe stato utilizzato.

Obiettivo di questa Amministrazione era quello della rivitalizzazione dell’UPIM, possiamo avere sensibilità diverse, un mercato con le bancarelle è rivitalizzazione, un negozio di vicinato di generi alimentari dalla passata Amministrazione o dal Sindaco non è considerato tale, però ci dà la possibilità di avere una visione diversa.

Questa Amministrazione, lo leggo così non sbaglio, per il conseguimento degli obiettivi di mandato ritiene che gli spazi del ristrutturando complesso ex UPIM, debbano essere destinati, oltre che a funzione prettamente pubblica – e ci sono, eccome se ci sono – anche a funzioni che consentano attività commerciali ad iniziativa privata, al fine di consentire un ritorno di ordine economico, tale da poter garantire almeno una parte delle risorse necessarie per la realizzazione delle opere di ristrutturazione, in linea anche con gli indirizzi approvati dal Consiglio Comunale all’atto dell’acquisto dell’immobile, di cui alla delibera 22 del 17.05.1994 quando il Sindaco mi pare era il Consigliere Minuti. Anche allora si ripeteva dobbiamo riuscire anche a trovare le risorse per gli interventi. Fatta questa premessa, desidero rispondere punto per punto a quelli che sono gli impegni che si richiedono in questa mozione.

In merito al punto 1/a la Giunta Municipale con delibera del 19.10.2011 ha dato incarico al Settore Lavori Pubblici di procedere alla stesura di una Variante – la Variante non è stata ancora approvata – no, siccome Lei ha esordito: la Variante approvata, presentata da… no, è in fase di stesura, previo uno studio preliminare di fattibilità basato su valutazioni generali e stime parametriche. L’esatta consistenza degli interventi di variante potrà essere definita solo al termine degli approfondimenti tecnici connessi alla progettazione di dettaglio.

In merito al punto 1/b, il previsto cambio di attività comporterà le necessità del nuovo parere dei Vigili del Fuoco. Per quanto riguarda la Sovrintendenza, qualora nel corso della progettazione della Variante si rendessero necessarie modifiche sostanziali all’aspetto architettonico dell’involucro esterno, attualmente non sono previste nella maniera più assoluta, rimane tale e quale, non è prevista, si procederà alla richiesta di un nuovo parere. Se serve, lo chiediamo, ma non è prevista nessuna modifica di sagoma. Per quanto riguarda gli aspetti di dettaglio, gli stessi dovranno essere comunque concordati con il Sopraintendente, come dallo stesso a suo tempo richiesto.

In merito al punto c), il limite del quinto dell’importo originario del contratto, è previsto dal comma 4 dell’art. 132 del Codice dei Contratti,

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solo per le varianti di cui al comma 1 – lettera e) del citato articolo 132, conseguente ad errori od omissioni del progetto esecutivo. Mentre la prima stesura dell’art. 25 della Legge Merloni, prevedeva espressamente il limite quantitativo del quinto per tutte le varianti. Il legislatore, stante l’assenza di un limite quantitativo per le altre varianti e per evitare il rischio che sotto il termine di variante venisse a confluire del ----, ha precisato che le varianti non debbano mutare sostanzialmente la natura dei lavori compresi nell’appalto. Debbono mutare sostanzialmente la natura dei lavori… in assenza di una definizione del concetto di variazione sostanziale, la giurisprudenza ha ravvisato tale natura e portata nel progetto che, rispetto al precedente, riduca o aumenti la volumetria in modo rilevante, ad un punto tale da attribuirgli un carattere radicalmente nuovo. La varianti al progetto non devono in alcun modo mutare la natura delle opere per le quali è stato indetto l’appalto.

In ogni caso la Variante di che trattasi sarà redatta ai sensi dell’art. 205 – comma 4 del P.R. 166/2006, secondo il quale sono ammesse, nel limite del 20% in più dell’importo contrattuale, le varianti in corso d’opera resesi necessarie, posta la natura e la specificità dei beni sui quali si interviene, per fatti verificatisi in corso d’opera, per rinvenimenti imprevisti o imprevedibili nella fase progettuale, nonché per adeguare l’impostazione progettuale, qualora ciò sia reso necessario per la salvaguardia del bene e per il perseguimento degli obiettivi dell’intervento. Al fine di perseguire gli obiettivi di intervento sono state individuate le seguenti criticità, che richiedono una variazione delle destinazioni d’uso dei previsti locali.

L’attività di mercato coperto previsto al piano terra non può essere facilmente attuata, avendo accertato l’indisponibilità degli operatori ambulanti, ma nel contempo sono pervenute proposte di inserimento di una piccola struttura di vendita di generi alimentari che può supplire alla mancanza di simili attività nell’ambito del centro storico. L’attività prevista come ludoteca non può essere gestita direttamente dall’Amministrazione Comunale per carenza di risorse e non sono stati individuati nel contempo operatori privati disponibili allo scopo.

Successivamente all’insediamento dell’attuale Amministrazione Comunale, è stata effettuata una ricognizione presso il Servizio Cultura in capo direttamente al Sindaco, per verificare gli obiettivi di perseguimento dell’intervento in progetto, da cui è emerso che non si ritiene sostenibile trasferire parte dei servizi culturali nel nuovo edificio, tenuto conto della difficoltà di reperire le necessarie risorse economiche e di personale, conseguente alla nuova dislocazione logistica e delle difficoltà organizzative per garantire l’efficacia del servizio, conseguente

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all’eccessiva dispersione dell’offerta sul territorio. Nel merito c'è una presa di posizione del Direttore della Biblioteca.

L’attuale sala utilizzata come auditorium nell’ambito del complesso del centro culturale, non è più utilizzabile allo scopo, perché incompatibile con le attività museo ivi pure presenti e gli spazi previsti nell’attuale progetto inerente la riqualificazione dell’edificio ex UPIM, sala con un massimo di 99 posti, sono ritenuti insufficienti per gli obiettivi prefissati dall’attuale Amministrazione Comunale. Necessita pertanto recuperare uno spazio che consenta la creazione di un nuovo auditorium con capienza adeguata, tale da permettere all’Amministrazione Comunale di organizzare eventi in autonomia, senza la necessità di dover ricorrere a strutture alternative private. Si è ritenuto quindi opportuno pubblicare un avviso finalizzato alla raccolta di manifestazione di interesse da parte di operatori economici, con lo scopo di evitare di prevedere attività e spazi non ottimali e difficilmente affidabili in gestione, ma ritagliare gli stessi sulla base delle reali esigenze degli operatori economici.

In merito al punto 1/d. La corretta stima dei giorni di proroga per portare a termine gli interventi della prospettata variante, potrà essere effettuata solo al termine della progettazione della stessa.

In merito al punto 1/e. La Variante non comporta stravolgimenti sul piano architettonico e relativamente agli aspetti energetico-tecnologici rispetto al progetto esecutivo appaltato. Si rappresenta altresì che il progetto approvato è il risultato di successive modifiche apportate in sede di progetto preliminare, definitiva ed esecutiva, per effetto delle verifiche cui il progetto stesso è stato sottoposto in primis dalla Soprintendenza di Milano e dal Comando dei Vigili del Fuoco di Bergamo. Si evidenzia che nella dichiarazione di conformità urbanistico- edilizia, rilasciata dall’Arch. Luca Pastorini, allegata al progetto, viene riportato quanto segue: Per la carta dei vincoli del Comune di Treviglio – tavola 5 del giugno 2009 al foglio 946 – Centro storico – per la particella individuata al mappale 3186, risulta un vincolo di rispetto e considerato che l’immobile chiesa parrocchiale di San Martino sito nel Comune di Treviglio, è soggetto alla legge 1089 del primo giugno 1939.

Considerato inoltre che per perseguire tale finalità è necessario imporre particolari prescrizioni nei confronti dell’immobile sito nel Comune di Treviglio – piazza Garibaldi di proprietà del Comune stesso, in virtù delle quali si fa divieto di eseguire opere che possano alterare le condizioni di ambiente e di decoro del monumento indicato in principio, le eventuali future costruzioni dovranno mantenere le volumetrie e le altezze degli edifici esistenti nella zona. Anche sotto questo aspetto l’intervento di trasformazione del nuovo centro civico dell’immobile sito in piazza Garibaldi risulta conforme e dovrà comunque essere inviato

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alla competente Soprintendenza per l’approvazione dell’Amministrazione.

Pertanto essendo l’edificio dell’ex UPIM a vincolo di rispetto, anche la gara per l’aggiudicazione dei lavori è stata indetta limitandone la partecipazione a ditte iscritte alla categoria OG-2 – Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali. Si evidenzia altresì che il progetto vincitore del concorso a firma del gruppi facente capo all’Arch. Pastorini è stato completamente cambiato nella forma, a seguito dell’esame della Soprintendenza ai beni architettonici di Milano, dall’armadillo è diventato altra cosa.

In merito al punto 1/f, la nuova distribuzione degli spazi che dovrà prevedere la Variante, garantirà la fruizione culturale in spazi sostanzialmente analoghi ai precedenti, dando maggiore importanza e polifunzionalità dell’auditorium rispetto ai servizi Biblioteca.

Per quanto riguarda i punto 2 e 3 la Giunta sulla Variante progettuale, una volta approvata, relazionerà come è suo dovere nelle opportune sedi.

Punto 4, allo stato non è in programma la rivalutazione di quanto deliberato nella Giunta del 19 ottobre 2011. Grazie.

Presidente

Non vi sono interventi da parte dei Consiglieri? È iscritta a parlare la Consigliera Ciocca. Ne ha facoltà.

Consigliera Ciocca D.

Rapidamente. Il quadro di riferimento è la riconferma che ovviamente un’Amministrazione ha tutti i diritti di modificare i progetti se è questa la strada che ritiene da praticare per realizzare i propri progetti. Però ci sono alcune cose che vorrei far rilevare. Per quanto riguarda la storia della trasparenza, il progetto presentato col bilancio che poi era un altro, abbiamo già risposto credo almeno tre volte, per cui rimando ai verbali, tanto poi ognuno se la racconta come vuole e quindi rimando ai verbali del precedente Consiglio Comunale. Vi sono tutte le spiegazioni che volete.

Quello che mi interessava era non tanto le spiegazioni, ma il rilevare alcune cose. Primo. La questione di alcuni servizi che non sarebbero più da praticare o da organizzare perché manca la persona interessata

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che potrebbe gestirli visto che il Comune non ha le risorse, però volevo far notare che uno di quei servizi è la ludoteca.

Allora già i 180 metri del piano di recupero dell’ex Cinema Nuovo, i 180 metri previsti per servizi di questo genere, sono spariti, probabilmente saranno monetizzati, la risposta di questa Maggioranza è stata: tanto c'è l’UPIM – adesso vediamo che tanto c'è… l’UPIM non c'è più. Allora vogliamo metterci nell’ottica che questo è un servizio che è dovuto alla Città ed è un servizio che potrebbe innescare un processo molto positivo anche per le attività commerciali del centro storico, sì o no?

Non è che una volta ho una risposta e la seconda volta la risposta non è più valida e facciamo finta di niente.

Seconda cosa. Non essendo più messo nell’agenda di questa Amministrazione la trasformazione dell’UPIM secondo quello che noi pensavamo e continuo a ritenerla un’idea moderna e validissima, è chiaro che è entrato in essere il famoso Piano B dei dipendenti della Biblioteca e dell’Ufficio Cultura e del Direttore del Museo. Parentesi, mi piacerebbe conoscere la presa di posizione del Direttore della Biblioteca a cui l’Assessore Mangano faceva cenno, perché attraverso il contatto verbale mi dicono altre cose, comunque vorrei leggere, tanto so che il Dott. Riganti è molto preciso nell’enucleare il suo pensiero, mi piacerebbe leggerlo di prima mano.

Esiste infatti il piano B. Tutto il progetto che non so se è già stato presentato, perché è una presentazione continua, sicuramente era chiaro al Sindaco quando ha partecipato all’inaugurazione della mostra dei 150 anni della Biblioteca civica di Treviglio e cioè il riutilizzo…

Biblioteca scaffale aperto dell’attuale silos che presenta anche parecchi problemi in ordine alla sicurezza, con interventi di costruzione di strutture in muratura che consentano di ricavare addirittura quattro piani, uno da destinare a sala lettura, poi l’ampliamento del museo, della pinacoteca con il progetto di sfondamento dell’attuale parete a vetro e l’ampliamento in una specie di matroneo, modello giardini di Babilonia, che era una delle idee del Dott. Riganti da sempre e che da sempre era stata giudicata inattuabile tecnicamente. Mi fa piacere vedere che adesso è attuabile tecnicamente e io non mi sparo se si creano delle occasioni in più per la cultura a Treviglio, continuo a dire che quella grossa scommessa dell’UPIM era una grande scommessa e ogni volta ridurla a un qualcosa di incomprensibile e di insostenibile, mi sembra veramente una cosa poco corretta.

Ultima cosa, vediamola sta variante, perché noi continuiamo a cercare di farci delle idee dalle dichiarazioni ai giornali. Non bastano, perché se uno deve svolgere il suo ruolo di Consigliere Comunale, deve avere

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delle informazioni magari più tecniche, ma molto più precise di quello che ad effetto arriva sui giornali. Questo a noi non è consentito, ed è il motivo per cui presentiamo numerose interpellanze e numerose interrogazioni e numerose mozioni. È la seconda Variante che è in gestazione, la prima, la variantona del P.R.G. su cui presumibilmente si saprà qualche cosa e adesso la variante nella questione specifica della modificazione dell’UPIM.

Io non entro nella diatriba molto tecnica delle percentuali, vorrei solo rilevare che non mi pare che trasformare l’idea della piazza coperta, che era il livello superiore dell’UPIM in uno spazio completamente utilizzato per strutture o della ricreazione, della ristorazione, sia rispettare il progetto varato dalla Sovrintendenza. Ricordiamoci che la Sovrintendenza ha modificato il carapace, chiamiamolo così, dell’UPIM, dando l’occasione a gente che forse non ne ha mai conosciuto il progetto originale o se lo conosceva ha fatto finta di non conoscerlo, perché era perfettamente rispondente il progetto nell’utilizzo degli spazi interni alle indicazioni del Consiglio Comunale del ‘94, quando 17 anni fa decise di accettare l’investimento proposto dall’allora Sindaco Minuti.

Grazie.

Presidente

È iscritto a parlare il Consigliere Fumagalli, ne ha facoltà.

Consigliere Fumagalli

Grazie Presidente e buona sera a tutti. Ho sempre apprezzato i complimenti dell’allora Maggioranza quando vi elogiavano, a me, al Pignatelli e a Mangano, di mantenere i toni. Mi auguro che questi toni siano legati alla logica della provocazione e non allo stile, le cose si possono chiedere anche in modo diverso. Già il microfono è potente, se si urla ancora di più, ogni tanto qualcuno può avere anche le orecchie infastidite. Ma a parte questo che era solo l’introduzione, una cosa importante che a tutti sicuramente e pochissimi se ne sono accorti, che la Consigliera Borghi ha fatto un inciso di preoccupazione sui nuovi interventi pensando ai cementi armati.

Quando ero in Minoranza e con la pacatezza di Mangano, feci un intervento che prima di tutto non ero d'accordo su questo tipo di soluzione, ma soprattutto feci un intervento fermo e secco sui cementi armati, a causa del fatto che dopo 40 anni e con dei nuovi interventi potevano avere dei problemi. Oggi la Consigliera Borghi, che sicuramente era a conoscenza di quelli che erano gli interventi, mi ritira fuori i cementi armati. Quindi la logica è, ma facevate un intervento o

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avevate pensato a un intervento e poi andavate a toccare ancora le strutture, oppure ve ne siete dimenticati? Oppure ancora, lo sapevate e lo avete sottovalutato? Perché qua i cementi armati se andiamo a riprendere le registrazioni mie e quelle di mezzora fa della Consigliera Borghi, sono saltati fuori. Quindi non mi sembra che sia un caso così particolare. Questa è l’altra considerazione.

Un'altra ancora. Sono convinto che il problema non sia tecnico, presumo che sia politico, lo vedo e lo leggo in questo modo e sono convinto che la Minoranza abbia la preoccupazione che abbiamo trovato con la cittadinanza di Treviglio un percorso e una collocazione degli spazi dell’UPIM più congeniale per la cittadinanza. Non che a noi non interessi la cultura, ma per ciò che avrà corso lo sviluppo della Biblioteca e degli spazi per i libri, avranno delle logiche che riteniamo più consone.

Per rispondere invece alla Consigliera Ciocca, che invece con garbo chiede subito i documenti all’Assessore Mangano, dico per l’amor di Dio!, i documenti, voglio vedere e voglio fare, diamo il tempo alla gente che sviluppi quello che deve sviluppare. Ci vorrà un mese, ci vorrà un mese e mezzo, però noi di sicuro ci metteremo meno di cinque, il tempo che voi avete fatto con la via Cavallotti. Grazie e buona sera.

Presidente

È iscritto a parlare il Consigliere Cologno, prego.

Consigliere Cologno

Grazie Presidente. Mi rendo conto che l’argomento UPIM sia un argomento delicato dal momento che è storia passata, ma è sempre storia, l’allora Maggioranza letteralmente è esplosa sulla questione del finanziamento dell’UPIM, sulla modalità di realizzazione e sui contenuti da inserirvi. È ovvio, ripeto, che questo è un argomento delicato, ma mi sembra e in questo senso ringrazio l’Assessore Mangano che dalle puntuali esposizioni delle motivazioni di risposta alla mozione del Partito Democratico, è emersa anche quella che è la filosofia politica di questa Maggioranza, perché puntualmente sono stati evidenziati quelli che sono i nostri obiettivi per inserirli e riqualificare finalmente una vera scommessa, come giustamente sottolineava la Consigliera Ciocca da loro persa un’opportunità clamorosa, che grazie a Dio e alla nostra sensibilità e competenza, riusciremo a portare a casa.

È ovvio che dall’analisi dei contenuti della risposta dell’Assessore Mangano, ripeto, è emersa quella che è la nostra filosofia politica, che è

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una filosofia di quello che si può effettivamente fare, di un’analisi puntuale delle esigenze e dei bisogni che sottintendono ad ogni decisione di questa Amministrazione e soprattutto della possibilità di realizzare in concreto quelle che sono le soddisfazioni dei bisogni che man mano vengono avanti dalla cittadinanza e delle esigenze di tutti i settori che la vedono composta.

Mi permetto di evidenziare che la riqualificazione dell’UPIM si inserisce nel progetto sulle grandi infrastrutture di cui questa Amministrazione ha abbondantemente parlato all'interno del proprio programma elettorale e che dimostra una notevole competenza dal punto di vista politico, perché abbiamo ben precisi quelli che sono gli obiettivi che vogliamo raggiungere, come fare e i tempi attraverso i quali realizzarli. Non mi inoltro nella disamina tecnica che l’Assessore ha fatto attraverso l’ausilio degli Uffici, perché si tratta di una risposta prettamente e soprattutto estremamente competente, ma ripeto l’analisi politica che ne emerge è quella di un’Amministrazione che sa perfettamente cosa deve fare. È ora di finirla di pensare che il P.D.L. e la Lega come si suol dire a Treviglio sono arrivati giù con la piena dell’Adda! Noi sappiamo veramente che cosa vogliamo fare e siamo in grado di portare avanti i nostri progetti e ogni volta sentiamo parlare di trasparenza, di legittimità, di danni ai cittadini, di stare attenti, di giurisprudenza, del TAR del Lazio, del Consiglio di Stato e chi più ne ha, più ne metta.

Prendiamo effettivamente atto che noi sappiamo assumerci le nostre responsabilità. Siamo in grado di portare avanti quelle che sono le nostre iniziative, del resto siamo – nessuno ce ne voglia – la Maggioranza, siamo perfettamente consapevoli, ripeto, degli obiettivi che vogliamo perseguire, uno dei quali è l’UPIM. È vero che stata persa una scommessa, ma grazie a noi verrà vinta.

Presidente

Per replica, la Consigliera Borghi.

Consigliera Borghi

Io non sono intervenuta, ho presentato solo l’ordine del giorno. Io credo che il Consigliere Fumagalli abbia letto affrettatamente questo ordine del giorno, perché per quanto riguarda i cementi armati si dice chiaramente che l’insieme di queste trasformazioni sono descritte dalla delibera di Giunta, comporterà ricadute sulle strutture dell’immobile, sui corpi scala, sugli ascensori, sulle vie di fuga. Quando noi abbiamo fatto il concorso idee abbiamo detto vogliamo riqualificare, i cementi armati sono questi e dovete stare a questi cementi armati. Queste

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trasformazioni ovviamente, se dove c'è un vuoto ci va un pieno, se ci vanno 300 persone in una sala di un auditorium al posto di servizi più flessibili, quindi legga con attenzione.

Poi dice la Sig.a Ciocca invece con garbo chiede all’Assessore, ma l’ordine del giorno chiedeva, chiedeva quello che la Sig.a Ciocca ha chiesto, di essere costantemente informati su questa Variante di cui la Giunta ha parlato senza ancora averne il progetto e già con un parere tecnico che diceva non supereremo gli 800.000 Euro. Noi abbiamo detto tutte le ragioni, per cui secondo noi non è una Variante, ma la filosofia non la mettiamo per niente in discussione, andate avanti ma teneteci informati. La cosa che ci manca è di essere informati. Dobbiamo spulciare quotidianamente le carte, perché non abbiamo le informazioni che ci consentano di svolgere il nostro ruolo di rappresentanti di tanti cittadini, non pochi, di tanti cittadini.

Non voglio polemizzare sulla trasparenza, avrei parecchi motivi, l’ultimo è il fatto della dichiarazione in una delibera di Giunta del 40% di lavori effettuati all’UPIM, è solo l’11%, però lasciamo perdere. Intendo invece con molto garbo dire all’Assessore Mangano e credo che lo sappia, che noi non intendevamo mettere gli ambulanti nell’UPIM, parlavamo di negozi di vicinato. Abbiamo parlato in Consiglio Comunale di un mercato al coperto, tipo quelli francesi, quindi con più banchi, ma di vicinato e anche noi avevamo degli spazi commerciali e noi avevamo trovato gli operatori che avrebbero potuto fare questi negozi di vicinato.

Per la ludoteca e gli altri servizi, il vostro Consigliere Sghirlanzoni ci ha detto due o tre Consigli fa, tre al massimo perché non ne abbiamo fatti di più, che tutti questi servizi oggi ci sono fior di cooperative sociali che possono svolgerli, ma facciamo il Consiglio dei ragazzi e non promuoviamo una Città per i bambini e le bambine? Io questo mi chiedo. La ludoteca in centro no assolutamente?

L’altra cosa che volevo sottolineare è questa, va be’ abbiamo già detto che noi riteniamo illegittima la delibera di semplificazione delle procedure contrattuali, ma ci sembra anche molto strano che si faccia manifestare interesse su una variante di cui non conosciamo ancora il progetto e quindi è un interesse molto generico quello che i commercianti possono manifestare, perché non si tratta di spazi ben precisi. Per quanto riguarda l’Ufficio Cultura e Biblioteca in particolare, proprio con l’Ufficio Cultura abbiamo fatto un convegno, proprio per finalizzare la piazza e la rivitalizzazione della piazza, a una grande piazza del sapere e ricordo che con tutti i tecnici riuniti, tutti i tecnici riuniti, quindi chiedete conferma, il Dott. Riganti e Daniela Nisoli, non ricordo se ci fosse anche Sara Albergoni, rispetto al progetto UPIM ci

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dissero che gli spazi messi a disposizione di questa – tra virgolette piazza del sapere – erano troppo limitati.

Oggi prendiamo atto che hanno cambiato idea, del resto l’indirizzo politico lo dà l’Amministrazione e noi continuiamo ad apprezzare sia il Direttore che i Funzionari dell’Ufficio Cultura, coi quali abbiamo avuto una collaborazione d’oro, ci rendiamo conto che è cambiato l’indirizzo, ma noi chiediamo che regolarmente rispetto a questa Variante possiamo essere informati, anche solo attraverso la Commissione Consiliare, cosa che ho chiesto anche per il P.G.T., senza avere risposta positiva. Ho chiesto, visto che sono state pubblicate le modifiche, parliamone in Seconda Commissione. Io spero che l’Assessore Mangano abbia questa sensibilità. Grazie.

Posso avere in file la tua relazione? Se puoi mi farebbe piacere. Grazie.

Presidente

Grazie. La parola al Sindaco.

Sindaco

Io credo che la difficoltà del trovarsi di fronte al cambiamento possa essere giustificata, dall’altra parte però credo che il cambiamento si rende necessario nel momento in cui le premesse, come sottolineava giustamente l’Assessore Mangano, sono venute a mancare. Il finanziamento che avrebbe fatto stare in piedi la ristrutturazione dell’edificio ex UPIM era la vendita delle farmacie comunali. Da questo punto di partenza questa Amministrazione ha agito, sia nel momento in cui in campagna elettorale ha presentato alla popolazione chiaramente l’idea che non si potessero vendere le farmacie comunali, cosa che non stiamo facendo, sia che ci fosse da coinvolgere i privati nella ristrutturazione dell’ex UPIM. Il coinvolgimento passa attraverso l’apertura all’utilizzo degli spazi che nel progetto che è passato dall’Amministrazione precedente erano minoritariamente riservati all’uso di tipo privatistico, forse è sbagliato il termine in questo caso, diciamo all’uso dei privati in un contesto di tipo pubblico e che invece in questo modo si riesce a garantire anche il sostegno della spesa che andremo a sostenere.

La Consigliera Ciocca cita la delibera del 1994, ne legge una parte e si dimentica la seconda, perché la delibera del 1994 dice:

− Le ragioni che hanno motivato l’importante passo del Comune sono le seguenti: riqualificazione della piazza mediante la modifica delle facciate dell’acquirendo edificio, che contrastano eccessivamente col tessuto del centro storico trevigliese;

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− Rilanciare l’uso di piazza Garibaldi;

− Ricavare spazi per la Biblioteca e per i diversi Uffici comunali attualmente sparpagliati sul territorio in locali d’affitto assai onerosi per l’Amministrazione Comunale;

− Ricavare spazi per l’esposizione di mobili o di altri prodotti tipici trevigliesi;

− Ricavare spazi per la socializzazione e le associazioni…

E poi proseguendo la delibera dice:

− Gli interventi del Comune si limitano all’acquisto e all’ammortamento dell’onere relativo perché gli interventi di ristrutturazione saranno posti a carico dell’imprenditoria privata che opportunamente e attivamente ricercheremo sulla base dell’affidabilità.

Questo era il principio del 1994. E’ vero che cambiano le cose dal 1994 al 2011, sono cambiate anche per voi, perché siete partiti con un’idea di finanziamento che non siete riusciti a realizzare nel giro di tre anni.

Quindi ci rendiamo conto che non possiamo chiedervi di più di quanto non siate stati in grado di fare. Ma nel momento in cui siamo partiti con l’idea di sistemare l’UPIM, l’abbiamo fatto tenendo conto di questo. E tenendo conto del fatto che la critica dei Servizi Culturali che vi dice che gli spazi non erano adeguati, è una critica seria, perché aprire una nuova biblioteca periferica al centro, una biblioteca di quartiere al centro, oppure dall’altra parte non avere un piano gestionale sulla biblioteca, perché vorrei soltanto sapere quale sarebbe stato nei nostri ideali l’orario di apertura del servizio, quante persone sarebbero state da utilizzare per tenere aperta la biblioteca. Una biblioteca oltre tutto che aveva poi l’emeroteca al piano sopra, quindi in una dislocazione anche infelice dal punto di vista del controllo e del personale, a meno che andiamo in giro di telecamere od altro. Ma se la vitalizzazione passa attraverso le iniziative serali, l’emeroteca, la biblioteca sono aperte anche alla sera? Con quale personale? Facendo quale tipo di attività?

Su questo genere di promesse io credo che bisogna essere nei confronti della popolazione particolarmente corretti, cosa che nella relazione e nel confronto che è nato da questa Amministrazione con il Servizio Cultura è invece diventata dico l’oggetto della criticità del progetto che avevate svolto. Per questo motivo noi pensiamo che sia opportuno variare la parte pubblica con un utilizzo ad auditorium, che secondo noi è una funzione fondamentale che l’Amministrazione Comunale deve perseguire e dall’altra parte sulla questione della Biblioteca esorto comunque a un confronto. Voi dite di aver sentito parole in relazione all’apprezzamento della proposta e io vi dico che ho parole scritte che negano la bontà della proposta, così come mi risulta anche che il grande consulente o l’esperto che era stato chiamato per

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