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Academic year: 2022

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(1)

REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. 801 DEL 10/11/2020 PROPOSTA N. 680 DEL 20/01/2020 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione:

Area:

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(DE LUCA GENNARO) (DE LUCA GENNARO)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

SVILUPPO ECONOMICO, COMMERCIO E ARTIGIANATO, RICERCA, START-UP E

INNOVAZIONE ___________________________(Orneli Paolo)

L'ASSESSORE

PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

(Sartore Alessandra)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ASSESSORE IL DIRETTORE IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE X

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 24/01/2020 prot. 26 ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

____________________________________ ____________________________________

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE

L.R. 7 giugno 1999 n.6 – art. 24 – D.G.R. 518/2012 - Approvazione del piano annuale delle attività 2020 di LAZIO INNOVA Società per azioni

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

(2)

OGGETTO: L.R. 7 giugno 1999 n.6 – art. 24 – D.G.R. 518/2012 - Approvazione del piano

annuale delle attività 2020 di LAZIO INNOVA Società per azioni

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell’Assessore Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start- Up e Innovazione, di concerto con l’Assessore alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e s.m.i., recante “Disciplina del sistema organizzativo

della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”;

VISTO il R.R. 6 settembre 2002, n. 1 e s.m.i., recante “Regolamento di organizzazione degli

uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;

VISTA la L.R. 20 novembre 2001, n. 25, recante “Norme in materia di programmazione,

bilancio e contabilità della Regione”;

VISTO il d.lgs. 23 giugno 2011, n. 118, recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei

sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive

modifiche;

VISTO il R.R. 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di contabilità”;

VISTA la L.R. 27 dicembre 2019, n. 28, recante “Legge di stabilità regionale 2020”;

VISTA la L.R. 27 dicembre 2019, n. 29, recante “Bilancio di previsione finanziario della

Regione Lazio 2020-2022”;

VISTA la D.G.R. 27 dicembre 2019, n.1004, recante “Bilancio di previsione finanziario della

Regione Lazio 2020-2022. Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”;

VISTA la D.G.R. 27 dicembre 2019, n.1005, recante “Bilancio di previsione finanziario della

Regione Lazio 2020-2022. Approvazione del Bilancio finanziario gestionale, ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;

VISTA la D.G.R. 21 gennaio 2020, n.13, recante “Applicazione delle disposizioni di cui agli

articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e disposizioni per la gestione del bilancio regionale 2020-2022, ai sensi dell'articolo 28 del regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26. Approvazione del bilancio reticolare, ai sensi dell'articolo 29 del r.r. n. 26/2017”;

VISTA la L.R. 7 giugno 1999, n.6 e s.m.i. concernente “Disposizioni finanziarie per la redazione

del bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 1999 (art. 28 L.R. 11 aprile 1986, n. 17)

”, ed in particolare l’articolo 24 che prevede la costituzione dell’Agenzia regionale per gli investimenti e lo sviluppo del Lazio - Sviluppo Lazio S.p.A (oggi Lazio Innova Società per azioni) quale strumento di attuazione della programmazione regionale mediante la realizzazione tecnica e finanziaria di investimenti pubblici e privati finalizzati al rafforzamento delle infrastrutture, delle attività produttive e dei servizi di sviluppo del territorio regionale, l’incentivazione e la salvaguardia dell’occupazione, nonché mediante il reperimento e la migliore utilizzazione delle risorse finanziarie necessarie;

VISTA la L.R. 13 dicembre 2013, n.10 recante “Disposizioni in materia di riordino delle Società

regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale;

(3)

RILEVATO che Lazio Innova S.p.A. (d’ora in avanti Lazio Innova) è una società controllata dalla Regione Lazio, a capitale sociale interamente pubblico (Regione Lazio detentrice dell’80,5% del capitale sociale e Camera di Commercio di Roma detentrice del restante 19,5%) e che, nell’ambito dell’attuazione dei propri fini istituzionali, agisce in regime di affidamento in house providing operando esclusivamente su incarico della Regione Lazio e, comunque, dei soci che esercitano su di essa un controllo analogo a quello di cui dispongono nei confronti dei loro uffici e servizi;

VISTA la D.G.R. 17 ottobre 2012, n.518 concernente “Disciplina dei rapporti tra

l’Amministrazione Regionale e l’Agenzia regionale per gli investimenti e lo sviluppo del Lazio – Sviluppo Lazio SpA istituita dall’art. 24 della l.r. 6 del 7 giugno 1999 “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 1999 (art. 28 L.R. 11 aprile 1986, n. 17)” e delle controllate FI.LA.S. S.p.A., BIC Lazio S.p.A., Unionfidi Lazio S.p.A.”;

TENUTO CONTO che ai sensi dell’art. 3 della disciplina dei rapporti tra la Regione e le società della rete approvata con la citata D.G.R. 518/2012 le società medesime predispongono annualmente, in raccordo con le Direzioni Responsabili delle Attività a progetto e sotto il coordinamento della Direzione Responsabile delle Attività di struttura, un piano annuale delle attività che è trasmesso alla Direzione Responsabile dell’Attività di struttura la quale, effettuate le prescritte verifiche, lo trasmette alla Giunta regionale per l’approvazione, nel rispetto di quanto previsto dalle singole leggi regionali di riferimento;

VISTO l’art. 24, comma 7, della citata L.R. 6/1999 che istituisce un fondo speciale regionale denominato “fondo di dotazione per lo sviluppo regionale del Lazio”;

VISTO altresì l’art. 24, comma 8, della medesima L.R. 6/1999 che prevede che le attività finanziate dal fondo siano descritte in un programma triennale attuato mediante piani annuali da presentare all’approvazione della Giunta Regionale sentita la competente Commissione Consiliare e le parti sociali;

VISTA la Deliberazione 20 febbraio 2019 n.2 con la quale il Consiglio Regionale, in conformità alle disposizioni di cui all’art.2 della L.R. 10/2013, ha approvato le linee guida per la predisposizione del piano industriale 2019-2021 di Lazio Innova;

ATTESO che la Giunta Regionale, con D.G.R. 30 luglio 2019 n.562, ha autorizzato Lazio Innova “a dare attuazione alle direttrici operative individuate nel Piano industriale 2019-

2021 in quanto in linea con gli obiettivi strategici individuati dal Consiglio regionale con la deliberazione del 20 febbraio 2019, n. 2”;

VISTO il Piano Industriale 2019-2021 di Lazio Innova, approvato dall’assemblea dei soci in data 31/07/2019 che, in conformità alle linee guida adottate dal Consiglio regionale, ha descritto il programma triennale degli interventi;

VISTA la nota prot. n. 33679 del 10/12/2019 – acquisita agli atti dell’amministrazione con prot.

n. 1009745 del 11/12/2019 – con la quale Lazio Innova ha trasmesso il piano annuale delle attività 2020 (approvato dal consiglio d’amministrazione in data 10/12/2019) corredato da un documento tecnico articolato in schede che dettagliano le attività indicate nel piano medesimo;

PRESO ATTO che la Direzione regionale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive, responsabile delle Attività di struttura, in conformità alle disposizioni di cui all’art.3, secondo comma, della disciplina dei rapporti approvata con D.G.R. 518/2012 ha:

a) trasmesso il piano ed il documento tecnico a tutte le strutture regionali interessate dalle

attività a progetto ai fini della verifica che le stesse attività ed i relativi risultati attesi

siano concordati;

(4)

b) verificato che le attività di struttura siano finalizzate nel loro complesso a contribuire al raggiungimento più economico, efficiente ed efficace dei Risultati di progetto, garantendo il rispetto dei principi di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza, mantenendo un rapporto sostenibile tra costi fissi e costi variabili ed incrementando nel tempo le competenze professionali dei dipendenti ed il valore aggiunto dell’organizzazione societaria;

c) verificato che lo stanziamento proposto dalla società sia stato recepito nella legge di bilancio;

d) accertato che il piano annuale 2020 sia attuativo delle linee programmatiche descritte nel citato Piano industriale;

CONSIDERATO che il piano delle attività presentato da Lazio Innova ha un valore ricadente sul fondo di dotazione regionale di cui al citato art. 24 L.R. 6/1999 di € 31.486.184,00, che trova copertura sul capitolo di spesa C21900 del bilancio regionale 2020;

RITENUTO, pertanto, di approvare il piano annuale delle attività 2020 di Lazio Innova S.p.A., attestato conforme all’originale, firmato digitalmente e trasmesso con nota prot. n. 33679 del 10/12/2019 – acquisita agli atti dell’amministrazione con prot. n. 1009745 del 11/12/2019 che, allegato alla presente deliberazione, ne costituisce parte integrante e sostanziale (All. 1);

CONSIDERATO che la Giunta, nella seduta del 28.01.2020 ha disposto l’acquisizione del parere della competente Commissione consiliare, e che l’Assessore proponente con nota prot.

937307 del 2.11.2020 ha comunicato che è decorso il termine di cui all’art. 88, comma 2, del Regolamento del Consiglio Regionale;

DELIBERA

in conformità con le premesse che formano parte integrante del presente provvedimento,

- di approvare il piano annuale delle attività 2020 di Lazio Innova S.p.A,. attestato conforme all’originale, firmato digitalmente e trasmesso con nota prot. n. 33679 del 10/12/2019 – acquisita agli atti dell’amministrazione con prot. n. 1009745 del 11/12/2019 che, allegato alla presente deliberazione, ne costituisce parte integrante e sostanziale (All. 1).

La Direzione Regionale responsabile dell’attività di struttura provvederà all’approvazione del documento tecnico contenente le singole schede di attività, una volta concluso il procedimento di verifica con le Direzioni interessate.

L’accantonamento di risorse a cui non seguirà un impegno proprio, nel medesimo esercizio, darà luogo ad un’economia di bilancio.

La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

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Piano Annuale

delle Attività

2020

(6)

Indice

Premessa ... 2

1. Il Piano annuale 2020: scenari, obiettivi, indirizzi strategici ... 3

1.1. Le principali linee operative per il 2020 ... 3

1.2. Recenti dinamiche dell’economia del Lazio ... 7

Focus: Analisi e strategie per una regione che produce, Rapporto Censis, 2019 ... 9

1.3. Il perseguimento degli obiettivi strategici inseriti nel Piano industriale 2019-2021 ... 16

1.4. Lazio Innova Green ... 30

2. Il modello di organizzazione aziendale ... 33

2.1. L’Assistenza tecnica alla Regione Lazio ... 33

2.1.1 Assistenza tecnica all’Autorità di Gestione POR FESR 2014-2020 ... 35

2.1.2 Assistenza tecnica alla Cabina di Regia e all’Area Rapporti Istituzionali e Conferenza Regioni ... 36

2.1.3 Assistenza tecnica alle Direzioni regionali ... 37

2.2. Le Attività finanziarie ... 39

2.2.1 Sovvenzioni e contributi ... 41

2.2.2 Credito e garanzie ... 43

2.2.2.1 FARE Credito ... 43

2.2.2.2 Fondo Futuro e microfinanza ... 45

2.2.3 FARE Venture e capitale di rischio ... 46

2.3. I Servizi 2IT: internazionalizzazione, innovazione e territorio ... 48

2.3.1 Spazi Attivi e Open Innovation ... 51

2.3.2. Internazionalizzazione ... 53

2.3.3. Cluster e Smart Specialisation ... 54

2.4. La comunicazione delle politiche pubbliche ... 56

3. Evoluzione e gestione della pianta organica di Lazio Innova ... 58

3.1 Il Budget per il 2020 e la pianta organica ... 58

4. Il Piano economico 2020 ... 59

4.1 Il Piano Economico generale 2020 ... 61

(7)

Premessa

Facendo seguito alle indicazioni della L.R. n. 10/2013, il Piano annuale delle attività 2020 di Lazio Innova presenta le principali iniziative programmate dalla Società in attuazione delle politiche regionali e dei propri scopi statutari. Il Piano è redatto in stretto raccordo con il Piano Industriale Triennale 2019-2021 (approvato dall’Assemblea ordinaria dei soci il 31 luglio 2019) e in continuità con le risultanze del Piano annuale di attività 2019 (approvato, su proposta della Giunta, l’8 ottobre 2019 nella riunione congiunta della IV e XI Commissione del Consiglio regionale del Lazio).

Nel primo capitolo sono descritte le linee operative dell’Azienda individuate sulla base di quattro elementi principali: i) l’attuazione delle strategie della Regione Lazio per la crescita dell’economia del territorio e per il riposizionamento competitivo delle imprese; ii) la continuità con i programmi e le misure avviate negli esercizi precedenti; ii) l’attuazione dei dodici obiettivi strategici inseriti nel Piano industriale triennale 2019-2021; iv) lo scenario economico di riferimento e le esigenze provenienti dalle imprese nei diversi settori e ambiti territoriali. In questo contesto, particolare attenzione viene data allo sviluppo del ruolo degli Spazio Attivo, alle innovazioni aziendali utili a semplificare le procedure interne e ad agevolare il rapporto con gli utenti, all’accompagnamento e al tutoraggio per le imprese, alla attività di certificazione della spesa (i cui valori riportati in questo documento sono stati estrapolati alla data del 20 novembre 2019), alla gestione delle misure agevolative (nelle loro diverse configurazioni e fonti di finanziamento) presentate attraverso i dati del nuovo “cruscotto direzionale” di monitoraggio.

Il secondo capitolo presenta la suddivisione delle principali attività aziendali secondo il modello di business oramai consolidato e articolato sui tre assi di Assistenza tecnica alla Regione Lazio, Attività finanziarie, Servizi per l’internazionalizzazione, l’innovazione e il territorio, indicando per ciascuno di essi le linee operative previste. Un quarto paragrafo è dedicato alla comunicazione delle politiche pubbliche, strumento trasversale di supporto alle attività di Lazio Innova.

Il terzo capitolo illustra l’evoluzione dell’organizzazione interna e della pianta organica societaria, nonché le politiche per la formazione dei dipendenti.

Il quarto capitolo presenta il budget 2020 in rapporto a quello 2019 e un’analisi dei costi di funzionamento e dei costi variabili, ai sensi di quanto previsto dalla D.G.R. n. 518/2012 e dalla D.G.R. n. 49/2016.

(8)

1. Il Piano annuale 2020: scenari, obiettivi, indirizzi strategici

1.1. Le principali linee operative per il 2020

In un contesto socioeconomico caratterizzato fino al 2018 da una buona tenuta dell’economia regionale, ma sul quale pesano le incertezze per gli effetti che potranno prodursi in virtù del previsto rallentamento dello scenario nazionale e internazionale, Lazio Innova continuerà a operare nel 2020 per sostenere la competitività e il riposizionamento del tessuto produttivo del Lazio. Attraverso l’attuazione dei diversi programmi regionali, si vuole favorire la diffusione delle innovazioni di prodotto e di processo nel sistema imprenditoriale del territorio, accompagnandone l’adozione anche tra le imprese dei comparti più tradizionali dell’economia. Si tratta di nuovi modelli organizzativi e produttivi già in parte presenti nella regione, come dimostrato dagli ultimi dati del European Regional Competitiveness Index che vedono il Lazio essere la regione italiana più innovativa sulla base di un indicatore calcolato, tra le altre cose, dalla spesa in ricerca e sviluppo, dalla quota di lavoratori in settori avanzati, dalle esportazioni di prodotti di alto livello tecnologico, dalle domande di brevetto.

Muovendo da questo contesto, Lazio Innova lavorerà nel 2020 su tre direttrici principali:

i) completare la gestione delle iniziative e delle misure agevolative attivate negli esercizi precedenti, nonché progettare e gestire nuove misure per la ricerca, l’innovazione, la cultura;

ii) sviluppare il processo di semplificazione delle procedure (interne ed esterne), consolidando il rapporto con il territorio e le misure di accompagnamento e assistenza alle imprese avviate nel 2019;

iii) rafforzare il ruolo degli Spazio Attivo, il supporto all’innovazione e alle strategie di sviluppo d’impresa.

Il Piano 2020 è predisposto in continuità con quello dello scorso anno, al fine di completare i programmi iniziati, garantendo anche certezza nelle aspettative a tutti gli operatori. A questo proposito, è utile ricordare come Lazio Innova avesse già indicato nel Piano annuale delle attività 2019 alcuni macro-obiettivi finalizzati a migliorare l’efficienza interna e l’efficacia esterna dell’Azienda che sono stati ripresi e ulteriormente sviluppati – insieme ad altri – all’interno dei dodici obiettivi strategici del Piano industriale 2019-2021.

Grazie anche a quelle misure, nel corso del 2019 Lazio Innova ha potuto supportare la Regione con una pluralità di iniziative a valere sia sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Programma Operativo 2014-2020 (PO) sia su leggi regionali. In questo contesto, appare centrale l’apporto alla certificazione della spesa fornito dalla Società attraverso il suo ruolo di Organismo Intermedio, di Gestore del Fondo di Fondi e di Assistenza tecnica; tutte attività funzionali all’attuazione del Programma Operativo, che hanno consentito di assicurare il perseguimento del Performance

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Framework del 2018 e il raggiungimento dei target di certificazione rispetto alle previsioni iniziali incardinate nei rigorosi paletti della politica comunitaria.

Con specifico riferimento all’Asse 1 e all’Asse 3, sui quali si focalizza la gestione diretta degli interventi da parte di Lazio Innova, i dati estrapolati dal sistema GIP (SIRIPA – ISED) alla data del 20 novembre 2019 – prima quindi della proposta di riprogrammazione del PO in corso di presentazione alla Commissione europea e prima della chiusura dell’esercizio annuale – evidenziano un valore totale di spesa certificata pari a 113,9 milioni di euro, a fronte di una previsione al 31/12/2019 pari a 126,5 milioni di euro (cfr. Tabella 1): la differenza di 12,6 milioni di euro sarà raggiunta entro la fine dell’anno in corso. Considerando che il valore del target al 31/12/2019 (N+3) è fissato in 236,6 milioni di euro, le attività dirette (sovvenzioni e strumenti finanziari) di Lazio Innova concorrono per più del 53% al totale della spesa minima da certificare per il raggiungimento del target.

La gestione diretta è schematicamente riconducibile alle attività svolte quale Organismo Intermedio e a quelle di Soggetto gestore e/o attuatore. In questo contesto va evidenziata la gestione del Fondo dei Fondi, suddiviso nelle due sezioni di FARE Credito e FARE Venture, allocato prevalentemente nell’Asse 3 e che concorre per circa il 38% delle previsioni di spesa indicate per i due Assi al 31/12/2019 e per il 42% della spesa certificata al 20 novembre 2019. Con riferimento all’Asse 1, caratterizzato da una netta prevalenza delle risorse destinate a sovvenzioni e contributi, la maggior parte delle procedure di selezione gestite riguarda quelle pubblicate nell’ambito della Call for Proposal per il riposizionamento competitivo del sistema produttivo e quelle dedicate al sostegno di progetti di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico. All’interno dell’Asse 3, invece, si segnalano oltre alle procedure che concorrono alla Call for Proposal per il riposizionamento competitivo, gli avvisi dedicati all’internazionalizzazione, all’innovazione e alla digitalizzazione delle imprese.

La gestione indiretta fornita da Lazio Innova alla Regione Lazio assume una funzione rilevante per l’implementazione dell’intero Programma Operativo ed è prevalentemente riconducibile all’Assistenza tecnica prevista dall’Asse 6. Tra le numerose iniziative con cui Lazio Innova contribuisce indirettamente alla certificazione della spesa si segnalano i 18 milioni previsti nell’ambito dell’azione 2.1.1, legati alla realizzazione del GP BUL sull’Asse 2, gli 8,7 milioni per l’azione 4.4.1 (efficientamento energetico degli edifici pubblici) sull’Asse 4 e i 25,9 milioni per l’azione 5.1.1 relativa agli interventi di contrasto al rischio idrogeologico (Asse 5).

È importante infine rilevare come l’Assistenza tecnica fornita da Lazio Innova concorra agli obiettivi di spesa del PO, svolgendo, oltre quanto già specificato, tutta l’attività di monitoraggio dell’intero Programma ‒ che prevede il sostegno tecnico ai flussi informativi tra i sistemi regionali, nazionali e comunitari ‒ e supportando l’Autorità di Certificazione e l’intero processo di validazione e trasmissione dei dati inerenti alla certificazione della spesa.

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Tabella 1. Sintesi situazione del contributo di Lazio Innova agli obiettivi di spesa al 31/12/2019 (dati aggiornati al 20 novembre 2019)

Asse Piano

Finanziario Risorse

destinate Contributo rideterminato

Spesa certificata e in corso di certificazione

Previsione al 31.12.2019

ASSE 1 180.000.000,00 139.658.995,66 123.820.691,57 49.120.960,68 56.968.823,18 Sovvenzioni 127.658.995,66 111.820.691,57 46.120.960,68 53.968.823,18 Fondo dei Fondi 12.000.000,00 12.000.000,00 3.000.000,00 3.000.000,00 ASSE 3 276.400.000,00 197.352.971,99 166.542.475,93 64.793.131,80 69.501.755,86

Sovvenzioni 84.352.971,99 53.542.475,93 20.043.131,80 24.751.755,86

Fondo dei Fondi 113.000.000,00 113.000.000,00 44.750.000,00 44.750.000,00 TOTALE 456.400.000,00 337.011.967,65 290.363.167,50 113.914.092,48 126.470.579,04 Sovvenzioni 212.011.967,65 165.363.167,50 66.164.092,48 78.720.579,04

Fondo dei Fondi 125.000.000,00 125.000.000,00 47.750.000,00 47.750.000,00 Fonte: elaborazione Lazio Innova su dati SI regionale GIP

Alla base di questi risultati risiede un’ampia mole di lavoro che ha coinvolto tutti i rami aziendali: dall’Assistenza tecnica, ai Servizi finanziari, fino a quelli territoriali che, oltre a fornire specifici strumenti di supporto alle imprese e ai cittadini, hanno contribuito, in collegamento con le attività di comunicazione, alla massima diffusione delle opportunità offerte ai potenziali beneficiari.

Per comprendere meglio la dimensione di questo impegno, è utile riportare alcune indicazioni estrapolate dal “cruscotto direzionale” realizzato dall’Ufficio Studi di Lazio Innova in collaborazione con la governance aziendale. Il cruscotto è stato attivato nel 2019 quale strumento unico di monitoraggio e comunicazione delle attività di incentivazione gestite per conto della Regione Lazio; aggiornato trimestralmente, riporta gli interventi relativi ad avvisi pubblicati a partire dal 2013 (inclusi quelli che non concorrono alla certificazione della spesa sopra richiamata), evidenziandone la suddivisione tra risorse regionali ed europee e nelle diverse tipologie di impiego.

La tabella 2 presenta la sintesi degli strumenti in gestione alla data del 30 settembre 2019: si tratta di 58 misure agevolative (49 per contributi, 7 per finanziamenti, 2 per Venture Capital) per un totale di 444,4 milioni di euro di risorse disponibili. Il cruscotto riporta sia gli avvisi pubblicati a valere su risorse europee (quali, ad esempio, Lazio Cinema International, Internazionalizzazione PMI, Call for Proposal per la Reindustrializzazione e i diversi bandi per la ricerca e il trasferimento tecnologico), sia quelli basati sull’impiego di fondi regionali (ad esempio, Artigianato, Gruppi di ricerca, Bando Sisma, Distretto tecnologico dei beni culturali); completano il quadro le misure afferenti al Fondo dei Fondi nelle due sezioni di FARE Credito e FARE Venture. Nel complesso, sono state 10.485 le

(11)

domande presentate e lavorate, 3.838 gli atti sottoscritti, oltre 281 milioni di euro le agevolazioni concesse. La tabella mostra, inoltre, l’alto numero di soggetti coinvolti (4.760) tra PMI, Organismi di Ricerca, startup, professionisti, associazioni, enti locali, ecc…), la cui partecipazione è stata possibile grazie anche alla scelta di favorire nei bandi – quando possibile – la presentazione di domande in forma aggregata, agevolando le collaborazioni tra imprese e tra imprese e altri soggetti, sostenendo l’integrazione tra competenze e specificità differenti al fine di incentivare il riposizionamento competitivo di tutto il sistema economico regionale.

Tabella 2. Report di sintesi del "Cruscotto direzionale" di Lazio innova. Dati al 30 settembre 2019

Risorse

Bandi

Ammontare delle risorse disponibili

(euro)

N° domande presentate

N° Atti di impegno sottoscritti

Soggetti coinvolti

Agevolazioni concesse da impegni

sottoscritti (euro)

Contributi 49 288.370.763 6.457 1.953 2.823 190.333.371

Finanziamenti 7 88.037.728 3.996 1.881 1.932 46.698.161

Venture Capital 2 68.000.000 32 4 5 44.000.000

Totale 58 444.408.492 10.485 3.838 4760 281.031.532

Fonte: Ufficio Studi di Lazio Innova

Muovendo dai risultati sin qui conseguiti, Lazio Innova lavorerà nel corso del 2020 per migliorare ulteriormente l’efficacia e la diffusione degli incentivi e dei servizi alle imprese, sviluppando nuovi strumenti di semplificazione e digitalizzazione delle procedure (anche tramite l’aggiornamento del sistema GeCoWeb), rafforzando le forme di orientamento e accompagnamento alle aziende con il pieno sviluppo del servizio di tutoraggio ai beneficiari e consolidando il ruolo sul territorio della rete degli Spazio Attivo.

Sotto il profilo delle misure agevolative, proseguirà la gestione degli avvisi pubblicati negli esercizi precedenti e saranno completate quelle iniziative la cui ingegnerizzazione è stata avviata nel 2019. Tra queste, si segnalano il programma Digital Impresa Lazio, le nuove finestre di Lazio Cinema International, l’attuazione del Piano per l’internazionalizzazione 2019-2021 e le misure per la nascita delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate. All’interno dei nuovi bandi, particolare importanza avranno - in linea con gli indirizzi regionali - gli strumenti a favore delle micro e piccole imprese riconducibili alla “Carta degli aiuti a finalità regionale per i territori ricadenti nella Regione Lazio”.

Nel corso del 2020 proseguirà anche la gestione di FARE Lazio, nella sua articolazione tra FARE Credito e FARE Venture; il primo programma, dedicato a fornire accesso al credito e alle garanzie per le imprese, ha visto nel 2019 un’ottima performance in termini di erogazioni e diffusione tra le imprese oltre che di attenzione da parte di altri operatori istituzionali per le modalità di funzionamento dello strumento; allo stesso modo, grazie al lavoro fatto sul venture capital, è sensibilmente cresciuto l’interesse verso il modello sviluppato da Lazio Innova per il capitale di rischio che, incentivando l’intervento degli investitori privati, permette di sostenere l’impresa innovativa, spesso giovane, attraverso un utilizzo efficace dei fondi strutturali,

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contribuendo così a rendere il tessuto produttivo laziale maggiormente interessante per il mercato dei capitali.

Tra le altre iniziative che vedranno impegnata la Società nel 2020, particolare importanza assumono quelle volte al sostegno alla ricerca e al trasferimento tecnologico e alla partecipazione ai Distretti Tecnologici e ai Cluster nazionali. Nell’ambito dell’Assistenza tecnica, poi, significativo rilievo assumeranno le attività di supporto alla Regione nella predisposizione del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027.

Completano il quadro della programmazione 2020 le iniziative di comunicazione delle politiche pubbliche, che sempre più stanno acquisendo centralità e trasversalità nell’organizzazione aziendale, anche in virtù dell’efficacia delle iniziative realizzate e della loro progressiva conversione da un modello top-down a uno interattivo.

Infine, il Piano presenta un sintetico richiamo alle linee guida del nuovo programma Lazio Innova Green con il quale l’Azienda intende sviluppare ulteriormente la propria capacità di contribuire alla realizzazione del Green Public Procurement regionale.

1.2. Recenti dinamiche dell’economia del Lazio

Dopo un lungo e complesso periodo caratterizzato da una profonda contrazione dell’attività economica, sia a livello regionale che nazionale, nel Lazio e, più in generale, in Italia si è avuta una fase moderatamente espansiva che dovrebbe avere interessato anche il 2018. Secondo le ultime stime disponibili, l’economia laziale ha evidenziato una crescita del 2,6% del Prodotto interno lordo nel 2016 (ben oltre il dato medio nazionale, fermo all’1,1%), per poi espandersi dell’1,2% nel 2017 (+1,6% a livello nazionale) e posizionarsi intorno al +0,8% nel 2018 (dato Istat relativo alla ripartizione Centro Italia come proxy del dato regionale), in linea con la crescita nazionale (+0,9%).

L’espansione, guidata dalla ripresa degli investimenti e dalle misure a favore dei redditi messe in campo negli ultimi anni sia a livello nazionale che regionale, non ha tuttavia compensato quanto perso in termini produttivi nel periodo 2008-2016: in particolare, rimangono ancora abbastanza critiche le condizioni di larghe fasce dell’industria e dell’intero settore edile, con ripercussioni dirette sui livelli occupazionali, ancora molto lontani dai livelli pre-crisi.

Anche per queste ragioni, le politiche della Regione Lazio degli ultimi anni sono state indirizzate sia a garantire la tenuta del sistema economico (con misure per la liquidità, per l’accesso al credito delle PMI e dei singoli cittadini) che a stimolare la competitività delle imprese e dell’intero sistema-regione, attraverso investimenti in innovazione e misure per favorire il riposizionamento e la riconversione verso un’economia circolare.

L’analisi dei principali dati macroeconomici Istat, integrati con quelli provenienti dalle Camere di Commercio in relazione alla nati-mortalità imprenditoriale, mettono in evidenza una parziale ripresa che ha interessato l’economia laziale nell’ultimo triennio e che, almeno per quanto riguarda le componenti di domanda

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estera, la vitalità imprenditoriale e le dinamiche occupazionali, sembra essere proseguita anche nei primi mesi del 2019.

Nel triennio 2016-2018, il PIL regionale ha evidenziato una crescita cumulata intorno al 4-4,5%, leggermente superiore a quella media nazionale (+3,5%); il tasso di occupazione ha superato il 60%

(60,9% a fine 2018); le imprese attive hanno raggiunto, a giugno 2019, le 496 mila unità (oltre 12 mila in più rispetto a fine 2016) e il tasso di natalità nel 2018 è stato pari all’1,6%, circa tre volte quello medio nazionale (figura 1); le startup innovative, a settembre 2019, sono andate oltre la soglia delle 1.100 registrazioni presso la sezione speciale a loro dedicata nelle Camere di Commercio, poco meno del doppio del numero di fine 2016, confermando così la seconda posizione già raggiunta dal Lazio nella classifica nazionale.

Figura 1. Tasso natalità imprese Lazio/Italia e dinamica startup innovative del Lazio. (Elaborazione ufficio studi Lazio Innova su dati Infocamere).

Fonte: Ufficio Studi Lazio Innova

Per quanto riguarda la domanda estera, dopo la momentanea battuta di arresto del 2018 (-4,3%), nel 2019 (primo semestre) è ripresa la crescita delle merci dirette all’estero (+27%, figura 2), grazie soprattutto alla rilevante performance del settore farmaceutico (+64%), che oramai ha superato il 50% del volume delle esportazioni regionali.

Segnali incoraggianti provengono, come già accennato, anche dal mercato del lavoro sia sul fronte occupazionale che su quello delle persone in cerca di occupazione: a tale proposito, il tasso di disoccupazione del Lazio, dopo aver toccato il massimo dell’ultimo decennio nel 2015 (12,7%) ed essersi nuovamente impennato nel 2018 (11,9%), ha evidenziato nel 2019 una forte contrazione (10%) che lo ha riportato sotto i livelli del 2012 e in linea con quanto riscontrato a livello nazionale.

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Figura 2. Dinamica delle esportazioni (Lazio) e del tasso di disoccupazione (Lazio/Italia). Anni 2012-2019 (Elaborazione ufficio studi Lazio Innova su dati Istat).

Fonte: Ufficio Studi Lazio Innova

Se le recenti dinamiche, come appena evidenziato, appaiono moderatamente positive, alcuni rischi per il consolidamento della crescita vengono dalle ultime stime sull’economia italiana ed europea per la seconda parte del 2019 e per il 2020: sia l’Istat (Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, Agosto 2019) che il Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, Ottobre 2019), infatti, indicano una rilevante frenata dell’economia europea particolarmente evidente per l’Italia. La crescita del Paese è prevista essere sostanzialmente nulla per il 2019, mentre per il 2020 dovrebbe attestarsi intorno a 0,4-0,5 punti percentuali. È quindi molto probabile il rischio che tale rallentamento a livello nazionale possa riguardare anche l’andamento regionale. In questo contesto, risulterà particolarmente importante la capacità di Lazio Innova di coadiuvare la Regione nelle politiche di sostegno al sistema produttivo regionale.

Focus: Analisi e strategie per una regione che produce, Rapporto Censis, 2019

A ottobre 2019 il Censis ha realizzato uno specifico rapporto sugli «assetti attuali e sulle e prospettive future del sistema socio-economico e produttivo della regione Lazio». L’obiettivo è stato evidenziare diversi aspetti dell’economia del Lazio, mostrandone i punti di forza e quelli di maggiore debolezza di fronte alla nuova competizione internazionale, soffermandosi anche sulla percezione che il sistema-Lazio offre di se stesso (spesso non in linea con gli elementi di maggiore forza che qui sono pure presenti e diffusi), individuando anche alcune possibili proposte di policy. Come sottolineato nella premessa del Rapporto, «l’interpretazione dei fenomeni economici e sociali trova il proprio fondamento in una rigorosa analisi statistica [utile] come base per una narrazione del Lazio come “regione economica”: una narrazione che ne descrive i punti di forza, il potenziale produttivo, la capacità di cambiare e adattarsi alle trasformazioni imposte dallo scenario competitivo, ma che si sofferma al contempo sugli elementi di vulnerabilità, sugli squilibri a livello locale o sistemico […]». Il Rapporto spazia dall’analisi del tessuto produttivo regionale, alle dinamiche occupazionali, volgendo una specifica attenzione a due elementi essenziali per la comprensione del sistema regionale (e, di

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conseguenza delle politiche pubbliche di sostegno allo sviluppo) come l’evoluzione dei sistemi locali e quella delle diseguaglianze territoriali. Particolarmente interessanti sono le proposte di politica economica inserite dal Censis, che sembrano aderire alla direzione assunta in questi anni dalla Regione Lazio e da Lazio Innova relativamente al sostegno ai processi di innovazione, internazionalizzazione e digitalizzazione; elementi funzionali al riposizionamento del tessuto produttivo e a determinare le precondizioni per un riequilibrio sia del comparto produttivo, sia delle differenze ancora presenti tra le diverse aree territoriali della regione

In questo Focus sono quindi presentati gli elementi qualificanti dell’analisi svolta dal Censis, attraverso la sintesi del primo capitolo del Rapporto contenente i risultati generali conseguiti.

Focus

Analisi e strategie per una regione che produce

Sintesi dei principali elementi emersi e indicazioni per le politiche Censis, 2019

1. Il contesto generale

Il tessuto produttivo italiano si confronta in questi anni con diversi fenomeni di cambiamento dell’ambiente economico e sociale di straordinaria portata e di complessa gestione. Per molti versi, infatti, non siamo di fronte a una semplice evoluzione del progresso scientifico e tecnologico o alla trasformazione nei modelli di consumo dettati dalla disponibilità e facilità d’uso dei tanti dispositivi tecnologici, sembra piuttosto profilarsi all’orizzonte una vera e propria linea di frattura rispetto al passato le cui caratteristiche e dinamiche evolutive appaiono ancora incerte e dai caratteri ancora confusi. A grandi linee basti pensare a:

 il cambiamento della struttura demografica del Paese, che nell’ultimo decennio ha visto i giovani occupati (con età compresa tra i 25 e i 34 anni) diminuire del 27% […];

 un aumento molto contenuto del salario medio nazionale che tra il 2000 e il 2017 in termini reali è stato di appena l’1,4% contro il 20% in più della Francia ed il 13,6% in più della Germania; […]

 il perdurare, nonostante significativi miglioramenti, di un ritardo strutturale nella qualificazione professionale dei giovani […];

 la progressiva riduzione della spesa pubblica per istruzione […];

 l’allargamento del divario di crescita tra le diverse regioni italiane con un ulteriore spostamento verso l’Italia settentrionale del baricentro produttivo, con le regioni centrali ancora lontane dall’uscita dalla crisi economica e pesantemente colpite dagli eventi sismici degli ultimi anni, e con il Mezzogiorno sempre più lontano dai livelli occupazionali e di reddito della media nazionale.

2. Su quello che oggi del Lazio appare (e della sua narrazione)

Il Lazio è caratterizzato, nonostante le difficoltà, da un tessuto produttivo solido e strutturato. Ma la caratterizzazione produttiva della regione resta sostanzialmente misconosciuta all’interno come all’esterno. In questo pesa certamente Roma che, con la sua funzione di Capitale dello Stato e centro della cristianità, ma anche con la sua identità storica (la Città eterna), schiaccia altre narrazioni. Ma occorre anche considerare che i tradizionali modelli di rappresentazione delle economie locali (si pensi ai distretti industriali) poco si adattano a rappresentare le peculiarità del contesto territoriale laziale.

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Le diverse parti della regione sono rappresentative di “pezzi” di mondi produttivi diversi.

Non è facile restituirne un’immagine unitaria. Non ci sono solo i principali settori di specializzazione regionale: l’automotive (Cassino/Frosinone) ed il chimico-farmaceutico (Frosinone/Latina), o l’aerospazio, ma anche molte altre realtà di rilevo come (per fare solo degli esempi): l’ICT (Roma); l’agroalimentare (i Kiwi di Latina, le nocciole di Viterbo, ecc.); le industrie creative (Roma); la ceramica, l’artigianato artistico (Viterbo); la logistica (in forte crescita). […]

3. I miti negativi da sfatare

Non corrisponde al vero che il Lazio pesi poco a livello nazionale: è al secondo posto dopo la Lombardia per valore aggiunto complessivo con 173 miliardi. Si sostiene che Il Lazio non sappia “fare impresa” ma in realtà – in termini assoluti – sono circa 500 mila le imprese e la regione è seconda solo alla Lombardia. Il numero di imprese non cresce ma in realtà, se vent’anni fa erano il 6,8% del totale nazionale, oggi sono il 9,6%

(ovviamente grazie al preponderante contributo delle nuove attività terziarie).

Nonostante la retorica sull’importanza del turismo a Roma, in realtà questo settore vale solo il 4% del valore aggiunto regionale. […] Negli ultimi due decenni le presenze di turisti italiani e stranieri (pernottamenti) a Roma sono cresciute del 78%, molto più che in Italia (40%). Ma la spesa complessiva dei turisti stranieri è cresciuta molto di meno. Dal 1998 la spesa media per viaggiatore è diminuita del 33%; in Italia del 7%.

4. Il perdurante peso degli squilibri

Il Lazio, i cui squilibri interni sono oggetto da decenni di analisi e politiche, è uno degli esempi più eclatanti dell’allargamento della forbice infra-regionale. Il fenomeno è testimoniato dagli andamenti demografici, imprenditoriali ed occupazionali. […] Dal dopoguerra in poi Roma è stata il grande grande traino dell’economia regionale. […] Ma ancora oggi i risultati economici del Lazio sono profondamente influenzati da quelli di Roma. L’area metropolitana pur duramente colpita dalla crisi […] resta un importantissimo mercato locale che catalizza gran parte della produzione territoriale. In essa si concentrano sempre più imprese, sempre più saperi, sempre più persone. […]

[Sotto il profilo della] dimensione imprenditoriale, si rileva un ulteriore squilibrio:

sono poche le grandi imprese, basti pensare che il 43% dell’export è generato soltanto da 10 operatori. Di contro, una platea di micro-realtà imprenditoriali, spesso troppo fragili, prive di risorse finanziarie proprie e della necessaria consapevolezza per investire nel miglioramento dei propri modelli di business. Il grado di polverizzazione del sistema produttivo regionale è storicamente legato a una forte presenza del terziario e si è ulteriormente accentuato in concomitanza con la crisi. Una realtà, quella delle micro-imprese, che rappresenta comunque la principale soggettualità economica di tanta parte del territorio laziale.

Naturalmente internazionalizzazione e innovazione continua (ossia gli ingredienti che hanno consentito di sopravvivere alla crisi e i principali fattori di crescita come dimostrano tutte le analisi) sono fortemente correlati alla dimensione aziendale.

Dobbiamo essere consapevoli che non esiste più distinzione tra impresa innovativa e impresa tradizionale: solo se l’impresa è innovativa, sopravvive.

[Sotto il profilo infrastrutturale], il sistema romano gode di un’altissima accessibilità nazionale ed internazionale. Ma fuori dai nodi la rete è carente, inefficiente, inadeguata. In particolare, il sud della regione (si pensi all’area pontina) - pur registrando una forte crescita (Latina è l’unica altra area capace di registrare saggi di crescita almeno pari a quelli di Roma) - continua a soffrire dello storico gap infrastrutturale.

5. Le dinamiche recenti

Le aree densamente popolate vedono il numero dei propri abitanti aumentare sempre più […], mentre nelle aree meno densamente popolate il numero di abitanti è ulteriormente in calo.

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L’imprenditoria molecolare è divenuta uno dei segni distintivi dell’economia romana dell’ultimo decennio. La trasformazione ha riguardato in particolare l’area metropolitana. Il 75% delle nuove imprese si è concentrata in soli quattro comparti d’attività economica (attività immobiliari, commercio, costruzioni, alberghi e ristorazione).

Il tasso di occupazione del Lazio è oggi pari al 60,9%, mai così alto in passato.

Ovviamente dipende dal traino di Roma, mentre i divari infra-regionali sono molto accentuati (nel Frusinate con la crisi siamo scesi al 51,3%). […]

L’export della regione vale oggi il 5,8% delle esportazioni nazionali (dati primi semestre 2019). Guardando alla dinamica degli ultimi sei mesi si conferma un dato di crescita particolarmente positivo (+26,9% contro il +2,6% dell’intero Paese). Occorre però considerare che questa crescita è attribuibile in larghissima parte alle performance del chimico-farmaceutico (+64,4% nel confronto tra il primo semestre del 2018 e del 2019), che oggi vale sostanzialmente la metà dell’export regionale nel suo complesso, e che è rappresentato da un numero molto contenuto di grandi soggetti a carattere multinazionale

Caratteristica prevalente della domanda di lavoro nell’area romana è la forte polarizzazione dei profili richiesti: da un lato alta domanda di profili particolarmente elevati e nello specifico dirigenti, professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione o professioni tecniche, dall’altro forte richiesta di personale non qualificato.

Il settore delle costruzioni ha subito con la crisi un vero e proprio tracollo, a livello sia pubblico che privato: in particolare, il suo peso sul totale dell’occupazione romana è diminuito dal 6,5% al 5%, ossia si è ridotto di un quarto. Si ha oggi la sensazione che la crisi in cui versa il settore richieda una riflessione profonda sul fatto che “nulla potrà mai tornare come prima”. Non solo si impone il paradigma del recupero e della rifunzionalizzazione della città esistente, ma occorre prendere atto che la domanda stessa tende a contrarsi. […]

6. La domanda di intervento pubblico

La domanda che viene dal settore produttivo è quella di una politica di sviluppo industriale chiara e netta, fatta di poche e selezionate scelte strategiche, centrata su due o tre temi chiave (come l’internazionalizzazione e la digitalizzazione delle imprese) su cui la politica possa premere l’acceleratore.

I territori produttivi periferici scontano bassi livelli di connessione. […] Condizione essenziale per assicurare un alto livello di capacità competitiva anche nello scenario internazionale è quella di poter contare su una adeguata dotazione in termini di infrastrutture. È prioritario quindi completare gli investimenti infrastrutturali del territorio regionale anche in elazione a fattori nuovi (vedi ad esempio connettività in fibra ottica). […]

Nel Lazio ci sono decine di migliaia di persone impegnate in attività di ricerca. […] Si consideri, al riguardo, che la sola ricerca pubblica vale 1,2 miliardi di euro il 42,3% del totale Italia.

7. Risorse e opportunità: da cosa ripartire

La ricchezza della nostra regione ben si esprime non solo nell’ampiezza delle energie imprenditoriali, ma anche nella consistenza delle energie intellettuali. Dal sistema formativo del Lazio escono risorse umane qualificate. Nel Lazio nascono idee produttive anche da soggetti che non hanno alle spalle un retroterra di cultura industriale. Nella fase di avvio le nuove iniziative vengono in qualche modo aiutate ed incentivate, poi però, quello che si crea rischia di “morire di isolamento” […].

Il carattere poliedrico del tessuto produttivo regionale è una risorsa da valorizzare. Serve […] un lavoro di contaminazione tra diversi settori produttivi e tra questi e i vari comparti della ricerca e dell’alta formazione.

Nel Lazio più che altrove l’innovazione può essere il frutto di un processo collaborativo e partecipato, in cui le aziende si confrontano e attivano sinergie con

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altri soggetti pubblici o privati (anziché sviluppare al proprio interno i nuovi prodotti o processi aziendali). Tra le ragioni che possono indurre ad orientare verso l’esterno l’attivazione di attività innovative vi è indubbiamente la possibilità di contare, a livello regionale, su numerosi poli di assoluta eccellenza nelle attività di ricerca e sviluppo. […]

La logistica nel Lazio è il comparto che attualmente sta vivendo la fase di maggiore crescita, sostenuta da una forte spinta degli investimenti. Vi si concentrano, infatti, più di un terzo degli investimenti produttivi regionali, per un valore di circa 6,5 miliardi di euro.

[…] Per gli effetti della deindustrializzazione legata alla crisi, vi è una inedita disponibilità di contenitori da riattrezzare e ripensare, a cui dare nuovi significati. Una risorsa che può giocare un ruolo importante anche nell’attrazione di nuovi investimenti.

A Roma si concentra il 90% delle presenze turistiche della regione. Il rischio, peraltro già evidente, è quello di continuo scivolamento verso un turismo a basso valore aggiunto (si veda il crollo della spesa pro capite dei turisti). L’appeal di Roma legato al patrimonio storico non può essere svilito: da una parte la ricchezza del patrimonio e dall’altra la qualità e la quantità dell’impatto economico che hanno le sue industrie culturali e creative, sono il presupposto per lavorare su una diversa valorizzazione di questo straordinario asset.

8. Ipotesi strategiche

In questo scenario complesso in cui convivono le variabili economiche, sociali e culturali fin qui descritte, occorre tratteggiare una strategia integrata, fatta di azioni in parte peraltro già in essere, per consolidare/creare un ecosistema che aiuti le imprese nella sfida dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. Una strategia fatta di pochi obiettivi molto precisi, su cui investire nei prossimi anni.

a) Una diversa narrazione: Lazio regione produttiva e dell’innovazione.

Ripartire da una diversa narrazione del profilo della regione, che al contempo sfati alcuni miti negativi (una regione che vive pressoché esclusivamente di turismo e di PA) e racconti all’interno e all’esterno la poliedrica dimensione produttiva del territorio, la sua articolazione territoriale, le eccellenze note e meno note, è una necessità.

Una narrazione che abbia anche l’ambizione di sviluppare nei giovani i valori di impresa e la partecipazione ai processi produttivi reali.

b) Consolidare un ecosistema dell’innovazione. È il cuore della strategia, e include un sistema di obiettivi mirati, quali:

 Contaminare i fattori per potenziare le capacità innovative e di investimento

Mettere a valore la grande diversità ed articolazione dei fattori di eccellenza tanto della ricerca quanto della produzione. Adottare una logica orizzontale, centrata sulla collaborazione (anche istituzionale), sulla condivisione di saperi e competenze, e sulla consapevolezza che le filiere produttive sono integrate, superando in parte le tradizionali e nette distinzioni tra settore industriale, agricolo e terziario.

 Creare una community regionale di open innovation

Favorire il matching tra domanda e offerta di innovazione agevolando i contatti tra imprese, università e centri di ricerca pubblici e privati, sia a livello regionale che territoriale. Su una simile piattaforma di open innovation potrebbero essere messe a disposizione funzionalità innovative tra cui, ad esempio, un’applicazione per il crowdsourcing (ossia per lo sviluppo condiviso di un progetto). […]

 Sviluppare un sistema di formazione in linea con le esigenze delle imprese

Potenziare fortemente la rete regionale degli Istituti Tecnici Superiori, per quelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività delle divere aree del Lazio. Gli ITS sono in grado di creare un ponte tra scuola e impresa e costituire una palestra di innovazione in cui docenti, studenti e imprenditori possono scoprire e condividere le potenzialità delle nuove tecnologie.

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c) Creare condizioni per attrarre/trattenere investimenti e risorse umane Il Lazio, regione produttiva e dell’innovazione, per migliorare l’attrattività del suo territorio soprattutto nella direzione delle grandi imprese e multinazionali, fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle numerosissime piccole e medie imprese deve lavorare per rafforzare i punti deboli. Non manca certamente il capitale umano qualificato e non mancano gli spazi per fare industria, occorre lavorare sia sulle condizioni di contesto (a partire dalle infrastrutture), che sulla capacità di dare risposte adeguate in termini amministrativi alle richieste che vengono dalle imprese. […]

 Accompagnare le imprese

A scoraggiare le imprese che desiderano localizzarsi è spesso la difficoltà a trovare in tempi rapidi la via giusta per indirizzare e realizzare gli investimenti produttivi. Occorre quindi un impegno nell’accompagnare i processi di insediamento, assistendo le aziende in tutto quello che riguarda i rapporti con gli enti locali e con le procedure autorizzative. È la direzione in cui va Lazio Invest;

 Bloccare l’esodo di giovani qualificati

È prioritario invertire un processo che è in atto ormai da qualche anno e che ha visto la regione alimentare con neo-laureati il tessuto produttivo di altri territori. Oggi dopo la crisi, esattamente come avviene – anche se in misura certamente più massiccia - per le università del mezzogiorno, anche le università del Lazio preparano dei giovani che mettono poi la laurea in valigia e vanno alla ricerca di contesti di inserimento professionale più attrattivi e accoglienti. Nella sostanza, un notevole investimento in capitale umano di cui poi finiscono per beneficiare altri contesti territoriali. Va in questa direzione il progetto della Regione “Torno subito” che va ulteriormente rafforzato.

 Rafforzare i punti deboli del telaio infrastrutturale

Il sistema romano gode di un’altissima accessibilità nazionale ed internazionale ma altre aree della regione restano penalizzate, in termini di accessibilità e quindi di attrattività, dal mancato completamento di alcune opere infrastrutturali (come ad esempio, l’area pontina, peraltro in forte crescita).

 Mettere in gioco i luoghi, a Roma e non solo

Trasformare contenitori e luoghi non utilizzati anche nella logica degli usi temporanei, perché diventino occasioni di nuove attività anche a carattere provvisorio dove far incontrare tra loro soggetti appartenenti a sfere diverse (ricerca, industria, tecnologia, amministrazione ma anche cultura, formazione, arte) che altrimenti non si incontrerebbero, e accompagnare la trasformazione digitale.

d) La grande bellezza: dalla rendita allo sviluppo

La consapevolezza dell’incredibile concentrazione di capitale culturale di cui gode il Lazio ha rappresentato spesso in passato un fattore disincentivante rispetto all’adozione di logiche di sviluppo e piuttosto ha favorito l’approccio della “rendita” che ha impoverito il territorio. Oggi deve costituire la base su cui costruire una strategia volta a favorire processi di innovazione.

 Beni culturali e digitale

L’innovazione digitale applicata ai processi di catalogazione, conservazione, valorizzazione, gestione, promozione, e fruizione del patrimonio culturale rappresenta per il Lazio, regione in cui queste tecnologie sono sviluppate da molte aziende importanti, un ambito di lavoro quasi obbligato. Un ambito in cui sviluppare non solo rapporti e tra mondo della ricerca pubblica e privata e sistema delle imprese, ma anche dove far crescere […].

 Sviluppare il turismo tematico

Al turismo della regione, per non restare schiacciato in una spirale di impoverimento progressivo fatto di pochi poli, enormi flussi e bassa spesa, serve una strategia integrata che lavori e valorizzi la pluralità di segmenti che potenzialmente compongono l’offerta.

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In particolare, il turismo business e congressuale (oggi favorito dalla Nuvola) e quello sportivo rappresentano due comparti di grande rilevanza, perché riguardano una domanda destagionalizzata e con un budget elevato, attratta dall’appeal di Roma e del Lazio.

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1.3. Il perseguimento degli obiettivi strategici inseriti nel Piano industriale 2019-2021

Il Piano annuale 2020 è predisposto in raccordo con il Piano industriale triennale di Lazio Innova 2019-2021 all’interno del quale sono stati individuati dodici obiettivi strategici utili ad attuare le politiche economiche della Regione Lazio; in questo paragrafo sono riassunte le principali linee operative che Lazio Innova intende perseguire nel 2020 per ognuno di questi obiettivi.

Obiettivo strategico 1. Potenziare l’attività di analisi dell’economia regionale e di definizione di strumenti di intervento pubblico a favore delle imprese e dell’ecosistema produttivo anche in collaborazione con operatori regionali, nazionali ed europei

Anche nel 2020 l’Ufficio Studi di Lazio Innova contribuirà all’analisi dell’evoluzione delle principali dinamiche socioeconomiche del sistema produttivo regionale predisponendo appositi report sui principali settori dell’economia, sulla innovazione nelle PMI, sull’internazionalizzazione e sullo sviluppo delle nuove tecnologie.

Proseguirà inoltre l’ampliamento delle banche dati e basi informative utili sia per le analisi generali che per l’individuazione di indicatori di monitoraggio circa lo stato di avanzamento dei principali programmi regionali. Nell’ambito della valutazione delle politiche pubbliche, sarà predisposto uno specifico rapporto di monitoraggio annuale sulla Smart Specialization Strategy regionale, mentre sono previste collaborazioni con università ed enti di ricerca (pubblici e privati) sul tema della valutazione degli interventi/misure finanziarie (avvisi pubblici/ bandi) regionali per le PMI, startup e spin off della ricerca. Nel corso dell’anno proseguirà lo sviluppo del “Cruscotto direzionale”, migliorandone il livello informativo mediante l’introduzione di indicatori di performance (Key Performance Indicators), rappresentativi di una parte importante delle informazioni necessarie per determinare e spiegare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

L’insieme di queste attività contribuirà, infine, alla redazione del Bilancio sociale 2020 di Lazio Innova, la cui struttura sarà sempre più organizzata in coerenza con gli altri documenti di programmazione aziendale (Piano Industriale, Piano annuale delle attività, Relazione annuale di gestione) al fine di disporre di uno strumento di rendicontazione, responsabilità, trasparenza e condivisione delle attività sia a uso interno che verso l’esterno, in primo luogo la Regione Lazio e gli stakeholder del territorio.

Obiettivo strategico 2. Migliorare l’efficienza nella gestione delle misure agevolative, dal lato delle procedure, delle tempistiche, della semplificazione e della trasparenza

Nel corso degli ultimi anni, Lazio Innova ha assunto la gestione di una crescente mole di avvisi e bandi a valere sulle risorse regionali ed europee. Per la sola parte dei contributi a fondo perduto (al netto quindi di finanziamenti, garanzie e Venture Capitale), i dati estrapolati al 31 ottobre 2019 sono così riassumibili:

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i. POR FESR 2014-2020: 26 avvisi pubblici articolati in 38 formulari (distinti tra progetti semplici e complessi), per uno stanziamento complessivo di oltre 210 milioni di euro. Tali bandi hanno generato oltre 4.200 domande. Sono stati sottoscritti oltre 650 atti di impegno per circa 140 milioni di contributi concessi, di cui 70 milioni già erogati;

ii. risorse regionali: 12 avvisi pubblici, per uno stanziamento complessivo di oltre 49 milioni di euro.

Tali bandi hanno generato oltre 3.200 domande. Sono stati sottoscritti circa 1.000 atti di impegno per oltre 40 milioni di euro di contributi concessi.

L’aumento delle procedure è stato accompagnato da un parallelo incremento di domande di assistenza provenienti dai beneficiari di tutto il territorio. Per queste ragioni, sia il Piano annuale 2019 che il Piano industriale Triennale 2019-2021 di Lazio Innova, individuavano la necessità di istituire un nuovo servizio di tutoraggio che affiancasse gli strumenti di assistenza già esistenti (mail, contact center, piattaforma internet, ecc.) con un più puntuale e specifico accompagnamento personalizzato a tutte le imprese beneficiarie di agevolazioni nelle diverse fasi delle procedure, non ultima la gestione della rendicontazione, così da accelerare anche le erogazioni finali.

Nel primo semestre del 2019 è stata quindi predisposta la struttura generale del nuovo servizio attraverso la formazione di 36 dipendenti dell’area Aiuti e la nascita di un nuovo modello di governance utile: i) a definire il coordinamento tra i responsabili dell’Area Sostegno Finanziario; ii) individuare le procedure di monitoraggio delle attività dei Tutor; iii) verificare (in collaborazione con l’ufficio di Controllo) i principali e più ricorrenti errori compiuti dai beneficiari in fase di rendicontazione, così da fornire vademecum utili a ridurre al minimo tali incongruenze; iv) definire il modello dell’attività di pre-verifica. Nel secondo semestre dell’anno è stato quindi avviato il servizio, caratterizzato in particolare dalla rendicontazione dei SALDI dei primi quattro Avvisi Pubblici del Riposizionamento competitivo POR FESR 2014-2020. Tra il 1° luglio e il 30 settembre 2019 (data alla quale sono estrapolati i dati del presente documento), sono stati attivati 939 contatti, di cui il 43% direttamente dai Tutor e il 57% su iniziativa dei beneficiari; l’85,9% di tutte le problematiche sono state risolte in un giorno, mentre il tempo medio di risoluzione delle criticità è di due giorni lavorativi. Come previsto, si è rilevata una forte concentrazione delle domande di assistenza per le fasi di rendicontazione. Il nuovo servizio vede il coinvolgimento trasversale di diversi rami aziendali, con un ruolo affidato anche agli Spazi Attivi – per la loro capacità di interloquire con le imprese su tutto il territorio – e un collegamento diretto con il processo di semplificazione e digitalizzazione delle procedure attuato tramite lo sviluppo di GeCoWeb e del Fascicolo elettronico aziendale.

Nel corso del 2020, Lazio Innova continuerà a operare con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa per l’erogazione delle risorse alle imprese beneficiarie per quelle pratiche che non presentino criticità esterne all’attività societaria (domande incomplete o errate, rilascio o problematiche DURC), rispettando comunque il limite di 90 giorni indicato nelle Convenzioni siglate con Regione Lazio nel caso di pagamenti per anticipi e stato avanzamento lavori.

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La Società interverrà con appositi strumenti di comunicazione e informatici nella fase che separa la domanda di rendicontazione presentata dai beneficiari e l’erogazione effettiva nelle sue varie forme (anticipo, SAL, saldo finale), adottando anche misure normative e procedurali volte allo snellimento delle pratiche. Muovendo da questi obiettivi, sono quattro le principali direttrici di lavoro previste:

i. consolidare il modello di tutoraggio avviato nel 2019 con l’obiettivo di raggiungere il 100%

dei beneficiari, incrementando altresì le attività di pre-verifica rispetto alle singole richieste di erogazione. In merito è confermata la necessità di continuare ad investire in formazione on the job sul personale coinvolto al fine di diffondere e consolidare le migliori pratiche che vengono registrate;

ii. ottimizzare il ricorso al servizio di assistenza acquisito attraverso la piattaforma Consip, per supporto specialistico nell’istruttoria delle pratiche e il controllo di primo livello, uniformando così le procedure e garantendo una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse professionali, con una riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche e di erogazione dei contributi;

iii. consolidare la nuova procedura interna di gestione delle pratiche basata sull’eliminazione dei doppi controlli nella fase di rendicontazione, anche in aderenza a quanto indicato nel SIGECO;

iv. dare piena applicazione in tutti gli avvisi delle opportunità di semplificazione recentemente introdotte a seguito delle modifiche alla regolamentazione comunitaria (nuovo ruolo del revisore aziendale, costi standard per la ricerca, costi forfettari, ecc.); allo stesso tempo, proseguirà anche nei nuovi bandi la semplificazione del format standard, mentre sarà effettuato un attento monitoraggio sull’efficacia delle nuove prassi di accesso introdotte in alcune specifiche misure (ad esempio Bando Sisma e Fondo Futuro) che dovrebbero consentire di superare le criticità rilevate nell’applicazione strettamente cronologica della procedura “a sportello”.

Obiettivo strategico 3. Potenziare il rapporto con il territorio, facendo crescere gli Spazi Attivi quali luoghi di contatto della Regione con il tessuto imprenditoriale, di assistenza, orientamento e tutoraggio, di accompagnamento alla digitalizzazione delle imprese

Nel corso del 2019 Lazio Innova ha sviluppato la rete degli Spazio Attivo, affiancando alle attività di accompagnamento alla nascita di impresa sempre più una funzione di diffusione delle opportunità offerte dalla Regione, di servizio e orientamento per i soggetti potenzialmente interessati, di tutoraggio per i beneficiari degli incentivi. Tali strategie saranno ulteriormente ampliate nel 2020 attraverso tre linee operative:

i. Assistenza e orientamento alle imprese per la diffusione delle opportunità regionali.

Questa attività sarà perseguita, in particolare, attraverso l’ampliamento degli appuntamenti intitolati

«La Regione delle opportunità», per fornire orientamento alle imprese e alle amministrazioni locali – non necessariamente già beneficiarie – su tutte le iniziative, i progetti e i finanziamenti disponibili. L’assistenza sarà poi rafforzata con l’acquisizione sulla piattaforma Consip di un

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